20-05-2024
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Archivi mensili: Novembre 2011

Deficit finanziario Comune di Comiso. L’intervento dell’on. Digiacomo

L’on. Pippo Digiacomo replica alle dichiarazioni del sindaco Alfano sulla situazione di deficit finanziario del Comune di Comiso. “Alfano, sindaco fallito di un Comune che ha fatto fallire, non la finisce di attribuire al passato gli innumerevoli disastri della sua esperienza di primo cittadino: cioè al sottoscritto, alla sua giunta, ai suoi funzionari apicali (che sarebbero quelli che ha spostato arbitrariamente, cosa per la quale è stato condannato a risarcire dal Tribunale di Ragusa). Da quasi quattro anni ripete questo ritornello stucchevole al quale non crede più nessuno. Noi abbiamo il merito di avere reso Comiso cittadina modello invidiata da tutti, e non solo in provincia, lui quello d’averla distrutta e resa un paese trascurato, – aggiunge l’on. Digiacomo – sporco, senza lavoro, senza servizi. Ora, il sindaco, anziché prendere atto del suo fallimento, anziché rendersi conto che ha perso quasi metà dei consiglieri che lo sostenevano (mentre un’altra metà di quelli che lo sostengono non gli votano gli atti in consiglio perché hanno paura d’inguaiarsi e giustamente pensano di staccargli la spina per il bene loro e di Comiso), anziché dimettersi, – sostiene il deputato regionale del Pd – si trasforma in ufficiale giudiziario che deve venire a togliere a me e ad altri la casa. Cioè vuole farci paura o intimidirci. Il fatto è che noi non proviamo né paura né c’intimidiamo. Piuttosto, sarebbe interessante che Alfano chiarisse se risponde al vero che ha preso soldi dello stato d’avanzamento dei lavori dell’aeroporto per pagare altre cose, se è vero che i creditori vogliono denunciarlo alla Corte dei Conti e se l’assessorato competente è stato informato di questa distrazione di somme. E non solo dei lavori dell’aeroporto – aggiunge l’on. Digiacomo -, ma anche di altre somme a destinazione vincolata. E se è vero che ha emesso oltre quattrocento mandati di pagamento per milioni di euro per contributi, balli, sfilate, e manifestazione varie durante la sua sindacatura. Ma se il Comune era in difficoltà – chiede Digiacomo – come mai tutti questi milioni per balli e balletti? Come a dire: quando si spendono milioni per contributi all’universo mondo i soldi ci sono, quando si fallisce la colpa è degli altri”.

Ausiliari part time all’Asp. Oberati di lavoro, fanno tempo pieno

I lavoratori ausiliari dell’Asp di Ragusa, pur essendo part time, vengono utilizzati come se avessero contratti a tempo pieno. La denuncia è del segretario provinciale Fials Ragusa, Giampiero Magrograssi, che due anni fa aveva chiesto alla direzione generale della Azienda la trasformazione del contratto di lavoro del personale ausiliario da tempo parziale a full time. “La cessata Ausl 7 – scrive Magrograssi in una nota – aveva inviato alcuni telegrammi per la disponibilità dei lavoratori all’eventuale trasformazione del rapporto di lavoro. A distanza di 2 anni, i lavoratori in questione vengono usati praticamente come se avessero dei contratti di lavoro full time visti il loro esorbitante numero di ore accumulate mensilmente, fuori abbondantemente dalle norme che regolano il loro attuale e reale tipo di contratto di lavoro”.


