29-03-2024
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Archivio della categoria: Società

Casuzze, salvata una Caretta Caretta

I soccorsi sono scattati nel primo pomeriggio di venerdì quando alla sala operativa della Guardia Costiera di Pozzallo è arrivata la segnalazione di un cittadino che aveva recuperato una tartaruga Caretta Caretta viva a circa 3 miglia a sud di Casuzze. La testuggine mostrava difficoltà dovute probabilmente ad una ferita. Si tratta di un esemplare lungo circa 55 cm. e del peso di circa 18 kg.. I militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo hanno contattato il dott. Gianni Insacco, responsabile del Centro regionale recupero fauna selvatica e tartarughe marine di Comiso, che è intervenuto per prelevare la tartaruga affetta da una probabile occlusione intestinale. Ora si sta procedendo alle cure dell’animale.

Una seconda ambulanza prima del passaggio a livello di Jungi

Il Comune di Scicli chiederà all’Asp di Ragusa di predisporre una seconda ambulanza, al di qua della strada ferrata che interseca la via dei Lillà. E’ la risultanza della conferenza di servizio tenutasi lunedì al Comune fra l’amministrazione, la ditta appaltatrice dei lavori, e l’ing. Chiarina Corallo, responsabile della Protezione civile iblea. La postazione del 118 si trova infatti in piazza Lenin, oltre il passaggio a livello di Jungi, e questo potrebbe rappresentare una difficoltà nel caso di emergenza e di sbarre chiuse. La soluzione proposta dal Comune è di allocare una seconda ambulanza del 118, o direttamente all’ospedale Busacca, o presso il Centro operativo misto di contrada Zagarone. Nel caso di emergenze, dentro il perimetro urbano interverrebbe questo secondo mezzo di soccorso, che non incontrerebbe il passaggio a livello chiuso a Jungi.

Ergasterion, fucina di archeologia

Prenderà il via venerdì 28 alle 17, nell’auditorium di San Vincenzo Ferreri a Ibla, l’iniziativa “Ergasterion – Fucina di Archeologia” organizzata da SiciliAntica Ragusa. Tanti gli appuntamenti che si terranno da ottobre 2011 a marzo 2012 a Ibla (previsti anche incontri all’auditorium di San Rocco) che hanno come prima finalità quella di dare spazio e voce ai giovani studiosi e ai ricercatori che operano nel nostro territorio in campo archeologico. Si potrà assistere, pertanto, ad un vero e proprio laboratorio di confronti fra i giovani studiosi locali. L’associazione SiciliAntica di Ragusa ha il patrocinio dell’assessorato ai Beni Culturali e all’identità siciliana, della Soprintendenza di Ragusa e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Catania. Ad inaugurare la prima giornata di lavori sarà il professore Giovanni Distefano.

