Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha incontrato questa mattina, nella Sala degli Specchi di Palazzo Iacono, la piccola cantante vittoriese Marta Barrano, che sabato prossimo parteciperà alla trasmissione televisiva di Rai 1 “Ti lascio una canzone”. “Ho voluto questo incontro – ha spiegato il sindaco – per complimentarmi con la ragazza, che affronta una prova artistica così impegnativa, augurarle un esito quanto più felice possibile ed invitare i nostri concittadini a sostenerla concretamente, visto che, oltre alla bravura degli interpreti, il risultato finale è condizionato molto dal meccanismo del tele voto. Complimenti, ovviamente, non solo a Marta, ma anche alle sue due insegnanti di musica, Gabriella Artimagnella e Francesca Bozzali. In bocca al lupo!, Marta, come sindaco, ma anche come cittadino, di Vittoria”.
RAGUSA, L’IMMOBILE COMUNALE DI VIA SAN VITO DIVENTA ALBERGO
Con la firma, avvenuta stamane al Comune, del contratto per la cessione in locazione a privati dell’immobile di proprietà comunale di via San Vito (ex hotel “Trinacria”), già sede dell’ufficio tributi dell’Ente, si conclude l’iter avviato alcuni mesi orsono con un apposito bando pubblico. L’edificio, che copre una superficie complessiva di oltre 700 mq su tre livelli, ospiterà una struttura ricettiva. Come previsto dal contratto il cui canone di locazione è fissato in 22.000 annui, con durata di nove anni, rinnovabili, sono a carico del locatario tutti gli interventi di conservazione, ristrutturazione ed adeguamento tecnico della struttura per gli usi previsti. “Un progetto molto interessante per diversi motivi – afferma l’Assessore alle risorse patrimoniali, Stefano Martorana – che consentirà infatti non soltanto l’avvio di un’attività ricettiva destinata ad una fascia turistica importante, finora non adeguatamente servita, e soprattutto la riqualificazione di una struttura di proprietà comunale in una zona nevralgica della città, quale il Centro Storico Superiore”.
RAGUSA, FINANZIAMENTI PER I PRIMI DUE PROGETTI DI RIFACIMENTO DELL’ACQUEDOTTO COMUNALE
La Giunta Municipale di Ragusa ha approvato i contenuti del decreto con il quale è stato disposto il duplice finanziamento riguardante rispettivamente i lavori di rifacimento della rete acquedottistica di via Forlanini e vie adiacenti, per un importo di 1,5 milioni di euro ed un analogo intervento in Corso Mazzini e zone limitrofe, per 900.000 euro. Si tratta di un atto propedeutico all’avvio, in tempi brevi, dell’iter di realizzazione dei due interventi. “L’amministrazione comunale – affermano il Sindaco Federico Piccitto e l’Assessore alle risorse idriche, Salvatore Corallo – una volta ottenuto dalla Regione l’agognato decreto di finanziamento per i primi due dei cinque progetti di sistemazione delle reti idriche cittadine, ha rapidamente elaborato ed approvato gli atti che le competono per giungere, in tempi brevi, all’avvio di opere strategiche ed essenziali per la nostra città. D’altra parte registriamo con soddisfazione che, a quanto pare, le sollecitazioni di qualche settimana fa, e la successiva missione a Palermo, hanno dato i frutti sperati. Infatti abbiamo ricevuto comunicazione che anche per gli altri tre progetti relativi e precisamente quelli relativi al rifacimento delle reti idriche di via Psaumida e via S. Anna, per un importo di 1,5 milioni di euro ciascuno e per quello di viale delle Americhe, dell’importo di 900.000 euro, sono stati finalmente emessi i decreti di finanziamento a lungo attesi. L’obiettivo, ora, è quello di recuperare i ritardi non imputabili ad una responsabilità dell’Amministrazione Comunale e giungere velocemente alla realizzazione di interventi che consentiranno di migliorare la situazione idrica generale per dare così una importante boccata d’ossigeno al comparto economico, con l’avvio di lavori per 6,3 milioni di euro complessivi”.
