Certificazione degli impianti termici, la Cna invia formale diffida ai comuni di Ragusa, Vittoria e Modica e all’ex Provincia
La Cna territoriale di Ragusa ha inviato una diffida avente ad oggetto l’avvio del procedimento volto all’approvazione del regolamento per la definizione dei criteri e delle procedure per l’esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici. La decisione è stata presa dopo che è stato possibile appurare come nell’area iblea viga “un regime di totale deregolamentazione dell’attività, obbligatoria per legge, di certificazione degli impianti termici. Tale condizione di deregolamentazione – è precisato ancora nel documento firmato dal presidente della Cna territoriale di Ragusa e trasmesso ai suddetti enti territoriali – determina un effetto distorsivo del settore con grave danno per l’intera filiera, dalla concorrenza tra i soggetti certificatori al mancato perseguimento del risparmio per l’utenza e in genere del mancato raggiungimento degli obiettivi di tutela dell’ambiente e di risparmio energetico”. “In mancanza della regolamentazione da parte di Comuni ed ex Provincia – è chiarito nel documento di diffida, come precisa il presidente provinciale dell’Unione Cna installazione e impianti, Maurizio Scalone – si assiste ad un aumento esponenziale dei costi di consumo e al dilagare del fenomeno dell’abusivismo nel settore delle installazioni e delle manutenzioni degli impianti”.
ALTRE QUATTRO ATTIVITA’ COMMERCIALI HANNO CHIUSO I BATTENTI IN VIA ROMA A RAGUSA
“Le nuove scelte per il centro storico superiore – si chiede la consigliera comunale del gruppo Insieme Elisa Marino – non avevano il compito di rendere più effervescente il commercio dell’area? E perché tutto si è risolto in un flop? Come se non bastassero, naturalmente, abbiamo a che fare con i morsi della crisi economica che rendono il quadro complessivo ancora più disarmante. Questa, purtroppo, è l’amara constatazione di una condizione che con il passare del tempo è finita con il degradare ancora di più perché non sono stati adottati quegli accorgimenti necessari tesi a ravvivare le prerogative di un comparto che aveva bisogno di rifiatare. Chiaro che l’Amministrazione comunale non può avere la bacchetta magica ma non può neppure trascurare questa problematica che merita di essere analizzata sotto i punti di vista perché la via Roma, che dovrebbe essere il biglietto da visita della nostra città, non può morire in questo modo senza che non si sia tentato almeno qualcosa per cercare di invertire la tendenza”.
FEDERICO PICCITTO, NELLO DIPASQUALE, E IL GRANDE EXODUS
Che si è perso Nello Dipasquale co ‘sta fissa della pesca in alto mare! Lui a Cuba mentre qui si balla e tutti i partiti e movimenti si attorcigliano, si mordono, si strappano le membra… e lui sempre lì a ricevere a bordo scafo la Ragusa che vuol dimenticar gli affanni e gira per le Antille. Tornerà tra il 15 e il 20 febbraio e se la ruota gira come si deve, forse, dopo un mese e mezzo nelle Americhe, riuscirà a portare a termine la missione “Contatto con Raul”. Ci vuole solo una botta di culo e l’intera comitiva di pescatori crediamo riuscirà tra una promessa di investimento o di una ricerca archeologica o di un villaggetto con villette in stile Havana spa, a trovare l’intermediario giusto per avvicinare il presidente eroe della repubblica. Cosa gli serva al deputato navigatore l’attestato socialista non si sa, ma i beni informati riferiscono che prima di andare a Cuba ha fatto una capatina a New York dai Giuffrè, i benefattori, sfegatati di Trump… quindi doppio accreditamento – a seconda come finisce dentro il Pd, nel Paese intero. Nel frattempo a Ragusa è il caos. Aricò senza il sostegno del deputato si è cacato sotto e non ha saputo gestire un semplicissimo appaltino a simpatia che, se fosse andato in porto, avrebbe aperto il maestoso Corso XXV Aprile, teatro della nobiltà, all’ex sindaco che, appena giunta la notizia della disfatta, se l’è presa con Calogero Rizzuto. Gli ha scaraventato un totano in faccia, manco fosse un subalterno, gridando – “E ora pensaci tu a riparare ‘sto casino. Convegno, antichità, quadri, vestiti d’epoca, muoviti, fai quel che vuoi, ma recupera le sorelline!”