03-11-2025

OTTO PER MILLE OPERAZIONE “TRASPARENZA” DEL VESCOVO URSO

Il Vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso, ha comunicato il prospetto completo delle erogazioni delle somme derivanti dall’8 per mille dell’Irpef effettuate nel 2013 (esercizio 2012). Il rendiconto è suddiviso in due macro aree: “esigenze di culto e pastorale”, cui sono stati destinati 613.357,86 euro, e “interventi caritativi”, per 491.883,81 euro. La prima area di spesa riguarda i nuovi complessi parrocchiali (tra questi Maria Regina, Maria SS Nunziata e S. Pio X di Ragusa, e Resurrezione e S.Massimiliano Kolbe di Vittoria), il restauro e la conservazione di chiese della diocesi (Parrocchia Santa Maria la Nuova di Chiaramonte Gulfi, Parrocchie San Pietro Apostolo ed Ecce Homo di Ragusa, Immacolata Concezione di Roccazzo e parrocchia San Giovanni Bosco di Vittoria), le spese per il Vescovado e gli Uffici diocesani, la Biblioteca, il Seminario e l’Istituto Teologico ibleo, i Consultori e gli Oratori, i giovani sacerdoti che studiano a Roma. Numerosi e più consistenti gli interventi destinati alla area della carità, con la distribuzione di sussidi alle persone bisognose, ai centri di ascolto (di Ragusa, Comiso e Vittoria) e alle singole parrocchie operanti in aree di disagio sociale. Numerosi anche i progetti finanziati e i contributi dati a singole associazioni che operano nel settore della disabilità, della prevenzione e cura delle tossicodipendenze, dei migranti e del disagio in generale. Arrivano a 60.000 euro le somme destinate a progetti segnalati da missionari di origini iblee che operano generosamente in diverse parti del mondo. “Vogliamo condividere – conferma il Vescovo Paolo – con tutti i credenti e i cittadini che vivono nel territorio della Diocesi di Ragusa, la nostra fatica di cercare di utilizzare al meglio le risorse che ci provengono dall’8 per mille sull’Irpef versata da tanti contribuenti. Vogliamo cioè dare trasparenza alle nostre scelte, che quest’anno hanno accentuato la priorità tradizionalmente riservata dalla nostra Diocesi ai segni di solidarietà verso i bisogni delle persone coinvolte dalla grave crisi economica e dal conseguente disagio sociale. Ciò, tuttavia, senza rinunciare alle esigenze di culto e pastorali che la comunità ecclesiale iblea ci richiede”.
urso

Tenta di rubare cavi elettrici GIOVANE MUORE FOLGORATO

Marius Grosu, rumeno di 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì, vittima di una scarica elettrica. Il giovane, insieme ad altri tre complici, stava compiendo un furto di cavi d’alta tensione nelle campagne tra Quaglio e Roccazzo, in territorio di Chiaramonte. Sul luogo dell’incidente i quattro avevano predisposto le scale in legno e un attrezzo che è dotato di una corda e viene utilizzato per mettere in corto circuito i cavi, in modo da far saltare la corrente elettrica. La corda non conduce energia elettrica, ma funziona, come mezzo di precauzione, solo se non è bagnata. Ma in questo caso probabilmente lo era o almeno era umida. Quando Grosu è rimasto folgorato i tre connazionali hanno tentato di rianimarlo per parecchi minuti, senza riuscire nell’intento. I tre uomini hanno così deciso di chiamare un altro connazionale, che aveva fatto da autista e che si era allontanato dal luogo del furto. L’autista, nonostante sia stato avvisato dell’incidente, non è tornato sul luogo doveva aveva accompagnato i quattro connazionali. A quel punto i tre hanno rintracciato un altro rumeno, che si è recato sul luogo dell’incidente e ha accompagnato il ferito e gli altri tre amici all’ospedale Regina Margherita. I medici hanno tentato di rianimare Grosu, ma per lui non c’era più nulla da fare. I sanitari hanno anche richiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti hanno interrogato per tutta la notte i tre rumeni che, inizialmente avevano dichiarato agli inquirenti che il loro amico era rimasto folgorato in casa. Alla fine hanno dovuto ammettere che l’incidente era accaduto durante un tentativo di furto e hanno riferito della presenza di un quinto complice, l’autista. I quattro rumeni sono stati denunciati in stato di libertà per tentato furto aggravato.
GROSU MARIUS 28.09.1990

