L’apertura della stagione venatoria è stata contrassegnata da un’intensa attività della Polizia Provinciale che nel week-end ha controllato oltre 150 cacciatori ed ha proceduto a denunciarne 15 all’Autorità Giudiziaria. Sabato mattina, in contrada Piano D’Arcieri si è registrato un incidente che ha visto coinvolto un gelese di 55 anni, colpito dai pallini di un altro cacciatore.
Tariffe Tarsu a Modica: nel 2012 ridotte del 5%. “E’ il frutto della lotta all’evasione”
Il sistematico lavoro di lotta all’evasione e all’elusione fiscale su cui il settore tributi del Comune di Modica sta concentrando il proprio impegno, inizia a dare i primi frutti. Per l’anno 2012 verranno infatti ridotte del 5% le tariffe relative alla Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. “Ho formalizzato questa decisione, con mia determina – spiega il sindaco Antonello Buscema – prendendo atto dei dati con cui l’Ufficio tributi ha certificato che, pur con questa riduzione, il gettito derivante dalla Tarsu garantisce la copertura del cento per cento del costo dei servizi relativi alla gestione dei rifiuti, pari a 9 milioni e 300 mila euro nel 2012”. Le nuove tariffe, fissate in vista della formazione del Bilancio, saranno efficaci già con l’invio delle prossime bollette.
Incidente autonomo a Pedalino. Muore anziano
Giovanni Cappello, 80 anni, originario di Ragusa, è morto martedì mattina in un incidente stradale che si è verificato sulla provinciale 82, nei pressi di Pedalino, frazione di Comiso. L’uomo al volante della sua Fiat 600 proveniva dal centro abitato in direzione di Chiaramonte Gulfi. Probabilmente l’anziano è stato colto da un malore: l’auto è così finita sullo spartitraffico, ha attraversato la strada, ha sfondato un muro di recinzione ed ha finito la sua corsa in un piazzale. I rilievi sono stati effettuati dalla polizia stradale di Ragusa coadiuvata dai vigili urbani di Chiaramonte e dalla polizia di Comiso. Sul luogo del sinistro sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
ATTENTATI A COLPI DI KALASHNIKOV A SANTA CROCE ARRESTATO GIOVANNI CABIBBO
Da domenica notte un 33enne incensurato, Giovanni Cabibbo, di Santa Croce Camerina, è agli arresti domiciliari: è accusato di essere l’autore dei due attentati intimidatori a colpi di kalasnikov avvenuti nei mesi scorsi a Santa Croce Camerina. Nel mirino dei danneggiamenti il ristorante situato dietro la casa-set della fiction sul Commissario Montalbano, il “Rosen Garten”, e le aziende di legnami “Gruppo Barone” e “Sudlegno”. Ad incastrarlo la telecamera piazzata nei pressi del ristorante che lo avrebbe ripreso nitidamente mentre scendeva da un’autovettura, simile a quella del Cabibbo, dirigersi verso la nota piazzetta “di Montalbano” sparare dei colpi contro la saracinesca e ritornare nel veicolo, alla guida del quale c’era un complice. Questa seconda persona non è stata ancora identificata. Le indagini condotte dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Ragusa, che hanno eseguito l’arresto attuando l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il tribunale di Ragusa Giovanni Giampiccolo (la Procura aveva chiesto la custodia in carcere), sono state coordinate dal capo della Procura della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia. L’inchiesta prosegue soprattutto per individuare il complice di Cabibbo, e per accertare meglio le responsabilità di questo giovane insospettabile che viene ritenuto dagli inquirenti potenzialmente collegato ad attività di intermediazione e di esazione nel recupero crediti. Gli investigatori cercano dunque di scoprire per quali cause Cabibbo vantasse tali crediti nei confronti di vari soggetti che gravitano nel mondo delle scommesse e del gioco di azzardo. Il primo episodio criminale è avvenuto lo scorso 21 febbraio (ai danni delle ditte di legnami), il secondo due giorni dopo. Gli attentati provocarono un grande allarme sociale nella città di Santa Croce. Il 7 marzo scorso il territorio venne setacciato in lungo e in largo, con posti di controllo ad ogni angolo. L’operazione portò a risultati significativi in correlazione all’inchiesta sugli attentati. Infatti in un terreno incolto, situato in via Giotto vennero ritrovati un caricatore e numerosi colpi calibro 7.62 identici a quelli sparati nei due episodi intimidatori. Il Cabibbo è stato anche pedinato e intercettato: in particolare le intercettazioni fanno spesso riferimento al kalasnikov, ma questa arma da guerra non è stata ancora ritrovata dai carabinieri, tant’è che sono ancora in corso delle perquisizioni eseguite da unità cinofile specializzate nella ricerca di armi ed esplosivi. Come ha sottolineato in conferenza stampa il tenente colonnello Salvo Gagliano, Cabibbo deve adesso rispondere di porto e detenzione di arma e munizioni da guerra e minacce aggravate. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi nel caso in cui, nel prosieguo delle indagini, si acclarassero le correlazioni ipotizzate dagli inquirenti fra questi due attentati e il mondo del gioco d’azzardo e delle scommesse on line.