-. Nelle stesse ore a Ragusa si spegneva la voce della rivoluzione. Il brutale assassinio della Marabita – che non per caso vanta somiglianza di nome con il Marat amico del popolo – vedeva i cinquestelle sporchi del sangue dell’innocente plebea avvolta nella bianca maglietta con le stelline trapassate dalla lama. E la rivoluzione? Nelle mani purissime di Federico Piccitto che ha portato Ragusa nei cieli prestandosi a tenere in piedi la fragile Virginia su cui destini si basa il futuro del movimento. Che belle parole, che bella figura, quanta saggezza, quanta concretezza e quanta verità! L’unica cosa che ci disturba è averlo visto accoppiato con la Raggi che – a parte le offese fasciste e sessiste – non emana grande limpidezza. Vuoi vedere che la Appendino l’ha azzeccata a tenersi lontano apparendo solo in video conferenza? Non si incazzi il sindaco se ci sorge spontaneo il dubbio – un vecchio retaggio della fu democrazia – ma è sicuro di non aver fatto una figura di merda messo lì come un cetriolone a gorgheggiare che a Ragusa un bel dì vedremo…? Comunque i grillini ragusani non capiscono una mazza dell’enorme sacrificio del nostro sindaco a tenerci in consonanza con i vertici del movimento. Mugugni, borbottii, umore sotto i piedi. Lo sparlano e lo rimproverano, canaglie! Non ci confondiamo, ci vuole precisione nella cronologia dei fatti, ecco le delibere. Il 25 gennaio a Roma si è svolta una riunione nella sede di rete ferroviarie italiane per seguire l’iter della realizzazione della metropolitana di superficie, quella ideata da Giorgio Chessari venti anni fa. Si partunu: Piccitto Federico con l’accompagnatore Martorana Stefano – che a rigor di logica non c’entra proprio niente con un’opera pubblica – e l’ingegnere Michele Scarpulla che prima di volare a Cuba dall’amico Dipasquale doveva pur rendere qualche servigio alla comunità. Ebbene, le delibere sono due, distinte. Una per i ragazzi, e l’altra per Scarpulla: la 69 e la 72, atti ufficiali determine dirigenziali. Piccitto e Martorana misteriosamente allungano la gita di un giorno sino al 26, mentre Scarpulla rientra la sera. E qui inizia l’avventura con Di Maio che poi sfocia nell’intervista disastrosa – per noi che subiamo la realtà – a L’aria che tira. Torniamo al sindaco e al suo amato assessore. I ragazzi vanno in un alberghetto… misero misero, hanno solo 74 euro per il pernottamento. Stessa stanzetta, bagnetto in corridoio, due lettini vicini vicini come in un ostello salesiano. Martorana si fa conoscere subito e la mattina pianta un casino con il proprietario su conto, ricevuta fiscale, fotocopia per il comune, tassa di soggiorno, consumo idrico.. e per poco non lo menano. Piccitto come sempre approva e annuisce…a un certo punto, però, soprattutto al giovane sindaco dal fianco tendente al pingue, vien su un certo appetito. Nella delibera il pasto non è incluso, e i due – FURBI – chiamano seguendo la logica antica dello scrocco Luigi Di Maio. E si partunu per gli uffici di Montecitorio. E qui scatta l’inganno sui trasporti migliori del mondo. Davanti a un super vassoio di tramezzini e bibite assortite Piccitto si scioglie e alla domanda sui motivi della trasferta il nostro primo cittadino si apre come un’onda che si infrange sulla scogliera. “Noi? Metropolitana con mezzo ettometrico!” – e giù quello al prosciutto – “Noi? Nuovi autobus meravigliosi” – e calati quello burro e salmone – “Noi? taxi collettivi” – e vai col sushi – “Noi? Appalto strisce blu con interscambio!”- un sol boccone per uovo sodo, pomodoro, e rucola – . Martorana asciutto, solo un assaggino. Paghi, escono dal Palazzo e Di Maio soddisfatto dalle confortanti notizie dalla periferia medita il post. La coppia sparagnina torna a Ragusa e non dice nulla ai grillini indigeni della visita a Palazzo. Dopo qualche giorno Di Maio, su facebook, inizia il tormentone sulle meraviglie di Ragusa. E’ a quel punto che ai consiglieri cinquestelle scatta l’angoscia e la stizza e nel gruppo whatsapp (che dovrebbe essere segretissimo) scrivono al sindaco – Federico, dagli una calmata a Di Maio perché sta parlando al presente di una serie di progetti alcuni sperimentali che non hanno avuto conseguenza e su cui non c’è un euro in bilancio..! – E il sindaco risponde ai suoi secondo il copione Sol dell’avvenire – “No, no. Va bene. E’ perfetto. Tutto vero” – e i cinquestelle, destrutturati alla voce politica, invece di imporgli un intervento per impedire figuraccia colossale, come sempre abbozzano. E si arriva a Di Maio sulla 7 che fa ridere i polli. Non pago, il sindaco, l’altro ieri, sempre senza coinvolgere i suoi riceve la chiamata schieramento sindaci e alla chetichella riparte come un soldatino a Roma. E così gli imbecilli stanno a guardare e aspettano che si faccia chiarezza. Siamo alla terza settimana e al terzo rinvio per l’assemblea vera, corpo a corpo senza telefonino. Insomma si sono scocciati e vogliono sapere che vuol fare da grande il nostro sindaco. Non sono motivati, sentono la città che si allontana, non capiscono cos’ha in testa Piccitto. Si ricandida qui a Ragusa? Non si pronuncia e aspetta il 2018 per vedere se i capoccia lo chiamano? E se questo benedetto figliolo manda tutti a quel paese e finisce a Roma a costruire l’Italia della felicità insieme a Martorana al posto di Padoan? Povero Di Maio! e allora sì che scoppierebbe la rivoluzione, quella dei cittadini italiani ridotti all’osso dal vampiro in giacca blu.
