06-05-2024
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Archivi mensili: Agosto 2012

Considerazioni sul ferragosto

Riceviamo e pubblichiamo un commento del dott. Pippo Mustile sul Ferragosto 2012. Ho letto qualche giorno fa quanto scritto a proposito della giornata di ferragosto da personalità provinciali e comunali che si sono chiesti, così come tanti altri adulti che non hanno ancora smesso di meravigliarsi, cosa è accaduto in quelle 36 ore di “libertà” o forse ancora meglio di completa anarchia. Sostengo da tanti anni che i segnali di un debordamento dai canoni del civile comportamento sono stati acuti e sonori e soltanto chi non ha orecchie per sentire o per “ascoltare” ed occhi per vedere quello che sta succedendo può ritenersi oggi scandalizzato dai comportamenti messi in atto da giovani e meno giovani. E’ vero che sono state 36 ore di follia collettiva, di ricerca di un senso in una condizione disperante di non senso, ma è anche vero che sotto accusa non deve essere messo chi, a mio avviso, è solo vittima, agnello sacrificale sull’altare di interessi generali che alligna su un pensiero di arretramento culturale che è imperante in questi tempi. Dio è morto cantava Guccini; ed invece credo che il sacro non sia morto ma si sia trasformato in una dimensione non più intima e privata da custodire gelosamente, ma in una superesposizione mediatica che spinge “tutti”, e soprattutto i più fragili e vulnerabili, a pensare che esisto solo se combino qualcosa di eclatante e di disperante, che la generosa lotta quotidiana per vivere nel modo che mi è stato dato in quel momento, non è più accettabile. Questa illusione iperdemocratica è l’anticamera di una perdita storica di libertà che mai si era presentata neanche nei peggiori regimi totalitari, che almeno ti spingevano alla lotta ed alla resistenza. Oggi siamo impantanati in una melliflua ricerca di un accomodamento, di una precarietà che ci spinge a perdere la speranza che un giorno possa cambiare in meglio la mia situazione e quindi a vivere in un eterno e dissacrante quotidiano. E’il potere della scienza e della tecnologia a decidere che cosa è vita umana (Agamben) e cosa non lo è; contro questo straripante potere bisogna pensare ad una politica delle forme di vita, cioè di una vita che non sia mai separabile dalla sua forma, dalla sua storia, dal suo passato che rivive in essa incessantemente. Se non si vuole essere “vuoti a perdere”, come diceva qualcuno, è importante rifiutare questo smarrimento e ricongiungersi con la propria storia. I custodi di questo passaggio sono gli adulti che purtroppo oggi sono in gravissima difficoltà e sembra abbiamo abdicato ad un ruolo che solo qualche decennio addietro è stato evolutivo per centinaia di migliaia di giovani che hanno trovato la loro strada e la loro autonomia prendendo le distanze da questo inquietante non sense, accompagnati da adulti di riferimento significativi. Quindi non sono i giovani a doversi chiedere che cosa è successo a ferragosto, che cosa non ha funzionato, ma gli adulti, i dirigenti che hanno smesso di essere tali già da qualche tempo. Pippo Mustile

