Ogni anno gli esploratori e le guide ‘sono pronti’ – ‘Estote parati’ infatti è il loro motto – a onorare il loro protettore san Giorgio martire. Il 23 aprile è la festa liturgica del santo cavaliere, scelto da Baden Powell – fondatore dello scoutismo – come santo Patrono degli scout di tutto il mondo. “In questo giorno – si legge negli scritti del fondatore – tutti i veri scout si fanno un dovere speciale di meditare la Promessa e la Legge scout. Il 23 aprile – continua Baden Powell rivolgendosi ai suoi educandi – ricordatevelo… e mandate un messaggio di saluto a tuti i fratelli scout nel mondo”. “Abbiamo raggiunto e superato già i dieci anni – osserva Paolo Antoci, capo scout del gruppo Agesci Ragusa 1 – da quando insieme al Ragusa 2 abbiamo dato vita a questo “pellegrinaggio” che ci porta dritto fino a Ibla: è diventata una bella e suggestiva tradizione. Oggi si sono aggregati anche gli altri gruppi: il Ragusa 7 dell’Agesci e il Ragusa 3 della Federazione Scout d’Europa. Ogni anno – dice ancora Antoci – i singoli reparti (così vengono chiamate le unità scout formate da ragazzi e ragazze di età tra gli 11e i 15 anni) partendo dalle proprie sedi, raggiungono a piedi in pellegrinaggio il Duomo di San Giorgio per assistere alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Paolo Urso, e con la partecipazione del sindaco e delle autorità civili e militari”. L’appuntamento con la solenne concelebrazione eucaristica si terrà domani alle 18,45.
Proposta della Cna a tutela delle imprese di carrozzeria
Una partecipata assemblea ha fatto da cornice alla presentazione della proposta Cna a tutela delle imprese di carrozzeria nei confronti delle assicurazioni tenutasi nella sede provinciale di via Psaumida a Ragusa. Un appuntamento di cruciale importanza per gli operatori del settore anche per la presenza del presidente nazionale della Cna Servizi alla comunità, Franco Mingozzi. C’era pure il presidente regionale Vito Sauta con il responsabile siciliano Salvatore Belfiore oltre, ovviamente, al presidente provinciale Vincenzo Canzonieri con il responsabile Giorgio Stracquadanio. L’intento era quello di presentare i contenuti della proposta alla deputazione nazionale dell’area iblea. L’occasione è stata utile per illustrare i punti fondamentali del documento a cominciare dalla libertà di scelta della carrozzeria cui affidare la riparazione da parte dell’assicurato ma anche fare in modo che la riparazione sia eseguita nel rispetto della conformità con gli standard dei costruttori oltre che la revisione delle auto riparate dopo un incidente che ha compromesso la sicurezza del veicolo. Tra gli altri contenuti della proposta: obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi (tale fattura deve essere analitica, specificando i tempi e le modalità di riparazione nonché i ricambi utilizzati, ciò anche ai fini della tracciabilità dell’intervento per il contrasto alle frodi assicurative); utilizzo pieno della cessione del credito, inteso quale diritto e opportunità previsti dalle leggi vigenti (con la cessione del credito si permette inoltre all’automobilista di ricevere la riparazione in forma specifica recandosi presso la carrozzeria che ha scelto liberamente, senza esborso anticipato di danaro); difesa della sana concorrenza nel mercato dell’autoriparazione (nessun vantaggio dato alle imprese convenzionate con le assicurazioni e nessun svantaggio per i carrozzieri indipendenti). Inoltre, il documento presentato contempla la possibilità del risarcimento integrale dei danni subiti, ivi compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l’auto di cortesia durante il periodo della riparazione. Altri punti riguardano: l’abrogazione della disciplina del risarcimento diretto e del suo regolamento, anche in considerazione del suo fallimento in termini di riduzione dei premi assicurativi; garanzia della terzietà e indipendenza del perito assicurativo. Tutti questi punti sono stati condivisi in maniera unanime dai parlamentari presenti che, in maniera indistinta, hanno assicurato il loro forte impegno per il settore.