Emergenza rifiuti a Pozzallo: chiusi i cancelli della discarica di Motta

L’Oikos spa, che gestisce la discarica di contrada Tiritì di Motta S. Anastasia, da giovedì ha chiuso i cancelli ai camion della Geo-Ambiente che cura il servizio di raccolta rifiuti per il Comune di Pozzallo, per presunti crediti maturati e non riscossi. L’amministrazione comunale sostiene di essere in regola con i pagamenti e di avere anche azzerato un debito pregresso di notevole importo. “La decisione sarebbe stata determinata da un equivoco di fondo. Mesi addietro il Comune di Pozzallo ha rilevato un errore contabile nella ripartizione delle quote dovute per i quantitativi di rifiuti conferiti in discarica e ha chiesto all’Ato e quindi all’Oikos di rideterminare la somma dovuta. Nelle more di sistemare la contabilità, è stata sottoscritta regolare convenzione in base alla quale il Comune avrebbe provveduto a versare alla Oikos una determinata quota mensile. Adempimento che ha regolarmente onorato”. “Contestiamo nel metodo e nel merito la grave decisione unilaterale assunta dalla Oikos – dice il sindaco Sulsenti – per cui, mentre chiediamo urgenti chiarimenti ai responsabili dell’Ato Ambiente Ragusa, segnaliamo alla Prefettura la grave situazione che si è venuta a creare per le gravissime conseguenze di carattere igienico-sanitario che verranno a determinarsi sull’intero territorio comunale”.

Omaggio a Francesco Nicosia

Si terrà giorno 26 alle 17 al Centro Servizi Culturali di Comiso un incontro su Francesco Nicosia, archeologo comisano, morto nel 2009 in Sardegna, all’età di 70 anni. Relazioneranno Giovanni Di Stefano, docente di Archeologia Tardoantica all’Università della Calabria, Cinzia Vismara, docente di Archeologia Classica all’Università di Cassino, e Carlotta Cianferoni direttrice del museo archeologico di Firenze.

Imposta pubblicità, protesta la Cna. Alle imprese di Vittoria multe fino a 11 mila euro

Piove sul bagnato. L’Inpa spa, concessionaria del Comune di Vittoria per il servizio Imposta comunale sulla pubblicità (Icp), sta notificando alle numerose imprese locali avvisi di accertamento con relative sanzioni. Gli importi richiesti vanno dalle poche centinaia di euro fino alle decine di migliaia di euro (ad una ditta locale è stata notificata una cartella con un importo che supera gli 11 mila euro). “Nel sito del Comune – spiega il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono – non siamo riusciti a trovare il regolamento che riguarda l’imposta in questione (poca trasparenza?). Sempre nel sito, però, abbiamo individuato una pagina in cui si chiarisce che “il servizio di calcolo e riscossione dell’imposta è affidato dal Comune di Vittoria all’Inpa”. Inoltre, nella stessa pagina, in apposite tabelle, sono indicate le tariffe per tipologia di pubblicità (ordinaria, luminosa e viaria), così come si dice che “sono esentate dal pagamento le insegne fino a cinque metri quadrati”. Come mai, allora, abbiamo preso atto di cartelle in cui l’imposta riguarda insegne di 1.2 mq? Chi ha fatto i rilievi? – sostiene la Cna di Vittoria – e come mai l’Amministrazione non ha sentito l’esigenza di confrontarsi con le organizzazioni di categoria?”.

Marina di Ragusa, vincolo sanitario su un allevamento ovino

Una trentina di caprini sono stati sottoposti a vincolo sanitario dai Nas dei Carabinieri alla periferia di Marina di Ragusa. Gli animali risultano non censiti, abusivi e senza marchi auricolari. L’intervento dei militari dell’Arma è scattato a seguito di una segnalazione che ha portato alla luce il fatto che il pastore non avesse denunciato il proprio allevamento ai servizi sanitari e dunque non fosse neanche dotato di un registro di carico e scarico e degli strumenti più elementari di tracciabilità di ciascun capo di bestiame. Inoltre le trenta capre non erano mai state sottoposte all’esame della brucellosi che viene compiuto ogni sei mesi. Il sequestro operato dal Nas è un importante intervento dal punto di vista igienico sanitario, per stoppare l’eventuale trasmissibilità di malattie anche all’uomo, come appunto la brucellosi.

Ragusa, danni da infiltrazione in via Addolorata

Un cittadino ha richiesto mercoledì mattina un intervento dei Vigili urbani e dei Vigili del fuoco su via Addolorata, la strada che porta al cimitero di Ragusa centro, per verificare l’eventuale pericolo derivato dalla presenza di crepe su un muro di un immobile abbandonato, situato nel costone. “Passo ogni giorno da qui e quella crepa sembra allargarsi”, ha raccontato il cittadino ai Vigili del fuoco. Per precauzione è stato sgomberato un magazzino che si trova esattamente sotto il muro. In effetti il costone che sovrasta via Addolorata è un punto di passaggio della condotta idrica. In particolare, in alcuni punti del fronte roccioso del costone, da decenni si verifica una enorme dispersione idrica: l’acqua, che fuoriesce dalla condotta comunale, riempie costantemente in pochi minuti un grande contenitore.