Aggressione in via Cavour Arrestato un bolognese a Vittoria
Intervento della volante del Commissariato di polizia in via Cavour, il salotto buono della città di Vittoria. Erano le 16 di sabato scorso. Una ragazza giovane, commessa, dalla strada ammirava la vetrina del suo negozio, per verificare la sistemazione dei manichini e la disposisione della nuova merce in esposizione. La donna era talmente concentrata che non si è accorta che un uomo le si avvicinava e le puntava al fianco una scheggia appuntita di legno. Subito dopo il malvivente l’ha afferrata al braccio e l’ha strattonata intimandole di seguirlo. La commessa ha subito capito il pericolo e, spaventatissima, si è opposta alla presa, riuscendo a divincolarsi ed a cercare soccorso in un negozio vicino da dove ha chiamato il 113. Immediato l’intervento della Polizia di Stato. La vittima ha descritto minuziosamente agli agenti la fisionomia dell’uomo. I poliziotti lo notano a poche decine di metri, all’interno di un bar. Scendono dalla volante, lo individuano e gli chiedono i documenti. La reazione è improvvisa e violenta. Il malvivente colpisce duramente la mano dell’agente, procurandogli una contusione. Viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e violenza privata. Si tratta di un bolognese di 41 anni con precedenti penali per reati contro il patrimonio.
Inizia la caccia Scattano controlli Polstrada ed Enpa
Sabato scorso, all’apertura della stagione venatoria, sono stati effettuati dei posti di controllo congiunti da parte della Polizia Stradale di Ragusa e del Nucleo Provinciale delle Guardie Zoofile di Ragusa, sulla Catania – Ragusa, nei confronti dei cacciatori. Controlli finalizzati al rispetto delle condizioni di trasporto degli animali e del Codice della strada. I controlli effettuati a distanza di un anno hanno fatto registrare una diminuzione di irregolarità. Infatti l’anno scorso sono stati denunciati alcuni cacciatori per maltrattamento animali. Quest’anno i controlli hanno fatto registrare irregolarità amministrative per quanto riguarda l’uso del trasportino autorizzato, che prevede misure codificate di spazio utile perché il cane a seguito del cacciatore possa avere condizioni vivibili: 15 cm dal capo per permettere all’animale di alzarsi e 30 cm su ogni lato. Per questi soggetti sono state contestate violazioni all’art. 169 del Codice della Strada, per cattivo alloggiamento degli animali. 20 le autovetture fermate dalla Polstrada mentre le Guardie Zoofile dell’Enpa hanno controllato 57 cani, di cui solo 3 sono risultati sprovvisti di microchip.