Ragusa, palestra ex Gi: il sindaco consegna le attrezzature

Parte delle attrezzature che servivano alla palestra ex Gil per lo svolgimento dell’attività motoria degli studenti del vicino istituto Cesare Battisti, sono state consegnate, martedì mattina, alla scuola dal sindaco Federico Piccitto. La dirigente Beatrice Lauretta ha ringraziato il Comune per la tempestiva assegnazione. Nelle scorse settimane, infatti, la preside aveva sollevato il problema della carenza di attrezzature, dato che la palestra è stata consegnata alla scuola alla fine di dicembre e l’impianto è operativo dal sette gennaio. Adesso la palestra ha una rete da minivolley, cronometri, birilli, coni, ceste porta palloni, palloni da basket e palloni da volley, ostacoli e cerchi. Manca però, ancora, la segnalazione del campo da gioco (con gli appositi nastri). “Questa struttura sportiva è vostra, custoditela e tenetela sempre in ordine in modo da poterla utilizzare al meglio”, ha detto il sindaco, rivolto agli studenti della scuola Battisti durante la cerimonia di consegna delle attrezzature. E in effetti il problema della custodia ottimale dell’impianto viene posto dalla dirigente.
CONSEGNA ATTrezzature sportive palestra Cesare Battisti

RAGUSA, CHIUSA UNA CASA A LUCI ROSSE IN CORSO ITALIA Gestita da coniugi brasiliani e da un corriere ragusano

Il centro storico di Ragusa pullula di case d’appuntamenti. Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato, infatti, lunedì sera hanno apposto i sigilli in un’altra casa a luci rosse, non lontano da quella recentemente scoperta (e chiusa) in via Solferino. Nella casa di prostituzione di corso Italia lavoravano prostitute residenti in altre città. A gestire il “bordello”, due commercianti coniugi brasiliani, G.D.S. di 37 anni e B.D.S. di 35 anni, e un corriere ragusano, L.M., di 33 anni. I tre avevano creato un giro d’affari elevato. Il corriere si occupava di procurare gli immobili, contattando i proprietari dei palazzi o delle case sfitte. Ed era il ragusano che contattava, tramite siti internet specializzati, le squillo, offrendo loro la locazione settimanale di alcove, fra le quali, appunto, le stanze da letto dell’immobile di corso Italia. Il costo pattuito per una stanza da letto con bagno, nel palazzo di corso Italia era di 300 euro a settimana. Quando la polizia ha eseguito il blitz nel’immobile a luci rosse, tutti e cinque gli appartamenti (situati sui tre livelli del palazzo) erano occupati da prostitute: due brasiliane, una ecuadoriana e un transessuale brasiliano trovato in compagnia di un cliente vittoriese. Gli uomini e le donne che si prostituivano avevano un’età compresa fra i 35 e i 45 anni e il guadagno giornaliero procurato dall’attività di meretricio si aggirava intorno alle 1500 euro. Per ogni prestazione si guadagnava dalle 50 alle 150 euro. I coniugi brasiliani facevano anche i “mediatori”, offrendo assistenza linguistica ai loro connazionali. Inoltre, marito e moglie avevano le chiavi di ogni appartamento e andavano a riscuotere settimanalmente il canone anticipato: il tutto veniva annotato su un taccuino che è stato sequestrato dalla Polizia. Il ragusano aveva fornito un nome di fantasia al proprietario dell’immobile col quale aveva stipulato un contratto di locazione in nero. Aveva anche dato il nome del suo ex datore di lavoro (ignaro di tutto) per attivare vari contratti di fornitura di energia elettrica, in quanto era in possesso di una copia della carta d’identità: per questo reato è stato anche denunciato per falso e sostituzione di persona.
chiusura casa a luci rosse