Ibla, Piazza Odierna e le radici storiche

Era l’11 febbraio di quest’anno quando Tele Nova si interessò di piazza Giambattista Odierna a Ibla. Il deserto di basole antistante la chiesa di San Vincenzo Ferreri, com’è ormai noto, cela le fondamenta di un antico monastero. Pochi giorni dopo si tenne un convegno di archeologia, che fra i tanti interventi, vide anche quello degli archeologi Saverio Scerra, Ornella Bruno e Clorinda Arezzo che avevano portato avanti lo scavo del monastero e che misero in risalto l’importanza che la struttura monastica ricoprì in periodo medievale. Stiamo parlando del cuore della città antica, pre-terremoto del 1693. Tele Nova seguì il convegno e invitò in studio i tre archeologi per uno speciale interamente dedicato all’antico monastero, alla sua funzione nell’antica città, ai ritrovamenti archeologici e presentò un’esclusiva testimonianza di uno degli allora piccoli studenti che frequentarono in quella struttura le scuole elementari. Le parole di Nunzio Ottaviano, ex sergente degli Alpini, che ricordava con precisione di dettagli il monastero, servirono a capire l’importanza che il monumento aveva per Ragusa prima che venisse abbattuto per lasciare spazio ad un edificio scolastico, a sua volta raso al suolo per far posto a quello che definimmo “un deserto di sole affollato dai tronchi metallici che reggono divieti di sosta”. Oggi la piazza rimane anonima, priva di movimento architettonico, con una quota superiore a quella dei resti dell’antico chiostro e dell’ingresso della chiesa di San Vincenzo Ferreri, con una pendenza che indirizza l’acqua piovana in via Giardino e nella stradina parallela. Un deserto di basole che celano i resti delle mura. Avevamo lanciato un’idea: per dare una memoria storica alla nostra città e per fornire ai turisti informazioni su quella che Ragusa fu negli anni pre-terremoto, sarebbe bastato tracciare sul piano della piazza, con un materiale lapideo che non fosse di colore bianco, il perimetro dell’antico monastero e installare una cartellonistica che riassumesse gli scavi effettuati e i risultati avuti, la storia, i riti, quanto, insomma, è nascosto alla vista e, dunque, alla memoria di noi ragusani. L’idea fu rilanciata dagli archeologi Scerra, Bruno e Arezzo e raccolta dall’allora assessore ai centri storici Salvatore Giaquinta. Nell’ultima riunione della Commissione centri storici la nostra idea è stata inserita nel progetto preliminare di arredo urbano della piazza Odierna. Si prevede di abbellire i margini della piazza con la creazione di alcuni scalini a mitigare la differenza di quota fra il piano del chiostro e della chiesa e la piazza, di tracciare il perimetro dell’antico monastero con degli elementi luminosi a led, oltre all’inserimento di elementi espositivi lungo il vecchio tracciato del portico e la collocazione di panchine e alberi. La commissione ha ritenuto di rinviare il progetto perché ritenuto “pieno” di elementi e di chiederne uno snellimento che conservi il carattere di “piazza” del deserto di basole. E’ un risultato positivo per tutti coloro che avevano chiesto con forza di evidenziare le radici storico-urbanistiche della nostra città, un modo per rinnovare il legame fra l’antico ed il moderno, per ritrovare le radici della nostra storia locale. Tele Nova seguirà con attenzione l’iter del progetto di arredo urbano di piazza Odierna e aggiornerà i telespettatori sulle scelte che saranno adottate.

Elezioni in Tunisia. Vittoria, primo seggio in Sicilia con 1030 votanti

Nei due seggi elettorali della provincia di Ragusa, a Vittoria e nel capoluogo, dove i tunisini residenti in Italia hanno potuto esprimere la propria preferenza, il maggior numero di voti è andato al partito islamico moderato Ennahda. A Vittoria, primo seggio in Sicilia, con 1030 votanti, (ben 230 elettori in più rispetto al seggio di Mazara del Vallo), gli islamici moderati hanno raccolto 488 preferenze. Il secondo partito più votato, nel seggio ipparino, è stato il Pdp, il Partito democratico progressista, che ha ottenuto 180 preferenze. Il resto dei voti è stato distribuito nelle numerose altre liste (circa una sessantina) che si sono candidate in queste elezioni. Nel capoluogo il seggio è stato posizionato nella sede dell’associazione Carabinieri, in piazza Vann’Antò (nella struttura del Centro diurno per anziani). A Ragusa città sono stati trecento i tunisini che hanno voluto esprimere la propria scelta per questo importante appuntamento elettorale, il primo dopo la caduta del regime in Tunisia. Anche nel capoluogo ha vinto il partito islamico moderato Ennahda. Presso il seggio di Ragusa potevano votare tutti i tunisini residenti in provincia, eccetto a Vittoria. Il seggio ipparino, invece, era anche aperto ai tunisini residenti in provincia di Caltanissetta.

Dibattito conclusivo alla Festa democratica di Ragusa

“Non possiamo approntare un discorso a tavolino con il Terzo polo. C’è bisogno, piuttosto, di una piattaforma programmatica. Misuriamo la capacità di costruire un sistema di alleanze attorno ad un progetto per il Paese, partendo dal dialogo con tutte quelle forze che oggi stanno all’opposizione”. Ha dimostrato di avere le idee chiare Matteo Orfini, responsabile Cultura e informazione della segreteria nazionale del Pd partecipando, domenica sera, in piazza San Giovanni, al dibattito conclusivo della Festa democratica di Ragusa che verteva sul tema “La politica del Pd e le future alleanze nazionali, regionali e locali per un buon governo”. Orfini ha chiarito che occorre mettere ordine. “Non possiamo pensare – ha aggiunto – di tornare al governo con una coalizione che non sta in piedi, che intende riproporre le stesse persone e le stesse idee degli anni addietro. Dobbiamo, invece, partire da una idea forte. Il Pd deve essere la forza che lotta per la riduzione delle disuguaglianze”. In mattinata, grande interesse aveva suscitato la presentazione del libro “Terra Matta” di Vincenzo Rabito con la collaborazione del Centro studi “Feliciano Rossitto”. L’attore Giorgio Sparacino ha letto alcuni brani del libro mentre le relazioni sono state tenute da Giacomo Mastruzzo e da Giuseppe Cultrera.

