“La chiusura del reparto di Medicina riabilitativa del Busacca rappresenta ancora una volta la testimonianza, qualora ve ne fosse bisogno, del fallimento della politica sanitaria regionale e del sopruso subito dalla provincia di Ragusa e da Scicli in particolare”. Lo scrive il deputato del Pd Roberto Ammatuna che aggiunge: “La carenza di personale, che ha portato alla chiusura di Medicina riabilitativa, è frutto dei tagli effettuati per fare quadrare i conti, senza riuscire però ad assicurare ai cittadini servizi adeguati ai livelli essenziali di assistenza. Il pesante rimaneggiamento subìto dalla sanità ragusana, ha colpito una realtà che è stata sempre virtuosa e si è distinta da altre realtà territoriali per avere i bilanci in pareggio e una qualità elevata dei servizi. Il servizio sanitario ibleo – dice Roberto Ammatuna – si sta inceppando e a farne le spese in modo particolare è il nosocomio di Scicli. Inaugurata in pompa magna meno di un anno fa, con l’obiettivo di rappresentare l’eccellenza per questo tipo di prestazioni, adesso Medicina riabilitativa chiude. Non è certamente uno spettacolo edificante – scrive Ammatuna – vedere i degenti trascinare le loro cose per tornare a casa o per essere ospitati presso il reparto di Chirurgia, fra la rabbia degli operatori sanitari che pur in organico ridotto si sono impegnati per garantire le prestazioni. La speranza è legata all’insediamento del governo regionale e ad un nuovo Assessore che si dimostri sensibile alle istanze del territorio e capace di trasformarle in risultati, caratteristiche assenti nell’attuale. E’ difficile continuare a non voler credere ad un progetto di ridimensionamento del Busacca, perché la verità dei fatti lascia intendere chiaramente il contrario”- conclude Roberto Ammatuna.
RAGUSA, L’ALTRA FACCIA DELL’AGRICOLTURA AGRITURISMO E TURISMO RURALE IN CRESCITA
Un vero e proprio boom nel ragusano di strutture ricettive in aperta campagna dedite anche alla ristorazione. L’agriturismo e, in alcuni casi, il turismo rurale, ha consentito alle aziende agricole, i cui bilanci sono in rosso, di avere un reddito aggiuntivo certo. Sono 59 gli agriturismo che operano negli iblei di cui 56 già dotati di autorizzazioni da parte del Comune. L’agriturismo è una attività complementare a quella agricola. Quest’ultima deve, in ogni caso, essere preminente rispetto a quella agrituristica. L’agriturismo può essere esercitato nell’ambito delle attività connesse a quella agricola, esclusivamente in aziende che risultano iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio. Il “tempo lavoro” dedicato all’attività agricola deve comunque essere superiore o al massimo uguale al tempo lavoro dedicato dall’imprenditore all’attività agrituristica. Con la nuova programmazione Psr 2007-2013 sono stati pubblicati due bandi nel 2010 con la misura 311 azione A – agriturismo. Complessivamente i progetti finanziati sono 25 con un contributo concesso di 7 mlioni di euro. “Si evince che l’agriturismo nonostante la crisi che coinvolge l’agricoltura nel complesso, rappresenta un valido aiuto all’impresa agricola – spiega il dirigente capo dell’ispettorato all’agricoltura di Ragusa, Giorgio Carpenzano -. Il numero dei posti letto e della ristorazione già realizzati e da realizzare si ritiene possa differenziare e qualificare l’offerta di ricettività turistica culturale in provincia di Ragusa. L’agriturismo è rivolto esclusivamente a valorizzare i fabbricati esistenti che una volta erano destinati all’attività agricola ma che oggi – ha dichiarato ancora Carpenzano -, per caratteristiche intrinseche, sono obsoleti”. Edifici con porte strette, gradini, piccole dimensioni degli ambienti, sono inadatti all’attività agricola moderna e pertanto destinati al degrado. “Il recupero di questi edifici rurali con il tipico ‘baglio’ – aggiunge Raimondo Floridia, dirigente dell’unità operativa 142 dell’ispettorato all’agricoltura – le aie pavimentate con le basole di pietra, i mulini ad acqua, i frantoi oleari, i vecchi palmenti, le stalle, i silos di pietra, i muri a secco, costruiti sapientemente dalle maestranze locali con il tipico calcare duro dell’altopiano Ibleo, senza l’intervento agrituristico tendente al recupero degli stessi ed una nuova destinazione produttiva – ha detto ancora Floridia -, sarebbero stati irrimediabilmente persi, con un grave danno per le future generazioni”. La normativa agrituristica infatti privilegia il recupero degli edifici con l’utilizzo dei materiali tradizionali, il risparmio energetico, idrico e la razionale gestione dei rifiuti. Queste testimonianze del passato servono oltretutto a rivitalizzare l’ambiente agricolo e favorire la permanenza di giovani in agricoltura.