Quando il delegato è in carrozzina
Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota inviata da Carmelo Comisi, consulente del sindaco di Vittoria per i Diritti civili e l’accessibilità. “Oggi, in rappresentanza del Sindaco di Vittoria, mi sono recato all’Ospedale Regina Margherita, dove il Sindaco Spataro, in sciopero della fame, incontrava i dirigenti dell’Asp di Ragusa e altre personalità, per discutere e risolvere i problemi causati a Comiso dal riordino della rete ospedaliera. Non posso dire come sia andata la riunione, tenutasi negli uffici della direzione sanitaria dell’Ospedale, perché, essendo seduto su una sedia a rotelle, non mi è stato possibile accedere al piano in cui quegli uffici sono ubicati. Dopo aver evidenziato il problema al Sindaco di Comiso, per mezzo di mio padre (che mi fa da accompagnatore), non hanno comunque spostato la sede della riunione. Poco dopo la stessa sollecitazione è stata fatta anche da una giornalista, indignata del fatto che avessero scelto un luogo inaccessibile, ma nessuno si è ugualmente mosso. Oltre all’indifferenza verso le richieste di un delegato del Comune di Vittoria, che trovandosi in una particolare condizione, senza creare disordini, chiedeva (alle personalità) solo di spostarsi in un’altra stanza per potere svolgere il compito che gli era stato affidato, questo episodio fa luce sulla considerazione e sul punto di vista comune nei confronti del mondo dell’handicap. Infatti è assai probabile che non aver considerato l’inaccessibilità del luogo dell’incontro sia semplicemente frutto dell’impossibilità di vedere arrivare una persona in carrozzina, che sarebbe comunque potuta venire, come appunto è successo, in qualità di rappresentante di un ente interessato alla faccenda o, magari, come cronista. Quest’indifferenza è figlia della visione generale (mai dichiarata dalle istituzioni ma in effetti praticata) per cui le persone handicappate possono essere semplici spettatori della vita sociale e non protagonisti. Motivo per cui tutte le leggi e i protocolli internazionali adottati risultano delle mere ipocrisie, o addirittura offese palesi al mondo della disabilità, che sulla strada dell’inserimento di certo non trova le agevolazioni sancite”.
Droga, albanese arrestato a Santa Croce
La Polizia di Stato ha arrestato Bujar Mucaj, albanese di 33 anni, residente a Modica, in quanto è stato trovato in possesso di 30 grammi di cocaina, una parte suddivisa in dosi e l’altra ancora da tagliare. L’uomo è stato fermato nel corso di un controllo a Santa Croce. Durante il controllo, il 33enne ha cercato di fuggire ma è stato fermato poco dopo mentre gettava un involucro dove c’era della droga. Addosso, in un calzino, altra sostanza stupefacente. In totale sono stati sequestrati 30 grammi di cocaina: sul mercato avrebbero fruttato circa 4mila euro.
Ispica: sorpreso mentre rubava ferro dagli impianti di illuminazione comunale
I Carabinieri di Ispica hanno sorpreso all’interno del Parco Forza in prossimità della via Ispica, Domenico Provenzano, classe ’66, già noto alle forze dell’ordine, mentre era intento ad asportare alcune protezioni in ferro dell’illuminazione comunale installata lungo il viale turistico. Aveva già divelto 22 griglie in ferro e le aveva accantonate a ridosso del muro di cinta recuperando complessivamente 10 kg di ferro arrecando un danno alla città di circa 1.000,00 euro. I militari dell’Arma hanno dichiarato l’uomo in stato di arresto e, su disposizione del sostituto procuratore di turno, lo hanno tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. La refurtiva è stata restituita all’ufficio tecnico del Comune di Ispica per la rimessa in sicurezza dell’impianto di illuminazione.
Scicli, ordinanza di custodia cautelare in carcere per Vincenzo Epiro
Lo scorso 18 aprile era evaso dagli arresti domiciliari ed aveva aggredito una passante e minacciato i Carabinieri intervenuti. I Carabinieri lo avevano quindi tratto in arresto per i reati di evasione, lesioni personali nonché minacce e resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, lo avevano sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari. A seguito di questo episodio, il Tribunale di Ragusa, all’atto della convalida dell’arresto, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Epiro è stato quindi condotto presso la casa circondariale di Ragusa.
