17-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

La Polizia arresta due pregiudicati responsabili di furto e rapina

GUARNUCCIO BrunoTornano nuovamente in carcere Bruno Guarnuccio, vittoriese di 50 anni e Carmelo Bottaro, vittoriese 60enne, entrambi pluripregiudicati. Le indagini della Polizia di Stato avviate a seguito di una rapina in una azienda agricola nel mese di luglio del 2012  portarono all’arresto di Nicusor Vlad, romeno di 24 anni, e asll’identificazione degli altri due. Bottaro è stato riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato in concorso mentre Guarnuccio colpevole del reato di rapina pluriaggravata. Per quest’ultimo l’autorità giudiziaria ha emesso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, dovendo egli scontare la reclusione anche per precedenti condanne per ricettazione e furto aggravato. Bottaro dovrà stare in carcere per due anni e dieci mesi; Guarnuccio per due anni e otto mesi, avendo già scontato parte della pena in detenzione domiciliare. Entrambi sono stati ricercati e catturati dalla Polizia dopo un’intensa attività di osservazione e pedinamento e dopo le formalità di rito sono stati condotti presso il carcere di Ragusa.

Un mitomane voleva incontrare il padre del piccolo Loris asserendo di conoscere l’assassino

mitomane caso lorisLa Polizia ha individuato e denunciato A.R. di anni 55 residente a Pachino,  mitomane che ha organizzato una messa in scena, a dir poco incredibile, per incontrare il padre del piccolo Loris. Dovrà rispondere dei seguenti reati: calunnia, interruzione di pubblico servizio, falso materiale, sostituzione di persona ed usurpazione di titoli. L’uomo ha lasciato una lettera sul balcone di un vicino di casa della famiglia di Loris a Santa Croce Camerina al fine di farla recapitare al padre del piccolo. Il contenuto della lettera era particolarmente inquietante ma non vi era alcun elemento utile alle indagini, per altro ancora in corso. A.R. aveva scritto nella lettera di essere un appartenente alle Forze dell’Ordine e di voler incontrare presso la villa comunale di Vittoria il padre di Loris in un determinato giorno e fissando pure l’orario. All’appuntamento si sono presentati gli uomini in borghese della Squadra Mobile di Ragusa al fine di verificare se qualcuno si presentasse, ovviamente è stato tenuto all’oscuro di tutto il padre del bambino considerato che sta già affrontando una difficilissima situazionee che di sicuro si trattava di un mitomane. Gli agenti hanno notato AR in un angolo del parco intento a guardare chi entrava, come se stesse aspettando qualcuno. L’uomo lo hanno perquisito. Nello zaino aveva una maschera di quelle utilizzate per carnevale, una felpa con cappuccio, guanti, tuta ed una foto con tutte le generalità e gli incarichi ricoperti di Monsignor Ferraro già vescovo di Agrigento. Si è capito subito che si trattava di una persona con problemi psichici. Asseriva infatti che il responsabile dell’omicidio fosse l’ex Vescovo di Agrigento Ferraro che per altro è originario di Santa Croce Camerina. L’uomo è stato quindi denunciato e rilasciato.

RAGUSA, ARRESTATA LADRA DI APPARTAMENTI

DSC_0001 (1)Ennesimo topo d’appartamento arrestato dalle Volanti della Polizia di Stato di Ragusa dirette dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla. Si tratta di Silvana Bilic, ventitreenne che ha lasciato il proprio figlio, di pochi mesi di vita, al campo rom di Catania ed è venuta a Ragusa, insieme ad una complice, con l’intenzione di rubare negli appartamenti lasciati incustoditi da chi si trova fuori nelle località turistiche. Il colpo non è riuscito grazie all’intervento tempestivo degli agenti delle Volanti di Ragusa che, su segnalazione di un cittadino, hanno bloccato la giovane donna la quale, dopo aver scassinato ed aperto la porta d’ingresso di una abitazione, si accingeva a depredarla. La donna, in compagnia di una complice, é riuscita ad accedere all’interno del vano scale di un condominio e utilizzando un attrezzo da scasso ha iniziato a forzare la porta d’ingresso dell’abitazione presa di mira. La scelta della casa non è stata casuale. E’ stata selezionata in quanto vicina ad un’altra abitazione in cui si stavano eseguendo dei lavori di ristrutturazione i cui rumori avrebbero coperto quelli della forzatura della serratura. In un primo momento, infatti, i colpi inferti contro la porta d’ingresso non hanno destato alcun sospetto, ma dopo alcuni minuti, la loro persistenza ha suscitato il dubbio che qualcosa non andava. Un altro inquilino ha così segnalato l’accaduto al 113 e si è affacciato nel vano scale sorprendendo le giovani donne che, dopo aver divelto la serratura erano entrate nell’abitazione. Colte sul fatto una delle due è riuscita a scappare mentre l’altra è stata bloccata. La donna, seppure così giovane, era da considerare un’esperta del settore, con numerosi colpi in appartamento commessi in molte città italiane, dal nord al sud Italia. Dalla perquisizione personale a cui è stata sottoposta è emerso anche il possesso di una particolare pinzetta artigianalmente manufatta utilizzata per aprire le serrature più complesse. La giovane donna è stata condotta presso la casa circondariale di Catania, con l’accusa di tentato furto aggravato in abitazione.

