Grazie alla lodevole buona volontà di alcuni genitori la linea Arancione del Pedibus presso la scuola Cesare Battisti ha iniziato oggi il proprio’anno Pedibus. Si tratta della linea più centrale del capoluogo ibleo che, partendo dall’incrocio tra corso Italia e via Roma, percorre per intero l’arteria pedonale cittadina dirigendosi verso piazza Libertà ed arrivando a scuola in tempo per il suono della prima campanella. Si legge in comunicato dei promotori: “La linea arancione per adesso è stata attivata per soli tre giorni a settimana (lunedì, mercoledì e sabato) ma si spera che altri genitori si aggiungano all’elenco dei tutor per passare alla frequenza delle corse quotidiana e già la segreteria ha comunicato al Comitato altre iscrizioni per la stessa linea. Bene dunque? Sicuramente sì: tutti contenti per l’attivazione della linea Arancione, in attesa delle altre linee che ancora si trovano in fase di progettazione. Saranno organizzati allo scopo altri incontri presso le scuole Mariele Ventre e Paolo Vetri nelle prossime settimane, in modo da poter ulteriormente implementare il numero di linee attive Ma stamani una piccola nota stonata ha risuonato nei pressi della scuola Cesare Battisti: i tecnici del Pedibus, presenti all’arrivo di bambini, e tutor, hanno purtroppo notato una disarmante confusione veicolare. Le automobili, infatti, sostavano dovunque: doppia fila, strisce pedonali, marciapiedi e … chi più ne ha più ne metta! Speriamo che la presenza dei piccoli camminatori ordinati del Pedibus (…e magari l’aiuto della Polizia Municipale) possa contribuire a riportare sulla retta e civile via i numerosi automobilisti poco osservanti della regole”.
ACQUA: IL DIRITTO DEI RAGUSANI AD UN BUON SERVIZIO
Da anni a Ragusa qualcosa non va nel servizio idrico e non è solo colpa della rete vecchia e della dispersione, le falle sono interne alla gestione, nonostante l’acqua ci sia in abbondanza. Abbiamo sperimentato nella nostra città che l’appalto in mano alle cooperative sociali non riesce a rispondere alla richiesta di efficienza che il cittadino contribuente a ragione pretende. Il sistema si è ammalato per le relazioni – come dimostra la cronaca ragusana di questi giorni – che hanno fatto delle cooperative un contenitore sfogo delle clientele di palazzo, trasformando la natura di questi cooperatori- appaltatori. Si è creato un piccolo mondo imprenditoriale di bassissimo livello dove gli equilibri equivoci e lo scambio di favori sono prevalsi stringendo la pubblica amministrazione in una condizione di impotenza o indifferenza rispetto ai disservizi. Le cooperative hanno avuto un potere assoluto nella gestione riuscendo ad evitare sanzioni e controlli mantenendo i lavoratori in uno stato di obbligatorio ossequio e di paura, marginalizzando di contro i pochissimi che facevano notare gli sbagli, le incapacità tecniche, l’incompetenza. Questa condizione non è da catalogare come una normale dinamica interna nel rapporto “padrone- dipendenti” ma è la causa principale dei guai subiti dai ragusani che lamentano la mancanza di acqua. L’acqua che non arriva d’estate o puntualmente nei fine settimana è un problema legato alla cattiva organizzazione anche per il tasso di assenteismo altissimo e la poca attenzione al funzionamento base – classico esempio lo sbalzo di tensione che blocca le pompe che nessuno poi fa ripartire se non con insopportabile ritardo. Le cooperative sociali in questo servizio fondamentale per la città possono rivelarsi ingovernabili, e persino il buon principio del reinserimento sociale dei soggetti svantaggiati – che è poi la formula magica che è stata trovata nel passato per far lavorare le piccole ditte locali – è stato molte volte mortificato da mille episodi di misero sfruttamento ( si parla in queste settimane di 2 poveri lavoratori a cui arbitrariamente è stato abbassato il livello e quindi anche la paga). Oggi il governo cinquestelle mette mano all’appalto. Ricordiamo che acqua e rifiuti sono i nodi centrali che l’amministrazione Piccitto deve affrontare per ridare normalità alla città ed immetterla in un sentiero di efficienza e modernità. Ebbene, l’appalto studiato dall’assessore Corallo e dai suoi dirigenti, volta pagina alzando l’asticella della qualità, cambiando i riferimenti del contratto nazionale che migliorano il trattamento economico, ma soprattutto non limitando l’accesso alle sole cooperative sociali poiché i requisiti di partecipazione