25-04-2024
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Archivio della categoria: Società

PIAZZA LIBERTA’, RACCOLTA FIRME PER I PARCHEGGI LIBERI

In piazza Libertà a Ragusa parcheggiare l’auto senza dover pagare l’obolo delle strisce blu è diventata un’impresa. Buona parte dei già scarsi parcheggi liberi è stata trasformata in zona riservata alle vetture della Guardia di Finanza, che a breve si trasferirà nei locali dell’Intendenza. Il cuore della piazza è striato da linee oblique di colore blu, simbolo di pagamento per la sosta. Di bianchi, e dunque liberi, rimangono solo alcuni parcheggi davanti la Soprintendenza ai Beni Culturali. Viale del Fante, viale Tenente Lena, via Roma hanno parcheggi a pagamento. Gli operatori commerciali, i dipendenti della Soprintendenza, i cittadini e i residenti sono costretti ad estenuanti giri in auto per trovare un parcheggio nelle viuzze del quartiere Cappuccini. Da qui nasce la raccolta firme che alcuni esercenti commerciali stanno portando avanti per chiedere all’amministrazione comunale di convertire alcuni parcheggi attualmente segnati con il blu in stalli di sosta libera. In tanti, a pochi giorni dall’avvio dell’iniziativa, hanno già sottoscritto la petizione. Basti pensare che, in occasione di manifestazioni, viene vietata alla sosta la striscia di posti liberi davanti la Soprintendenza per comprendere i disagi dei cittadini che vivono e operano nella zona.

Ipotesi di chiusura del tribunale di Modica Il procuratore Puleio dice la sua

Il procuratore capo della Repubblica di Modica Francesco Puleio è stato invitato a partecipare alla seduta del Consiglio comunale di venerdì 14 ottobre quando si discuterà della paventata chiusura del Tribunale. Il magistrato ha annunciato che non potrà essere presente al consesso civico, ma nel frattempo ha inviato una lettera al presidente del Consiglio comunale di Modica dove esprime il suo parere. “Se è certamente opportuno, nell’attuale momento storico, operare una razionalizzazione delle strutture giudiziarie sui territori, per ottenere efficienza del servizio nel rispetto dei diritti dei cittadini – scrive Puleio – realizzando nel contempo economie di gestione, non può accettarsi una non meditata ed indiscriminata eliminazione di strutture, come quella di Modica, di nuova e moderna concezione e nelle quali più attento è stato, per quello che è la mia personale esperienza, il recupero di funzionalità e di efficienza, tanto da consentire al nostro Tribunale di offrire un servizio all’avanguardia nell’intero panorama nazionale, in termini di prontezza e di certezza delle risposte giudiziarie, sia ai cittadini che alle Istituzioni. Tale soppressione, – sostiene il procuratore Puleio – nociva a fini di contenimento della spesa, suonerebbe come beffarda smentita ai manifestati propositi di attenzione allo sviluppo del territorio. Oggi il Tribunale, lungi dal costituire una realtà minore, rappresenta non solo un presidio storico, protagonista delle memorie e del progresso di questa comunità sin dal 1392, ma si pone come baluardo in grado di rispondere alla domanda di giustizia e di sicurezza dei cittadini – conclude Puleio – e di contribuire a radicare una cultura della legalità, indispensabile per il rilancio della crescita produttiva ed occupazionale”.

Raccolta fondi per la cura dei tumori GIOVANNA FACCHETTI ALL’INTER CLUB DI RAGUSA

Il consiglio direttivo dell’Inter Club “Peppino Prisco” Ragusa, comunica che domenica 16 ottobre alle ore 17, nei locali sociali in via B. Colleoni 43, sarà gradita ospite la sig.ra Giovanna Facchetti, moglie del grandissimo capitano dell’Inter e della Nazionale Italiana, Giacinto Facchetti. Gli interisti ragusani consegneranno alla vedova Facchetti il ricavato di una raccolta fondi da devolvere alla “Fondazione Facchetti Onlus” che si occupa dello studio e della cura dei tumori (www.fondazione giacintofacchetti.it). S’invitano tutti i simpatizzanti interisti a partecipare alla cerimonia di consegna, e a voler contribuire con una donazione da versare presso la sede del Club sabato durante Catania-Inter o domenica dalle 16 alle 18 in occasione della consegna del contributo alla signora Facchetti.