In auto con oltre 50 gr. di cocaina Arrestati a Modica Orazio Cappello e Carmelo Baglieri
Quando hanno visto che davanti avevano un’auto della Polizia, l’hanno sorpassata con una manovra azzardata. Agli agenti non è passata inosservata la mossa ed è scattata la segnalazione alla sala operativa. Un’altra pattuglia, sulla strada statale 115, alle porte di Modica, ha fermato il mezzo. A bordo c’erano Orazio Cappello, 25 anni, e Carmelo Baglieri, 41. Sotto il tappetino dell’auto, dal lato passeggero, c’era un involucro di colore rosa, protetto da una pellicola di cellophane, all’interno del quale sono stati trovati 53,38 grammi di cocaina. Per Baglieri disposti i domiciliari e per Cappello l’obbligo di presentazione in Commissariato.
Modica, ascensori non in regola sequestrati dalla Polizia municipale
Operazione della polizia locale di Modica sul mantenimento dei criteri di sicurezza negli ascensori in dotazione ad alcuni edifici condominiali del territorio. Il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia, visti i verbali di verifica periodica dell’organismo di certificazione attraverso i quali è emersa la carenza dei requisiti previsti dalla vigente normativa in materia, ha accertato che erano ancora in esercizio alcuni ascensori non in regola. Il Nope ha proceduto al fermo amministrativo degli impianti, diffidando gli amministratori condominiali a non farli utilizzare ai residenti negli immobili interessati. In proposito il dirigente del settore Urbanistica ha emesso apposita ordinanza e la polizia locale ha provveduto ad apporre idonei sigilli per imperdirne l’uso, avvertendo che la rottura o la manomissione degli impianti restrittivi comporterà la denuncia all’autorità giudiziaria.
PD RAGUSA, KILL ME PLEASE
Un po’ di ritegno, mister Dipasquale! Non riusciamo a stargli dietro. In una nota di Crocetta risulterebbe che il nostro ex sindaco sia un esponente del Pd ragusano. Lo scrivono ufficialmente annunciando una conferenza stampa a Palermo. Le cose sono due: o questo Crocetta è tonto e non sa chi si è messo dentro, o il nostro ex sindaco è un gran bugiardo e chissà cosa racconta in giro. Si è capita una cosa: la scalata deputatizia per Nello Dipasquale è faticosa assai, bisogna inventarsene di tutti i colori. Sino a qualche giorno fa diceva che voleva candidarsi solo se si doveva misurare come presidente della Regione con i movimenti rivoluzionari territoriali capeggiati da Zamparini, ora risulta essere dirigente del Pd. “Mica siam nati ieri, e abbiamo il ciuccio in bocca” – direbbe Bersani che, siamo certi, di questo sindaco del sud non ne ha mai sentito parlare. L’unico clamore nazionale si ebbe con Fini quando si vantava che la destra aveva conquistato un capoluogo come Ragusa celebre per il cacio ed il petrolio. Altri tempi; ora – come dice Totò – è meglio buttarsi a sinistra. Insomma Rosario il gelese è per la raccolta indifferenziata. Stavolta però si sta caricando un bel bidone, perchè alla fine la macchina da guerra vantata dal Dipasquale si riduce alle due liste civiche rappezzate con gli scarti del PdL e riciclate in Territorio, una roba che non arriva nemmeno a Santa Croce dove si sono tutti defilati. E gli esponenti del Pd, quelli veri, che fanno? Soffrono, sono disperati, vogliono lottare, ma non c’è niente da fare perchè Dipasquale gli ha fatto girare la testa a questo Crocetta raccontandogli la balla dei 20 mila voti, e quindi il gelese non lo molla anche se dovesse scoprire che l’ex sindaco ha un passato comunista da mangiatore di bambini. Abbiamo allora, nell’ordine: Crocetta fregato da Dipasquale perchè non sa del contraccolpo ossia dei voti che perderà a sinistra; il Pd fregato da Dipasquale perchè ha perso la faccia; Giovanni Cosentini che, fregato dalla storia, non sarà candidabile nè dalla sinistra nè dalla destra e che si ritrova cacciato dal Pid, che è tutto dire; Zamparini che se ne fotte di essere stato fregato da Dipasquale perchè a conti fatti è meglio così. Nel frattempo il Pd ha preparato una bolla di condanna a Dipasquale per tentare di circoscrivere il danno nella speranza che Crocetta torni indietro. Inutile, la forza del dissenso varrà solo al momento del voto se per Fava, qui a Ragusa città, il consenso schizzerà in alto, e comunque sarebbe troppo tardi.