SCONGIURARE L’ACCORPAMENTO DELLA CAMCOM DI RAGUSA CON CATANIA
Il centro commerciale naturale Antica Ibla, Il parco commerciale Isole iblee, Il forum dei centri commerciali, l’associazione il Confronto comunicano che si è svolta una partecipata ed animata riunione di imprenditori a Ragusa per chiedere al Presidente della Regione Crocetta la concretizzazione dell’intendimento manifestato, nei giorni scorsi, con la lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere la rivisitazione dell’accorpamento della Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa. Sono tanti coloro che, pur essendo associati ad organizzazioni, giurano di non essere mai stati informati, consultati o coinvolti sulla decisione dei loro dirigenti, riguardante l’accorpamento con Catania. Unanime il dissenso manifestato durante la riunione per una operazione finalizzata al raggiungimento di fini personali e sicuramente rovinosa per gli interessi delle imprese e del territorio ed in totale controtendenza rispetto ai principi che, grazie alla lungimiranza degli imprenditori ed all’impegno della classe dirigente, hanno caratterizzato e qualificato da anni il “modello Ragusa” oggi più che mai destinato a scomparire per essere consegnato ai ricordi. Dopo un ampio dibattito, è stato deciso di predisporre una lettera-documento che, sottoscritta dai soggetti portatori di interessi collettivi, è stata già inviata al Presidente della Regione ed al Ministro dello Sviluppo Economico. Deciso, nel contempo, di avviare una petizione da trasmettere nei prossimi giorni. Il tutto per sollecitare il provvedimento preannunciato dal Presidente Crocetta che, per il concreto raggiungimento dell’ obiettivo voluto, dovrà essere emanato prima del prossimo 14 febbraio: giorno in cui è stato convocato, da parte dell’assessore regionale delle attività produttive, il Consiglio della Camera accorpata il cui insediamento determinerebbe la istituzionalizzazione dell’accorpamento. E’ stato deciso infine di informare i Parlamentari Nazionali e Regionali della provincia di Ragusa, i Sindaci ed i Presidenti dei Consigli dei Comuni Iblei e le Organizzazioni Datoriali e Sindacali. A tutti è stato chiesto di intervenire a sostegno di una causa ritenuta motivatamente giusta, nell’interesse del territorio ibleo.
