Che i giovani stanno male lo sanno tutti ma nessuno interviene fino a quando questo malessere sfonda le porta di casa e diventa manifesto con la portata di un terremoto. Fiumi senza argini, questo ho sempre ritenuto che siano molti giovani, che non ricongiungeranno mai la loro acqua al mare perché, non essendo arginati, straripano ed allagano tutto e tutti. Vedere tanti ragazzini tutti belli, pimpanti ed imbronciati accuditi e riveriti come fossero dei piccoli budda da genitori disarmati ed alcune volte evaporati, mi sembra un quadro preoccupante e scoraggiante che è la diretta testimonianza del fallimento di un approccio educativo basato sulla paura di chissà cosa può accadere a questi figli che consideriamo, sbagliando, deboli ed incapaci. Vi siete mai chiesti perché non c’è più un ragazzino che ha le ginocchia sbucciate e pieni di croste tipiche di quell’età che è l’inizio dell’età dell’autonomia sociale? Nessuno più porta i segni del coraggio di rischiare, di andare oltre il consentito, di allontanarsi da genitori chioccia ed apprensivi; i cuozzuli, come anticamente si chiamavano le croste alle ginocchia, rappresentavano tutto questo e i luoghi dove venivano consumate questi riti, le piazza, i crocicchi, le vie della città, erano i luoghi della crescita e della verifica della propria autonomia, della stima in se stessi, della consapevolezza del proprio valore. Tutti temi che oggi sono profondamente messi in discussione nelle dipendenze che sono le “malattie” del nuovo millennio. Nessun ragazzino avrà più questi luoghi, ma non essendo un nostalgico, non credo sia necessario e neanche possibile ritornarci, ma esercitarsi come adulti, affinché i ragazzi di oggi possono essere “visti” da noi prima che sia troppo tardi, prima di diventare dei fantasmi, degli alieni che si aggirano alla ricerca disperata di un desiderio, è diventato ormai un obbligo educativo nuovo e difficile. Il desiderio che essendo già stato soddisfatto, prima che esso stesso si manifesti nella testa di un ragazzino, viene ricercato nel consumo di qualsiasi cosa, ancora meglio se questa cosa è pericolosa e trasgressiva. Non dobbiamo chiederci perché i giovani di oggi consumano di tutto; dovremmo chiederci perché non dovrebbero farlo; chi dovrebbe fermarli dal farlo se gli stessi adulti sono spesso i loro carnefici. I giovani sono agnelli al sacrificio, come i giovanetti degli antichi altari portati in sacrificio agli DEI, ma almeno li si immolavano per il bene della collettività, per accattivarsi il volere degli dei. Oggi sono scarto della sovraproduzione. Qualcuno dobbiamo immolarlo ogni tanto, così possiamo andare avanti, lavarci qualche senso di colpa, batterci il petto quando qualcuno muore e ritornare ai nostri affari da adulti. Il futuro? Poi vediamo. Abbiamo tutti contribuito ad uccidere il padre padrone e la sua legge di castrazione, ma non siamo riusciti a trovare un padre buono, un’alternativa nuova e possibile, anzi il padre quando i figli gridano nel buio della disperazione, si gira dall’altra parte e sulla disperazione dei giovani, spesso fa affari e speculazioni. Nella nostra Provincia, ma è altrettanto in tante altre provincie, si consuma di tutto e di più: dall’alcol a fiumi, che rappresenta la porta d’ingresso al mondo del consumo di droghe, ai cannabinoidi, alla cocaina, agli allucinogeni, al gioco d’azzardo, al sesso perverso e trasgressivo, dai rapporti offensivi al bullismo fino alle invettive violente e allo stalking verso le persone che non sono d’accordo e dicono di NO , al controllo ossessivo e disperato verso il proprio corpo ed il cibo (l’anoressia e la bulimia sono malattie terribili e disperanti sia per chi ne soffre che per le famiglie che