18-05-2024
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Archivi mensili: Dicembre 2011

Il monumento di Franco Cilia L’associazione Ipazia: “Va rimosso”

Domenica prossima verrà inaugurato un monumento alle vittime del lavoro, ubicato in viale del Fante, di fronte la Provincia Regionale, realizzato dal pittore Franco Cilia. “L’opera è stata donata – si dice – gratuitamente alla “comunità”, che l’ha sistemata a proprie spese – scrive in una nota l’associazione Ipazia, Atei, agnostici, liberi pensatori, anticlericali. Senza entrare, in questa sede, nel merito di queste “donazioni”, diventate un metodo per farsi pubblicità con le proprie opere a spese della collettività; e senza voler parlare di chi decide e con quali criteri l’arredo urbano e quant’altro dovrebbe abbellire una città sempre più degradata, imbruttita e ridotta a dormitorio – scrive l’associazione Ipazia – vorremmo fare delle considerazioni su quest’ultimo esempio di bello che si impone alla città. L’altare-monumento si compone di alcune sagome e di una grande croce, simbolo del cristianesimo, imposto a gente che è morta sul lavoro, facendo sì che la memoria di questi lavoratori rimanga, se non seppellita sotto ad essa, legata ad una croce. Noi contestiamo questa scelta – sottolineano i rappresentanti di Ipazia – che riteniamo non rispettosa della gente che lavora, la quale – a maggior ragione oggi, nella nostra società sempre più multietnica – non appartiene ad una sola fede religiosa, senza considerare i non credenti – atei, agnostici che sono una fetta importante della popolazione. Imporre il simbolo cristiano come simbolo onnicomprensivo di tutte le vittime del lavoro è non solo scelta infelice, – scrive Ipazia – ma presuntuosa e arrogante, e se di essa ne è responsabile l’autore, ne sono corresponsabili, a maggior ragione, coloro che hanno concessa l’autorizzazione all’esposizione in pubblico. Le vittime del lavoro vanno ricordate perché sono incappate in inosservanze di leggi e di regole sulla sicurezza; vanno ricordate perché rappresentano una vergogna che ci deve far riflettere per superare la costante di un mondo del lavoro afflitto da rischi, infortuni, invalidità e decessi. Ricordarli con una croce – aggiunge l’associazione Ipazia vuole invece spostare il problema sul campo della commiserazione cristiana e pretendere che tutti debbano vederlo in questo modo. Per questi motivi noi, come associazione di atei, agnostici, liberi pensatori e anticlericali, riteniamo che il monumento di Franco Cilia vada rimosso e che le scelte sempre più frequenti di simboli “religiosi” come arredo urbano siano rispettosi delle diversità religiose e culturali di tutte le componenti della nostra città.

2011 – La Profezia Il film di Franco Nobile

Sarà trasmesso su Tele Nova sabato 17 alle 21 e domenica 18 alle 15 il film di Franco Nobile “2011 – La profezia”. Il film, girato nel ragusano, vede fra gli attori Pippo Spata, Emanuele Campo, Gianni Mazza, Roberta Minardi, Aurelia Atrax, Biagio Barone, Vania Orecchio, Adriano Gurrieri e Piero Gurrieri, Teresa Zocco, Tony e Giovanna Monteforte, Noemi Antoci, Bartola Guccione.


Occhipinti: “evitare il commissariamento della Provincia”

In attesa del consiglio provinciale di lunedì 19, il presidente del massimo consesso ibleo, Giovanni Occhipinti, ha convocato per sabato 17 alle 16, una riunione con la deputazione regionale iblea e i consiglieri provinciali per discutere del possibile commissariamento della Provincia.

Iniziative culturali per commemorare l’anarchico Franco Leggio

Per ricordare uno dei più importanti fondatori del movimento anarchico di Ragusa, sabato 17 dicembre si terranno alcune iniziative nel capoluogo, organizzate dal Gruppo Anarchico di Ragusa e dalla Federazione Anarchica siciliana. Alle 17.30, nei locali della Società dei libertari, in via G.B. Odierna, 212, si terrà la proiezione del film “Franco Leggio, un anarchico di Ragusa” di Pino Bertelli. Successivamente si svolgerà una conferenza che avrà come relatori Natale Musarra che interverrà sul tema “Paolo Schicchi e Franco Leggio, l’anarchismo eroico siciliano” e Pippo Gurrieri che si soffermerà sulla tematica “L’eredità politica e umana di Franco Leggio”. Al termine della conferenza un brindisi in onore dell’anarchico che morì cinque anni fa.


