03-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

RI-ARRESTATO DOPO 18 ORE

3044-MOTTA Filippo Vittoria il 17.02.1976 (1)Era stato arrestato due giorni fa, ma dopo un giorno ci è ricascato. Si tratta del pluripregiudicato Filippo Motta, 39enne vittoriese sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria, privo di patente di guida non ottenibile, fra l’altro, per mancanza dei requisiti morali. Nonostante ciò alle 15.30 di mercoledì è stato sorpreso alla guida di un motociclo di proprietà della convivente. Alla vista della Volante, Motta, che non indossava il casco ed è stato subito riconosciuto dagli Agenti, ha tentato di evitare il controllo accelerando la marcia e viaggiando spericolatamente contromano su una strada a senso unico di circolazione. La Volante si è posta all’inseguimento azionando la sirena, ma l’uomo ha superato ben dodici incroci, sempre contromano e creando gravissimi pericoli per se e per gli altri automobilisti e pedoni, sin quando ha perso il controllo del mezzo ed è rovinato a terra, per fortuna senza collidere con alcuno. Bloccato ed ammanettato è stato portato in pronto soccorso dove gli hanno diagnosticato lievi ferite, poi negli Uffici del Commissariato di Polizia di Vittoria ed infine, su disposizioni del magistrato, in carcere a Ragusa.

 

RAGUSA, GIRO DI VITE SUGLI STRANIERI PERICOLOSI

polizia-perugiaL’Ufficio Immigrazione della Questura ha intensificato le verifiche ed i controlli sul territorio notificando numerosi provvedimenti a stranieri considerati pericolosi. 48 espulsioni con l’accompagnamento alla frontiera nei confronti di altrettanti detenuti per vari reati. 43 le espulsioni con intimazione a lasciare il territorio nazionale nei confronti di soggetti stranieri comunitari e non comunitari irregolari. Nel contempo, sono state rigettate 19 istanze di rinnovo di permesso di soggiorno nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti socialmente pericolosi. Tra quanti destinatari di provvedimenti di allontanamento anche parte di quelli, nel recente, tratti in arresto ad Ispica, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Vittoria, Comiso, Ragusa ed in altri Comuni responsabili di risse, aggressioni, accoltellamenti, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La Questura precisa che quanti oggetto di provvedimenti di espulsione, non rientrano nelle categorie protette o tra quelli sbarcati a Pozzallo.

Ragusa, la Polizia Provinciale denuncia 8 cacciatori

foto di repertorio (1)La Polizia Provinciale di Ragusa ha denunciato 8 cacciatori a seguito di tre distinte operazioni, Cinque di loro sono residenti tra la Lombardia e l’Umbria. In contrada Palazzola, territorio di Ragusa, due cacciatori A.C.L. di anni 64 di Montichiari (BS) e L.P. di anni 64 di Ragusa, sono stati sorpresi ad abbattere allodole facendo uso di un richiamo acustico (che riproduceva il canto di quel volatile). Ai due è stata quindi contestata l’ipotesi di reato di caccia mediante mezzi vietati. Un terzo cacciatore, L.D. di anni 65, pure lui della provincia di Brescia, è stato denunciato per non avere adoperato la massima diligenza nella custodia del proprio fucile, lasciato all’interno dell’auto parcheggiata. In contrada Resinè, in territorio di Vittoria, altri 4 cacciatori, A.T. di anni 56 di Verona, R.R. di anni 38 di Peschiera del Garda, S. M. di anni 64 di Vittoria, G. M. di anni 66 di Vittoria, stavano cacciando allodole utilizzando tre richiami acustici. Un ultimo intervento è stato operato in contrada Grassullo in territorio di Santa Croce Camerina con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di R.G. di anni 54 della provincia di Perugia, per avere, anche lui, svolto l’attività venatoria con l’ausilio (vietato) di un richiamo acustico per abbattere allodole. in tutto  sono stati sequestrati 8 fucili da caccia, 643 cartucce, 5 richiami acustici, 57 allodole abbattute. I controlli saranno incrementati nei prossimi giorni anche per l’arrivo sul territorio di alcune specie migratorie tra le quali il germano reale e altre specie acquatiche.