PROVINCIA DI RAGUSA, COMMENTO DI IACONO (IDV) SUL FUTURO DEGLI IMMOBILI

“Il Commissario della Provincia di Ragusa, persona perbene ma che ho sempre definito ‘liquidatore’, sta svolgendo pienamente e debbo dire impeccabilmente, come nello stile della persona, il compito che Raffaele Lombardo gli ha, di fatto, attribuito alias provvedere alla liquidazione della provincia di Ragusa”. Così esordisce Giovanni Iacono dell’Italia dei Valori a margine di un incontro con alcuni Agricoltori aderenti all’Associazione Nazionale Produttori Agricoli e così continua: “La provincia dopo avere trasferito nei mesi scorsi alla Regione tutto l’immobile di c.da Castiglione che era adibito per la Protezione civile adesso ha messo all’asta tutta una serie di immobili e di strutture per un importo a base d’asta, complessivo, di quasi 15 milioni di euro. A Giarratana – ha detto ancora Iacono – campi da tennis e di calcetto con annessi fabbricati, a Monterosso Almo il campo da tennis e il fabbricato, a Vittoria i terreni dell’ex città dei Ragazzi e dell’ostello della gioventù, a Modica il palazzetto dello sport e il palazzo Floridia, terreni a Scicli al villaggio Jungi e Chiaramonte Gulfi sotto la villa e la palestra di Piano dell’acqua. A Pozzallo il Palazzo Pandolfi – ha detto ancora Iacono dell’IdV – per il quale già era stata avviata l’alienazione ma le aste erano andate deserte. A Santa Croce Camerina i campi da tennis e i fabbricati, a Ragusa i bellissimi fabbricati di c.da Conte ma soprattutto il Mulino S. Rocco sede dell’incubatoio provinciale di valle dove in tutti questi anni si è svolta una proficua attività relativa alla riproduzione artificiale della trota “macrostigma-salmo cettii” e dove si svolgono permanentemente i laboratori didattici con gli studenti delle varie scuole della provincia e delle altre province”. Giovanni Iacono si mostra perplesso su alcune scelte: “alcune strutture rischiano di passare da mano pubblica a mano privata e con pochi soldi perchè come avvenuto in casi analoghi le prime aste vengono, abitualmente, disattese e poi avviene il ribasso ma ad esempio le strutture sportive come i campi da tennis, le palestre ecc. che oggi sono fruite in maniera pubblica in quali ‘mani’ finiranno? Saranno esclusi scopi speculativi? Quali finalità e destinazione avranno questi terreni e queste aree? Il ricavato dell’alienazione per cosa sarà destinato? Con la mancata riforma Costituzionale delle province – ha dichiarato ancora l’esponente dell’IdV, Giovanni Iacono – e il sicuro accorpamento con la provincia di Lombardo, Castiglione, Musumeci, gli investimenti che erano stati fatti dalle tasche dei Cittadini della provincia di Ragusa e per finalità pubbliche adesso finiscono all’asta e rientrano nel patrimonio di cittadini di altri territori”.

AEROPORTO DI COMISO, ANNUNCIATA UN’INTERROGAZIONE

L’on. Pippo Digiacomo interviene in merito alle ultime notizie di stampa relative all’aeroporto di Comiso. L’intervento del parlamentare regionale del Pd annuncia anche la presentazione di un’interrogazione con cui si chiederà al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, “sulla base di quale norma l’Enac asserisce che l’aeroporto di Comiso è ‘Privato’; se il Ministro è a conoscenza dell’iter di progettazione di progetto e di finanziamento dell’opera, che ha visto per oltre 10 anni Enac al fianco del Comune di Comiso, dichiarato dallo stesso Ente per l’Aviazione Civile quale ‘Ente Beneficiario dell’Opera’e ‘Stazione Appaltante’ – si legge nel testo dell’annunciata interrogazione diffuso dall’on. Digiacomo -; se il Ministro è a conoscenza che l’Avvocatura Generale dello Stato ha emesso parere in merito alla realizzazione e gestione dell’aeroporto di Comiso, affermandone la piena legittimità, come da nota Cs. 11890/06 VII avv. 389 Di Palma – si legge ancora nel testo dell’annunciata interrogazione -; se il Ministro è a conoscenza che Enac, con fl. 07.08.2003 ha dichiarato l’aeroporto di Comiso quale ‘alternato naturale’ dell’aeroporto di Catania Fontanarossa; se il Ministro è a conoscenza che il Presidente Enac Vito Riggio, con nota 116/PRE del 01.09.2010 inviata al Presidente della Regione Siciliana O.le Raffaele Lombardo e, p.c., al Presidente del Consiglio dei Ministri O.le Silvio Berlusconi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze O.le Giulio Tremonti, e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti O.le Altero Matteoli, ha affermato che titolare delle aree dell’Aeroporto di Comiso è la Regione Siciliana, che lo stesso aeroporto – continua il testo dell’annunciata interrogazione – è configurato quale componente del sistema aeroportuale integrato della Sicilia Orientale e che, inoltre, lo scalo rientra fra gli aeroporti beneficiari dei finanziamenti di cui alla l. 102/2009 per i servizi di assistenza al volo – si legge ancora nel testo dell’annunciata interrogazione -; se il Ministro è a conoscenza che con successiva nota 117315 del 05.10.2010 Enac comunica che i servizi di assistenza al volo saranno affidati in 3 mesi ad Enav e che la stessa Enav si dichiara in condizione di organizzare il servizio di assistenza al volo all’aeroporto di Comiso per il quale dichiara già disponibili 3 milioni di euro – si legge ancora nel testo dell’annunciata interrogazione -; se il Ministro è a conoscenza che il Comune di Comiso, nella qualità di Stazione Appaltante delegata da Enac ha provveduto ad affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dello scalo con 3 distinte gare ad evidenza pubblica a livello comunitario; se, infine, il Ministro ritiene ancora degni di fiducia i vertici di Enac ed Enav e meritevoli a ricoprire gli incarichi loro affidati, alla luce delle dichiarazioni fatte, in contrasto con leggi dello Stato, impegni economici sottoscritti e sue stesse precedenti dichiarazioni formali”, conclude il testo dell’interrogazione che è stata annunciata dall’on. Pippo Digiacomo.