Workshop di archeologi a Scicli

Ha vinto uno dei tre progetti sul Castelluccio di Scicli. Ad aggiudicarsi la palma di miglior progetto del workshop che ha visto la presenza in Sicilia e a Scicli di 60 archeologi provenienti da tutto il mondo è stato un progetto sullo scavo del colle di San Matteo, l’acropoli della città. I progetti presentati dagli studenti (per un totale di 14 pannelli e dei relativi modellini) faranno parte di una mostra itinerante che visiterà, dopo Venezia, anche la Sicilia e i comuni interessati, e successivamente le università coinvolte (Granada, Barcellona, Manchester, Oulo). L’apertura del tour siciliano dovrebbe avvenire tra novembre e dicembre. L’iniziativa ha visto a Scicli 45 studenti di archeologia e 15 docenti archeologi che partecipavano al progetto “Archaeology’s places and contemporary uses”, patrocinato dall’istituto universitario di Architettura di Venezia, dall’Università di Catania, dal Msa di Manchester, dall’Etsa di Barcellona, e dalle Università di Granada, in Spagna, e di Ouno, in Finlandia. Obiettivo dell’esperienza formativa era la progettazione di coperture di siti archeologici. L’arrivo a Scicli degli illustri ospiti è stato voluto dal professore Pietro Militello, archeologo, docente all’Università di Catania, che ha suggerito una visita nella zona del Castello di Scicli, sul colle San Matteo.

L’INTER CLUB DI RAGUSA PER LA FONDAZIONE GIACINTO FACCHETTI

Il consiglio direttivo dell’Inter Club “Peppino Prisco” Ragusa, comunica che domenica 16 ottobre alle ore 17, nei locali sociali in via B. Colleoni 43, sarà gradita ospite la sig.ra Giovanna Facchetti, moglie del grandissimo capitano dell’Inter e della Nazionale Italiana, Giacinto Facchetti. Gli interisti ragusani consegneranno alla vedova Facchetti il ricavato di una raccolta fondi da devolvere alla “Fondazione Facchetti Onlus” che si occupa dello studio e della cura dei tumori (www.fondazione giacintofacchetti.it). S’invitano tutti i simpatizzanti interisti a partecipare alla cerimonia di consegna, e a voler contribuire con una donazione da versare presso la sede del Club sabato durante Catania-Inter.

Scuola e legalità

Sabato 15, l’Auditorium dell’istituto scolastico G. Verga di Modica ospiterà il convegno “A lezione di legalità: la questione morale nella società civile”, progetto d’informazione e dibattito per le scuole d’istruzione secondaria, organizzato dallo stesso istituto. Il progetto offre un’importante occasione di dibattito attorno ad una tavola rotonda tenuta da esperti in materia etica e giuridica. La giornata si aprirà alle 9 con la proiezione del video “Io Ricordo”, di Ruggero Gabbai, per proseguire con il dibattito e terminare con la consegna del “Premio miglior elaborato in materia di legalità”, concorso riservato agli allievi degli istituti partecipanti.

