03-05-2024
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Archivi mensili: Dicembre 2011

Santa Croce, i cristiani riformisti con Mandarà

I Cristiano Riformisti sostengono la candidatura di Piero Mandarà alle prossime elezioni comunali di Santa Croce. Da un incontro tenutosi nei giorni scorsi fra l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali, Piero Mandarà, ed alcuni esponenti dei Cristiano Riformisti è emerso uno scambio di vedute convergenti, da cui la scelta di lavorare nella medesima direzione. Geraldo Bertolone, coordinatore regionale dei Cristiano Riformisti, ha espresso l’idea di voler sostenere in pieno la candidatura a sindaco di Santa Croce di Piero Mandarà. “Noi appoggiamo Piero Mandarà perché è una persona diversa dall’incarnazione dell’uomo politico comune – ha detto Bertolone -. Secondo il nostro modo di concepire l’attività politica, lo riteniamo l’uomo che può risollevare Santa Croce.

Calcio, l’Orsa a caccia di punti

L’Orsa ha bisogno assolutamente di punti. Penultima in classifica nel campionato di Promozione, la squadra oratoriana deve necessariamente risalire la china per evitare brutte “sorprese” nella fase finale del torneo. Il pareggio dello scorso fine settimana contro la Enzo Grasso è comunque un buon segno. La società del presidente Antonello Licitra, infatti, non perde da sei turni. Ma questo non basta, e la classifica è impietosa. “Dobbiamo necessariamente vincere e fare quanti più punti possibile – ammette il presidente della squadra salesiana -. La situazione è senza dubbio migliorata, ma questo non basta. Occorre vincere”. E i tre punti potrebbero arrivare nel match in programma domani, alle 14,30, allo stadio ex Enal di via Archimede. L’Orsa ospiterà il Paternò. Una gara che si preannuncia con una incognita. La squadra avversaria si presenterà in campo? La domanda è d’obbligo viste le serie difficoltà del team etneo che già lo scorso fine settimana non è scesa in campo nella gara casalinga contro il Santa Croce. “C’è la possibilità – dice Licitra -, che non si presenti, ma noi dobbiamo comunque prepararci al match e lo abbiamo fatto nel corso della settimana. Mister Gulino avrà a disposizione tutti i suoi uomini”.

Tre artisti ragusani protagonisti alla Biennale Bis di Torino

Gli artisti Giovanni Lissandrello, Angelo Di Quattro e Giuseppe Diara parteciperanno alla Biennale Bis di Torino, nell’ambito della Biennale di Venezia. A partire dal 17 dicembre il Palazzo delle Esposizioni del capoluogo piemontese ospiterà le loro opere, che sono state selezionate dallo staff del critico d’arte Vittorio Sgarbi. La Biennale Bis di Torino è aperta sino al 30 gennaio.

“GRAZIE RAGUSA!” Il messaggio del Comune di Saponara

“Cari amici ragusani, con autentica e comprensibile emozione vi ringrazio, vi ringrazio di vero cuore e rivolgo a tutti voi un caloroso saluto”. E’ il messaggio di ringraziamento inviato dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Saponara, Fabio Vinci alla comunità iblea. “A nome di tutta la cittadinanza di Saponara, devastata dalla violenta alluvione, che ha causato la morte di tre uomini, voglio esprimere un sincero grazie per l’aiuto da voi offerto. Da oggi credo sia giusto creare un forte gemellaggio fra le nostre città, al fine di unire i nostri cuori e le nostri menti”. L’assessore Vinci sottolinea che il Comune di Saponara adesso ha soprattutto bisogno di materiale didattico, cancellare, quaderni e colori, giocattolini per i bimbi della città.

“Finalmente la felicità” al Lumiere

Da venerdì 16 dicembre a mercoledì 4 gennaio, al Cinema Lumiere di Ragusa, in via Archimede, “Finalmente la felicità” di e con Leonardo Pieraccioni. Orari 18.15, 20.15 e 22.15. Tutti i giorni esclusi il 19, il 24, il 28, 29 e 31 dicembre e il 2 gennaio.