Scicli, il Consiglio chiede l’invio del Commissario

Un documento unanime, con cui il consiglio comunale di Scicli chiede l’invio da parte della Regione del commissario straordinario che dovrà reggere le sorti del Comune fino a nuove elezioni. E’ quello votato da tutti i consiglieri comunali di Scicli venerdì, all’indomani della protesta degli operai della ditta Busso, che non percepiscono lo stipendio da tre mesi. Ad intrecciarsi in queste ore tre diverse vicende: la vacatio istituzionale, il mancato pagamento degli stipendi agli operai impegnati nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, e la decisione dell’Oikos di chiudere i cancelli della discarica di Motta Sant’Anastasia ai camion carichi di rifiuti provenienti da Scicli. In consiglio è stato reso noto lo stato dell’arte della vicenda economica legata al costo dei rifiuti. La Oikos attende il saldo, da Scicli, di 295 mila euro. L’Ato Ambiente Ragusa è in credito verso Scicli di un milione di euro. La ditta Busso di 1 milione 77 mila euro. Il presidente Rivillito ha reso noto che a fronte di un ricavo, derivante dalla Tarsu, di 3 milioni 574 mila euro, i costi del servizio sono di 4 milioni e 98 mila euro, il che vuol dire che la tassa copre solo l’87% del servizio, quando dovrebbe coprirlo invece per la totalità. Molti cittadini, individuati (non evasori perciò) non pagano deliberatamente la Tarsu. L’ammanco è di un milione di euro.

Rugby, trofeo Cappello Il Rac Ragusa domina

Terza giornata del IX trofeo Cappello di rugby sotto il segno del Rugby Audax Clan di Ragusa. La giovane formazione ha battuto i pari età della Vann’Antò per 40 a 5 e della Quasimodo per 20 a 5 e si è aggiudicata la testa provvisoria della classifica. I ragazzi del Rac sono allenati da Adriano Aprile e venivano da una sconfitta.

Presepe alla comunità alloggio della “Casa Famiglia Rosetta”

Lunedì 19 dicembre alle 17.00, sarà inaugurato il presepe realizzato dalla Comunità alloggio per minori Gulino dell’associazione Casa Famiglia Rosetta, in via Mario Leggio 88, a Ragusa. La cerimonia sarà aperta dal Coro “Armonia” della scuola primaria Paolo Vetri di Ragusa che collabora all’iniziativa.

Nuovo “Codice etico” Il presidente di Ance Ragusa incontra il prefetto Cagliostro

Il presidente di Ance Ragusa, Giuseppe Grassia, ha incontrato il prefetto Giovanna Cagliostro. Argomento della riunione lo schema di Codice etico che sarà sottoposto, sabato 17 dicembre, al vaglio dell’assemblea straordinaria dell’Associazione costruttori. Moralità, trasparenza e legalità, sono i perni sui quali ruota il documento etico.

Gran Gala Telethon

Sabato 17 alle 20.30 al teatro Tenda di Ragusa Gran Galà con l’orchestra del maestro Peppe Arezzo. Ospiti della serata la cantante Rachele Amenta e il tenore Lorenzo Licitra.

Panificatori abusivi Incontro alla Cna di Modica

Ancora i panificatori modicani a confronto. Sul tappeto le specifiche problematiche del comparto. La seconda riunione tenutasi nei locali della Cna di Modica ha visto la presenza di un elevato numero di addetti ai lavori. Controlli e verifiche sono stati chiesti anche con riferimento all’utilizzo di mezzi per il trasporto pane non in linea con le norme sanitarie: c’è chi consegna il pane sui davanzali delle finestre o addirittura dietro i portoni. Carmelo Caccamo, responsabile organizzativo della Cna Modica, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per invitare i consumatori a scegliere il pane di qualità, prodotto nei panifici locali.