Bentornato Giuseppe! Festa di benvenuto dopo lo Zecchino d’oro

Oltre ad essere un alunno modello e un talento canoro, tanto che ha vinto il secondo posto al 54esimo Zecchino d’oro, Giuseppe Mallo è ormai diventato l’idolo della scuola Paolo Vetri di Ragusa. Uno stuolo di fan, che mercoledì mattina, nella palestra dello istituto comprensivo, lo ha accolto con urla di giubilo e grande entusiasmo, trasformando quella che doveva essere una cerimonia di benvenuto, in una allegrissima festa al ritmo di rap. La preside Maria Varcadipane ha consegnato al bambino di quarta elementare, reduce dall’ottimo piazzamento alla manifestazione dell’Antoniano, una pergamena con il diploma di merito. “Giuseppe – ha detto la dirigente scolastica – ha tenuto alto il nome di questa scuola e della nostra città”. Nell’androne dell’istituto c’è ancora appeso il cartellone con l’immagine fotografica di tutti i candidati allo Zecchino con i numeri evidenziati del televoto. Gli studenti della Vetri hanno voluto fare un regalo personale al loro compagno imparando a memoria “Il rap del peperoncino”. Giuseppe ha intonato il brano e i compagni – con la guida della docente Mirella Salonia – hanno dato vita ad un bellissimo coro.

Nessuna traccia di Paolo Santini

Disorientato e confuso, smarrito in una strada di campagna, infreddolito e affamato. E’ l’ipotesi più ottimistica sullo stato vissuto attualmente da Paolo Santini, il 77enne di Giarratana, scomparso da sabato pomeriggio. Ed è anche la speranza dei familiari del pensionato, la figlia e la nipote che vivono con lui, che stanno trascorrendo giorni di grande apprensione, nel timore che il loro parente possa essere morto, caduto in un burrone. “Il signor Santini soffre di Alzheimer, quindi è certamente in uno stato di confusione e smarrimento – spiega l’amica di famiglia, Maria Grazia Tavano ecco perché bisogna raccomandare a chi lo avvista, di tenerlo sotto controllo, chiamare subito i carabinieri e non chiedergli niente per evitare che si possa agitare: semplicemente non perderlo di vista sino a quando non arrivano le forze dell’ordine”. Le ricerche del pensionato non sono mai state interrotte. Il pensionato è stato avvistato per l’ultima volta, alle 18 di sabato, all’interno del centro urbano di Giarratana. Una altra segnalazione è precedente, alle 16: un signore lo ha visto in una strada al limite tra il centro urbano e la periferia. Le due segnalazioni sono più che credibili, dato che, a Giarratana, tutti conoscono il signor Santini, un anziano in ottima forma fisica, (a parte l’Alzheimer non soffre di alcuna malattia e non assume alcun medicinale), che ama fare quotidianamente lunghe passeggiate fra le strade del centro montano. Il giorno in cui è scomparso indossava un paio di pantaloni in velluto di colore beige, una camicia con gilet, scarpe nere e un lungo giaccone bianco. Santini è alto circa un metro e 75, ha un’aria distinta, è un po’ stempiato e ha i capelli bianchi. Il caso è stato segnalato a “Chi l’ha visto”.

Abolizione Province Antoci: “E’ un falso problema, ecco uno studio della Bocconi”