SANTA CROCE, RECUPERO DELL’EX CASERMA DELLA FINANZA
Un progetto organico per il pieno recupero dell’ex caserma della finanza a Punta Secca. L’immobile, da anni, in totale abbandono è diventato oramai un ricettacolo di rifiuti. Primo obiettivo è l’acquisizione tra i beni del Comune dell’immobile di proprietà del demanio. I tecnici, con l’ingegnere capo, Franco Poidomani, e il geometra, Michele Di Raimondo, hanno redatto un fitto carteggio fotografico e documentale per testimoniare lo stato di enorme degrado in cui versa l’ex caserma. Il dossier sarà inviato a Palermo per acquisire i pareri necessari nel più breve tempo possibile “Il primo ostacolo è di ordine burocratico dice l’ingegnere capo del Comune, Franco Poidomani – cioè la cessione di un bene della regione al Comune di Santa Croce. E’ probabile che l’assessorato competente possa avanzare delle pretese di natura economica. In quel caso il Comune dovrà reperire le risorse necessarie o, nella peggiore delle ipotesi, fare una proposta di acquisto”. Superata la fase procedurale l’ex caserma potrà essere demolita. “La nostra proposta è di realizzare un spazio aperto – spiega l’ingegnere – con un grande belvedere sul mare fruibile a tutti. Vogliamo, altresì, lasciare per terra, parte del muro perimetrale perr testimoniare la storia del sito. Un intervento mirato, simile per certi versi, a quello che è stato fatto per l’ex camperia, a Marina di Ragusa”. Da troppi anni l’ex caserma è stata oggetto di attenzioni. Non ultimo la querelle con una ditta privata, la Mg costruzioni, che voleva acquisire l’immobile per realizzare, a costo zero per le casse del Comune, una struttura ricettiva. “La torre di capo scalambri, accanto all’ex caserma, dopo la diffida del comune inviata al privati, sarà pienamente restaurata – aggiunge l’assessore comunale alle manutenzioni, Rosario Pluchino – ci auguriamo che anche l’ex caserma della finanza possa diventare, al più presto, uno spazio pienamente fruibile a tutti. L’amministrazione, insieme agli uffici, sta lavorando in questa direzione per rendere turisticamente più accogliente Punta Secca e la sua caserma”. Nelle settimane scorse i ragazzi di Libera…mente hanno realizzato alcuni graffiti lungo il muro esterno che è stato coperto con una parete in legno.
