26-04-2024
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ULTIMO APPUNTAMENTO ALLA BOTTEGA DEI SAPERI

image1Dopo aver assaporato vari cibi propri dei paesi di origine dei partecipanti al progetto ”Costruiamo saperi”, e dopo aver conosciuto meglio le loro culture, il quinto evento sarà dedicato interamente ai prodotti tipici ragusani. L’evento è programmato per Sabato 9 Gennaio dalle 18:30 alle 21, presso la “Bottega dei saperi” (Corso Vittorio Veneto 158-160), e sarà aperto a tutti i cittadini, i quali potranno portare in dono libri di qualsiasi genere e in qualsiasi lingua, per aggiungere nuovi volumi ai numerosi già generosamente donati da alcuni cittadini, e collocati nella libreria delle Bottega.

BARATTO AMMINISTRATIVO, IL CONSIGLIERE COMUNALE D’ASTA PRESENTA UN ORDINE DEL GIORNO

download (1)“In un momento di crisi socioeconomica come quello che vive la nostra città, con un aumento spropositato delle tasse come quello attuato da questa amministrazione, il baratto amministrativo può rappresentare una proposta utile per dare delle risposte a pezzi di città che vivono una crisi terribile a tal punto da non potere pagare i tributi. Questa proposta, che in soldoni servirebbe alle famiglie che, non potendo pagare le tasse, forniscono un servizio alla città, rappresenta anche una risposta concreta che può aiutare il Comune a migliorare il decoro urbano, a pulire le scuole o le strade, a rigenerare la città. Perdurando l’attuale momento di crisi, che si abbatte soprattutto sulle fasce più deboli, sulle famiglie che non hanno la possibilità di usufruire di un reddito, riteniamo che sia opportuno che il Comune di Ragusa possa affrontare questa sfida dotandosi di un regolamento riguardante il baratto amministrativo”. E’ quanto afferma il consigliere comunale del Partito Democratico, Mario D’Asta, che ha presentato un ordine del giorno in aula chiedendo che lo stesso sia messo ai voti per impegnare l’Amministrazione comunale ad attivare tutte le procedure concernenti l’istituzione del suddetto provvedimento. “Gli interventi – afferma D’Asta – possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade oltre al decoro urbano più in generale e possono riferirsi pure al recupero di aree e beni immobili inutilizzabili, in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. A fronte di ciò, il Comune può deliberare riduzioni e esenzioni di tributi inerenti il tipo di attività posta in essere. L’esenzione, come recita la relativa norma, è concessa per un periodo limitato e definitivo, per specifici tributi e per attività individuanti fini comuni, in ragione all’esercizio sussidiario posto in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.

MESSAGGIO DI COMMIATO DEL PREFETTO VARDE’