Il centro diurno del Csr di Ragusa festeggia 10 anni di vita

Grande festa al Consorzio siciliano di riabilitazione di Ragusa, che quest’anno festeggia i dieci anni di attività del Centro diurno per disabili “Noi Con Voi”. L’evento verrà celebrato con una manifestazione che vedrà protagonisti i ragazzi disabili del Centro e che si terrà mercoledì 26 ottobre a partire dalle 17 nei locali del Csr di Ragusa, in via Giovanni dalle Bande Nere 3. Si tratta di un compleanno importante per la struttura riabilitativa, che gestisce in convenzione con l’amministrazione comunale il Centro avviato nel 2001 con 22 assistiti e che, oggi, accoglie 32 ragazzi disabili. Questo il programma della serata. Alle 17.30 la Messa, subito dopo la presentazione di un video che ripercorre la storia del Centro e le attività svolte, quindi gli assistiti si esibiranno in uno spettacolo di danza e musicale. Al termine la cena per tutti i partecipanti.

Lutto nel mondo dell’archeologia. Morto il Professore Di Vita

E’ morto a Roma il professore Antonino Di Vita, archeologo di fama mondiale, studioso e ricercatore, componente dell’Accademia dei Lincei. I funerali si terranno il 25 ottobre alle 15 presso la Basilica di San Pancrazio al Gianicolo. Ad Antonino Di Vita, originario di Chiaramonte Gulfi, si devono importantissime ricerche archeologiche e approfonditi studi che hanno […]

Lunedì alla sala Avis convegno AVO ragusa

Lunedì 24 ottobre, in occasione della terza Giornata nazionale Avo, l’associazione volontari ospedalieri di Ragusa promuove alla sala Avis del capoluogo, un convegno sul tema “Alcol-Droga o Volontariato”. Relatori il comandante della Polstrada iblea, Gaetano Di Mauro che interverrà sul tema “I recenti interventi legislativi per la guida in stato di ebbrezza alcolica e i mezzi di contrasto della Polizia stradale”. Il Giudice del tribunale di Ragusa, Andrea Reale parlerà di “Abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, strumenti legali per il recupero”. Il direttore del Sert dell’Asp di Ragusa si soffermerà sull’argomento “Gli effetti delle droghe e degli alcolici: rischi per la salute”. I lavori saranno conclusi dal presidente del Csve Santo Carnazzo che parlerà di “Il volontariato, espressione di solidarietà”.

Al via il progetto Treasure Island

Il progetto “Isola del Tesoro” promosso nell’ambito del partenariato Comenius, vede il circolo didattico “Palazzello” di Ragusa protagonista, unica scuola dell’infanzia e primaria in Italia. Il progetto Treasure Island ha per tema l’acqua e la sua necessità per la sopravvivenza umana e di tutte le forme di vita. Insieme alla scuola primaria, sono stati coinvolti i plessi Arcobaleno, Gulliver e Acquarello della scuola dell’infanzia. “L’idea di aderire al progetto Comenius è nata durante lo scorso anno scolastico, grazie alla felice intuizione dell’insegnante Rita Campo, che ha concretamente avviato il progetto – dichiara l’insegnante referente del progetto Agata Priolo – e si svilupperà in orario curriculare, consentendo ai nostri alunni di apprendere le modalità per un corretto utilizzo dell’acqua e come preservare questa preziosa risorsa naturale”.

Accademia per parruchieri

Trizzi Team, gruppo di hair stylist a livello internazionale, istituisce l’accademia con il sistema BeTraining. Durante l’anno i corsisti svolgeranno stage presso le sale affiliate Trizzi Team, con concrete possibilità di lavoro. Tramite finanziamento, è possibile pagare i corsi, che inizieranno il 9 gennaio 2012, con piccole rate mensili. Rivolgersi entro il 20 dicembre presso Trizzi Team, via Leonardo da Vinci 20 a Ragusa, tel. 0932/229082.

