Presso la sala teatro dell’Accademia della Bellezza, in via Asia 1 a Ragusa (di fronte all’Eurospar ex Di Meglio), venerdì 9 maggio dalle ore 15.30 alle ore 19.30 si terrà un casting in preparazione di una rappresentazione teatrale prevista per il prossimo dicembre. Le audizioni saranno anche prese in considerazione per eventuali casting cinematografici. Per informazioni 338 6906693.
GIOVANE ERITREO MORTO, L’AGGHIACCIANTE RACCONTO DEI MIGRANTI
Di seguito due testimonianze, fornite dalla Polizia che ha sentito i migranti in merito alla morte di un giovane eritreo.

“Vivevo in Sudan ed ho saputo sin da subito la somma di denaro che avrei dovuto consegnare all’organizzazione sudanese, che era di 700 dollari Usa per iniziare il mio viaggio per l’Italia. Erano gli stessi sudanesi che provvedevano alle nostre esigenze alimentari, dopo aver da noi ricevuto i soldi per la relativa spesa. Gli stessi erano armati di coltelli ma mai hanno avuto modo di usarli contro di noi e mai ci hanno minacciato. Poco più di due settimane dopo il mio trasferimento in una piccola casa, abbiamo attraversato senza problemi il confine tra Sudan e Libia, fermandoci a pochi chilometri da tale confine. In territorio libico gli elementi dell’organizzazione sudanese ci consegnavano a quelli dell’organizzazione libica e questi, a bordo di autovetture fuoristrada, ci conducevano in un villaggio facendoci entrare all’interno di un capannone dove vi erano altri soggetti che come me e i miei compagni erano stati reclutati per partire verso l’Italia. Sono rimasto in quel capannone per due settimane, e con il passare dei giorni il numero di noi clandestini all’interno di esso diventava sempre maggiore, fino a raggiungere circa 500 unità. Con noi vi erano anche donne e bambini e solo i libici potevano parlare con le donne, a loro era concesso tutto. Relativamente alla nostra alimentazione provvedevano i libici con due pasti al giorno costituiti da pasta o riso. I libici erano sempre armati di pistole o di fucili e la loro vigilanza su di noi era costante. A nessuno veniva permesso di lasciare il capannone e guai a coloro che avanzavano proteste di qualsivoglia natura, situazione queste che davano sfogo a reazioni ingiustificate dei libici che picchiavano con bastoni ogni malcapitato.Cinque giorni prima della mia partenza ho corrisposto ai libici l’importo di 1.000 dollari Usa quale corrispettivo per il viaggio in Italia. La partenza dal capannone avveniva di notte allorquando una buona parte di noi veniva fatta salire sui fuoristrada ed accompagnati, dopo circa 20 minuti di marcia, in un punto che non so indicare. Tutti quanti, scortati dai libici armati, ci incamminavamo e dopo circa 3 ore raggiungevamo un arenile. Durante il tragitto le botte erano continue come per incuterci il terrore così da evitare fughe o ripensamenti. Eravamo tutti spaventati e non sapevamo che fare. Sul gommone prendevamo posto tutti quanti noi e venivamo bastonati nel momento in cui mettevamo piede sul natante. Le bastonate dei libici ci raggiungevano in qualsiasi parte del corpo ed anche in parti vitali, quali la testa, la nuca e il collo. Tutti quanti eravamo stremati a causa della lunga strada percorsa a piedi e molti di noi, sebbene in situazioni precarie, hanno cercato di acquisire una postura tale da consentirgli di prendere sonno. Io mi trovavo ad occupare un posto posizionato al centro del gommone, quando uno di noi ci faceva notare che un soggetto, probabilmente di nazionalità eritrea, era deceduto. A quel punto si discuteva di cosa fare del corpo del soggetto deceduto ed era questione di divergenza di opinioni quella di liberarsene buttandolo in mare o quella di tenerlo con noi in attesa dei soccorsi italiani. Tra le due prevaleva la seconda e alcuni dei soggetti, forse del Mali, trovavano più agevole, dato l’estremo affollamento, sedersi direttamente sopra il cadavere. Durante la navigazione più volte gli scafisti ci dicevano di gettare in mare in cadavere ma noi ci opponevamo con fermezza perché volevamo continuare il viaggio con il nostro amico”.