Calci e pugni a vigili e carabinieri Arrestato Nicolò Xalfa
Nel pomeriggio di giovedì intorno alle 17 i Carabinieri di Comiso su segnalazione della Polizia Municipale hanno inviato una pattuglia presso un bar della cittadina casmenea dove una persona stava molestando alcuni avventori dell’esercizio commerciale. Appena giunti i militari bloccavano Nicolò Xalfa di 43 anni, operaio di Scordia, gravato da numerosi precedenti penali per reati contro la persona. Dalla ricostruzione degli eventi fatta dai Carabinieri è emerso che alcuni minuti prima l’uomo avrebbe molestato alcune avventrici del locale, proferito frasi ingiuriose e aggredito fisicamente i vigili urbani che per primi erano intervenuti. Nelle concitate fasi tese a bloccarlo, Xalfa avrebbe tentato di reagire anche ai Carabinieri sferrando calci e pugni. Mobilizzato è stato dichiarato in stato di arresto per resistenza, minaccia, ingiuria ed oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, dalla perquisizione personale eseguita sullo Xalfa, i Carabinieri rinvenivano e sequestravano un coltello a serramanico di 12 centimetri. L’uomo è stato quindi denunciato anche per porto abusivo di arma impropria. Si trova ora al carcere di Ragusa in attesa del processo per direttissima.
Clochard ucciso a Vittoria, arrestato il presunto assassino
La polizia ha fermato un romeno di 27 anni, Marcel Gheorghe Ursache, sospettato di aver ucciso l’algerino Miluod Halilov, 42 anni, trovato morto vicino a un casolare in via Trazzera Surdi, a Vittoria. Nel casolare si trovavano 4 romeni, poi portati negli uffici di polizia e interrogati e tra questi anche Ursache, che si sarebbe contraddetto. Il romeno, senza dimora e senza lavoro come l’algerino, secondo la polizia, avrebbe massacrato di
botte il nordafricano provocandone la morte. Futili motivi alla base del pestaggio costato la vita al clochard algerino. L’omicidio è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì.
![URSACHE GHEORGHE MARCEL, Romania 13[1].3.1985](https://www.telenovaragusa.it/wp-content/uploads/2012/08/URSACHE-GHEORGHE-MARCEL-Romania-131.3.1985-240x300.jpg)
ASSENTEISMO AL GUZZARDI, SETTE DENUNCIATI, PRIMARI INCLUSI
Sette dipendenti dell’Asp 7 di Ragusa in servizio nell’Ospedale di Vittoria – tra cui primari e caposala – sono stati denunciati dal Nas dei carabinieri per assenteismo e truffa aggravata al Sistema sanitario nazionale. Secondo quanto accertato dai carabinieri avrebbero timbrato il badge per poi uscire dal nosocomio per sbrigare faccende personali in orario di lavoro. La denuncia è arrivata al termine di indagini anche con telecamere nascoste ed intercettazioni ambientali. E’ stata la Procura a chiudere le indagini che hanno appurato il reato di assenteismo e truffa aggravata che si sarebbe verificata in tre reparti del nosocomio vittoriese. I militari del Nas hanno fatto ricorso ad attrezzature elettroniche ed altri strumenti per le intercettazioni ambientali.
OMICIDIO A VITTORIA
E’ stata una telefonata ad avvertire il commissariato di Vittoria della presenza di un cadavere vicino la stazione ferroviaria. Era passata l’una di notte ed in via Trazzera i poliziotti hanno trovato dentro un casolare il corpo di un uomo, morto per le percosse subite. Pare che si tratti di un cittadino straniero di mezza età, già conosciuto alle forze dell’ordine.
Omicidio Nigito Scarcerati Rico e Giovanni Interlici
Il Tribunale del Riesame di Catania ha annullato l’ordinanza di carcerazione nei confronti di Rico Francesco Giliberto, 42 anni, e di Giovanni Interlici, 20 anni, accusati di concorso nell’omicidio di Francesco Nigito, ucciso lo scorso 18 luglio, a Vittoria, nel corso di una sparatoria al seguito di un “chiarimento” per il controllo delle macchine da video poker e dei distributori automatici di caffè nel Ragusano. Secondo gli inquirenti i due, difesi dagli avvocati Daniele Scrofani, Enrico Platania e Valentina Sanzone, avrebbero fornito la seconda pistola all’assassino di Francesco Nigito, Massimo Interlici, che all’indomani del delitto si era costituito. Interlici e Giliberto erano stati arrestati dalla Squadra mobile di Ragusa dopo una serie di testimonianze e la visione di alcuni filmati degli impianti di video sorveglianza dei negozi di via Adua dove avvenne la sparatoria. Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di carcerazione non individuando sicuramente motivi di colpevolezza dei due.