Controlli delle forze dell’ordine contro l’immigrazione clandestina

Su disposizione del Ministero dell’Interno, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno effettuato un vasto servizio di controllo su tutto il territorio provinciale contro il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Sono stati individuati diversi cittadini stranieri irregolari, che sono stati muniti del foglio di via: dovranno quindi lasciare l’Italia. Il servizio proseguirà nei prossimi giorni.

Domenico Brancatelli lascia la presidenza del tribunale di Ragusa

Probabilmente è stato l’ultimo atto da presidente del Tribunale per Domenico Brancatelli ad appena 21 mesi dal suo insediamento che risale al 25 marzo del 2010. L’alto magistrato ha presenziato alla cerimonia che si è svolta nelle aule delle udienze “Giorgio Firrincieli” del Tribunale, per la consegna delle Toghe d’oro agli avvocati Gaetano Barone, Paolo Cassì Criscione, Giovanni Nicosia e Franco Scrofani. Il riconoscimento dell’Ordine degli avvocati presieduto da Giorgio Assenza arriva per i 50 anni di attività professionale. Dalla prossima settimana, infatti, Brancatelli andrà in pensione, a soli 72 anni. Una scelta improvvisa dettata dalle nuove norme in materia di tfr e pensionamenti. I magistrati possono restare in servizio fino a 75 anni. Dal 20 dicembre a reggere le sorti del Tribunale sarà il presidente della Sezione penale Salvatore Barracca.

ATO AMBIENTE in liquidazione ma i COCOPRO cercano la stabilizzazione

Tagli, dismissioni, chiusure di enti, ma il sistema siciliano resiste. Che fine faranno, infatti, tutti quei lavoratori a progetto e precari che avevano trovato sollievo attraverso la macchina clientelare e amicale retta dalla politica? Un esempio lo abbiamo all’Ato ambiente, una pachidermica struttura che doveva gestire il ciclo dei rifiuti. Gli Ato non hanno funzionato, tant’è che è arrivata la liquidazione, ma la gestione delle assunzioni sì. Fino al 9 dicembre scorso l’Ato annoverava tra il personale ben 19 lavoratori con contratto di collaborazione a progetto, persone individuate senza gara, trascurando le norme che regolano la materia specifica del lavoro in dispregio dei principi generali di pubblicità degli atti della pubblica amministrazione. Forse gli amministratori ritenevano che l’Ato, essendo costituito nella forma di consorzio e strutturato come società per azioni, fosse un soggetto di diritto privato, una qualsiasi società di mercato che può autodeterminare le proprie scelte nel chiuso delle mura di casa o meglio di partito. Gli amministratori dell’Ato disconoscevano o facevano finta di non conoscere che la Suprema Corte di Cassazione è intervenuta con un proprio provvedimento a definire la natura degli Ato, stabilendo che trattasi di società costituite in forza di legge – la norma nazionale che obbliga i Comuni ad aggregarsi negli ambiti territoriali ottimali – secondo le forme previste dal diritto commerciale, ma sostanzialmente riconducibili ad enti strumentali con cui i soggetti pubblici ossia i Comuni (che per altro sono i finanziatori degli Ato) sono tenuti ad espletare una funzione di natura assolutamente pubblica. E la stessa Corte si spinge oltre nel chiarimento fornito, laddove specifica che gli Ato, essendo società costituite solo ed esclusivamente da soggetti pubblici, sono tenuti, nello svolgimento delle proprie azioni amministrative, ad assumere gli stessi comportamenti propri dei soggetti pubblici che ne sono soci. In questo senso è inequivocabile che l’Ato di Ragusa per trovare le risorse umane avrebbe dovuto preliminarmente adottare quello atto di evidenza pubblica contenente la volontà dell’azione dell’Ente, le figure professionali che si ricercavano e i criteri con cui tali figure sarebbero state selezionate. Niente di tutto questo, la manifestazione di volontà è stata resa nota solo alla classe politica provinciale, stante che inequivocabilmente ciascuno dei 19 discende dai predetti soggetti per motivi politici, per motivi nepotistici e per motivi affettivi. Ed ora che fine faranno questi lavoratori a progetto? Da una decina di giorni non lavorano ed i liquidatori hanno interrogato professori di diritto per vedere come comportarsi. Non siamo davanti ad una vertenza, ma ad un ricorso. Questi lavoratori, nonostante i tempi, sembrerebbero risultare ancora una volta fortunati: i loro contratti conducono quasi naturalmente ad un contenzioso giudiziario destinato a superare la forma dei cocopro per giungere ad un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Ora pare che la soluzione dell’arcano consisterebbe in una transazione tra le parti che vedrebbe i lavoratori recedere dall’atto giudiziale, e l’Ato, soccombente, trasformare i rapporti ossia assumere a tempo indeterminato. Tutto sta avvenendo in assoluto silenzio, nel rispetto della tradizione che vuole, attorno a queste assunzioni, il mistero. E i tanti giovani e meno giovani della nostra provincia, magari in possesso di titoli e qualificazioni adatti a ciò che doveva essere e svolgere l’Ato, rimangono ancora una volta traditi nelle loro legittime e democratiche aspettative.

