05-11-2025

Speranze per il Corfilac

Il centro di eccellenza riconosciuto tale a livello internazionale, il Corfilac, viene promosso dalla Terza commissione all’Ars con il ripristino dei fondi in Bilancio che erano stati più che dimezzati. Ne danno notizia Giorgio Assenza, Salvino Caputo e Vincenzo Vinciullo. “Ora – specifica Giorgio Assenza – dobbiamo difendere questa giusta linea in commissione Bilancio. Il taglio metterebbe a repentaglio il consorzio di ricerca sulla filiera lattierocasearia con sede a Ragusa, con grave nocumento all’economia della stessa nostra Isola ma anche all’immagine positiva che il Corfilac contribuisce a diffondere nel mondo. Il nostro emendamento per il salvataggio del Corfilac – conclude Assenza – è stato fatto proprio dalla Commissione Terza, che ne ha riconosciuto in pieno la valenza, e la cosa ci incoraggia per un positivo finale della vicenda”.

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Ragusa, tornano le bollette pazze

“Settore idrico in crisi non solo per la mancanza d’acqua ma anche per carenza di personale. E gli uffici continuano ad essere affollati”. E’ il senso della denuncia fatta da Alessandra Sgarlata, delegata del quartiere Centro del Pd di Ragusa. “Da qualche giorno, infatti – spiega Sgarlata – sono arrivate, a tutti gli utenti del servizio idrico di Ragusa, le bollette relative al consumo d’acqua per il periodo compreso tra dicembre 2011 e dicembre 2012. Al solito, gli errori presenti in bolletta risultano essere puntuali come un orologio svizzero. Gli utenti, alle prese con le “bollette pazze”, iniziano, a questo punto, il loro calvario perché, giustamente, si recano all’ufficio idrico per chiedere chiarimenti. Inutile dire che ci si trova di fronte a file interminabili, apertura dello sportello solo per alcune ore alla settimana, con esattezza il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15,30 alle 17. Tutto chiuso, invece, – denuncia il Pd di Ragusa – il martedì. E’ chiaro che la pazienza tende ad esaurirsi. Ecco perché, come Pd, intendiamo lanciare una richiesta. Facciamo appello al commissario straordinario del Comune di Ragusa affinché intervenga per incrementare il personale relativamente a questo periodo di maggiore afflusso dell’utenza oppure per aumentare le ore d’ufficio dedicate al pubblico. Inoltre, ci risulta che fornendo una foto del contatore di casa propria, rendendo possibile l’accertamento immediato dell’errore, è possibile la rettifica dell’importo della bolletta da parte dello stesso ufficio di competenza, evitando ricorsi lunghi e costosi dei cittadini. Sarebbe opportuno pubblicizzare al meglio tale procedura” – conclude Alessandra Sgarlata del Pd di Ragusa.

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Claudio La Mattina si autosospende dall’incarico di coordinatore del Megafono

“Il silenzio assordante del leader Rosario Crocetta sulla questione Ragusa, nonostante sia stato dal sottoscritto e da altri autorevoli esponenti invitato ad esprimersi, mi porta a trarre – forzatamente – delle conclusioni. La mia autosospensione dal ruolo di coordinatore provinciale e dal movimento Megafono che ho contribuito a far crescere l’estate scorsa quando c’era da lanciare la candidatura a governatore del nostro leader, è nell’ordine dei fatti. Non sono abituato – scrive Claudio La Mattina – a stare in mezzo al guado e ritengo fondamentale in politica l’interlocuzione e il confronto, ma soprattutto la coerenza. La politica dei due forni non mi appartiene e non dovrebbe appartenere nemmeno al Movimento Megafono. Il silenzio, le tergiversazioni, gli opportunismi, le prevaricazioni arroganti, non fanno parte del mio Dna politico, pertanto, – scrive Claudio La Mattina – mi tiro fuori da questa situazione imbarazzante che la dirigenza regionale del movimento Il Megafono non sono stati capaci di governare”.