“Abolire le Province, ma perché? Non sono mai stati diffusi dati oggettivi sui compiti e sui loro costi reali ma si continua imperterriti a ‘cavalcare’ l’onda dell’indignazione popolare per il costo della politica. Ora c’è una ricerca della Bocconi di Milano che sfata certi luoghi comuni sui presunti costi delle Province. Un dato su tutti: il costo delle Province in Sicilia per ogni singolo cittadino è di 132 euro. E’ una cifra davvero irrisoria”. Così il presidente della Provincia Franco Antoci interviene nel dibattito sull’abolizione o meno delle province. “Appare più opportuno decidere invece un immediato riordino delle istituzioni che portino a concedere alle Province competenze maggiori di quelle attuali. Che senso ha avere più di ottomila comuni, migliaia dei quali con solo centinaia di abitanti, con sindaci, giunte, consiglieri e segretari comunali e poi puntare il dito verso le Province? Da un’analisi dei costi delle Province effettuata recentemente dall’Università Bocconi di Milano – continua Franco Antoci – realizzata per chiarire il ruolo di queste istituzioni, si è rilevato quanto sarebbe l’effettivo risparmio che si avrebbe dalla loro abolizione, e quali sarebbero invece i costi che lo Stato dovrebbe sostenere a seguito della cancellazione dell’ente. Si è così scoperto – scrive Franco Antoci – che la spesa complessiva delle Province italiane, nel 2010, è stata pari a 11,5 miliardi di euro, per una media di 193 euro sostenuti da ogni cittadino. Del totale, 8,6 miliardi, cioè il 74 per cento, sono i costi della spesa corrente e di questi l’1,4 per cento (122 milioni di euro, ovvero solo due euro medi pro capite) riguarda i costi per la rappresentanza democratica, cioè i cosiddetti costi della politica”.

Venticinque annuncia la Giunta dei Migliori Il sindaco di Scicli si autosospende dal Pdl

E’ iniziata la grande fuga dal Pdl. Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque molla il partito e propone formule trasversali. Si legge in questa sorta di manifesto politico: “Sono stato chiamato a ricoprire la carica di primo cittadino per amministrare il mio Comune, nel superiore interesse della comunità che rappresento. Amministrare un Comune oggi è ancor più difficile: il bilancio di Scicli – scrive il sindaco – è in grave sofferenza per via del ritardo nei trasferimenti, per mancanza cronica di liquidità derivante dai mancati introiti e dai debiti mai onorati dai Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo (per la prima volta in questi tre anni di amministrazione non siamo in grado di garantire neanche gli stipendi ai dipendenti per non parlare dei fornitori); la controversa gestione degli Ato ha messo i Comuni nell’impossibilità di individuare criteri certi di conferimento dei rifiuti, con la conseguente necessità di conferirli a Catania. La politica, purtroppo, non sempre segue i criteri della meritocrazia, premiando chi lavora. La politica ha spesso altre logiche, sue interne, autoreferenziali, che la alimentano. A Scicli, dopo tre anni di vicissitudini – scrive il sindaco Giovanni Venticinque -, si è arrivati al nodo cruciale, guarda caso in corrispondenza delle scelte che investiranno nel prossimo anno le rappresentanze politiche impegnate nelle elezioni provinciali. La giunta, l’amministrazione, non possono diventare terreno di caccia di chi cerca consenso in spregio a qualsiasi logica amministrativa. Da tre mesi – scrive il sindaco di Scicli – sono in attesa di una indicazione spendibile per la sostituzione dell’assessore dimessosi per motivi di salute. Ho atteso con pazienza e con spirito di mediazione, guardando agli equilibri della coalizione, nonostante l’Udc abbia attuato un vero e proprio ostruzionismo politico, ordinando a qualche assessore di disertare le riunioni di giunta e persino gli uffici comunali. Ho fatto buon viso a cattivo gioco. Finalmente – scrive il sindaco di Scicli – è emersa la verità: vogliono scardinarmi eliminando i collaboratori che più lealmente si sono spesi per la buona amministrazione del Comune. A questo punto ritengo opportuno operare una scelta. Decido perciò, perché è necessario per tutelare i cittadini di Scicli, al di là delle loro appartenenze, al di là del fatto che mi abbiamo dato il voto o meno, operare la scelta di dare vita a una giunta dei migliori, che si apra alla città senza guardare il colore della maglia dei giocatori. E’ del resto un’idea – scrive il sindaco di Scicli – che a livello nazionale vede impegnate forze politiche di centrodestra e centrosinistra nella via indicata dal nostro Presidente della Repubblica: tutelare in un particolare momento di crisi finanziaria il Paese. Sarà un gruppo di persone che, differentemente dal passato, opereranno all’unisono nell’interesse preminente ed esclusivo della città, per superare questa particolare fase di difficoltà. Ho deciso – scrive Giovanni Venticinque – di autosospendermi dal mio partito, il Pdl. Allo stesso modo – conclude il sindaco di Scicli – rivolgo un invito ai consiglieri comunali, come me eletti in maniera diretta ed espressione dei cittadini, di voler collaborare a questa nuova, entusiasmante, fase di rilancio della città, senza capestri, senza pregiudiziali, con libertà di coscienza, dovendo rispondere del proprio operato alla cittadinanza intera”.