Tenta il suicidio dal secondo piano, bloccato in extremis dal comandante della stazione carabinieri di Ragusa Ibla

via_Maqueda_RgI carabinieri di Ibla sono riusciti a fermare all’ultimo momento un aspirante suicida che si stava lanciando dalla finestra di un palazzo di via Maqueda. Intorno alla 10 e un quarto di questo giovedì direttamente sul cellulare del comandante è giunta una chiamata da parte di una vecchia conoscenza di quel reparto, un trentenne già residente, a Ibla ma ora sottoposto agli arresti domiciliari in via Maqueda. L’uomo riferiva al Maresciallo di essere seduto sul davanzale della finestra pronto a lasciarsi cadere nel vuoto se non avesse riavuto sua moglie. Quest’ultima da pochi giorni, dopo un litigio tra coniugi, se n’era ritornata a Ibla lasciando il marito da solo chiuso in casa. Il Sottufficiale e il suo vice di corsa sono andati a casa della donna, l’hanno presa e portata dal marito. Arrivati a via Maqueda hanno trovato un’autopattuglia della Polizia di Stato e una squadra di vigili del fuoco già sul posto. I poliziotti stavano già negoziando con l’uomo nel tentativo di farlo desistere ma lui era irremovibile: avrebbe parlato solo con la moglie e da soli. Alla vista della consorte un po’ s’è calmato ma è rimasto irremovibile sul fatto che la moglie dovesse salire da sola. Con non poca fatica il comandante della stazione di Ibla è riuscito a convincerlo che sarebbe entrato lui con la donna. Arrivati alla porta di casa, con l’altro militare e i due poliziotti dietro nascosti e pronti a intervenire, i due sono entrati ma la situazione è presto precipitata. Alla richiesta dell’uomo, la moglie ha detto che mai sarebbe rientrata a casa. A questo punto lui ha guardato la finestra e s’è messo a correre. Il maresciallo, già pronto ad ogni evenienza, con un balzo ha letteralmente placcato l’aspirante suicida che ha iniziato a dimenarsi violentemente per divincolarsi dalla presa. Fortunatamente i tre operatori che erano sulle scale sono entrati e quindi sono riusciti a immobilizzarlo e riportarlo alla calma. A questo punto l’ambulanza ha portato l’uomo, psicologicamente scosso, al pronto soccorso, e da qui al reparto psichiatria del “Paternò Arezzo”. Il sottufficiale ha subito lo stiramento di un tendine del gomito e ne avrà per dieci giorni. Sentito il Pubblico Ministero, i carabinieri hanno spostato il domicilio dell’arrestato a Ibla presso i suoi genitori così da permettergli di avere la vicinanza di persone care.

ANCORA FURTI DI RAME A SAN GIACOMO DOVE MANCA LA TELESORVEGLIANZA

L'ingresso della frazione di San GiacomoUn danno da settemila euro. Un’intera zona al buio. Circa mezzo chilometro di fili trafugati. Il consigliere comunale Mario Chiavola denuncia: “Ed è già qualche giorno che va avanti così – spiega – naturalmente i residenti sono tutti amareggiati perché, tra l’altro, adesso diventa buio presto e ci sarebbe bisogno di potere sfruttare le lampade della pubblica illuminazione. Nessuna responsabilità, nel caso in questione, ovviamente, si può addebitare all’Amministrazione comunale. Sappiamo, anzi, che è già stato predisposto un sopralluogo della polizia locale per verificare quali sono esattamente le aree della frazione alle prese con la problematica. La Giunta Piccitto, però, può senz’altro essere bacchettata per il fatto di non avere dato seguito all’impegno che aveva assunto quasi un anno fa quando, in zona, si verificarono alcuni episodi a sfondo criminale molto gravi (una rapina con le vittime che furono legate e imbavagliate). Allora, si disse che il Comune si sarebbe adoperato per attivare un minimo impianto di telesorveglianza e assicurare una sicurezza maggiore ai residenti del posto. Purtroppo, da quell’impegno ad oggi nulla è cambiato. Le telecamere sarebbero servite anche per cercare di sventare un furto con ripercussioni molto pesanti come quello di cui stiamo parlando in via della Torre. Auspichiamo, naturalmente, che la società erogatrice dell’energia elettrica e il Comune collaborino in maniera attiva per cercare di arrivare a una soluzione in tempi il più possibile rapidi. San Giacomo non merita tutto ciò”.