SABATO IMPEGNO A CHIARAMONTE PER LA CICLI MASSARI
Ci saranno quasi tutti, gli atleti di punta della Cicli Massari Ragusa Frw, alla gara in programma sabato 11 agosto a Chiaramonte Gulfi. Promossa dall’Asd Cicloamatori Gulfi, la coppa “Santissimo Salvatore” prenderà il via alle 16,30 in piazza Duomo. La partenza sarà data, con andatura cicloturistica, da corso Umberto e si proseguirà con questo ritmo sino al ristorante “Il Tegamino”, sulla strada provinciale 3. Qui ci sarà il via agonistico. Il tracciato attraverserà le frazioni di Sperlinga, contrada Dicchiara e villaggio Gulfi. Il circuito è da ripetere due volte e, alla fine del secondo giro, si svolterà a sinistra in direzione di Chiaramonte Gulfi dove l’arrivo sarà posto in corso Umberto, per un totale di cinquantasei chilometri. Tra i vari componenti del gruppo l’immancabile Enrico Di Martino, Paolo Cavalieri, Vito Cutraro, Gianni Gulino, Maurizio Spadaro, Gianni Firullo, Carmelo Di Pasquale. Tutti cercheranno di imprimere il proprio ritmo alla corsa per riuscire a primeggiare nella categoria di appartenenza e per puntare al successo complessivo della squadra.
Il Pd Marina di Ragusa chiede due semafori pedonali
Riunione del coordinamento del Pd di Marina di Ragusa. La delegata, Antonella Bellina, ha preso atto del disagio con cui molti cittadini, residenti e villeggianti, sono costretti a fare i conti nell’attraversare alcune strade della frazione rivierasca in cui si registra un elevato concentramento veicolare. La mancanza di dissuasori di velocità e l’indisciplina di alcuni automobilisti mette a serio rischio l’incolumità delle persone. “Le zone di cui parliamo – chiarisce Bellina – sono transitate, molto spesso, da pedoni, podisti e ciclisti che devono destreggiarsi, a loro rischio e pericolo, tra le auto, i camion e le moto che sfrecciano a velocità sostenute. Per questo motivo chiediamo con urgenza l’installazione di due semafori pedonali; uno tra le vie ammiraglio Luigi Rizzo e Giovanni La Porta; l’altro tra via Cervia e via San Josèmaria Escrivà”.
MUTUI: AL VIA LA IV MORATORIA
La sospensione del pagamento delle rate del mutuo dura 1 anno. Al via la 4° moratoria per la presentazione delle domande. C’è tempo – ricorda l’Adiconsum – fino al 31 gennaio 2013 per presentare le domande di sospensione delle rate del mutuo. L’iniziativa, frutto dell’accordo tra Associazioni Consumatori, tra cui Adiconsum, e Associazione bancaria italiana è giunta alla IV proroga, a conferma del perdurare della crisi e delle difficoltà delle famiglie ad onorare il pagamento del mutuo. Per richiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo occorre che il richiedente abbia subito entro il 31 dicembre 2012 la perdita del posto di lavoro per cessazione del contratto a termine o il provvedimento di cassa integrazione; la morte o grave infortunio del capofamiglia; la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro. Le domande di sospensione vanno presentate entro il 31 gennaio 2013 presso gli sportelli delle banche aderenti, che sono consultabili presso il sito dell’ABI (www.abi.it) e la sospensione ha la durata di 1 anno. La sospensione si può richiedere per una sola volta ed è operativa entro 45 giorni lavorativi dall’accoglimento della richiesta del cliente. Al 31 marzo 2012 le banche hanno sospeso circa 68.000 mutui.