ESCALATION DI FURTI AL VILLAGGIO PLAYA GRANDE

I ladri vengono dalla spiaggia. E lasciano impronte di sabbia nelle stanze delle case che derubano. Accade nel villaggio Playa Grande, dove negli ultimi due mesi si è registrata una straordinaria escalation di furti. Almeno una trentina di denunce sono state presentate dalle vittime, proprietari di villette che sono residenti in vari comuni della provincia. Quindi vi sono esposti fatti a Scicli, a Donnalucata, a Ragusa e a Ragusa Ibla. E’ certamente una banda, perché oltre ai preziosi, ai soldi, oggetti di valore, questi malviventi privilegiano gli elettrodomestici, dunque pezzi pesanti che vanno trasportati almeno in due. Rubano soltanto elettrodomestici nuovi, televisioni al plasma, computer che non siano vecchi. E il fatto che scelgano la modalità di venire dalla spiaggia, per dare meno nell’occhio, spiegherebbe perché gran parte dei furti si stiano consumando ai danni delle villette dei primi due viali, soprattutto quelli che arrivano sino al lungomare. C’è infatti una parte del lungomare di Playa Grande, il tratto finale al quale si accede dalla strada provinciale per Donnalucata, che offre la possibilità di entrare nel villaggio senza essere visti, cioè evitando l’ingresso principale. Insomma è presumibile che la banda agisca con un’autovettura, che viene parcheggiata sul lungomare, davanti lo stabilimento balneare posto sotto sequestro (l’ex Titanic). Poi i ladri a piedi, cioè dal lungomare, raggiungono le villette, dove entrano scardinando le persiane. In una casa, sono entrati in pieno giorno, mentre all’interno c’era il proprietario che dormiva in camera da letto. La presidente dell’associazione proprietari di immobili del villaggio Plaja Grande, ha inviato una lettera al Questore, al comandante provinciale dei Carabinieri e al prefetto di Ragusa, chiedendo il potenziamento del controllo sul territorio a tutela dell’incolumità dei cittadini e a tutela della proprietà privata.

OPERAZIONE SAFE CHRISTMAS

La Guardia di Finanza di Modica ha effettuato controlli su merce natalizia, come le catene luminose e gli altri addobbi elettrici commercializzati in questi giorni, allo scopo di tutelare il consumatore. Questo tipo di prodotti deve essere, infatti, a prova di incendio, nonché fabbricati con sostanze che non siano nocive per l’uomo e gli animali e dannose per l’ambiente. Sequestrate 1200 confezioni tra catene luminose da parete, luminarie da appartamento, addobbi e catene luminose per alberi di natale. Numerose le violazioni contestate. Dalla mancanza della marchiatura Comunità Europea alla assenza di importanti indicazioni sui rischi in lingua Italiana. Tre cinesi sono stati segnalati alla autorità giudiziaria, per rispondere penalmente delle violazioni. Sono state inoltre erogate sanzioni amministrative che potrebbero giungere a circa 25.000 euro per ciascun commerciante.

MUOS NISCEMI, CONFERENZA A VITTORIA

Si terrà a Vittoria, in via Principe Umberto 56, un incontro su Muos di Niscemi e Aeroporto di Comiso, organizzato dal circolo di Sinistra Ecologia e Libertà. Saranno presenti Antonio Mazzeo, giornalista, Valeria Indovina e Vincenzo Cummaudo, movimento No Muos di Niscemi, Filippo Dicara, Sel Comiso, Salvatore Garofalo, Sel Vittoria, Legambiente Vittoria.