Costruzioni in verde agricolo, lotti minimi, Prg e legge su Ibla La Cna territoriale di Ragusa si rivolge alla giunta municipale

Le questioni legate all’edilizia che la Cna territoriale di Ragusa ha posto all’assessore all’Urbanistica e ai Centri storici, Giuseppe Di Martino, nel corso di una serie di incontri succedutisi in queste ultime settimane, sono rimaste lettera morta. Lo sostengono in una nota i responsabili territoriali della Cna. “Spiace, però, rilevare – affermano Giorgio Biazzo e Antonella Caldarera – come, a fronte di questioni ben precise e definite, che riteniamo fondamentali per la vita delle imprese e dell’indotto, alle prese con reali problemi legati al sostentamento, causati dalla pesante crisi economica, e sottoposti ad una tassazione pesantissima, non sia ancora arrivata alcuna risposta. Su tutte le problematiche che abbiamo sollevato, il Comune di Ragusa ha voce in capitolo e potrebbe assumere, dunque, delle determinazioni che consentirebbero di garantire una minima boccata d’ossigeno alle piccole e medio imprese che operano nel settore. Non è ancora chiara – aggiungono i due rappresentanti della Cna di Ragusa – la posizione dell’Amministrazione comunale del capoluogo sulla vicenda delle costruzioni edilizie in verde agricolo anche dopo la richiesta che la nostra organizzazione aveva indirizzato all’ente di palazzo dell’Aquila affinché fosse ripristinato il lotto minino. Non sono state fornite, inoltre – continuano Biazzo e Caldarera – indicazioni chiare e univoche su ciò che si intende fare per quanto attiene il Piano regolatore generale, lo strumento che dovrebbe normare gli aspetti urbanistici presenti sul territorio e fornire le regole di riferimento ai cittadini e alle imprese. Vorremmo comprendere quale l’intenzione. E soprattutto vorremmo ricevere dati certi e concreti per informare le imprese sui passi che si intendono compiere. Chiediamo, dunque, ufficialmente che sulle delicate questioni si possa fare, una volta per tutte, chiarezza. Siamo disponibili a ulteriori incontri a patto che gli stessi siano propedeutici ad una rapida risoluzione della vicenda – concludono il presidente Biazzo e la responsabile organizzativa Caldarera – con l’obiettivo precipuo di far ripartire l’economia e lo sviluppo del nostro territorio”.
Antonella  Caldarera

CAMPIONATO DI NUOTO

Domenica mattina, presso la piscina “Del Sole” di Comiso, si è svolta la prima prova del Campionato Interprovinciale Acis di nuoto. A rilevare i tempi a bordo vasca, sono stati i cronometristi dell’Asd “Hyblea” di Ragusa, che hanno consentito di stilare la classifica finale in base ai vari piazzamenti dei giovani atleti provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa e Catania e suddivisi nelle categoria A, B, C, Ragazzi e Juniores. Nella categoria B gli atleti che hanno conquistato due primi posti sono stati quelli della Polisportiva Erea di Ragusa. Tra le donne a mettersi in evidenza sono state: Carla Zarrella di 9 anni che ha vinto sia i 25 metri farfalla Sia i 25 metri dorso; Nicoletta Pisano che ha vinto i 25 metri rana e i 25 metri stile libero. Nella stessa categoria ma maschile, Salvatore Giampiccolo ha vinto i 25 metri rana e i 25 metri dorso; mentre il suo compagno di squadra, Andrea Nifosì, è salito sul più alto gradino del podio sia nei 25 metri stile libero sia nei 25 metri farfalla. Nella categoria C maschile, Alessio Di Mauro della società Energy Club di Carlentini, ha vinto nei 25 metri dorso e nei 25 metri stile libero. Nella categoria Ragazzi maschile, Aldo Bizzarri, della società Nuotomania di Pozzallo, ha vinto sia i 50 metri farfalla sia i 50 metri stile libero. Nella categoria Juniores femminile, Clarissa Vaccaro della società Nuotomania di Pozzallo ha vinto nei 50 metri stile libero e nei 50 metri farfalla; nella stessa categoria ma maschile, Damiano Santini della società Muri Antichi di Catania si è imposto nei 50 metri stile libero e nei 50 metri. Al termine della prima prova a guidare la classifica provvisoria è la società Energy Club di Carlentini con 310 punti, vincitrice dell’edizione 2013, al secondo posto l’Asd Nuotomania di Pozzallo con 221 punti. Terzo posto per la Polisportiva Erea di Ragusa.
nuoto