varde1Riceviamo e pubblichiamo la lettera di saluto del Prefetto Vardè: “E’ con grande dispiacere che, al termine del mio incarico, lascio la terra iblea per andare a svolgere le funzioni di Prefetto nella provincia di Brindisi. Porterò sempre nel cuore questa provincia, il calore sincero della sua gente laboriosa e accogliente, che ha sempre dimostrato grande senso civico ed incondizionata fiducia verso l’istituzione che rappresento Non è possibile dimenticare la grande bellezza di questo territorio con il tardo Barocco – patrimonio dell’umanità – di Ragusa con Ibla, Modica e Scicli; l’amenità del suo litorale che si estende per oltre 100 chilometri, l’incantevole paesaggio del suo entroterra. Ho cercato di corrispondere al meglio alla considerazione che mi è stata riservata, profondendo il massimo impegno per contribuire alla risoluzione delle problematiche che inevitabilmente affliggono anche questo territorio, con spirito di servizio e vicinanza alla gente, principi a cui ho sempre improntato la mia attività, nella consapevolezza che non è più tempo di autoreferenzialità, ma è necessario qualificare la propria funzione con un proficuo apporto finalizzato al miglioramento della condizione civile. La dura crisi economica iniziata nel 2008 ha continuato a spiegare i suoi effetti nefasti per tutta la durata del mio mandato, acuendo le problematiche socio- economiche ed occupazionali, che hanno richiesto una attenta attività di mediazione nelle tante vertenze di lavoro, sia in ambito aziendale sia riguardo i pubblici dipendenti dei Comuni – afflitti da gravi problemi finanziari -, del Consorzio di bonifica, nonché i forestali ed i lavoratori della formazione professionale, in un crescendo di difficoltà legate alla progressiva riduzione delle entrate che ha avuto riflessi sulla capacità degli enti pubblici di erogare i servizi di competenza, come i servizi ai disabili da parte della ex provincia. Crisi economica, peraltro, che è stata come benzina sul fuoco per le drammatiche conseguenze delle aste giudiziarie, problematiche mai trascurate dalla Prefettura. Ho vissuto insieme a voi momenti indimenticabili per la provincia, come lo “start-up” dell’aeroporto di Comiso, l’avvio dei lavori di realizzazione del primo tratto autostradale (Rosolini-Modica) a cui tanta attenzione è stata dedicata – soprattutto per predisporre le necessarie misure contro le infiltrazioni mafiose – insieme al raddoppio della SS 514, progetto che in questi anni ha fatto importanti passi avanti che hanno consentito di mantenere gli impegni finanziari, ma che richiede ulteriore attenzione. Tra le problematiche di ordine e sicurezza pubblica affrontate nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno richiesto molta attenzione i fenomeni di criminalità predatoria – reati la cui potenzialità offensiva, in un momento di grave crisi economica, viene percepita a volte con particolare apprensione – e dello spaccio di stupefacenti; ma grande attenzione è stata dedicata anche ai fenomeni sintomatici di una possibile riorganizzazione della criminalità organizzata, ed in tale contesto sono stati adottati provvedimenti dolorosi ma inevitabili per stroncare sul nascere tentativi di infiltrazione mafiosa in una amministrazione comunale, a tutela della sua comunità. Da ricordare anche le specifiche iniziative finalizzate al contrasto dello sfruttamento della manodopera straniera nelle campagne. Ma la provincia di Ragusa è ormai conosciuta nel mondo, con Pozzallo, come uno dei maggiori approdi dell’imponente flusso di migranti in atto: in due anni e mezzo sono transitati dal Centro di primo soccorso e accoglienza circa 50.000 migranti: la gestione di questo fenomeno, di dimensioni bibliche, ha richiesto un impegno incessante ed una spasmodica attenzione ed ha riservato momenti dolorosissimi che non potrò mai dimenticare: ho ancora davanti agli occhi l’immagine dei 13 poveri corpi allineati sulla spiaggia di Sampieri ed i 45 cadaveri stipati nella stiva di una motobarca da pesca, morti asfissiati e recuperati con grande difficoltà grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, nel porto di Pozzallo. Il fenomeno dell’immigrazione in questa provincia si percepisce nella sua tangibile drammaticità e ha richiesto interventi continui anche sotto il profilo dell’integrazione, pianificati in molte riunioni del Consiglio territoriale per l’Immigrazione. Tre anni e due mesi volati via, in un lavoro intenso che mi ha molto arricchito professionalmente e umanamente facendomi vivere una esperienza esaltante, ma che ho potuto svolgere, spero in modo proficuo, grazie alla disponibilità ed alla collaborazione che ho riscontrato a tutti i livelli. E vorrei ringraziare le forze di polizia, nelle persone del Questore e dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno svolto una attenta azione di controllo del territorio e di prevenzione dei reati, condividendo una proficua pianificazione dei servizi in sede di coordinamento, con il coinvolgimento anche del corpo forestale e della polizia penitenziaria, in una sinergia che ha consentito un notevole decremento dei reati rispetto al 2013, come attestato dalle statistiche recentemente diffuse. Grazie a loro ed alla Capitaneria di porto anche per l’enorme sforzo profuso per la gestione dei flussi migratori con l’encomiabile apporto dell’Amministrazione comunale di Pozzallo – con il Sindaco sempre in prima linea – dei medici dell’ASP, dei Volontari della protezione civile e di Croce Rossa Italiana, dell’ACHNUR, delle ONG di OIM, SAVE THE CHILDREN e Medici senza Frontiere a cui va la mia sincera riconoscenza. Un doveroso saluto vorrei rivolgere ai Sindaci della provincia, a partire dal Sindaco di Ragusa, città dove ancora risiedo, che ringrazio per il loro prezioso servizio e per il coraggio che ogni giorno dimostrano amministrando complicati contesti sociali in situazioni finanziarie difficilissime. Un affettuoso saluto ai due Vescovi che ho avuto la fortuna di conoscere. Saluto e ringrazio il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica per la delicata attività giudiziaria che svolgono con grande equilibrio ed efficacia. Un pensiero va al mondo della scuola e dell’università ed un grazie anche ai dirigenti degli Uffici pubblici statali e regionali, che continuano a svolgere silenziosamente la loro funzione nelle sempre crescenti difficoltà della spending review. Un saluto cordiale alle organizzazioni sindacali, alle rappresentanze delle categorie economiche, alle associazioni del privato sociale, al mondo dell’imprenditoria. Un grazie speciale ai clubs services per la calorosa accoglienza che mi hanno riservato e per le loro tante iniziative di particolare valore sociale e culturale, ed agli organi di informazione, che hanno seguito con interesse e correttezza l’attività della Prefettura. Ma un ringraziamento particolare devo ai dirigenti ed a tutto il personale della Prefettura senza il cui supporto poco avrei potuto fare. Infine ringrazio tutti i cittadini della provincia, che con la loro benevolenza mi hanno consentito di svolgere con grande soddisfazione il mio incarico fino in fondo. Auguro, pertanto, a questa bella comunità – nella speranza che i segnali di ripresa economica già avvertiti si consolidino -, tanta prosperità e benessere, che merita in pieno”.