Tentato furto a Santa Croce, ferito il proprietario dell’abitazione

vlcsnap-2013-04-16-09h49m45s52Era passata la mezzanotte quando è giunta la richiesta d’intervento al 112 da parte di un santacrocese che ha riferito all’operatore della centrale di essere stato ferito da un ladro che cercava di scappare. Subito tutte le pattuglie disponibili sono state fatte convergere in zona nel tentativo di bloccare il malvivente in fuga. Lo stesso, però, aveva già avuto il tempo di scomparire nell’oscurità. Entrati in casa, i militari hanno eseguito il sopralluogo e ricostruito la dinamica del fatto. La vittima s’è svegliata per il rumore prodotto dal ladro per entrare e lo ha avvicinato per fermarlo. Nel corso della successiva colluttazione il ladro ha cercato di divincolarsi e nell’estrare una pistola che aveva alla cintura gli è partito un colpo che ha attinto la vittima alla coscia destra. I militari hanno repertato un’ogiva che sarà ora trasmessa al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per ulteriori indagini tecnico-scientifiche. I carabinieri di Ragusa e Santa Croce stanno accuratamente controllando le campagne circostanti alla ricerca di eventuali tracce che al buio potevano non essere visibili. La vittima, un 66enne pensionato del luogo, è stato accompagnato presso il pronto soccorso di Ragusa. la ferita, non grave, è stata medicata. I Carabinieri della Compagnia di Ragusa sono ora in massima allerta per questo ladro che agisce armato.

 Comiso: litiga con la moglie e poi spara ai carabinieri

SONY DSCLe urla avevano spaventato il vicinato che ha chiamato il 112. E’  accaduto martedì sera, a Comiso, quando Alfonso Russo, classe 1979, già noto alle forze dell’ordine, ha litigato furiosamente con la moglie e poi, all’arrivo dei Carabinieri, si è barricato in casa minacciandoli di morte. Tra le strade limitrofe all’abitazione del soggetto si è subito diffuso il panico. Erano presenti anche numerosi minori. Mentre i Carabinieri stavano cercando di convincere l’uomo a calmarsi, questi, dalla porta di casa, continuando a inveire contro le forze dell’ordine, ha impugnato un’arma ed ha fatto fuoco nella direzione dei militari. Momenti terribili: i militari hanno fatto il possibile per mettere prima in salvo i bambini e gli altri adulti presenti sulla strada poi hanno chiamato rinforzi. Dopo svariati tentativi di persuasione, l’uomo è stato immobilizzato. I militari hanno quindi scoperto che la pistola con la quale aveva fatto fuoco era una fedele replica in metallo, a salve, ma priva del tappo rosso, quindi perfettamente identica ad un’arma vera in dotazione alle forze dell’ordine. L’arrestato, durante l’ammanettamento è riuscito a scalciare verso un agente che ha riportato fortunatamente solo lievi ferite. Ora si trova presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere dei reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