claudio la mattina

RIFIUTI E RESPONSABILITA’

Il Movimento Città Ragusa organizza martedì 23 alle ore 18 alla Sala Avis di Ragusa un convegno-dibattito “Rifiuti e responsabilità: un mondo migliore inizia a casa mia”. Relatore Ezio Orzes Assessore all’Ambiente di Ponte nelle Alpi (Belluno), il Comune più riciclone d’Italia. Interverrà Enrico Platania candidato a Sindaco di Ragusa per il Movimento Città.
movimento città

RAGUSA: ANCORA CEMENTO IN ZONA AGRICOLA

Via libera, coi voti di una risicata maggioranza, all’atto di indirizzo che avvalora la tesi dell’ingegnere capo Michele Scarpulla sulle costruzioni in zona agricola, ossia che può costruire chiunque e non solo l’agricoltore. E ciò nonostante le forti opposizioni e le inchieste giudiziarie a quanto si sa ancora pendenti proprio per questo tipo di costruzioni. Il sì è arrivato venerdì pomeriggio, quando bastavano dodici voti. Giovedì sera, infatti, al momento del voto, l’opposizione (Idv, Città, Pd), era uscita dall’aula facendo mancare il numero legale. La seduta era stata particolarmente animata. Salvatore Martorana della Italia dei Valori aveva tuonato contro le possibili nuove colate di cemento in campagna, mentre i consiglieri del Movimento Città, gli avvocati Enrico Platania e Maria Grazia Criscione, avevano affrontato la questione dal punto di vista tecnico. In particolar modo Platania, il quale, rivolgendosi a Scarpulla, aveva detto: “Qual è il senso di questo atto? Cosa c’entriamo noi consiglieri comunali? Se lei è convinto di questa interpretazione, allora la applichi, rilasci le concessioni. Non spetta a noi consiglieri intervenire”. Martorana aveva sollevato una pregiudiziale, chiedendo che venisse ascoltato l’avvocato Sergio Boncoraglio, il cui parere sulle costruzioni in zona agricola è divergente da quello che l’ingegnere Scarpulla ha presentato al consiglio. Diversi consiglieri si erano uniti alla richiesta di Martorana, anche Rocco Bitetti. Il fronte del “sì”, però, ha bocciato questa richiesta di fare chiarezza. Perchè? Non è stato chiarito. Tuttavia, dalle trascrizioni della seconda commissione riunitasi il 9 aprile, emerge che Boncoraglio era stato in disaccordo con Scarpulla. Aveva spiegato che negli anni era cambiato l’orientamento sulla tutela delle aree agricole, con norme più restrittive. Scarpulla aveva citato un decreto ministeriale di poco meno di mezzo secolo fa, e Boncoraglio aveva risposto che era stato “superato” e che le norme regionali e diverse sentenze del Tar sarebbero da intendere in maniera più restrittiva. Al momento del voto, come detto, la mancanza del numero legale aveva fatto saltare l’approvazione. L’ingegnere Maurizio Tumino, consigliere del Pdl, aveva provato a contattare i colleghi per cercare, alla ripresa della seduta, dopo un’ora, di avere i numeri per approvare l’atto. Elenco e penna in mano, però, la “chiamata” non ha dato frutti. Venerdì, però, ce l’hanno fatta.
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Incidente a Modica, grave motociclista

Grave incidente venerdì mattina in Contrada Santa Rosalia-Graffetta. Un modicano di 45 anni, F.I., alla guida della propria motocicletta Yamaha, per cause in corso di accertamento, ne ha perso il controllo. La moto lo ha trascinato per diversi metri e ad alta velocità fino a concludere la folle corsa contro un muro, adiacente ad un cancello. Sono stati alcuni automobilisti in transito a lanciare l’allarme. Sul posto sono confluite due ambulanze del 118, una con il rianimatore a bordo che ha provveduto a trasferire l’uomo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove, nel frattempo, era scattato il codice rosso. I medici si sono riservata la prognosi e nel pomeriggio è stato necessario il trasporto in elisoccorso a Catania. Sul luogo dell’incidente è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale per i rilievi e per stabilire la dinamica.
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COSENTINI, BARONE E IL CONSULENTE CIECO

