29-04-2024

ACATE, COMITATO AZIENDE DANNEGGIATE DALL’ESONDAZIONE DEL DIRILLO

Il comitato delle aziende danneggiate dall’alluvione o da eventi calamitosi come unico interlocutore. Lo chiede Altragricoltura che invita i produttori colpiti dall’esondazione del fiume Dirillo a costituirsi in comitato seguendo l’esempio dei loro colleghi della Basilicata. “Solo una grande mobilitazione con decine di aziende associate – spiega il presidente di Altragricoltura, Tano Malannino – potrà risolvere il problema delle colture distrutte dall’esondazione. In Basilicata, il comitato terre Joniche, è riuscito a ritagliare dalla finanziaria una cospicua somma pari a 1 milione di euro. Una grande battaglia portata avamti dalle imprese, senza alcun colore politico, ma solo con uno spirito di appartenenza al territorio”. Nel ragusano troppo spesso l’individualismo è un ostacolo allo sviluppo delle imprese. “Siamo dinanzi ad una situazione drammatica per il territorio ragusano devastato dall’alluvione – aggiunge Malannino – ed è stato ribadito a chiare lettere anche in Prefettura”. In quell’occasione, il sindaco di Acate e l’assessore del Comune di Vittoria hanno evidenziato lo stato di grave disagio in cui versano gli agricoltori della zona in relazione agli ingenti danni subiti e che tuttora non hanno goduto di alcun ristoro. L’ufficio del Genio Civile ha rappresentato la situazione di grave criticità degli argini del fiume Dirillo, i quali necessitano di urgenti interventi di messa in sicurezza e di ripristino della loro funzionalità per sostenere eventuali flussi idrici di rilevante portata in caso di riproposizione di precipitazioni particolarmente intense. Il movimento Altragricoltura sta lavorando per creare un grande gruppo d’acquisto, seguendo l’esempio delle aziende torinesi.

VITTORIA, CONTROLLI DEI CARABINIERI PER IL PONTE DEL 1° MAGGIO

I controlli dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria durante le festività appena trascorse hanno portato all’arresto di Valentin Monacu, romeno di 25 anni residente a Ragusa. Il giovane è stato fermato a bordo della propria autovettura in contrada Anguilla dai Carabinieri della Stazione di Scoglitti dopo un inseguimento durato 2 km. Dai successivi controlli è emerso che Monacu non aveva nè la patente di guida nè idonea copertura assicurativa. I Carabinieri hanno arrestato il giovane romeno per resistenza a pubblico ufficiale e, contestualmente, hanno elevato tutte le mancanze al Codice della Strada rilevate, compreso il sequestro dell’auto. Il Monacu è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel corso dei servizi di controllo effettuati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Vittoria e della Stazione di Acate, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà: J.I., 20enne romeno, trovato alla guida di un ciclomotore Piaggio provento di furto denunciato nel mese di dicembre 2011 presso il Commissariato di Polizia di Modica dal legittimo proprietario, al quale il ciclomotore è stato restituito; P.C., 45enne romeno trovato alla guida della propria autovettura in stato di ebbrezza. Segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa un 40enne ragusano residente a Chiaramonte ed una 41enne ragusana, anch’ella residente a Chiaramonte, che, a seguito di ispezione personale e del veicolo col quale viaggiavano, sono stati trovati in possesso di dosi di eroina del peso complessivo di 3 grammi circa. Nel corso del servizio di controllo i Carabinieri hanno anche elevato 23 contravvenzioni al Codice della Strada, decurtato 15 punti dalle patenti di guida e sequestrato due autovetture per mancanza di copertura assicurativa.

Consiglio Provinciale di Ragusa Commemorato La Torre

Il Consiglio Provinciale in apertura della seduta del 30 aprile ha commemorato Pio La Torre a trent’anni dalla sua uccisione con un minuto di raccoglimento. Successivamente è stato incardinato il conto consuntivo 2011. L’atto è stato votato a maggioranza, mentre il rinvio del consiglio al 10 maggio alle ore 16, per la definitiva approvazione del conto consuntivo, è stato votato all’unanimità.