VITTORIA, ANZIANA TROVATA MORTA IN CASA    

carabinier_640-300x156Aveva sentito l’anziana madre la sera precedente, come consuetudine, poi nessuna notizia fino alla tarda mattinata di martedì, quando recatosi presso l’abitazione della donna, pensando ormai al peggio, chiede l’intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco per forzare la porta di casa ed ecco la tragica scoperta. La signora Brancato M., 86 anni, era un’anziana pensionata che viveva da circa un anno, da quando aveva perso il marito, da sola nella sua abitazione di Vittoria. Nonostante la veneranda età, l’anziana era conosciuta dal vicinato come una donna “arzilla”, capace di badare da sola a se stessa. Anche i proprietari degli alimentari vicini, dove era solita servirsi per fare la spesa, la conoscevano bene. Raccontano i familiari che, per paura di qualche malintenzionato, la sera serrava sempre tutte le finestre di casa e sbarrava la porta d’ingresso dell’abitazione con una trave. Proprio per questo motivo è stato necessario ricorrere all’intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto disarticolare la porta di ingresso per poter accedere all’abitazione e permettere l’accesso anche ai soccorsi del 118. Purtroppo però, per l’anziana signora non c’è stato nulla da fare, è stata trovata infatti a terra esanime. I Carabinieri della Compagnia di Vittoria, a questo punto, hanno scongiurato ogni ipotesi di reato in merito alla morte della donna. Gli accertamenti svolti dal personale dei rilievi tecnici hanno analizzato vari aspetti, come ad esempio presenza di segni di effrazione, o di colluttazione, o di qualunque altra eventuale traccia sospetta, escludendo, in conclusione, l’intrusione di estranei nell’abitazione o il coinvolgimento di alcuno nella morte dell’anziana donna. L’ispezione cadaverica ha consentito alla fine di chiudere il quadro analitico della scena, attribuendo ad un malore la causa del decesso, avvenuto sicuramente nella tarda serata del giorno precedente. La salma è stata restituita ai familiari su disposizione del magistrato di turno.

DENUNCIATO RAGUSANO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA

auto sequestrata 2La Polizia continua a monitorare il porto di Pozzallo e diversi soggetti che hanno escogitato un metodo per arricchirsi illecitamente ai danni delle compagnie di noleggio auto. Stavolta è stato denunciato per appropriazione indebita S.L. ragusano di 27 anni. Anche lui come gli altri identificati negli ultimi mesi, aveva preso a noleggio all’estero (in questo caso Germania), un’autovettura nuovissima affermando di dover prendere parte ad una cerimonia e voleva fare bella figura. Il noleggiatore aveva creduto alla storia e gli aveva assegnato un’auto nuovissima con appena 30 km di vita. Il trucco che in molti stanno escogitando è semplicissimo, prendono l’auto a noleggio, arrivano a Ragusa, aspettano di raggiungere un accordo con delinquenti maltesi o italiani che operano sull’Isola dei Cavalieri, poi fanno il biglietto a nome di un altro soggetto ed una volta approdati denunciano il furto in Italia, possibilmente in una zona lontana dal luogo di residenza e dal luogo di noleggio. I delinquenti che acquistano l’auto a Malta la smontano per appropriarsi dei pezzi di ricambio o la immatricolano nuovamente vendendola a buon prezzo sul mercato isolano. Il soggetto che ha preso l’auto a noleggio paga solo la franchigia per il furto dell’auto e la compagnia non può far altro che chiedere ristoro all’assicurazione che non paga mai l’intero importo, anzi quasi nulla. S.L. quando è stato fermato dalla Squadra Mobile di Ragusa non ha saputo giustificare in alcun modo il possesso del veicolo con contratto già scaduto ed il suo viaggio a Malta neanche dichiarato alla compagnia, pertanto è stato denunciato per appropriazione indebita e l’auto è stata subito riconsegnata alla società. La Squadra Mobile negli ultimi mesi ha recuperato ben 6 veicoli pronti per essere imbarcati per Malta e tutti presi a noleggio.