LAVORATORI ANTICENDIO FORESTALI SENZA STIPENDIO

Niente stipendi per gli operatori forestali del servizio antincendio della provincia di Ragusa. Fra i tanti lavoratori in attesa delle proprie spettanze c’è anche questa categoria, che non ha ancora ricevuto le mensilità di ottobre e novembre. Un’attesa che per cinquecento famiglie, diventa ancora più pesante visto che gli operatori non ricevono informazioni precise sulla tempistica di quando si sbloccherà questa situazione. “In pratica noi non sappiamo nemmeno se avremo quello che ci spetta prima di Natale – afferma Gianni Paino, lavoratore forestale centocinquantunista – abbiamo chiesto ai nostri dirigenti locali, cioè all’Ispettorato forestale di Ragusa e ci è stato detto che nemmeno loro lo sanno quando riceveremo i soldi e ciò, nonostante tutto sia pronto sotto l’aspetto burocratico qui a Ragusa, mentre da Palermo non arriva alcuna risposta”. Cresce la rabbia dei lavoratori impegnati nei servizi antincendio. Soprattutto lunedì quando si è diffusa la notizia di quel dipendente regionale in servizio allo Ispettorato forestale di Enna che si è incatenato a un palo davanti a palazzo D’Orleans, manifestando di essere “costretto a fare il fannullone dai dirigenti del corpo forestale”. “Noi che abbiamo davvero lavorato ancora non abbiamo ricevuto quello che ci spetta – dicono gli operatori del servizio antincendio della provincia – mentre c’è chi è stipendiato pur senza lavorare”. E’ uno dei tanti paradossi, ma non è l’unico del sistema. Non si capisce infatti, perché il servizio antincendio non riesca a partire prima di giugno, quando va fatta la prevenzione e la programmazione. Fare prevenzione degli incendi adesso è più facile, visto che molti forestali hanno ottenuto l’ampliamento delle loro giornate di lavoro a 151 annuali. Quest’anno il servizio antincendio si è svolto dal 15 giugno al 15 ottobre. In base all’intesa raggiunta tra la Soprintendenza di Ragusa, i Comuni iblei (con aree archeologiche), lo Ispettorato Forestale di Ragusa e l’assessorato regionale ai Beni culturali dal 15 ottobre in poi gli operatori dell’antincendio hanno eseguito dei lavori in alcune aree archeologiche, fra cui Parco Forza di Ispica e Kamarina.

Il Vino e il Mare, connubio culturale per il Museo di Ragusa

“Il vino e il mare” è l’evento che si terrà al museo archeologico ibleo di Ragusa, lunedì 19 alle 18. Un simposio inteso come momento di incontro intellettuale legato a Dioniso, la divinità dell’ebrezza, venerata nell’antica Grecia. I crateri rinvenuti a Kamarina, e custoditi presso il museo, erano vasi usati dai greci durante i simposi; al loro interno il vino era mescolato all’acqua dai simposiarchi e poi veniva distribuito ai commensali. Il mare è l’altro protagonista dell’evento perché era la via commerciale per eccellenza dell’antichità; le navi dei mercanti portavano il prezioso carico di anfore e con esso la cultura del simposio e il culto di Dioniso. “I popoli del territorio ibleo erano soprattutto coltivatori ed allevatori ha dichiarato Giovanna Susan, direttrice del museo – e raffiguravano il simposio nei vasi da mensa. Tutt’oggi il legame del territorio con la produzione vitivinicola è forte”. Infatti, durante la manifestazione, è prevista una degustazione di vini prodotti da alcune aziende locali. Sarà ricostruito un simposio in cui verranno esposti tre crateri. “Il percorso che stiamo affrontando con questo evento – ha spiegato l’archeologo Saverio Scerra della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa – è in continuità con quello che già avevamo proposto con la mostra degli Elmi. Durante quella mostra erano stati esposti alcuni vasi attici del museo di Ragusa che avevano come tema iconografico la guerra. Oggi si affronta il tema del simposio. I vasi del museo di Ragusa, soprattutto un cratere, rimandano a questo momento fondamentale della società greca”. Interverranno alla manifestazione il professore Filippo Giudice, docente di Archeologia e storia dell’arte greca dell’Università di Catania, lo stesso Scerra, Sebastiano Missineo, assessore regionale ai Beni Culturali, Gesualdo Campo, dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, e la direttrice del museo Giovanna Susan.