FA IRRUZIONE IN COMMISSARIATO ARMATO DI UN TUBO IN FERRO ED AGGREDISCE DUE AGENTI, LA POLIZIA DI MODICA LO ARRESTA
La Polizia di Modica ha tratto in arresto il trentacinquenne modicano Francesco Causarano, incensurato, che nella serata di ieri si è presentato in Commissariato munito di un tubo in ferro. Qui, il poliziotto addetto alla vigilanza del Commissariato, ignaro delle intenzioni dell’uomo, ha aperto la porta per farlo entrare quando, improvvisamente, Causarano con un tubo in ferro in mano, con furia scatenata e senza alcun motivo, si è scagliato contro di lui, brandendo l’arma. Allarmato dalle grida, altro personale interveniva in aiuto del collega tentando di bloccare l’avventore e disarmarlo. Ne nasceva una colluttazione nel corso della quale un altro poliziotto è rimasto ferito.Dopo essere stato bloccato e riportato alla calma, Causarano è stato tratto in arresto per i reati di minaccia, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che per lesioni nei confronti di due agenti finiti al Pronto Soccorso. La Polizia indaga sulle motivazioni che hanno indotto l’uomo – ora in carcere – ad agire con tanta violenza.
Estorsione a ex socio, in manette Gaetano Ventura
Tentata estorsione in concorso. Tutto ha inizio nel 2014, quando, dopo alcuni mesi di attività nella compravendita di autoveicoli, due soci – la vittima e l’uomo arrestato oggi– interrompono la società. Uno dei due, scontento del comportamento dell’altro, prima ha tentato di aprire una nuova concessionaria, poi, minacciato dall’ex socio, decide di fuggire a Malta dove è rimasto diversi mesi. Da Malta la vittima ha cercato di contattare l’ex socio, tramite due legali di Vittoria, per saldare il dovuto. Inizialmente si erano accordati per 8.000 euro ma poi l’ex socio ha inspiegabilmente fatto lievitare la cifra a 20.000 euro. Ritornato da Malta e stabilitosi a Ragusa, il “debitore” ha ricevuto presto la visita di una terza persona, un 44enne palermitano residente a Vittoria, anch’egli commerciante di autoveicoli. Questo gli ha riferito che l’ex socio ancora stava aspettando 30.000 euro e gli ha fatto capire che sarebbe stato meglio pagarli. Dopo tale visita la vittima, terrorizzata, ha cercato di contattare l’ex socio per quantificare seriamente il dovuto. Quest’ultimo ha solo insistito dicendo che aveva testimoni e che i soldi li pretendeva senza fornire però alcuna documentazione. Nel frattempo ha esercitato pressioni anche sulla fidanzata della vittima e sul padre, minacciandoli. Il magistrato ha disposto gli arresti domiciliari per l’ex socio della vittima, Gaetano Ventura, 32enne vittoriese incensurato. Per il secondo indagato A.G.T., pregiudicato 44enne palermitano residente a Vittoria, anch’egli commerciante di autoveicoli, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza, Comiso.
AVVIATI I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA ROTATORIA DI PIAZZA DEL POPOLO
La ditta Spazio Verde riqualificherà l’area a verde all’interno della rotatoria di piazza del Popolo. I lavori sono iniziati questa mattina, la manutenzione del sito verrà garantita per cinque anni. L’impresa dovrà provvedere alla messa a dimora di essenze arboree che richiamano in maniera più estesa l’ambiente mediterraneo prevedendo l’introduzione di una sequenza di palme della specie “Livingstonia” nonché di fioriture e del prato verde a raggiera. Programmata anche l’installazione di un impianto di irrigazione e di punti luce che valorizzeranno la rotatoria stessa. “Finalmente – spiega l’assessore al Verde Pubblico, Salvatore Corallo – si concretizza l’avvio di un progetto molto importante per l’intera città perché consente di rivitalizzare, in maniera adeguata, una zona centrale, molto frequentata e caratterizzata da importanti strutture a servizio della collettività, nel percorso che conduce verso il Centro Storico Superiore. L’impatto visivo garantito al termine dei lavori di riqualificazione, infatti, consentirà, come già avvenuto per la vicina rotatoria di via Gramsci, di migliorare decisamente l’arredo ed il decoro urbano dell’intera zona”.