ARRESTATA LATITANTE INTERNAZIONALE  

MARIN JaninaI Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa e quelli della Compagnia Carabinieri di Catania – Fontanarossa hanno rintracciato e arrestato la latitante cittadina rumena Janina Marin, 30 anni, colpita da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Ragusa per i reati di tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione. Per tale vicenda, già nel mese di febbraio 2015, gli stessi Carabinieri di Ragusa, avevano dato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Salvatore Iacono, 65 anni, di Vittoria, imprenditore agricolo incensurato, accusato degli stessi reati. Nella circostanza la donna, che con lo stesso provvedimento risultava destinataria della misura della custodia cautelare in carcere, riusciva a rendersi irreperibile, poiché aveva fatto ritorno in Romania. I militari, monitorando gli spostamenti della 30enne, sono riusciti a capire che la stessa si sarebbe recata a far visita a suo fratello George, che si trova ristretto agli arresti domiciliari a Catania, in un’abitazione in località Playa. Per tale motivo, su indicazione dei colleghi di Ragusa, i Carabinieri della Compagnia di Catania – Fontanarossa, durante un normale controllo di del fratello per verificare il rispetto da parte dello stesso della misura degli arresti domiciliari cui si trova sottoposto, hanno fatto accesso all’abitazione trovando in casa anche sua sorella Janina, che veniva quindi arrestata. Le indagini che hanno condotto all’arresto dei due componenti della famiglia Marin, venivano avviate negli ultimi mesi dell’anno 2013, quando un imprenditore di Vittoria e allora esponente di un partito politico, dopo aver avuto un rapporto sessuale con giovani donne dell’est europeo, contattate tramite una bacheca di annunci on-line, rimaneva vittima di un’estorsione poiché, durante la consumazione del rapporto, gli venivano scattate delle fotografie compromettenti e, per impedire la divulgazione delle stesse, in più tranche, gli veniva richiesta la somma complessiva di 100.000 euro, da consegnare nell’arco di un mese. Capendo di essere rimasto intrappolato in un ricatto da cui non sarebbe più riuscito a venire fuori, il soggetto decideva di sporgere denuncia presso i Carabinieri che, immediatamente, avviavano le indagini per individuare gli autori del fatto.

OPERAZIONE ALTA TENSIONE, ALTRI DUE ARRESTI  

VolantePolizia332La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Comiso – lo scorso mese aveva portato a termine l’operazione “Alta Tensione 2”. Durante il blitz erano stati catturati ben 8 soggetti tutti rumeni ad eccezione di un italiano di Comiso. Alla cattura erano sfuggiti Apostol Elvis Vasilica, 20 anni, e Zlatea Ioan Georgel, 26 anni, ritenuti capi e promotori dell’associazione. I due si erano resi irreperibili andando in Romania per paura di essere arrestati. Grazie a un mandato di cattura in ambito internazionale, i due sono stati individuati in Romania e arrestati. Verranno estradati in Italia e giudicati per il reato di associazione a delinquere finalizzata ai furti di rame, in special modo quello destinato all’erogazione di energia elettrica su impianti Enel spa.

Droga, denunciati tre giovani ispicesi  

Pattuglia GDF2aLe Fiamme gialle hanno denunciato, a Scicli, tre giovani ispicesi, tutti di 22 anni, che durante un controllo hanno cercato di disfarsi di un involucro contenente otto grammi di cocaina, otto di hascisc e nove pasticche di anfetamina. In casa dei ragazzi sono state trovate anche altre modifiche quantità di droga.

Ispica, e’ tornato a casa il ragazzo sparito due giorni addietro

edenpics-com_002-029-spiaggia-con-un-tramonto-e-delle-onde-dell-oceano-atlantico-portogallo-la-costaLo scorso sabato, nel tardo pomeriggio, una donna si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Ispica segnalando che il proprio figlio 21enne si era allontanato da casa senza più dare proprie notizie e risultava irraggiungibile sul telefono cellulare. Immediatamente, i militari dell’Arma hanno attivato il previsto piano di ricerche, segnalando a tutte le pattuglie presenti sul territorio la descrizione del giovane allontanatosi. Gli uomini dell’Arma hanno poi ripreso le ricerche la domenica mattina presto, attenzionando tutta la fascia costiera ispicese. Fortunatamente, dopo una giornata intera di intense ricerche, nella serata di ieri, il ragazzo ha fatto rientro nella propria abitazione ed i familiari hanno immediatamente informato i Carabinieri. Il giovane, infatti, si era allontanato nel tardo pomeriggio di sabato e, dopo essere stato con un po’ di amici ha fatto un giro da solo in spiaggia dove, per la stanchezza, è rimasto addormentato fino al mattino seguente. Nel pomeriggio di ieri è rientrato nella propria abitazione facendo così tranquillizzare i propri parenti.