Dati e numeri sulla differenziata

Dati confortanti con una percentuale pari al 46,50% sulla raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”. I cittadini di Santa Croce sono sensibili ai temi ambientali e in sei mesi di attività, dal primo marzo scorso, la percentuale si è attestata attorno al 46 per cento con 142 mila chilogrammi di rifiuti raccolti con un media, per ogni abitante, pari allo 0,48 per cento. L’obiettivo è estendere il servizio nella fascia costiera, da Casuzze a Punta Secca, e migliorare il centro di raccolta con la pesatura elettronica. Ecco nel dettaglio le percentuali: frigoriferi da smaltire 5%, pneumatici 8%, legno 3%, rifiuti biodegradabili 26%, vetro 11%, imballaggi di carte e cartone 32%, rifiuti di plastica 10%. “I dati sono più che confortanti – dice l’assessore all’ecologia e all’ambiente del Comune, Gioacchino Iozzia – con una percentuale più che positiva al di sopra delle nostre più rosee aspettative. C’è sicuramente qualcosa da migliorare, nel piano della comunicazione (nel sacchetto viola i cittadini spesso depositano qualunque genere di rifiuto) ma le critiche di Fare Ambiente, sollevate in questi giorni, ci sembrano del tutto gratuite”. L’associazione ambientalista ha parlato di una percentuale pari al 40 per cento frutto di un sondaggio telefonico. “Dai dati ufficiali forniti dalla ditta che espleta il servizio i numeri sono decisamente superiori – aggiunge Iozzia -. Vorrei anche ricordare al coordinatorre provinciale che ci sono esponenti di Fare Ambiente, a Santa Croce, che non fanno la raccolta differenziata e sono stati sorpresi, dai nostri operatori, nostro malgrado, a gettare i rifiuti, non differenziati, accanto ad altre abitazioni o in posti non congrui alla raccolta differenziata porta a porta”. Troppo spesso la bilancia elettronica, nell’isola ecologica, è andata fuori uso. “Di questo disservizio ci scusiamo con i nostri concittadini – spiega l’assessore Iozzia -. Tra breve entrerà in funzione una nuova bilancia”. Il servizio dovrà essere esteso nella fascia costiera. “Occorre reperire, in bilancio, altre risorse per implementare il servizio anche nelle borgate a mare – conclude l’assessore – ed educare i tanti villeggianti a fare la differenziata”.

Il barbone polacco è in ospedale. A giorni tornerà sulla strada

Da giugno viveva su una banchina di viale Sicilia, sotto gli occhi sconcertati degli abitanti delle vicine palazzine. Adesso il polacco di 34 anni, che ha deciso di fare il barbone nel centro storico di Ragusa superiore, è in ospedale. Qualche residente del quartiere di viale Sicilia si è commosso per lo stato di salute in cui versava il senzatetto e si è prodigato per farlo ricoverare al Civile. Il cittadino di origine polacca aveva infatti alcune dita del piede destro in stato di cancrena, patologia forse legata ad un diabete non curato. Non appena il barbone è arrivato nel nosocomio sanitario è stato lavato, sbarbato, ricoverato e curato. Fra l’altro si è anche, in parte, disintossicato dall’alcool. “Mi trovo bene al Civile – racconta il polacco – ma fra qualche giorno mi dimettono”. Adesso che è tornato a camminare senza difficoltà l’immigrato esce di giorno e spesso staziona nella banchina vicina a piazza del Popolo, dove c’è la fermata del bus. “La mia casa è la strada – dice con sguardo rassegnato – purtroppo non ho altri posti dove andare”. Adesso che è davvero arrivato l’autunno e il freddo, per chi, come lui, è senza casa, vivere fuori è un’impresa. Ma è davvero assurdo che nella civilissima Ragusa, non ci sia una struttura che possa accogliere e aiutare sbandati come Antonio (questo è il suo nome), offrendogli un’alternativa alla strada e garantedogli un rifugio e aiuto, che possa sostituirsi all’alcool di cui fa abuso. La domanda che molti residenti di viale Sicilia si fanno è: dove sono i servizi sociali del Comune di Ragusa, perchè non si cerca di prevenire situazioni di degrado che possono degenerare, in un futuro, in atti di microcriminalità, che possono togliere dignità a un quartiere che sinora è stato sempre pulito e dignitoso e all’altezza dell’immagine di questa città?

