18-04-2024

Università. Avola della Cgil: “Un patetico gioco al rimpiattino”

Scaricabarile di responsabilità sulla soppressione dei corsi di laurea di Giurisprudenza e Agraria. “I rappresentanti di opposte fazioni dello stesso schieramento da giorni si fronteggiano sui mass media scaricando la responsabilità l’una sull’altra – sostiene il segretario provinciale della Cgil -. Siamo al patetico, all’offesa alla comunità iblea: i becchini del decentramento universitario in provincia di Ragusa, non avendo né la forza né l’autorevolezza per prendere le distanze dalle scelte ministeriali in materia di università, si beccano come i polli di Renzo. E’ diventato l’unico modo per distogliere la attenzione degli studenti e di quanti hanno creduto nella funzione dell’università per la crescita del nostro territorio. Provano vergogna – afferma Avola – per i loro comportamenti e si difendono attaccando. Ma non dovevano inchiodare il rettore, tessere rapporti con altri atenei, lavorare per il IV polo? Al presidente e ai componenti del cda del Consorzio chiediamo: a cosa serve restare in silenzio ed inerti? Bisogna promuovere una conferenza di servizio” conclude Avola “con il rappresentante del governo regionale e del ministero, con le forze sindacali e i pochi soci rimasti per conoscere il futuro della nostra università”.

Sequestro di 16 tonnellate di plastica dismessa

Continuano i controlli della Polizia stradale di Ragusa e di Vittoria nella provincia iblea, nell’ambito delle direttive impartite dal prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, per verificare il corretto trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali del tipo plastica. Sabato scorso nel corso di una di queste verifiche, la Polstrada ha individuato due persone, residenti a Grammichele, che sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Ragusa. L’intervento ha portato al sequestro di 16 tonnellate di plastica dismessa, di un autocarro ed un rimorchio. In questa occasione era stato predisposto un posto di controllo ad Acate, sulla strada provinciale 2. Il conducente di un autocarro agganciato da un semirimorchio, alla vista degli agenti, si è fermato molto prima simulando un guasto al mezzo. Gli agenti di un’altra pattuglia della polizia stradale in borghese, messi a distanza, hanno notato la manovra del camionista, che tra l’altro si era fermato in zona pericolosa per il transito degli altri veicoli, lo hanno raggiunto e hanno proceduto al controllo dei documenti personali e dei mezzi. Dagli accertamenti è emerso che il fermato era gravato da numerosi precedenti penali e che trasportava all’interno del cassone, coperto da un telo, 16 tonnellate di polietilene dismesso, sulla cui provenienza non ha dato alcuna spiegazione. Risultando sprovvisto delle prescritte autorizzazioni, l’uomo è stato denunciato, unitamente all’intestatario del mezzo, per il reato di trasporto e smaltimento illecito di rifiuti ed il carico sequestrato per la successiva confisca. E’ stato inoltre accertato che il semirimorchio agganciato all’autocarro, oltre ad essere privo di documenti e di targhe, era stato sottoposto a sequestro penale, insieme ad altri beni, dal gip del Tribunale di Caltagirone.

La crisi del Consorzio Universitario, parla Giovanni Mauro

In merito alle polemiche di questi giorni sulla riduzione della presenza universitaria a Ragusa, il sen. Giovanni Mauro, ex presidente del Consorzio Universitario ha dichiarato: “Ritengo che sia giusto, nei confronti degli studenti e delle loro famiglie, offrire un contributo di verità al dibattito di questi giorni sull’Università a Ragusa. Bisognava riuscire nell’intento di consentire agli studenti di poter completare il percorso che hanno iniziato a Ragusa, offrendo loro serenità e certezze. Secondo questa idea, l’intervento dell’on. Incardona è stato opportuno, pertinente e tempestivo anche perché metteva in campo una proposta che va valutata con serietà. Sicuramente nessuno poteva immaginare che si sarebbe arrivati alla cessazione di alcuni corsi di laurea, – scrive Giovanni Mauro – senza garantire ciò che è stato concesso in passato, come è accaduto per Scienze dell’Amministrazione a Modica e Informatica a Comiso, dove il percorso degli studenti è stato portato a compimento. E dire che la città della Contea, nei confronti dell’Ateneo catanese, aveva oltre cinque milioni di euro di debiti non sanati e non sanabili; a Comiso, si ricorderà, l’Ateneo procedette con i decreti ingiuntivi e, tuttavia, i corsi arrivarono a naturale conclusione. In questa polemica c’è chi invoca – scrive Giovanni Mauro – le difficoltà caratteriali del Rettore Recca come alibi di impraticabilità di confronto. Certo non abbiamo conosciuto oggi il carattere del Rettore! L’abbiamo affrontato con autorevolezza, senza piegare la schiena, e portando a compimento i programmi. Autorevolezza che, anche oggi, ci avrebbe consentito di tutelare le aspettative dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. Di Raimondo ha già dimenticato il supporto che il sottoscritto, – scrive Giovanni Mauro – fino allo scorso luglio, ha fornito a lui ed al Consorzio? Certamente non è stato un impegno per soddisfazione personale, ma in rappresentanza del partito Forza del Sud e sempre di concerto con l’on. Carmelo Incardona. Non si può accusare, dunque, il nostro deputato regionale di disinteresse nei confronti dell’Ente. Concludendo, avremmo preferito – scrive Giovanni Mauro – che il Pdl si fosse soffermato a riflettere sulla proposta di Forza del Sud, cioè quella di programmare un rimborso o un contributo spese per gli studenti che saranno costretti ad andare a Catania, o che ne avessero presentata un’altra. Questo non è avvenuto e la politica e i suoi vincoli di coalizione non possono nutrirsi delle carni dei bisogni della gente. Rispetto a questo – conclude Giovanni Mauro – non resteremo mai in silenzio”.