Scicli invasa dai rifiuti. L’appello di Italia dei Valori

Il paese invaso dai rifiuti. Una situazione che con il passare delle ore è destinata drammaticamente sempre più a peggiorare. Italia dei Valori di Scicli chiama all’appello tutte le forze politiche e sociali e, rivolgendosi direttamente a tutti i Consiglieri comunali ed al Presidente del Consiglio comunale, chiede che venga immediatamente convocato un Consiglio comunale permanente che preveda la presenza del Prefetto. “Come si è arrivati a questo punto? La verità è molto semplice: sono finiti i soldi per pagare lo smaltimento fuori provincia e la discarica di Motta Sant’Anastasia ha chiuso i battenti ai camion che portano i rifiuti da Scicli – scrive Italia dei Valori – e il Comune si trova in una situazione di dissesto finanziario come mai in precedenza: la Giunta Venticinque priva di programmazione economica e amministrativa ha portato il Comune di Scicli sull’orlo del fallimento. La mancanza di liquidità impedisce la normale vita amministrativa e pone a rischio qualsiasi impegno economico. Adesso viviamo l’ultimo gravissimo allarme: spazzatura da tutte le parti con serio rischio per la salute pubblica – conclude Italia dei Valori – cioè ci hanno buttati nel baratro e sono scappati. E’arrivato il momento dell’impegno: non restiamo muti testimoni ma partecipiamo responsabilmente”.

Luca Nicosia e Angelo Palacino degli Amici del Burraco di Vittoria Campioni Provinciali 2011

Hanno totalizzato entrambi 138 punti nei cinque tornei provinciali di burraco che si sono disputati nel corso di quest’anno ed hanno permesso la conquista del trofeo da parte del circolo vittoriese presieduto da Nino Greco. Al terzo posto con 108 punti si sono classificati Salvatore Borzì e Filippo Marchese. Quinta Angela Di Geronimo con 81 punti e sesti Raffaele Agnello e Concetta Giavatto con 69 punti. La classifica fedeltà è stata vinta dalla coppia Giambattista Sallemi-Francesca Cappello che ha ottenuto 68 punti. L’ultima gara, che si è disputata domenica scorsa, è stata vinta da Salvatore Borzì e Filippo Marchese con 62 punti, secondi Giuseppe Arezzi e Maria Baglieri con 58 punti, terzi Giuseppe Iurato e Giuseppe Scalogna con 57 punti. Il girone B è stato vinto dalla coppia Roberto Voi e Lina Carpinteri seguita dalla coppia Franca Carpinteri Cardano e Bianca Ciaceri. Il girone C è stato vinto dalla coppia Bruna Sallemi e Anna Maria Maggiore, seguiti da Nello Tiralongo e Giovanna Licitra. I premi tecnici sono andati alle coppie Biagio Zanghi-Gaetano Rabito, Enza Gallo-Giovanni Piccione e Angela Segreto-Stefano Boccadifuoco.

Consiglio Provinciale

Lunedì 19 dicembre, alle 18.00, si tiene il Consiglio provinciale di Ragusa. All’ordine del giorno la discussione sull’articolo 23 del decreto sulla riduzione dei costi di funzionamento delle autorità di governo, del Cnel, delle autorità indipendenti e delle province.

Aiuti alle aziende. 14 imprese ragusane finanziate dalla legge regionale 9

L’assessorato regionale delle Attività produttive pubblicherà a giorni la graduatoria provvisoria delle istanze presentate a valere sul bando di selezione (approvato con decreto 3453 del 2009), per la concessione di aiuti alle imprese. A darne notizia è l’on. Ammatuna, che ne ha seguito l’iter a partire dalla approvazione della legge regionale 9 del 2009 su “Norme in materia di aiuti alle imprese”, che prevede l’attuazione del programma operativo Fesr 2007/2013. Ad essere state ammesse e finanziate sono state 14 imprese della provincia di Ragusa – di cui due con sede a Ragusa, sei a Modica, una a Chiaramonte Gulfi, tre a Scicli, una a Pozzallo ed una ad Ispica – mentre altre quattro imprese sono state ritenute ammissibili ma non hanno raggiunto il punteggio necessario per ottenere il finanziamento.