Riceviamo e pubblichiamo BASTA PIANGERE

Non credo ci sia modo migliore per affrontare i momenti critici che la nostra società si trova a vivere, che quello di sdrammatizzare sull’incertezza del futuro e sullo smarrimento delle coscienze. Tuffandosi nell’ironia, nel divertimento facile e spontaneo, quale può essere rappresentato dallo spettacolo ultimo in replica al Masd proposto dal maestro Giuseppe Arezzo. “Varietà del Varietà” è la rivisitazione del varietà classico anni 50, quando sul palcoscenico si cantava, si ballava, si recitava e quando il pubblico pagava poco per divertirsi e ridere, ridere, ridereà Era evasione? Forse sì, si usciva dalle macerie della seconda guerra mondiale erano gli anni della “ricostruzione” e bisognava ricostruire “l’Unità”, quella che si perde con la barbarie della guerra. Anche oggi, uno spettacolo semplice dove si muovono personaggi schietti, musicisti, attori come Massimo Leggio, che improvvisano le battute come ai tempi di Angelo Musco può costituire una evasione, si una evasione dagli spettacoli penosi della politica, dal massacro psicologico che si subisce da anni, da uno stato di confusione mentale che reca danni notevoli innanzitutto a chi è maggiormente sensibile ai problemi sociali. E allora che ben venga il “Varietà del Varietà”, spettacolo benefico e illuminato, anche per la novità proposta dal maestro Arezzo con l’introduzione del coro il Pentagramma, che canta in polifonia e con ironia famosi brani del passato di grandi compositori come Danzi – De Sica – Buscaglione- Modugno – Beccaria – Kramer e altrià Basta piangere è il titolo del libro di Aldo Cazzullo, che prendo in prestito non tanto per confermare quello che il giornalista autore del libro vuole sostenere, cioè che il presente non è poi così triste di fronte al passato, ma quanto per dire che non è piangendoci addosso che si risolvono i problemi ma trovare anche la forza di ridere, esorcizzando misere condizioni sociali a cui purtroppo sembra ci stiamo abituando. Andiamo al “Varietà del Varietà” il 14 febbraio prossimo che si terrà alle ore 18.00 all’auditorium della Scuola dello Sport (spettacolo gratuito). Maria Moscato
peppe arezzo

GENITORI E FIGLI

Inizia il 13 febbraio un cineforum promosso da diverse associazioni ragusane. L’appuntamento è per il 13 febbraio, alle 17,30, al Centro servizi culturali di via Diaz a Ragusa, con “Genitori e figli agitare prima dell’uso”.
cinema

Ragusa, mensa scolastica: ma com’è questo cibo?

