28-03-2024
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Epifania all’Ospedale Civile di Ragusa  

occhipinti

La preghiera con la benedizione dei bambini. E’ stato il momento più caratterizzante della giornata dell’Epifania del Signore celebrata, ieri pomeriggio, nella cappella dell’ospedale Civile. Un momento che, promosso dall’ufficio diocesano per la pastorale della salute di Ragusa, è stato contrassegnato dall’accoglienza del simulacro di Gesù Bambino proveniente dalla chiesa del Santissimo Salvatore. Caratteristica, solenne e molto bella era la processione con il suddetto simulacro che si svolgeva 30-20 anni fa, processione molto partecipata e sentita dai piccoli e dai grandi parrocchiani: numerosi fedeli, al seguito di quella piccola statuetta portata dai ministranti, percorrevano alcune vie in cui sorge la parrocchia del centro storico superiore di Ragusa. A distanza di trent’anni, questa celebrazione della pietà popolare va sempre più ad affievolirsi. “Ma quest’anno – chiarisce il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – abbiamo fatto in modo che il simulacro potesse essere portato all’ospedale Civile, cercando in piccolo di rievocare quella tradizione. La statuetta che si venera al Santissimo Salvatore racchiude i due misteri di Gesù Cristo, nascita e morte. Infatti, il bambino che giace nella mangiatoia, sarà l’uomo deposto nel sepolcro”. La processione nei reparti, con la benedizione dei malati e la partecipazione dei volontari dell’Avo, assieme ai componenti della cappellania ospedaliera, ha concluso il programma delle celebrazioni predisposte per la Novena di Natale nei due presidi ospedalieri della città di Ragusa. Celebrazioni che sono risultate molto partecipate.

DON FRANCO MONTENEGRO NOMINATO CARDINALE

Il neocardinale Franco Montenegro e don Giorgio Occhipinti (1)“Esprimo la mia più profonda gioia personale per monsignor Montenegro, grandissimo e fraterno amico, oltre all’immensa gratitudine per i valori e le iniziative a favore dei malati e delle varie forme di fragilità che mi trasmesso negli anni in cui ha svolto (fino a pochi mesi fa) il ruolo di assistente regionale dell’Ufficio per la Pastorale della Salute”. Lo dichiara don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano di Ragusa per la Pastorale della salute, nella qualità di vice direttore regionale dello stesso ufficio, dopo che Papa Francesco ha annunciato che mons. Montenegro sarà nominato cardinale. “Più volte – aggiunge don Occhipinti – mons. Montenegro è stato presente a Ragusa per alcune tematiche e problematiche riguardanti l’ambito sanitario a cui hanno fatto seguito iniziative concrete dell’Ufficio a favore di malati, anziani, emarginati oltre alle varie forme di fragilità presenti sul territorio. A lui dobbiamo anche la presenza nella nostra diocesi del volontariato in ambito parrocchiale, sanitario e nelle case di riposo e per ultima l’istituzione della cappellania ospedaliera (una realtà in crescita e molto operativa). Un vescovo semplice, umile e a servizio degli ultimi. Quando ci mettevamo in contatto, lui era semplicemente don Franco. Ho apprezzato molto un suo consiglio circa la Pastorale dei Malati: “Perché nei momenti forti dell’anno liturgico non vai con i tuoi volontari a celebrare messa nelle case di ammalati cronici che da tempo sono impediti nelle proprie abitazioni con i familiari?”.Consiglio che ho messo in pratica quest’anno durante l’Avvento. E’ stata un’esperienza unica e carica di umanità che mi ha fatto vivere intensamente e nella solidarietà il Santo Natale. Mons. Montenegro si è certamente distinto per la sua carità pastorale e il servizio agli ultimi e agli emarginati. A nome mio e dei componenti dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, porgiamo gli auguri a don Franco per il suo nuovo servizio alla Chiesa a favore delle persone fragili, dei migranti, dei poveri e degli ultimi. Grazie don Franco, per l’esempio fatto di umiltà e di concretezza che è riuscito a trasmettermi in questi preziosi anni sotto la sua straordinaria guida”.