all’asta pubblica sono più esigenti e costringono le cooperative sociali ad unirsi con ditte, in possesso degli specifici parametri richiesti, in associazioni temporanee di impresa. Si tratta di un passaggio fondamentale per emanciparsi dall’esclusività delle cooperative sociali. Un’altra novità importantissima che metterebbe fine al dominio assoluto e incontrollabile delle cooperative è l’introduzione della figura di un dirigente tecnico esterno, il Dec, – direttore esecutore contratto – un professionista libero da condizionamenti con il compito di vigilare sul lavoro della ditta e verificare i conti. L’appalto dal punto di vista tecnico è ineccepibile, lo ammettono anche i sindacati che però fanno il loro mestiere e difendono i lavoratori. Ed infatti durante l’incontro di qualche giorno addietro con l’amministrazione la drammatica realtà è venuta alla luce. I sindacati dichiarano che questo appalto è redatto con tutti i crismi e andrebbe benissimo; ma puntando solo sull’efficienza e sulla leale concorrenza di mercato, i 39 lavoratori rischiano qualcosa in quanto il bando parla di 33 lavoratori più due squadre aggiuntive, cambiando potenzialmente i consolidati assetti. Cosa vuole il sindacato? Lo ha detto chiaramente in un intervento straordinario per densità politica, saggezza, garbo, umanità, il segretario della Cgil Salvatore Tavolino. Ecco la sua richiesta finale, testuale: “Il bando è perfetto, ma noi vi chiediamo uno sforzo politico, pur consapevoli che si tratta di una forzatura, vi chiediamo di continuare per un altro anno così come è stato fatto sino ad oggi, modificando il bando o prorogando l’attuale. Per favore, non cambiamo ora”. Questa richiesta ci racconta del dramma in atto: la crisi ha fatto saltare tutto. Il servizio potrebbe essere gestito in verità anche con 25 unità se tutte lavorassero bene e fossero presenti, ma il sindacato deve anteporre all’efficienza la tutela dei lavoratori. Da una parte il rischio di tagli al personale addetto ( che al momento sembra teorico dato che con i servizi aggiuntivi il Comune assicura che si arriverebbe a 39) e lo spettro della “macelleria sociale”, dall’altro versante i cittadini ragusani che pagando, e bene, il consumo di acqua, non possono caricarsi il welfare pasticciato escogitato nel passato. Nel mezzo l’amministrazione che deve mettere insieme e risolvere esigenze non conciliabili. Che fare? Non si può continuare “forzando”, anche se giusto moralmente e in parte politicamente; l’efficienza del servizio offerto alla cittadinanza è comunque prioritaria. Il comune di Ragusa non può più attendere e far slittare il cambiamento. La forzatura provocherebbe la continuazione di un danno alla maggioranza dei cittadini. Il sindacato insieme all’amministrazione deve trovare un’altra soluzione – ad esempio cicli formativi nei vari servizi in appalto – qualora ci fossero lavoratori che rimanessero fuori, ma la strada intrapresa dalla giunta Piccitto non è procrastinabile.
SGOMINATA ORGANIZZAZIONE SPECIALIZZATA NEI FURTI IN DANNO DI CANTIERI EDILI E ISTITUTI SCOLASTICI IN PROVINCIA DI RAGUSA
I Carabinieri hanno emesso cinque provvedimenti cautelari nei confronti di Gaetano Velardita, 26enne vittoriese, disoccupato, pregiudicato, ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa, Mario Procida Mario, 28enne vittoriese, disoccupato, pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari, Salvatrice Trubia, 26enne gelese, disoccupata, pregiudicata, sottoposta agli arresti domiciliari, Gaetano Velardita, 20enne comisano, disoccupato, pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari, e M. Mirabella, 29 enne di Vittoria ma residente ad Acate, sottoposto ad obbligo di presentazione alla P.G. Sono stati anche deferiti, in stato di libertà, altre 10 persone per ricettazione in concorso. E’ stata recuperata quasi tutta la refurtiva, costituita da moderna attrezzatura informatica e tecnologica e da utensili e materiale vario per l’edilizia, per un valore complessivo di oltre 50.000,00 euro, che venivano rivendute ad acquirenti senza scrupoli, che talvolta hanno addirittura commissionato i furti. Nel corso delle indagini si è appurato che la base logistica del sodalizio era ad Acate, nelle abitazioni degli arrestati, nonché in case rurali abbandonate ed occupate dagli indagati, ove veniva custodita la merce rubata in attesa di essere smerciata. I colpi messi a segno dalla banda, sinora accertati, sono circa 12.