Arrestato dalla Polizia un pericoloso pregiudicato

JALLABI Isllme nato a Modica il 02.01.1994.Ha condanne per spaccio di stupefacenti, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali ed evasione. Il giudice gli aveva concesso di scontare la pena in regime di detenzione domiciliare, cosa che faceva presso una comunità di accoglienza accreditata a Vittoria. Tuttavia, nel corso degli ultimi mesi è stato uno stillicidio di interventi della Volante della Polizia presso la comunità di accoglienza, i cui responsabili ne hanno richiesto di continuo l’intervento per il suo comportamento pericoloso sia per gli operatori che per gli utenti della struttura- aveva più volte minacciato di dare fuoco al centro. Il Magistrato di Sorveglianza ha emesso un provvedimento di sospensione provvisoria della misura della detenzione domiciliare, quindi i poliziotti hanno prelevato Jallabi Isllme, nato a Modica 21 anni fa, e lo hanno portato in carcere a Ragusa.

OMICIDIO LORIS, LA PROCURA: “PROCESSO PER VERONICA PANARELLO”

Veronica-Panarello2La Procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio di Veronica Panarello per la morte di Loris Stival, il bimbo di otto anni trovato morto in un canalone a Santa Croce Camerina il 29 novembre dell’anno scorso. Dell’omicidio è accusata Veronica Panarello, la ventiseienne mamma del piccolo Loris. Risale al 10 ottobre l’avviso di conclusione delle indagini notificato alle parti in causa e da allora è già scaduto il termine di venti giorni per presentare memorie difensive o chiedere l’interrogatorio dell’indagata. Ma nulla di tutto questo è avvenuto e si procederà, quindi, come confermano fonti giudiziarie, alla richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza preliminare viene fissata dal giudice dell’udienza preliminare entro 5 giorni dal deposito della richiesta del pm. Almeno 10 giorni prima dell’udienza il gup fa notificare all’imputato e alla persona offesa l’avviso del giorno, ora e luogo dell’udienza, con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm e con l’avvertimento all’imputato che non comparendo sarà giudicato in contumacia. La prima udienza dovrebbe tenersi tra il 16 ed il 26 di questo mese. La signora Panarello è difesa dall’avvocato Francesco Villardita, il papà del bimbo ucciso, Davide Stival, è patrocinato dall’avvocato Daniele Scrofani.

Rapinatore evade dai domiciliari, ma finisce in carcere

jelloul aiman (2) (1)I carabinieri di Ragusa hanno arrestato un pregiudicato per evasione dagli arresti domiciliari. Alle prime ore del mattino, i carabinieri erano passati dall’abitazione di un nordafricano per verificare che fosse in casa in ossequio alle prescrizioni impartite dal giudice. Suonato il campanello, veniva loro aperto l’uscio dal padre che candidamente riferiva che il figlio era uscito. I militari quindi hanno diramato le ricerche a tutte le autopattuglie tramite la centrale operativa e hanno iniziato a setacciare Ragusa via per via nel tentativo di rintracciarlo. Poco dopo le sette del mattino, non lontano dalla caserma degli stessi carabinieri, un’autopattuglia dell’aliquota radiomobile ha notato una persona a piedi che, già da lontano, assomigliava all’evaso. Avvicinatisi lo hanno bloccato. Lui non ha opposto alcuna resistenza.L’uomo, Aiman Jelloul, 32enne marocchino residente da molti anni a Ragusa, già pregiudicato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato quindi arrestato per evasione e, d’intesa col pubblico ministero, dott.ssa Valentina Botti, è stato rinchiuso nel carcere di contrada Pendente a Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’indagato si trovava ai domiciliari poichè era stato  arrestato la settimana scorsa per una rapina ad un giovane – gli aveva preso il telefonino- commessa presso un negozio di un centro commerciale.