2a giornata Festa democratica. Dibattito su lavoro e precariato

La scuola si sbriciola. In provincia di Ragusa come nel resto d’Italia. Aumenta la dispersione scolastica. Sono alcuni degli spunti di riflessione emersi giovedì sera nel secondo dibattito promosso in occasione della Festa democratica in fase di svolgimento in piazza San Giovanni, nel cuore di Ragusa. “Scuola e lavoro”, questo il tema, ha visto confrontarsi addetti e sindacalisti su una questione di grande impatto sociale. I lavori hanno preso il via con l’intervento del provveditore Cataldo Dinolfo che si è detto amareggiato per quanto sta accadendo. “La scuola pubblica – ha spiegato – non può più subire dei tagli. Abbiamo bisogno di maggiori risorse, economiche e umane”. Enzo Figura e Pietro Aprile, precari Ata, hanno raccontato i particolari di una lotta che, ormai da settimane, stanno conducendo per avere risposte. “Un popolo senza istruzione – hanno affermato i due precari Ata – è un popolo senza futuro. I 40 giorni di lotta che abbiamo alle spalle ci sono serviti per farci capire tante cose. I nostri politici non tutelano i loro cittadini. La scuola è ad un passo dallo sfascio”. Lillo Fasciana, segretario regionale Cgil scuola, ha invece puntato l’attenzione sulla consistenza dei tagli che, in Sicilia, in un triennio, sono stati pari a 15.537 unità che sono state licenziate in tronco.

Università, prezzi di fine Italia

Laurearsi in Sicilia ha un costo inferiore che nel resto d’Italia. Il dato emerge da un’indagine condotta da Federconsumatori nel rapporto annuale sugli atenei italiani. Cinque le fasce di reddito prese in esame che fanno emergere quanto sia consistente il divario fra Nord e Sud Italia. Così, laurearsi in Sicilia, in un periodo di grande crisi economica qual è quello attuale, potrebbe essere un modo per risparmiare. Un’attrattiva in più per gli studenti della Penisola e per le loro famiglie che, facendo due conti, potrebbero essere portati a scegliere Catania, Ragusa o Palermo come sede degli studi universitari, anziché Parma o Milano. La retta di prima fascia (quella per i redditi più bassi) in media è pari a 448 euro, mentre nella fascia più alta si arriva a spendere 1.433 euro per gli studi. Quasi la metà di quanto si spende a Parma, dove uno studente di prima fascia paga una retta di 865 euro circa. Numeri che fanno del Meridione d’Italia una culla del sapere a prezzi scontati e che fanno aumentare il livello di bile ai ragusani che ripensano all’occasione mancata di avere un’università statale in casa e di creare delle eccellenze capaci di attrarre nel capoluogo ibleo le giovani menti italiane. Basti pensare ad una facoltà con corsi di studio unici in Italia (qual era per esempio Scienze agrarie tropicali e sub tropicali), sommare l’effettivo risparmio sulle tasse, aggiungere il basso costo della vita e avere come risultato la cocente delusione per un’occasione persa. Il IV polo universitario siciliano si sarebbe potuto concretizzare in uno dei volani per la ripresa dell’economia locale e invece è rimasto un’utopia, un sogno non realizzato, trasformato in un incubo dalla chiusura di Agraria e Giurisprudenza. Rimane la facoltà di Lingue e Letterature Straniere, sapremo custodirla e difenderla dai tagli e dagli accorpamenti previsti dalla riforma Gelmini?