SERVIZIO DI TRASPORTO DEGLI STUDENTI DISABILI, LA SENATRICE PADUA A COLLOQUIO CON L’ASSESSORE REGIONALE LANTIERI

172000010-e50303f1-f655-4ea8-9eaa-1e7e4d56fa80La senatrice Venerina Padua ha sollecitato l’assessore regionale agli Enti locali, Luisa Lantieri, a trovare una soluzione per la delicata questione riguardante la sospensione del servizio di trasporto degli studenti disabili a causa della mancanza di fondi destinati all’ex Provincia di Ragusa, oggi Libero consorzio comunale. “E’ un problema molto serio, non rinviabile, che va affrontato subito – afferma la senatrice Padua – ho contattato telefonicamente l’assessore Lantieri la quale mi ha spiegato che si sta cercando, attraverso il fondo di solidarietà, di destinare delle somme supplementari all’ex Provincia di Ragusa. Somme che dovrebbero servire a coprire il vuoto finanziario. E forse già in serata o al più tardi domani mattina qualche notizia positiva si potrebbe ottenere. Ricordiamo che gli studenti disabili non potranno più essere accompagnati a scuola perché è venuta a mancare la relativa copertura finanziaria. In pratica, non ci sono soldi all’ente di viale del Fante per questo, che è il più importante, come per altri servizi. In una società civile, è improponibile che si debba fare ancora i conti con emergenze del genere. Per mettere sotto attenzione la suddetta e altre problematiche ho già preso appuntamento per un incontro con il commissario straordinario Dario Cartabellotta che si reinsedierà in queste ore e che incontrerò nella giornata di domani”.