POZZALLO RICORDA GIORGIO LA PIRA  

giorgio_lapiraSi terranno a Pozzallo dal 7 al 9 gennaio le celebrazioni per l’anniversario della nascita di Giorgio La Pira, promosse dalla Diocesi di Noto, dalla Chiesa Madre Madonna del Rosario e dal vicariato di Pozzallo. L’organizzazione dell’evento è stata curata dall’Associazione per la gioventù Giorgio La Pira di Pozzallo. L’evento è stata inoltre organizzato in collaborazione con i comuni di Pozzallo e di Firenze. L’iniziativa è a carattere internazionale. Parteciperanno esponenti religiosi e del mondo della cultura provenienti dalla Palestina, dall’Iraq e dall’India: don Raed Abushalia segretario generale della Caritas di Gerusalemme, la professoressa Raweya al-Rawi dall’Iraq; dall’India padre Prakash Anthony Lohale assistente del maestro generale dei padri domenicani. Ad aprire il convegno che si terrà il 7 gennaio nello Spazio Cultura Meno Assenza sarà il vicario foraneo di Pozzallo don Salvatore Cerruto, presiederà i lavori il professor Mahmoud Salem Elsheikh del Comitato Oriente-Occidente dell’ Università degli Studi di Firenze. Interverrà il professor Marco Pietro Giovannoni dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Gregorio X“ di Arezzo, il quale ha curato la pubblicazione del volume Lettere di Giorgio La Pira per la pace nel Mediterraneo. Durante i lavori del convegno della situazione attuale dei cristiani del Patriarcato Latino di Gerusalemme, parleranno don Raed Abshalia e Don Nandino Capovilla di Pax Christi. Padre Aldo Tarquini, Priore Provincia Domenicana Romana Santa Caterina da Siena, che è stato censore per la causa di beatificazione di Giorgio La Pira porterà il saluto dei padri predicatori. Il saluto della città di Pozzallo sarà dato agli illustri ospiti dal sindaco Luigi Ammatuna. A conclusione dei lavori interverrà la professoressa Raweya al-Rawi dell’Università di Baghdad. La giornata di giovedì 8 gennaio si aprirà con incontro per gli studenti che si terrà alle ore 10 presso lo spazio cultura “ Meno Assenza “ un incontro rivolto ai giovani. A introdurre l’incontro per gli studenti, a cui parteciperanno i relatori del convegno di apertura di mercoledì, sarà il professor Carmelo Nolano presidente dell’Associazione per la gioventù Giorgio la Pira. Alle 18 è previsto l’inizio della seconda Marcia per la fratellanza e l’amicizia dei popoli he dalla Chiesa di San Giovanni Battista raggiungerà la Chiesa Madre Madonna del Rosario dove si terrà un momento di preghiera per la pace in Terra Santa. Al momento di preghiera parteciperanno Maurilio Assenza, direttore Caritas Diocesi di Noto, padre Prakash Anthony Lohale, Kheit Abdelhafid presidente dell’della Comunità islamica di Sicilia e membro del direttivo nazione dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia; Don Raed Abushalia ; Caterina Biti, presidente Consiglio Comunale di Firenze e Luigi Ammatuna sindaco di Pozzallo.

 

Epifania del Signore

Gesù Bambino Santissimo SalvatoreIniziative dedicate soprattutto ai bambini in occasione della solenne festività dell’Epifania del Signore in programma martedì 6 gennaio. Sono quelle programmate dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa a conclusione degli appuntamenti che hanno scadenzato il periodo della Novena di Natale nei due ospedali cittadini, il Civile e il Maria Paternò Arezzo. Lunedì 5 gennaio alle 16,30, al Paternò Arezzo, si terrà la santa messa vespertina con la benedizione dei bambini nel reparto di Pediatria. Sempre lunedì, ma alle 17, la stessa cerimonia è in programma nella cappella dell’ospedale Civile. Il momento clou, però, è rappresentato, martedì 6 gennaio, dall’accoglienza del simulacro di Gesù Bambino, alla cappella del Civile, dalla parrocchia del Santissimo Salvatore di Ragusa. In particolare, alle 16 ci sarà la cerimonia di accoglienza, subito dopo un momento di preghiera con la benedizione dei bambini. Alle 17, la processione nei reparti e la benedizione dei malati con la partecipazione dei volontari dell’Avo e i componenti della cappellania ospedaliera. “La presenza in Cappella di questo simulacro – dice il direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – assume un significato molto particolare anche perché arriva da un luogo dove si trova un quadro antichissimo di Salvatore Cascone, quello della Madonna che tiene in braccio Gesù Bambino con una piccola croce in mano e che sottolinea il ruolo di Maria come testimonianza molto speciale e punto di riferimento per la salute degli infermi”.