La Cgil chiede il riconoscimento del Distretto produttivo dell’Alluminio
La Cgil vuole promuovere una assemblea dei soci promotori, che sono tredici, del Distretto produttivo dell’Alluminio per individuare ogni iniziativa utile per ottenerne il riconoscimento da parte della Regione che anche in questa fase di “vacatio” può emettere il relativo decreto. E’ quanto chiede in una nota il segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, al Commissario Asi, Biagio Di Mauro, e al rappresentante legale del Patto del Distretto produttivo dell’Alluminio, Gianfranco Motta. Tra il 2005 e il 2006 nasce a Ragusa la proposta della creazione di questo distretto per superare l’isolamento delle imprese siciliane (ubicate nella provincia di Ragusa, Siracusa e Messina) dal mercato internazionale ed aiutarle ad affrontare la competizione dei mercati globalizzati.
Gianni Recupido responsabile del settore giovanile Passalacqua
La Passalacqua Spedizioni Ragusa completa lo staff tecnico chiamando Gianni Recupido alla guida del settore giovanile. Dopo l’arrivo di Emanuele Marino (un glorioso passato con le nazionali giovanili e femminili) nel ruolo di direttore tecnico e l’ingaggio come capo allenatore di coach Nino Molino, il presidente Gianstefano Passalacqua completa un mosaico tecnico di grande qualità con un nome che arricchisce e dà prestigio al basket femminile ragusano. Gianni Recupido allenerà le squadre del settore giovanile e programmerà e coordinerà l’attività di tutti gli altri gruppi giovanili. E’ stato fortemente voluto dal direttore tecnico Emanuele Marino, trovando subito piena condivisione nel presidente e nel capo allenatore. “La volontà del presidente Gianstefano Passalacqua – spiega Marino – è quella di voler realizzare un progetto rivolto al futuro e soprattutto alle ragazze del nostro territorio. Per importanti progetti, servono uomini importanti con capacità professionali elevate e Gianni Recupido, per esperienza e competenze, risponde a pieno a questi requisiti – ha detto ancora Marino -. Recupido si è sempre posto nel pieno rispetto delle prerogative e degli altri ruoli della società”. Coach Recupido è pronto ad affrontare con grande entusiasmo la sua nuova esperienza.
MAXI EVASIONE FISCALE, DENUNCIATO IMPRENDITORE MODICANO
Un imprenditore modicano di 65 anni, P.R., operante nel settore della grande distribuzione, è stato denunciato in quanto ritenuto autore di un’evasione fiscale da nove milioni di euro. La Guardia di Finanza lo ha denunciato ed ha eseguito un sequestro di beni pari a 5 milioni di euro. L’uomo, che opera nel settore della grande distribuzione, avrebbe messo a segno la cosiddetta truffa a carosello. Suo fratello era stato denunciato di recente per una maxi frode, con l’evasione di circa undici milioni di euro. L’operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza e dal personale della dogana di Pozzallo non è stata facile, in quanto non è stato semplice accertare la falsità dei documenti che accompagnavano la merce, che risultava venduta in Romania, Slovenia e Malta, per evadere l’Iva. In realtà i prodotti alimentari venivano venduti in Italia a prezzi notevolmente ridotti, danneggiando la concorrenza con metodi sleali. La truffa è stata scoperta tra i territori di Ragusa e Modica, dove l’imprenditore operava, e Siracusa, territorio dal quale la dogana ha coordinato le operazioni.
ARMI E MUNIZIONI IN CASA, DUE ARRESTI AD ACATE
Un niscemese e la sua convivente sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Acate nel corso di un servizio per la ricerca di armi illegalmente detenute. In manette Salvatore Cannizzaro, 51 anni, e la sua compagna, C.S. di 32 anni, originaria di Licata. I due sono residenti in contrada “Dirillo – Recinto”, in territorio di Acate. I due erano in possesso di un piccolo arsenale: un revolver cal. 7,65 con matricola parzialmente abrasa, di marca e modello da identificare, con 5 cartucce inserite nel tamburo, occultata nella biancheria intima della signora; 203 cartucce di vario calibro (357 magnum, 7.65, 6.35 e 12), 59 bossoli di cartucce di vario calibro già esplosi (7.65 e 38 special), 600 inneschi per cartucce marca “fiocchi” e kg. 4 circa di pallini di piombo, materiale per la preparazione delle cartucce, occultati in vari punti interni ed esterni dell’abitazione. Il tutto era illegalmente detenuto. I due dovranno rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni e di ricettazione.