“Durante le operazioni d’imbarco i libici ci picchiavano violentemente spingendoci verso l’acqua per farci salire sul gommone. Quasi tutti avevano dei grossi bastoni che usavano per colpirci anche nel momento in cui mettevamo piede sul gommone. Siamo stati ammassati sul natante che hanno poi spinto verso il largo e siamo partiti. Alle prime luci dell’alba mi sono accorto che uno dei miei compagni di viaggio, che era vicino a me, credo fosse eritreo, era privo di vita. Non mi sono accorto prima del suo decesso in quanto lo stesso assumeva sul gommone la posizione supina, tanto da farmi capire che si era addormentato appena dopo essere salito sul gommone. Nessuno di noi ha avuto il coraggio di toccarlo e l’abbiamo lasciato dov’era, anzi alcuni sono stati costretti a sedersi sopra le sue gambe perché non c’era spazio sul gommone. Abbiamo continuato la navigazione fino al primo pomeriggio, quando siamo stati soccorsi e trasbordati su una nave della Marina Italiana. In Libia sono stato condotto presso un capannone, dove trovavo altra tanta gente ad aspettare, durante la permanenza in quel capannone i libici erano soliti picchiarci anche per futili motivi con grossi bastoni, il mangiare era scarso come del resto anche l’acqua. Venivo prelevato con una macchina unitamente ad altri miei connazionali, però poi siccome c’era tanto traffico sulla strada, per paura che la Polizia Libica ci fermasse per dei controlli, i libici ci hanno fatto scendere ed fatto incamminare per svariati chilometri per poter raggiungere la spiaggia. Arrivati su quella spiaggia ad attenderci vi erano già pronti due gommoni, ed altri personaggi libici, gli stessi ci hanno cominciato a metterci in fila per uno per farci imbarcare su uno di questi gommoni già pronti, ad un tratto senza spiegazioni i libici cominciavano a picchiarci con dei bastoni per affrettare le operazioni di imbarco. Durante dette operazioni vedevo che un ragazzo veniva colpito violentemente al collo, cadendo all’interno del gommone stesso, ma non mi rendevo conto delle sue condizioni. Su detto gommone venivo sistemato a poppa, in prossimità del motore e dove vi si trovavano circa 5 o 6 bidoni di benzina che servivano per il viaggio, durante il viaggio lo scafista mi diceva di prendere un bidone di benzina per proseguire il viaggio, durante detta operazione lo stesso bidone si apriva e mi cascava la benzina addosso, per questo ho la parte dell’addome bruciato, è possibile che parte della benzina sia cascata addosso al ragazzo che giaceva immobile vicino a me. Abbiamo navigato per circa 14-15 ore senza avere ne cibo ne acqua, poi ho notato un elicottero che ci aveva avvistato e ci sorvolava sopra, prima di questo avvistamento notavo che chi conduceva il gommone usava degli strumenti tipo la bussola per mantenere la rotta, ed un telefonino che usava per chiamare aiuto, in lingua inglese alle autorità italiane”.
Controlli della Polizia in provincia di Ragusa
Nella giornata di mercoledì sono stati intensificati i controlli del
territorio in città e nelle zone limitrofe. I controlli hanno interessato in special modo alcune strade ritenute strategiche: la SS 514 contrada Dicchiara, direzione Catania, la SP 25 Zona industriale, la SS 115 per Modica, spingendosi fino a Chiaramonte Gulfi, contrada S. Marco-Coffa e rispettivi centri urbani. Nel corso dei controlli sono state elevate cinque contravvenzioni.