Don Beniamino Sacco nello spot nazionale della Cei

unnamedLa campagna 2014 Insieme ai sacerdoti. Insieme ai più deboli della Conferenza episcopale italiana con lo spot diretto da Stefano Maria Palombi per l’agenzia ‘Another Place’, con foto di scena di Francesco Zizola vede all’opera alcuni preti in Sicilia come Don Be0niamino che lavora a Vittoria per i migranti. Al termine di un 2014 drammatico nonostante il bilancio positivo dell’operazione Mare Nostrum, con 150 mila salvati e 2.500 morti inabissati nei soli primi 9 mesi, record superiore agli anni delle primavere arabe, le diocesi isolane –come molte altre decine in tutta Italia- sono in prima fila nell’accoglienza dopo gli sbarchi: don Beniamino Sacco, parroco della chiesa dello Spirito Santo a Vittoria (Ragusa), ne accoglie oltre 140 al giorno con vitto e alloggio (2 mila in tutto quelli soccorsi). Alla luce delle molte necessità del territorio, il sacerdote ha proposto di condividere anche con i cittadini più bisognosi il contributo ricevuto per l’accoglienza dei migranti. Inoltre, in un distretto agricolo d’eccellenza, ma reso senza diritti dal caporalato, il parroco è diventato punto di riferimento per gli stagionali minacciati e, specie nel caso di donne e minori, per la denuncia delle violenze sistematiche subite e della riduzione in schiavitù. A supporto della nuova campagna TV il sito www.insiemeaisacerdoti.it

Veglia di preghiera per la Pace  

1396119990-il-vescovo-urso-papa-francesco-e-il-mal-di-golaIl Vicariato Foraneo di Ragusa organizza, il 2 gennaio, alle ore 20, presso la Chiesa San Giuliano Eymard di Ragusa, una veglia di preghiera per la pace. Rispondendo all’invito di Papa Francesco, in occasione della 48° giornata mondiale per la pace “Non più schiavi, ma fratelli”, a riflettere sui molteplici volti della schiavitù di ieri e di oggi per attivare un impegno comune al fine di sconfiggerla e globalizzare la fraternità. La veglia cittadina sarà presieduta dal Vescovo di Ragusa Mons. Paolo Urso.

 

Modica, illuminata la Croce di Monserrato  

Croce a Monserrato (2)

La Croce che si erge alta sulla collina di Monserrato è stata ripristinata, con un piccolo lavoro di manutenzione, e illuminata. Il recupero di questo simbolo sacro è avvenuto nell’ambito dei lavori di pulizia e sistemazione dei percorsi pedonali che dalla collina, che sovrasta la parte bassa della città, arrivano sino al centro storico. La presenza della Croce , in effetti, testimonia una grande missione popolare avvenuta nel 1950, anno Santo, da parte dell’associazione di laici denominata “Pro Civitate Christiana di Assisi” che fece allora visita in città. Pro Civitate Christiana è una associazione di volontari di ispirazione cattolica fondata da don Giovanni Rossi nel 1939 e con sede in Assisi. A conclusione di quell’evento religioso, Mons. Giovanni Blanco, parroco del Santissimo Salvatore, decise di far installare, in quel luogo, l’emblema della cristianità.

E’ NATALE, DOBBIAMO SPERARE!