Arrestati due tunisini che si picchiavano al mercato ittico di Scoglitti
Ayoub Ayadi di 36 anni e Nejm Eddine Khemiri di 31 anni, entrambi con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, sono stati tratti in arresto e rinchiusi in carcere per violenza, minaccia, oltraggio e lesioni personali a Pubblico Ufficiale. Una lite con calci e pugni era scoppiata tra i due, che hanno continuato a colpirsi nonostante l’intervento dei poliziotti ed alla richiesta di declinare le proprie generalità si sono scagliati con violenza contro gli agenti colpendoli con calci, pugni e testate. Due poliziotti sono rimasti feriti e sono stati medicati presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria. Hanno riportato contusioni varie ed hanno ricevuto 10 giorni di prognosi ciascuno.
IDENTIFICATA RUMENA CHE AVEVA SCIPPATO UN 85.ENNE COMISANO
Lo scorso 6 settembre, in via Pace a Comiso, un anziano era stato vittima di uno scippo. Una ragazza gli aveva preso il portafoglio, privo di soldi, che teneva nella tasca posteriore destra dei pantaloni ed era fuggiva. Durante la fuga la ragazza aveva perso il suo telefono cellulare, che si era rotto in tre parti che furono raccolti dalla vittima e consegnati agli Operatori di Polizia. Successivamente era stato rinvenuto il portafoglio nei pressi della Chiesa Madre. La scena del delitto era stata interamente ripresa dalle telecamere a circuito chiuso dell’impianto di videosorveglianza di un locale pubblico. Dopo due mesi di indagini, basate sul telefono che la donna aveva perso e sulle immagini della telecamera, si è potuto scoprire l’identità della donna che aveva effettuato lo scippo e che è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria per scippo.
DANZA SPORTIVA A RAGUSA
Il primo “Company day” è stato ospitato, domenica scorsa, nei locali della Global Academy. In primo piano lo studio dell’hip-hop ma anche delle sue contaminazioni come il New style, il L.A. style, il jazz funk e ancora la Street jazz e la Dancehall. La “Born to be crew company”, creata e capitanata da Carmelo Iacono e Alessandro Cutraro, ha pensato a una giornata speciale, con la presenza anche del presidente del comitato provinciale Csen, Sergio Cassisi, a cui l’Asd è affiliata. “E’ stata una giornata davvero eccezionale – dice il presidente Cassisi – che mette, ancora una volta, in rilievo come il movimento della danza sportiva, sotto le sue varie declinazioni, abbia una vivacità insospettabile nell’area iblea oltre ad essere in costante crescita. Il nostro obiettivo è fare in modo che ci possa essere sempre maggiore aggregazione attorno a queste realtà per fornire a tutti la possibilità di interagire con una serie di discipline che si possono definire senz’altro di spessore eccezionale”.
SGOMINATA IN PROVINCIA DI RAGUSA GANG DEDITA AI FURTI
Dalle prime ore di questa mattina, circa 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, stanno dando esecuzione a 4 provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica su altrettanti soggetti dediti a furti presso istituti scolastici e cantieri edili della provincia di Ragusa. Allo stesso tempo sono in corso numerose perquisizioni dirette alla ricerca della refurtiva asportata. I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria e coordinata dalla Procura Iblea, che ha consentito di accertare che gli indagati, alcuni dei quali gravati da numeri precedenti penali, si erano resi responsabili di una serie di furti.