Al meeting di “Visioni” l’autore del “Charging bull” di Wall Street

L’artista vittoriese Arturo Di Modica, che espone con uno dei suoi tori simbolo della riscossa finanziaria al castello di Donnafugata, è stato al centro di un meeting voluto da Amedeo Fusco che, assieme a Rosario Sprovieri, ha ideato la mostra collettiva già particolarmente apprezzata ai Dioscuri al Quirinale, a Roma, e al museo archeologico di Buccino, in provincia di Salerno. Dal 14 agosto scorso, “Visioni”, può essere visitata nelle stanze dell’antico maniero dove rimarrà allestita sino al 30 agosto. Il toro, che Arturo Di Modica ha messo a disposizione per “Visioni”, è stato installato nel cortile centrale dell’antico maniero, come motivo di attrazione per i visitatori. Il celebre artista, nel suo intervento, si è rivolto soprattutto ai giovani: “Occorre avere forza e spingere al massimo. Per chi fa arte, poi, è importante credere sino in fondo nelle proprie potenzialità”. Gli artisti presenti mercoledì sera erano: Roberto Lo Magno, Giuseppe Diara, Clara Calì, Donata Scucces, Arturo Barbante, Sergio Cimbali, Fabio Nicola Grosso, Pietro Maltese, Franco Filetti, Annalisa Cavallo e il “cuntastorie” Giovanni Virgadavola.

Vittoria, tunisino arrestato con un chilo di droga

L’operazione dei Carabinieri è scattata nei pressi della piazza antistante la Stazione dei treni di Vittoria e le vie limitrofe. Gasmi Jilani, 25enne senza fissa dimora, celibe, incensurato, stava rientrando dopo un viaggio a Palermo a bordo di un bus di linea. Era una persona insospettabile, uno dei tanti cittadini stranieri che oramai fanno parte della popolazione locale, dove la maggior parte degli appartenenti alla comunità tunisina lavora nel settore dell’agricoltura. Alle 17 i militari hanno deciso di entrare in azione, mentre l’uomo si stava allontanando dalla piazza con una vecchia bicicletta ed il suo insospettabile marsupio. Pochi istanti e lo stesso, accortosi di essere seguito, ha imboccato una via in contromano per far perdere le tracce. Ha tentato di disfarsi del suo piccolo bagaglio gettandolo tra due furgoni parcheggiati. I Carabinieri, all’inseguimento, sono riusciti a mantenere un contatto ravvicinato che ha permesso loro di bloccarlo quasi subito. Immediatamente è giunta la pattuglia d’appoggio ai militari in borghese. L’attività si è conclusa con il sequestro di circa 1 kg di hascisc suddiviso in 10 panetti da circa 100 grammi l’uno e con l’arresto e la traduzione in carcere di Gasmi.

Vittoria, rissa tra rumeni e tunisini… della stessa famiglia

L’intervento della Polizia è servito a sedare una violenta rissa all’interno di un nucleo familiare composto da tunisini a rumeni. E’stato uno dei familiari a chiamare gli agenti del Commissariato. E’ stato così denunciato in stato di libertà un romeno di 30 anni per i reati di minaccia, violenza privata e lesioni personali.