Ogni campagna elettorale di paese è piena di goffaggini e ridicolaggini perché la condizione di prossimità fra elettori e competitori non lascia margini all’ignoto e amplifica gli errori e le stonature. La foto ritoccata, lo slogan inappropriato ad una specifica storia personale, l’intervista che rivela strutture linguistiche penose, suscitano il dileggio e motivano lo sdegnoso e generalizzato disprezzo di chi con intima convinzione di superiorità non si espone mai, di chi sta a guardare e non si contamina. C’è però un signore, un maestro di musica, Arestia, persona squisita, che ha deciso di cambiare sonata. C’è andato Cosentini e gli ha dato il suo sì per divenire consulente in campo musicale; all’indomani c’è andato Barone e gli ha detto sì per una futura consulenza in campo sociale. Entrambi i candidati hanno emesso comunicati stampa trionfali annunciando di avere conquistato dalla loro parte il maestro Arestia. Cosa significa questo doppio sì a due candidati diversi? Forse che Arestia non sa che Barone e Cosentini sono antagonisti? Lo sa eccome, ma vivendo in quella condizione estrema di cecità dove si è costretti a vedere con l’anima, ha preferito capovolgere la situazione, farsi fotografare con entrambi i proponenti, ridurre la consulenza – musicale o sociale che sia – ad un suono vuoto, farsi complice e protagonista della farsa e consegnarla ai ragusani. Da cieco aveva visto così bene a cosa si riduce il potere perduto da scegliere la strada più morbida: assecondare qualla brama di accapparramento di pezzi di società, farsi arrendevole, accettare ogni proposta. E’ un giudizio ancora più tagliente dello sfottò del bar. Alla fine Arestia dopo che Cosentini e Barone avevano ufficializzato la consulenza, si è scusato confermando – riguardo a Barone – di mettersi a disposizione per tutti i problemi della sfera del sociale, e confermando – stavolta a Cosentini – il sostegno per progetti destinati a rilanciare il mondo della musica. Non è il doppio forno, bensì la doppia sonata.
Giovanni Arestia, presidente UIC ragusa 2011

RG: EMERGENZA IDRICA: L’ASSOCIAZIONE PARTECIPIAMO PRONTA ALL’AZIONE LEGALE

Sono passati già tre mesi da quando l’emergenza idrica è venuta alla luce in tutta la sua gravità e circa 15.000 cittadini sono ancora obbligati ad acquistare acqua a mezzo servizio al costo medio di 80 euro a condominio ed una spesa di oltre 500 € mensili. L’Associazione Partecipiamo ha già presentato diffide a febbraio 2013 e una petizione popolare per la revoca della delibera riguardante l’immissione di acqua non potabile nella rete idrica urbana. A tutt’oggi tale delibera è sospesa ma non revocata. “Dopo i fuochi d’artificio dei mesi scorsi, sul problema acqua è calato il silenzio elettorale. Non intendiamo abbassare la guardia. Per quanto ci riguarda, – scrive l’associazione Partecipiamo – il problema acqua rimane sempre la nostra priorità visto e considerato che ancora oggi sono solo i cittadini a pagare e considerato anche che le 3.500 famiglie interessate dall’emergenza idrica non intravedono nel breve periodo delle soluzioni all’emergenza. Per questa ragione, ci mettiamo a disposizione dei residenti colpiti dal problema acqua che vogliano intraprendere delle azioni legali nei confronti del Comune di Ragusa. Contiamo tra i nostri iscritti – scrive Partecipiamo – numerosi avvocati che sono pronti a fornire assistenza legale gratuita al fine di consentire a tutti i cittadini che ne facciano richiesta la piena tutela dei propri diritti nei confronti del Comune di Ragusa che in questa vicenda si è rivelato e continua a rivelarsi totalmente inadempiente. Chiunque volesse può contattarci, – conclude Partecipiamo – al seguente indirizzo di posta elettronica: associazione.partecipiamo
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Domenica 21 al PalaPadua la Nova Virtus affronta il Mazara