“Notti al Castello” continua sino al 9 settembre
“Notti al Castello” potrà essere vissuta ancora martedì 4 settembre, mercoledì 5, giovedì 6, sabato 8 e domenica 9 a partire dalle 21. Martedì ci saranno il soprano Miriam Carsana, accompagnato da Fabrizio Arestia al piano, il “cuntastorie” Giovanni Virgadavola e il gruppo Horus con Massimiliano Sammito alle percussioni, Mirko Marsiglia, voce e chitarra, e Milena Di Rosa, voce. In programma anche una performance flamenca della compagnia “Sol Duende”, senza musica, ma con il battito dei piedi a trasmettere al meglio l’anima di un Paese mediterraneo dalla grande tradizione. Mercoledì, invece, sarà la volta degli M&M Duo con Marco Cascone al piano e Marina Zago al violino, il “cuntastorie” e gli Horus. Giovedì ancora M&M Duo, Virgadavola e Horus. Sabato 8 settembre, oltre agli M&M Duo e al cuntastorie, tornano gli Heliantes con Fiammetta Poidomani alla voce, Serena Poidomani voce e chitarra, Fabrizio Arestia alla fisarmonica. “Come sempre – afferma Amedeo Fusco – c’è un circuito che abbiamo, in un certo senso, standardizzato, considerati i successi che lo stesso ha fatto registrare. E lo proponiamo anche nel corso di quest’ultima settimana di “Notti al Castello” che, per quanto riguarda quest’ultima stagione, è stato particolarmente apprezzato”.
Italia dei Valori, la verità su Nello Dipasquale
“Da 15 mesi a questa parte è stato un tormentone: si dimette, no non si dimette. Già in campagna elettorale sapevamo che Nello Dipasquale, mentre a parole negava, in testa aveva già ben chiaro ciò che ora è accaduto. Dispiace dirlo, ma lo avevamo previsto ed i fatti ci hanno dato ragione”. Così inizia la lunga nota di Italia dei Valori che ritrae la figura dell’ex sindaco. “L’ex Sindaco, questa estate, lasciando il Comune e la sua frazione rivierasca alla deriva, ha avviato spasmodici contatti con partiti e movimenti, di qualunque colore e collocazione, per trovare un tetto sotto cui ripararsi; infine l’ufficialità delle dimissioni. Dopo il “bluff” del candidato presidente ed il successivo licenziamento subìto da parte di Zamparini avrà sicuramente tirato un grosso sospiro di sollievo quando Crocetta ha stretto l’accordo. Queste dimissioni – scrive Italia dei Valori – devono indurre alla riflessione e magari qualcuno, o più di qualcuno considerato il suffragio di cui ha goduto, se intellettualmente onesto, deve recitare il mea culpa. Chi è bugiardo una volta, lo sarà sempre spesso e volentieri. Solo 15 mesi fa, in piena campagna elettorale, a chi gli chiedeva, supponendo la sua uscita da Palazzo dell’Aquila, giurava e spergiurava che mai questa eventualità si sarebbe concretizzata. Ha tradito! Questa è la verità! Ha tradito, in primis, Ragusa ed i ragusani; ha tradito il suo elettorato, tutte quelle persone che lo hanno sostenuto in questi anni; ha tradito chi lo ha allevato politicamente; ha tradito i suoi più stretti sostenitori, di ieri e di oggi, quei consiglieri di maggioranza che, nonostante tutto, ancora, senza pudore, cercano di riparare il sole con la rete giustificando il suo tradimento – scrive Italia dei valori – con la necessità di assicurare un presunto collegamento con la Regione. Passerà alla storia come l’esempio primo ed unico della città di Ragusa di sindaco cementificatore, nuclearista e trivellatore, che ha ridotto prima e lasciato poi la Città in braghe di tela! Il comune ha la cassa vuota e l’impegno di Nello Dipasquale per raggiungere questo obiettivo è stato massimo. Ha speso tutto e di più – scrive Italia dei Valori – distribuendo consulenze ed incarichi ad esperti e presunti tali, sostenendo e consentendo percorsi di carriera e posizioni organizzative che i ragusani pagheranno a vita, appesantendo molto il già precario bilancio del Comune; ha sostenuto, anche in sede giudiziaria a spese nostre, le multinazionali delle mega centrali eoliche e del petrolio, strenui avversari, per convenienza personale ancorché legittima, del Piano Paesistico e del Parco degli Iblei! Ha poi odorato la cosiddetta antipolitica ed il movimentismo e in perfetto stile gattopardesco ha lascia il suo partito e cambiato rapidamente casacca. Si è fatto conoscere perfino dai Forconi. La sua storia politica è un libro aperto, il suo continuo girovagare da un partito all’altro ha da sempre avuto un unico fil rouge: ha pensato solo, sempre ed esclusivamente a se stesso” – conclude Italia dei Valori.