Modica, morì per overdose a dicembre: arrestato il pusher
Dopo una prolungata attività investigativa i Carabinieri hanno individuato il responsabile della cessione di eroina a Orazio Adamo, deceduto a dicembre per overdose. E’ stato arrestato e posto ai domiciliari Roberto Bellaera Roberto, modicano, classe ’84, già noto alle forze dell’ordine. I fatti risalgono allo scorso 6 dicembre quando, presso il pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, veniva trasportato Adamo Orazio che decedeva poco dopo a causa di arresto cardiorespiratorio per overdose da stupefacenti. Orazio Adamo venne trovato dai suoi genitori mentre era privo di sensi nella propria camera da letto. Le successive indagini hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire gli ultimi attimi di Orazio e, quindi, di risalire al pusher che gli aveva ceduto l’eroina che lo ha condotto alla morte.
Immigrati, Giovanni Mauro: polemiche politiche fuori luogo, l’Onu intervenga immediatamente
“Oggi si piangono i morti e le tante parole in libertà, sentite questa mattina in Senato, che vogliono richiamare le responsabilità dell’attuale o dei precedenti governi o buttarla nella polemica politica mi sembrano totalmente fuori luogo. Quando ci sono due continenti, l’Africa, con milioni di abitanti che si muovono per esigenze di pane quotidiano, pace e libertà verso l’Europa, che non deve vivere tutto questo in termini di messa in discussione dei propri assetti, è l’Onu che deve intervenire. E deve farlo immediatamente”. Così il senatore di Forza Italia nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Giovanni Mauro, vicepresidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea di Palazzo Madama, intervenendo in Aula sul naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica al largo della Libia.”Bisogna mettere in campo azioni concrete – ha aggiunto – facendo dei centri di identificazione nei paesi da cui i migranti partono per fare il meglio di chi cerca asilo qui da noi. Il governo italiano invece deve contestualmente aiutare il popolo siciliano perché ci sono uomini e donne che si alzano di notte per soccorrere i migranti che arrivano. Mancano braccia e aiuti concreti per chi arriva, non ci sono più strutture. Oggi serve un intervento concreto per far fronte al dolore e allo sforzo che in Sicilia sono diventati quotidianità”.
MIGRANTI SIRIANI E PALESTINESI PARTITI SU UNO YACHT
Con tutti i mezzi disponibili, dai gommoni alle barche di lusso, pur di fuggire dall’inferno della guerra. Un’emergenza continua ed irrefrenabile sulle nostre coste. Stavolta, almeno, non hanno rischiato di morire, riuscendo ad imbarcarsi in uno yacht. Ricordiamo che la Siria è un paese allo stremo, e tutti, dai nullatenenti alla classe media (sino a qualche anno fa in Siria, così come da noi in Italia, c’era un ceto medio numeroso) tentano di ricrearsi una vita uscendo da quell’inferno. Il viaggio è costato 8.500 dollari, e sono stati arrestati 3 siriani al comando dello yacht. Sono partiti dalla Turchia con un’imbarcazione sicura e pochi passeggeri a bordo: 98 tra Siriani e Palestinesi ( 23 bambini) nello yacht di 25 metri. Agli organizzatori quasi 800.000 dollari per il viaggio. I migranti sono stati trasbordati in due mercantili accorsi dopo che dallo yacht era stato lanciato un Sos e poi portati a Pozzallo. La Polizia di Stato che lavora incessantemente a Pozzallo ha già trasferito centinaia di ospiti in altri centri ed in queste ore sta provvedendo a svuotarlo.
