“Il contesto culturale e sociale di oggi è piuttosto incline a nascondere la fragilità, a ritenerla soltanto come un problema, che richiede rassegnazione e pietismo o alle volte scarto delle persone. Noi, oggi, siamo chiamati ad essere segno profetico e andare contro questa logica mondana, la logica dello scarto, aiutando i sofferenti ad essere protagonisti nella società e nella Chiesa”. E’ questo il senso del messaggio che il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute di Ragusa, don Giorgio Occhipinti, diffonderà questo martedì in occasione della XXII Giornata mondiale del malato. “Cari fratelli e sorelle ammalati – è scritto tra l’altro nel testo che rappresenterà spunto di riflessione per gli operatori del volontariato – non consideratevi solo oggetto di solidarietà e di carità, ma sentitevi inseriti a pieno titolo nella vita e nella missione della Chiesa. Voi avete un vostro posto, un ruolo specifico nella parrocchia e in ogni ambito ecclesiale. La vostra presenza, silenziosa ma più eloquente di tante parole, la vostra preghiera, l’offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione a quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo, l’accettazione paziente e anche gioiosa della vostra condizione, sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana”. Intanto, un altro degli appuntamenti inseriti nel calendario della “Giornata del malato” è stato rappresentato dalla celebrazione eucaristica tenutasi nella casa madre delle Suore del Sacro cuore di Ragusa. Don Occhipinti assieme al diacono Giovanni Corbino, della Diocesi iblea, hanno benedetto gli ammalati ospitati nell’istituto. Corbino, durante l’omelia, ha ricordato come gli ammalati rappresentino la luce e il sole attraverso cui si illumina Dio. Martedì alle 16, in Cattedrale, a Ragusa, celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Paolo Urso, e animata dalla rete delle associazioni. Alle 18, nella chiesa del Crocifisso delle suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, ci sarà la celebrazione con atto di affidamento degli ammalati alla Madonna in comunione con il santuario di Lourdes. A presiedere quest’ultima celebrazione don Giorgio Occhipinti che è anche cappellano onorario di Lourdes
Telenova Ragusa 
				








Ultimi appuntamenti del Natale 2013 programmati dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute negli ospedali cittadini. Domenica 5 gennaio, per celebrare l’Epifania del Signore, a partire dalle 16, all’ospedale Civile, il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti, terrà una processione nei reparti con la statua di Gesù Bambino con la partecipazione dei componenti della cappellania ospedaliera e dei volontari dell’Avo. Alle 17, poi, sarà celebrata la messa vespertina in cappella, sempre all’interno del nosocomio. Lunedì 6 gennaio, inoltre, alle 10, si terrà la messa solenne in cappella all’ospedale Civile. 
Sarà la città di Vittoria ad ospitare quest’anno la ricorrenza di San Sebastiano Martire, Patrono della Polizia Municipale. I Comandanti della Polizia Municipale ed i Sindaci dei Comuni della provincia di Ragusa hanno infatti invitato le autorità a partecipare lunedì 20 gennaio alle ore 18, alla Santa Messa, officiata dal Vescovo Urso, presso la Basilica S. Giovanni Battista di Vittoria. 
“Nella Chiesa di Santa Maria di Betlemme il 1° gennaio avrà luogo un rito che ha origine antichissime: il Rito del Patrocinio di Maria”. Ad annunciarlo è il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che presiederà alle 12,00 del 1° gennaio, dopo la celebrazione eucaristica, un’antica tradizione. “Insieme al parroco Don Antonio Maria Fargione e ad un rappresentante della parrocchia apriremo – ha spiegato il sindaco Abbate – con tre diverse chiavi d’argento le porte del tabernacolo argenteo dove sarà suggellato il rito dell’Ostensione della Reliquia del Velo di Maria che sarà esposta ai fedeli per l’intera giornata”. 
Un’iniziativa all’insegna del buonumore quella organizzata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, diretto da don Giorgio Occhipinti, con i clown dottori dell’associazione “Ci ridiamo su”. Don Occhipinti, che ha indossato un naso da clown, ha benedetto i bambini, i neonati e i malati presenti nel presidio ospedaliero portando in processione nei reparti la statua di Gesù Bambino. I clown dottori, invece, hanno effettuato una strampalata camminata natalizia per i vari settori dell’ospedale ragusano praticando iniezioni di buone emozioni. “L’intervento dei clown dottori – spiegano dall’associazione “Ci ridiamo su” – vuole rispondere alla sempre crescente domanda di umanizzazione degli ospedali perché capace di creare momenti di destress del personale, dei familiari e delle persone ricoverate”. 