A pranzo con i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo Pascoli di via Ecce Homo. Una visita inattesa, quella del sindaco Federico Piccitto e dell’assessore ai servizi sociali Flavio Brafa che, dopo le polemiche legate alla refezione scolastica, hanno voluto testare il cibo servito ai bambini. Il sindaco ha mangiato le penne condite con il pesto e la carne con le patate fresche. A vederli, questi piatti, era evidente che del pesto c’era solo una traccia, delle fettine non si capiva il taglio di carne, e la freschezza delle patate era riconducibile al prodotto surgelato e poi infornato. Porzioni, fra l’altro assai scarse. La tabella dietetica dovrà essere visionata anche dai medici dell’Asp. Molte le lamentele dei genitori. “Il primo problema è legato alla distribuzione dei pasti che avviene in maniera tardiva rispetto all’orario in cui viene, ad esempio, preparata la pasta, difficoltà legate al catering. Ci sono, sicuramente, alcuni aspetti da migliorare. Vedi la quantità degli alimenti – spiega il sindaco Piccitto – e le porzioni. Per questa ragione ho voluto assaggiare il cibo che viene cucinato ai nostri bambini. Il nostro obiettivo è realizzare delle strutture di refezione all’interno delle stesse scuole. Ci sono alcune realtà che hanno attivato, in maniera sperimentale, delle vere e proprie mense nei plessi scolastici”. La Coldiretti ragusana interviene nella questione e propone di inserire nel bando l’uso di prodotti legati al territorio e si dice disponibile a parlarne con gli amministratori e l’Asp.
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UNITRE

L’Unitre di Ragusa organizza il 5 febbraio alle 16 al salone Vescovile di via Roma 105, la presentazione del libro “Racconti” di Giuseppe Tumino. Relatore Emanuele Massari.
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IMPIANTI IDRICI IL COMUNE DI RAGUSA RISOLVE L’ANNOSO PROBLEMA