UN AVVOCATO E UN SUO COLLABORATORE TRUFFANO RAGUSANI MALATI DI THALASSEMIA
La Polizia di Stato sequestra oltre 150.000 euro di parcelle ad un avvocato di Palermo e ad un sedicente avvocato suo collaboratore. Sono accusati di aver truffato dei malati ragusani affetti da diverse patologie derivanti da trasfusioni del sangue. Le vittime ragusane, tutte membri dell’associazione “Pro Thalassemici, si erano rivolte ai due “esperti” nel settore degli indennizzi e risarcimenti previsti dalla Legge 210/1992 . L’avvocato è D.M, palermitano di 44 anni e B.L sedicente avvocato palermitano di anni 48, ora accusati del reato di truffa aggravata continuata in concorso. I due soggetti sono accusati di aver indotto le vittime a pagare parcelle da capogiro con raggiri ed artifizi. Le vittime si erano fatte abbindolare e avevano firmato una procura speciale che dava quindi mandato esclusivo a rappresentarle contro il Ministero della Salute. L’avvocato ed il sedicente avvocato intanto iniziavano ad incassare decine di migliaia di euro senza però che vi fosse una corrispondenza tra quanto percepito e l’attività professionale svolta. Passavano gli anni ma non arrivava alcun risultato. Le somme consegnate dalle 19 vittime si aggirano sui 250.000 euro. Tutto era iniziato nel 1998 quando i due indagati fecero le prime riunioni percependo le prime parcelle dagli assistiti, prospettando loro ogni garanzia a protezione dei diritti effettivamente riconosciuti dalla legge, Nel 2013 i membri dell’associazione dopo aver versato tra i 5 ed i 25.000 euro ciascuno ai due truffatori si sono rivolti alla Polizia di Stato. Confrontandosi con altri malati, i ragusani apprendevano che persone nelle stesse condizioni avevano conferito neanche 1.000 euro agli avvocati (per altro non era necessario farsi assistere da un legale in quanto si trattava di un beneficio di legge e non di intentare una causa), a dispetto dei 25.000 consegnati da alcuni di loro come parcella. Ai due avvocati sono sono stati sequestrati tutti i conti correnti, conti depositi e titoli. Il reato di truffa, anche se aggravato, non consente la possibilità di richiedere una misura cautelare in carcere, pertanto i due sospettati saranno processati in stato di libertà.
Estorsione a ex socio, carabinieri in azione
I Carabinieri di Ragusa Ibla stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa su richiesta del pubblico ministero, dott.ssa Valentina Botti, per l’ipotesi di reato di tentata estorsione in concorso. L’ex imprenditore vittima di richiesta estorsiva ha immediatamente denunciato tutto ai carabinieri di Ragusa permettendo di impedire il reato prima che si concretizzasse e/o prima che la vittima subisse ancor più gravi conseguenze. Si tratta di un incensurato 32enne vittoriese, imprenditore nel ramo auto ed ex socio della vittima, e un pregiudicato 44enne palermitano ma residente a Vittoria, anch’egli commerciante di autoveicoli. maggiori particolari tra qualche ora.
CONFERENZA DELL’ASSOCIAZIONE MOGLI MEDICI
Riparte l’attività della sezione di Ragusa dell’Ammi, l’Associazione mogli medici italiani. La presidente facente funzioni Agata Giaquinta Iacono ha, infatti, promosso per venerdì 23, a partire dalle 17,30, presso l’Antica Badia Relais Hotel, di corso Italia 115/121 a Ragusa, una conferenza sul tema: “La medicina di difesa, nuova realtà nel rapporto medico paziente, tutela per la professionalità del medico o garanzia per la salute del cittadino?”. Relatori saranno il dott. Giuseppe Iuvara e l’avvocato Monica Veninata.
L’EMATOLOGO MANDELLI A RAGUSA
Venerdì 23 alle 17,30, nell’Auditorium Avis di via della Solidarietà, evento d’eccezione per la sezione provinciale di Ragusa dell’Associazione Italiana contro Leucemie Linfomi e Mieloma, con la presenza del padre dell’ematologia italiana prof. Franco Mandelli, presidente nazionale AIL. Aderendo all’invito della sezione, il prof. Mandelli ha inserito anche la tappa ragusana nel lungo e faticoso “tour” di presentazione del suo secondo libro: “Curare è prendersi cura – Una riflessione sulla missione di medico”, edito da Sperling & Kupfer. Studioso di grande rilevanza internazionale, il prof. Mandelli, già ospite della sezione per la presentazione del suo primo libro “Ho sognato un mondo senza cancro”, con la sua seconda opera ribadisce la fondamentale importanza del rapporto umano tra medico e paziente, purtroppo spesso trascurata. Il ricavato della vendita del libro sarà interamente devoluto alla sezione provinciale AIL di Ragusa.