VIDEOSORVEGLIANZA A SANTA CROCE CAMERINA DI NUOVO ATTIVA E FUNZIONANTE, DOPO IL SEQUESTRO DEL SERVER PER L’OMICIDIO DEL PICCOLO LORIS

Bimbo ucciso:percorso casa-scuola, oltre 10 telecamereE’ stato collaudato nei giorni scorsi il servizio di videosorveglianza che, grazie al nuovo server, risulta essere pienamente attivo e funzionante. A darne notizia il sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, la quale spiega che il server precedente era stato posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per dare corso a indagini, tuttora in corso, che hanno riguardato il caso Loris. “L’acquisizione del nuovo server – chiarisce il primo cittadino – non ha comportato per l’ente alcun costo aggiuntivo in considerazione del fatto che, il contratto esistente, contemplava una fattispecie simile. Dopo il collaudo, il sistema di telesorveglianza cittadino sarà ulteriormente potenziato grazie al patto “Santa Croce sicura” che, stipulato di concerto con la Prefettura di Ragusa, prevede, da parte nostra, l’utilizzo di diecimila euro all’anno per tre anni. Siamo in procinto di sottoscrivere questa ulteriore convenzione con l’Ufficio territoriale del governo con cui abbiamo concordato ulteriori punti sensibili, oltre a quelli già esistenti, in cui installare nuove telecamere. Oltre ad essere stato riattivato, quindi, il sistema sarà potenziato. Con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza ai nostri concittadini”.

Tentato omicidio a Vittoria, vittima il proprietario della discoteca Playa del Sol: è grave

foto con logoNon era riuscito ad entrare in discoteca e si è vendicato. Ha investito con un grosso fuoristrada il proprietario del locale e nonostante lo avesse ferito ha più volte spinto l’auto contro la vittima per ucciderlo. Il titolare della discoteca è ricoverato in gravissime condizioni presso il reparto di rianimazione dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria. La Polizia ha fermato un comisano, Andrea Gambini di 34 anni. con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo ha precedenti  per vari reati: lesioni, percosse, ricettazione, minacce, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, furto, guida in stato d’ebbrezza. E’ accaduto all’una della notte fra sabato e domenica  in contrada Costa Esperia, a pochi passi dall’uscita della discoteca “Playa del Sol”. Ci sono anche altriu due feriti per fortuna non gravi; uno di questi, un tunisino, ha descritto quanto accaduto non fornendo però elementi utili per risalire al criminale che si era dato alla fuga. Ma durante la notte attraverso altre testimonianze, la Polizia ha capito che era stato Gambini. E’ stato trovato in una casa di campagna vicino Comiso. L’ìuomo era lucido, cosciente, per niente ubriaco, ed ha negato di essere stato in quella discoteca. Aveva nascosto anche il fuoristrada, ma l’impianto di videosorevegianzxa del locale ha sciolto ogni dubbio. Nelle riprese filmate si vedono le  scene di una lite, e poi un’auto a forte velocità. Dopo ore Gambini ha confessato. Il fuoristrada era stato nascosto presso un amico carrozziere. Gambini si era recato in discoteca con due amiche rumene, loro erano state fatte entrare, mentre lui era stato bloccato all’ingresso poiché pochi mesi addietro si era reso responsabile all’interno del locale di una lite con un tunisino, quindi non era gradito. Dopo la lite verbale Gambini minacciava il proprietario con la solita frase “tu non sai chi sono io” ed il proprietario lo aveva schiaffeggiato allontanandolo. In soccorso del proprietario, considerata la reazione di Gambini, interveniva il buttafuori che malmenava con altri schiaffi Gambini che dovendo soccombere si allontanava anche grazie all’aiuto delle due amiche rumene che urlavano di lasciarlo stare. Purtroppo nessuno ha chiamato la Polizia all’inizio della lite ed è successo il dramma. Gambini è salito in auto ha ingranato la marcia ed ha puntato l’auto contro il padrone del locale. che stava parlando con un avventore,  schiacciando entrambi sul muro di cinta di una casa estiva. Non pago, per ben tre volte ha diritto l’auto contro il muro continuando a schiacciare le vittime. La vittima è ricoverata presso il reparto di rianimazione con prognosi riservata avendo riportato diverse fratture agli arti inferiori, motivo per cui è stata operata d’urgenza. Personale medico non ha riferito nulla in merito al pericolo di vita, specificando che il quadro clinico generale della vittima è particolarmente grave ed è troppo presto per sciogliere la prognosi.

