Nell’ambito di un’indagine delegata dal Procuratore capo, Carmelo Petralia, i carabinieri hanno sequestrato alcuni documenti negli uffici della Soprintendenza e all’Ufficio Tecnico comunale di Ragusa. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe la concessione rilasciata dal Comune, con parere positivo della Soprintendenza, per la realizzazione di una villetta in zona agricola, ad Ibla. Il blitz è avvenuto venerdì mattina. I militari si sono presentati nei due uffici chiedendo tutta la documentazione relativa a concessioni che sarebbero non conformi al piano paesistico. Sono stati acquisiti diversi faldoni con la copiosa documentazione. Poche notizie per il momento trapelano da parte degli inquirenti. Si sa che ci sarebbero degli indagati per abuso d’ufficio.
Chiusa la provinciale Scicli-Santa Croce
E’ stata chiusa con ordinanza del commissario straordinario del Comune di Scicli, Margherita Rizza, la strada provinciale 37, la Scicli-Santa Croce, per gli smottamenti della sede stradale dovuti ai danni provocati dal ciclone Athos. Una nuova ordinanza del comandante della polizia municipale ha ordinato di riapporre le transenne di divieto di transito che sistematicamente vengono rimosse da ignoti. Il Comune non dispone di somme proprie per l’intervento di messa in sicurezza in somma urgenza, e per tale ragione ha chiesto un finanziamento al Dipartimento di Protezione Civile. La strada presenta una significativa fessurazione, quantificabile in mezzo metro, che la rende estremamente pericolosa. E’ stato chiesto, a tutti gli organi competenti, un sopralluogo congiunto da farsi con estrema urgenza.
Rg: Piano paesaggistico, il blitz dopo la denuncia degli ambientalisti
La segnalazione era partita dall’Associazione Tutela Terre d’Oriente, presieduta dallo architetto Salvatore Mancini. La concessione in questione era stata data dalla soprintendenza il 28 dicembre scorso, in un’area limitrofa al quartiere barocco di Ibla. L’associazione aveva quindi scritto alla Regione chiedendo la revoca di quel provvedimento autorizzativo in quanto sarebbe stato in contrasto con il piano paesaggistico. Il 20 gennaio la richiesta del dirigente del servizio piano paesaggistico regionale, Michele Buffa, alla soprintendenza di Ragusa perchè facesse una relazione sull’argomento, “con particolare riferimento alle motivazioni del parere che, stando a quanto riportato (dall’associazione n.d.r), appare in contrasto con la normativa vigente”. Contestualmente la richiesta di valutare l’opportunità di “procedere al ritiro immediato in autotutela del provvedimento stesso”. Ritiro che non c’è stato, dal momento che in soprintendenza sono certi che si tratti di un “nulla osta” assolutamente regolare. Immediata era scattata anche l’indagine con la delega data dal Procuratore ai carabinieri. In un intervento, l’associazione lamentava che “le concessioni per la realizzazione di villette sarebbero state rilasciate a società immobiliari straniere, a singoli cittadini stranieri che non sembrano svolgere l’attività agricola. Com’è d’altronde evidente considerato che i titolari delle concessioni edilizie sono cittadini stranieri e che i lotti di terreno sono di estensione minima (1 ettaro) dove nessun tipo di agricoltura può essere praticata in un’area di pascolo dove le aziende più piccole hanno di media 30 ettari”.
LEGGE SU IBLA, COME OGNI ANNO SCATTA L’ALLARME
Puntualità svizzera alla Regione Siciliana quando si parla di tagliare la legge speciale su Ibla. Uno spauracchio che ogni anno procura uno stato di agitazione, e conseguente movimento, dei deputati della provincia ai quali va il merito di avere sempre trionfato portando a casa la legge anche se sfoltita di molto. Chissà cosa accadrà questa volta considerata la gravità della crisi; nel frattempo i partiti iniziano a scuotersi, a partire dall’Udc di Ragusa che scrive: “In merito alle notizie di queste ultime ore che non vedrebbero l’inserimento dei fondi della legge su Ibla all’interno della finanziaria della Regione, l’assessore Migliore, il capogruppo Angelica, i consiglieri Morando e Fidone e il segretario comunale dell’Udc, Brinch, non possono non esprimere rammarico e preoccupazione per una storia che oramai va avanti da qualche anno. Riteniamo inaccettabile il modo in cui il Governo regionale tratta la nostra città e soprattutto il modo in cui pensa di gestire e programmare le risorse disponibili. I fondi della legge 61/81 pari a quasi 5.000.000 di euro, non possono diventare – scrive l’Udc ragusana – merce di scambio o addirittura ricatto politico. Sappiamo benissimo che queste somme sono necessarie e indispensabili per portare avanti opere pubbliche ed investimenti. Riteniamo saggia la scelte del nostro partito di rimanere fuori da questo Governo che non riesce a guardare oltre i propri interessi politici. Vogliamo intraprendere con urgenza un’interlocuzione con il nostro deputato regionale on. Ragusa e con il nostro segretario regionale senatore D’Alia per concertare insieme una strategia che possa evitare il pericolo di perdere queste somme”.