Più sicurezza nei luoghi di lavoro

La Conferenza Permanente Provinciale ha affrontato lunedì mattina la tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro in un’apposita riunione tenutasi presso la Prefettura di Ragusa. Sulla legalità e sulla sicurezza nel lavoro, con particolare riferimento al settore edile ed al comparto dell’agricoltura, è stato imperniato il confronto tra i vertici provinciali delle Forze di polizia, i responsabili locali delle Amministrazioni che hanno compiti di vigilanza, previdenza ed assicurazione, il Presidente dell’Ance di Ragusa ed i rappresentanti provinciali del mondo sindacale. Durante l’incontro sono state illustrate le diverse iniziative ed attività poste in essere dalle componenti istituzionali finalizzate a garantire la legalità e la sicurezza negli ambienti di lavoro. E’ altresì emerso che in generale il fenomeno della incidentalità sul lavoro ha subito una diminuzione consistente soprattutto in virtù di un’attenta gestione dei sistemi di sicurezza da parte degli operatori economici ed imprenditoriali, ma anche per la contrazione dell’occupazione e per la riduzione del numero dei cantieri edili per effetto dell’attuale fase di recessione economica. Nel corso della discussione è stata evidenziata l’opportunità di proseguire nell’azione sinergica tra le istituzioni competenti in materia di vigilanza sul rispetto delle regole in materia di sicurezza sul lavoro, anche al fine di individuare quei fattori che indicano situazioni di illegalità e di irregolarità, prevedendo modalità di verifica ed intensificando i tempi di intervento degli organismi ispettivi in caso di segnalazioni di inadempienze alle norme contrattuali e alla sicurezza. Dato significativo, condiviso dai partecipanti, è l’intensificazione delle attività sulla formazione e sull’aggiornamento del mondo del lavoro che contribuiscono alla prevenzione degli eventi infortunistici, avvalendosi anche dei benefici economici previsti dalla vigente normativa. I rappresentanti sindacali hanno espresso unanime apprezzamento per la funzione della Conferenza Permanente istituita in Prefettura in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, manifestando comunque l’opportunità di conferire maggior impulso alle attività di vigilanza, attesa l’importanza della promozione della cultura della sicurezza, della formazione e della informazione.

COMUNE DI RAGUSA: ACQUA, CIMITERI, IMMONDIZIA, STA PER SALTARE TUTTO

Era la cittadina meridionale più onesta, più efficiente, più pulita. Non sembrava sino a qualche anno fa di vivere di fronte all’Africa. Non è solo la crisi a deteriorare i servizi, ma soprattutto la condotta politica amministrativa di Nello Dipasquale che ha trovato un sistema sano ora andato a pezzi per colpa di una gestione clientelare ed ottusa. Le denunce ci sono state eccome, tutti sapevano che contenitore fossero le ditte che curano l’acqua, i cimiteri, la raccolta dell’immondizia. Ci sono state denunce degli ambientalisti e della stampa, riguardo le ditte Pegaso (acqua e cimiteri), e Busso (rifiuti) ma tutto è rimasto sepolto perchè il potere del sindaco riusciva a far sembrare normale un sistema malato, annientando sia il giudizio dei cittadini, sia la capacità logica di dimostrare pratiche poco ortodosse che oltre Ragusa sono oggetto di scandalo. Tutto ha un tempo, anche la cattiva politica. Basta niente: il caso, un po’ di ostinazione, i nervi a fior di pelle di chi sa di correre sul filo del rasoio. In sole 24 ore il tappo è saltato. Un operaio della ditta Busso, lo stesso che qualche giorno addietro con filmati e documenti raccontava della finta raccolta differenziata, è stato licenziato per motivi disciplinari. Si legge nel licenziamento: “violazione di ogni più elementare dovere di fedeltà e riservatezza… ha danneggiato la società esponendola a rischi di sanzioni e azioni di risoluzione contrattuale”. Insomma, non doveva parlare, non doveva raccontare, nè filmare, come viene mischiata l’immondizia dopo gli sforzi dei ragusani a differenziare. La cosa ancor più grave è che dentro la Busso tutti i “quadri” dirigenziali e intermedi formatisi dai tempi della Saspi, gente che ne capiva di rifiuti e che sapeva tenere la città pulita, sono stati messi da parte; decide tutto il padrone e qualche fedelissimo operaio sindacalizzato che offende la storia e l’onorabilità della Cgil divenuto sindacato a uso, consumo e servizio del titolare della ditta e del disinteresse colpevole e complice del Comune. Colpe e complicità che emergono con nettezza anche tra Comune e ditta Pegaso. Tre ditte – Leonardo, Monti Iblei, Aurora – dopo una serie infinita di reclami e impugnative – rimasti senza risposta – inoltrati dalla Lega delle cooperative e da varie ditte che si ritenevano danneggiate dall’andazzo delle aggiudicazioni, hanno inviato al Comune di Ragusa un invito ad adottare “comportamenti legittimi e trasparenti” riguardo le nuove gare indette per i servizi idrici segnalando gravissime violazioni nei rapporti con la Pegaso. Sono i fatti che abbiamo tentato di ricostruire in questi anni: assunzioni dei parenti dei politici, 170 mila euro trattenuti illegittimamente dalla cooperativa e mai tornati indietro, aggiudicazioni avvenute con ribassi doppi dalle aggiudicazioni precedenti, palesi inadempimenti nei servizi e ciononostante partecipazione ai nuovi appalti, una determina dirigenziale – redatta il 15 giugno 2011 – e poi sparita, in cui si disponeva la rescissione del contratto, proroghe in cui si beneficia di prezzi più remunerativi rispetto al primo appalto. Roba da far rizzare i capelli per aria, roba da prima pagina, roba che da noi non suscita nè allarme, nè preoccupazione, nè inchieste. Sembra, però, che i tempi sonnacchiosi dove i gendarmi si trastullano nella quiete della piccola grande Ragusa siano destinati a finire. Riguardo la gara sul sollevamento e la distribuzione dell’acqua, la “diffida” annuncia che sarà tutto riferito all’autorità giudiziaria. Sono i grandi appalti quelli che stanno per saltare, si tratta della tenuta primaria di questa città abbandonata da un sindaco che crede di giocarsi la sua più grande partita a fianco di Zamparini, e che tiene comizi a Santa Croce perchè questo territorio non gli basta più.