Individuati due pirati della strada

Gli uomini della stradale di Vittoria hanno individuato due pirati della strada, uno responsabile di un incidente avvenuto a Scoglitti a settembre, e l’altro responsabile di un incidente avvenuto a Modica lo scorso ottobre. Nel primo incidente erano rimaste coinvolte due autovetture, senza feriti. Una vittoriese era stata tamponata, con notevoli danni al mezzo, dal conducente di altra vettura che si dava a precipitosa fuga. Sul posto veniva rinvenuta dagli agenti parte della targa anteriore che consentiva così di identificare l’autore dell’incidente, un vittoriese di 31 anni, il quale ammetteva l’evento e giustificava di non essersi fermato perché scoperto da assicurazione. La Stradale verificava inoltre che il mezzo era anche sottoposto a sequestro per altri motivi, per cui contestava al vittoriese più infrazioni al codice della strada, per oltre 1500 euro, e lo denunciava alla Procura di Ragusa per danneggiamento. Nel secondo incidente, avvenuto a Modica, alle due di notte lo scorso ottobre, il pirata, oltre a provocare l’incidente, non solo ometteva di prestare assistenza ai tre feriti dell’altra vettura, ma, alla richiesta di chiamare la polizia, li aggrediva, colpendone due con pugni, rompendo gli occhiali ad uno e procurando lesioni ad un altro. Inoltre, inveiva contro l’autista del mezzo per aver rallentato a causa dell’improvviso passaggio di un gatto, mentre, a suo dire, per evitare l’incidente, doveva metterlo sotto poichè non si trattava di una persona. Solo al tentativo di chiamata delle forze dell’ordine da parte di uno dei feriti, il pirata si allontanava con il proprio mezzo dal luogo, minacciando di morte gli interlocutori. I feriti venivano quindi refertati presso l’ospedale di Modica. La polizia stradale di Ragusa ha individuato il pirata: uno sciclitano di 24 anni, che è stato denunciato.

Università a Ragusa. La Cgil: siamo fuori dal quarto polo?

Come è noto lunedì 12 dicembre si è tenuto a Siracusa il gran consulto della deputazione regionale aretusea per la nascita del quarto polo universitario in Sicilia. Si è deciso di convocare, al più presto, un incontro tra tutta la deputazione regionale e nazionale del Sud-Est siciliano, il Rettore dell’Università “Kore” di Enna e i sindacati per fare il punto sulla nascita del nuovo organismo universitario. La Cgil in un comunicato si chiede: “Quale iniziative intende intraprendere il nostro consorzio universitario? Cosa pensa la nostra deputazione tutta? Si deve andare a rimorchio di Siracusa ed Enna o questa comunità è in grado di elaborare un’autonoma proposta sul futuro della nostra Università, visto che l’idea del IV° polo universitario siciliana era nata a Ragusa nel lontano 2006? Lo stucchevole silenzio delle ultime settimane – scrive la Cgil – è preoccupante e non vorremmo fosse l’avvio verso la rinuncia o verso la chiusura definitiva visto che – conclude la Cgil- la sopravvivenza della facoltà di Lingue dipende dal reperimento di un milione di euro entro Natale”.