Pozzallo, arrestato scafista

sbarco migranti 04.07.2012La Polizia ha arrestato uno scafista tunisino responsabile di aver condotto un peschereccio salpato dalla Libia con 360 persone a bordo. Tra i migranti provenienti da diversi paesi africani, tantissimi i bambini. Sale a 80 il numero degli scafisti arrestati a Pozzallo dalla Polizia dall’inizio dell’anno.

Incidente mortale autonomo in contrada Mazzaronello    

IMG_4383Nella serata di domenica, i militari della Compagnia Carabinieri di Vittoria sono intervenuti in contrada Mazzaronello, in territorio di Chiaramonte Gulfi, per un tragico incidente stradale autonomo, nel quale ha perso la vita un cittadino rumeno di 40 anni residente a Mazzarrone. La dinamica del sinistro è stata ricostruita dai Carabinieri che hanno effettuato i rilievi planimetrici sul luogo dell’incidente e sottoposto le risultanze al pubblico ministero di turno. I primi accertamenti hanno escluso il coinvolgimento di altri veicoli. L’uomo avrebbe perso il controllo del proprio ciclomotore, impattando violentemente contro i paletti di recinzione dei terreni agricoli sul ciglio della strada decedendo sul colpo. Intanto la salma, trasportata presso l’obitorio del locale cimitero, è rimasta a disposizione del magistrato che nei prossimi giorni la restituirà ai familiari.

CONTROLLI DELLA POLIZIA NEL RAGUSANO

DSC_0043Su disposizione del Questore di Ragusa, sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio a cura della Polizia di Stato finalizzati alla prevenzione dei reati e di attività illecite riguardanti soprattutto le località estive e turistiche, affollate al momento da numerosi vacanzieri. In mare la sorveglianza è assicurata dal gommone della squadra nautica, che oltre a vigilare sulla sicurezza dei bagnanti ha sottoposto a controllo 25 imbarcazioni da diporto verificando il possesso dei requisiti per la navigabilità in sicurezza oltre all’identificazione di 58 persone a bordo dei rispettivi motoscafi e gommoni. Gli specialisti della squadra nautica hanno posto in essere anche un’importante azione di prevenzione di attività pericolose tra le quali quella di avvicinarsi troppo alla battigia con imbarcazioni. Cinquanta le pattuglie impegnate sul territorio che hanno identificato 321 persone e controllato 143 autovetture. Durante i servizi, nella zona alta di Ragusa, è stata rintracciata un’autovettura rubata qualche giorno fa a Catania, in attesa, probabilmente di essere utilizzata per il compimento di ulteriori azioni delittuose nel territorio ibleo. L’autovettura dopo gli accertamenti del caso è stata restituita al proprietario. Sono stati sottoposti a controllo anche due pluripregiudicati per rapina e furto di Vittoria che a bordo di un Audi sono stati fermati a Ragusa. Uno di questi, di origini tunisine e privo di permesso di soggiorno, dopo le relative verifiche è stato espulso dal territorio nazionale. Più di mille targhe di autovetture in transito sono state controllate con i nuovi sistemi di lettura automatica a bordo delle Volanti della Polizia di Stato di Ragusa, in grado di segnalare immediatamente le autovetture da ricercare. Sono state rilevate 4 sanzioni al codice della strada per un totale di oltre 800 euro.

FERMATO UNO STALKER – FINE DI UN INCUBO PER DUE DONNE DI RAGUSA

carabinieri-denuncia-stalking (2)Il protagonista in negativo è A.F., un insospettabile ragusano di 82 anni, che ha reiteratamente dimostrato le proprie morbose attenzioni nei confronti delle denuncianti, di molti anni più giovani. L’uomo, a discapito dell’età avanzata, è recidivo: era già stato raggiunto da un provvedimento analogo pochi mesi fa a tutela di una sua vicina di casa. Stavolta la querela è stata presentata da due donne diverse, a brevissima distanza di tempo l’una dall’altra: si tratta di una donna di 35 anni e di una di 46. Entrambe hanno denunciato ai Carabinieri di aver avuto prima avances sfacciate, poi veri e propri approcci, assolutamente sgraditi, e infine addirittura di aver subito dei tentativi di palpeggiamento. Gli uomini dell’Arma hanno messo in moto la macchina investigativa, raccogliendo testimonianze ed elementi oggettivi ed hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello “stalker”. Da oggi, non potrà più avvicinarsi alle proprie vittime, dalle quali dovrà mantenere una distanza di almeno 100 metri. Altrimenti a suo carico saranno adottate misure ancor più gravi.