AEROPORTO DI COMISO L’ON. PIPPO DIGIACOMO SOSPENDE LO SCIOPERO DELLA FAME

Dopo cinque giorni di digiuno, l’on. Pippo Digiacomo del Partito Democratico ha interrotto mercoledì mattina la protesta. L’annuncio è stato fatto nel corso di una conferenza stampa. “Ho ritenuto sospendere lo sciopero della fame – afferma l’on. Digiacomo – a seguito dell’intervento del segretario nazionale del nostro partito, Pierluigi Bersani, presso il governo nazionale, ed in particolare il ministro delle Infrastrutture Corrado Passera, a seguito del quale è stata decisa la fissazione di un incontro – ha detto ancora l’on. Digiacomo – per la definizione delle procedure per la apertura dell’aeroporto di Comiso. Alla luce di questa novità importante mi è sembrato opportuno non proseguire la protesta, ma seguiremo con molta attenzione l’evoluzione della vicenda e saremo pronti – ha affermato il parlamentare regionale del Partito Democratico – a tornare in azione se in tempi brevissimi non avremo le risposte che vogliamo. Voglio esprimere un sincero ringraziamento nei confronti delle migliaia di persone che in questi giorni sono venute a trovarmi e che mi hanno manifestato vicinanza e sostegno a prescindere da schieramenti e appartenenze politiche. Desidero altresì ringraziare il mio partito per la straordinaria e tangibile mobilitazione a sostegno della manifestazione e il segretario Bersani per l’immediato intervento che ha permesso di sbloccare la situazione. Sono comunque sicuro che tutte le forze politiche, dalla base ai massimi livelli, concorreranno verso l’obiettivo comune. Restiamo ora in attesa di conoscere – ha concluso l’on. Digiacomo – la data della riunione che dovrebbe finalmente segnare la definitiva svolta verso la tanto attesa apertura”.

NO ALLA TARSU PER I GARAGE

Il capogruppo Tumino del Pd al Comune di Ragusa ha presentato una interrogazione per chiedere l’esenzione della Tassa sui rifiuti dei garage. “Il decreto legge 507/93 – scrive Alessandro Tumino – istitutivo della Tarsu, all’articolo 62 comma 2, recita che non possono essere soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettiva condizione di non utilizzabilità nel corso dell’anno. E, ancora, la circolare n.95 del giugno 1994 della direzione generale fiscalità locale ha chiarito che devono considerarsi esclusi dal calcolo della superficie rilevante per l’applicazione della Tarsu quei locali il cui uso è del tutto saltuario ed occasionale e nei quali comunque la presenza dell’uomo è limitata temporaneamente a sporadiche occasioni e ad utilizzi marginali”. Tenuto conto anche di alcune sentenze della commissione tributaria regionale, il Pd ha chiesto all’Amministrazione comunale di adoperarsi “affinché al cittadino, già gravato da una tassazione locale non indifferente, venga risparmiata anche la tassa sui locali garage adibiti di norma alla custodia di auto e moto, considerato che, tra l’altro, il nostro regolamento prevede anche un costo suppletivo per quei garage che sono allocati lontano dalla propria abitazione”.