Pienamente operativo, dallo scorso fine settimana, un nuovo impianto per la produzione di biossido di cloro all’interno dell’impianto di sollevamento di Contrada San Leonardo. Il nuovo macchinario, da venerdì scorso, affianca quello già funzionante, con una potenza produttiva di 600 g/h, il triplo di quella sviluppata dall’impianto finora operativo che però, a causa dello stress da continuo funzionamento, rischiava di incorrere in frequenti guasti, con conseguenti difficoltà per il rifornimento idrico di circa il 60 per cento delle abitazioni nel perimetro urbano. I due impianti, da venerdì, operano quindi in parallelo, con relativa attivazione alternata in base alla portata d’acqua di volta in volta necessaria. Effettuata, inoltre, la sostituzione dei serbatoi di contenimento dei due componenti chimici necessari alla produzione del biossido di cloro per la depurazione delle acque, con una capienza tre volte maggiore rispetto alle strutture preesistenti e con doppia camera di sicurezza a disposizione. Tra gli altri interventi realizzati all’interno dell’impianto di sollevamento di contrada San Leonardo, al fine di garantire la piena sicurezza degli operatori, si è provveduto all’installazione di una doccia di emergenza visoculare, una valvola di apertura antipanico ed una centralina, secondo le normative vigenti. Il nuovo contratto, firmato con la ditta Prominent S.R.L. di Bolzano, che ha provveduto all’installazione dell’impianto, prevede infine, in caso di guasto della struttura, l’intervento dei tecnici per la riparazione entro 48 ore dalla rilevazione del malfunzionamento. Un aspetto, quest’ultimo, non previsto in precedenza. “Gli interventi completati nello scorso fine settimana – dichiara il sindaco Federico Piccitto – rispondono alla precisa esigenza di garantire un approvvigionamento idrico pienamente efficiente e costante ai cittadini. I quali, appena un anno fa, furono costretti ad affrontare, a causa di una lunga fase di emergenza idrica, continue difficoltà quotidiane. Intendiamo scongiurare definitivamente, con il massimo impegno, tale eventualità; per questo, all’intervento già realizzato sugli impianti di biossido di cloro, aggiungeremo, – dice Federico Piccitto – il già previsto progetto di riduzione delle macroperdite d’acqua all’interno della rete idrica cittadina”.
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PIANO PAESISTICO, STOP AL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Finalmente qualcosa si muove e cambiano le cose. La Soprintendenza a guida della dottoressa Panvini fa sul serio e applica la legge per tutelare il patrimonio paesaggistico. Legambiente di Ragusa dichiara: “Cambiamento climatico e dissesto idrogeologico provocano disastri in questo tormentato paese e purtroppo anche in questa regione. La cementificazione diffusa e costante del territorio ne è una delle cause più devastanti. Occorre porre mano immediatamente ad interventi che non siano di pura emergenza ma di diversa pianificazione. Uno di questi, fortunatamente in vigore, è il Piano paesistico della provincia di Ragusa, che tutela i nostri paesaggi straordinari, tali da suscitare l’interesse dell’Unesco. Finalmente, dopo anni di illegalità nella gestione del territorio, relativamente al rispetto delle norme del piano paesaggistico, il 2014 – scrive Legambiente di Ragusa – si apre con due novità positive. La prima riguarda la Soprintendenza di Ragusa che, sotto la gestione della dott.ssa Panvini, contrariamente a come avveniva nel passato, ha cominciato ad applicare puntualmente l’art. 42 del piano il quale prevede che le costruzioni in zona agricola devono essere esclusivamente finalizzate alla conduzione agricola del fondo. Il fatto di dover evidenziare come positivo un dirigente pubblico che fa semplicemente e compiutamente il proprio dovere è una spia del livello a cui è giunta la nostra pubblica amministrazione ma, data la situazione precedente in Soprintendenza, – scrive Legambiente Ragusa – non si può non sottolineare questo cambio di passo. La seconda notizia degna di nota riguarda il Comune di Ragusa, ed in particolare l’assessore all’urbanistica Architetto Di Martino, che ha chiesto alla Soprintendenza di Ragusa di rivedere tutte le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in passato dall’ex sovrintendente Ferrara. Anche qui un segnale significativo di cambiamento rispetto al passato, nella direzione che ci aspettavamo da questa Amministrazione, in attesa di una forte accelerazione su riqualificazione energetica ed antisismica degli edifici, che ribadiamo sono tra l’altro l’unica alternativa per edilizia ed artigianato degni di questo nome”. Per capire le storture del passato ad opera della Soprintendenza, gli ambientalisti ricordano alcuni pareri paesaggistici definiti allucinanti quale quello rilasciato ad una banca straniera per la costruzione di una unità abitativa a supporto dell’uso agricolo del fondo. “Ne abbiamo viste di cose strane nella più che ventennale attività di Legambiente a Ragusa, – scrive l’associazione – ma banche straniere che si trasformano in imprese agricole ancora no”.
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Ragusa, bando per abbellimento delle rotatorie

L’Amministrazione Comunale di Ragusa intende attivare la procedura di sponsorizzazione ai sensi dell’art. 10 del Regolamento Comunale per la sistemazione e la manutenzione, per un periodo minimo di 5 anni di 3 aree a verde, riconoscendo un ritorno di immagine con l’esposizione di cartelli pubblicitari della ditta sponsor. Bando visionabile su www.comune.ragusa.gov.it
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Basket, vittoria della Pegaso sul Barcellona Pozzo di Gotto

Ancora una scrosciante vittoria della Pègaso Ragusa nel campionato Under 15 d’eccellenza. Vittima di turno la Sigma Barcellona Pozzo di Gotto che torna a casa con un pesante passivo sul groppone uscendo sconfitta dal Palapadua di Ragusa con il punteggio di 79 a 39. Conquistato matematicamente il secondo posto in classifica con due giornate d’anticipo. Prossima trasferta a Palermo.
foto pegaso rm