VITTORIA. PROSEGUONO I SERVIZI ANTIDROGA: ARRESTATO UN INSOSPETTABILE IN PIENO CENTRO

 

ben ajili aimenProsegue senza sosta la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Vittoria. I Carabinieri hanno arrestato, nella centralissima Piazza Daniele Manin, un incensurato, Ben Ajili Aymen, 33enne tunisino, pizzicato con oltre 20 grammi di hashish, suddivisi in stecchette pronte per essere vendute, e con 295 euro in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività illecita. Dopo una serie di pedinamenti si è arrivati alla cattura. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa Botti, dinanzi alla quale dovrà rispondere del reato di spaccio. Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del pregiudicato, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga. Si tratta dell’ennesimo arresto in materia di stupefacenti che aveva consentito, nei giorni scorsi, di assicurare alla giustizia un pregiudicato di Acate trovato con un panetto di quasi 100 grammi di hashish, e di segnalare alla Prefettura di Ragusa 7 giovani assuntori.

Comiso, massacrava di botte la moglie: denunciato

vlcsnap-1825290Una giovane donna albanese residente a Comiso si è presentato in commissariato raccontando di essere stata appena picchiata con un violento pugno al petto, dal marito R B, anc’egli albanese. Non era la prima volta: continue le violenze e gli insulti mai  denunciati e mai refertati per paura, nonostante ormai, da circa tre anni e mezzo, la donna si sia separata di fatto dal marito. Una storia terribile. Ogni giorno quest’uomo, ora legato sentimentalmente con un’altra, si recava a casa dell’ex adducendo scuse del tipo “sono io che pago l’affitto e le spese”, per creare nella poveretta uno stato di terrore. La signora è stata portata al pronto soccorso dove le è stato riscontrato un trauma cranico, contusioni multiple, ferite al petto, e un forte stato di ansia. La donna uscita dall’ospedale per fare rientro nella propria abitazione ha però visto il furgone del marito ed ha chiamato di nuovo la Polizia. L’uomo è stato quindi rintracciato e denunciato per maltrattamenti in famiglia. All’ultima aggressione subita dalla donna ha assistito una delle figlie minori che poi ha accompagnato la madre al  Commissariato. La donna che ha tre figli minori è stata invitata a sporgere denuncia e in un  primo momento si era convinto, poi, preoccupata per la sorte dei suoi figli, l’ha voluta ritirare nonostante nel passato sia stata più volte massacrata di botte. La polizia ha inoltrato un rapporto dettagliato sulla vicenda e sull’uomo al magistrato competente.

ACATE, BLITZ ANTIDROGA DEI CARABINIERI: IN CASA SUPERMARKET DI HASHISH

cc_cinofiliNel corso del fine settimana, in tutta la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Vittoria sono state effettuate oltre 20 perquisizioni personali e domiciliari per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani e nei pressi dei principali luoghi di loro aggregazione. Un pregiudicato arrestato, 7 ragazzi segnalati per uso personale alla Prefettura di Ragusa, sequestrati hashish e marijuana per un peso complessivo di oltre 110 grammi. I Carabinieri hanno passato al setaccio numerose abitazioni del centro storico dopo che da diversi giorni avevano effettuato servizi di osservazione e controllo, notando un certo andirivieni di persone, specie di adolescenti: è scattato così il blitz che ha fatto finire in manette Brahim Hedi, pregiudicato tunisino di 31 anni, trovato in possesso nella sua abitazione di quasi 100 grammi di hashish, un intero panetto occultato in un’intercapedine del muro, che però non è sfuggito al fiuto del cane Ivan.