RIVOGLIAMO LA BANDIERA BLU
E’ stato a Ragusa il Presidente della Fondazione per l’Educazione Ambientale, Claudio Mazza che, accettando l’invito rivoltogli dal Sindaco, Federico Piccitto, è stato ricevuto a Palazzo dell’Aquila. A fare gli onori di casa al massimo rappresentante della sede italiana dell’organizzazione internazionale che opera a livello mondiale con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche ambientali attraverso molteplici attività di educazione, formazione ed informazione per la sostenibilità, è stato lo stesso primo cittadino, presenti il Vice sindaco, Massimo Iannucci, l’Assessore all’energia ed ambiente, Antonio Zanotto. La presenza a Ragusa di Mazza, è stata utile per un confronto in merito ai criteri ed alle modalità di valutazione dell’apposita commissione che esamina le candidature dei comuni italiani al fine del riconoscimento annuale della Bandiera Blu. Nel corso del cordiale colloquio il Presidente Claudio Mazza ha sottolineato quanto sia particolarmente delicato e complesso il lavoro della Commissione, formata da esperti dei vari ministeri e della maggiori confederazioni nazionali, quali Confesercenti e Confcommercio, che si occupa di assegnare la Bandiera Blu. “Gestione dei rifiuti, attraverso una consistente attività in termini percentuali di differenziazione degli stessi nella fascia costiera, impianti di depurazione efficienti e qualità dell’acqua di balneazione – ha sostenuto il Presidente Mazza – sono alcuni degli standard rigidi tenuti in considerazione per potere ottenere l’ambito riconoscimento”. “Il Comune di Ragusa – ha affermato il Sindaco Piccitto – ha attivato una serie di misure per incrementare la percentuale della raccolta differenziata che già lo scorso anno aveva raggiunto dei valori ottimali, attraverso anche l’introduzione della bilancia pesi rifiuti che ha consentito di ridurre il carico di conferimento in discarica avviando nel contempo una politica di riciclaggio dei materiali differenziati. Anche la pulizia delle nostre spiagge, l’efficiente impianto di depurazione che garantisce un mare pulito – ha aggiunto Piccitto – può essere considerato uno dei motivi per potere assicurare a Marina di Ragusa la Bandiera Blu 2016”. Dopo l’incontro al Comune Il Sindaco Piccitto e l’Assessore Zanotto hanno accompagnato il Presidente della FEE Italia, Mazza, per una breve visita a Marina di Ragusa. Oltre al Porto turistico in cui è ubicata la sede del Presidio comunale di protezione civile per il servizio di soccorso e salvataggio in mare, e alla pista ciclabile realizzata quest’anno in forma sperimentale e che diverrà, con gli opportuni correttivi, definitiva, è stata fatta visitare all’illustre ospite anche la zona pedonale del Lungomare Mediterraneo che giunge fino a Piazza Duca degli Abruzzi, il Lungomare Andrea Doria con la sua lunga spiaggia, ancora frequentata da numerosi turisti, attrezzata con docce pubbliche e scivoli per l’accesso da parte dei portatori di handicap.