MARITO E PADRE PADRONE
La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – a seguito di una delicatissima indagine ha eseguito una misura cautelare a carico di A.G. di 57 anni, residente a Ragusa ma di origini modicane. La richiesta della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi di lavoro della moglie era stata chiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ed è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari sulla base del lavoro di ricostruzione dei fatti da parte della Sezione specializzata in reati contro la persona della Squadra Mobile di Ragusa. L’uomo è accusato di aver reiterato manifestazioni di aggressività fisica e psicologia, con ripetute umiliazioni, offese e minacce, anche di morte. Reiterate anche le condotte persecutorie e vessatorie, maltrattava la moglie, dalla quale è legalmente separato. La moglie ed i figli erano stati costretti anche a lasciare la loro casa per andare a vivere dai genitori di lei per cercare di sfuggire all’uomo. Il marito provava una gelosia morbosa: non consentiva alla moglie di lavorare, di curare l’aspetto fisico. Le dava piccole somme di denaro per tenerla in continua dipendenza da lui. Erano buone tutte le occasioni per offese di ogni tipo, incutendo un clima di terrore a casa che subivano sia la moglie che i figli. Dopo la separazione la situazione era peggiorata drasticamente al punto tale che la donna era costretta, seppur separata, a vivere con lui e ad assecondarlo in ogni modo, dal far da mangiare al rammendare gli abiti perché lui non andava via da casa. Un escalation di violenza e sopraffazione, con minacce di uccidere moglie e figli. Poi il trasferimento in casa dei genitori di lei, ma l’uomo ha continuato a perseguitarla fino alla richiesta di aiuto alla Polizia. Adesso l’uomo non potrà avvicinarsi all’abitazione dell’ex moglie ed a luogo di lavoro pena l’arresto immediato degli agenti di Polizia.
PICCHIATO E CALPESTATO NELLA RESSA, COSI’ E’ MORTO IL GIOVANE ERITREO

Picchiato in Libia, ripetuti colpi di bastone alla testa, e poi calpestat dalla ressa di migranti costretti a salire di corsa sul natante. Sarebbe stato ferito mortalmente così il giovane eritreo il cui corpo è da mercoledì a Pozzallo, dove sono sbarcate altre 289 persone. In un primo momento si era pensato che il decesso fosse avvenuto per gli stenti, ma l’ispezione cadaverica ha rivelato le tracce della morte violenta. La Procura ha disposto l’autopsia. Le Forze dell’ordine hanno arrestato due presunti scafisti uno della Sierra Leone ed uno del Gambia. Rischiano anche l’incriminazione per omicidio.
Agghiaccianti i particolari emersi grazie al racconto di alcuni migranti I libici sin da quando si trovavano nei capannoni in più di 500, li picchiavano senza alcun motivo, neanche il più stupido. Violenza inaudita e senza alcuna spiegazione, ammesso che la violenza possa mai avere una “giustificazione”. Durante le fasi di trasferimento dal capannone alla spiaggia i libici continuavano a picchiare tutti comprese le donne, ed i colpi inferti con dei grossi bastoni in legno erano indirizzati alla testa, al collo, alle gambe in ogni parte del corpo. Quando i migranti salivano a bordo del gommone venivano picchiati tutti con i bastoni in legno per mantenere quello stato di terrore così da farli viaggiare senza poter avanzare istanze ai due scafisti preposti alla conduzione del natante. Nel salire a bordo uno degli eritrei, il 25enne poi arrivato morto, veniva colpito violentemente alla nuca e cadeva esanime al centro del gommone; nel contempo arrivavano tutti gli altri e lo calpestavano per raggiungere il posto indicato dagli scafisti. Completato l’imbarco avveniva in tutta fretta la partenza ma dopo pochi minuti di navigazione qualcuno si accorgeva che il loro compagno di viaggio non stava dormendo ma era morto e chiedeva agli scafisti di fermarsi e tornare indietro. I due criminali si opponevano dicendo per tutta risposta di gettarlo in mare. Ma i migranti sono rimasti compatti e non hanno voluto. Ma qualcuno, dal momento che il barcone era stracarico, ha dovuto sedersi sul corpo del giovane ammazzato dagli scafisti.