Tenta il suicidio, salvato dai Carabinieri

Un uomo di 42 anni originario di Rosolini, da qualche mese senza lavoro, deve sicuramente la vita ad un operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Ragusa. Quest’ultimo è riuscito, infatti, a trattenerlo al telefono fino a quando l’uomo, che aveva esternato al 112 la sua volontà di impiccarsi, è stato raggiunto e salvato dai militari della Compagnia di Modica. II fatto è avvenuto mercoledì mattina ad Ispica, in contrada Biduri. L’uomo, dopo aver raggiunto con la propria auto la campagna al confine tra Rosolini e Ispica, ha parcheggiato il mezzo ai bordi della Ss 115 ed ha scavalcato un muretto a secco prima di avvicinarsi ad un albero ed appendervi la fune con cui aveva intenzione di porre fine alla sua vita. Prima di compiere il tragico gesto ha fatto una chiamata al 112. Dall’altro capo del filo, il carabiniere, che ha subito instaurato un dialogo con il 42enne. Nel frattempo il militare ha contattato su un’altra linea i colleghi della Stazione di Ispica e della gazzella del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica che si trovavano di servizio fornendo loro una dettagliata descrizione dell’uomo rilasciata dai familiari e dell’auto di sua proprietà. I carabinieri sono arrivati in tempo sul luogo per scongiurare il drammatico epilogo.

INCONTRO SULL’ECONOMIA

I soci de “Gli Amici del F. Besta” di Ragusa discuteranno delle attuali tematiche economiche presso l’aula magna “Angelo D’Arrigo” dell’I.T.C. Besta di Ragusa venerdì 25 alle 8,45. Saranno consegnate anche due targhe ai familiari di Saro Baglieri e Nunzio Leggio, pionieri dell’industria ragusana.

COMISO, OPERATORI ECOLOGICI CHIEDONO INCONTRO

La F.P. Cgil ha chiesto, con una nota al Prefetto di Ragusa, alla ditta Busso Sebastiano srl di Giarratana e al sindaco del Comune di Comiso, la convocazione delle parti al fine di evitare la protesta degli operatori della nettezza urbana di Comiso. Alla base della richiesta di incontro il mancato recepimento da parte degli operatori ecologici dello stipendio del mese di ottobre. “Le notizie che giungono dal versante comunale – ha dichiarato Giovanni Lattuca, segretario provinciale della F.P. Cgil di Ragusa -, non ci fanno stare tranquilli, ma ci fanno molto preoccupare perché il Comune rischia il dissesto finanziario. Le notizie che provengono dal versante della ditta Busso sono altrettanto preoccupanti: l’impresa non riesce più a garantire gli stipendi ai lavoratori perché l’amministrazione comunale, da parecchi mesi, non emette nei suoi confronti regolari mandati di pagamento”, conclude Lattuca della Cgil.

A RAGUSA IL FILM DI FICARRA E PICONE

Il cine Lumière propone dal 23 novembre al 7 dicembre il nuovo film di Ficarra e Picone “Anche se è amore non si vede”. Lunedì 28 novembre e 5 dicembre il cinema rimane aperto.