La Regione approva i piani di recupero per Ragusa Calabrese: “Il Pd incassa un grande risultato per la città”

L’assessore regionale al Territorio, Sebastiano Di Betta, ha emanato il decreto, firmato dal direttore generale dell’assessorato, Sergio Gelardi, con cui si approvano i Piani di recupero nella città di Ragusa. A darne comunicazione il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Calabrese, che da anni segue l’evolversi dell’intricata questione. “Oggi finalmente – dice Calabrese – siamo arrivati al dunque. E non possiamo non esprimere la nostra soddisfazione per la positiva risoluzione di una vicenda che interessa da vicino 26 aree ricadenti nelle contrade della città e che oggi fanno parte integrante del capoluogo ibleo”. Ci saranno immediati effetti dopo l’emanazione del decreto da parte della Regione. “Significa – aggiunge Calabrese – che i proprietari dei lotti interclusi potranno avviare le procedure per la realizzazione di costruzioni edili mentre l’Amministrazione comunale sarà chiamata ad adoperarsi per dotare le aree in questione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria”. Il segretario Calabrese ringrazia il deputato regionale del Pd, Giuseppe Digiacomo, che si è interessato per far sì che il decreto potesse arrivare alla firma”. Il decreto – sostiene Calabrese – fornisce una possibile alternativa al monopolio di mercato edilizio imposto dai costruttori su aree Peep che, fino ad oggi, erano gli unici ad avere spazi cui poter contare per edificare. Ma oggi non è il giorno della polemica. Oggi, piuttosto, – scrive Calabrese – è il giorno della soddisfazione perché finalmente Ragusa incassa un risultato che potrà avere ricadute interessanti sul piano della crescita economica del settore edilizio alle prese con i morsi della crisi”.