VERONICA PANARELLO ARRIVA LENTAMENTE LA CONFESSIONE, ULTIMA VERSIONE: LORYS E’ MORTO STRANGOLANDOSI MENTRE GIOCAVA
Una giornata piena di colpi di scena. Si sta arrivando lentamente alla verità. Lorys Stival sarebbe morto mentre giocava con delle fascette elettriche. È l’ultima versione della madre del piccolo a investigatori e magistrati di Ragusa. Per Veronica Panarello sarebbe stato un incidente a causare la morte del bambino di otto anni. La donna racconta di avere fatto di tutto per salvare Lorys, ma che poi presa dal panico avrebbe preso il corpo del bambino per portarlo nel canalone di Mulino Vecchio. Ha detto ai magistrati che nessuno le avrebbe creduto se avesse detto che il bimbo era morto in casa per un incidente e che quindi ler è venuta l’idea di liberarsi del corpo del figlio. Questa la spiegazione. Avrebbe poi gettato lo zaino del bambino sulla strada verso Donnafugata. La donna ha ribadito di non avere ucciso Lorys e di avere agito da sola. Oggi ci sono stati sopralluoghi a Santa Croce Camerina e nella strada per il Castello di Donnafugata. Veronica Panarello è stata infatti portata da polizia e carabinieri negli uffici della Procura di Ragusa. Qui è stata sentita dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota.
SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI IL COMUNE DI RAGUSA SENSIBILIZZA I GIOVANI STUDENTI DELLE SCUOLE DELLA CITTA’
Dal 21 al 29 novembre prossimi, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, si terrà la settima edizione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Per l’occasione il Comune di Ragusa aderendo all’iniziativa con l’ Assessorato all’Ambiente ed Energia ed usufruendo della sponsorizzazione della società Hergon, promuove una raccolta di oggetti usati riutilizzabili che potranno essere consegnati presso il Centro Comunale di Raccolta di Via Paestum. Al fine di incentivare questa speciale raccolta – dichiara l’Assessore all’energia ed ambiente Antonio Zanotto – ho inviato una nota ai dirigenti scolastici delle diverse scuole della città (“Mariele Ventre”, “G.B. Hodierna”, “G.Pascoli”, “F.Crispi”, “C.Battisti”, “Berlinguer”,“G. Rodari”, “Palazzello”,“P. Vetri”, “M.Schininà”), per far sì che i giovani studenti siano coinvolti nell’iniziativa e sensibilizzati ad attivare questa politica del riutilizzo di oggetti usati. La Hergon, società sponsor, metterà a disposizione dei bambini di età superiore ai sette anni che contribuiranno alla raccolta ed anche ai primi nove cittadini che consegneranno più oggetti, degli omaggi”. La consegna degli oggetti potrà avvenire presso il Centro comunale di raccolta da sabato 21 a venerdì 27 novembre, dalle ore 8 alle ore 17,30. Dopo un’accurata selezione gli oggetti usati saranno messi a disposizione di chi ne farà richiesta nella giornata di sabato 28 novembre.
Le immagini dil festiwall in una mostra fotografica al Prima Classe
L’arte come veicolo di cultura e come momento di aggregazione, ancora una volta grazie a FestiWall.Il festival di street art conclusosi nel mese di settembre continua a richiamare estimatori e sostenitori presso il Prima Classe di Ragusa, dove sono attualmente esposte le più belle immagini della sette giorni d’arte, realizzate dal fotografo Marcello Bocchieri. Ma non solo: in mostra anche i plastici delle opere realizzate da Pixel Pancho, Natalia Rak, Daniel Eime, Millo e Moneyless sui muri della zona sud di Ragusa Superiore (via Ercolano, campetto Enal Via Archimede, via Ariosto, Protezione civile e biblioteca comunale) e i “memorabilia” della realizzazione. A inaugurare la mostra Antonio Sortino di S/Oggetti Negativi e Vincenzo Cascone di Extempora, che nella medesima occasione hanno presentato al pubblico il video riassunto della prima edizione del festival ragusano, una testimonianza filmata disponibile adesso su Vimeo e nei prossimi giorni anche sugli altri canali. «Sono stati sette giorni lunghi e pieni di emozioni – hanno detto Sortino e Cascone – che hanno aperto un infinito ventaglio di possibilità per una probabile seconda edizione, che potrebbe coinvolgere e mappare progressivamente altre zone della città. Quella di FestiWall è stata un’esperienza molto positiva che ha lasciato un segno tangibile nella città: tant’è che proprio in questi giorni unna realtà culturale come l’Associazione Insieme ha voluto organizzare un percorso, spiegato dal professore Flaccavento, volto a conoscere e apprezzare le cinque opere». “Il festival si è affermato in pochissimo tempo, – dice Stefania Campo, l’assessore che si è appena dimessa – e dato il grande successo di questa prima edizione sono sicura che la manifestazione avrà un futuro, e continuerà a esporre la città di Ragusa in una vetrina di respiro molto ampio, con ottimi riscontri sia dal punto di vista culturale che turistico. Solo per fare un esempio basti pensare che il muro dipinto da Natalia Rak è stato annoverato tra i dieci più belli del mondo nel mese di ottobre: questo conferma che è possibile allargare i percorsi turistici oltre i confini soliti del centro storico, creando percorsi alternativi in periferia, grazie all’arte”.
Anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo
Amnesty International e la direzione didattica della scuola ‘Mariele Ventre’ di Ragusa hanno organizzato per venerdi 20 novembre alle ore 10 dinnanzi il cortile dell’istituto scolastico un momento commemorativo dell’anniversario della “Convenzione sui diritti del fanciullo”. La manifestazione denominata ‘La Mongolfiera dei diritti’ serve a ripercorrere i 26 anni trascorsi dalla firma della ‘Convenzione sui diritti del fanciullo’. Protagonisti saranno proprio i bambini della scuola dell’infanzia che metteranno all’interno della mongolfiera disegni nati da riflessioni fatte con le maestre, prodotti proprio per ricordare agli adulti l’importanza di questa giornata e di tutto il lavoro che è stato compiuto in oltre un ventennio nel rispetto del diritto dei bambini. Il lancio della mongolfiera avrà il compito ideale di ricordare il principio della libertà e della tutela dei minori.
Riscossione Sicilia ha deciso di andare via dall’area iblea
L’allarme della Cna lanciato dal presidente provinciale Santocono: “Un’ulteriore tegola sul capo di imprese, famiglie e pensionati”. Nelle scorse settimane il Consiglio di Amministrazione di Riscossione Sicilia, la società di proprietà della Regione che gestisce la riscossione dei tributi, ha deciso la risoluzione del contratto di affitto anche della sede di Ragusa, l’unica rimasta nel territorio ibleo. Il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, sottolinea che tutto questo può avere un solo significato e cioè che a breve l’ex provincia di Ragusa, probabilmente, non avrà più nemmeno una sede dell’ente di riscossione. “La cosa – sottolinea Santocono – potrà anche far piacere ai contribuenti che purtroppo sono morosi, ma l’eventuale chiusura della sede non cancellerà i debiti, anzi complicherà la vita a chi ha già a che fare con l’ente di riscossione. Sembra, infatti, che sia già stato previsto l’accorpamento su base interprovinciale, per cui a Catania dovrebbero essere inglobate le agenzie di Siracusa, Ragusa e Messina. La motivazione della chiusura delle sede ragusana è dettata dal fatto che l’affitto è troppo alto. Riscossione Sicilia, a quanto sappiamo, paga qualcosa come 30mila euro mensili per la locazione dell’agenzia di via Archimede (42mila al mese per Catania e 27mila per la sede di Siracusa). Ma quando si stipulò il contratto d’affitto nessuno si accorse che forse era troppo elevato?”. E il presidente Santocono prosegue: “Alla luce di ciò si può tranquillamente affermare che la finta quanto falsa riduzione della spesa, la cosiddetta spending review, non ha intaccato minimamente, almeno se facciamo riferimento a quanto è stato fatto fino ad oggi, i privilegi e gli sprechi di Riscossione ma ha solo creato ulteriori disservizi agli utenti. Prima le chiusure delle sedi zonali di Modica e Vittoria, ora l’accorpamento con Catania dell’unica sede provinciale. Si tratta di provvedimenti che hanno pesato e peseranno esclusivamente sulle spalle delle imprese, dei pensionati e dei cittadini di un’intera provincia. Sembra, infatti, che l’unico scopo di Riscossione sia quello di vessare i contribuenti creando problemi e disservizi. Probabilmente è tempo perso ma noi lo diciamo comunque: sarebbe opportuno che chi dovere, a cominciare dai nostri cinque deputati regionali, si attivasse affinché questo nuovo scippo non sia perpetrato. Da parte nostra avanziamo una proposta: l’immobile dell’ex Provincia, in viale del Fante, potrebbe sicuramente ospitare senza costi l’agenzia dell’ente di riscossione. Pensiamo che questo sia uno dei modi possibili per garantire la fruibilità del servizio e scongiurare la chiusura”.