ARRESTATO A SCOGLITTI DEVE SCONTARE UNA PENA DEFINITIVA DI PIU’ DI 5 ANNI

Domenica 2 febbraio la Polizia ha rintracciato Giuseppe La Terra, nato a Vittoria nel 1962 e residente a Milano, a carico del quale era stato emesso un dispositivo di esecuzione per la carcerazione in quanto la Cassazione aveva confermato senza rinvio, una sentenza emessa a carico di La Terra dalla Corte di Appello di Caltanissetta. La Terra è stato riconosciuto colpevole del reato di porto illegale di armi da guerra, per fatti commessi nel 1991 e per i quali era stato già condannato, ma a seguito di un ricorso per Cassazione la pena non era divenuta esecutiva. Ora la Suprema Corte ha sentenziato che l’uomo deve espiare 5 anni, 5 mesi e 6 giorni di reclusione. Si trova nel carcere di Ragusa.
LA TERRA Giuseppe

Ragusa, possibile prorogare i termini di inizio e fine lavori edilizi

Esclusivamente per le concessioni edilizie e di fine lavori, il Decreto del fare ha previsto la possibilità di prorogare di due anni i termini di inizio e fine lavori dei titoli edilizi mediante una semplice comunicazione dei soggetti interessati. La comunicazione di proroga può riguardare esclusivamente i titoli edilizi rilasciati o efficaci antecedentemente alla data del 21 agosto 2013 (data di entrata in vigore del sopracitato decreto legge). Le condizioni per ottenere il beneficio della proroga sono le seguenti: alla data della comunicazione, il titolo edilizio deve essere ancora in corso di validità; alla data della comunicazione, i titoli non devono essere in contrasto con nuovi strumenti urbanistici approvati o adottati.
bioedilizia

Il Nuovo Centro Destra chiede al sindaco Susino di mollare

Il Consiglio Direttivo del Nuovo Centro Destra di Scicli dopo il ribaltone effettuato da Susino e dai consiglieri dell’ex minoranza ora maggioranza scrive: “Questo sindaco non è stato capace di sopperire neanche all’ordinaria amministrazione. Il Sindaco in queste settimane è riuscito solo nell’impresa di rivoltare il consiglio comunale. La maggioranza che aveva vinto le elezioni su un programma ben specifico si è trovata opposizione, mentre l’opposizione composta dal Partito Democratico, Sel, e tutto il Gruppo Misto si trova di botto ad essere maggioranza governativa con un programma di legislatura che non è altro il vecchio sottoscritto dal sindaco Susino con i suoi vecchi alleati. Si è stravolta – scrive il Nuovo Centro Destra di Scicli – la volontà popolare della città che aveva votato una certa maggioranza che si supponeva dovesse essere compatta e coesa e che in meno di 15 mesi si è sciolta come neve al sole. La cosa più logica e più conveniente per il bene del paese, non appena approvato il bilancio (preventivo 2013) è quella di rimettere il mandato agli Sciclitani per chiudere presto questa brutta pagina politica” – conclude il Nuovo Centro Destra di Scicli.
comune scicli