PROVINO PER COMMEDIA CON BAMBINI DA 6 A 11 ANNI
Presso la sala teatro dell’Accademia della Bellezza, in via Asia 1 a Ragusa (di fronte all’Eurospar ex Di Meglio), venerdì 9 maggio dalle ore 15.30 alle ore 19.30 si terrà un casting in preparazione di una rappresentazione teatrale prevista per il prossimo dicembre. Le audizioni saranno anche prese in considerazione per eventuali casting cinematografici. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 338 6906693.
Lotta al bracconaggio, denunciati tre cacciatori di frodo
La Polizia provinciale ha denunciato tre persone per aver abbattuto
un istrice con mezzi non consentiti e in periodo di divieto generale. E’ accaduto a Cava Martorina, in territorio di Modica, dove c’ea un’auto con a bordo tre persone in tenuta verde mimetico e un trasportino per cani. Al controllo della macchina venivano rinvenuti due cani da caccia di razza meticcia di piccola taglia (per statura e forma tipici cani da tana), un sacco di plastica di colore bianco con all’interno un istrice sanguinante morto da pochissimo tempo e due bastoni intrisi di sangue. Di conseguenza i tre sono stati invitati ad esibire i documenti e venivano identificati per A.G. di anni 51 e D.F. di anni 32, ambedue di Modica e V.F. di anni 23 di Scicli. Il porcospino è un animale protetto rientrante nella categoria delle specie d’interesse comunitario.
RACCONTI DI LUNA PIENA
Sabato 10 maggio serata all’insegna della natura insieme a
Legambiente Circolo Melograno di Modica. Passeggiata naturalistica al chiaro di luna attorno all’anello di Pernamazzoni, a Cava Ispica. Oltre alla cena rigenerante al termine della passeggiata, suonerà le campane in quarzo Enrico Giurdanella. C’è la possibilità di trascorrere la notte a dormire presso il Rifugio Pernamazzoni muniti di sacco a pelo. Appuntamento alle ore 20.30 presso il piazzale di Bruno Euronics. La quota di partecipazione è di 7 per tutti gli associati Legambiente e per tutti quelli che vorranno tesserarsi il giorno stesso per l’anno 2014, e di 12 euro per i non soci. Il costo è comprensivo di cena e concerto. Prenotazioni: legambientemodicameri: 338\7944313 – 335\6843981 entro venerdì sera.
Furto nel centro storico di Modica Presi di notte due tunisini
La Polizia ha arrestato Samer Helen di 34 anni 34 e Karim Slouma di
20 anni, entrambi con pregiudizi di polizia, intenti a rubare in un’abitazione del quartiere San Paolo. A dare l’allarme un residente del luogo che, poco dopo la mezzanotte, insospettito dalla presenza di due uomini aggirarsi tra i vicoli bui, ha ben pensato di telefonare al Commissariato fornendo la descrizione dei due soggetti. I poliziotti della Volante hanno individuato una casa, tra i vicoli, disabitata dalla morte della proprietaria, ma ancora interamente arredata con mobili e suppellettili. Il portone era sfondato e si sentiva del rumore. Gli agenti hanno fatto irruzione all’interno bloccando i due con le mani nel sacco.