Incontri con l’autore

ALL’ATTORE RAGUSANO ANGELO RUSSO UNA TARGA DEL COMUNE
Nel corso di una cerimonia svoltasi martedì presso la Sala Giunta, il Sindaco Federico Piccitto, presente l’Assessore al turismo Stefano Martorana, ha consegnato all’attore ragusano Angelo Russo, brillante interprete del poliziotto Catarella nella fortunata serie televisiva di Rai Uno de “Il Commissario Montalbano”, una targa ricordo. Il primo cittadino si è complimentato con Russo per la grande simpatia e semplicità con cui svolge il lavoro di attore e per il ruolo dell’ormai famoso ed inimitabile poliziotto “Catarella” che ha ricoperto recitando a fianco di Luca Zingaretti – il commissario Montalbano – nella fiction che ha contribuito promuovere dal punto di vista turistico e culturale il nostro territorio che è stato scelto come location per le riprese televisive.
Una delegazione di allevatori incontra il sottosegretario Faraone
Incontro del circolo “Rinascita Democratica” e “Pippo Tuimino” del Pd di Ragusa, e del sottosegretario Davide Faraone con la Coldiretti e l’associazione allevatori di Ragusa. Sono stati affrontati i nodi del comparto e, in particolare, quelli riguardanti il prezzo del latte. Gli allevatori hanno avviato una serie di proteste assieme a Coldiretti e tali proteste potrebbero riunirsi a quelle già presenti in Lombardia e nel resto d’Italia I Democratici condividono le difficoltà del comparto che rendono insostenibile sopportare i costi per il mantenimento degli standard. Il prezzo del latte è eccessivamente basso e bisogna trovare soluzioni strutturali. Il Pd siciliano, ai suoi massimi livelli, si è fatto carico di affrontare il problema per dare risposta agli allevatori non solo siciliani ma di tutta Italia. L’on. Faraone ha fatto presente che tale problema deve essere affrontato di concerto con il ministro dell’Agricoltura. Non è più tempo di promesse ma di risposte. Saranno fissate delle riunioni con scadenze periodiche per illustrare agli allevatori gli eventuali passi in avanti che di volta in volta saranno compiuti.
Blitz antidroga a Scicli: decine di perquisizioni ed un arresto
I Carabinieri di Modica, supportati da due unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, hanno eseguito un blitz antidroga nel territorio di Scicli dove sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari e personali ed è stata eseguita un’ ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di due soggetti. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di individuare, tramite mirati appostamenti e servizi di osservazione, controllo e pedinamento, alcuni soggetti che gestivano il traffico di sostanze stupefacenti lungo la fascia costiera del territorio di Scicli e nello stesso centro abitato. La fiorente attività di commercio al dettaglio di sostanze stupefacenti aveva il canale di approvvigionamento a Scicli e nel comune di Santa Croce Camerina e lo smercio dello stupefacente avveniva solitamente in luoghi di volta in volta individuati tramite accordi telefonici tra venditore ed acquirente, i quali vedevano bene di utilizzare un linguaggio criptico durante le conversazioni. Il Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, dott.Andrea Reale, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di Giovanni Nicotra, classe ‘66 e dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di Angelo Scivoletto, classe ’85, entrambi già noti alle forze di polizia, responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
SMARRITO CANE A MARINA DI RAGUSA
I giovani per la valorizzazione dei beni pubblici