Funerali di Stato per Placido Rizzotto Il Comune di Vittoria aderisce all’appello della Cgil
La Giunta municipale di Vittoria, all’unanimità, ha aderito all’appello della segreteria nazionale e di quella regionale della Cgil, rilanciato da numerosi intellettuali, esponenti dell’associazionismo, autorità istituzionali e rappresentanti della politica, per la celebrazione di solenni funerali di Stato per Placido Rizzotto, militante socialista e sindacalista trucidato dalla mafia nel 1948, e i cui resti sono stati ritrovati nel settembre 2009 in una foiba nei pressi di Corleone. La delibera sarà ora trasmessa dalla Segreteria generale del Comune al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, oltre che al Presidente nazionale dell’Anci e al Segretario generale della Cgil.
Resta chiusa al traffico la strada provinciale San Giacomo-Montesano
Resta chiusa al traffico la strada provinciale n.53 San Giacomo-Montesano. Il maltempo dei giorni scorsi, infatti, ha determinato l’abbassamento di un tratto della sede stradale che risulta essere non più transitabile. A denunciarlo il consigliere comunale Mario Chiavola il quale ha raccolto le lamentele dei residenti della zona oltre che di tutti coloro che, per motivi di lavoro, dovendo raggiungere Palazzolo e le cittadine vicine, percorrevano la suddetta arteria. “Si tratta – dice Chiavola – di un disagio non da poco che, però, i tecnici della Provincia regionale, ente proprietario della strada, stanno cercando di sanare. Mi è stato assicurato che, nel giro di poche settimane, forse anche prima, la situazione dovrebbe già tornare alla normalità”.
AVIS, LA SFIDA DEL CAMBIAMENTO
Sarà l’Avis di Vittoria ad ospitare domenica 18 marzo alle 16 la 33esima assemblea degli associati Avis della provincia di Ragusa. Un’assemblea che è il continuum dell’assemblea dello scorso anno. Ci si era lasciati con un impegno preciso: elevare i livelli qualitativi della donazione e dell’Avis a quelli richiesti dalla nuova normativa. Ci si ritrova per fare il punto su un percorso che ha già portato notevoli frutti. Il presidente provinciale dell’Avis, Salvatore Poidomani, presenterà la relazione del Consiglio Direttivo e illustrerà anche il Bilancio consuntivo del 2011 e quello preventivo del 2012. Il direttore sanitario, dottor Giovanni Garozzo, parlerà della crescita dell’associazione sia per quanto riguarda il numero dei donatori (siamo a 20.000 unità) sia per quanto riguarda le donazioni (31.500 nel 2011; è il nuovo record). E’ già in funzione il sistema informatico che mette in rete le tredici Avis iblee, che godono anche delle nuove strumentazioni per la donazione del sangue. Intanto il personale ha seguito dei corsi per uniformarsi al sistema provinciale. D’intesa con l’Asp di Ragusa, l’Avis potrà usufruire anche di alcune strutture che saranno destinate alla raccolta del sangue. Il consigliere nazionale dell’Avis, Franco Bussetti, in conferenza stampa ha voluto rimarcare il peso che hanno i tagli, che di anno in anno si fanno sempre più incisivi, nei contributi economici per l’associazione. Per il 2012 l’Avis provinciale ribadisce la volontà di dialogare con i giovani e con gli scolari tramite iniziative e progetti che li coinvolgono. L’assemblea provinciale “Esigenza di cambiamento e bisogno di crescere” vedrà partecipare i 121 delegati in rappresentanza dei soci e delle 13 Avis della provincia di Ragusa.