RAGUSA: DROGA IN CAMERA DA LETTO – GIOVANE SPACCIATORE ARRESTATO CON 50 GRAMMI DI HASHISH E MARIJUANA

CANNIZZOCon l’ausilio anche di unità cinofile sono state eseguite una serie di perquisizioni nei confronti di soggetti noti per essere dediti allo spaccio al dettaglio di stupefacenti nel capoluogo ibleo. Valerio Cannizzo,  22enne incensurato, è stato trovato un panetto di sostanza stupefacente del tipo hashish, già pronto per essere smerciato e immesso sul mercato e, abilmente occultato nella sua camera da letto, anche un quantitativo di marijuana. Oltre allo stupefacente, inoltre, è stato anche rinvenuto diverso materiale utile per il confezionamento delle dosi di stupefacenti, quali alcuni coltelli, alcuni anche di grande dimensioni, completamente intrisi di hashish e quindi sicuramente utilizzati per il taglio della sostanza, oltre a un bilancino di precisione per pesare le dosi, numerosi ritagli di buste di plastica con cui confezionarle e una somma di denaro provento dello stupefacente già venduto. Il fiuto del cane antidroga “Auro” del Centro Cinofili di Catania è stato indispensabile per trovare la droga. Dallo stupefacente ritrovato sarebbe stato possibile ricavare fino a 100 dosi. Cannizzo ora è agli arresti domiciliari.

VITTORIA, SCOPERTO UN ALTRO ARSENALE

armiLa Polizia ha rinvenuto altre armi in una casa di campagna nel vittoriese a distanza di 10 giorni dagli arresti e dal sequestro di un arsenale. Denunciato per detenzione illegale di armi e munizioni C.G. incensurato vittoriese di 61 anni. Le armi erano nascoste in una stanza adibita a camera da letto di una fatiscente casa di campagna. C’erano una carabina, 2 pistole a salve con canna piombata, un fucile doppietta con congegni di mira di precisione, e in una officina adiacente tutti gli strumenti idonei alla modifica delle armi giocattolo, con possibilità di farle diventare perfettamente funzionanti per conflitti a fuoco, polvere da sparo e materiale per il confezionamento di munizioni. Tra le altre cose rivenute, i poliziotti hanno constatato la presenza di tabelle in metallo già perforate, segno che in quella campagna qualcuno si era esercitato al tiro di precisione. Dopo la denuncia del proprietario del fondo, la polizia ha perquisizione la casa dell’uomo nel centro di Vittoria dove venivano custoditi legalmente altri 3 fucili e 3 pistole sia automatiche che revolver. Le armi legalmente ed illegalmente detenute sono state sequestrate e saranno distrutte con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

SORVEGLIATO SPECIALE ARRESTATO DALLA POLIZIA

3044-MOTTA Filippo Vittoria il 17.02.1976Nel corso dei servizio antirapina effettuati nelle ore serali dalla Polizia di Vittoria, gli agenti hanno incrociato,alla guida di un’autovettura, il noto pluripregiudicato Filippo Motta, 39enne vittoriese. L’uomo è sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria. La patente di guida non l’ha mai conseguita e se l’avesse conseguita, gli sarebbe stata revocata per mancanza dei requisiti morali. Nonostante ciò, alle 20 di lunedì sera è stato sorpreso alla guida di un’autovettura di proprietà della convivente. L’uomo è stato perquisito, ma non aveva niente di illecito o pericoloso con sè. E’ stato tratto comunque in arresto per avere violato la prescrizione che gli viene imposta dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Motta era già stato arrestato per guida senza patente. L’autorità giudiziaria ha disposto che venisse condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. L’autovettura è stata sequestrata.