Vittoria, arrestato “topo” d’appartamento

Erano circa le due del mattino quando una volante del Commissariato di Vittoria passava da via Cacciatori delle Alpi. Agli agenti non è sfuggito il portone di un’abitazione socchiuso. Considerata la tarda ora e l’assenza di persone nelle vicinanze, i poliziotti si sono avvicinati a controllare ed hanno notato dei chiari segni di effrazione provocati alla serratura con un piede di porco ed un grosso cacciavite che sono stati rinvenuti sul posto. I poliziotti hanno deciso così di verificare la situazione, sono entrati all’interno ed hanno notato due soggetti che alla loro vista si sono dati alla fuga per delle scale che portano sulla terrazza della casa. Uno, in particolare, con un salto è riuscito a raggiungere lo stabile attiguo e ad allontanarsi dal luogo. L’altro invece è volato giù all’interno di un cavedio, rimanendo immobile a terra. Si tratta di un niscemese di 46 anni, pregiudicato per rissa e resistenza a pubblico ufficiale: è stato tratto in arresto per il reato di tentato furto in concorso. A causa della caduta da un’altezza di quattro metri è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Le indagini volte all’individuazione del complice hanno inoltre permesso di denunciare in stato di libertà un vittoriese di 50 anni. In particolare, si è giunti alla sua identificazione grazie agli accertamenti eseguiti dalla polizia scientifica sulle tracce lasciate sul luogo del delitto.

Minori usati come scafisti, sette arresti da parte dei carabinieri

Sette persone, già detenute per aver fatto parte di un’organizzazione transnazionale che gestiva sbarchi clandestini nelle coste del Sud Sicilia, sono state raggiunte in carcere da un nuovo provvedimento di arresto della Dda di Catania, eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Ragusa. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso con tre minorenni che costituivano l’equipaggio. Anche i minori, che hanno pilotato un barcone egiziano e hanno vigilato sui passeggeri durante la traversata nel canale di Sicilia, sono stati già arrestati dai Carabinieri. I sette erano stati arrestati alle prime ore dell’alba del sette agosto. Si tratta dei pozzallesi Giuseppe Zocco, 36 anni, e Donato Angilieri, 31 anni. E di: Saidani Mohamed, tunisino, 33 anni, residente a Pozzallo, operaio; Lutfi Mohammed Essabah Adnan, palestinese, 35 anni, residente a Malta, disoccupato; Farag Mahoud Abdalla, egiziano, 44 anni. Bourbia Mohamed, tunisino, 31 anni, residente a Pozzallo. Quest’ultimo è il responsabile della comunità islamica di Pozzallo. Il settimo fermato è Krifa Moahamed, tunisino, 37 anni, residente a Pozzallo, pescatore.

Polizia, interventi in strada e in mare per Volanti e Squadra nautica

Quattro gli interventi della sezione volanti e della Squadra nautica nei giorni scorsi. Nel centro di Ragusa è stata sedata una lite. Denunciato un 45enne ragusano per lesioni gravi, per aver procurato ad un’altra persona ferite guaribili in 21 giorni. A Marina di Ragusa è stato rinvenuto un motorino rubato che è stato riconsegnato al proprietario. A Playa Grande la squadra nautica ha multato (1.032 euro di contravvenzione) un’unità da diporto che si trovava a pochi metri dalla riva. Multato anche il titolare del lido antistante lo specchio di acqua interessato, per gravi violazioni inerenti le dotazioni di sicurezza (assenza gavitelli di segnalazione acque sicure, assenza salvagente anulare, assenza kit primo soccorso, assenza boe e cima di segnalazione del corridoio di lancio). Al Porto turistico di Marina, infine, gli agenti della squadra nautica, insieme alla Protezione Civile, hanno soccorso un’imbarcazione in avaria.

TROFEO “SAN GIOVANNI”

Il team del presidente Franco Massari parteciperà sabato 25 agosto alla 22esima edizione della gara ciclistica di Ragusa in onore di San Giovanni, organizzata dallo Csain in collaborazione con la Cattedrale. Una manifestazione che, a differenza del passato, non si svolgerà più in notturna bensì in orario pomeridiano. Modificato anche il percorso che si snoderà su un circuito di cinque chilometri da ripetere otto volte.