Percorso storico del Cai. Il 30 ottobre escursione a Camarina

La sezione di Ragusa del Club alpino italiano organizza per domenica 30 ottobre una escursione nell’area archeologica di Camerina, colonia Corinzia fondata da Siracusa nel 598 a.c., per visitare le sue necropoli e per conoscere i reperti archeologici, alcuni dei quali di notevole interesse. Nella mattinata la passeggiata prevede la visita alle necropoli arcaiche di Rifriscolaro e a quella classica di Passo Marinaro, di una parte delle mura di fortificazione che circondavano la città. Nel pomeriggio, si effettuerà una passeggiata lungo la Plateia B fino all’Agorà con successiva visita al museo, con particolare riferimento al padiglione est e al padiglione ovest, dove sono custoditi i reperti ritrovati nelle due necropoli visitate in mattinata. Per informazioni: 338 8971381

Denuncia di Legambiente. Il Comune di Ragusa nega l’accesso agli atti sulle villette di contrada Buttarella

Cosa ha da nascondere il Comune di Ragusa sulla vicenda della costruzione di 4 villette in contrada Buttarella, lungo la strada per Marina di Ragusa? Se lo chiede Legambiente che dal 6 settembre scorso ha inoltrato richiesta al Comune di Ragusa per accedere agli atti relativi a quella vicenda. Trascorsi i 30 giorni dalla presentazione di quella istanza, senza aver dato alcun esito, l’amministrazione del capoluogo di fatto ha respinto in modo tacito l’accesso agli atti amministrativi, non assolvendo agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge regionale 10 del ’91. “Che cosa c’è di così segreto in quella lettera che Legambiente non deve vedere?”, chiede in una nota l’associazione ambientalista che nel 2010 aveva presentato un esposto sulla costruzione di quelle villette. A seguito della denuncia all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, il servizio 5 di Vigilanza urbanistica della regione aveva richiesto delle notizie al Comune di Ragusa. Alla richiesta da Palermo il Comune aveva risposto il 24 novembre del 2010. La lettera inviata all’assessorato era stata ritenuta esaustiva, tant’è che la Regione archiviò la richiesta di ispezione sollecitata da Legambiente e a quest’ultima suggeriva di accedere agli atti per le verifiche.

La povertà in Sicilia. Le Acli condividono l’appello dei vescovi

Le Acli provinciali di Ragusa e Siracusa, presenti alla manifestazione a Siracusa presso il campo scuola “Di Natale”, esprimono condivisione per la nota dei vescovi delle diocesi di Ragusa, Noto e Siracusa con la quale i rappresentanti ecclesiastici hanno invocato un sistema di riscossione tributi più solidale. “Assieme a mons. Salvatore Pappalardo, a monsignor Paolo Urso e a monsignor Antonio Staglianò, condividiamo la preoccupazione per il terribile momento che le famiglie stanno vivendo – scrivono i presidenti delle Acli provinciali di Ragusa e Siracusa – e l’appello ai parlamentari locali di ogni schieramento politico, al governo della regione siciliana e al governo nazionale, affinché si adoperino a trasformare in leggi le proposte alternative di riscossione dei tributi”.

Tre nuove farmacie a Ragusa, Modica e Pozzallo

Grazie alla battaglia portata avanti da anni dall’on. Roberto Ammatuna, le città di Ragusa, Modica e Pozzallo avranno un nuovo presidio farmaceutico. Dopo il decreto di approvazione della graduatoria di merito degli idonei per il conferimento delle tre sedi farmaceutiche, emanato il 2 marzo 2011 dal dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, adesso è stata comunicata l’accettazione delle sedi da parte dei vincitori. La sede di Ragusa sarà assegnata al dott. Salvatore Cardillo, quella di Pozzallo al dott. Angelo Addario e quella di Modica alla dr.ssa Franca Carpino, dopo che il secondo ed il terzo in graduatoria hanno rinunciato. “A giorni saranno notificati ai vincitori – conclude l’on. Ammatuna – i decreti di insediamento e fra qualche mese saranno funzionanti le tre nuove farmacie”.