Aeroporto di Comiso, continua lo sciopero della fame di Pippo Digiacomo, e finalmente qualcosa si muove

Forse sta servendo per il nostro territorio la protesta del deputato regionale del Partito democratico Pippo Digiacomo che ha iniziato il sesto giorno di sciopero della fame per attirare l’attenzione sul ritardo nell’apertura dell’aeroporto di Comiso, già completato. Il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani comprendendo e condividendo le ragioni della protesta è intervenuto. Lo comunica il Pd di Comiso che scrive: “Una nostra delegazione ha incontrato Bersani, ad Agrigento, per consegnarli una lettera, sottoscritta da Gigi Bellassai e dal segretario provinciale Salvo Zago, nella quale, oltre a manifestare la piena solidarietà e l’appoggio convinto all’on. Digiacomo da parte di tutto il partito cittadino, si chiede a Bersani di intervenire autorevolmente presso il governo Monti per spronarlo a darci una data certa sull’apertura dell’aeroporto di Comiso e mettere fine, così, alla grave (e pericolosa) forma di protesta condotta dal nostro deputato regionale. Il segretario Bersani, dopo avere abbracciato Gigi Bellassai (e con lui idealmente tutto il Pd di Comiso) non solo si è detto vicino a Digiacomo, ma ha preso impegno di sentire prestissimo il ministro Passera per definire con lui la questione dell’aeroporto di Comiso e far pervenire a Comiso, nel breve volgere di qualche giorno, notizie certe e confortanti. Una nota di amarezza, – scrive il Pd – però la vogliamo evidenziare. Mentre il Partito Democratico, a qualsiasi livello politico e istituzionale si sta impegnando senza riserve e con determinazione affinché l’aeroporto apra il più presto possibile, dall’altra parte, dal fronte del sindaco Alfano, sembra che la questione non interessi; sembra che sia stata gettata la spugna e, con essa, le speranze e le aspettative di migliaia di donne e uomini, di centinaia di imprese e attività commerciali, che aspettano con ansia che questo aeroporto, già pronto, inizi le sue attività e, in questo momento di grave crisi, dia al nostro territorio una possibilità di riscatto e sviluppo e crescita. Ci coglie una certa tristezza se pensiamo che per l’inettitudine di questa amministrazione comunale – scrive il Pd di Comiso – abbiamo perso almeno 3 anni, riducendoci a sollecitare un intervento nazionale oggi – oggi che il governo Monti, per riparare ai danni del governo Berlusconi e della malapolitica tutta, è costretto a chiedere agli italiani lacrime e sangue – quando, invece, se fosse stato fatto tutto per tempo, se il sindaco Alfano ci avesse creduto davvero, avesse amato l’aeroporto come lo amiamo noi, oggi avremmo la struttura aperta e attiva. Incrociamo le dita – conclude il Pd di Comiso – e speriamo che l’intervento di Bersani, pure se si incastona in un momento storico ed economico poco propizio, sia prodromico della tanto attesa buona novella”. Intanto tramite un documento consegnato brevi manu dal presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, anche il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa (al quale aderiscono più di trenta tra le più importanti associazioni del mondo del lavoro, del sindacato, dei consumatori, del mondo cattolico, delle cooperative, del commercio e dell’artigianato) ha manifestato la sua condivisione e il suo apprezzamento nei riguardi della protesta dell’on. Digiacomo, “il quale, per dare un futuro al nostro territorio, alle nostre imprese e alle nostre famiglie, vuole risposte certe e chiare sul giorno di apertura dell’aeroporto di Comiso”. Molte le visite di solidarietà a Digiacomo che staziona con un camper dentro la struttura aeroportuale. Anche il Questore Filippo Barboso si è recato presso l’areoporto per esprimere a Digiacomo la propria solidarietà.