I Nas alla fiera del bestiame di Giarratana, sequestrati 40 cavalli

Blitz dei Nas alla fiera del bestiame di San Bartolomeo, a Giarratana. I carabinieri sono intervenuti insieme ai veterinari dell’Asp. Su 300 cavalli controllati, provenienti da tutta la Sicilia per essere ammirati e commercializzati, una quarantina di equini sono stati posti sotto sequestro perché trovati privi di microchip e attestati da documenti falsi. Oltre al sequestro del bestiame, elevate anche 40 mila euro di sanzioni amministrative. Due persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica. Si tratta di un modicano e uno sciclitano.

MONTEROSSO ALMO, FESTA DI SAN GIOVANNI

Domenica 2 Settembre a Monterosso Almo si svolgeranno i festeggiamenti Patronali in onore di San Giovanni Battista. Questi alcuni dei momenti più importanti del programma: Giovedì 23 agosto inizio della Festa; dal 24 agosto all’1 settembre solenne novenario alle ore 19.30 Santo Rosario e Vespri e alle ore 20.00 Santa Messa Solenne; martedì 28 agosto ore 21.30 P.zza San Giovanni, la Compagnia Teatrale “Il Piccolo Teatro” di Monterosso Almo presenta “Don Gesualdo e la Ballerina” in collaborazione con l’amministrazione comunale; mercoledì 29 agosto, Solennità del Martirio di San Giovanni Battista, ore 20.00 celebrazione Eucaristica presieduta da sua eminenza il cardinale Velasio De Paolis, presidente emerito della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede e Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo, concelebrano i Sacerdoti provenienti dalla Comunità Parrocchiale o che vi hanno prestato servizio; giovedì 30 agosto, ore 21.30 P.zza S. Giovanni, a cura dell’Amministrazione comunale, concerto lirico sinfonico diretto dal M.stro Umberto Terranova; venerdì 31 agosto ore 21.30, P.zza S. Giovanni, a cura dell’Amministrazione comunale, la IX edizione del Premio Aquila D’oro; sabato 1 settembre ore 11.00, discesa dall’altare maggiore del simulacro del Santo Patrono, alle 21.30 in p.zza S. Giovanni, la VII Festa dell’Emigrato con spettacolo musicale con Enrico Ruggeri in concerto; domenica 2 settembre, Solennità di San Giovanni Battista, dalle 5 alle 6 pellegrinaggio di fede della Città di Giarratana, che scioglie il suo voto annuale al Battista, alle 6.00 Solenne Celebrazione Eucaristica per i pellegrini presieduta dal Parroco don Marco Diara, alle 10.00 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Paolo Urso, alle 11.00 tradizionale “Nisciuta” del Simulacro del Santo Patrono tra squilli di trombe, lancio di una moltitudine di ‘nzaiarieddi, e scoppio dei fuochi d’artificio curato dalla ditta Fuochi s.r.l. di Chiarenza, alle 17.00 tradizionale cena, alle 22.00 in c.da Casale, spettacolare trattenimento Pirotecnico curato dalla ditta La Rosa International Fireworks, alle 22.30 tradizionale rientro della Processione con il Simulacro del Santo Patrono di Monterosso Almo portato a spalla dai fedeli, alle 23.15 in P.zza San Giovanni, spettacolare trattenimento Piromusicale curato dalla ditta Fuochi s.r.l di Chiarenza, alle 23.30 rientro della processione e reposizione del simulacro del Santo Patrono di Monterosso sull’Altare Maggiore.