COOP 1° MAGGIO, LAVORATORI PRONTI ALLO SCIOPERO

Proclamato lo stato agitazione al termine dell’assemblea dei lavoratori della coop 1° Maggio svoltasi nella sede della Cgil di Ragusa e proposta dalla Filcams. Se non dovessero registrarsi notizie certe sul futuro lavorativo, i lavoratori proclameranno per lunedì 28 uno sciopero di 8 ore negli uffici amministrativi della coop, nel magazzino e in tutti i 14 punti vendita. Lo sciopero si dovrebbe articolare attraverso la totale astensione dell’attività lavorativa con il contestuale presidio-occupazione della sede regionale della Lega delle Cooperative di Palermo. “L’inizio della lotta sindacale – ha dichiarato Salvatore Tavolino, segretario generale della Filcams Cgil Ragusa -, che inizierà con la proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero, nasce, dopo le reiterate richieste di incontro avanzate dal sindacato, dall’atteggiamento dei vertici aziendali (Coop. Italia, Lega regionale) di sfuggire a qualsiasi confronto circa il futuro e il destino di coop 1° Maggio”, conclude Tavolino. Il sindacato chiede notizie certe e percorsi condivisi sul futuro assetto aziendale, sulla difesa dei livelli occupazionali (attraverso il mantenimento e il potenziamento dei punti vendita in Sicilia), sulle garanzie di permanenza della struttura tecnico-amministrativa nel territorio ibleo. Sono circa 120 i dipendenti, fra amministrativi e operatori nei punti vendita, che hanno dato la propria disponibilità ad essere a Palermo presso la Lega delle Coop.

RAGUSA, DIRIGENTI AL COMUNE L’IDV CHIEDE LUMI

I consiglieri comunali di Italia dei Valori Ragusa, Salvatore Martorana e Peppe Tumino, hanno presentato un’interrogazione in merito al conferimento, da parte del sindaco e della giunta uscenti, di sette incarichi dirigenziali al Comune di Ragusa a pochi giorni dalle elezioni amministrative dello scorso maggio. Nell’interrogazione presentata, i due esponenti di Idv Ragusa chiedono di conoscere i motivi per cui, in piena campagna elettorale e senza il controllo di fatto del consiglio comunale (a soli 8 giorni dalle elezioni infatti esso si trovava nell’ipotesi prevista dall’art. 31 della L. Reg. 48/91), la giunta comunale ha modificato l’art.57 del regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi. Martorana e Tumino ritengono che “la delibera adottata (la n.198/2011) possa contenere vizi di legittimità, in quanto in contrasto con quanto previsto dalla lettera a comma 2 dell’art. 32 della L.Reg. n. 48/91, in considerazione della delicatezza della materia titolata ‘Affidamento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti’, alla luce soprattutto del cosiddetto decreto Brunetta”. I due consiglieri chiedono anche di sapere se l’amministrazione comunale abbia provveduto, prima di conferire gli incarichi ai dirigenti, ad effettuare la ricognizione all’interno del Comune prevista dalle norme vigenti per eventuali professionalità “rinvenibili nei ruoli dell’Amministrazione, in quanto – scrivono i due consiglieri comunali dell’Idv – è esplicitamente previsto che l’amministrazione debba prioritariamente utilizzare le proprie competenze e risorse interne, con la conclusione che l’affidamento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni opera solo come deroga alla regola generale”. Inoltre Martorana e Tumino sottolineano che gli atti in questione “non sono accompagnati dai prescritti pareri dei Revisori dei Conti, all’epoca in carica, pareri peraltro obbligatori, considerato che gli effetti degli atti incidono chiaramente sui bilanci d’esercizio 2011 e 2012, tenuto conto che di fatto gli incarichi dirigenziali a tempo determinato sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2012”.

INCONTRO AVO

Sesto incontro del programma del 33esimo corso di formazione Avo. Giovedì 24 novembre alle 18.00, presso la sala riunioni amministrazione aziendale dell’Asp, in via Di Vittorio, il direttore dell’unità di Chirurgia all’ospedale Civile di Ragusa, Vincenzo Minutolo interverrà sul tema: “La chirurgia laparoscopica in chirurgia generale”.

MEETING AL MONTREAL

Comunicazione per la famiglia. Nello u cuccu, nostro amatissimo boss, ha riunito tutti gli amici offrendo un brunch. Siamo molto contenti del risultato del meeting perché lui non dimentica mai le promesse. La situazione è molto agitata. Quelli che comandavano sono andati via, ma il nostro boss ha giocato di anticipo annusando la fine del Cavaliere. Noi della grande famiglia di Ragusa siamo certi che il boss continuerà a curare tutti i nostri interessi. Ci rallegriamo della notizia del caro Nello che ci ha detto dell’ingresso di Michele. Noi siamo felici di questa scelta e ce ne fottiamo dei problemi della polizia municipale. Sono cose che verrano aggiustate direttamente da Nello. Se qualcuno di voi ci tiene ad avere sotto controllo l’urbanistica, ricordate che c’è il partito della libertà che ancora ci tiene per un vecchio impegno. Non vogliamo la guerra, e però nessuno vuole fare la parte del fesso. Siamo fiduciosi che la partita si chiuderà presto e bene come sempre a vantaggio del territorio.