UNA STAMPANTE CHE RICREA IL CIOCCOLATO
L’11 Maggio 3DiTALY inaugura il nuovo Store a Ragusa e presenta un
prototipo di stampante 3D che estrude cioccolato. In Italia, per la prima volta, si iniziano a vedere i risultati di quel connubio fra artigianato tradizionale e nuove tecnologie. La tecnica più antica per lavorare il cioccolato si fonde con l’innovativa stampa 3d. Il connubio ha origine dall’incontro di due realtà molto diverse ossia l’Antica Dolceria Bonajuto, la cioccolateria più antica della Sicilia, e il team 3DiTALY, la neonata azienda dedicata alla stampa 3D e a i nuovi hardware opensource. L’idea è quella di stampare realmente il cioccolato, per la prima volta in Italia, utilizzando una stampante 3D desktop a deposizione di strati. Nella partita c’è quindi anche un altro player: WASP project, uno dei migliori team di produttori di stampanti 3D in Italia, sul cui modello PowerWASP è stata effettuata la modifica per estrudere la cioccolata. Il prototipo della stampante è ancora in una fase molto sperimentale, ma gli esiti sono promettenti. Come materia prima non è stata utilizzata una cioccolata qualsiasi bensì la pregiata e unica cioccolata di Modica, famosa in tutto il mondo per la sua consistenza fragrante e delicata. Il procedimento di estrusione della cioccolata di Modica tramite la stampante 3D è il seguente; la pasta di cioccolato viene fusa ad una temperatura di circa 31 gradi. Successivamente viene versata in una normale siringa da pasticceria, la quale è poi applicata al braccio meccanico della stampante. Un motore stepper passo-passo applica una leggera pressione tramite un perno sulla sommità della siringa, in modo da permettere l’estrusione del filamento di cioccolata dal beccuccio sottostante. Spostando lentamente la siringa tramite il braccio meccanico sugli assi X, Y e Z la macchina è così in grado creare strato su strato piccole opere tridimensionali. Un modo per reinventare l’arte della pasticceria. L’appuntamento è quindi l’11 Maggio a Ragusa alle ore 17 ad Ibla (di fronte al giardino Ibleo) con una dimostrazione live di stampa 3D utilizzando il cioccolato; ne verrà fuori la cupola del Duomo di Ragusa in 3D alta 60 cm. Alle ore 20 in Via Mongibello 168 presentazione del nuovo Store.
Rubano binari, presi e denunciati
I Carabinieri di Ragusa hanno denunciato tre persone per aver rubato un binario ferroviario. Erano le quindici e trenta di martedì quando un cittadino ha telefonato al 112 segnalando un furto in atto presso la vecchia stazione ferroviaria di Contrada Genisi, sulla linea ferrata Ragusa-Comiso, tra la stazioni di Ragusa e quella di Donnafugata. Immediatamente un’autopattuglia s’è recata sul posto. I ladri avevano già caricato un binario sul cassone del camion ma, visto il testimone, se l’erano data a gambe. I militari con un pizzico di fortuna sono riusciti comunque a raggiungere e bloccare il mezzo, a bordo del quale c’erano tre rumeni, due noti fratelli I.B. e N.B. di 27 e 36 anni e il loro amico 32enne V.B. Nel cassone del camion c’era un binario, oltre che un vecchio bidone arrugginito e una mountain bike, insomma un cumulo di ferraglie. Si è scoperto che i tecnici delle ferrovie tempo addietro avevano smontato un vecchio binario morto e avevano accantonato sei binari nei pressi della stazione ferroviaria di Genisi. I tre, che probabilmente erano intenzionati a far sparire tutti e sei i binari, si sono dovuto accontentare del solo primo binario caricato. Peraltro avevano fatto pure una discreta fatica poiché il binario pesa circa 250 kg, che a diciotto centesimi il chilogrammo vale 45 euro. I tre rumeni, tutti residenti a Ragusa, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso. Il furto dei metalli sta diventando una piaga. Bande specializzate, specie di rumeni, raccolgono e strappano tutto quel che trovano in giro. I carabinieri di Ragusa hanno in un solo mese effettuato pe questo reato già sei arresti.
ANDREA DIQUATTRO SFIORA QUALIFICAZIONE NAZIONALE
Andrea Diquattro, categoria 66 chilogrammi junior, è un altro dei protagonisti della impegnativa stagione della Basaki. Domenica scorsa, a Siracusa, il giovane atleta ragusano ha partecipato alle gare di qualificazione per la Coppa Italia di judo ovviamente nella categoria di appartenenza. Diquattro ha ottenuto il quinto posto dopo avere vinto due combattimenti su quattro e purtroppo per un soffio non è riuscito a qualificarsi per la fase nazionale. Nonostante tale evento fosse atteso da un anno, il giovane ibleo si è presentato all’appuntamento non al meglio della condizione. Lo stesso maestro, Salvo Baglieri, aveva consigliato ad Andrea Diquattro di non presentarsi ma il ragazzo non si è perso d’animo e, anzi, ha cercato di fare bella figura e di andare sino in fondo, nonostante il suo stato di salute non fosse dei migliori. E, al di là di ogni pronostico, è riuscito ad avere la meglio rispetto ad avversari più quotati, arpionando una convincente quinta posizione. “E’ stata ancora una volta la dimostrazione – afferma il maestro Baglieri – di come il judo riesca a vincere in qualsiasi situazione”.