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Inizia con questo invito il messaggio del vescovo, Paolo Urso, per il Natale. Trasmettiamo di seguito il testo integrale. “Buon Natale, amici miei. Buon Natale a tutti. In questo periodo, il mio sincero augurio potrebbe sembrare una espressione di insensibilità o suonare addirittura come offesa alla sofferenza e al dolore di tante persone. Come si può dire “buon Natale” a chi ha perso il lavoro e non riesce ad averlo, a chi sperimenta la solitudine dell’abbandono e si sente emarginato, a chi è segnato dalla malattia e non vede possibilità di guarigione, a chi fugge dal proprio Paese e subisce violenza, a chi è disperato e non avverte solidarietà, a chi piange l’assurda prematura morte di persone care e non trova pace… Invece, è proprio in queste situazioni che si scopre il bisogno di augurarci “buon Natale”, che non è una espressione vagamente consolatoria. È l’annuncio della venuta e della presenza di Colui che, solo, può ridare la speranza, curare le ferite, rasserenare il cuore, donare la pace. L’anno scorso, alla domanda dell’intervistatore de «La Stampa» che gli chiedeva «Che cosa dice il Natale all’uomo di oggi?», papa Francesco rispose: «Ci parla della tenerezza e della speranza. Dio incontrandoci ci dice due cose. La prima è: abbiate speranza. Dio apre sempre le porte, mai le chiude. È il papà che ci apre le porte. Secondo: non abbiate paura della tenerezza… la semplicità di Dio ti dice: vai avanti, io sono un Padre che ti accarezza… Forse per questo, guardando al futuro, parlo spesso dei bambini e degli anziani, cioè dei più indifesi». Abbiamo bisogno di sperare, soprattutto in tempi drammatici! Il card. Gianfranco Ravasi ha così sintetizzato una storiella ebraica che mostra la necessità della speranza per evitare che la vita si spenga. In una stanza silenziosa c’erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l’amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All’improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza» (Avvenire, 2 febbraio 2006). Il Bambino che nasce a Betlemme, in una condizione che noi oggi definiremmo disperata e non è il bambino che ha paura del buio, è Colui che dona speranza. La sua nascita dice al mondo intero che Dio si prende cura di ogni persona, di tutti gli uomini e di tutte le donne… L’amore di Dio, che si manifesta nel natale di Gesù, ci dona la certezza che non sbagliamo a sperare in un mondo più giusto e fraterno. Il vangelo secondo Luca ci racconta che, alla nascita di Gesù, un angelo si presenta ai pastori che si trovano nella zona e che, pernottando all’aperto, vegliano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Una esplosione di luce li avvolge e l’angelo dice: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (capitolo secondo, versetti 8-11). Quel Bambino ci libera dalla paura, dalla solitudine, dal dolore, dalla disperazione. Egli è il «Salvatore». Convinto di questa verità, lo scrittore e poeta russo Boris Pasternak (morto nel 1960), nel suo celebre e unico romanzo «Il dottor Zivago», fa dire a Nikolai Nikolaevic che dopo Cristo «l’uomo non muore più per strada» (Feltrinelli, Milano 1957, pag. 16). «Morire per strada» è una immagine. Dice la solitudine e la disperazione che avvolge la vita umana e la società quando Dio è «messo fuori». Quello che Fabrizio De André invocava «Dio del cielo se mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare», è ciò che noi celebriamo a Natale. Un Dio che ci ama e viene a cercarci, facendosi uomo! L’esperienza di tante persone ci dà la conferma che «senza di te non so più dove andare, come una mosca cieca che non sa più volare». E, purtroppo, «se ci hai regalato il pianto e il riso noi qui sulla terra non lo abbiamo diviso». E De André conclude: «Dio del cielo ti aspetterò, nel cielo e sulla terra ti cercherò». Anche noi lo aspettiamo (siamo gente che aspetta!), lo cerchiamo e siamo certi che egli viene per salvarci e riaccendere o consolidare la speranza. In questo Natale vi chiedo di «pensare» al seminario, dove sette giovani (Fabio, Filippo, Francesco, Giovanni, Giuseppe, Sebastiano e Vincenzo) vivono insieme per «stare con Gesù», riflettere sul senso della loro chiamata e, sotto la guida dello Spirito santo e dei superiori, lasciarsi conformare a Gesù buon pastore. Buon Natale, amici miei. Buon Natale a tutti. «Il Dio della speranza, vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo» (lettera di San Paolo ai Romani, capitolo 15, versetto 13)”.

NATALE DI SOLIDARIETA’ NEGLI OSPEDALI DI RAGUSA

L'immagine che caratterizza il Natale 2014 negli ospedali di RagusaSarà un Natale di solidarietà. Un Natale che intende mettere in rilievo la fragilità umana. E’ questo il significato del programma promosso per la notte più attesa dell’anno dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute che ha programmato tutta una serie di iniziative nei presidi ospedalieri di Ragusa, il Civile e il Maria Paternò Arezzo. Questi gli appuntamenti di mercoledì 24 dicembre. Alle 21 la messa della notte sarà celebrata al reparto Ostetricia del Paternò Arezzo mentre, in cappella, al Civile, alle 23,45 prenderà il via la veglia di Natale. A mezzanotte, poi, la tradizionale celebrazione eucaristica del Santo Natale. Sempre all’ospedale Civile, il giorno di Natale, alle 10, si terrà la messa del giorno che sarà poi ripetuta alle 11,30 all’ospedale Maria Paternò Arezzo.