Nello Dipasquale, lasciate che i poveri vengano a me

E’ sprecato per Ragusa il nostro sindaco, dovrebbe occuparsi di captazione del consenso nelle più grandi aziende del mondo. I mercati, che non vanno per il sottile, lo apprezzerebbero assai questo ibrido tra Oliviero Toscani e Achille Starace. A noi, però, le masse fuse in granitico blocco continuano a terrorizzarci e così lo sfruttamento dei deboli e dei bisognosi. Se non ci fossero gli atti pubblici a documentare l’ossessione di Nello Dipasquale a controllare persone e coscienze, il giudizio, ormai diffuso, sul suo egocentrismo sarebbe solo una coloritura opinabile, ed invece sono le sue scelte operative che certificano una condizione politica e mentale giunta alla soglia della criticità. E’ stato approvato il 10 novembre scorso un protocollo d’intesa tra la società San Vincenzo de’ Paoli e il Comune di Ragusa per un servizio di assistenza alimentare agli indigenti. Normale la collaborazione, giusto il contributo di 18 mila euro, necessario avvalersi di soggetti privati con storica esperienza nel campo del volontariato e dell’esercizio della carità, doveroso occuparsi delle diseguaglianze attraverso fondi pubblici. Tutto ok, tranne la procedura per distribuire le derrate alimentari ai poveri. Leggiamo nel corpo della delibera 431 della giunta: “La società San Vincenzo individua i nominativi delle famiglie oggetto dell’aiuto alimentare, privilegiando quelle che saranno segnalate dal Comune, esclusivamente attraverso l’ufficio di gabinetto del sindaco”. Non era mai accaduto nella storia della Ragusa repubblicana, e forse neanche sotto i podestà fascisti, di regolare con norma scritta il rapporto di sudditanza e clientelismo tra il bisognoso e il padrone. Anzi, da quando c’è l’elezione diretta del sindaco, tutte le amministrazioni hanno tentato di dirottare i postulanti ai servizi sociali, e non solo per liberare i primi cittadini da questo pellegrinaggio che ingolfa l’ufficio, ma per abituare gli indigenti ad una relazione di reciproca dignità con l’ente pubblico. Con Nello Dipasquale c’è il tonfo nel passato: i rapporti di classe sono tornati al Medioevo e all’antica Roma dove la mattina il cliens dava il buongiorno al pater familias ricevendo quindi una borsa piena di cibo, la “sportula”. Chi bussa alla porta del sindaco e narra delle proprie difficoltà ottiene il cesto di viveri: esclusivamente chi passa dal sindaco. Come ha fatto il dirigente ad accettare di trasferire in un atto pubblico questa necessità meschinamente privata del sindaco? Non è l’unica domanda in questo mare di umiliazione e vergogna. I servizi sociali a che servono? E l’assessore Ciccio Barone del Pdl, che ci sta a fare? E se Dipasquale non vede l’utilità di questo assessorato perché non lo cancella e manda a casa il delegato? E che differenza sostanziale c’è tra questa scelta accentratrice e il ricordo della distribuzione di pasta in campagna elettorale nei quartieri dimenticati delle città meridionali? E la società San Vincenzo perché non ha rifiutato questa condizione inserita nel protocollo di intesa che sfrutta il momento di solidarietà convogliando i poveri nel registro dei protetti e dei debitori? Tutto il mondo è in crisi e in fiamme per la ricerca di uguaglianza, ma la nostra città è ferma all’arbitrio di un signorotto. Siamo a Ragusa o in una puntata dei Pilastri della Terra? No. Siamo a Ragusa: favolosi yacht al porto di Marina, società fantasma con sede a San Marino, cemento che grida libertà. E gli onesti? E i poveri? I primi guardano amareggiati e perplessi, i secondi hanno imparato persino le giornate in cui possono sentire i morsi della fame: martedì e venerdì, quando riceve il sindaco.

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