CINEMA LUMIERE CON FITZCARRALDO

Cinquestelle Sicilia: “La legge sull’acqua non si tocca. Lo Stato rispetti il parlamento regionale e lo statuto”

“La legge sull’acqua non si tocca. Lo Stato non può pretendere di fare il bello e il cattivo tempo nelle cose siciliane, calpestando l’autonomia della Regione. Deve imparare a rispettare lo Statuto e il Parlamento. Per questo l’Ars non deve assolutamente rimettere mano alla legge. Anzi, il governo Crocetta si prepari a resistere davanti ad un ricorso alla Corte Costituzionale”. E’ chiarissima la linea del Movimento 5 Stelle all’Ars di fronte all’ennesima “pretestuosa impugnativa, che colpisce al cuore l’autonomia della Regione e svuota di significato il parlamento siciliano”. “Non possiamo assolutamente tollerare – dicono i deputati cinquestelle – questa ennesima ingerenza dello Stato, che in soli dieci minuti ha vanificato tre anni di lavoro. Questo governo dimostri quello che non ha mia fatto finora, mostri di avere una briciolo di spina dorsale e rigetti qualsiasi proposta di modifica che punta solo ad allineare la nostra legge a quella nazionale che ha ignorato del tutto il referendum del 2011. La nostra riforma andava nel solco espresso dalla volontà popolare, non possiamo assolutamente permettere che lo Stato ci obblighi a cambiare rotta”. “Anche le impugnative su su appalti e liberi consorzi – affermano i deputati – sono pretestuose, di matrice squisitamente politica più che tecnica. Piegarsi ai dicktat romani sarebbe creare un pericolosissimo precedente e autorizzare la riduzione dello Statuto a carta straccia. Cosa che non possiamo permettere. E se qualcuno lo farà dovrà risponderne ai siciliani”.
GIORNATA DELLA CUSTODIA DEL CREATO
È tutto pronto per lo svolgimento della terza edizione della “Giornata della custodia del Creato” di domenica 25 ottobre, organizzata dall’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Ragusa. L’appuntamento si svolgerà nell’area forestale di contrada Calaforno, a pochi chilometri da Giarratana alle ore 9.30 nel parcheggio che si raggiunge dall’inizio (venendo da Giarratana) del Corso Umberto I° (l’arteria che collega Giarratana a Ragusa Ibla) e imboccando la via Savonarola per pochi metri fino all’imbocco con la via Gulfi, che si percorrerà seguendo le indicazioni “Calaforno”. In ogni caso, sarà cura dell’Ufficio collocare una segnaletica temporanea che condurrà le automobili fino al parcheggio. Dal parcheggio si andrà a piedi (faranno eccezione non oltre tre automobili, autorizzate dalla Forestale, che potranno arrivare fino al Mulino se trasportano persone inabili) per poco più di un chilometro e mezzo fino al Mulino ad acqua, ancora oggi funzionante, luogo di ritrovo di tutti i partecipanti. Dopo i saluti del vescovo, Paolo Urso, e del direttore dell’Ufficio diocesano, Renato Meli, dal Mulino si partirà, accompagnati da Saro Distefano e da alcuni soci del CAI di Ragusa, per la comoda passeggiata all’interno dell’area boschiva, durante la quale sono previste le soste per conoscere – dalla viva voce dei produttori – alcuni cibi “base” della nostra tipica alimentazione: il pane, i formaggi, le cipolle e il miele. Al ritorno al Mulino, in un clima di convivialità, si consumerà il pasto al sacco. Il ritorno è previsto per le ore 16.00. Sarà un’intera giornata a contatto con la natura per scoprire o riscoprire gli alimenti “base” dell’alimentazione umana, in un clima di pace.