ACATE, TIR SI RIBALTA SULLA PROVINCIALE 1

Erano le 6,50 circa di giovedì quando sulla provinciale 1, la strada che collega Acate alla statale 115, un autoarticolato si è ribaltato al km 6+900 occupando con il rimorchio la sede stradale. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Vittoria. La motrice del tir era uscita di strada, mentre il semirimorchio era rovesciato su un fianco. Da Ragusa è intervenuta un’altra squadra di pompieri con autogru. Soltanto grazie all’intervento congiunto di due autogru, una dei Vigili del Fuoco ed una privata, il semirimorchio è stato rimesso in carreggiata. Poi i pompieri hanno dovuto sgomberare la sede stradale dal carico di bottiglie d’acqua che era sul mezzo pesante. Sul posto erano presenti anche gli agenti della Polizia Provinciale e i Carabinieri di Acate per i rilievi. Le operazioni si sono concluse alle 14,15 circa.

Vittoria, comizio di Incardona

Domenica 18 alle 11,30 in piazza del Popolo a Vittoria, l’on. Carmelo Incardona, coordinatore provinciale di Grande Sud, terrà un comizio sugli argomenti di politica locale e sull’attività dell’amministrazione comunale di Vittoria.

DISTRETTO DEL SUD EST, IL PD CHIEDE LA SEDE A RAGUSA

E’ stato approvato in Consiglio comunale lo statuto del Distretto del Sud Est. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, ha presentato, in qualità di consigliere comunale, un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione comunale a chiedere la modifica dell’articolo 2 affinché si possa individuare la sede legale della società consortile a Ragusa e non a Siracusa, come invece previsto. L’atto di indirizzo è stato votato all’unanimità dal civico consesso. “Non ho poi condiviso il fatto – spiega Calabrese – che all’elezione del sindaco di Palazzolo a presidente, in sostituzione del dimissionario sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, il Comune di Ragusa non abbia presenziato. Ho chiesto motivazioni all’assessore Sonia Migliore, che avrebbe dovuto essere presente, sulla sua assenza, ma è risultata impreparata a rispondere sulla questione”, ha dichiarato il consigliere Peppe Calabrese.

Ragusa, frigomacello ex esa, progetto totalmente da rivedere

Un progetto per la ristrutturazione del frigo macello di Ragusa, che è stato redatto facendo riferimento a vecchie normative. La denuncia è del consigliere comunale del Movimento per le Autonomie Pippo Arestia. “Questa giunta amministra senza programmare è proprio il caso di dirlo – dice Arestia -. Il tutto è emerso in seguito ai lavori della sesta commissione dov’è stato verificato che l’appalto per la ristrutturazione del frigo macello ex Esa è stato elaborato senza aver la cognizione di quello che si sta facendo. La categoria degli allevatori – ha detto ancora Arestia – si vedrà beffata dalla promessa di un’opera che costerà più di un milione di euro e dopo sarà inutilizzabile. Il progetto è stato redatto facendo riferimento a vecchie normative che prevedono requisiti differenti rispetto a quelle oggi vigenti – spiega lo esponente dell’Mpa -. Non è stato elaborato uno studio che potesse pianificare e programmare il successivo utilizzo della struttura, nell’ottica di una moderna utilizzazione e di un ritorno o economico per le casse comunali o di rilancio e sostegno per le zootecnia comunale. I nostri produttori zootecnici chiedono supporti strutturali e manageriali per commercializzare. Nel mercato globalizzato, per la carne proveniente dai loro allevamenti, le promesse non servono – aggiunge Pippo Arestia -. Infatti, la promessa della ristrutturazione del mattatoio non serve se dopo la realizzazione non è stata prevista né una gestione e neppure una linea di commercializzazione del prodotto carne. Chiediamo che il sindaco e l’assessore ci dicano cosa fare del macello, dopo aver speso più di un milione di euro, e quale programma economico è stato elaborato per l’utilizzo del mattatoio ex Esa”.

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