LOTTA ALLA DROGA: PERQUISIZIONI, SEQUESTRI, ARRESTI
La Polizia di Comiso, Modica e Vittoria ha portato a termine il progetto “Pusher” che lo scorso week end in tutta Italia ha permesso di trarre in arresto 244 persone. Il progetto ha interessato tutto il territorio nazionale, un intervento coordinato dal Servizio Centrale Operativo che ha concentrato le attività delle Squadre mobili nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Rilevanti anche gli altri numeri dell’Operazione: 128 persone denunciate in stato di libertà, 87 sanzioni amministrative per consumatori. Sequestrati 19 chili di cocaina, 2 chili di eroina, 18 chili di hashish, 1.800 chili di marijuana, 308 piante dello stesso stupefacente e 300 grammi di droghe sintetiche. Per la provincia di Ragusa, il Questore Giuseppe Gammino ha dato precise direttive a tutti gli uffici con il coordinamento della Squadra Mobile. L’attività di repressione è durata ininterrottamente per 48 ore con specifici obiettivi preventivamente individuati e monitorati, proprio per sconfiggere lo spaccio c.d. “piazza”. I risultati sono stati di grande rilievo: 4 arrestati, 1 denunciato, 15 perquisizioni, sequestrati quasi 2.000 euro e oltre 500 grammi tra marijuana, hashish, cocaina ed eroina, La Squadra Mobile di Ragusa ha proceduto all’arresto di Sanna Giuseppe nato ad Augusta nel 1980 e residente a Ragusa per detenzione ai fini di spaccio di marijuana. Sanna, pluripregiudicato, in regime di arresti domiciliari a Ragusa, nonostante questo spacciava nelle ore di permesso che gli erano state concesse, per questo motivo è stato condotto in carcere. Arrestato Hasanaj Dragan nato in Albania nel 1994, irregolare sul territorio italiano e residente a Ragusa. Il ragazzo è stato trovato presso la sua abitazione in possesso di quasi 300 grammi di marijuana. A Marina di Ragusa la perquisizione domiciliare e presso l’attività gestita da D.S.E.A. di anni 36, ha dato esito positivo con il sequestro di quasi 100 grammi di marijuana e hashish. L’uomo in questo caso è stato denunciato in stato di libertà. A Ispica arrestata per spaccio di eroina una coppia di pluripregiudicati, Barrera Maria nata a Modica nel 1982 e Ghobtane Othmane detto “Samir” nato in Tunisia nel 1987. Battute le piazze di spaccio unitamente alla Squadra Cinofili di Catania ed alle Volanti di Ragusa. Controllati oltre 80 soggetti, effettuate decine di verifiche anche presso i locali notturni. A Piazza San Giovanni a Ragusa tutto regolare, nessuna attività illecita riscontrata, questo grazie all’attività di repressione portata a termine dalla Squadra Mobile qualche mese addietro con l’arresto di oltre 10 ragazzi in più operazioni. Il fenomeno al momento è sotto controllo e non si registrano più criticità nel cuore del centro storico.
Sanità. Digiacomo: “no a chiusura del Ministero su omeopatia, chiederò incontro con il sottosegretario Faraone”
“I farmaci omeopatici rappresentano in molti casi una valida e possibile alternativa alla medicina ‘tradizionale’, bisogna mettere i pazienti nella condizione di poter scegliere liberamente. Per questo siamo stupiti dall’orientamento del ministro per la Salute Beatrice Lorenzin, che sembra voler andare nella direzione opposta, verso una ‘chiusura’ alla diffusione dell’omeopatia”. Lo dicono il presidente del gruppo PD all’Ars Alice Anselmo e il presidente della commissione Sanità dell’Ars Pippo Digiacomo. “I paletti posti dal Ministero sulla proroga del riconoscimento da parte dell’Aifa per la commercializzazione dei farmaci omeopatici – proseguono Anselmo e Digiacomo – rischiano di far sparire dai banchi delle farmaci molti prodotti, e bisogna anche prendere in considerazione le conseguenze sul piano economico e occupazionale per le aziende produttrici”. “Appena alcuni giorni fa – aggiungono i due esponenti del Partito Democratico – la commissione Sanità dell’Ars ha dato il parere favorevole ad un progetto per la distribuzione in Sicilia di un opuscolo informativo su dosaggi, metodi di somministrazione, indicazioni terapeutiche ed origini della medicina omeopatica omotossicologia. Chiederemo un incontro con il sottosegretario Davide Faraone per comprendere i motivi che sono alla base dell’orientamento del Ministero e per illustrare i possibili vantaggi, non solo dal punto di vista medico, della diffusione dell’omeopatia e gli obiettivi raggiunti in questo campo in Sicilia”.
Modica, auto contro ciclomotore: gravi lesioni per un 14enne
Ha riportato alcune fratture agli arti un 14enne modicano, S.L., che intorno alle 13,30, è rimasto coinvolto in un violento incidente stradale in Via Marchesa Tedeschi, antistante la Chiesa di Santa Maria di Betlem. Il minore percorreva l’arteria quando ha impattato contro un’autovettura Hyundai, condotta da una 32enne, R.P.. Lo scooter è rimasto incastrato con la ruota anteriore contro il cofano dell’utilitaria. Scattato l’allarme, sul posto è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale e l’ambulanza del 118. I mezzo di soccorso ha proceduto a trasferire il giovane al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Scioccata la conducente dell’auto. La polizia locale sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica del sinistro per stabilire le responsabilità.
GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2017 A RAGUSA
“La vaccinazione è uno degli strumenti più importanti che la storia della medicina abbia mai avuto. Grazie a questo strumento, è stato possibile debellare una delle malattie più terribili al mondo, il vaiolo”. Parola del direttore del servizio di Epidemiologia dell’Asp di Ragusa, Giuseppe Ferrera, che al centro polifunzionale interculturale, è intervenuto in qualità di relatore all’incontro su salute e prevenzione promosso dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute in preparazione alla XXV Giornata mondiale del malato che si terrà questo sabato. “La vaccinazione, in Europa e in Italia – ha sottolineato il dott. Ferrera che ha spiegato tutto quello che c’è da sapere sui vaccini – ha permesso di sconfiggere malattie importanti come la polio, il tetano, la difterite e quindi la vaccinazione ha dimostrato, nel tempo, di avere evitato mortalità e grande sofferenza all’umanità. Da sempre, a ogni modo, sono esistiti i comitati contro la vaccinazione. E’ una storia che si ripete. Ma sono i dati scientifici quelli su cui dobbiamo fare affidamento e che ci dicono come, storicamente, la vaccinazione abbia salvato un numero consistente di vite umane”. Ferrera, poi, si è soffermato sulla meningite. “Una malattia molto seria e pesante – ha continuato – se si acquisisce lascia importanti reliquati. Il rischio mortalità si aggira intorno al 10-12%. La Regione Sicilia, già da circa due anni, ha messo a disposizione dei nuovi nati e degli adolescenti la vaccinazione in questione. Vorrei inoltre sottolineare che non è possibile, in modo assoluto, che la vaccinazione possa causare la malattia. Ha un solo pregio: predisporre gli anticorpi per proteggere. Sicuramente, quindi, non può causare la meningite”. Il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, ha spiegato che “incontri del genere servono a tutti per chiarirci le idee su un tema estremamente delicato”. Sabato, intanto, Giornata mondiale del malato, in cui ricorre la memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, ci sarà la celebrazione eucaristica e la benedizione dei malati nei presidi ospedalieri della diocesi. Nel pomeriggio, a partire dalle 15,15, in collaborazione con l’Unitalsi sottosezione di Ragusa, ci sarà l’accoglienza della Madonnina di Lourdes nella chiesa di San Michele a Ragusa, con la preghiera di affidamento dei malati alla Madonna. Alle 16, in Cattedrale, ci sarà la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Carmelo Cuttitta.
A VITTORIA LA POLIZIA ARRESTA ALTRI DUE PREGIUDICATI
Buliga Vasile Andrei e Carmelo Gastrucci, entrambi pluripregiudicati, tornano in galera dopo che la Polizia di Stato del Commissariato di Vittoria li ha attentamente sorvegliati e controllati. Il rumeno ventiseienne ed il vittoriese trentaduenne non si trovavano in stato di libertà, ma evitavano il carcere beneficiando di misure cautelari meno afflittive. Entrambi, infatti, erano agli arresti domiciliari, il romeno con l’ulteriore dispositivo di controllo remoto del cosiddetto “braccialetto elettronico”. Buliga è stato trovato in tre distinte occasioni in compagnia di connazionali gravati da precedenti penali, contravvenendo ad una delle principali prescrizioni cui sono sottoposti gli “arrestati domiciliari” e cioè di non intrattenere rapporti con persone diverse da quelle che compongono il nucleo familiare. Stessa circostanza per Gastrucci segnalato per essere stato trovato in compagnia di un altro pregiudicato e per ben due volte addirittura fuori dalla sua abitazione. Il Tribunale di Ragusa per Gastrucci e la Corte di Appello di Catania per Buliga hanno riesaminato le posizioni degli indagati e deciso di aggravare la misura cautelare da applicare, sostituendo in entrambi i casi gli arresti domiciliari con la custodia in carcere. I due soggetto sono stati prelevati dalle loro abitazioni e condotti presso il carcere di Ragusa.
“Immigrazione ed emigrazione, un paese plasmato dalla mobilità”
Si terrà il 13 febbraio alle ore 16.30, presso l’auditorium del Centro Studi Feliciano Rossitto di via Ettore Majorana a Ragusa, la presentazione del dossier immigrazione Caritas Migrantes che avrà come tema “Immigrazione ed emigrazione – un paese plasmato dalla mobilità”. L’evento è in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e con Assostampa ed è valido per il riconoscimento dei crediti formativi dell’Ordine dei Giornalisti. L’evento offre dati e letture di scenario locale sulle migrazioni in provincia. Al taglio provinciale si accosta come da tradizione la lettura di un aspetto della mobilità umana più generale. Quest’anno il focus proposto riguarda l’emigrazione degli italiani all’estero indagandone le tendenze e le peculiarità, grazie a relatori altamente qualificati.