OFFERTA SANITARIA, IL COMMENTO DELL’ON. AMMATUNA

“Si può pensare che i servizi sanitari possano funzionare meglio con 600 unità di personale in meno? Prima della riforma sanitaria la dotazione organica complessiva in provincia di Ragusa ammontava a 4.016 unità lavorative, cifra che è scesa a 3.396 dopo i tagli effettuati dal governo regionale”. A dirlo è l’on. Roberto Ammatuna del Pd che commenta così alcuni dati relativi alla sanità ragusana. “E ancora a questa dotazione organica, già di per sé asfittica ha dichiarato ancora l’on. Ammatuna -, bisogna detrarre altro personale fino ad arrivare a 3320/3350 unità, che rappresentano la cifra degli effettivi. La ratio della riforma sanitaria era quella di tagliare gli sprechi ed avviare una riqualificazione del servizio. Nei fatti, si è provveduto soltanto a mettere in atto l’operazione più semplice: tagliare il personale. In provincia di Ragusa poi – ha dichiarato ancora il parlamentare regionale del Pd – questa epurazione è stata particolarmente aggressiva. Ecco perché i livelli essenziali di assistenza sono in calo. Non c’è un posto libero negli ospedali per i tagli effettuati nei posti letto per acuti, senza che sia avvenuta l’integrazione di quelli per la lungodegenza e per la riabilitazione. Sempre per mancanza di personale non è stata attivata a Ragusa e Vittoria l’Osservazione Breve, si vogliono sopprimere – ha dichiarato ancora l’on. Ammatuna – i Pronto Soccorso di Scicli e Comiso lasciandoli senza il supporto h24 del Laboratorio Analisi e di Radiologia e i servizi di prevenzione e la medicina del territorio non funzionano. Le liste di attesa si allungano ed in qualche ospedale di notte c’è soltanto una unità ausiliaria per tutti i reparti. La istituzione dei PTA rimane ancora monca ed in alcune Unità Operative le dotazioni organiche non sono complete. Certo, rispetto alla precedente gestione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il nuovo Commissario ha fatto un passo avanti avviando la mobilità – ha dichiarato ancora l’on. Ammatuna -, ma questo non è ancora sufficiente. E’necessario adesso portare a compimento i concorsi già iniziati ed avviarne dei nuovi per coprire i posti vacanti in organico”, ha concluso l’on. Roberto Ammatuna del Pd.

Sequestrati beni per mezzo miliardo di euro a presunto estorsore di Pozzallo

Martedì mattina, a parziale conclusione di un’articolata attività investigativa condotta su un giro di usura a Pozzallo, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Modica su richiesta della locale Procura sottoponendo a sequestro beni mobili ed immobili che, nel corso delle indagini, sono risultati essere di proprietà di T.G., 80enne pensionato pozzallese. I militari dell’Arma hanno sequestrato: un’autovettura di media cilindrata, un appartamento situato a Dairago (Mi) e composto da 10 vani con garage di 30 mq; un immobile situato a Pozzallo e composto da un appartamento di 10 vani, da un locale commerciale di 123 mq e da un garage di 20 mq; un appartamento situato a Pozzallo e composto da 6 vani, un terreno situato a Pozzallo di 300 mq circa, un terreno situato a Pozzallo di 1000 mq circa. I Carabinieri hanno poi “bloccato” 3 conti corrente aperti dall’indagato presso altrettanti istituti di credito di Pozzallo. Il valore stimato dei beni sottoposti a sequestro è di circa 500.000 euro.

RAGUSANI SENZ’ACQUA

Dopo aver tartassato i cittadini con canoni idrici salatissimi, l’amministrazione di Nello Dipasquale non riesce a garantire il servizio di approvvigionamento. I gravi disagi subiti a Marina di Ragusa, purtroppo, non sono serviti a sensibilizzare gli amministratori comunali ad un impegno più adeguato per risolvere i problemi di Ragusa. Si torna dal Marina di Ragusa, dove interi quartieri hanno patito la sete, e si arriva in città convinti che l’incubo sia finito, si apre il rubinetto e …non c’è acqua. Succede nel centro storico di Ragusa, in Via San Vito, in Via Armando Diaz. “Non ci possiamo lavare la faccia” impreca un cittadino che dichiara di non voler pagare più il canone idrico, se il problema dovesse persistere. Cosa succede in questa città dove non si riesce più a garantire la soglia minima dei servizi. Di cosa si occupano il Sindaco e i suoi accoliti?