NOVENA DI NATALE

download (1)Una cerimonia semplice. Ma ricca di significato. Con una presenza speciale. Quella del vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso. Il quale ha voluto celebrare messa tra i pazienti del Centro diurno alzheimer attivo all’interno dell’ospedale Civile nell’ambito delle iniziative per la Novena di Natale 2014 avviate dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute nei due presidi ospedalieri cittadini. Parole semplici e toccanti quelle che il vescovo ha utilizzato rivolgendosi ai malati affinché chi sta vicino a chi soffre possa condividere questo percorso, alleviandone in qualche modo il dolore. Il ruolo di chi assiste è fondamentale. E’ una missione che difficilmente potrebbe essere portata avanti senza il sostegno che arriva da Dio. A concelebrare la messa con il vescovo il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti, e il cappellano ospedaliero del Maria Paternò Arezzo, don Salvatore Giaquinta. Le iniziative della Novena proseguono venerdì alle 16,30, con la santa messa che si terrà al reparto di Ortopedia del Civile mentre sabato alle 16,30 ci sarà la santa messa, presieduta anche in questo caso dal vescovo al reparto di Neonatologia, per i nati prematuri, con la partecipazione dell’associazione “Nati per crescere”. Il 21 dicembre, per la quarta domenica di Avvento, le sante messe si terranno alle 10 all’ospedale Civile e alle 11,30 al Maria Paternò Arezzo. Un altro momento significativo è quello in programma lunedì 22 dicembre con la distribuzione, a partire dalle 15,30, di doni natalizi ai malati acura dei volontari dell’Avo mentre alle 16,30 la celebrazione eucaristica si terrà al reparto di Medicina del Civile. Quindi, martedì 23 dicembre, la santa messa, alle 16,30, sarà celebrata al reparto Hospice del Maria Paternò Arezzo.

L’insediamento di Don Girolamo Alessi a Santa Maria delle Scale

don-gino-alessiGiovedì 18 Dicembre, alle ore 19.00 avverrà la celebrazione eucaristica per l’insediamento di Don Girolamo Alessi come Parroco della Parrocchia di Santa Maria delle Scale di Ragusa, incarico che si affianca a quello di Parroco della Cattedrale San Giovanni Battista. La Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di Santa Lucia (essendo Santa Maria delle Scale ancora chiusa per l’ultimazione del restauro) e presieduta dal Vescovo, Mons. Paolo Urso, nonchè concelebrata da diversi sacerdoti del presbiterio diocesano. Don Alessi succede a Don Corrado Garozzo, amministratore parrocchiale da quando il precedente Parroco, Don Salvatore Mercorillo, aveva lasciato per limiti di età.

LA NOVENA DI NATALE NEGLI OSPEDALI DI RAGUSA

Natale 2014Don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, presenta le iniziative legate alla Novena di Natale che prenderanno il via questo  martedì 16 alle ore 16,30 al reparto oncologia e hospice del Paternò Arezzo.  Tra gli appuntamenti da porre sotto attenzione, la messa del vescovo, mons. Paolo Urso, in programma mercoledì mattina alle 10 al centro diurno Alzheimer dell’ospedale Civile. Un secondo momento che merita attenzione è la messa in Cardiologia al Paternò Arezzo giovedì 18 alle 16,30 anche per onorare la memoria dell’infermiere, Giuseppe Cicciarella, vittima del tragico incidente della strada dei giorni scorsi. Un evento religioso pensato e realizzato assieme al primario Nino Nicosia considerato che Cicciarella operava in quel reparto.

Il Vescovo di Ragusa annuncia altre due nomine  

1396119990-il-vescovo-urso-papa-francesco-e-il-mal-di-golaIl vescovo di Ragusa, monsignor Paolo Urso, ha annunciato nelle rispettive comunità parrocchiali, la nomina di don Corrado Garozzo come vicario parrocchiale della chiesa di San Giuseppe Artigiano di Ragusa e don Gino Alessi (parroco della Cattedrale), come parroco della chiesa della Madonna delle Scale di Ragusa. Padre Corrado Garozzo verrà presentato alla comunità parrocchiale della chiesa San Giuseppe Artigiano martedì 16 dicembre alle ore 18, mentre don Gino Alessi s’insedierà nella chiesa della Madonna delle Scale, giovedì 18 dicembre alle ore 19.