LA PROVINCIA DELLA VERGOGNA, NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO PER GLI STUDENTI DISABILI

downloadRagusa è l’unica provincia siciliana in cui è stato tagliato del tutto il servizio di assistenza e trasporto per gli studenti disabili. L’ente ex Provincia ha comunicato di essere in dissesto e di non avere più i fondi per questo servizio. Le associazioni che raggruppano le famiglie degli utenti, 170 in tutta la Provincia di Ragusa, da circa due anni lottano per ottenere un loro diritto. Si sono rivolti al Garante della disabilità, al ministero delle politiche sociali, al Tar, e nonostante i pronunciamenti e le sentenze la realtà è lo stop al servizio. L’ente provincia nel passato aveva sempre garantito l’assistenza agli studenti disabili – il costo del servizio si aggira sui 180 mila euro al mese- poi la fine dell’ente ha decretato la morte di un diritto sancito dalla Costituzione. Ci domandiamo: perchè un ente che si avvale della presenza di dirigenti pagati a peso d’oro (tra stipendio fisso e indennità di risultato e di posizione la media supera abbondantemente i 100 mila euro annui per ciascuna di queste figure ) non è riuscita  a programmare, magari con appalti minimi e ridotti, un servizio così importante? Se il commissariamento ormai lunghissimo dell’ente di viale del fante non ha portato all’unico obiettivo atteso – ossia in primo luogo i tagli e la riduzione dei costi del personale svuotato di compiti e funzioni – si può pensare che dopo lo smarrimento politico che ha invaso il Palazzo in attesa che la Provincia si trasformi in chissà cosa, la sregolatezza abbia preso piede calpestando il rigore e la responsabilità morale? Come si fa a mantenere intatta la spesa alla voce dirigenti mentre il mondo di fuori chiede solo diritti base? I tagli effettuati perchè non riguardano mai i privilegiati burocrati? Cosa hanno prodotto alla provincia i signori dirigenti per portarsi a casa queste cifre stratosferiche? Si può dare un giudizio sulla gestione commissariale? Perchè la Regione non nomina un commissario per l’ex Provincia di Ragusa? Gli uffici regionali forse si sono accorti che questo ente ragusano è concentrato e chiuso nell’unica esigenza di tutelare se stesso? Le famiglie degli studenti disabili sono più che coscienti di questo disastro. In un comunicato si legge: ” Ancora una volta la Sicilia conquista un altro triste primato: quello di negare il diritto allo studio agli studenti disabili. Il caos istituzionale derivante dal pasticcio legislativo sulle ex province nei fatti produrre che alla ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie gli studenti disabili il cui trasporto da casa a scuola dovrebbe essere garantito dalle ex province sarà sospeso.  Nessuno tra governo e Ars si tiri fuori. Sia garantito il diritto a frequentare le istituzioni scolastiche. Le associazioni dei disabili e le loro famiglie sono pronte a scendere in piazza per i loro diritti  e per la loro dignità”.

Comune di Chiaramonte Gulfi, al via le prime stabilizzazioni dei precari

stabilizzazioneLa pianta organica del Comune si incrementa di cinque unità lavorative. Con la firma del contratto di stabilizzazione con decorrenza dal 1 gennaio 2016 . Dopo anni di lavoro precario i primi cinque lavoratori precari finalmente potranno dirsi soddisfatti per il riconoscimento di un lavoro stabile atteso da tempo. Nella sede municipale, presenti il Sindaco Vito Fornaro e il responsabile del servizio che hanno curato tutti gli aspetti burocratici e le formalità di rito, i dipendenti (Carmelo D’Avola , D’Angelo Giovanna, Gatto Angela, Gatto Paolo, Scifo Paolo) hanno sottoscritto il contratto con il definitivo addio al precariato. In merito alla stabilizzazione grande soddisfazione ha espresso il Sindaco il quale ha seguito la vicenda sin dal suo insediamento nel 2012, sostenendo i precari persino nei vari sit-in di protesta e dando alla fine una svolta alla questione del precariato. “L’obiettivo della mia amministrazione – dice il sindaco – è la stabilizzazione di tutti i precari attraverso delle procedure che prevedono le assunzioni in base alle somme disponibili e alle necessità dell’Ente in relazione al potenziamento dei servizi ai cittadini.”

Sospensione dei servizi per studenti disabili: dal 7 gennaio ragazzi a casa

protestaLa notizia giunta da Palazzo della Provincia riguardo la sospensione dei servizi a sostegno degli studenti disabili per mancanza di fondi e conclamato dissesto finanziario dell’ente ha suscitato ovunque indignazione. Il sindacato Cgil scrive: “Consideriamo grave, un attentato alla civile convivenza e al legittimo diritto allo studio degli studenti diversamente abili il fatto che, da giovedì 7 gennaio  saranno costretti a rimanere a casa perché i servizi a loro destinati sono stati, giocoforza, sospesi dal Libero Consorzio di Ragusa – ex provincia regionale – per mancanza di fondi. La Cgil manifesta il pieno e incondizionato sostegno agli studenti e alle loro famiglie che oltre a subire un disservizio devono sopportare un’umiliazione non potendo assicurare un normale percorso formativo ai figli. Siamo vicini e solidali ai lavoratori delle cooperative sociali che da parte loro, siamo certi, metteranno in campo tutte le azioni possibili per recuperare un servizio particolare e delicato che tutela la dignità del lavoro e quella formativa degli studenti diversamente abili. Se la Regione ha operato un taglio vistoso nei trasferimenti al Libero Consorzio di Ragusa, spingendolo sostanzialmente al dissesto, la Cgil fa appello, in primo luogo, ai sindaci dei comuni iblei perché possano fare sentire alta la voce del proprio dissenso su questa palese ingiustizia. Attiveremo -conclude la Cgil – la nostra organizzazione a livello regionale per avere una pronta interlocuzione con il Governo Crocetta perché la vicenda possa essere affrontata e risolta nel migliore dei modi. Si tratta di garantire un diritto costituzionalmente tutelato e sul quale nessuna procedura tecnica o burocratica, legata alla disponibilità di risorse, può negare il suo riconoscimento e in particolare se rivolto ad una categoria debole come quella dei soggetti diversamente abili”.