UNIVERSITÀ A RAGUSA: TRATTATIVA IN STALLO “E’ triste, forse retorico, scriverlo ma lo avevamo detto, lo avevamo ampiamente previsto che sarebbe finita male”
Questo il commento di Italia dei Valori alla marcia indietro dell’Università di Catania alla firma per un nuovo accordo con Ragusa. Scrive IdV: “L’appuntamento per la firma dell’accordo di transazione di cui tanto si è discusso e dibattuto nelle scorse settimane Non ci sarà, almeno nell’immediato. La Università di Catania, infatti, ha dovuto sospendere le procedure per la firma della nuova convenzione in quanto il presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’ateneo ha ritenuto che fosse necessaria una nuova valutazione della transazione, nel testo proposto dai ragusani, da parte del Consiglio di amministrazione dell’università. Le perplessità – scrive Italia dei Valori – circa la fattibilità dell’accordo sono da ricondurre alla drastica riduzione dei fondi da parte della Provincia regionale e al venir meno del finanziamento regionale al Consorzio universitario. In altre parole, senza soldi non si canta messa. Il progetto universitario ibleo è dunque al capolinea – scrive Italia dei Valori – e si è arenato sulle inefficienze, sulle incompetenze e sull’incapacità a gestire di una classe politica che ha al suo attivo soltanto fallimenti. Una classe politica che ha ritenuto di sperperare le risorse pubbliche attraverso sconce e vergognose pratiche clientelari. I cittadini sappiano che quanto è accaduto negli anni passati e sta accadendo oggi – scrive Italia dei valori – non è frutto di un destino cinico e baro, ma è il risultato di una politica dissennata condotta da una classe dirigente che non può che trarre da tutto ciò le debite conclusioni: abbandonare il campo e ritirarsi”.
L’Università fa marcia indietro sull’accordo transattivo Scarso e Dipasquale: “Ma a che gioco giochiamo?”
Dense nubi si profilano all’orizzonte per la firma dell’accordo transattivo con l’Università di Catania da parte di Provincia, Comune di Ragusa e Consorzio Universitario. Uno stop arriva dal direttore generale della Università degli Studi di Catania, Lucio Maggio, che ha trasmesso un parere del presidente del Collegio dei revisori dell’Università, dottor Antonio Caruso, il quale manifesta “forti perplessità in ordine ad un’eventuale accettazione dell’Università dell’accordo transattivo”. Così mentre si era in attesa della comunicazione dei vertici dell’Università di Catania per la firma dell’accordo transattivo, ecco la doccia fredda. Il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, e il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale denunciano il fatto che il Rettore non si fa trovare e dopo aver raggiunto un’intesa su una bozza di transazione con i vertici del Consorzio Universitario Ibleo e aver dato l’ok alla firma, a tempo abbondantemente scaduto blocca tutto. La comunicazione odierna dell’Università di Catania di fatto sospende la possibilità al nuovo accordo transattivo con Ragusa. “Crediamo che a questo punto l’unica soluzione sia la strada giudiziaria” dicono Scarso e Dipasquale.