Squadra iblea di burraco al campionato italiano

Anche quest’anno la squadra composta da Guglielmo (Peppe) Nigito, Andrea Costa, Michele Scionti e Giovanni Calvo, parteciperà, unica squadra della provincia di Ragusa, nella serie B del campionato italiano che si svolgerà a Riccione il 14 e 15 ottobre. Alcuni componenti della squadra, appartenente all’Associazione sportiva dilettantistica Monsignor Di Quattro di Santa Croce Camerina, hanno appreso che il circolo, a fronte di una spesa di oltre 2.000 euro, aveva stanziato solo 150 euro, somma appena equivalente alla metà della quota di iscrizione al campionato, importo, tra l’altro, non ancora percepito e che la squadra di burraco ha deciso di devolvere in beneficenza. Gli stessi si chiedono perchè un’associazione sportiva mostra poco interesse alla partecipazione di un proprio team ad un campionato nazionale? Forse perchè alcuni componenti della squadra non hanno condiviso le linee guida della conduzione dell’A.S.D. Monsignor Di Quattro di Santa Croce Camerina da parte di alcuni membri del direttivo?

Università. Avola della Cgil: “Un patetico gioco al rimpiattino”

Scaricabarile di responsabilità sulla soppressione dei corsi di laurea di Giurisprudenza e Agraria. “I rappresentanti di opposte fazioni dello stesso schieramento da giorni si fronteggiano sui mass media scaricando la responsabilità l’una sull’altra – sostiene il segretario provinciale della Cgil -. Siamo al patetico, all’offesa alla comunità iblea: i becchini del decentramento universitario in provincia di Ragusa, non avendo né la forza né l’autorevolezza per prendere le distanze dalle scelte ministeriali in materia di università, si beccano come i polli di Renzo. E’ diventato l’unico modo per distogliere la attenzione degli studenti e di quanti hanno creduto nella funzione dell’università per la crescita del nostro territorio. Provano vergogna – afferma Avola – per i loro comportamenti e si difendono attaccando. Ma non dovevano inchiodare il rettore, tessere rapporti con altri atenei, lavorare per il IV polo? Al presidente e ai componenti del cda del Consorzio chiediamo: a cosa serve restare in silenzio ed inerti? Bisogna promuovere una conferenza di servizio” conclude Avola “con il rappresentante del governo regionale e del ministero, con le forze sindacali e i pochi soci rimasti per conoscere il futuro della nostra università”.

SCICLI, AL MUSEO DEL COSTUME L’ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA PENNA

Donato al Museo del Costume di Scicli parte dell’archivio privato riguardante la famiglia Penna. E’ stato il prof. Gabriele Arezzo di Trifiletti a compiere l’importante donazione. Si tratta di alcune unità di archivio privato, in possesso del professore Arezzo per ascendenza familiare, e che riguardano la figura della duchessa Albafiorita Ines Crescimanno in Penna e della primogenita Carolina, donna di cultura e forte carisma molto nota nella città di Scicli anche per la sua attività filantropica. L’importante repertorio si compone di corrispondenze private, diari, diplomi, riconoscimenti, manoscritti inediti, fotografie (pubblichiamo quella della baronessa di Portosalvo) dal cui studio sarà possibile trarre interessanti inediti sulla storia di Scicli tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Fanno parte della donazione anche alcuni oggetti personali della duchessa Ines e atti originali che riguardano il barone Francesco Penna, la fabbrica del Pisciotto ed alcune costruzioni pubbliche tra Donnalucata e Sampieri. Il professore Trifiletti, appassionato studioso d’arte e storia del costume siciliano, è giunto alla decisione di donare i preziosi manoscritti al Museo del Costume di Scicli perché lo considera sensibile alla cultura del luogo. Grazie alla passione e preparazione della dr.ssa Giovanna Giallongo, a breve verrà allestita, all’interno del Museo, una sezione archivistica che si affiancherà ai documenti inediti dell’archivio storico dell’Opera Pia Carpintieri, in via di catalogazione e allestimento. Il responsabile del Museo del Costume, il dr. Giovanni Portelli, ha espresso grande apprezzamento per la donazione.

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