REGIONE, LA DENUNCIA DI FORZA ITALIA: MANCA IL PIANO RIPARTIZIONE FONDI PER ENTI LOCALI, COMUNI IN GINOCCHIO
“E’ a dir poco assurdo che a fine ottobre l’assessorato regionale agli Enti locali non abbia ancora proceduto, per la prima volta nella storia, a definire il piano di ripartizione dei fondi dei comuni siciliani, impedendo di fatto che i comuni dell’isola possano redigere i loro bilanci di previsione. Lo avevamo detto in sede di Legge di stabilità regionale che il nuovo sistema, e i criteri usati dal governo Crocetta e dalla maggioranza, avrebbero creato difficoltà e rallentamenti nella ripartizione, e se a questo aggiungiamo che i comuni non hanno ancora ricevuto nemmeno un euro sulle prime tre trimestralità dello stesso fondo, ci si rende immediatamente conto dello stato di profonda criticità in cui oggi l’esecutivo Crocetta costringe i comuni siciliani. Il Partito democratico e l’Udc, titolare dell’assessorato agli Enti locali, smettano di giocare a rimpasti e rimpastini e affrontino seriamente le emergenze isolane”, lo dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
Crocetta, sen. Giovanni Mauro: “Basta, vada a casa o lascerà solo macerie”
“Basta, basta, basta! Crocetta vada a casa e la smetta di giocare con il destino della Sicilia. Ma quale azzeramento di giunta? Cominci con azzerare se stesso”. Così il senatore Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia in provincia di Ragusa, commenta le ultime vicende del Governo regionale, puntando il dito proprio su Crocetta: “Il presidente della Regione, incapace di vincere lotte di potere interne al solo Partito Democratico, sta aiutando ad uccidere la nostra Isola. Vorrebbe adesso una giunta esclusivamente politica, dopo tre anni di fallimenti e di agonia, dopo aver cambiato una quarantina di assessori, chiedendo ancora tempo per governare e cercare un assetto politico che lo soddisfi. Forse pensa che ci siano ancora siciliani che credono ai suoi piagnistei e al suo vittimismo. E invece, siamo tutti stanchi”. “La Sicilia arretra ogni giorno di più – continua Mauro – la programmazione comunitaria, per fare un singolo esempio, avrebbe bisogno di attenzione e continuità amministrativa, ma si vede solo discontinuità e improvvisazione, ottenendo come unico risultato la perdita di fondi che erano pronti per la spesa e che non sono mai stati impegnati. La Sicilia crolla a pezzi, letteralmente, travolta da emergenze sociali, economiche, infrastrutturali, sanitarie, le aziende chiudono, il lavoro manca, insomma: la casa va a fuoco e il presidente vuol cambiare le tende in salotto”. “Se invece avesse il buon senso di mettersi da parte – conclude Mauro – potremmo cominciare a portare i soccorsi e magari non saremo costretti a occuparci delle macerie nelle quali lui e il Partito Democratico stanno riducendo la nostra terra”.

LA GIOVANE DONNA MORTA DOPO IL PARTO: DISPOSTA L’AUTOPSIA
La Polizia di Stato ha notificato oggi il provvedimento di avviso di accertamenti tecnici irripetibili agli indagati ed alle persone offese, ovvero i familiari della giovane mamma deceduta dopo aver partorito la notte tra sabato e domenica scorsi presso l’Ospedale “Maria Paternò Arezzo”. Si legge nella nota diffusa dalla Polizia: “La Squadra Mobile di Ragusa, su richiesta del marito della giovane donna, è intervenuta domenica pomeriggio presso il reparto di ginecologia dell’ospedale. Dopo aver acquisito la cartella clinica, gli investigatori hanno ricevuto la denuncia del marito ed iniziato ad ascoltare alcune persone informate sui fatti. La donna si era ricoverata giorno 15 così come indicato dai medici ed in data 17 alle ore 23.00 circa entrava in sala per un parto naturale e dopo aver dato alla luce il proprio figlio moriva. La Polizia di Stato ha subito proceduto al sequestro di quanto ritenuto necessario per l’immediata prosecuzione delle indagini ed il Pubblico Ministero ha disposto che giovedì prossimo si proceda all’autopsia della giovane mamma per stabilire in primis le cause del decesso. Gli avvisi dati alle parti sono indispensabili, così come previsto dal codice di procedura penale, permettendo a tutti gli interessati di nominare consulenti tecnici di parte durante l’esame autoptico. La Squadra Mobile così come disposto dalla Procura della Repubblica sta ascoltando diverse persone informate sui fatti, attività complessa e delicata per appurare l’esatta dinamica di quanto accaduto”.