OSPEDALE DI COMISO, IL SINDACO SOSPENDE LO SCIOPERO DELLA FAME: RAGGIUNTO L’ ACCORDO CON L’ASP
Dialogo proficuo tra Aricò e Spataro. C’è stata una riunione tra Asp e Comune presente anche il presidente della Sesta Commissione Assemblea Regionale Siciliana, On.le Giuseppe Digiacomo. L’Azienda e l’Amministrazione comunale esprimono la loro soddisfazione per l’esito favorevole del dialogo che ha permesso di giungere ad una soluzione di piena soddisfazione delle due parti, dando risposta alle richieste della cittadinanza e garantendo la piena funzionalità della assistenza chirurgica erogata in azienda. La Azienda auspica la massima valorizzazione delle professionalità dell’ospedale nel quadro della prossima applicazione della riorganizzazione aziendale e della rete ospedaliera regionale. L’accordo è stato siglato dalle parti intervenute con un verbale. In sintesi si è concordato quanto segue: estendere l’attività chirurgica da Day-surgery a One-day-surgery con possibilità di pernottamento notturno post-operatorio ove necessario; riorganizzare in tal senso l’organizzazione del lavoro garantendo la presenza notturna di una unità infermieristica ed un medico reperibile. Le eventuali mobilità del personale verranno disposte solo su base volontaria.
Progetto azzurri
Nel contesto del “Progetto azzurri” portato avanti dalla Federazione italiana pallacanestro, il comitato regionale Sicilia ha previsto una serie di appuntamenti itineranti in varie zone dell’isola per dare modo ai tecnici di confrontarsi sulle nuove prospettive del basket. Anche Ragusa è stata scelta per ospitare una tappa di questo percorso. Ci sarà una presenza d’eccellenza, quella del coach della nazionale maschile Simone Pianigiani che questo mercoledì terrà una lezione alla Scuola dello sport di via Magna Grecia sul tema “Formare una squadra”. L’appuntamento si terrà dalle 11 e sino alle 12,30. La giornata ragusana proseguirà, poi, al Palapadua di via Zama dove, dalle 15,45 si terrà una riunione dei formatori. Alle 17,30 è previsto, sempre nel palazzetto di via Zama, un allenamento della selezione 2000. Quindi, dalle 19,30, ci sarà un clinic integrato sul tema “Il miglioramento individuale, dai requisiti fisici e mentali al perfezionamento tecnico-tattico”. A relazionare, oltre allo stesso Simone Pianigiani, saranno tutti i tecnici dello staff vale a dire Andrea Capobianco, Maurizio Cremonini e Massimo Sigillo. Del gruppo fa parte anche Antonio Bocchino.
Rete ospedaliera, Orazio Ragusa contro il manager dell’Asp
“La gestione della Sanità in provincia di Ragusa continua a lasciare parecchio a desiderare. Non è possibile che un sindaco sia costretto allo sciopero della fame dal fatto che il manager dell’Asp non rispetti quanto espressamente contemplato negli indirizzi contenuti nella rete ospedaliera siciliana a tutela della logica degli ospedali riuniti, temendo che il nosocomio cittadino, in questo caso il Regina Margherita, possa essere sguarnito. E, lo diciamo subito a scanso di equivoci, siamo pronti a fare le barricate anche a Scicli”. L’on. Orazio Ragusa alza la voce con riferimento alle scelte del direttore generale dell’Asp 7, scelte contestate da più parti. “Le soluzioni, lo ribadisco – continua l’on. Ragusa – erano già state individuate con la pubblicazione della rete ospedaliera in Gazzetta ufficiale. Ci dicano perché non è stato dato alcun seguito a queste indicazioni oppure se esiste un chiaro intento di danneggiare la Sanità iblea. E questo, naturalmente, non lo possiamo permettere a nessuno. Ecco perché affermo che, se permane questo stato di cose, come partito, l’Udc, a livello regionale, attraverso i nostri vertici, che proprio oggi saranno a confronto con il presidente Crocetta, chiederemo in maniera ufficiale la rimozione del manager dall’incarico. Vale la pena di sottolineare che nell’area iblea non siamo stati abituati a risolvere le problematiche più scottanti con simili eclatanti proteste. Nessuno può indurre un sindaco a digiunare per difendere un legittimo diritto della comunità amministrata. Ecco perché sosteniamo che, sulla delicata questione, non c’è stata alcuna trattativa. Il manager ci spieghi perché la politica è stata tagliata fuori. Occorre riconoscere, sino in fondo, la disponibilità dei rappresentanti istituzionali dell’area iblea al confronto. Ma la difesa del diritto alla salute non può essere messo in discussione. Per cui utilizzeremo tutte le forme civili di protesta e dissenso per chiedere al manager di applicare quanto previsto dalla rete ospedaliera facendo esplicito riferimento alla filosofia degli ospedali riuniti che, ad esempio, dovrebbe permettere di snellire la massa di lavoro delle Chirurgie di Vittoria e Modica. Così facendo, però, i posti letto previsti a Comiso e Scicli rischiano di essere trasferiti altrove. E questo non lo consentiremo a nessuno. Chiediamo, quindi, la revoca immediata della delibera Asp n. 705 del 26 marzo scorso che svuota totalmente di significato la operatività degli ospedali di Scicli e di Comiso”.
GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRO DI PRODOTTI NON SICURI
Sono circa 353 articoli ed hanno un valore commerciale di circa 5.000 euro i prodotti sequestrati dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa, al termine di una mirata attività info-investigativa conclusasi all’interno di un “megastore” gestito nel vittoriese da un cittadino di etnia cinese. Gli accertamenti svolti hanno permesso di verificare che gli articoli destinati alla vendita, tutti importati dalla Cina, non erano stati sottoposti ai previsti controlli di sicurezza. In alcuni casi la marcatura CE, che attesta proprio l’esecuzione ed il superamento dei test specifici per ciascuna tipologia di prodotto, era stata riportata illegalmente, mentre in altri mancava del tutto. È risultata molto ampia la gamma dei prodotti interessati, andando dai dispositivi elettrici ed elettronici agli articoli medici, passando per giocattoli e bigiotteria. Oltre al contestuale sequestro dei prodotti, la titolare dell’azienda è stata denunciata alla locale Procura della Repubblica per la violazione delle norme in materia di contraffazione e sicurezza prodotti, nonché per i reati di ricettazione e frode in commercio.
PIAZZETTA MONTE PELLEGRINO NEL DEGRADO
La piazzetta Monte Pellegrino, compresa tra le vie Fanfulla da Lodi e Mongibello, alle spalle della chiesa del Preziosissimo Sangue, si trova da anni in una situazione di persistente precarietà. La denuncia arriva dall’associazione “Ragusa in Movimento” che, tramite Giuseppe Iacono, si fa portavoce della situazione di attesa che riguarda da vicino decine e decine di famiglie residenti nella zona. “Tra l’altro – dice Iacono – il numero degli abitanti è aumentato perché, in questi ultimi anni, è cresciuto il numero di abitazioni nell’area. Ma la piazza è sempre rimasta com’era, un’incompiuta. Da una parte una striscia d’asfalto lasciata alla meno peggio, dall’altra una trazzera e la presenza di ampie porzioni di sterrato utilizzate come parcheggi. Che ci vorrebbe a razionalizzare il tutto e a renderlo più decoroso? Anche perché, come è facile intuire, durante il periodo delle piogge, si forma una fanghiglia insostenibile mentre d’estate tutto è reso polveroso con gravi disagi per chi abita in quell’area. Quindi, chiediamo all’Amministrazione comunale di valutare la possibilità di attivare una procedura che garantisca la sistemazione del sito considerato che lo stesso può trasformarsi in un raccordo con le arterie stradali che collegano la piazza alle rotatorie situate in prossimità”.
“Scinnuta” e “abballariata”, iniziano i festeggiamenti per San Giorgio
“Truonu viva”. E’ bastato che questa acclamazione di giubilo, speciale e particolarmente sentita, riecheggiasse più volte, domenica sera, all’interno del Duomo di Ibla, per dare una dimensione compiuta al tradizionale rito della “Scinnuta”. I solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio martire hanno preso il via con un particolare momento religioso, la cui tradizione si perde nella notte dei tempi, caratterizzato da grande devozione e da un entusiasmo incontenibile. Erano a centinaia, ancora più dello scorso anno, i fedeli presenti che hanno assistito con trepidazione alla cerimonia della traslazione del simulacro del santo cavaliere dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside del Duomo. La Chiesa madre era gremita di devoti che, dopo la santa messa, si sono stretti attorno al glorioso patrono di Ragusa, dimostrando un immutato affetto, destinato a rinnovarsi da qui sino ai giorni in cui si terrà la festa esterna, quest’anno prevista per il 29, 30 e 31 maggio.