Ci sarà quasi sicuramente Andrea Sorrentino nel roster della Nova Virtus che, domenica prossima (PalaPadua ore 19), affronterà il Basket Mazara per gara 1 dei quarti di play-off di C regionale. Una bella notizia, dunque, alla vigilia del delicatissimo match, in casa virtussina. Quello di Andrea Sorrentino è stato un recupero lampo: dopo meno di un mese di gesso “Zorro” è tornato ad allenarsi con i compagni ad inizio settimana. Il suo utilizzo, comunque, sarà legato all’andamento del match e difficilmente il giocatore verrà rischiato da coach Massimo Di Gregorio, anche in vista di gara 2, in programma a Mazara giovedì 26, se non addirittura dell’eventuale decisiva “bella”, fissata sempre al PalaPadua per domenica 28. A dirigere la gara sarà la coppia palermitana formata da Carlo Di Giorgio e Silvia Noto.
nova virtus ciccio mormino al tiro

I parlamentari iblei presentano emendamento per salvare la legge 61

E’ stata accolta a Palermo la richiesta di rifinanziamento della legge 61/81 su Ibla che, in un primo momento, era stata azzerata. I cinque parlamentari regionali della provincia di Ragusa hanno presentato un emendamento (sostenuto anche da altri parlamentari) che mira a ripristinare le somme della legge su Ibla. “La posta in palio è alta – afferma il segretario cittadino del Pd Giuseppe Calabrese – ne va del futuro della nostra città e della tutela dei beni architettonici presenti nei nostri centri storici. Ma non è ancora finita. Potrebbe registrarsi qualche ulteriore “agguato”. Ecco perché, consapevoli del rischio che Ragusa corre, il Pd ha chiesto a tutti i gruppi del Consiglio comunale di essere presenti durante i lavori d’aula a Palermo in occasione del dibattito e dell’approvazione della Finanziaria regionale. Noi, lo diciamo sin da ora, ci saremo”. Sulla vicenda si registrano altre posizioni da parte di esponenti politici. Il candidato a sindaco Francesco Barone sottolinea che “ogni anno si ripete la saga delle storiche crociate del territorio ragusano con i suoi rappresentanti, impegnati a bussare alle porte della Regione. La prossima amministrazione deve mettere nell’agenda dei suoi lavori un confronto aperto con la Regione sulla questione della legge su Ibla”. Il coordinatore dell’Udc Ragusa, Sonia Migliore afferma che “il risultato dell’emendamento adesso dovrà essere difeso al massimo”. “Un ulteriore sforzo bisogna sia compiuto – dice la Migliore – per evitare che il raggiungimento di tale traguardo risulti vano. Se dovessimo fare a meno della legge 61, per Ragusa sarebbe una perdita pesantissima”.
Ibla panoramica