OPERAZIONE FINAL GAME Condanne per 35 anni e otto mesi.

Dopo cinque ore e mezza di camera di consiglio, il Tribunale di Ragusa ha condannato sette degli otto imputati alla sbarra coinvolti nell’operazione antimafia messa a segno da polizia e carabinieri tra il 23 giugno e 17 luglio del 2009. Assolto da tutti i reati uno dei presunti affiliati a “Cosa Nostra”. Si tratta di Fabio Incardona, 30 anni, per cui il Pm aveva chiesto 9 anni di carcere. Il collegio ha accolto in pieno la tesi difensiva assolvendolo per non avere commesso il fatto. Assoluzione dal reato associativo anche per Gianfranco Cascino, 36 anni, per cui il Pm aveva chiesto 12 anni di reclusione; Cascino è stato condannato solo per detenzione di armi a 2 anni e 6 mesi, pena già scontata. Cascino e Incardona sono stati scarcerati appena letta la sentenza. Per gli altri presunti appartenenti a “Cosa Nostra”, invece, sono state emesse sentenze di condanna, pari a 7 anni e 6 mesi per Giuseppe Maurizio Intanno, 41 (il Pm ne aveva chiesti 9); 4 anni, contro i 13 anni chiesti dall’accusa, per Giuseppe Sarrì di 49 anni, in applicazione alla disciplina anteriore all’entrata in vigore della legge del 2005 che ha inasprito le pene; 3 mesi di isolamento diurno (contro i 6 chiesti dal Pm), in continuazione con l’ergastolo rimediato per la strage del 2 gennaio 1999, per Carmelo La Rocca di 40 anni. Per i presunti affiliati alla “Stidda” la pena maggiore è stata inflitta a Marco Giurdanella di 31 anni, condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione (il Pm ne aveva chiesti 12); 8 anni per Vincenzo Latino di 41 anni, presunto capo del gruppo, ma in continuazione con la condanna a 10 anni per l’operazione “Greenline” emessa dalla Corte d’Appello il 3 gennaio 2003 (il Pm aveva chiesto 16 anni); tre anni al pentito Giuseppe Doilo di 37 anni (il Pm aveva chiesto 7 anni); Latino e Doilo erano accusati anche del tentato omicido di Giovanni Antonuccio derubricato in lesioni. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di tre tentati omicidi, estorsioni (una sola vittima si è costituita parte civile) e traffico di sostanze stupefacenti.

Elezioni amministrative

La Prefettura di Ragusa informa che per votare il 6 e 7 maggio è necessario avere la tessera elettorale oltre al documento di riconoscimento. Si può chiedere un duplicato presso i Comuni che saranno aperti sino a sabato 5 dalle 9 alle 19 e poi durante le operazioni di voto di domenica e lunedì.

INCIDENTE A MARINA DI ACATE Muore un bracciante rumeno

Un centauro romeno di 53 anni, Ilie Mitrov, bracciante agricolo, è morto in un incidente stradale avvenuto domenica sera, all’ingresso di Marina di Acate, dove l’uomo lavorava e risiedeva. Il romeno era alla guida di una moto Yamaha che si è scontrata con una vettura, una Nissan Primera, per cause in corso di accertamento da parte della Polstrada di Ragusa, intervenuta sul luogo del sinistro. Mitrov ha riportato numerose fratture e ferite gravissime che hanno provocato il decesso. A seguito dell’incidente, avvenuto alle 19.40, e durante i rilievi eseguiti dalle forze dell’ordine, si è creato un notevole rallentamento del traffico lungo la carreggiata della strada, anche perchè essendo un giorno festivo, con una clima mite, nel borgo balneare c’era molta gente.