I MALATI DELLA CITTA’ DI RAGUSA AFFIDATI ALL’IMMACOLATA  

Immacolata Concezione la cerimonia in giardino

In occasione della celebrazione dell’Immacolata, lunedì mattina, nella cappella dell’ospedale Civile, il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, ha consegnato il nuovo mandato ai volontari e ai componenti della cappellania ospedaliera sottolineando le ragioni per cui è stata scelta questa particolare giornata. Dopo la messa, in processione, con la Madonnina portata dalle suore del Sacro Cuore, i fedeli si sono spostati nel giardino dell’ospedale dove alla statua della Madonna esistente nel sito in questione è stato fatto dono di un omaggio floreale a forma di cuore.

 

La città di Ragusa riaffidata alla Vergine Immacolata  

Immacolata 2014 la firma del vescovo

La città di Ragusa è stata riaffidata alla Vergine Immacolata. La tradizione, antichissima, si è ripetuta, dopo la celebrazione dei Primi vespri, presieduti dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, domenica sera, nella chiesa di San Tommaso, a Ibla. A recitare l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Vergine Immacolata il primo cittadino, Federico Piccitto. “Vigilate maternamente su questa città – ha letto, tra l’altro, il sindaco, alla presenza delle autorità cittadine e provinciali, rivolgendosi alla Vergine – allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte”. Quindi il sindaco ha acceso un cero votivo e ha reso un omaggio floreale alla statua dell’Immacolata.

RAGUSA, FESTA DELL’IMMACOLATA

Immacolata 2013I festeggiamenti in onore di Maria Santissima Immacolata, regina e Patrona della Sicilia, riescono sempre a regalare, a Ragusa Ibla, un’atmosfera speciale. E’ la stessa che si respirerà anche quest’anno quando, nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 dicembre, la festa, nel quartiere barocco, entrerà nel vivo. Festa che quest’anno, come accadeva nel recente passato, sarà ospitata di nuovo dalla parrocchia di San Tommaso apostolo considerato che la chiesa di San Francesco all’Immacolata è oggetto, da qualche mese a questa parte, di una rinnovata azione di restauro. Tra i momenti più significativi in programma quello di domenica, alle 18, con la solenne celebrazione dei Primi vespri che saranno presieduti dal vescovo della diocesi, mons. Paolo Urso, e che saranno caratterizzati dalla recita dell’atto di affidamento della città di Ragusa all’Immacolata Madre di Gesù da parte del sindaco Federico Piccitto, alla presenza delle autorità cittadine e provinciali. Sempre nel pomeriggio di domenica, alle 16, la recita del Santo Rosario, le litanie cantate e il canto dello stellario. Alle 17, la santa messa con adesione, impegno e tesseramento degli iscritti all’azione cattolica delle parrocchie San Giorgio e San Tommaso. A seguire, come detto, la funzione religiosa dei Primi Vespri. La giornata di celebrazioni si concluderà alle 21 con la processione che dal duomo di San Giorgio procederà sino alla chiesa di San Tommaso dove si terrà una veglia di preghiera. Lunedì 8 dicembre la celebrazione della solennità dell’Immacolata concezione della Beata vergine Maria. Le sante messe sono in programma alle 8, alle 9, alle 10, alle 11 e alle 12. Alle 10,30, il raduno dei fedeli in piazza Duomo, a Ibla, con corteo verso la chiesa di San Tommaso per il tradizionale omaggio floreale alla Madonna. Alle 18 si terrà la santa messa e, a seguire, la processione con il simulacro dell’Immacolata per le vie del quartiere barocco.