Conad Sicilia compie 40 anni. E si racconta in un libro

40 anni Conad SiciliaConad Sicilia ha celebrato al Teatro Garibaldi di Modica i quarant’anni della propria storia con la tavola rotonda “Conad Sicilia 1973-2013: al Sud si può”. Anche al Sud, infatti, può nascere un’impresa cooperativa sana, capace di generare valore per la propria crescita e per lo sviluppo del territorio siciliano. Alla tavola rotonda sono intervenuti il direttore generale Conad Francesco Pugliese, il direttore generale Conad Sicilia Giorgio Ragusa, il Presidente della Commissione Attività Produttive alla Ars Bruno Marziano, il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo e il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Pietro Agen. Quarant’anni: una ricorrenza importante per ribadire il valore del modello imprenditoriale cooperativo a proprietà diffusa e il sistema di valori a cui si ispira. Un modello di impresa che nell’attuale crisi economica si rivela capace di generare ricchezza, nuova occupazione e di formare professionalità. Sono queste le radici di Conad Sicilia. Radici che nel volume del professor Saverio Terranova “Conad Sicilia 40 anni di storia per il futuro. 1973-2013” si ritrovano attraverso la descrizione di avvenimenti e di un ricco corredo di documenti. Il Sud è una grande risorsa per la ripresa dell’economia ma necessita di sane politiche di sviluppo basate sul miglioramento produttivo e concorrenziale. Conad Sicilia lo ha capito da tempo e in Sicilia è cresciuta innovando e modernizzando il tessuto economico locale, con contenuti sia di prodotto sia di servizio, con format di mercato competitivi e “disegnati” sulle esigenze di un consumatore che cambia le proprie abitudini di spesa. “Rileggere la storia di quarant’anni di Conad Sicilia – sottolinea il direttore generale Ragusa -, il suo divenire in epoche diverse il suo affermarsi faticoso attraverso un modello cooperativo frutto dello sforzo collettivo di tanti uomini e tante donne, ci rende orgogliosi. E’ un impegno che vorremmo diventasse patrimonio comune per superare la crisi economica, nell’interesse del Paese e non solo del sistema produttivo locale. 400 mila famiglie siciliane riconoscono la qualità dell’offerta – aggiunge il presidente – e la convenienza di 194 punti di vendita”. Nel 2012 Conad Sicilia ha prodotto un fatturato di quasi 300 milioni di euro, raggiungendo una quota di mercato del 10 per cento. Il patrimonio netto ammonta a 22 milioni di euro – in crescita del 7 per cento rispetto all’anno precedente -, in grado di assicurare la continuità dell’impresa e il futuro delle nuove generazioni. La cooperativa ha acquistato merci da fornitori locali per 32 milioni di euro, offrendo interessanti opportunità di sviluppo a tanti piccoli e medi produttori.

SEMINARIO SU CRISI E POLITICA

Il prossimo 24 aprile, a Ragusa, presso la sala “Saro Di Grandi” dell’Avis si svolgerà un seminario nazionale dal titolo “Oltre la crisi, con quale Politica, quali Idee, quali Programmi?”. L’iniziativa è organizzata e promosso dallaScuola per Assistenti  Sociali “F. Stagno D’Alcontres”.

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PRESIDENTE AIAD IBLEO NOMINATA REFERENTE REGIONALE

 

Per il secondo anno consecutivo, la Presidente dell’Aiad di Ragusa, Gianna Miceli, è stata scelta dal Coordinamento regionale Diabete Italia, come referente regionale per l’organizzazione della Settimana del Diabete. L’evento, come ogni anno, si svolgerà in novembre.

Aiad Diabete

 

MODICA CITTA’ APERTA

Il 25 aprile e il primo maggio, a Modica, musei e chiese saranno aperti al pubblico, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00. In particolare saranno fruibili il Palazzo della Cultura ( Museo Civico- a pagamento- e Archivio Quasimodo), il museo della Medicina “Tommaso Campailla”- a pagamento-, il Chiostro e la Chiesa di Santa Maria del Gesù, la Chiesa Madre di San Giorgio e la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di Santa Maria di Betlemme, la Chiesa del Carmine, il Teatro Garibaldi -a pagamento- , la Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore – a pagamento-, la Fondazione Grimaldi.