Il Presepe, che la sera del 24 dicembre verrà inaugurato presso la chiesa di San Giorgio a Modica e benedetto da Padre Stracquadanio, è stato realizzato dalla Famiglia Giannotti, famosi maestri presepiai napoletani che esercitano la loro attività fin dalla seconda metà dell’800. Un primo gruppo rappresenta la Sacra Famiglia e l’adorazione dei pastori. L’intento della comunità parrocchiale che ha contribuito alle spese, è quello di arricchire di altri pastori e personaggi ogni anno questo capolavoro, pezzi che potranno essere offerti dalle famiglie o da sponsor per farne un’attrattiva unica in tutta la regione siciliana. Ogni pezzo è realizzato a mano e rivestito con stoffe antiche nei colori tradizionali del presepe. 
Da domenica prossima in tutte le parrocchie della Diocesi di Ragusa, e da lunedì prossimo presso gli sportelli della BapR, il punto vendita della Cartoleria Criscione e la libreria Jonathan di Ragusa, sarà in distribuzione gratuita il nuovo numero del periodico Insieme dedicato al Natale. Fra le notizie pubblicate: il messaggio di Natale di monsignor Paolo Urso alla comunità, i presepi da visitare, il Natale nella letteratura, gli approfondimenti sul messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata della Pace, la testimonianza sul tema dell’immigrazione, l’orientamento universitario dei ragazzi della Fuci, il galateo dei preti del duemila. 
La Diocesi di Ragusa, tramite la Consulta delle aggregazioni Laicali, l’Ufficio di pastorale familiare, l’Ufficio pastorale sociale del lavoro e l’Ufficio comunicazioni sociali, organizza per sabato 21 dicembre, alle 18, alla Camera di Commercio di Ragusa, un incontro dibattito dal titolo “Famiglia ed unioni civili”. I relatori saranno il prof. Luigi D’Andrea, Ordinario di Diritto Costituzionale, presso l’Università di Messina e il prof. Calogero Caltagirone, docente di Antropologia ed etica, presso la Lumsa di Roma. Modererà Renato Meli, direttore dell’Ufficio della Diocesi di Ragusa. “L’incontro – spiegano in Curia – vuole essere un momento di riflessione e di confronto e si auspica un dibattito partecipato e ricco grazie al contributo di visioni e ottiche differenti”. 
Il Questore, il Comandante dei Carabinieri e il comandante della Guardia di Finanza di Ragusa invitano la cittadinanza alla messa
Dopo il restauro del coro ligneo della Cattedrale San Giovanni Battista, anche al Duomo di San Giorgio sono stati avviati gli interventi di recupero del prezioso coro. I lavori sono attualmente in corso e dovrebbero concludersi a fine mese. Il coro ligneo a tre ordini risale al diciassettesimo secolo. Fu realizzato dai fratelli Laganà, ebanisti-scultori di Militello che operarono nella Sicilia orientale e non solo, nella seconda metà del 1700. Ad eseguire il laborioso intervento, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai beni culturali e la direzione dell’architetto Valerio Dimartino, è l’Istituto europeo del Restauro di Ischia, polo di eccellenza internazionale del settore del restauro. Gli stessi restauratori avevano curato il recupero del coro della chiesa di San Giovanni. “L’intervento – spiega l’architetto Dimartino – si presenta particolarmente complesso per il gravoso stato di conservazione dell’opera, che risulta ricoperta su tutta la superficie da uno spesso strato di resina mista a cera e che evidenzia il cedimento dell’impianto strutturale di sostegno”. Il Coro composto originariamente da trentadue stalli fu ampliato nell’800 con altri dodici posti avanti ai primi due ordini per l’aumento del numero dei canonici, così da creare un coro a tre ordini. “Il disegno degli stalli si uniforma al gusto rococò con una ricca decorazione articolata a concavità e convessità – spiega l’architetto – a motivi fogliacei nelle mensole, nei braccioli e nei vasi sovrastanti il cornicione”. Gli interventi di recupero potrebbero riservare alcune significative sorprese. Gli interventi, come detto, sono complessi. Si è partiti dalla disinfestazione del coro dagli agenti di deterioramento biologico. A seguire il consolidamento delle parti indebolite. Ed ancora la pulitura delle superfici e gli interventi di finitura superficiale. L’intervento prevede anche il consolidamento dell’intera struttura del coro con integrazione degli elementi mancanti, la sostituzione di legni non coevi e di altra specie con legno di noce nazionale stagionato. Il Comune, a seguito di una convenzione con la parrocchia di San Giorgio, ha concesso, per i lavori, un contributo di 45mila euro dalla legge su Ibla.