IBLA, A BAMMINA IN VENDITA

Se c’è chi si scandalizza per la vendita, in corso, della chiesetta sconsacrata di Santa Maria dei Miracoli, dismessa da oltre un secolo e di proprietà dei privati dal 1951, sappia che, otto anni fa, poco ci mancava che diventasse una discoteca. Lo ha scoperto, con un certo disappunto, la Soprintendente di Ragusa Rosalba Panvini, che ha citato l’episodio non appena l’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, ha messo piede, lunedì mattina, nel suo ufficio di piazza Libertà. Infatti, prima di parlare dell’argomento che ha portato a Ragusa l’assessore regionale, cioè la questione del personale di custodia in servizio alla Soprintendenza iblea, la Panvini e l’assessore hanno affrontato il tema della vendita della chiesetta sconsacrata da tutti conosciuta come “A Bammina”. “La Soprintendenza ha un diritto di prelazione sull’acquisto – ha detto la Panvini – ma, ovviamente, trattandosi di un immobile di 40 metri quadri e dato che la Regione, purtroppo, non ha soldi per acquistare altri immobili, mi pare difficile: ma sulla destinazione d’uso dell’immobile saremo attentissimi”. Insomma la Panvini ha assicurato che non potrà succedere nuovamente quanto stava per accadere otto anni fa, quando l’allora soprintendente Scuto autorizzò il progetto di destinare l’immobile a discoteca (progetto che poi fu bloccato). “Questo no – ha tuonato ieri la Panvini – se non potremo evitare la vendita, impediremo comunque, al nuovo privato che l’acquisterà, un uso non pertinente”. Anche l’assessore regionale Sgarlata ha promesso che valuterà attentamente il caso della chiesetta di via Giovanni Ottaviano. “Studierò bene questa vicenda – ha affermato l’assessore ai Beni culturali – voglio capire perché si è arrivati a questo punto”. Da capire, in realtà, c’è ormai ben poco. Per anni, sino al 2012, l’ipotesi dell’acquisto, da parte del Comune, tramite i fondi della legge 61, della chiesetta seicentesca che nel 1951 fu venduta dalla parrocchia di San Giorgio ai privati, ha fatto capolino più volte, fra le righe dei piani di spesa della norma che finanzia le opere dei centri storici di Ragusa. Ma le amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno mai acquistato l’immobile. Eppure l’ex chiesetta ha una sua peculiarità: è di origini bizantine ed è l’unica ad avere una pianta ottagonale. Inoltre, il suo prospetto, con tre portali, ora murati, con intagli originali, ha uno stile barocco assai raro nella cittadina iblea. Adesso che si è arrivati a questo ultimo atto, la messa in vendita della chiesetta, anche tramite un annuncio presente on line, da parte di un’agenzia immobiliare, si grida allo scandalo. Ma in Italia, c’è, ormai, un boom di vendite delle chiesette sconsacrate, soprattutto seicentesche, come la chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Ragusa Ibla. Quando queste vengono comprate da enti locali, allora, la destinazione d’uso degli immobili è pertinente alle finalità culturali. Quando, invece, vengono acquistate dai privati, usualmente gli immobili vengono poi utilizzati per fini commerciali.
Chiesa_S._Maria_dei_miracoli

MODICA-ROSOLINI 0-0

Spalti gremiti, domenica, allo stadio di Modica, per il macht di calcio, disputato contro il Rosolini, e terminato in parità. “Questo pareggio – ha commentato a fine partita il presidente del Modica calcio, Pietro Bellia – comunque, serve alla classifica. La nostra più bella vittoria di oggi, sono gli spalti affollati”.
modica calcio

Ragusa, la Polizia interviene per sedare una lite in famiglia

Scoppia una lite fra due conviventi, separati in casa, che condividono da anni lo stesso menage familiare. Solo che, venerdì sera, nell’abitazione di via Marconi, a Ragusa, stava per finire male. La donna, infatti, invita il nuovo fidanzato a dormire nella casa, dove però, c’è anche il vecchio compagno. Questi si altera, inizia il litigio; assiste alla scena anche la figlia che la donna ha avuto in un precedente matrimonio con un uomo tunisino. La donna chiama la Polizia, sul posto giunge una Volante. I poliziotti sedano gli animi e ascoltano le dichiarazioni dei due litiganti. La donna riferisce agli inquirenti che il compagno gli aveva rivolto frasi minacciose e ingiuriose. L’uomo, a sua volta, riferisce ai poliziotti che madre, e figlia di lei, erano totalmente a suo carico, soprattutto economico, dal momento che lo stesso pagava l’affitto e manteneva tutti i bisogni di madre e figlia. A un certo punto i poliziotti hanno dovuto chiamare un’ambulanza perchè l’uomo ha accusato un malore ed è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Civile. Alla fine, sono stati gli stessi agenti ad invitare la donna ad allontanarsi temporaneamente dall’abitazione di via Marconi, insieme alla figlia. E così è stato: madre, figlia e nuovo fidanzato si sono trasferiti in un’altra dimora.
polizia vittoria 9

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