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Un questionario per le imprese di Santa Croce Camerina

 

La Cna sta effettuando un censimento delle imprese operanti sul territorio del comune di Santa Croce Camerina interessate ad un eventuale insediamento presso la nascente area industriale di contrada Petraro. Per questo motivo, è in fase di diffusione un questionario che ha lo scopo di verificare il numero delle imprese che intendono manifestare disponibilità ad acquisire i lotti disponibili e di quantificare, allo stesso tempo, il fabbisogno in termini di superficie richiesta. A darne comunicazione il presidente della Cna territoriale, Giorgio Iurato, unitamente al responsabile organizzativo, Roberto Bordonaro. Tutte le imprese sono state invitate a compilare il questionario con cura e con dati realistici e di farlo pervenire nel più breve tempo possibile via email all’indirizzo: [email protected] o via fax allo 0932.686151.

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NO MUOS, CONTINUA IL BLOCCO PACIFICO DEGLI ATTIVISTI

Ingente schieramento di forze di polizia cinge d’assedio tutta l’area intorno alla base Nrtf della marina militare americana in contrada Ulmo di Niscemi, impedendo ai cittadini italiani di muoversi liberamente nella zona e bloccando tutte le strade che conducono alla base, transitabili solo a piedi e previa identificazione dei passanti. Eppure la protesta pacifica dei cittadini continua a montare così come il blocco alla mobilità operato dagli attivisti. “Lo scopo evidente e dichiarato è di consentire il transito di un convoglio composto da diversi mezzi che trasportano operai, tecnici e materiali diretti al cantiere MUOS, in barba alla revoca delle autorizzazioni. Nonostante la difficoltà nel raggiungere il posto, attivisti e mamme No MUOS sono riusciti, sinora, a ottenere un piccolo grande successo: dopo che diversi presidi lungo la strada sono stati sgombrati dalla polizia, solo tre mezzi militari sono entrati alla base, mentre quattro mezzi con numerosi operai – si legge nella nota del coordinamento dei Comitato No Muos – sono dovuti tornare indietro”.

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Porto di Marina, indagine antimafia. Un collaboratore di giustizia: la ditta titolare dei lavori pagava la mafia catanese

 

tre arresti vittoria porto C’è il clan Dominante riconducibile alla Stidda, operante a Vittoria e nel resto della provincia di Ragusa, e c’è la mafia di Catania. Le recenti dichiarazioni rese da un imprenditore catanese, collaboratore di giustizia, ovvero dal titolare dell’azienda catanese Descamoter che negli anni 2007-2008 ha svolto lavori per la costruzione del porto turistico di Marina di Ragusa e di consolidamento del porto marinaro di Scoglitti, ricostruiscono storie di tangenti e protezione. Nell’aprile del 2008 vi furono 8 fermi per associazione mafiosa con il gruppo guidato da Filippo Ventura, inteso “U Marmararu”, (vi erano anche Salvatore Fede e Paolo Cannizzo) che aveva riorganizzato il clan Dominante che operava nella provincia iblea utilizzando come copertura attività economiche impegnate nel settore agricolo e commerciale, mentre a Catania gli inquirenti scoprivano analoghe attività fra imprenditori catanesi che lavoravano per la costruzione del porto di Marina e per il consolidamento del porto di Scoglitti. Tuttavia la mancata collaborazione delle presunte vittime aveva impedito l’adozione di provvedimenti cautelari. La svolta per le indagini ed i formidabili riscontri è giunta in seguito alle dichiarazioni rese dal reale titolare della Descamoter. Ha raccontato di essere stato effettivamente contattato da elementi della criminalità di Vittoria allorquando la propria azienda aveva sub appaltato i lavori connessi alla costruzione del porto turistico di Marina di Ragusa e del porto di Scoglitti. Il collaboratore nell’ammettere di aver pagato la somma di 50.000 euro in più tranche da euro 5.000, che servivano da “assicurazioni tutorie” nei confronti di entrambi i lavori, disvelava i retroscena della trattativa e le persone coinvolte. Ulteriore riscontro dell’attività investigativa e delle dichiarazioni del collaboratore sono state le denunce presentate nel febbraio e nel giugno del 2007 dal capo cantiere della Descamoter che aveva denunciato il furto e il danneggiamento di mezzi e materiali del cantiere. Il titolare occulto della ditta, nonostante avesse rappresentato di “essere a posto con i pagamenti” con la mafia di Catania, doveva suo malgrado cedere e pagare il pizzo anche alla mafia stiddara di Vittoria per evitare ulteriori danneggiamenti. Infine il collaboratore spiegava che proprio per evitare ulteriori problemi, gli esponenti della mafia catanese si erano accordati con i vittoriesi nel seguente modo: la ditta titolare dei lavori avrebbe pagato una grossa somma alla mafia catanese, mentre la ditta sub appaltatrice, ossia la Descamoter, la quale era deputata alla fornitura dei mezzi d’opera e del trasporto degli inerti fino al cantiere, avrebbe pagato la tangente alla mafia vittoriese.