Arrestato un uomo per il furto di 100 chili di legna
I Carabinieri di Ispica hanno arrestato in flagranza di reato un uomo sorpreso a rubare in un terreno agricolo privato Una chiamata al 112 del proprietario del terreno ha segnalato la presenza di uno sconosciuto che si era introdotto nella proprietà e stava tagliando alcuni alberi. Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno trovato C. G. di 39 anni, ispicese, incensurato, che aveva appena accatastato numerosa legna tagliata da alcuni alberi di carrubo e la stava caricando frettolosamente sulla propria autovettura. I Carabinieri, quindi, hanno subito bloccato l’uomo ed hanno effettuato un sopralluogo, accertando che quest’ultimo, poco prima, aveva forzato una catena con lucchetto posta a chiusura del varco di accesso alla proprietà privata e si era introdotto con la propria autovettura sulla quale ha poi caricato la legna da lui tagliata furtivamente dagli alberi. Arrestato quindi per tentato furto aggravato è stato sottoposto agli arresti domiciliari. La merce asportata, circa 100 kg. di legna per un valore di quasi 350 euro, è stata interamente recuperata dai Carabinieri e riconsegnata al legittimo proprietario.
II° EDIZIONE CONCORSO GIORNALISTICO LOREDANA MODICA
Si è appena conclusa la prima fase del concorso giornalistico “Loredana Modica” – la giornalista modicana prematuramente scomparsa nel 2009 – giunto alla sua seconda edizione e promosso dall’associazione Anffas. Il concorso, volto a sensibilizzare i giovani studenti del territorio sulle diverse tematiche legate al mondo della disabilità, quest’anno si è incentrato sulla Convenzione Onu ed in particolare sul diritto al gioco e sul diritto allo studio delle persone disabili. Le classi coinvolte, che nel prossimo mese realizzeranno un articolo di giornale (le V elementari) ed un Video reportage giornalistico (le III medie), verranno poi giudicate da un gruppo composto da membri dell’associazione, familiari e amici di Loredana e alcuni importanti “addetti ai lavori”, che premieranno le classi più meritevoli di ogni categoria con la pubblicazione di quanto presentato. I giovani partecipanti, nella nuova veste di “giornalisti in erba”, si sono già messi all’opera e verranno premiati durante l’open day dell’associazione (il 25 Marzo).
ILLUMINAZIONE PUBBLICA ELIMINATA E NON PIU’ RIPRISTINATA NELLE AREE PERIFERICHE DI RAGUSA
Il comitato Intercontrade ha inviato una diffida al Comune di Ragusa, in particolare al sindaco, all’assessore ai Lavori pubblici e al dirigente tecnico del settore competente, avente ad oggetto la mancanza del servizio di pubblica illuminazione. “Il nostro comitato civico – è scritto nel documento trasmesso a palazzo dell’Aquila – ha ricevuto formale mandato da numerosi cittadini e abitanti delle contrade di Gatto Corvino, Cerasella, Principe, Villaggio 2000, Fontana Nova, Santa Maria degli Angeli, Mangiabove, Camemi, per sollecitare un urgente chiarimento in merito alle ragioni del mancato ripristino del servizio di pubblica illuminazione lungo le vie principali delle suddette contrade con riferimento a una serie di lampioni che, da diverso tempo, sono stati eliminati e mai sostituiti nonostante le innumerevoli segnalazioni verbali inoltrate all’Amministrazione comunale da parte dei cittadini e del comitato. Ciò che ci ha spinto a scrivere ufficialmente al sindaco riguarda il lavoro che la ditta preposta alla manutenzione per conto del Comune continua a portare avanti. Alcuni operai eliminano i pali di pubblica illuminazione fatiscenti senza alcun mandato di sostituzione, lasciando intere strade completamente al buio”. “In queste periferie – prosegue il documento – dove da anni, ormai, vivono in maniera permanente decine di famiglie ragusane, è calato il buio assoluto a rischio e pericolo dell’incolumità fisica dei residenti e di chi vi transita. Ecco perché diffidiamo e mettiamo in mora l’Amministrazione comunale a indicare le cause che hanno reso impossibile il celere ripristino del servizio di pubblica illuminazione. Ingiungiamo il Comune di Ragusa a porre in essere le opportune azioni tecniche e strutturali idonee per ripristinare in via definitiva e in modo sicuro il suddetto servizio. In mancanza dei richiesti riscontri entro il termine di quindici giorni, i residenti valuteranno le forme di protesta da porre in essere oltre alle opportune azioni giudiziarie per tutelare i propri legittimi interessi”. “Intendo precisare – chiarisce il portavoce del comitato, Giuseppe Calabrese – che il suddetto documento è stato trasmesso al comando dei carabinieri di Ragusa, alla Questura e al comando della polizia municipale per rendere noto lo stato di disagio vissuto da numerosi cittadini e dai residenti in modo da valutare, in special modo nelle ore notturne, l’eventuale possibilità di attivare un servizio di pattugliamento e di prevenzione delle aree in questione”.