Cpsa di Pozzallo, la Lorefice (M5S) scrive al nuovo prefetto di Ragusa

 

Operatrici-di-MSF“Esprimo la mia vicinanza a quanti tra operatori, volontari e forze dell’ordine si trovano quotidianamente a fronteggiare le situazioni più o meno complesse dei centri d’accoglienza e degli sbarchi. Le ragioni che hanno portato Medici Senza Frontiere ad andare via dal Cpsa di Pozzallo vanno analizzate punto per punto al fine di trovare il nodo che al momento sembra attanagliare uno dei centri più importanti in Sicilia e di venire incontro a quanti vi lavorano e agli ospiti”. Così la parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice che ha scritto una nota al nuovo prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi dando la propria disponibilità ad un incontro a seguito della decisione di Medici senza frontiere di lasciare il Centro accoglienza migranti di Pozzallo. Le ragioni l’organizzazione umanitaria le aveva già anticipate durante l’audizione, alla quale era presente la Lorefice, in ‘Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e identificazione nonché sulle condizioni di trattamento dei migranti nei centri d’accoglienza”. Nella nota al prefetto di Ragusa la parlamentare del M5S afferma: “Credo nessuno possa mettere in dubbio il ruolo determinante della suddetta organizzazione all’interno del Cpsa, così come credo che la comunità pozzallese si sia rivelata sempre molto ospitale e accogliente anche quando le condizioni non erano propriamente favorevoli, motivo per il quale penso andrebbero individuate le cause e responsabilità che hanno portato ad una tale decisione, nella speranza di poter trovare una soluzione”.

Quarto appuntamento alla bottega dei saperi

tavolaProseguono gli eventi interculturali del progetto della Diocesi di Ragusa, “Costruiamo saperi”. Sempre presso la “Bottega dei saperi”, punto d’incontro, di relazione, di ristoro e salotto urbano, situato Ragusa in Corso Vittorio Veneto 158-160, questo martedì 5 Gennaio dalle 18:30 alle 21, si svolgerà il quarto dei cinque eventi in programma fino al 9 Gennaio. L’evento sarà dedicato alle tradizioni dell’Est Europa (Polonia e Albania). “Costruiamo saperi” è un progetto che sta coinvolgendo e incuriosendo tanti cittadini ragusani. Si ricorda che presso la Bottega, chiunque può portare in dono un libro (di qualsiasi genere e in qualsiasi lingua) per abbellire il luogo con la

RESTAURO DI UN ANTICO CALESSE CUSTODITO AL CASTELLO DI DONNAFUGATA

 

 

hi-mpl340000067cVerrà restaurato l’antico calesse appartenuto alla famiglia del dott. Fulvio Manno donato anni addietro al Comune di Ragusa ed oggi custodito nei bassi del Castello di Donnafugata. L’Amministrazione Comunale infatti ritiene opportuno valorizzare questo manufatto d’epoca dopo un adeguato intervento di restauro che ne consentirà l’esposizione in uno dei cortili dell’antico maniero di proprietà comunale. Il settore beni culturali  ha affidato al restauratore Costantino la Rosa, accreditato presso la locale Soprintendenza, l’intervento di restauro conservativo del calesse, che è stato datato fine ‘800 inizi ‘900, per un importo complessivo di di € 2.500.