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Tunisino si spaccia per il fratello: denunciato per clandestinità

Un cittadino tunisino di 31anni è stato segnalato all’autorità giudiziaria perché ritenuto responsabile del reato di sostituzione di persona. Nella tarda serata di venerdì, effettuando gli inserimenti al centro elaborazione dati dei nominativi degli ospiti degli alberghi, risultava che un cittadino tunisino di 35 anni aveva a suo carico un rintraccio per una notifica. Gli operatori si sono recati presso la struttura ricettiva di Vittoria dove risultava alloggiato lo straniero e ne hanno verificato la presenza. Questi ha esibito un passaporto dal quale risultava che la fotografia non fosse la sua, e, chieste spiegazioni, il magrebino ha riferito che, effettivamente, il passaporto era di suo fratello e che aveva tratto in inganno il titolare dell’albergo. Il 31enne ha accompagnato i poliziotti all’abitazione del fratello di 35 anni, sempre a Vittoria, e qui si è provveduto a notificare al fratello maggiore un respingimento della richiesta di permesso di soggiorno. Successivamente, il fratello più giovane è stato accompagnato in Commissariato dove è stata approfondita la sua posizione sul territorio nazionale. A seguito degli accertamenti, il tunisino è risultato clandestino e, pertanto, è stato segnalato anche per il reato di clandestinità e sono state avviate le procedure per il suo allontanamento dall’Italia.

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SCICLI, AL MUSEO DEL COSTUME L’ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA PENNA

Donato al Museo del Costume di Scicli parte dell’archivio privato riguardante la famiglia Penna. E’ stato il prof. Gabriele Arezzo di Trifiletti a compiere l’importante donazione. Si tratta di alcune unità di archivio privato, in possesso del professore Arezzo per ascendenza familiare, e che riguardano la figura della duchessa Albafiorita Ines Crescimanno in Penna e della primogenita Carolina, donna di cultura e forte carisma molto nota nella città di Scicli anche per la sua attività filantropica. L’importante repertorio si compone di corrispondenze private, diari, diplomi, riconoscimenti, manoscritti inediti, fotografie (pubblichiamo quella della baronessa di Portosalvo) dal cui studio sarà possibile trarre interessanti inediti sulla storia di Scicli tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Fanno parte della donazione anche alcuni oggetti personali della duchessa Ines e atti originali che riguardano il barone Francesco Penna, la fabbrica del Pisciotto ed alcune costruzioni pubbliche tra Donnalucata e Sampieri. Il professore Trifiletti, appassionato studioso d’arte e storia del costume siciliano, è giunto alla decisione di donare i preziosi manoscritti al Museo del Costume di Scicli perché lo considera sensibile alla cultura del luogo. Grazie alla passione e preparazione della dr.ssa Giovanna Giallongo, a breve verrà allestita, all’interno del Museo, una sezione archivistica che si affiancherà ai documenti inediti dell’archivio storico dell’Opera Pia Carpintieri, in via di catalogazione e allestimento. Il responsabile del Museo del Costume, il dr. Giovanni Portelli, ha espresso grande apprezzamento per la donazione.

VITTORIA CALCIO, LUCENTI SI DIMETTE

 

Il pareggio interno per 0 a 0 del Città di Vittoria contro il Real Avola è costato la panchina all’allenatore ragusano Gaetano Lucenti, che a fine gara ha rassegnato le proprie dimissioni. Dimissioni accettate dalla società biancorossa che ha comunicato che già da lunedì riprenderanno gli allenamenti, in vista della partita di Coppa Italia in programma mercoledì a Caltagirone. L’undici vittoriese è stato affidato alle direttive tecniche di mister Saro Scollo.

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