Vittoria: lite tra cognati per un cellulare, uno in ospedale, l’altro ai domiciliari

Una lite tra due cognati finisce con un accoltellamento ed un arresto. In manette è finito Giovanni Battista Denaro, 53 anni, bracciante agricolo con precedenti. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria lo hanno bloccato nei pressi della sua abitazione, nel quartiere Fanello dopo un paio d’ore di ricerche. E’ ritenuto responsabile del reato di lesioni personali aggravate. Introno alle 23 di giovedì, la Volante era intervenuta al Pronto soccorso dell’ospedale per la segnalazione di una persona giunta con ferite da arma da taglio. I poliziotti riuscendo a parlare con la vittima, un uomo di 45 anni, sono riusciti a ricostruire la vicenda e ad individuare l’autore del reato. Pare che nel corso della giornata, i due uomini, sposati rispettivamente con due sorelle, abbiano avuto delle discussioni per il prestito di un telefonino cellulare avvenuto tra le donne. Denaro – riferisce la Polizia – che anche dopo l’arresto ha tenuto a precisare di essere uno che si fa “rispettare”. Il 53enne sarebbe andato a trovare il cognato presso la sua abitazione per ottenere la restituzione del cellulare. Ne sarebbe scaturito un alterco che si è acceso sempre più violentemente sin quando i due sono arrivati alle mani. Dopo la colluttazione, che si è interrotta per l’intervento di alcuni pacieri, la vittima si sarebbe trovata inzuppata di sangue: era stato colpito con più coltellate. I medici hanno riscontrato ferite all’altezza del muscolo cardiaco ed alla regione addominale e ferite escoriate alla regione laterale destra del collo ed alla guancia sinistra. Per fortuna tutte non gravi. Immediate le ricerche per arrestare il cognato.
DENARO GIOVANNI ..BATTISTA

Ragusa, centauro si schianta contro un palo

 

Un ragazzino di sedici anni è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Civile di Ragusa a seguito dell’incidente avvenuto nella mattinata di giovedì in via Paestum. Il ragazzo, D.S. le sue iniziali, era in sella ad un motorino quando ha perso il controllo andando a sbattere contro un palo dell’illuminazione. Il sedicenne ha riportato un grave trauma cranico ed è in prognosi riservata. Sul posto la polizia municipale.

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Conad Sicilia compie 40 anni. E si racconta in un libro