Pozzallo, Medici senza frontiere lascia il Centro di accoglienza: “Non ci sono condizioni per collaborare”

201505040327340758005_MGTHUMB-INTERNAL’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere annuncia l’uscita dal Centro di prima accoglienza e soccorso di Pozzallo e la chiusura del progetto di supporto psicologico nei Centri di Accoglienza Straordinaria della Provincia di Ragusa. “Non ci sono le garanzie minime per una collaborazione efficace” sottolinea Msf in una nota rinnovando “il proprio appello alle autorità italiane affinché sviluppino risposte concrete e di lungo termine: i bisogni delle persone più vulnerabili devono essere la priorità”. “Nonostante le nostre richieste, le condizioni precarie e poco dignitose in cui vengono accolti migranti e rifugiati appena sbarcati – quali sovraffollamento, scarsa informazione legale e tutela dei diritti – rischiano di rimanere la realtà del futuro”, dichiara Stefano di Carlo, capo missione dei ‘Medici senza frontiere’ in Italia. “In queste condizioni, la nostra capacità di offrire una risposta efficace ai bisogni medici e psicologici delle persone vulnerabili, come le donne gravide, i minori e le vittime di tortura, accolte nel centro di Pozzallo e nei centri di accoglienza di Ragusa è estremamente limitata”. Nell’ultimo anno, informa la nota dei medici umanitari, oltre 150.000 persone sono arrivate in Italia via mare, di cui circa 15.000 sono sbarcate nel porto di Pozzallo, dove l’equipe medica di MSF – composta da medici, infermieri, psicologi e mediatori culturali – ha supportato l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa per attività di screening sanitario al momento dell’arrivo degli ospiti e servizio medico 24h/24h all’interno del Centro di prima accoglienza e soccorso di Pozzallo. Dal mese di febbraio 2015, sono state effettuate oltre 3.000 consultazioni mediche. Inoltre, nei Centri di Accoglienza Straordinaria della provincia di Ragusa, ‘Msf’ ha fornito oltre 800 consultazioni di supporto psicologico e assistenza a vittime di eventi traumatici. “Sempre meno attenzione viene data alla protezione delle persone più vulnerabili che arrivano provate dal lungo viaggio. Durante lo sbarco e la prima accoglienza l’aspetto medico-umanitario deve avere la priorità e il benessere psico-fisico delle persone deve essere assicurato”, sottolinea il responsabile medico Msf dei programmi sulla migrazione. 

 

PRESEPE VIVENTE MULTIETNICO AL CSR DI RAGUSA: LUNEDÌ 4 GENNAIO APERTURA STRAORDINARIA

timthumbSei grotte, sei diverse rappresentazioni della Natività, una per ogni Continente. Il grande Presepe vivente multietnico allestito all’interno del centro di riabilitazione per disabili del Csr-Aias di Ragusa sta riscuotendo grande successo e proprio per questo è stato deciso di organizzare un’apertura straordinaria al pubblico dell’allestimento. L’evento si terrà lunedì 4 gennaio dalle 10 alle 12.30 nella struttura di via Ettore Fieramosca 76 a Ragusa.  L’enorme Presepe vivente multietnico, inaugurato il 17 dicembre, è stato interamente realizzato dagli assistiti del Centro diurno e del Centro di riabilitazione del Consorzio Siciliano di Riabilitazione-Aias di Ragusa assieme agli operatori.  I visitatori possono addentrarsi nei vari ambienti del Consorzio Siciliano di Riabilitazione in una sorta di tragitto che percorre i vari Paesi del mondo. Ogni Presepe infatti è realizzato seguendo usi e costumi dei vari Continenti: c’è il Presepe europeo (dove lo stile scelto è quello della Sicilia antica) e le Natività di Asia, America, Africa, Australia e Antartide. L’ingresso è gratuito.