AEROPORTO DI COMISO, DIGIACOMO: “UNA VERGOGNA NAZIONALE”
L’on. Pippo Digiacomo torna sulla questione aeroporto di Comiso a seguito delle ultime notizie di stampa riguardanti la vicenda Enav. “Avevamo deciso di rimanere in silenzio durante queste settimane delicate e cruciali per il futuro dell’aeroporto di Comiso, volendo evitare polemiche, fraintesi e tutto quello che avrebbe potuto turbare una fase estremamente sensibile di quella che viene universalmente ritenuta come la più importante occasione di lavoro e ricchezza per la provincia di Ragusa. Ma la notizia che l’Enav ha chiesto alla Corte dei Conti un parere – scrive Pippo Digiacomo – rispetto alla possibilità di dismettere il servizio di assistenza al volo dell’aeroporto di Comiso passati i due anni, ha superato ogni limite. L’Enav non solo si vuole fare pagare, ma cerca la copertura giuridico amministrativa per un abuso che ha la piena consapevolezza di perpetrare nell’affare aeroporto di Comiso. A questo punto credo che la questione sia quella di promuovere un’azione legale contro chi sta scientificamente arrecando un danno sia alla struttura pronta da anni per essere utilizzata, sia alle legittime attese di milioni di cittadini siciliani”- conclude Pippo Digiacomo.
Le “Serate di Nomadelfia” a Marina di Ragusa
Danze e figurazioni acrobatiche, un video che descrive la vita, la storia ed il messaggio di fraternità della comunità “Nomadelfia”, fondata da don Zeno Saltini (19001981), sono gli ingredienti delle “Serate di Nomadelfia” che si terranno presso la piazza Padre Pio a Marina di Ragusa il 12 e 13 agosto, alle ore 21, con ingresso libero. Le “Serate” nascono nel 1966 su proposta di don Zeno. Le danze sono tratte dal folklore di tutto il mondo e sono eseguite dai giovani del popolo di Nomadelfia. Nel 1980 è stata presentata una “Serata” al Papa Giovanni Paolo II a Castelgandolfo. Nomadelfia è fondata sulla fede cattolica. La Chiesa l’ha riconosciuta una popolazione e l’ha eretta a parrocchia nel 1962. Nel 1994 ha approvato la nuova Costituzione, come “Associazione privata tra fedeli”. Per quanto riguarda il culto, Nomadelfia si rimette alla dottrina, al culto e al costume della Chiesa. E’ costituita da volontari cattolici (300 persone, 60 famiglie) che vivono in comunità in provincia di Grosseto, improntando la propria pratica di vita a modello delle prime comunità cristiane: tutti i beni sono in comune, non circola denaro, si vive riuniti in gruppi familiari, si lavora, si produce e si studia all’interno della comunità, le famiglie sono disponibili ad accogliere figli in affido.
Vittoria, la Giunta delibera la proposta al Consiglio di messa in liquidazione dell’Amiu
Con una specifica delibera, la numero 423 di mercoledì 8 agosto 2012, dal titolo “Liquidazione volontaria dell’Azienda Municipale di Igiene Urbana (A.M.I.U.) – Azienda Speciale del Comune di Vittoria. Proposta per il Consiglio Comunale” la Giunta municipale di Vittoria ha deciso di proporre al massimo consesso cittadino “la messa in liquidazione dell’Amiu, azienda speciale del Comune di Vittoria”. Sempre nell’ambito della 423/12, la Giunta vittoriese ha deciso di autorizzare, nelle more della apertura della liquidazione dell’Amiu, il dirigente Upiga ad avviare la procedura per l’affidamento del servizio all’esterno, ai sensi dell’articolo 57, c. 2, lett. C, del decreto legislativo 163/2006, ed ha dichiarato, con separata votazione, che ha registrato l’unanimità dei consensi, immediatamente esecutiva la delibera stessa. “Questa è la nostra proposta – ha dichiarato il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia – e come tale va considerata: una proposta; subito dopo ferragosto, prima che il massimo consesso cittadino riprenda la propria attività dopo la pausa estiva, convocherò i sindacati perché intendo confrontarmi, così come ho fatto finora, con loro e, possibilmente, recepire quei suggerimenti e quegli indirizzi che dovessero emergere da tale confronto, nell’interesse di un servizio – ha detto ancora il sindaco di Vittoria – così delicato come quello della raccolta degli Rsu ed a tutela dei lavoratori”.
Telenova Ragusa