Il Pd Ragusa: “Contrari all’accordo tra Crocetta e l’ex sindaco Dipasquale”
Netta contrarietà al fatto che Nello Dipasquale, ex sindaco di Ragusa, sia inserito all’interno della lista Crocetta presidente, addirittura anche nel listino. E’ quanto hanno ribadito lunedì mattina in conferenza stampa i componenti della segreteria del Pd di Ragusa. Ad esprimere netta contrarietà il vicesegretario del Pd di Ragusa Maria Criscione, che ha parlato di un forte disagio per il partito e per tutto il popolo del centrosinistra ragusano. Toni molti forti anche da parte di Nanny Frasca, Giovanni Lauretta e Riccardo Schininà che, chiedendo al segretario regionale Giuseppe Lupo e al candidato alla presidenza Rosario Crocetta un incontro in tempi brevi per affrontare al meglio la situazione, sono pronti ad autosospendersi dal Pd qualora non dovessero arrivare risposte concrete riguardo alla scelta fatta dallo stesso Crocetta. “Occorre portare avanti – hanno detto- i valori di cosa significa fare politica. Anche se sono mutate le contingenze politiche nazionali, esistono ancora il centrosinistra e il centrodestra e Dipasquale è chiaramente un esponente del centrodestra ragusano e, da qualche periodo, anche del centrodestra regionale. E con lui non abbiamo proprio nulla da spartire”. Anche l’appoggio a Crocetta è quindi in bilico. Della stessa opinione il capogruppo in Consiglio comunale Sandro Tumino che però ha smorzato i toni sostenendo che è fondamentale e importante che il candidato presidente e il segretario regionale possano confrontarsi con il partito a livello cittadino riguardo a tale scelta e che, successivamente al suddetto incontro, a seconda delle risposte che saranno offerte, si deciderà la linea. Infine Riccardo Schininà ha fatto sapere che è stato diffuso un documento indirizzato a Bersani, Lupo e a tutti gli esponenti del Pd che si stanno occupando delle elezioni regionali in Sicilia. Il documento vede la firma di molti dirigenti della provincia di Ragusa, nonché di parlamentari all’Ars. Nel documento l’intesa Crocetta-Dipasquale viene criticata con estrema durezza. Il documento non è stato firmato da Gianni Battaglia.
Ragusa, il passaggio a livello rimane aperto
Il video ha fatto il giro del network. Postato su facebook, quindici secondi che documentano come un treno sia passato senza che le barre del passaggio a livello si siano chiuse. E’ stato un giovane ad inserire quanto avvenuto nel pomeriggio di lunedì al passaggio a livello di viale Napoleone Colajanni. Si vede chiaramente che un treno, che procedeva quasi a passo d’uomo, è passato lungo l’area del passaggio a livello. Oltre alla motrice anche alcuni vagoni merce. Era già accaduto qualche mese fa. Anche in quell’occasione, Trenitalia aveva spiegato che il mancato abbassamento delle sbarre viene tempestivamente segnalato al macchinista del treno. Questi, quindi, cammina a vista, procedendo a rilento proprio nella zona dell’apertura, per evitare rischi per le auto o le persone in transito.