Nomina nuovo cda della Vittoria Mercati srl
Il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha proceduto all’individuazione dei componenti del nuovo Consiglio di amministrazione della Vittoria Mercati srl. Per la presidenza è stato scelto Salvatore Garofalo, mentre gli altri due componenti sono Filippo Tuttobene e Carmelo Criscione. “Vi è l’esigenza – dichiara Nicosia – di riavviare con urgenza il processo di trasformazione della gestione del mercato ortofrutticolo di Vittoria, anche alla luce delle recenti vicissitudini della struttura mercantile. Avevo chiesto ai partiti una forte compartecipazione politica per rilanciare la gestione del Mercato e mi sono state fornite indicazioni che ritengo validissime e di altissimo spessore. Il nuovo Cda – conclude il sindaco – dovrà assicurare una conduzione politica orientata al rispetto della legalità e al rilancio della competitività del Mercato e dei prodotti ortofrutticoli”.
SEQUESTRATI 9.628 PRODOTTI DI BELLEZZA
Le Fiamme gialle hanno effettuato controlli nei confronti di alcune aziende che commercializzano prodotti non conformi al cosiddetto “codice al consumo”, in materia di tutela dei mercati e dei consumatori. L’attività di servizio posta in essere, ha consentito di individuare in ben due distinte operazioni, due esercizi commerciali ubicati a Ragusa presso i quali sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro complessivamente 9.628 pezzi provenienti dalla Cina e da altri paesi dell’Est non conformi alle norme. La tipologia dei prodotti, sottoposti a sequestro, varia da prodotti di bigiotteria quali collane, anelli, bracciali, orologi, spille e monili vari a prodotti di cosmesi, quali trousse, ciprie, ombretti, smalti per unghie, matite per occhi ed accessori per capelli. Tali prodotti infatti, per essere conformi alla direttiva vigente devono essere commercializzati sul territorio nazionale, riportando, sulle confezioni o sulle etichette delle confezioni dei prodotti posti in vendita al consumatore, chiaramente visibili e leggibili, le indicaziosulla composizione del prodotto e sulla provenienza. Complessivamente agli esercizi controllati, oltre al sequestro, sono state applicate sanzioni amministrative da un minimo di 1.032 euro circa ad un massimo di 51.646 euro.
RAGUSA, ASSEMBLEA ALL’ISTITUTO VICO
Sarà un bando per la ricerca di un nuovo immobile da affittare e da adibire a sede distaccata dell’istituto G.B. Vico di Ragusa (liceo socio-psico-pedagogico, ex magistrale), la soluzione prospettata dall’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Riccardo Terranova, agli alunni, ai loro genitori, al preside e ai docenti in risposta alla protesta di giovedì e venerdì. Gli studenti, supportati dalle loro famiglie e dai docenti, chiedono di poter seguire le lezioni in nuovi locali che andrebbero a sostituire l’attuale sede distaccata di via Prampolini. L’assessore Terranova ha promesso che a breve sarà emanato il bando che consentirebbe di individuare una nuova struttura in cui sarebbero accorpate la sede distaccata del G.B. Vico di via Prampolini e quella delle Orsoline. L’affitto della nuova struttura dovrà gravare sulle casse della Provincia tanto quanto attualmente grava l’affitto dei locali adibiti ad aule, se non di meno, ha precisato l’assessore Terranova. I tempi? Sono quelli burocratici. Molto probabilmente, i ragazzi termineranno l’anno scolastico nell’attuale sede, mentre potrebbero iniziare il prossimo anno nella nuova.
Problematica amianto. Al vaglio diverse iniziative
La Provincia sta analizzando la possibilità di raccogliere e smaltire rifiuti, contenenti amianto, all’interno dei perimetri urbani dei dodici comuni iblei. “Dopo l’incontro avuto con i rappresentati dello Spresal, dell’Arpa e dell’Ato Ambiente – spiega Giovanni Scucces, assessore provinciale al Territorio, ambiente e protezione Civile – è stato deciso di affrontare il fenomeno all’interno della città, in modo da iniziare a ridurre i casi di abbandono su tutto il territorio provinciale. Pertanto, stiamo discutendo la possibilità di avviare attività di raccolta e smaltimento, – spiega Scucces – alla stregua di altre province che grazie alla fattiva collaborazione delle imprese locali hanno potuto ottenere ricadute positive in termini economici, e soprattutto sono riuscite a tutelare la salute dei propri cittadini e di tutto il territorio”.
