17-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Modica, incidente stradale con tre feriti

incidente (1)E’ di tre feriti, tra cui un minore, il bilancio di un incidente stradale rilevato da una pattuglia della polizia locale a Modica Alta. Si sono scontrati un furgone Fiat Doblò, condotto da un 35enne modicano,  e una Fiat Panda alla cui guida era una 23enne. L’urto è stato violento. E’ rimasto ferito anche il passeggero dell’autocarro, di  13 anni. Sono stati tutti e tre trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Il 35enne ha avuto la peggio ed è stato giudicato guaribile in venti giorni mentre gli altri due feriti se la sono cavata con prognosi di sette giorni ciascuno. L’incidente si è registrato all’intersezione tra Via Tasso e Via Petrarca.

Tenta furto in villetta, arrestato dalla Polizia

BOUAAFIA Abdelaziz, 1-1-79 TNSLa Volante del Commissariato di Polizia di Vittoria è intervenuta in contrada Serra Rovetto dove ha arrestato Bouafia Abdelaziz, marocchino di 37 anni, pluripregiudicato. L’uomo con un grosso masso ha colpito la porta d’ingresso di una villetta. Ad accorgersi per primi di quanto accadeva ed a lanciare l’allarme sono stati due cittadini che hanno chiamato la Polizia. E’ stato difficile bloccare il marocchino che ha opposto attiva resistenza, sferrando calci e pugni, fino a far cadere per terra uno degli agenti. Infine è stato ammanettato. Era sprovvisto di documenti e in palese stato di ubriachezza.  Era già stato arrestato e recentemente scarcerato dal carcere di Caltagirone. Inoltre risulta inottemperante al Decreto di Espulsione del Prefetto di Catania. Con lui vi era un complice che è fuggito.

Ragusa, multati venditori ambulanti di panini

foto stampa 2La Polizia Stradale, in collaborazione con il Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione dell’ASP di Ragusa, ha proceduto al controllo, nel comune di Ragusa, di venditori ambulanti di panini che operavano davanti ad una scuola in violazione di norme del codice della strada, in assenza di autorizzazioni, mettendo a rischio l’incolumità degli studenti. In particolare, uno dei controllati, aveva pensato di collocarsi con il proprio furgone accanto ad un muro perimetrale di una scuola, occupando tutto il marciapiedi, per passare la merce attraverso le ringhiere, ai ragazzi della scuola, che però erano costretti a salire sul muro, mettendo a repentaglio la propria incolumità. L’altro venditore, sottoposto a controllo, aveva parcheggiato la propria vettura proprio sulle strisce pedonali, per poter vendere i panini imbottiti sistemati  all’interno del cofano della vettura. Contestate la mancanza di licenze e le condizioni igieniche.

RAGUSA: ARRESTATO GIOVANE CORRIERE DELLA DROGA

BRACCHITTA G. (1)Operazione antidroga da parte dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa, che hanno effettuato specifici controlli nei pressi delle fermate degli autobus extra – urbani che, giornalmente, collegano Ragusa con i principali centri del resto della Sicilia. I militari hanno notato un giovane che, guardandosi continuamente attorno con aria circospetta, trascinava un trolley ed era pronto a salire su un autobus di linea che stava per sopraggiungere alla fermata. Appena la pattuglia si è avvicinata il giovane è fuggito tirandosi dietro il trolley che aveva con sé. Il suo tentativo di scappare, però, durava solo pochi metri poiché, in brevissimo tempo, è stato bloccato dai militari. Si tratta di Giulio Brachitta, 34enne di origini catanesi, ma da tempo residente a Ragusa, pregiudicato proprio per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti. Dentro il trolley oltre 1 chilo di hashish, suddivisa in 8 panetti e numerose stecchette contenute in una boccetta di vetro. Oltre all’hashish, 150 grammi di marijuana e un bilancino di precisione. E’ stato arrestato e rinchiuso in carcere.

 

LA POLIZIA DI MODICA INDAGA: MINORI ADESCATI SUL WEB

 

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Pubblicare le foto dei propri bambini su Facebook o comunque su Internet è pericoloso e sconsigliabile. Lo hanno scoperto due mamme modicane che, nei giorni scorsi, si sono rivolte alla Polizia di Modica denunciando due distinti episodi. Infatti, narravano di essere state contattate su Facebook da un profilo di una donna che, spacciatasi in un caso per sessuologa ed in altro caso per mamma di un compagnetto di scuola del figlio della vittima, avrebbe invitato tramite chat le ignare vittime a portare i loro piccoli ad una visita specialistica. In altri casi, attraverso richieste “equivoche” , avrebbero tentato di indurre le mamme a farsi descrivere episodi riguardanti la sfera sessuale dei minori. Le vittime, temendo per l’incolumità dei propri figli, si sono immediatamente rivolte alla Polizia di Modica, denunciando in Commissariato i fatti a loro accaduti. La Polizia di Modica che ha avviato immediate indagini alla ricerca del responsabile, chiede a tutti i frequentatori del Web di prestare particolare attenzione alle richieste di amicizia virtuali ed invita tutti coloro che registrano contatti sospetti, ancorché analoghi a quelli sopra denunciati, a rivolgersi alla Polizia di Stato.