Per una politica libera e senza inciuci

Riceviamo e pubblichiamo una lettera diffusa alla stampa da quattro giovani del Pd. “Siamo un gruppo di giovanissimi dirigenti del Partito Democratico, poco più che ventenni, ma che possiamo vantare diversi anni di militanza politica e diverse esperienze sia amministrative sia politiche; non siamo soliti utilizzare la stampa per la polemica politica e con questo comunicato non vogliamo fare polemica fine a se stessa, ma sollevare una questione di principio, una questione politica che riteniamo assolutamente inaccettabile per un partito che si rispetti come il nostro. Venerdì 9 dicembre all’interno della direzione provinciale del Partito Democratico abbiamo ascoltato il sen. Gianni Battaglia che ha ammesso – dopo essersi autodefinito il dirigente della sinistra iblea che storicamente ha avuto i più prestigiosi incarichi – il suo disimpegno, e quello di altri compagni a lui vicino, nella campagna elettorale per motivazioni che un giorno forse spiegherà; ma era chiaro il riferimento alla contrapposizione interna con il segretario Calabrese. Parole gravissime! Parole passate assolutamente in secondo piano in quella direzione dove si parlava di università e in cui moltissimi non vedevano l’ora che quella discussione finisse subito. Solleviamo questo problema innanzitutto perché le campagne elettorali le facciamo a prescindere! Dalla mattina a sera a fare volantinaggio davanti alle aziende, a scrivere i programmi, a contattare i cittadini nei mercati rionali e nel porta a porta, a incontrare migliaia di elettori, ad affiggere i manifesti; sacrifichiamo famiglia, fidanzate, amici, lavoro, studio, e tutto questo rimettendoci soldi, perché nessuno ci ha mai pagato né rimborsato un euro. Lo facciamo perché ci crediamo perché crediamo che le nostre città meritano amministrazioni migliori di quelle che propone il centro destra. Venerdì abbiamo appreso che il dirigente “più prestigioso per incarichi nella storia della sinistra” invece si può permettere di disimpegnarsi. Forse per lui il bene della città non vale? Nella scelta tra Sergio Guastella e Nello Dipasquale ci potevano essere motivazioni talmente alte che potevano portare a disimpegnarsi? Nella stessa direzione abbiamo poi anche appreso – sempre dalle parole del sen. Battaglia – che la nomina fatta dallo stesso Nello Dipasquale, in un posto che, come tutti sappiamo, è di sottogoverno, prima a componente del Consiglio d’amministrazione del consorzio universitario e, a pochi giorni dal voto amministrativo, a vice presidente non ha influito nella scelta del disimpegno. Questa nomina – dice il senatore Battaglia – è di natura tecnica e non politica, per cui il Partito Democratico non c’entra nulla in questo CdA e nella sua gestione: il senatore Battaglia c’è in veste personale, per le sue competenze tecniche. Come si può accettare un discorso del genere? Se passa questo principio qualsiasi dirigente del Partito Democratico può farsi indicare in qualsiasi posto di sottogoverno da qualsiasi amministratore di centro destra, proprio con la “scusa” della nomina tecnica. La politica che intendiamo noi è una cosa diametralmente opposta! Noi con gli amministratori di centro destra e berlusconiani non ci vogliamo avere niente a che fare, e l’opposizione la facciamo veramente senza avere mai il problema di parlare! Perché noi siamo liberi, e la politica dell'”inciucio”, quella accomodante, quella delle mezze parole o addirittura delle parole mai dette non la sopportiamo, anzi la nostra opposizione che è sempre finalizzata al governo della città, è fatta di proposte, di lavoro, di alternativa a questa destra iniqua, clientelare e che fa passare i diritti per concessioni. Qualcuno ci ha detto che prima di parlare dobbiamo avere 40 anni di militanza, e che è un peccato che non abbiamo appreso gli insegnamenti che ci sono stati dati. Probabilmente è vero, ma anche senza aver capito tutto, capiamo che tutto questo non può essere ammesso dal nostro Partito e dai suoi dirigenti, né che un dirigente di primo piano possa permettersi il “lusso” di “saltare un giro” né di farsi nominare come “tecnico” dal sindaco del centro destra in un consorzio universitario il cui lavoro viene definito positivo sol perchè ci sono più di 1000 iscritti a fronte degli 80 iniziali di agraria del ’95. Già ad Aprile scorso il segretario on. Zago e l’on. Digiacomo avevano preso posizione riguardo alla gestione unilaterale del centro destra di questo consiglio d’amministrazione, con la presenza a “titolo personale” di Battaglia. Adesso però ci aspettiamo, dopo questa direzione provinciale e dopo le parole che sono state aggiunte, che il Partito Democratico provinciale e i suoi vertici, non solo prendano una posizione netta sul fallimento della politica universitaria in provincia che hanno messo in piedi i soci di maggioranza e il CdA di loro espressione, ma chiediamo anche che prendano una posizione chiara e netta sul metodo e sul modo di fare politica affinchè il Pd sia da esempio ai giovani del Partito e agli elettori. Vogliamo dire chiaramente che siamo diversi dal centro-destra e che rappresentiamo un’alternativa per questo paese e per le future generazioni. Hanno allora ragione quelli che sostengono che alla fin fine siamo tutti uguali? Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti per la nostra strada e speriamo che i cittadini capiscano che il cambiamento è possibile, è credibile e che c’è qualcuno che può rappresentarlo veramente! La lettera porta le firme di Nanny Frasca, assemblea regionale Riccardo Schininà, direzione provinciale Alessandra Vicari, assemblea regionale Marco Moltisanti, direzione provinciale