PUNTA SECCA, RACCOLTA DEI RIFIUTI E POLEMICHE

“Il comune deve garantire un servizio di raccolta dei rifiuti puntuale ed efficiente”. Ad “ammonire” l’amministrazione comunale è il responsabile dell’ufficio igiene dell’Asp 7, del poliambulatorio di Santa Croce, Giovanni Barone, che interviene sull’annosa vicenda della raccolta rifiuti a Punta Secca. Un braccio di ferro tra gli esercenti e l’amministrazione che ha voluto, per ridare decoro alla borgata, togliere i cassonetti dal centro storico. Una scelta che ha sollevato un vespaio di polemiche con la dura presa di posizione dei commercianti. “Ricordo altresì agli esercenti – tiene a precisare Barone – di attenersi in maniera scrupolosa e puntuale al manuale di autocontrollo in materia igienico sanitaria. Ogni anomalia sarà sanzionata”. Un’estate da dimenticare, esclamano i commercianti. “L’amministrazione comunale – dicono gli esercenti – ha impedito che gli esercenti, al termine della giornata lavorativa, abbandonassero i sacchi dell’immondizia nei pressi dei propri locali commerciali in attesa della raccolta e dello svuotamento dei trespoli ad opera della ditta dello smaltimento rifiuti. Eppure, sistemare i sacchi della spazzatura in ideali aree di raccolte, alle 2.30 del mattino, non avrebbe arrecato alcun danno a turisti e villeggianti oltre che al decoro urbano. A quell’ora, infatti, Punta Secca è già desolatamente vuota. Ci chiediamo il perché di questo ostruzionismo – si legge in una lettera ad opera di un gruppo di esercenti della frazione rivierasca -, perchè dobbiamo trasportare ogni sera 12, 13 sacchi neri, con i nostri mezzi, fuori dal centro storico in uno dei pochi cassonetti presenti. Perchè l’amministrazione non ha provveduto alla raccolta porta a porta. L’assessore Pluchino, dopo essersi mostrato interessato ed aver preso appunti, non ci ha fatto sapere nulla”. L’assessore Rosario Pluchino parla di una polemica sterile: “Perchè in tutte le località turistiche i contenitori sono fuori dal centro storico. L’ordinanza del Comune impone di gettare i rifiuti dalle 20 in poi”.

RAGUSA, LE PROPOSTE DI CONFCOOPERATIVE: “SNELLIRE LA BUROCRAZIA E AGGREGARE LE AZIENDE”

La cooperazione per aggredire il mercato. Un impegno “comune” per snellire la burocrazia e operare una semplificazione degli enti dedicati alla materia agricola. Una politica di interventi finalizzati alla realizzazione di azioni di accompagnamento alla modernizzazione e all’accrescimento della competitività delle cooperative. La proposta di Confcooperative Ragusa appare semplice ma troppo spesso difficile da attuare. “Se vogliamo la competitività e la crescita delle nostre imprese cooperative – dice il direttore di Confcooperative, Emanuele Lo Presti – diventa necessario e vincente organizzare e valorizzare le risorse locali del territorio. Stiamo vivendo una crisi che, a più riprese, colpisce il settore agricolo e che per essere combattuta e, speriamo superata, richiede una sempre maggiore aggregazione tra gli operatori”. Le cooperative attualmente associate a Confcooperative sono 126, a cui aderiscono circa 2062 cooperatori con una buona percentuale di donne. I settori in cui è riconducibile l’impegno della Unione provinciale sono: l’agricolo ed agroindustriale, sociale, abitazione, servizi, produzione e lavoro, turismo. “Confcooperative – aggiunge il vice commissario Gianni Gulino – è la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo locale. Per quanto riguarda nello specifico il settore dell’agricoltura rappresentiamo cooperative che sono il fiore all’occhiello dell’economia provinciale; nell’ambito delle direttive generali di Confcooperative – spiega Gulino – le linee politico sindacali ed organizzative del settore agricolo ed agroalimentare vengono rappresentate da Fedagri”.