40 anni Conad SiciliaConad Sicilia celebra al Teatro Garibaldi di Modica i quarant’anni della propria storia con la tavola rotonda Conad Sicilia 1973-2013: al Sud si può. Anche al Sud, infatti, può nascere un’impresa cooperativa sana, capace di generare valore per la propria crescita e per lo sviluppo del territorio siciliano. Alla tavola rotonda interverranno il direttore generale Conad Francesco Pugliese, il direttore generale Conad Sicilia Giorgio Ragusa, il Presidente della Commissione Attività Produttive all’ARS Bruno Marziano, il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo e il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Pietro Agen. Quarant’anni: una ricorrenza importante per ribadire il valore del modello imprenditoriale cooperativo a proprietà diffusa e il sistema di valori a cui si ispira, un modello di impresa che nell’attuale crisi economica si rivela capace di generare ricchezza, nuova occupazione e formare professionalità. Sono queste le radici di Conad Sicilia. Radici che nel volume del professor Saverio Terranova “Conad Sicilia 40 anni di storia per il futuro. 1973-2013” trovano un’adeguata valorizzazione attraverso la puntuale descrizione di fatti e avvenimenti anche attraverso un ricco corredo di documenti. Nell’attuale contesto di incertezza economica, di mancanza del lavoro e di difficoltà generale della società, uno studio come questo, realizzato sul valore di una piccola cooperativa che è riuscita a diventare grande con le sole proprie forze, è indirettamente anche lo specchio della vita di tanti siciliani che si riconosceranno nel fluire degli avvenimenti riportati con una ricca e completa documentazione di testimonianze. Il Sud è una grande risorsa per la ripresa dell’economia italiana; anche se necessita di uno sviluppo sano e di politiche di sviluppo basate sul miglioramento produttivo e concorrenziale. Conad Sicilia lo ha capito da tempo e in Sicilia è cresciuta innovando e modernizzando il tessuto economico locale, con contenuti sia di prodotto sia di servizio, con format di mercato competitivi e “disegnati” sulle esigenze di un consumatore che cambia le proprie abitudini di spesa. Conad Sicilia fa la propria parte e le pagine di questo libro lo testimoniano con una ricchezza di dati ed eventi. Ma chiede qualcosa in più alla Sicilia, perché vede le potenzialità per far crescere l’economia isolana con l’iniziativa dei mercati, delle imprese e del lavoro. Chiede una strategia che individui le direttive e gli obiettivi su cui indirizzare lo sviluppo, in una prospettiva di lungo periodo che valorizzi le risorse isolane per dare nuova forza a tutta l’economia italiana. “Rileggere la storia di quarant’anni di Conad Sicilia – sottolinea il direttore generale Giorgio Ragusa –, il suo divenire in epoche diverse, ognuna con i propri chiaroscuri, l’affermarsi certamente faticoso di un modello cooperativo che ha radici nello sforzo collettivo di tanti uomini e tante donne, ci rende orgogliosi. E’ un impegno che vorremmo diventasse patrimonio comune per superare la crisi economica, nell’interesse del Paese e non solo del sistema produttivo locale. Vogliamo crescere con i nostri soci e ambire a traguardi sempre più alti, valorizzando le specificità che ci rendono distintivi in quel difficile mercato che è la grande distribuzione.” Conad Sicilia è una cooperativa di 164 soci imprenditori indipendenti. 400 mila famiglie siciliane riconoscono la qualità dell’offerta e la convenienza di 194 punti di vendita, su una superficie di oltre 86 mila metri quadrati. Nel 2012 Conad Sicilia ha prodotto un fatturato di quasi 300 milioni di euro, raggiungendo una quota di mercato del 10 per cento. Il patrimonio netto ammonta a 22 milioni di euro – in crescita del 7 per cento rispetto all’anno precedente –, in grado di assicurare la continuità dell’impresa e il futuro delle nuove generazioni. La cooperativa ha acquistato merci da fornitori locali per 32 milioni di euro, offrendo interessanti opportunità di sviluppo a tanti piccoli e medi produttori, spingendo le eccellenze siciliane nelle iniziative Giorgio Ragusa - Giovanni Calabreselocali e favorendo l’esportazione nei 7 punti di vendita Conad presenti a Malta. Con oltre 1.700 addetti impiegati Conad Sicilia dichiara “di contribuire allo sviluppo delle economie locali promuovendo nuova imprenditorialità e creando occupazione”.

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