Servizi sociali al Comune di Comiso. La denuncia del Pd: “Accesso sempre più limitato agli utenti”
Con un’ordinanza sindacale firmata dal sindaco Alfano viene fortemente limitato l’accesso agli uffici delle Politiche sociali e della famiglia, al Comune di Comiso. Gli utenti potranno accedere ai servizi solo due giorni alla settimana, e solo in una specifica fascia oraria. Secondo gli esponenti del Pd cittadino, questa drastica riduzione della fruizione da parte dell’utenza è una “delle ultime farneticazioni amministrative di un sindaco ormai alla deriva”. La chiusura negli altri giorni della settimana è stata motivata dall’esigenza degli uffici di potere espletare il lavoro, senza la presenza del pubblico, e in condizioni più sicure. Inoltre l’ordinanza prevede la presenza di un vigile urbano. “Se non addirittura di agenti di Ps sostiene il Pd – e pensare a una madre che chiede sussidio per il latte del figlio, come ad una minaccia per i dipendenti, o a un anziano che ha bisogno di assistenza o a un disoccupato che chiede aiuto, come ipotetici focolai di violenza, non ci fa sorridere – sottolineano gli esponenti del Pd -. Ricordando 10 anni di amministrazione di centro sinistra, potremmo fare un interminabile elenco di tutti gli atti veramente preoccupanti a danno dei dipendenti e dei beni del Comune: eppure, mai si è chiusa la porta degli uffici in faccia ai più bisognosi”.
Incidente stradale sulla 115. Una donna è in prognosi riservata
E’ di due feriti, di cui uno in prognosi riservata, il bilancio di un incidente stradale che si è registrato giovedì pomeriggio sulla s.s. 115 Ragusa-Modica, all’altezza del km 326 + 300, alle porte del capoluogo. Per cause ancora da determinare da parte degli uomini della Polstrada, si sono scontrate una Ford Ka, che da Modica andava verso Ragusa e un autocarro Nissan Interstar che marciava in direzione opposta. Nello scontro, I.D., una donna di 52 anni di Chiaramonte Gulfi, che era alla guida della Ka, è rimasta gravemente ferita ed è ricoverata in prognosi riservata nella Rianimazione dell’ospedale Civile. Ferito anche, il modicano G.P. di 51 anni, che era alla guida dello autocarro: ne avrà per dieci giorni. Sul posto oltre alla Polizia Stradale di Ragusa, che ha eseguito i rilievi, anche le ambulanze del 118.
Ha un’aquila in casa, la Procura di Modica chiede il processo
La Procura di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio per uno sciclitano di 30 anni, P.G. le sue iniziali, in quanto, nella propria abitazione, in contrada Fabiano, deteneva una aquila di Bonelli. Si tratta di una specie protetta che non può essere catturata e tenuta in casa. La Procura, inoltre, ha chiesto al Tribunale di processare una quarantenne di Modica, accusata di illecita diffusione di servizi criptati. Nel proprio bar aveva permesso la visione di una gara di calcio, Milan – Inter, che era trasmessa su Sky. Nulla di male, se non fosse che la donna aveva un normale abbonamento privato e non uno per esercizi commerciali.
Si chiude il IV centenario della fondazione monastero di S. Giuseppe a Ibla
Mercoledì 21 marzo, alle 21, il Monastero di San Giuseppe ospiterà la rappresentazione teatrale “Benedetto, orizzonte d’Europa. Viaggio alle radici culturali e spirituali d’Occidente”, per la regia di Gianni Battaglia. L’evento chiude il convegno di studi e spiritualità “Obsculta”, che le Benedettine claustrali di San Giuseppe hanno voluto organizzare per il quarto centenario della fondazione del loro monastero. In segno di riconoscenza verso san Benedetto, fondatore di uno dei più antichi ordini monastici d’Occidente, l’Ufficio diocesano per la cultura ha raccolto l’invito offerto dalla madre superiora della comunità per dar vita ad un genere particolarissimo di spettacolo, nel quale si narrano le tappe più significative della vita di Benedetto da Norcia dal VI secolo ai giorni nostri.