le devono affrontare). Ogni tanto qualcuno viene arrestato, sempre di più giovanissimi spacciatori e consumatori, alcune volte di buona famiglia che annoiandosi e considerando lo spaccio un modo per procurarsi un ebrezza e qualche spicciolo, incappano in qualche effetto collaterale che va da 3 a 6 anni di carcere.Il tentativo educativo per tentare di far fronte a tutto questo deve essere imperniato sul binomio educazione-punizione, sull’esempio coerente e soprattutto sulle regole; non esiste libertà senza regole certe, magari condivise, ma sempre regole sono. Non ci sono viti( nel senso della pianta dell’uva) diritte e non possiamo sognarci di raddrizzarle, ma come fa il buon vignaiolo di accompagnarle e di proteggerle con la consapevolezza che solo così faranno buoni frutti, accettandoli per quelli che sono e non snaturandoli nella loro essenza. L’insegnante, il padre, l’adulto, lo stato può essere che non piacciano, che non sono come vorremmo, ma le loro regole sono sacrosante; si può lavorare per metterle in discussione, ci si può scommettere una vita per cambiarle, ma fin quando ci sono si devono rispettare e fare di tutto affinché chi non le rispetti non diventi un eroe, ma venga punito, anche quando si tratta di un ragazzo di buona famiglia che ha sbagliato per la prima volta. Altrimenti il rischio è che questi ragazzi diventino dei supereroi di cartapesta e noi vogliamo che siano solo umani.
PIPPO MUSTILE DIRETTORE SERT
Telenova Ragusa


l’Oral Cancer Day organizzato quest’anno in 64 piazze italiane dalla Associazione nazionale dentisti italiani sabato 17 maggio dalle ore 9,30 alle 19,30. In un gazebo allestito si parlerà della diagnosi precoce nella prevenzione dei tumori del cavo orale. I dentisti dell’Andi distribuiranno indicazioni e brochure informative sui fattori di rischio e sui controlli.
lI Centro Zen Anshin di Ragusa organizza venerdì 16 Maggio alle ore 18:30 con ingresso libero presso il Centro Servizi Culturali in Via Diaz, un incontro-dibattito su “La via dello Zen” con la monaca buddhista Annamaria Gyoetsu Epifania. Seguirà giorno 17 e 18 Maggio un ritiro di meditazione zen. Per info: 347/4994846 – 333/1144238.
durata di tre giorni rivolto alla popolazione con l’obiettivo di comunicare e far riflettere sulla figura del Medico di Famiglia all’interno del nostro contesto sociale. Tra gli appuntamenti: venerdì 9 incontro alle ore 11.30 con gli studenti del 3° Liceo Scientifico E. Fermi di Ragusa per affrontare tematiche sanitarie suggerite dagli stessi studenti. Nel pomeriggio dalle 16,30 alle 19,30 il Medico di Famiglia propone delle relazioni su tematiche di interesse sanitario per i pazienti seguite da una tavola rotonda. Sabato 10 la Festa del Medico di famiglia termina con un evento “La medicina di famiglia nel terzo millennio” con inizio alle ore 8.15 nella sala Conferenze dell’Ordine dei Medici di Ragusa in Via Forlanini 2.
“L’impianto fondamentale della legge è stato perfettamente mantenuto non è il caso di lanciare allarmi che sono assolutamente privi di fondamento. Anche senza le parti impugnate – spiega il deputato Pd all’Ars Pippo Digiacomo – resta il fatto che la Sicilia ha finalmente una legge per la tutela della salute dai rischi derivanti dall’amianto”. Così quindi il presidente della commissione Sanità a commento della notizia dell’impugnativa da parte del Commissario dello Stato di alcune parti della legge votata da Sala d’Ercole. “L’obiettivo è stato comunque raggiunto – sottolinea Digiacomo – abbiamo dotato la Sicilia di una norma indispensabile che ha fatto uscire la nostra Regione dal triste primato raggiunto per essere insieme con la Calabria, l’unica a non essersi adeguata alle norme nazionali”.