Facoltà di lingue, Consorzio e Università ai ferri corti

La risposta dei vertici del Consorzio Universitario Ibleo alla diffida del Rettore dell’Università di Catania è stata immediata. Mercoledì mattina in conferenza stampa il presidente del Consorzio, Enzo Diraimondo, e il suo vice, Gianni Battaglia, hanno fatto il punto sull’attuale situazione debitoria nei confronti dell’Ateneo del capoluogo etneo e hanno criticato ancora una volta la convenzione capestro che è stata firmata nel giugno del 2010 e che impone scadenze che allo stato attuale, in virtù dei continui rivolgimenti che l’economia mondiale e italiana stanno subendo, è quasi impossibile rispettare. E così, alla scadenza del 20 dicembre prossimo, il Consorzio universitario non potrà saldare la rata di 960.000 euro che l’Università di Catania chiede. Ma andiamo con ordine. Il Consorzio universitario sta procedendo al recupero di alcuni crediti con i soci che lo compongono per un ammontare di circa 1.500.000 euro, che serviranno a sanare i debiti pregressi. Nel frattempo deve onorare le rate per la sussistenza di Lingue a Ragusa: l’ultima è di 1.700.000 euro circa ed è scaduta il 31 ottobre scorso. L’Università di Catania ha già trattenuto più di 750.000 euro dalle tasse pagate dagli studenti e che dovevano affluire alle casse del Consorzio; quindi il debito nei confronti dell’Ateneo si è ridotto a 960.000 euro circa. Sono questi i soldi che entro il 20 dicembre il Rettore Recca vorrebbe vedere accreditati. Il Consorzio universitario ibleo ha a disposizione questa somma? Materialmente no. L’ente ibleo per l’università, infatti, sta attendendo i fondi della Regione (673.000 euro) che arriveranno nei primi mesi del 2012; 450.000 euro dalla Provincia (un mandato di 300.000 è stato fatto, secondo quanto riferito da Diraimondo, mercoledì e quindi passeranno alcuni giorni per l’iter dei trasferimenti); 720.000 euro dovrebbero arrivare dal Comune di Ragusa. Insomma, i fondi per onorare la rata con l’Università di Catania ci sarebbero, ma i soci e la Regione non li hanno ancora versati, o almeno, non li hanno ancora versati per intero. Come si stanno muovendo nel Consorzio per risolvere la questione? Da una parte si cerca di rivedere la convenzione e in particolare le scadenze, chiedendo al Rettore di non formalizzarsi troppo e di comprendere i ritardi dovuti ai tempi degli enti pubblici soci del consorzio; da un’altra parte si continua a battere sulla linea del IV polo universitario pubblico (una riunione si terrà a Siracusa lunedì prossimo per capire se ci sono i margini per la nascita di un polo pubblico che porterebbe Ragusa e Siracusa, con il necessario appoggio di Enna, a sganciarsi da Catania); dall’altra parte si rassicurano famiglie e studenti sul futuro di Lingue, perché la convenzione prevede il pagamento di interessi in caso di ritardo nell’onorare la rata, ma non il taglio della facoltà e la riapertura a Catania. Il vicepresidente Gianni Battaglia, inoltre, bacchetta il Rettore definendo inadempiente l’Università di Catania. I requisiti minimi per una facoltà comprendono l’assunzione di 21 docenti strutturati, ma in quest’anno accademico la facoltà di Lingue conta solo 8 docenti strutturati, quelli che hanno accettato il trasferimento da Catania a Ragusa. Per gli altri 13 docenti si attende ancora l’assunzione. A Ragusa sono presenti, dunque, 8 docenti strutturati (3 di prima fascia, 3 di seconda fascia e 2 ricercatori a tempo indeterminato) e 27 contrattisti. Cosa significa questo? Secondo Battaglia, l’attuale “corpo docente” in questi due mesi di attività dell’anno accademico a Ragusa, sono costati in tutto all’Università 100.000 euro circa, soldi che l’Ateneo di Catania ha perché ha trattenuto le tasse degli studenti e che dunque non avrebbe anticipato. Il Consorzio, e dunque Provincia e Comune, dovrebbe pagare per gli stipendi che ancora devono essere versati al corpo docente? In tutto questo (comunicati provenienti da Catania e risposte o approvazioni made in Ragusa) chi è in fibrillazione sono gli studenti e le famiglie, che chiedono certezze per il futuro, possibilità di sostenere gli esami per le materie fin qui seguite, garanzie che l’investimento per la propria cultura e il proprio futuro lavorativo non venga disperso nell’incertezza. A loro i vertici del Consorzio mandano rassicurazioni e segnali positivi (è stato stretto un accordo con l’Università di Messina per l’attivazione di un corso di laurea triennale con 12 professori che, secondo quanto dichiarato da Battaglia, costerà alle casse del Consorzio in tutto 1.100.000 euro circa) e lasciano intravedere la possibilità di un futuro diverso, fatto possibilmente di accordi con università non solo italiane, ma anche dell’Unione Europea, per un’offerta formativa e culturale d’avanguardia e necessaria per il territorio ibleo e siciliano.