Modica, lavori di manutenzione nel viadotto Ponte Costanzo
Sono stati avviati i lavori di manutenzione nel viadotto Irminio,
meglio conosciuto come Ponte Costanzo. L’Anas ha ordinato con decorrenza dalle ore 7 del 5 maggio e sino alle 20 del 6 giugno, la chiusura alternata delle corsie e l’istituzione del senso unico alternato regolato da impianto semaforico. Vigerà il limite massimo di velocità di 30 km/h e divieto di sorpasso.
LA POLIZIA DENUNCIA CLANDESTINO PER DANNEGGIAMENTO
E’ successo a Ragusa nel pomeriggio di martedì quando al 113
veniva segnalata una lite tra stranieri. Una pattuglia, in via S. Francesco, ha trovato due uomini che discutevano animatamente: subito veniva identificato un rumeno di 21 anni, S.E.I, che litigava con un 30enne ghanese, A.E. Alla vista dei poliziotti, i due facevano per allontanarsi ma venivano subito bloccati dagli operatori. Il ghanese era stato ospitato, a titolo di cortesia, dal romeno per qualche settimana ma alla richiesta di questi di lasciare l’abitazione, l’extracomunitario si rifiutava e dava in escandescenze danneggiando l’uscio di casa. Il ghanese era un irregolare sul territorio nazionale, già destinatario del provvedimento prefettizio di espulsione dal territorio italiano, e quindi è stata rinnovata l’esecuzione di espulsione.
Ragusa, viabilità intorno alla Mariele Ventre
Il dirigente del Settore Assetto ed uso del territorio dovrà
predisporre una variante al PRG per la modifica al tracciato viario di collegamento tra l’Istituto scolastico Mariele Ventre e Via Bartolomeo Colleoni prevedendo le dimensioni originariamente previste di larghezza della carreggiata, pari a 15 metri. A disporlo è una delibera approvata dalla Giunta Municipale, come proposta per il Consiglio Comunale, a mezzo della quale si è deciso in primo luogo di annullare la delibera nel 2012 approvata dal massimo consesso relativa alla deroga della distanza dal ciglio stradale in variante al PRG riferita ad un lotto di terreno di proprietà privata. Con quel provvedimento si era deciso di derogare alla distanza dal ciglio stradale basandosi su presupposti erronei in quanto le aree private erano state già utilizzate per la costruzione di un edificio destinato a civile abitazione. “La delibera approvata dalla Giunta – afferma il Sindaco Federico Piccitto – ci consentirà di risolvere un gravoso problema della viabilità attorno all’area della Scuola Mariele Ventre in cui al momento si registra sistematicamente una congestione del traffico veicolare negli orari di entrata ed uscita degli studenti”.
RAGUSA IN FIORE
Per le iniziative di primavera, organizzate dall’assessorato al turismo del comune capoluogo, questo giovedì dalle 10,30 alle 20.00 estemporanea di pittura. Le tele saranno esposte in Via Roma da venerdì 9 a domenica 11 maggio.
Il sequestro a Cava dei Modicani
Il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, in merito al sequestro di una vasta area all’interno della Cava dei Modicani dichiara: “Finalmente, dopo anni e anni di interrogazioni, denunce formali, conferenze stampa e interviste da parte del sottoscritto sullo scempio continuo a Cava dei Modicani, sento il dovere di fare un grande plauso alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato per l’azione effettuata. Auspico – dice Giovanni Iacono – che si faccia presto, e definitivamente, luce su anni e anni di mancato trattamento del percolato assolutamente percebile dal nauseante odore da chiunque abbia transitato dalla SP 10 in questi anni, e sullo scempio ambientale dell’immondizia trasportata dal vento in tutti i terreni circostanti e nella vicina riserva forestale. Attenzione poi merita, ovviamente, l’eventuale rischio infiltrazioni per la presenza delle falde acquifere in zona ed anche la mancata bonifica della vasca 1 di Cava dei Modicani dove sono presenti migliaia di carcasse animali”.