I volontari del Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana di Ragusa, nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili, si sono recati presso il locale notturno “Arcadia Discotheque”, per trascorrere una serata con i giovani e distribuire un breve questionario sulla tematica. A tutti è stato consegnato simbolicamente un condom, con l’intento di fornire uno strumento concreto per la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Nel corso della serata si è potuto registrare l’interesse generale da parte di tutti i giovani “interrogati”, che adesso hanno uno spunto in più per riflettere sulle problematiche inerenti l’Aids, Hiv, e altre malattie veneree.![[GIOIA_E_GUARIGIONE]_locandina](https://www.telenovaragusa.it/wp-content/uploads/2014/02/GIOIA_E_GUARIGIONE_locandina-199x300.jpg)
Domenica 2 febbraio, dalle 9.00 alle 14.00 in piazza del Popolo, a Vittoria, sarà presente il camper del Distretto Sicilia del Lions Club International, attrezzato per effettuare il controllo gratuito dell’udito a chiunque lo chieda. L’iniziativa si inserisce nel “Progetto sordità”, promosso dal Lions Club di Vittoria su interessamento del socio Attilio Denaro, specialista in otorinolaringoiatria e componente distrettuale del progetto.
“La questione del gioco d’azzardo e della dipendenza patologica che, purtroppo, assume connotati anche distruttivi nei confronti dei nuclei familiari, merita la nostra massima attenzione”. E’ quanto dice la senatrice del Partito Democratico, Venera Padua, nell’annunciare il convegno “Gioco e scommesse. Un problema personale, familiare, sociale” in programma questo venerdì nell’aula consiliare del Comune di Scicli a partire dalle 17,30. Sarà illustrata la proposta di legge del Pd avente come oggetto “Disposizioni per favorire la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico”. Interverranno, oltre alla senatrice Padua, componente della commissione Sanità e igiene del Senato, la moderatrice della comunità “Eccomi”, Marilena Tasca, e la senatrice Emilia Grazia De Biasi, presidente della commissione Sanità e igiene del Senato. Previsto l’intervento di Rosario Crocetta. 



Anche a Ragusa si è svolto il consueto incontro di fine anno che l’Associazione italiana Celiachia Sicilia organizza in tutte le province della regione. L’incontro è stato l’occasione per presentare i progetti del 2014. Nell’anno appena trascorso, Aic Sicilia, in sinergia con i Sian delle Aziende sanitarie provinciali, ha contribuito a formare centinaia di operatori della ristorazione incrementando del 30% i locali informati sull’alimentazione senza glutine. “L’ Associazione di Ragusa – dice il presidente provinciale Aic, Gianluca Blandino – punta a coinvolgere quanti più celiaci possibili e le loro famiglie nella vita associativa”. Le riunioni in provincia hanno cadenza mensile e si svolgono l’ultimo giovedì di ogni mese. La prossima si terrà il 30 gennaio presso il Csve di Ragusa, via Sacra Famiglia, 7. Info: 346 381 8021, www.aicsicilia.it.
Un’iniziativa all’insegna del buonumore quella organizzata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, diretto da don Giorgio Occhipinti, con i clown dottori dell’associazione “Ci ridiamo su”. Don Occhipinti, che ha indossato un naso da clown, ha benedetto i bambini, i neonati e i malati presenti nel presidio ospedaliero portando in processione nei reparti la statua di Gesù Bambino. I clown dottori, invece, hanno effettuato una strampalata camminata natalizia per i vari settori dell’ospedale ragusano praticando iniezioni di buone emozioni. “L’intervento dei clown dottori – spiegano dall’associazione “Ci ridiamo su” – vuole rispondere alla sempre crescente domanda di umanizzazione degli ospedali perché capace di creare momenti di destress del personale, dei familiari e delle persone ricoverate”.