LA PASSALACQUA SCONFITTA DAL GALATASARY
Una partita che non ha tradito le attese. Bellissima atmosfera, ieri sera al Palaminardi di Ragusa e basket di alto livello, per il match di Eurocup tra Ragusa e Galatasaray. La formazione di coach Gianni Lambruschi, pur ruotando soltanto 7 giocatrici contro le 11 utilizzate dalla formazione turca, ha tenuto testa per lunghi tratti ad una squadra delle più blasonate, infarcita di giocatrici di livello internazionale. Soltanto negli ultimi due minuti la formazione ci casa, probabilmente a causa della stanchezza, si è fermata e il divario finale, alla fine è stato di 10 lunghezze: 67-77. Giovedì prossimo, a Istanbul, il match di ritorno. Ad assistere alla partita, anche il Console onorario di Turchia in Sicilia, Domenico Romeo.
ARRIVANO I CARABINIERI E ARICO’ REVOCA L’INCARICO ALLE SORELLE DI QUATTRO
Non stava nè in cielo nè in terra questo inutile affidamento alla associazione di Vicky e Costanza Di Quattro per realizzare un video sul nuovo ospedale di Ragusa. Un vero scandalo sollevato dalla stampa e che ha avuto una eco fortissima in tutta la città per la sfacciataggine con cui il manager Aricò aveva stabilito di gettare danaro pubblico in una impresa sicuramente graziosa, conoscendo le autrici della proposta, ma senz’altro offensiva per tutti i ragusani consci della gravità dei tempi. Aricò accortosi di come l’indignazione montasse si era consultato con la sua cerchia domandandosi se fosse stato opportuno revocare l’atto, e però gli astuti e ostinati burocrati che lo circondano gli avevano consigliato di non muoversi, di far finta che le voci adirate non fossero percepibili, e il manager ha sposato questa strategia da struzzo. Forse abituati come sono, lì da quelle parti, a far come gli garba rispettando solo i legami amicali e le relazioni che contano, non immaginavano, vista la loro inviolabilità, che i Carabinieri facessero una visitina all’Asp per chiedere gli atti. Un colpo al cuore per Aricò che si è sentito il cravattino stringersi al collo ed ha annaspato. E così ha revocato l’atto. La motivazione fa ridere: le Di Quattro non avrebbero presentato come si deve la documentazione. Una stupidaggine, poi virgolettiamo la ritirata, ma servirebbe più che un passo indietro una bella valigia e un bel biglietto di accompagnamento fuori le mura della nostra sanità. E il video? La prova di nobiltà scatta ora. Se sono vere signore ce lo producano a gratis e tutti i media e facebook, e i social lo trasmetteranno senza costi. Tutto amore, solo amore, per l’ospedale che verrà – considerato il fervore civico con cui la proposta era stata infiocchettata. Passiamo alle comiche con le parole di Arico.”L’Azienda prende atto che l’Associazione Culturale Donnafugata 2000 non ha presentato, nei termini fissati, tutta la documentazione richiesta. La documentazione è indispensabile ai fini dell’accertamento del possesso dei requisiti e della conseguente stipula del contratto, relativo alla aggiudicazione dell’affidamento del servizio di attività di diffusione della conoscenza e delle modalità operative del Nuovo ospedale di Ragusa. Di conseguenza, con Atto N. 343 del 9.02.2017, la Direzione Aziendale ha deliberato la decadenza con effetto immediato della aggiudicazione stessa”. E allora Viva i Carabinieri col pennacchio che mettono la strizza!