1 MAGGIO FESTA DEL LAVORO

Una giornata da rispettare e celebrare come un simbolo di crescita democratica. Lo ricordano i segretari di Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta: “La festa del 1° Maggio non è solo la Festa del Lavoro ma anche e soprattutto quella dei lavoratori. Di tutti, anche di quelli che hanno perduto un lavoro e di quelli che legittimamente lo chiedono. E’ una giornata di pausa e di riflessione su quanto sta accadendo intorno a noi con i tempi difficili che siamo costretti a vivere. Facciamo giornalmente i conti – scrivono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – con le impennate dei dati sulla disoccupazione, con chi ha perso il lavoro e non lo ritrova, con gli esodati, con i numeri in crescita di chi, avvilito e scoraggiato, non intende più cercare un lavoro, con la cassa integrazione che ha toccato livelli non immaginabili prima. Questa data fattasi simbolo da celebrare e da rinnovare continuamente rischia di diventare un appuntamento di routine che rischia una retrocessione e un appannamento. Di quale insegnamento possono giovare i giovani sottooccupati degli ipermercati i cui gestori commerciali sono lanciati – scrivono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – ad esasperare un consumismo lasciando, anche il 1′ maggio, aperte le strutture, non dando la possibilità ai collaboratori di stare in famiglia e onorare così la Festa del lavoro? Quel lavoro che rimane per tutte le generazioni un valore certo e riconosciuto di libertà, di democrazia e di crescita civile e sociale. Per questa ragione elementare che i nostri costituenti hanno scritto che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” E’ necessario ritrovare, alla lettera, – scrivono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – lo spirito di questo assunto che continua ad animare la nostra azione sindacale in tempi oggettivamente difficili, laddove i presidi di garanzia, di elementari regole di democrazia, scricchiolano e rischiano di essere travolti o svuotati di contenuto in nome di un mercato globale che impone la linea del rigore e riduce la crescita con la tassazione esasperata. Anche la nostra provincia non riesce a fronteggiare la crisi. E’ ormai ineludibile un cambio di rotta. Il Sindacato – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – è in prima linea a sostenerlo”.

SOLIDARIETA’A PIPPO DIGIACOMO

Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia ha portato lunedì mattina la sua solidarietà al parlamentare regionale Giuseppe Digiacomo che da alcuni giorni sta attuando uno sciopero della fame per sollecitare l’apertura dello scalo aeroportuale di Comiso. “Sono vicino a Digiacomo – ha dichiarato Nicosia – perchè si tratta di una battaglia giusta, forte ed utile per l’intero territorio”.

Gli appuntamenti elettorali di Italia dei valori

Il responsabile nazionale agricoltura della Italia dei Valori, On. Ignazio Messina, compirà una visita in provincia di Ragusa mercoledì 2 maggio. Un primo appuntamento si terrà a Vittoria, presso la sala Avis, alle ore 18,30 per un convegno sull’agricoltura, nel corso del quale saranno illustrate le iniziative del partito a favore dell’agricoltura meridionale in generale e siciliana in particolare. L’altro appuntamento, sempre nella giornata di mercoledì, è a Santa Croce, alle 20, per un comizio cui parteciperà lo stesso On. Messina, a sostegno del candidato Sindaco Salvo Caruso e della lista unitaria “Città Futura” che vede tra i candidati consiglieri gli esponenti di Italia dei Valori Pietro Savà (vice coordinatore provinciale) e Giusy Zisa.

RISERVA NATURALE A RAGUSA Giovanni Iacono: “La foce dell’Irminio, un viaggio nella catastrofe e nell’immondizia”

La Provincia oltre un anno fa aveva effettuato un sopralluogo presso la riserva naturale dell’Irminio e si era accertato che all’interno della riserva si usava scaricare immondizia e materiale inerte. C’era stato l’impegno da parte dell’amministrazione e del dirigente a rimuovere il materiale. Cosa è accaduto da allora? Ce lo racconta il consigliere Iacono di Italia dei valori. “A dire la verità non si comprende come si possa scaricare materiale all’interno di una riserva naturale che è controllata e sorvegliata da decine di persone retribuite per svolgere servizio proprio presso le riserve Naturali “gestite” dalla Provincia per conto della Regione Siciliana, e comunque quel materiale non solo non è stato eliminato, ma a seguito del maltempo l’intera riserva è ridotta in condizioni di non fruibilità a cominciare dalla spiaggia. Molti alberi risultano caduti a terra e divelti. Un mese fa avevamo di nuovo incontrato – spiega Giovanni Iacono – la dirigente delle riserve che “sperava” in somme da destinare alla zona, ma l’Amministrazione Provinciale ha continuato, invece, a finanziare sagre di cavatieddi, di carote, di carne, di trote. In questi mesi, in un clima da “caduta degli Dei”, stiamo assistendo ad una vera abbuffata di contributi. Con la logica del “bancomat” si continuano a dare contributi ad associazioni di riferimento. Chi ha i “santi in paradiso” si permette di fare il giorno prima la richiesta e il giorno dopo ha già il contributo deliberato dalla Giunta, mentre i beni comuni rimangono nell’incuria. Nel programma “viaggio degli Iblei” la Provincia – conclude Giovanni Iacono che ha documentato con una serie di fotografie lo stato della foce – proponga ai turisti e ai cittadini anche un viaggio nelle riserve naturali e così avranno chiaro lo spessore degli amministratori della provincia di Ragusa”.