NO AI BOTTI, L’AZIENDA PIROTECNICA IBLEA DICE LA SUA

fuochiLorenzo Massari, responsabile della Ditta Pirotecnica Iblea di Ragusa, si dice amareggiato per quanto avvenuto negli ultimi giorni. “L’ordinanza firmata dal sindaco Piccitto, relativa al divieto di accendere fuochi e sparare i botti a Capodanno, ci ha travolti sotto il profilo commerciale. A causa di una cattiva interpretazione del divieto, abbiamo avuto un calo del 70% in meno di giochi pirotecnici, con tutte le conseguenze del caso e la probabile ricaduta negativa sui lavoratori. L’ordinanza vieta l’accensione di botti e petardi in luoghi pubblici, come ad esempio Piazza San Giovanni o in Piazza Libertà: insomma senza l’autorizzazione della Questura non è possibile; tutto quello che si accende in luogo “pubblico” va autorizzato. La circolare Ministeriale parla peraltro dei fuochi in piazza, nelle strade in genere. Mi preme ribadire – scrive la ditta Pirotecnica iblea – un altro aspetto della vicenda dei Botti. Il problema maggiore è quello dell’abusivismo. Serve un controllo ancora maggiore, più radicato delle forze dell’ordine che già fanno tanto. Ogni giorno si registrano sequestri di tonnellate e tonnellate di botti fuori norma e dunque pericolosissimi. Ecco, la gente finisce in ospedale proprio perche compra dagli abusivi che peraltro non pagano le tasse per risparmiare qualche euro. Dico questo perche nei nostri negozi autorizzati, non venderemo mai Cipolle e Botti; peraltro vendiamo solo ai maggiorenni e offriamo prodotti sicuri a normativa con certificazioni che non superano i Db per non infastidire gli animali, e certificazioni di veterinari e veterinari comportamentalisti. Inoltre siamo scrupolosi a spiegarne l’uso ad ogni singolo cliente, rilasciando un regolare scontrino fiscale”.

BANDO ACCOGLIENZA MIGRANTI

1434647941-0-immigrazione-e-accoglienza-quante-bufale-ecco-come-funziona-e-quanto-costaLa Prefettura di Ragusa comunica che sul sito internet istituzionale www.prefettura.it/ragusa è stato pubblicato, nella sezione “Bandi di gara e concorsi”, l’avviso riguardante la procedura aperta volta alla conclusione di un accordo quadro tra la Prefettura e più soggetti economici operanti nella provincia di Ragusa per assicurare i servizi di accoglienza ai migranti richiedenti la protezione internazionale per l’anno 2016.

Di Stefano direttore ad “interim” della Casa-Museo “Giovanni Verga” a Catania

distefano ritratto1Prestigioso incarico al Direttore del Museo di Camarina Giovanni Di Stefano che è stato nominato con decreto del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali direttore, ad interim, della Casa-Museo “Giovanni Verga” di Catania. Di Stefano, dirigente Superiore dei Beni Culturali, Professore all’Università della Calabria oltre ad avere insegnato in varie università italiane è direttore di varie missioni scientifiche in Italia e all’estero. Ha diretto il servizio Beni Archeologici della Soprintendenza di Ragusa e attualmente è direttore del Museo Regionale di Camarina. Molta attesa negli ambienti culturali la nomina del direttore della Casa-Museo Verga di Catania, che svolge un ruolo di primo piano nella museografia siciliana. Un forte impegno culturale, amministrativo e scientifico attende Di Stefano che avrà da gestire il museo dedicato al romanziere e novelliere più rappresentativo del verismo italiano. “Sono già al lavoro – ha dichiarato Di Stefano – e non perderò un solo minuto per i nuovi impegni di direzione anche se l’interim dovrebbe essere non molto lungo. Camarina è nel cuore e nessun programma cambierà”.

RAGUSA, BUS NAVETTA PER IL PRESEPE VIVENTE DI IBLA

1451124301-0-successo-di-presenze-per-il-presepe-vivente-a-ragusaI bus navetta gratuiti che effettueranno nelle giornate del 3 e 6 gennaio in occasione del “Presepe Vivente”, le corse da Ibla per Ragusa, con capolinea in Viale Tenente Lena, partiranno dalla Chiesa del SS.Trovato con una fermata, prima di raggiungere il centro città, a Largo San Paolo. L’Amministrazione Comunale infatti a seguito di un nuovo accordo con l’Ast che garantirà tale tipo di servizio istituito per consentire il ritorno a Ragusa di quanti visiteranno nelle due giornate il “Presente Vivente” che si sviluppa da Piazza Carmine fino a Largo San Paolo, ha ritenuto opportuno prevedere la partenza delle corse da Ibla dallo slargo antistante la Chiesa del SS. Trovato. Ciò al fine di poter garantire il servizio di trasporto pubblico a quanti desiderano proseguire la passeggiata fino al cuore centro storico di Ibla, dopo aver visitato il Presepe Vivente. Si ricorda che i bus navetta gratuiti, con partenza da Ibla, saranno assicurati nelle due predette giornate, dalle ore 19 alle ore 21,30, con un intervallo di mezz’ora.