IL PD SOLIDALE CON IL SINDACO SPATARO
Il segretario provinciale del Pd, Giovanni Denaro, a nome del Partito ha espresso solidarietà al sindaco di Comiso. “Al primo cittadino, che ha dato inizio allo sciopero ad oltranza della fame, il Pd provinciale – afferma Denaro – manifesta la propria vicinanza. Spataro non condivide il riassetto della rete ospedaliera del territorio ibleo. Il sindaco teme, comprensibilmente, un progressivo smantellamento dell’ospedale “Regina Margherita” di Comiso. A questo proposito, il PD chiede, ufficialmente, al manager dell’Asp 7 di Ragusa Maurizio Aricò di riaprire un tavolo per un nuovo confronto con Spataro, i sindaci iblei e gli addetti ai lavori, al fine di valutare ipotesi alternative alla situazione attuale. Frattanto, il Pd, pur comprendendo le ragioni del nobile gesto, invita Filippo Spataro a cessare lo sciopero intrapreso”. Sostegno a Spataro anche dal circolo Pio La Torre del Pd di Comiso. La segretaria Belluardo commenta: ”Manifesto la mia solidarietà e quella di tutto il Partito Democratico di Comiso all’azione intrapresa dal Sindaco a difesa del nosocomio casmeneo. L’importanza della questione che ha generato la protesta non può assolutamente passare in sordina, come atto di responsabilità verso ogni cittadino comisano. Tuttavia mi sento in dovere, a nome di tutto il Partito, di chiedere al sindaco l’immediata interruzione dello sciopero della fame, per garantirne l’incolumità fisica ed evitare spiacevoli conseguenze relative al protrarsi del digiuno”.
MARIA DI GULFI, MERCOLEDI’ LA DISCESA
Mercoledì, con un pizzico di nostalgia, l’intera comunità l’antico rito della discesa della statua della Madonna di Gulfi che sarà custodita nel santuario. Alle 9, in Chiesa madre, ci sarà la celebrazione eucaristica di ringraziamento presieduta dal rettore del santuario, don Giuseppe Burrafato. La messa sarà animata dai membri del comitato e dai loro familiari. Alle 10,30 prenderà il via la processione del simulacro del Patrono San Vito dalla Chiesa madre alla chiesa di San Vito. Quindi, alle 14,30, il tradizionale “cuncursu” con il simulacro della Madonna che poi sarà accompagnato nella fase della discesa, ripercorrendo, in senso inverso, i quattro chilometri che dividono piazza Duomo, quindi il cuore della cittadina montana, dal santuario. E proprio qui, alle 19, si terrà la celebrazione eucaristica che concluderà i solenni festeggiamenti.
Proposta di Morando: un’area attrezzata per cani al Parco Giovanni Paolo II
“Sono sempre più numerose le persone accompagnate da cani che usufruiscono degli spazi del parco Giovanni Paolo II, tra via Natalelli e l’ingresso di villa Margherita. Perché, allora, non pensare di realizzare un’area appositamente attrezzata proprio in questa zona?”. E’ la proposta che arriva dal consigliere comunale del Movimento civico ibleo, Gianluca Morando, secondo cui, per fare in modo che Ragusa sia sempre più a misura d’uomo, occorre dare spazio a qualsiasi tipo di esigenza. “Non possiamo non notare – afferma Morando – la mancanza di aree attrezzate per gli amanti degli animali dove, dai cestini per gli escrementi a postazioni dedicate per la passeggiata o per il gioco, ci sia la possibilità di potere godere della compagnia del proprio animale anche insieme con gli altri. Ritengo che il parco Giovanni Paolo II possa rispondere al meglio a questo tipo di esigenza, limitatamente solo ad una parte dello stesso, considerando che si trova nelle zone centrali della città e che, tra l’altro, ha la possibilità di offrire ampi spazi. L’auspicio è che l’Amministrazione comunale possa valutare questa mia proposta con attenzione e attivarsi di conseguenza proprio per dare risposta ai molti amanti degli amici a quattro zampe che vivono nella nostra città”. In realtà una proposta in fase avanzata già c’è per la realizzazione di un’area per lo sgambettamento dei cani, ed è nell’area a verde che circonda il campo ex Enal di via Archimede. L’dea del Dogs City Park era stata avanzata dal consigliere 5 stelle Antonio Tringali.