MODICA, INVESTITO PEDONE

Foto-commissariato-Modica-incidente-800x500_cCiclomotore investe un pedone in Corso Umberto, antistante al Palazzo della Cultura. Automobilista finisce fuoristrada. Scooterista investita da autovettura. Tre gli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Municipale di Modica. Nel primo caso la vittima è il pensionato S.B., 71 anni, investito mentre attraversava la strada da un ciclomotore condotto da A.C. di 59 anni. Il pedone è stato ricoverato in ospedale con prognosi di 15 giorni. In Via Modica Giarratana una Peugeot condotta da G.L., 21 anni, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del veicolo andando a carambolare, distruggendoli, contro due muretti. Ha riportato, per fortuna, solo lievi contusioni. Infine in Corso Umberto si sono scontrati una Lancia Y condotta da S.M., 38 anni, e un ciclomotore Kymco, condotto dalla 15enne A.B., che è rimasta ferita. Trasportata dall’ambulanza del 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, dopo le cure è stata giudicata guaribile in trenta giorni, salvo complicazioni. Sono in corso gli accertamenti dei tre sinistri per stabilire cause e responsabilità.

Ispica: tenta il furto di una autovettura, sorpreso ed arrestato

Paraschiv Ilie ionelI Carabinieri della Compagnia di Modica hanno arrestato un giovane cittadino romeno che ha tentato di asportare un’autovettura parcheggiata in una strada. Si tratta di Prashiv Ilie Ionel, senza fissa dimora, nullafacente, incensurato. Un passante ha sentito il rumore di un vetro che si rompeva ed ha notato un giovane ragazzo che, dopo aver infranto un finestrino di una macchina, saliva a bordo maneggiando qualcosa sotto il cruscotto come nel tentativo di metterla in moto per asportarla. Lo straniero, tuttavia, vistosi scoperto è fuggito. In quel momento, stava transitando un Carabiniere libero dal servizio che, accortosi del finestrino rotto e notando il passante alquanto scosso, si è fermava per informarsi. Ricevuta dal passante una descrizione del malvivente, dopo averlo rintracciato a breve distanza, il militare ha chiesto l’intervento di una pattuglia. Il giovane romeno, vistosi ormai scoperto, ha tentato nuovamente la fuga ma è stato bloccato.

Ispica: maxi rissa nel parcheggio di un supermercato, un accoltellato

Constantin OnalauArrestate 8 persone dai Carabinieri. Nella rissa coinvolta anche una donna in stato di gravidanza che è stata denunciata a piede libero. Sei pattuglie dei  Carabinieri sono intervenute nel parcheggio di un supermercat dove un gruppo di persone se le stavano dando di santa ragione. Alla vista dei Carabinieri, i partecipanti della rissa hanno tentato di disperdersi nelle vicine campagne ma sono stati tempestivamente tutti bloccati dai militari. La violenta rissa, scaturita per futili motivi, ha coinvolto 9 cittadini romeni, tutti senza fissa dimora, 8 di loro sono stati arrestati, si tratta di: Nica Julian,  Timofte Dumitru, Bicau Teodor, Lupascu Daniel, Onalan Constantin, Lupascu Florin, Lupascu Petru, Mandache Petronel Lulu. La nona persona coinvolta nella rissa è una donna, N.M., classe ’86, cittadina romena, che, nonostante il suo stato di gravidanza, ha partecipato al violento scontro. Nel corso della rissa gli stranieri si sono aggrediti con particolare ferocia, prendendosi a calci e pugni e, inoltre, uno di loro, impugnando un coltello di genere vietato, ha sferrato diversi fendenti ad un altro connazionale che, poi, è stato trasportato al pronto soccorso di Modica per diverse ferite da arma da taglio alla fronte ed alla coscia sinistra per le quali è stato successivamente dimesso con una prognosi di 20 giorni. I Carabinieri, dopo aver fermato tutti i responsabili non con poche difficoltà, li hanno condotti in caserma ove sono stati dichiarati tutti in arresto per il reato di rissa. Ora si trovano nel carcere di Ragusa. Intanto, sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri per capire le cause che hanno scatenato la maxi rissa.