CONCERTO A CHIARAMONTE


Continuano le iniziative della Diocesi di Ragusa in occasione del 10° anniversario di ordinazione episcopale e del 50° di ordinazione presbiterale del Vescovo di Ragusa, con un momento di riflessione e canti dal tema “La Chiesa”. Il concerto si terrà presso la Chiesa Madre di Chiaramonte Gulfi, giovedì 3 maggio 2012 alle ore 20. Un progetto musicale del Coro Polifonico Ibleo, diretto dal maestro Nello Cavallo, con pannelli scenici originali di Giovanni Raimondi, regia e interpretazione di Gianni Battaglia (Teatro d’arte Sicilia).

100 ANNI DI PRESENZA MERICIANA IN SICILIA

Mercoledì 2 alle 20 accoglienza della reliquia in Casa Sant’Angela in via Ecce Homo 139 a Ragusa da dove sarà trasferita il giovedì all’Istituto Suore Orsoline; poi ritorno in Cappella per la venerazione dei fedeli.

SANTA CROCE, IL MERCATO DEL CONTADINO

La proposta è semplice e dirompente. Chi lavora la terra e produce deve poter essere protagonista della filiera in accordo con i consumatori. Il mercato del contadino, a Santa Croce, diventa realtà. Domenica mattina il taglio del nastro, in piazza del mercato vecchio, dove i quindici espositori, ogni due settimane, avranno la possibilità di vendere in maniera diretta, senza intermediari, i loro prodotti. “Grazie al consorzio Valle dell’Ippari che ha seguito tutto l’iter e all’assessorato risorse agricole e forestali – dice l’assessore alle attività produttive del Comune di Santa Croce, Pippo Pluchino – siamo riusciti ad offrire ai nostri consumatori un mercato all’aperto con una filiera cortissima dove i cittadini, ogni martedì pomeriggio, con cadenza quindicinale, potranno acquistare i prodotti direttamente dai contadini”. Proporre al mercato in piazza i propri prodotti è quindi il modo più semplice che gli agricoltori hanno per incontrare i consumatori in modo diretto, aggirando le maglie della distribuzione e costruendo una rete di scambio alternativa. Appuntamento il prossimo 8 maggio, dalle 16 alle 20, in piazza del mercato. Con il mercato del contadino si ribadisce l’esigenza di un’agricoltura costruita dal basso, nel rispetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora, e la necessita di creare un mercato senza mercanti che abbia come base un rapporto vero e immediato tra produttori e consumatori. Al mercato si propone un prezzo equo e condiviso, rispettoso del lavoro di chi produce ed adeguato alle tasche di tutti. I consumatori potranno degustare ed acquistare tutti i prodotti locali di eccellenza, come gli ortaggi, la frutta, il latte, i formaggi, i salumi, il miele, gli olii ed i vini, rigorosamente provenienti da agricoltori del ragusano.

Audax rugby under 16 Vittoria nella prima partita di finale

Bella vittoria con conquista del relativo punto di bonus per la rappresentativa Under 16 del Rugby Audax Clan che, impegnata nella finale regionale di andata del campionato federale, ha battuto i pari età del Cus Catania con il risultato finale di 31 a 14. Alla squadra iblea è andato anche il punto di bonus offensivo, avendo segnato 4 mete, punto che pone la formazione ragusana in una posizione di vantaggio nei confronti del Cus; 5 a 0 il computo dei punti conquistati in classifica. In squadra: Santocono, Piramide, Mezzasalma, Girgenti, Azzone, Battaglia, D’Aquino, Sapuppo (nella foto), Daniele Gulino, Accardi, Andrea Gulino, Daniele Sartorio, Giulio Sartorio, Zago, Failla. In panchina Celestre, Ribellino, Bellina, Criscione, Trovato, Lissandrello, Maggestini.

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