MONTEROSSO ALMO, PASCOLO ABUSIVO: TRE DENUNCE  

CC MonterossoNell’ambito dei servizi disposti dal Comando provinciale di Ragusa, i Carabinieri della Stazione di Monterosso Almo stanno continuando ininterrottamente i servizi di perlustrazione nel territorio rurale di competenza e gli accertamenti finalizzati a prevenire e reprimere gli episodi di malgoverno di animali, pascolo abusivo e invasione di fondi. Nel corso dell’anno si contano già numerosi gli episodi portati all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria; l’ultimo in ordine di tempo è scaturito da una denuncia-querela sporta alcuni giorni orsono da un agricoltore, esasperato e non più disposto a tollerare i danni provocati dall’incontrollato pascolo di alcune decine di ovini sui terreni adibiti alle colture. Il denunciante – un coltivatore diretto di Monterosso – di fronte all’ennesimo episodio ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri, cui ha raccontato il proprio calvario, che si protraeva ormai da tempo. Gli uomini dell’Arma, consapevoli dell’impatto economico correlato a simili danneggiamenti, soprattutto se reiterati nel tempo, hanno immediatamente posto in essere un’attività di accertamenti investigativi, condotta anche mediante mirate attività di appostamento e osservazione, ed hanno accertato le responsabilità penali in capo a tre persone: si tratta dei due pastori e del formale titolare di un allevamento di ovini di Monterosso Almo, tutti per altro con alle spalle alcuni piccoli precedenti penali. I tre soggetti, all’esito degli accertamenti effettuati, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa per il delitto di “introduzione e abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo”.

 

LOTTA AL CAPORALATO, TROVATI UNDICI LAVORATORI IN NERO

carabinier_640I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Ragusa, insieme agli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, nel prosieguo dei controlli anti caporalato in agricoltura, hanno ulteriormente scoperto nell’ultima settimana nuovi casi di lavoro nero in danno di stranieri. La lotta ad ogni forma di sfruttamento e di coercizione verso qualsiasi lavoratore è attualmente divenuta una priorità ancora maggiore per i Carabinieri della Tutela Lavoro nel ragusano dove, insieme ai colleghi della Linea Territoriale, sono impegnati in uno sforzo particolare che fronteggi le emergenze correnti. Sono state controllate undici aziende e verificare 29 posizione lavorative. Sono stati scoperti undici lavoratori in nero di nazionalità rumena, albanese e bangladese in quattro diverse aziende. Le multe sfiorano i 50mila euro. Gli undici lavoratori in nero sono stati individuati in aziende di Vittoria.

Ispica: scoperta piantagione di cannabis, un arrestato

Doka Muhamet 13.03.1974I Carabinieri hanno scoperto circa 200 piante di cannabis coltivate e nascoste all’interno di una serra di zucchine e pomodori. Da tempo i militari tenevano sotto controllo il terreno gestito da un agricoltore di origine albanese, e, dopo una serie di accertamenti e appostamenti nella zona, hanno fatto irruzione nella serra a Santa Maria del Focallo. Il coltivatore della serra, Doka Muhamet, 41enne, albanese, già noto alle forze di polizia, è stato quindi arrestato e associato presso la Casa Circondariale di Ragusa. La piantagione è stata scovata in un territorio caratterizzato da una eccezionale fertilità dei terreni, dove anche i coltivatori di questa particolare tipologia di colture trovano le condizioni ideali per far crescere rigogliose le piante di cannabis indica. Nel corso del blitz i Carabinieri hanno anche rinvenuto uno specifico impianto di irrigazione allestito dall’uomo, esteso per tutta la coltivazione, che gli consentiva di annaffiare le piante anche la notte e senza la sua costante presenza. Infatti, la piantagione è risultata molto curata e rigogliosa. Le piante di marijuana sono state estirpate e campionate, per un peso complessivo di quasi kg. 200. Da una prima stima, la sostanza, una volta fatta essiccare ed immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare un guadagno di circa 70.000/80.000 Euro.

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