DISORDINI A POZZALLO, ARRESTATI 15 MIGRANTI
Nella mattinata di sabato, al Centro di Primo Soccorso ed Assistenza di Pozzallo, 60 tunisini, trasferiti nei giorni scorsi da Lampedusa, hanno tentato di fuggire dalla struttura. L’intervento delle Forze dell’Ordine ha impedito la fuga in massa dal Centro ed ha evitato che la situazione degenerasse, tenendo sotto controllo l’ordine pubblico. Nella circostanza sono rimasti lievemente feriti quattro agenti di Polizia ed un carabiniere. La struttura del Cpsa ha riportato danni. Sono subito scattate le indagini delle forze dell’ordine per individuare i più facinorosi. In manette sono finite quindici persone, tutti tunisini tra i 21 ed i 39 anni. Sono accusati di resistenza e violenza verso i tutori dell’Ordine. Sono stati trasferiti in diverse carceri: Ragusa, Modica, Siracusa e Caltagirone a disposizione dell’autorità giudiziaria modicana.
“I LOVE PUNTA SECCA” FLASH MOB SULLA SPIAGGIA DI MONTALBANO
Un migliaio le presenze sulla spiaggia di Montalbano a Punta Secca. Con tante magliette bianche con la scritta “I love Punta Secca”. Il tanto atteso flash mob organizzato da Gianni Giacchi con il sotegno dei commercianti ha sortito gli effetti sperati. Tanti semplici cittadini hanno voluto partecipare all’evento. Per riappropriarsi dell’immagine positiva che in modo discriminatorio le “tv nazionali hanno dato come luogo di pericolosità ambientale”. A dare sostegno all’iniziativa il sindaco Franca Iurato, gli assessori Rosalba Varcadipane, Rosario Pluchino, il presidente del consiglio Mariula Zisa. Ed ancora gli autonomisti Giovanni Cirnigliaro e Angelo Giacchi. I bambini con tanti palloncini colorati hanno animato la spiaggia del commissario Montalbano.
VERTENZA FERROVIE NELLE SABBIE MOBILI ISTITUZIONALI
“Dopo mesi e mesi di intensa attività, dalla quale è scaturito il documento sulla Nuova offerta ferroviaria (primi di maggio), parte integrante della piattaforma per il rilancio del trasporto su rotaia in provincia di Ragusa (metropolitana di superficie, incremento del numero dei treni, mezzi moderni), la vertenza è stata risucchiata nelle sabbie mobili istituzionali”. E’ questa la denuncia del Cub Trasporti, che spiega: “Da metà maggio la Commissione provinciale sulla mobilità, sempre su pressione della Cub Trasporti e del Comitato per il rilancio della ferrovia, ha richiesto all’assessorato regionale alle infrastrutture un incontro per esaminare la proposta di spostare una quota di studenti pendolari dal bus al treno. Successivamente due solleciti sono rimbalzati sul muro di gomma dell’ente regionale”.
CHIARAMONTE GULFI, AL VIA LA RACCOLTA DELL’UVA
Ottima in qualità e quantità. Con punte di eccellenza per la tradizionale e rinomata “Uva Italia”, la regina dei vigneti della zona di Chiaramonte Gulfi. Lo stato sanitario dei vigneti nel complesso è ottimo, non presentando nessun tipo di fitopatia sebbene, in alcuni casi, le uve dei vigneti impiantati su terreni poveri e con scarsa dotazione idrica, in relazione all’andamento siccitoso dei mesi di giugno, luglio e agosto, potrebbero non completare perfettamente la fase di maturazione. La raccolta dell’uva è iniziata con largo anticipo. Il prezzo, in questa fase, riesce a coprire le spese affrontate per la campagna agraria. “Si preannuncia una buona raccolta – dice Giovanni Fornaro, uno dei produttori di Chiaramonte – ma fare previsioni sull’andamento del mercato sembra prematuro”.