Settimana della musica
E’ una manifestazione prevista dal Ministero dell’Istruzione per valorizzare l’importanza della pratica musicale a scuola ed ha lo scopo di dare visibilità nel territorio alle attività musicali realizzate dalle scuole, che sono invitate a organizzare eventi rendendo partecipi genitori e forze sociali e culturali, coinvolgendo anche gli enti musicali. La settimana è partita giorno 5 e si concluderà l’11 maggio. Per la provincia di Ragusa, grazie alla sensibilità della Dottoressa Rosalba Panvini, Soprintendente ai Beni Culturali, è prevista per le ore 18.30 di questo giovedì 8 presso i locali dell’ex Cinema Ideal, una esibizione dell’Ensemble d’Archi del Liceo Musicale Giovanni Verga di Modica che eseguirà musiche di Vivaldi, Bach e Mozart. All’interno della esibizione è prevista, inoltre, l’esibizione di due solisti: Alesia Neshipi si esibirà nel Concerto per violino, di Antonio Vivaldi, mentre Riccardo Casamichiela eseguirà al pianoforte il I movimento dal Concerto per clavicembalo ed orchestra di J. S. Bach. L’Ensemble, unitamente ad altri studenti del Liceo Musicale, sarà impegnata, dal 9 maggio, in un progetto che prevede anche la partecipazione ad un Concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, diretta dal Maestro Daniele Gatti, che eseguirà la IV e la VII sinfonia di Beethoven.
Altri trecento sbarcano a Pozzallo, un migrante morto per gli stenti
Circa 300 persone sono state soccorse da navi militari italiane in tre
soccorsi effettuati nel mare Mediterraneo nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Uno dei migranti era già morto quando militari lo hanno trasbordato. Il decesso sarebbe dovuto agli stenti del viaggio. Tutti i migranti sono stati trasferiti nel porto di Pozzallo.
SEQUESTRATA VASCA DI STOCCAGGIO ALL’INTERNO DELLA DISCARICA DI CAVA DEI MODICANI
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, personale della Squadra mobile della questura e della Compagnia Guardia di Finanza di Ragusa, a seguito di una serie di segnalazioni pervenute da diversi cittadini, ha effettuato il sequestro penale di una vasca di stoccaggio di percolato e reflui speciali con relativa attrezzatura, ubicata all’interno della discarica di Cava dei Modicani, a Ragusa. La vasta area di 10.000 mq, secondo gli inquirenti, veniva utilizzata illecitamente per lo smaltimento dei reflui nei terreni circostanti la discarica. La preoccupazione dei cittadini era dovuta alla presenza di percolato e reflui maleodoranti nei terreni circostanti l’area sottoposta a sequestro. Tra l’altro i terreni vicini alla discarica vengono utilizzati per il pascolo degli animali. “A seguito di un immediato intervento effettuato congiuntamente da poliziotti e finanzieri nei siti indicati, è stato riscontrato – si legge in una nota delle Forze dell’Ordine quanto segnalato dai cittadini, cioè lo sversamento nei terreni circostanti la discarica di percolato e reflui speciali di lavorazione dei rifiuti. Le sostanze nocive erano provenienti senza ombra di dubbio dalla discarica di Cava dei Modicani e precisamente da una delle vasche di raccolta del percolato”. Nel corso dell’operazione sono stati eseguiti dei prelievi, con l’ausilio dell’Arpa, per consentire identificazione, caratterizzazione e provenienza dei rifiuti e dei responsabili delle violazioni di natura ambientale accertate. Un’informativa di reato a carico di un dipendente della società che gestisce la discarica è stata inoltrata alla Procura. Il Comune dovrà provvedere alla messa in sicurezza dell’area.
Telenova Ragusa