RAGUSA, IL SINDACO PICCITTO VIETA I FUOCHI D’ARTIFICIO A CAPODANNO

imagesMisure di prevenzione di rischi derivanti dall’utilizzo di materiale pirotecnico in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 2016, con particolare riferimento al divieto di utilizzo di petardi, botti ed artifici pirotecnici di qualsiasi genere nelle piazze e vie del territorio comunale. Le violazioni a quanto disposto saranno punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 500 euro. All’accertamento della violazione consegue anche la sanzione accessoria amministrativa della confisca degli articoli pirotecnici, pure se legittimamente detenuti, da assicurarsi mediante sequestro cautelare degli stessi. Qualora il fatto accertato integri gli estremi di una o più illeciti penali, il responsabile sarà deferito alla competente autorità giudiziaria. Nella disposizione sindacale si raccomanda, tra l’altro, di non raccogliere eventuali artifici inesplosi che dovessero rinvenirsi per strada.

CODACONS: FOTOGRAFARE E DENUNCIARE CHI FA ESPLODERE PETARDI E ALTRI MATERIALI PERICOLOSI

manifesti-choc-botti-san-giorgio-300x225Francesco Tanasi segretario nazionale Codacons  scende in campo contro i botti di capodanno e chiede a Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani un tour de force e uno speciale dispiegamento di forze nei giorni 30 e 31 dicembre per effettuare controlli e sequestrare i botti pericolosi in tutte le città. “Chi mette a rischio la vita propria e quella degli altri va denunciato – afferma Tanasi – Per questo invitiamo anche i cittadini a fotografare chi fa esplodere botti e segnalare i responsabili alle forze dell’ordine. Già molti comuni hanno risposto al nostro appello, emanando delibere che vietano i botti nella notte del 31 dicembre, ma occorre fare di più. Ogni 1 gennaio si fa la triste conta di vittime e feriti in Italia legati all’uso di petardi e altri materiali fatti esplodere per festeggiare l’arrivo del nuovo anno” – conclude Tanasi.

LA BOTTEGA DEI SAPERI

DSC_9471.JPG.770x433_q85_crop-smart_upscaleIl Progetto della Diocesi di Ragusa, “Costruiamo saperi” (a Ragusa in Corso Vittorio Veneto 158-160), con i suoi 25 partecipanti che fanno conoscere i prodotti agricoli e artigianali dei loro paesi , vedrà un secondo evento questo mercoledì 30 dicembre (dalle 18:30 alle 21.00), e sarà dedicato alla degustazione del the arabo e turco alla menta con pinoli, ai datteri ripieni e al dolce turco. Tutti possono partecipare, e donare un libro e gustare insieme il cibo. Grazie a questa serie di eventi (ve ne saranno altri fino al 9 Gennaio 2016), la Città di Ragusa può conoscere diverse persone, culture e tradizioni: un obiettivo pacifico a cui tutte le città, per motivi storici e politici, sono umanamente chiamate.

Scalo casmeneo, Lorefice: «L’aeroporto non si tocca»

Aeroporto_di_Comiso2«Quella di Ragusa è una provincia che dà fastidio e questo è ormai assodato. Ci provano quasi tutti e sempre a smantellarne le eccellenze. Tutto quello che funziona – afferma la parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice-, che inizia a dare ottimi frutti, che risveglia le speranze, che ridà certezze, viene subito preso di mira da chi ha come unico obiettivo quello di eliminare il ‘nemico’. Giusto per citarne alcune di queste dolenti note basti pensare all’università, alla sanità e adesso tocca all’aeroporto. Ovvio, funziona. Dire da ragusani che non ci stupisce, purtroppo, la possibilità del taglio dei finanziamenti sarebbe oltremodo scontato. Ma non ci arrenderemo, l’aeroporto di Comiso funziona sempre meglio, non soltanto ha incrementato il turismo negli Iblei, l’indotto, permette ai cittadini della Sicilia Orientale di muoversi più facilmente. Ci basta già non avere infrastrutture adeguate, il nostro aeroporto non si tocca. Cosa faremo? Il possibile e l’impossibile. La politica del tagliare per eliminare non continuerà a gestire le nostre vite come quelle dei burattini e non lo dico certo da parlamentare ma da cittadina ragusana e italiana. Si smuovano – conclude la Lorefice- i ‘grandi poteri’ e lo facciano per la gente, almeno una volta”.

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