RAGUSA, LA STAGIONATURA DEI FORMAGGI

L’unico settore della filiera in crescita. Nonostante la crisi del prezzo del latte. I formaggi, il ragusano Dop, e il caciocavallo, danno un valore aggiunto alle imprese. Una scommessa, quella della Cooperativa Progetto Natura, che ha sortito gli effetti sperati. Un centro di stagionatura e confezionamento dei formaggi. Una struttura unica del suo genere nell’Italia meridionale. Ventimila forme di formaggio che vengono gelosamente custodite e stagionate. Un processo lento, dalla salamoia, all’invecchiamento alla stagionatura. Fino al confezionamento. Anche in piccole porzioni. “E’ un settore in grande crescita – dice il direttore di Progetto Natura, Salvatore Cascone – in un momento di grande difficoltà della filiera agroalimentare. I formaggi di qualità possono dare un valore aggiunto a questo lembo di territorio”. Una scelta coraggiosa di chiudere le porte ai caseifici e valorizzare i formaggi tipici fatti con metodi tradizionali. “Lavoriamo con le eccellenze della provincia – spiega Cascone – con quei produttori che ci danno garanzie di assoluta qualità sulla tipicità dei formaggi. Ad oggi abbiamo in magazzino ben 20 mila forme di formaggio di produttori di ogni parte della Sicilia. Siamo in grado di accogliere fino a 35 mila forme di formaggio”. La crisi del latte ha messo in ginocchio l’economia agricola della provincia. “Abbiamo grosse difficoltà per recuperare i debiti pregressi – aggiunge il direttore della cooperativa – gli industriali del latte hanno difficoltà a pagare le fatture in tempi ragionevolmente brevi. Per noi diventa di fondamentale importanza avere la liquidità necessaria per pagare i nostri soci conferitori”.

POZZALLO, RIVOLTA AL CPSA. ARRESTATI 14 TUNISINI

Nel tardo pomeriggio di lunedì, personale della Squadra Mobile di Ragusa, unitamente a Militari dell’Arma dei Carabinieri di Modica e della Guardia di Finanza della Tenenza di Modica, hanno arrestato Attia Elhadi, tunisino di 34 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Mesrati Hamed, tunisino di 38 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Alì Aymen, tunisino di 30 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08. 2012; Boussef Saber, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Gabsi Abdelkrim, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Jebali Manssef, tunisino di 31 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Kraiem Tahar, tunisino di 26 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Sayar Rabie, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Fadalaoui Mehdi, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Zaoui Ahmed, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Sarhane Rami, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Fahmi, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Anis, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Saadali Mohamed, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012. Tutti e quattordici i tunisini sono ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso i tutori delle Forze dell’Ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per il servizio di ordine pubblico. Nella mattinata di lunedì i tunisini, ospiti del C.p.s.a. di Pozzallo, avrebbero manifestato segni di nervosismo, avvicinandosi all’uscita ovest del centro e cercando di creare un varco a spallate tra le Forze dell’Ordine che erano presenti. Il personale delle Forze dell’Ordine ha fronteggiato l’episodio riuscendo ad allontanare i tunisini, che avrebbero iniziato a lanciare contro gli operatori delle Forze dell’Ordine sedie, faretti, scarpe ed estintori. Un oggetto contundente ha colpito in pieno petto un agente della Questura di Ragusa, mentre una bottiglia ha colpito al volto un militare dell’Arma dei Carabinieri, provocandogli una ferita allo zigomo destro. Entrambi gli operatori delle Forze dell’Ordine hanno fatto ricorso alle cure mediche del presidio territoriale di emergenza di Pozzallo riportando, rispettivamente, 6 giorni e 4 giorni di prognosi. Intanto gli extracomunitari avrebbero devastato la struttura, dove erano ospitati, distruggendo l’impianto di videosorveglianza, le porte e le vetrate interne ed esterne, allagando alcuni uffici interni usando le lance antincendio, distruggendo gli armadi col materiale vestiario della Protezione Civile, distruggendo anche computer e altro materiale informatico che era custodito negli uffici interni di polizia, dopo averne forzato ed aperto le porte di accesso. Inoltre gli extracomunitari avrebbero usato alcuni estintori del sistema anticendio come armi contundenti, lanciandoli contro il personale delle Forze dell’Ordine. Le schegge di vetro delle porte e delle finestre distrutte sarebbero state usate come armi da taglio. Ma gli extracomunitari avrebbero pure divelto opere murarie e mattoni, utilizzati come oggetti contundenti e lanciati contro le Forze dell’Ordine, distrutto la rubinetteria dei servizi igienici (usata come corpo contundente contro le Forze dell’Ordine), e distrutto parte dell’impianto elettrico con lo scopo, probabilmente, di usarne i cavi per fuggire dal tetto della struttura sul quale si erano asserragliati e dal quale avrebbero lanciato oggetti e corpi contundenti verso le Forze dell’Ordine, sempre al fine di fuggire dalla struttura dove erano ospitati. Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Modica e Ragusa a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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