L’ex Masseria Tumino di Ragusa, ha ospitato il seminario “I giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, primo momento di compendio al ‘Progetto Trazzere’ che promuove l’occupazione e l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio e di inclusione sociale, tra la valorizzazione, in chiave eco-turistica, dei luoghi, dei saperi tradizionali e delle risorse culturali e rurali. Il progetto ha già permesso di recuperare una struttura -l’ex Masseria Tumino- acquisita anni fa dall’ex Provincia Regionale di Ragusa e però rimasta poi in disuso e solo adesso riadattata e pienamente funzionale, in modo da poterne pensare un utilizzo come ‘multiscopo’. Il ‘Progetto Trazzere’, è stato ‘raccontato’ nel dettaglio da Davide Tumino che ha illustrato il luogo che lo ospita come un ‘eco-ostello’ che sviluppa economia agricola dalle mani dei ragazzi che sono lì impegnati, connessa alla cucina e votata ad un eco-turismo compatibile e sostenibile, sottolineando poi che saranno i giovani l’obiettivo finale e l’agricoltura biologica una delle assi principali attorno a cui ruoterà sino alla fine il progetto. Il dottor Alessandro D’Amato, antropologo, ha puntato sugli elementi storici e culturali della ‘masseria’ prima che l’archeologo, Giovanni Distefano, direttore del Museo di Kamarina, ne approfondisse gli aspetti legati a storia antica ed agli insediamenti. Particolarmente apprezzate, nel programma della giornata, sono state la proiezione di un video realizzato da Video Regione sui campi di volontariato.
Santa Croce Camerina: la Polizia passa al setaccio la città
Su disposizione del Questore Dott. Giuseppe Gammino sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio con particolare attenzione al comune di Santa Croce Camerina e zone limitrofe. Nella serata di lunedì le pattuglie hanno battuto le strade del centro e le zone di periferia della città, compreso Punta Secca, al fine di prevenire e contrastare reati contro il patrimonio, con particolare attenzione ai furti di rame e controllare la pozione sul territorio nazionale di diversi cittadini extracomunitari. Accertamenti particolari sono stati predisposti nei confronti di diversi soggetti, comunitari ed extracomunitari, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di verificare l’osservanza delle prescrizioni imposte da misure cautelari ed alternative alla detenzione. Numerosi i posti di blocco disposti sul territorio durante i quali sono state controllate 120 persone e 52 autovetture, elevando sanzioni al codice della strada per diverse centinaia di euro. Sottoposti a controllo anche diversi soggetti già assoggettati alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale nonché sottoposti agli arresti domiciliari.
IL MARITO DELL’ASSESSORA, I DUE LETTURISTI NON ASSUNTI SMENTISCONO LA CAMPO E LA PEGASO
“In merito alla nota diffusa alla stampa da parte del legale rappresentante della coop. Pegaso, Antonio La Ferla, nella quale si sostiene che i sottoscritti Salvo Miciluzzo e Gaetano Iacono hanno rifiutato l’invito a sottoscrivere un contratto di lavoro con condizioni economiche diverse dalla ditta che precedentemente si occupava del servizio di lettura dei contatori idrici, dobbiamo puntualizzare che: per tre volte abbiamo incontrato il referente della cooperativa Pegaso e in nessuna di queste è stata avviata una contrattazione sul lavoro da svolgere e sul trattamento economico relativo, ma ci è stato detto e ripetuto che la ditta non aveva intenzione di assumere altre persone poiché intendeva rimodulare l’utilizzo dei dipendenti già in forze alla ditta stessa. In nessun altro momento abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con responsabili della cooperativa e non è mai esistita una offerta nei nostri confronti né in via informale né ufficiale. E’ del tutto falso, dunque, che siamo stati contattati per sottoscrivere un qualsiasi contratto di lavoro e ricorreremo alle vie legali per tutelare i nostri interessi, la nostra rispettabilità poiché riteniamo che la falsità dei fatti così come esposti da La Ferla sia offensiva nei nostri confronti e per ristabilire la verità”. L’ex assessora Stefania Campo, dal canto, per spiegare la vicenda aveva scritto nella sua lettera ai cittadini: “Gli altri due colleghi di mio marito, secondo quanto riferitomi, sono stati convocati dal Signor La Ferla e poichè il nuovo incarico prevedeva una retribuzione inferiore non hanno accettato l’impiego”.