AGRICOLTURA IN GINOCCHIO. L’ASSESSORE D’ANTRASSI A RAGUSA
Stato di calamità naturale per il versante sud della Sicilia. L’ondata di maltempo dei giorni scorsi ha devastato il comparto agricolo ragusano. La giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo ha firmato il decreto. Si attende il fascicolo con le segnalazioni dei danni, raccolte dai funzionari dell’ispettorato e della condotta agraria, per delimitare le aree colpite. Sono 520 le segnalazioni pervenute fino ad oggi negli uffici dell’ispettorato all’Agricoltura di Ragusa di cui 670 ettari di colture in produzione e 650 di aziende o strutture serricole danneggiate. I danni sono ingenti, pari all’80 per cento della superfice, non solo alle colture ma anche alle strutture: serre e caseggiati rurali letteralmente divelti dalla furia del vento. L’assessore regionale all’agricoltura Elio D’antrassi ha voluto incontrare i sindaci del territorio e le organizzazioni agricole per fare il punto della situazione. Nel corso del confronto svoltosi all’Ispettorato all’Agricoltura, alla presenza del dirigente Giorgio Carpenzano, il rappresentante della giunta Lombardo ha illustrato le misure che il Governo isolano intende adottare. “Siamo ben consapevoli dei danni subiti da centinaia di aziende, la maggior parte delle quali non coperte dalla polizza assicurativa – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste -. Si tratta di stabilire se si tratta di eventi naturali o straordinari. Noi siamo convinti che i danni patiti dalle aziende ragusane rientrino nella casistica degli eventi straordinari”. Le organizzazioni agricole chiedono un intervento straordinario per salvare dal collasso il comparto, sollecitano il blocco immediato di tutti i pagamenti Inps, esposizioni bancarie e tasse e l’annullamento di ogni tipo di scadenza finanziaria.
VERTENZA ANCIONE Confermati i 3 licenziamenti, scongiurati gli altri 5 annunciati
I dirigenti dello stabilimento Ancione di contrada Tabuna tornano indietro sulle loro decisioni. L’azienda non avvierà la procedura di altri cinque licenziamenti, così come era stato annunciato nei giorni scorsi. I manager della ditta che produce a Ragusa conglomerati bituminosi, calce e mattonelle di asfalto, hanno però confermato i tre licenziamenti, notificati dieci giorni fa a tre lavoratori. Tali decisioni sono state comunicate dai vertici della Ancione spa nel corso dell’incontro che si è tenuto mercoledì pomeriggio nella sede dell’Assindustria Confindustria. In rappresentanza dell’azienda c’era Antonio Ancione assistito dal legale Fidelio, per la Confindustria il ragioniere Fois e per i sindacati i rappresentanti delle segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil, rispettivamente Paolo Rizza, Giorgio Saggese e Giuseppe Scarpata. “Siamo moderatamente soddisfatti – afferma il segretario della Filctem Cgil, Rizza – in quanto dal confronto con il management sono venute fuori notizie positive, ma anche qualche aspetto negativo e quest’ultimo è rappresentato dal fatto che i tre licenziamenti sono confermati e non si torna indietro: d’altronde i lavoratori esplulsi dal processo produttivo non avevano carichi familiari ed erano fra gli ultimi assunti del personale in organico all’azienda”. Si trattava di unità assunte da tre anni, da 6 o sette anni. I rappresentanti sindacali hanno dunque preso atto dei tre licenziamenti e hanno avuto assicurazioni da parte della azienda che non vi saranno altre espulsioni sul piano occupazionale. Non appena erano stati paventati i 5 nuovi licenziamenti fra i lavoratori, che attualmente sono 35 in tutto, fra le maestranze si era diffusa grande preoccupazione.
UNIVERSITA’ DI NUOVO AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA
La Quarta commissione consiliare della Provincia di Ragusa continua a lavorare sulla Università a Ragusa. Giovanni Iacono, capogruppo dell’Italia dei Valori al consiglio provinciale, prende atto dell’attivazione del dibattito in merito alla presenza nel capoluogo ibleo dell’università. “Sul laboratorio multimediale – fa sapere Iacono -, il presidente del Consorzio giorno 28 febbraio ha scritto all’Università di Catania dando la disponibilità al trasporto dei computer e l’Università, a stretto giro di 24 ore, ha aderito alla proposta. Questo finalmente dopo 6 anni, dovrebbe consentire l’attivazione del laboratorio – continua Iacono -. Per la Casa dello Studente di Palazzo Castillett, il Consorzio l’1 marzo ha scritto a Comune e Provincia per avere il nominativo di un collaudatore tecnico e la Provincia ha provveduto il 6 marzo a fornire una terna di nominativi – ha specificato il capogruppo dell’IdV al consiglio provinciale -. Effettuato il collaudo si spera che non vi siano più altri ostacoli. Il presidente del Consorzio ha poi fornito assicurazioni relativamente allo affidamento dell’implementazione del sistema wi-fi per il servizio internet agli studenti. Rimangono purtroppo interamente i problemi di carattere economico (per il 2011 il Comune di Ragusa deve ancora oltre 500.000 euro, la Regione non ha erogato il contributo spettante e la Provincia deve ancora 100.000 euro e mancano ovviamente le somme per rispettare gli imminenti impegni del 2012) e strategico per l’Università aggravati – ha detto ancora Iacono – dalla scellerata convenzione sottoscritta a giugno del 2010 da Comune, Provincia e Consorzio da una parte e Università di Catania dall’altra”.