Sos Heritage. Il Convento di Jesu nella black list

Bisogna evitare che anche il museo archeologico di via Natalelli chiuda i battenti per essere trasferito all’ex convento di Santa Maria del Gesù a Ibla e impoverisca ulteriormente l’offerta culturale e turistica di Ragusa superiore. La soluzione potrebbe essere quella di trasformare l’attuale sede del Museo archeologico ibleo in un museo archeologico provinciale. La proposta arriva dal professore Giovanni Distefano, archeologo e direttore del Parco e del Museo Archeologico di Kamarina. Un’idea che è sempre stata portata avanti dal professore Distefano e che torna sotto i riflettori della cronaca dopo la terza black list stilata col progetto Sos Heritage e pubblicata da Legambiente Sicilia nel sito internet dell’iniziativa Salvalarte. Da qualche anno l’associazione ambientalista chiede la collaborazione dei cittadini che tramite posta elettronica, mandando una mail a salvalartesicilialare con foto e descrizione i monumenti a rischio. Tre le liste nere finora pubblicate: nelle prime due erano citati le mura di Kamarina, il convento di Sant’Antonino a Scicli e l’ex Fornace Penna; nell’ultima, invece, c’è il convento di Santa Maria del Gesù a Ibla, che, come si sa, dovrebbe diventare la sede del nuovo Museo archeologico ibleo. “La campagna Salvalarte – ha detto Antonino Duchi di Legambiente Ragusa -, si apre sempre di più ai cittadini. A Ragusa i cittadini hanno segnalato il convento di Santa Maria del Gesù, una struttura che dovrebbe ospitare il museo archeologico e che, invece, da tanto tempo è chiusa e con la ristrutturazione ancora non completata”. A rispondere a Duchi è stato l’architetto Giorgio Battaglia della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa che è anche il Rup del progetto preliminare per il trasferimento del Museo nell’ex convento. “La Soprintendenza ha sempre avuto un impegno particolare per il convento – ha dichiarato Battaglia -. E’ stato inserito nelle somme della legge 433 e, infatti, un primo intervento è stato fatto. In questo momento è stato appaltato un altro intervento di 800 mila euro, i cui lavori sono già partiti. Servirà a completare i lavori strutturali”. Si attende il progetto preliminare per il trasferimento del museo da finanziare con fondi Fesr. Ma una volta trasferito il museo, un altro polo di attrazione culturale e turistico del centro storico superiore verrebbe a mancare. Ecco allora prendere forma la idea del professore Distefano. “Altri colleghi hanno già imbastito, ne sono sicuro, una progettualità su questo argomento – ha detto il prof. Distefano -. Secondo me il museo a Ibla deve vedersi in una prospettiva di museo della città, con una parte archeologica in cui soprattutto il dialogo fra il mondo indigeno e il mondo greco venga esplicitato. Invece – ha detto ancora Distefano -, il sito attuale del museo dev’essere valorizzato. Lì rimarrebbe il museo della provincia di Ragusa. Il museo, infatti, su progettazione di Cabianca, allora rappresentò il primo museo in Sicilia orientale dopo la seconda guerra mondiale. Quel museo rappresenta una scelta metodologica, museografica, che sarebbe un grave errore eliminare completamente”, ha detto il professore Giovanni Distefano.

Festa Democratica a Modica

Partirà venerdì la Festa Democratica a Modica, con due appuntamenti aperti alla città e soprattutto ai giovani. Alle 19 al Caffè Letterario Hemingway di via Grimaldi “Aperitivo col Sindaco”, un’occasione per incontrarlo fuori dal contesto istituzionale e potere conversare con lui in un clima informale e conviviale. In piazza Matteotti, alle 22, concerto dei Baciamolemani che presenteranno “L’albero delle seppie”.

Scuola, uno spiraglio per i precari Ata

Dopo un mese di sit-in, cortei, proteste, striscioni, uno spiraglio si è aperto per i precari Ata. Tanto che il Comitato a difesa della scuola pubblica di Ragusa, in una nota, ha ringraziato quanti si sono spesi in queste settimane per consentire serenità lavorativa ai precari. “E’ grazie all’ascolto, alla pazienza, all’impegno sinergico di tutte le forze impiegate che sono stati raggiunti risultati soddisfacenti riguardo alla nomina, in deroga, di personale Ata assegnato alle singole istituzioni scolastiche per garantire una certa serenità nell’assistenza didattica e nella sicurezza degli alunni – scrivono in un comunicato Graziella Perticone, Pietro Aprile, Vincenzo Figura e Giuseppe Agosta del Comitato in difesa della scuola pubblica -. Ci auguriamo che tale impegno sia riconosciuto anche riguardo all’assegnazione di posti in deroga per i docenti di sostegno, in modo da poter garantire il diritto allo studio agli alunni disabili, così come sancito dalla legge 104/1992. La scuola è un valore comune – continuano i rappresentanti del Comitato -, importante per il futuro dei nostri figli e dell’intera nazione”.

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