Marito e moglie tentano un furto al centro commerciale
“L’occasione fa l’uomo ladro” è ciò che si potrebbe dire a riguardo del tentativo di furto messo a segno da due coniugi ultraquarantenni di Santa Croce Camerina all’interno di un noto negozio di vendita di scarpe del centro commerciale “Ibleo” e denunciati dalle Volanti della Polizia. I due, marito e moglie, si sono portati a Ragusa per lo shopping di fine settimana e si sono introdotti all’interno del negozio di scarpe iniziando a provarne diverse paia, fino a quando la scelta è caduta su un modello da uomo. A questo punto probabilmente ritenendo di poter sfruttare la confusione presente a quell’ora nel negozio per passare inosservati, l’uomo coperto dalla moglie, ha calzato le scarpe nuove ai piedi, sistemando quelle già usate all’interno della scatola che veniva riposta in ordine sullo stesso scaffale. Fatto un ulteriore giro nel negozio, per non dare nell’occhio, marito e moglie si sono poi portati verso l’uscita, dove, inesorabile il sistema antitaccheggio ha segnalato che qualcosa non andava. A questo punto una delle commesse è intervenuta, chiedendo all’uomo di ripassare dalla barriere e rendendosi conto che il sistema si attivava al passaggio delle scarpe indossate e riconosciute dalla stessa come nuove ed in vendita in quel reparto. Alla richiesta di spiegazione il marito della donna non è riuscito a dare risposte plausibili. Nel frattempo l’uomo ormai scoperto, ha tentato maldestramente di ritornare sui suoi passi rimettendo a posto quelle scarpe da dove le aveva prelevate dimenticando però al suo interno un sottopiedi usurato, di sua proprietà. Nel frattempo, su segnalazione al 113 della responsabile è arrivata sul posto una Volante. i due sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per tentato furto aggravato in concorso.
PISTA CICLABILE A MARINA DI RAGUSA: SARA’ ANCORA PIU’ BELLA
La pista ciclabile sarà ultimata entro la prossima primavera. Superata la fase di sperimentazione, l’amministrazione comunale, con l’assessorato ai lavori pubblici retto da Salvatore Corallo, metterà in sicurezza l’area riservata alle bici e ai pedoni al lungomare Bisani, a Marina di Ragusa. Tre chilometri di pista ciclabile, dalla piazza dello scalo fino a via Ottaviano, al villaggio Santa Barbara. Una speciale resina sarà installata nell’area dove transitano le bici e i pedoni, lato mare, avranno una corsia preferenziale. La pista ciclabile, per un importo complessivo pari a 250 mila euro, sarà fruibile tutto l’anno. “I riscontri sono stati positivi – spiega l’assessore Corallo – tantissimi villeggianti e turisti, durante tutto il periodo estivo, hanno utilizzato la pista per raggiungere Marina in bici o a piedi. Per la prima volta ho visto tante famiglie, con bimbi al seguito, utilizzare la corsia preferenziale con la bicicletta. E’ stata una scommessa importante per la città che ha riscoperto il piacere di passeggiare in bici e ai piedi”. I tecnici del comune hanno elaborato il progetto esecutivo, con un cottimo fiduciario, per la stesura definita della pista inclusi i dispositivi di sicurezza, il cordolo centrale e il tappetino in resina che dovrà sostituire l’asfalto.
Collare elettrico al cane da caccia, carabinieri denunciano monterossano
I carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica un cacciatore monterossano per il reato di maltrattamento di animali. Domenica mattina un’autopattuglia stava percorrendo la SP62 verso Monterosso quando in uno degli ultimi tornanti ha notato sul ciglio della strada un giovane cane da caccia di piccola taglia visibilmente spaesato e impaurito. I militari, scesi dall’auto, hanno avvicinato il povero animale che aveva il collo stretto da un collare elettrico di quelli illegalmente utilizzati da alcuni addestratori senza scrupoli che pur di sottomettere i cani da caccia ai loro ordini non esitano a provocare loro sofferenze. Il cane è stato quindi portato a Ragusa e affidato a un cacciatore del luogo ritenuto dai carabinieri particolarmente serio e affidabile. I carabinieri hanno quindi avviato le indagini per scoprire il responsabile e assicurarlo alla giustizia. Lunedì mattina hanno portato il cagnolino all’anagrafe canina e hanno scoperto che fortunatamente era dotato di microchip identificativo. Scoperto il nome del proprietario, un 53enne monterossano noto per la sua passione venatoria, i carabinieri della Stazione di Monterosso Almo si sono presentati alla sua porta per cercare il telecomando. Il cacciatore, preso in castagna, ha mestamente ammesso di essere il proprietario del cane e di avere messo il collare al cane per non farlo allontanare. Ha quindi spontaneamente consegnato il telecomando evitando ai militari di procedere con la perquisizione domiciliare. L’uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica iblea per il reato di maltrattamento di animali che per le gravi condotte prevede la pena della reclusione da tre mesi a un anno.