PRECARI ASP, VERTENZA AL PALO
Il modo in cui l’Azienda sanitaria provinciale si è procurata negli ultimi tempi il personale, tramite la procedura dell’esternalizzazione dei servizi, è oggetto di una denuncia inoltrata dal sindacato Cgil all’Ispettorato provinciale per il Lavoro. Sul caso è stata aperta un’inchiesta che è ancora in corso. Questa denuncia è strettamente collegata alla vertenza del precariato Asp della provincia di Ragusa, dato che quasi 300 lavoratori hanno perso il lavoro da quando sono stati sostituiti da personale esterno. La vertenza dei precari da tempo è completamente bloccata. “Il passaggio dei lavoratori precari Asp alla Multiservizi sembra di colpo arenato – sottolinea il responsabile del dipartimento Sanità Cgil, Angelo Tabbì – senza alcuna spiegazione, se non le evidenti iniziative dell’Asp a non voler mantenere gli impegni presi prima nel tavolo della Presidenza regionale e poi con la task force regionale”. L’accordo che prevedeva la confluenza di tutti i precari dell’Asp provinciale alla Multiservizi regionale (che poi avrebbe dovuto sottoscrivere la convenzione con l’Azienda sanitaria), era stato stabilito e condiviso da tutte le parti il 20 maggio del 2011. A quell’incontro era presente il presidente della Regione, l’assessore alla Salute, il direttore generale dell’Asp di Ragusa, la Fp Cgil iblea e i rappresentanti dei lavoratori precari. Da quasi due mesi i sindacati hanno richiesto un incontro alla Regione, mai ottenuto, al quale avrebbero dovuto partecipare, oltre al Governo isolano, la Multiservizi e la direzione dell’Azienda sanitaria. “Oggi i circa trecento lavoratori precari, che da anni lavorano con l’Asp, si vedono sottrarre il lavoro da appalti ed esternalizzazioni – afferma Tabbì – e se non si interviene velocemente, rimarranno senza alcuno spiraglio occupazionale e tanto meno, senza una copertura sociale, quale è l’indennizzo della disoccupazione: sono trecento uomini e donne con le loro famiglie che sono ridotti in miseria”. In una nota Tabbì sottolinea come l’assenza dei precari fra il personale dell’Asp non comporta un risparmio, bensì un aumento della spesa pubblica, dato che appalti e esternalizzazioni costano di più.
DANNI PER IL MALTEMPO, RISORSE ECONOMICHE CERCASI
Il decreto sullo stato di calamità naturale per le aree colpite dal nubifragio non è sufficiente. Anche la regione dovrà fare la propria parte reperendo somme dal Ministero per le politiche agricole e forestali. Ne sono convinte le organizzazioni agricole all’indomani del vertice con l’assessore regionale Elio D’Antrassi. Gli agricoltori dovranno costituirsi in comitati per affrontare un’emergenza che rischia di danneggiare in maniera irreparabile il tessuto produttivo. “Non basta produrre carte e documenti – dice Tano Malannino, presidente di Altra agricoltura -, se non si riescono a reperire fondi cospicui da indirizzare alle aziende danneggiate, tutto ciò è vano. C’è, in tal senso, un precedente importante a nostro vantaggio. Il ministero, in occasione dell’alluvione in Puglia e Basilicata, ha trovato 17 milioni di euro per dare un immediato ristoro al comparto. Anche in Veneto, con la Lega al governo, le somme necessarie per le aziende in crisi sono state reperite”. In assenza di un piano assicurativo, molte strutture serricole non verranno risarcite. “Si tratta nella maggior parte dei casi di danni ad aziende ed impianti non coperti da alcuna polizza assicurativa – aggiunge il presidente di Altragricoltura -. Per questa ragione il movimento Altragricoltura ha voluto organizzare un confronto con i produttori per parlare di debitoria con le aziende agricole e di calamità naturali. L’incontro si svolgerà venerdì pomeriggio, alle 17, alla sala Avis di Vittoria”. Il portavoce dei gruppi d’acquisto, Guglielmo Occhipinti, invita i produttori a segnalare i danni nelle sedi della condotta agraria o all’ispettorato. “Le segnalazioni si possono inoltrare anche nelle sezioni delle organizzazioni agricole – aggiunge”.