Digiacomo: sostengo sindaco Spataro, giusta sua protesta per incrementare offerta sanitaria
“L’iniziativa del sindaco di Comiso Filippo Spataro, che sta portando avanti uno sciopero della fame per opporsi al ridimensionamento dell’attività chirurgica dell’ospedale Regina Margherita della sua città, decisa dall’Asp 7 di Ragusa in difformità con quanto previsto dalla rete ospedaliera pubblicata in Gazzetta ufficiale, è una protesta condivisibile che sostengo da cittadino e da parlamentare regionale”. Lo dice Pippo Digiacomo deputato regionale PD. “Garantisco il mio impegno – continua Digiacomo – affinché si possano trovare le soluzioni adeguate che tengano conto delle necessità amministrative dell’azienda sanitaria ed al tempo stesso delle possibilità di incremento dell’offerta sanitaria dell’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale di Comiso”. Non è d’accordo il manager Aricò che scrive: “Il Sindaco di Comiso annuncia lo “sciopero della fame”, la Direzione aziendale esprime sorpresa e perplessità in quanto aveva già comunicato al Sindaco l’intenzione di non procedere, per il momento alla esecutività della delibera che prevede una riorganizzazione dell’attività chirurgica. Pertanto, allo stato attuale, nulla è stato modificato nel reparto di chirurgia dell’ospedale “Regina Margherita”- Comiso, così da giustificare una manifestazione tanto clamorosa di protesta contro i vertici aziendali dell’ASP.” La nota dell’Asp conclude così: “Il Direttore Generale avrebbe preferito incontrare il Sindaco di Comiso alla riunione della Conferenza dei Sindaci dell’ex provincia di Ragusa, tenutasi lunedì mattina dove peraltro le scelte dell’Azienda sanitaria sono state, ampiamente illustrate, in un clima di generale e serena condivisione”.
COMITATO RANDELLO LIBERA
Rifiuti disseminati sull’arenile e grossi tubi neri che affiorano sulla battigia. Si presenta così la spiaggia di Randello alla vigilia di una stagione balneare piena di incognite. Centinaia di tubi di plastica per irrigazione, in stato di abbandono. Il comitato Randello libera scrive: ” Probabilmente sono la conseguenza di interventi ( quanto meno improbabili visti i risultati) volti al consolidamento dunale e utilizzati per favorire la crescita del ginepro. A giudicare dalle decine e decine di piantine di ginepro non nate (molte abbandonate nei sacchetti neri prima di essere piantate e tantissime subito rinsecchite) un intervento del genere è già di per se da considerarsi disastroso. Ma al peggio non c’è fine e dal degrado all’inquinamento vero e proprio il passo è breve. Nell’arenile (un’area tutelata) sono presenti chili di rifiuti speciali semisommersi che stanno lentamente ed inesorabilmente disfacendosi provocando un forte stato di inquinamento. Lanciamo pubblicamente l’allarme per questa bruttissima storia che interessa ancora una volta l’area di Randello, nella speranza e con l’auspicio che venga raccolta da chi ha il compito e l’onere di tutelare il nostro patrimonio naturalistico ed il futuro del nostro territorio. Ci vuole rispetto per la spiaggia, per la natura circostante e per la salute di chi la frequenta. Fuori i tubi da Randello, l’estate è vicina, si faccia pulizia!”.
Telenova Ragusa