Precari ASP, nessuna risposta

Non ci sono regali sotto l’albero di Natale dei precari dell’Asp di Ragusa. Solo il silenzio di tutti. Prima di tutto il silenzio delle istituzioni regionali. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, inseguito da settimane da qualche deputato regionale della provincia, non dà risposte sulla convocazione a Palermo dei vertici dell’Asp, dei rappresentanti dei lavoratori precari ragusani e dei sindacati. Il governatore è inseguito anche dai sindacalisti, che chiamano continuamente, tramite cellulare, segretari e segretarie del presidente. “Ci ha fatto sapere che in questo momento non ha tempo per i precari dell’Asp iblea – ammette, forse per la prima volta davvero sconsolato, Angelo Tabbì, responsabile provinciale del dipartimento Sanità Cgil – ma la verità è che nemmeno sappiamo se alla fine Lombardo sia stato davvero informato su questa richiesta di incontro”. Si tratta dell’istanza del famoso vertice che si doveva tenere alla Regione, a seguito dell’assemblea che si è tenuta alla Cgil quasi un mese fa. In quella occasione c’erano i deputati Ammatuna e Digiacomo, i rappresentanti della Cgil e centinaia di lavoratori. Si era deciso di accettare il boccone amaro, della firma del contratto ad 8 euro l’ora, per gli operai (che fanno parte della categoria dei 300 precari della sanità iblea). Si era stabilito, appunto, di chiedere la convocazione di tutte le parti alla Regione. Ma da allora Palermo è diventata sempre più irraggiungibile, fagocitata dalle vertenze più importanti che assillano palazzo d’Orleans e dall’allarme generale sulla manovra Monti e il mostro recessione che ha rivoluzionato l’Italia in poche settimane. A chi interessa che trecento lavoratori rischiano di finire sul lastrico e che centinaia di donne, mamme con figli, stanno sbarcando il lunario, fra difficilissimi equilibrismi? “Il manager dell’Asp di Ragusa ripete a Palermo che qui a Ragusa è tutto a posto in merito alla vertenza dei precari”, commenta Tabbì. In realtà nulla è a posto. Non è stata firmata la convenzione con la Multiservizi nella quale dovevano confluire i precari. E nel febbraio scorso e poi a novembre è stato allargato l’appalto di pulizia e manutenzione affidato a una ditta esterna (dal 2005) prevedendo anche altri servizi pertinenti alle mansioni degli ausiliari specializzati, quali sono appunto i precari. Il rappresentante sindacale della Cgil in un laconico comunicato annuncia che si rischia lo sciopero. E intanto si attende l’incontro con il Prefetto.

Ragusa, presepe vivente

Il centro ludico Allegrodì di Ragusa organizza sabato 17 dalle 17,30 alle 19,30 nei locali di via Lisia 2 a Ragusa un presepe vivente. Le offerte saranno devolute all’oratorio salesiano di Barcellona Pozzo di Gotto, il comune messinese colpito dall’alluvione, per aiutare le famiglie. Allegrodì risponde così all’appello che don Salvino Raia, direttore dell’oratorio di Barcellona, ha lanciato tramite la nostra emittente.

Scuola, la Gilda sciopera il 19

La Federazione Gilda Unams e Gilda Insegnanti sciopererà il 19 dicembre insieme agli altri sindacati della scuola, astenendosi dall’ultima ora di lezione. La mobilitazione è stata indetta per protestare contro il decreto legge varato dal Governo Monti.

Agata Lacognata nominata nella commissione pari opportunità dell’Ente bilaterale nazionale turismo

Prestigioso riconoscimento per Agata Lacognata, componente del direttivo Terziario Donna Ragusa. In rappresentanza della Fipe, Lacognata è stata nominata componente della commissione Pari opportunità all’interno dell’Ente bilaterale nazionale turismo di cui è presidente Lino Enrico Stoppani. Soddisfazione per la nomina anche dal presidente provinciale Terziario Donna, Marcella Gennuso. “Esprimo le più vive congratulazioni da parte mia e delle mie colleghe del direttivo per la nomina della dottoressa Lacognata a questo prestigioso incarico – dice Gennuso – facendole i migliori auguri di buon lavoro con la certezza che saprà ricoprire il suo ruolo con autorevolezza”.

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