Zecchino d’oro, Dieci bimbi siciliani alle finali
La compagine isolana, che è in assoluto la più numerosa, è composta da: Serena Guarrata, 5 anni di Palermo, Stefano Bilello, 10 anni di Santa Margherita Belice (Agrigento), Giorgia Di Malta, 8 anni, di Trapani, Salvatore Emanuele Celesia, 10 anni di Palermo, selezionati durante lo spettacolo al castello La Grua Talamanca di Carini (Palermo). Provengono invece dalla selezione finale svoltasi sulla spiaggia di Giardini Naxos (Messina) Andrea Leonardi, 8 anni di Acireale, Noemi Gulisano, 8 anni di Acicatena (Catania), Martina Cundari, 10 anni di Gaggi (Messina), Emilio Zago, 10 anni di Ragusa, Carla Gibilisco, 8 anni di Ragusa, e Maria Ideale Gucciardo, di Menfi (Agrigento). I cantanti in erba sono stati scelti in luglio durante le tappe siciliane del tour nazionale 2012 di selezioni. I dieci giovanissimi sono attesi dall’ultima fase di selezione.
Solidarietà a Piero Guccione
“Conosciamo Piero Guccione da molti anni, lo stimiamo per la generosità, l’onestà, il culto della legalità, lo apprezziamo per la sua opera universalmente riconosciuta”. E’ il testo di un documento sottoscritto dal Movimento culturale Vitaliano Brancati di Scicli e da “Il Giornale di Scicli”. “Siamo certi che la vicenda in cui è stato coinvolto si chiarirà e si concluderà positivamente” – si legge nella lettera.
CASTELLO CHIUSO A SAN GIOVANNI, DURE CRITICHE DAL COMITATO
Il comitato Pro Donnafugata lamenta la chiusura del Castello nella giornata di mercoledì 29 agosto. Infatti, il complesso monumentale, gestito dal settore Cultura del Comune di Ragusa che fa riferimento all’ormai ex assessore al ramo Sonia Migliore, è rimasto chiuso in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono della città. “Una circostanza che già di per sé rappresenta un’anomalia, specie se si considera la concomitante stagione estiva. Ma quel che sorprende di più è che non è stato predisposto – spiegano i membri del Comitato – alcun avviso, neppure sul sito ufficiale dello stesso Comune, dove al contrario risulta che il mercoledì è un giorno di apertura, sicché numerosi come sempre sono stati i turisti venuti apposta anche da lontano che stavolta non hanno potuto far altro che constatare l’amara sorpresa. Del resto si fa presente che se non avvisato, chi viene da fuori non può certo essere a conoscenza delle modalità di gestione e dunque della giornata di ferie con conseguente chiusura, tanto più che il Castello di Donnafugata si trova in un contesto esterno rispetto al centro abitato e San Giovanni non è certo una festività nazionale. Inoltre, tale episodio – continua la nota – segue di pochissimi giorni quello verificatosi la sera del 26 agosto, quando, nonostante fossero presenti ovunque manifesti che prevedevano la serata di Notti al Castello, nessuno si è preso la briga di comunicare che la stessa serata era stata annullata per il concomitante concerto di Mannarino pubblicizzato sul calendario della stagione estiva. Peccato, però, che anche quest’ultimo fosse stato già annullato e neppure in questo caso la notizia è stata trasmessa sui canali ufficiali. Sicché domenica sera – spiegano i membri del Comitato – centinaia di visitatori si sono recati al Castello, chi per le Notti, chi per il concerto, trovandosi davanti solo una porta chiusa senza neppure un avviso. Abbiamo dovuto provvedere noi stessi ad informarli. Spiace pertanto che a causa di banali problemi di comunicazione affrontati senza la dovuta attenzione, una struttura come quella del Castello – conclude il Comitato – debba trasmettere un’immagine pessima, con ovvi riflessi negativi sull’economia turistica”