Sabato anche in provincia di Ragusa inizia la campagna referendaria contro i voucher
La prima “Giornata nazionale” della campagna referendaria “Libera il lavoro Con 2 Sì Tutta un’altra Italia”, si terrà anche nel territorio della provincia di Ragusa sabato 11 febbraio dove al centro della mobilitazione ci saranno i due referendum popolari per il lavoro promossi dalla Cgil per l’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale in materia di appalti. Tutte le Camere del Lavoro realizzeranno iniziative sul territorio e in tutte le città d’Italia saranno organizzati presidi e punti di volantinaggio. Alle ore 12.00 in punto da ogni luogo dove è stata promossa l’iniziativa si alzeranno in cielo migliaia di palloncini con gli slogan dei due referendum popolari per il lavoro. La Cgil di Ragusa svolgerà delle iniziative, contemporaneamente a tutte le altre città d’Italia nei comuni di Comiso, Modica, Pozzallo, Ragusa e Scicli. “Si tratta di due quesiti referendari, commenta Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa, che ci consegnano una grande opportunità̀ per liberare il lavoro e cambiare l’Italia. Uno dei due referendum abrogativi riguarda i voucher. Gli ultimi anni hanno visto un boom dell’utilizzo dei voucher, i famosi “ticket da mini-impieghi”, che sono diventati lo strumento per spacciare come accessori od occasionali attività̀ che accessorie od occasionali non sono. Attraverso i voucher si è data copertura al lavoro subordinato, cioè a quella forma che prevede un contratto pagato secondo quando stabilito dalle norme e dalla contrattazione collettiva. I voucher sono ormai di fatto uno strumento malato di sommersione e precarizzazione del lavoro: uno o due voucher servono per “coprire” un’intera giornata di lavoro ed anche più, evitando controlli e pertanto favorendo, non ostacolando, il pagamento in nero. L’altro quesito referendario – continua Peppe Scifo – riguarda l’abrogazione di quelle norme introdotte dalla legge Fornero, che ammettono la deroga alla responsabilità solidale negli appalti. Abrogare le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti significa impedire che ci siano differenze di trattamento tra chi lavora nell’azienda committente e chi in un’azienda appaltatrice o in un’azienda in sub-appalto, riaffermando il principio che chi opera nel sistema degli appalti deve vedersi garantiti gli stessi diritti e le stesse tutele”. Lo scorso 29 settembre , la Cgil ha consegnato alla Camera oltre 1 milione 150 mila firme certificate per la proposta di legge di iniziativa popolare. Un percorso fatto nelle piazze, nei luoghi di lavoro, che ha visto il coinvolgimento di associazioni, intellettuali ed artisti che ha impegnato migliaia di iscritti e simpatizzanti attorno alla necessità di mettere il lavoro al centro della politica, per invertire la tendenza di impoverimento e di svuotamento del valore sociale del lavoro nel nostro Paese.
Ragusa, per la casa protetta di via Berlinguer inizia la raccolta firme
I Consiglieri comunali di Ragusa che hanno siglato il Patto di Consultazione, Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita, rendono noto di aver avviato la raccolta firme per impedire che l’edificio di via Berlinguer, costruito con l’idea di creare una casa protetta per anziani e disabili, possa cambiare destinazione d’uso.
“E’ un’iniziativa che abbiamo anticipato già un paio di mesi fa – spiegano – nell’intenzione di difendere il prodotto di una battaglia politica che, parecchi anni fa, consentì di ottenere un apposito finanziamento dall’Assessorato regionale alla Famiglia finalizzato a uno scopo ben preciso e di grande rilevanza sociale. Oggi, a un passo dagli adempimenti necessari per poter vedere utilizzata la struttura così come dovrebbe essere, vediamo il rischio che tutto vada in fumo perché è sorta l’esigenza di trasferire la sede del Corpo della Polizia Municipale. Senza voler nuocere ai vigili urbani ragusani, siamo sicuri che l’amministrazione potrebbe trovare un’altra valida alternativa, senza ledere le aspettative delle tante famiglie ragusane che trarrebbero maggiore e certo giovamento dal corretto uso della struttura. Per tali ragioni avviamo questa raccolta firme, prevedendo anche degli appositi momenti presso la struttura stessa”.
Sospensione della Marabita dal M5S, Lab 2.0 “Due pesi e due misure, decisione assurda”
“Con la decisione di sospendere il Consigliere Marabita i pentastellati hanno dimostrato, senza possibilità di smentita, qual è la qualità del dialogo interno al Movimento 5 Stelle. I fascisti li tengono, i dissidenti li ammoniscono, assurdo”. Così commenta il direttivo del Lab 2.0, appresa dalla stampa la notizia che riguarda la sospensione di Mariarosa Marabita, decisa dal collegio dei probiviri. “Il Consigliere Marabita – dicono dal Lab 2.0 – è colpevole di aver puntato il dito nei confronti dei grillini ragusani rimproverandoli di aver perso l’attenzione nei confronti dei temi che rappresentano l’anima del movimento. Per tutta risposta, invece che accettare le critiche e fare qualcosa per cambiare come reagiscono? Cercando di ‘zittire’ il dissidente. Come se sospendere dal movimento qualcuno possa servire ad arginare le voci critiche che gli vengono mosse contro”. “Anche questa volta esprimiamo solidarietà a Mariarosa Marabita – concludono – perché riteniamo impensabile che questo possa essere l’impronta democratica che il M5S si vanta di avere”.
RAGUSA, LA CONSIGLIERA MARABITA SOSPESA DAL MOVIMENTO 5 STELLE