NOVENA ALL’IMMACOLATA

Don Luigi Diquattro, don Giorgio Occhipinti, don Salvatore GiaquintaPortare un conforto ai malati. Dare loro sollievo e sostegno. Farli sentire partecipi della comunità. E’ questo il senso della novena all’Immacolata che l’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute sta animando in questo periodo che anticipa la celebrazione dell’8 dicembre nei vari reparti dell’ospedale Civile di Ragusa.  Ma uno dei primi appuntamenti si è tenuto nel reparto di oncologia dell’altro ospedale cittadino, il Maria Paternò Arezzo, ed è risultato molto partecipato. A celebrare la santa messa, oltre al direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti, anche il neocappellano ospedaliero dell’Arezzo, don Salvatore Giaquinta, e il cappellano uscente, don Luigi Diquattro. La novena all’Immacolata continua anche giovedìcon la celebrazione eucaristica, a partire dalle 16,30, nel reparto di Chirurgia del Civile dove, poi, si procederà alla benedizione dei malati. Venerdì, alle 11, la santa messa sarà celebrata al reparto di Urologia e anche in questo caso, subito dopo, si procederà a benedire i malati. Altra santa messa sabato 6 dicembre. Alle 15,30 ci sarà la benedizione dei malati con la Madonnina di Lourdes. Alle 17 la funzione religiosa vespertina della seconda domenica di Avvento con la celebrazione eucaristica in cappella.

FESTA DELL’IMMACOLATA A IBLA    

Immacolata 2013Ha preso il via, sabato, la Festa dell’Immacolata a Ragusa Ibla. Quest’anno, a differenza dei precedenti, sarà la chiesa di San Tommaso, in quanto la chiesa di San Francesco all’Immacolata, di piazza Chiaramonte, è tuttora interessata da un accurato restauro per portare a termine quello già tempo fa, il fulcro nevralgico di uno degli appuntamenti religiosi più sentiti dall’intera comunità dei fedeli del quartiere barocco. Fino al 6 dicembre ci sarà il solenne novenario con la recita quotidiana, ogni giorno a partire dalle 16, del Rosario, delle litanie cantate e del canto dello Stellario a cui farà seguito, alle 17, la celebrazione della messa. Per il 3 dicembre, inoltre, il programma delle manifestazioni religiose contempla un momento speciale, prima di arrivare al clou della festa previsto per domenica 7 e lunedì 8 dicembre. Alle 15,30 di mercoledì, infatti, si terrà un incontro di preghiera e di affidamento all’Immacolata dei fanciulli del catechismo. Da venerdì 5 dicembre anche il programma culturale e ricreativo con gli eventi curati dalla polisportiva “No al doping” del quartiere barocco.

CATTEDRALE SAN GIOVANNI, 4 SABATI DI INCONTRI

07san_giovanniIncontro, fraternità, comunione, dentro la “casa” di tutti i fedeli della Diocesi di Ragusa che è la Cattedrale San Giovanni Battista: questo il senso di una nuova ed importante iniziativa che il Parroco, Don Gino Alessi, insieme ai sacerdoti e al Consiglio Pastorale ha voluto organizzare per il tempo di avvento di quest’anno. Ogni sabato di Avvento, la celebrazione delle 19.00 sarà animata da un gruppo o un movimento presente all’interno della Diocesi. Si comincerà questo sabato con la rappresentanza del Cammino Neocatecumenale, il 6 dicembre sarà la volta del Movimento dei Focolari, il 13 il Rinnovamento dello Spirito e il 20 l’Azione Cattolica. Due sono le ragioni principali per cui è stata concepita questa nuova iniziativa: in primo luogo, perchè ricalca una tradizione che risale ad un periodo che va tra il 6° e il 7° sec. D.C., quando nelle vigilie delle solennità il Vescovo di una comunità cristiana convocava i fedeli per pregare insieme proprio all’interno della Cattedrale; in secondo luogo per far comprendere che quest’ultima non è da considerare meramente come il luogo delle celebrazioni solenni, ma anche e sopratutto un punto di riferimento per ognuno, dove ogni fedele di questa Diocesi può sentirsi a casa propria.

Chiesa dei Gesuiti, nominato l’amministratore parrocchiale

Il vescovo Urso e la Madonna Pellegrina

Il vescovo, Paolo Urso, ha nominato don Giuseppe Iacono amministratore della chiesa del Sacro Cuore dei Padri Gesuiti, a Ragusa. Don Giuseppe Iacono è anche parroco della chiesa di San Paolo. La scelta del vescovo si è resa necessaria dal momento che i Padri Gesuiti avevano annunciato di lasciare la guida della parrocchia, pur rimanendo una presenza dei figli di Sant’Ignazio di Loyola in città, dal momento che accanto alla parrocchia c’è un centro di spiritualità gestito proprio dai Gesuiti.

 

 

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