Un nuovo arresto per Davide Di Martino

Di Martino Davide SR 19-10-1977La Polizia ha catturato Davide Di Martino nato a Siracusa nel 1977, residente a Ragusa, in quanto deve ancora scontare un anno di pena per gli innumerevoli furti commessi. Il pregiudicato tempo fa subì un attentato – un uomo tentò di ucciderlo a coltellate – forse proprio per il suo stile di vita improntato da sempre alla commissione di delitti di ogni tipo, dallo spaccio ai furti in abitazione, passando per le rapine ed i furti d’auto. Questa volta torna in carcere così come disposto dal Tribunale di Sorveglianza che considerati gli innumerevoli reati commessi e la relazione dettagliata della Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa, ha deciso di far scontare ancora un anno di pena in stato di arresto, essendo incompatibile qualsiasi altra forma di pena alternativa. Non appena arrivato il mandato di cattura gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa si sono messi alla ricerca di Di Martino – che non era a casa -. E’ stato rintracciato in pieno centro storico a Ragusa in un altro immobile. Abituato alle “visite” della Polizia di Stato non ha tentato di scappare ma è rimasto di sasso quando gli è stato notificato l’ennesimo provvedimento di esecuzione pena da scontare.

Arrestato a Vittoria il gestore del “Royal Club” che tenta di ingoiare una busta piena di cocaina

CICCIARELLA ClaudioLa Polizia ha tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina Claudio Cicciralla, vittoriese di 50 anni. L’arrestato è un pluripregiudicato (anche per episodi mafiosi del vittoriese) e proprio il giorno dell’omicidio Brandimarte era stato visto dialogare con l’assassino (reo confesso) ed il defunto durante le fasi antecedenti agli spari. Durante un bliz nella sala giochi del Cicciarella i cani “Lery” e “Aly”, appartenenti alle unità Cinofili di Catania, sono riusciti a individuare dove era nascosta la droga. Cicciarella avendo intuito che era stato scoperto si precipitava nella stanza adibita ad ufficio, ubicata al primo piano, entrava all’interno e metteva in bocca una busta contenente cocaina. Uno degli uomini della Squadra Mobile lo afferrava per la gola per non fargli ingoiare la droga che per lui sarebbe stata letale perché erano più di 10 grammi e la busta era aperta, quindi avrebbe fatto subito effetto. Dopo qualche secondo veniva convinto a sputare la busta perché altrimenti sarebbe potuto morire e l’uomo si determinava a scegliere la galera rispetto alla morte, tanto da ringraziare l’agente per averlo salvato. La perquisizione permetteva di rinvenire nell’ufficio, oltre alla droga, anche bilancino di precisione e buste di plastica già ritagliate per il confezionamento. Nella tasca dei pantaloni gli agenti di Polizia trovavano anche 750 euro frutto dell’attività di spaccio dell’arrestato.

Modicano in panico “imprigionato in banca”

altAq26x_NUqZ73lezQ8kh06byrj9rzAKI5lZ_Z-leypzyVSabato intorno alle 19 a Modica Alta un utente è entrato in un istituto bancario per compiere un’operazione e una volta conclusa si è diretto verso la porta per uscire, ma è rimasto bloccato. Il Nucleo di Pronto Intervento della polizia locale, percorrendo la zona, si è accorto dell’uomo che dall’interno della “capsula” chiedeva aiuto. Un ispettore ha parlato con l’uomo tranquillizzandolo attraverso i vetri blindati mentre l’altro componente la pattuglia, tramite la centrale radio, attivava i responsabili del locale istituto di credito ed i tecnici, fino a quando non è arrivato il capo area della banca che, con una propria scheda personale, riusciva ad aprire la porta.

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