Pozzallo, sbarcano in 207

103823167-5eaa22c6-c703-450a-aed9-361d308fb2e2Erano a bordo di due gommoni in 207. Fermati 3 scafisti, in due su un gommone, mentre l’altro era condotto solo da un migrante. La Polizia di Stato sta lavorando senza un attimo di sosta, giorno e notte, per  poter trasferire quanti più migranti possibile dopo l’identificazione, considerato che sono in corso le fasi di sbarco di altri 324 migranti. All’Hot Spot di Pozzallo sono stati movimentati in meno di 48 ore, più di 1500 migranti, tra nuovi arrivi, partenze e trasferimenti. Sono stati soccorsi e poi condotti a Pozzallo da una nave norvegese. I migranti provenienti da diversi paesi del centro Africa. Prestate le necessarie cure mediche, in particolar modo a diverse donne incinte e a minorenni. C’è un elemento diverso rispetto dal solito modus operandi: una sola bussola per due gommoni. La pericolosità di questo dato rè enorme, considerato che come spesso accade, i gommoni dopo poche ore si separano per differenti velocità e quindi, il gommone privo di bussola può perdere la rotta e diventare quasi irrintracciabile. La media del prezzo pagato di questo ultimo viaggio è astata di 800 dollari a persona.

Deturpa il paesaggio in zona plurivincolata, carabinieri denunciano milanese

Bovini_FI carabinieri di Monterosso Almo hanno denunciato un 46enne milanese per abuso edilizio pluriaggravato. I carabinieri, nei loro consueti giri perlustrativi nella campagna monterossano hanno notato, in contrada Serra rossa, confinante con contrada Calaforno di Ragusa, un immobile su cui erano in corso lavori di ristrutturazione edilizia. Svolti rapidi accertamenti catastali e presso l’ufficio tecnico comunale, hanno scoperto che il proprietario dell’immobile, un libraio 46enne di Milano (ma di origini iblee), stava operando l’intervento edilizio senza alcuna autorizzazione, peraltro su di un immobile sito in area sottoposta a vincoli sismico, idrogeologico, paesaggistico, senza essersi avvalso di un professionista abilitato, senza comunicazione di inizio lavori e senza autorizzazione comunale. L’edificio, di novanta metri quadrati, è stato sottoposto a sequestro e il 46enne denunciato per abuso edilizio pluriaggravato.

Ragusa, la Polizia arresta un richiedente asilo che spacciava in Piazza San Giovanni a minorenni

 

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E’ stato arrestato Touray Alhagie, nato in Gambia nel 1988, trovato in possesso di numerose dosi di hashish che deteneva al fine di spacciarle ai numerosi giovanissimi che frequentano piazza San Giovanni a Ragusa. Qualche giorno addietro alcuni giovanissimi avevano chiesto aiuto agli investigatori della Squadra Mobile, in quanto i loro amici avevano preso una “brutta strada” e loro non sapevano più come fare. Hanno detto ai poliziotti “magari se li fermate e trovate con la droga si spaventano e smettono, sono fissati, fumano tutti i giorni ed escono da casa solo per quello”. Alla domanda sul dove e come acquistassero la droga, i minori hanno riferito di aver visto più volte i loro amici avvicinarsi ad un ragazzo nero che indossava sempre un cappellino e non si allontanava da piazza San Giovanni. Sono bastati alcuni giorni di appostamento ed osservazione per individuare il giovane di colore che probabilmente spacciava. Nel week end è stato possibile acclarare quanto riferito dai minori, cogliendo il giovane gambiano in flagranza di reato. L’arrestato dopo un primo tentativo di giustificare il possesso della droga contenuta in un pacco di fazzolettini già suddivisa in dosi, è stato perquisito accuratamente. Sotto al berretto sono state trovate altre dosi, sempre pronte e confezionate per la vendita, del valore di 10 o 20 euro ognuna. Il gambiano sbarcato pochi mesi fa a Pozzallo, è un richiedente la protezione internazionale e risiede presso una comunità di Ragusa.Il giovane, dopo essere stato compiutamente identificato dalla Polizia Scientifica, è stato condotto presso il carcere di Ragusa.

ULTIMO SBARCO A POZZALLO, FERMATI DUE SCAFISTI EGIZIANI

DSC_0006Erano due gli egiziani al comando di una piccola imbarcazione in legno con 103 persone affondata subito dopo le operazioni di soccorso. Uno dei fermati era già stato arrestato dalla Polizia per uno sbarco avvenuto vicino la celebre spiaggia del “Commissario Montalbano” nel 2011 nel comune di Santa Croce Camerina. Scontata la pena era stato espulso. I migranti hanno pagato 3.500 dollari cadauno in quanto sono partiti dall’Egitto ed hanno navigato per 7 giorni. Tra gli sbarcati numerosi minori egiziani, attualmente ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo. La barca usata di norma per la pesca era partita dalla Libia e subito dopo le operazioni di soccorso della nave della marina militare “Grecale” è affondata. I minori egiziani che da soli hanno affrontato il viaggio hanno dichiarato di essere partiti per cercare lavoro in Europa. Tutti e 103 migranti, insieme agli scafisti, hanno prima raggiunto l’Egitto, poi sono andati in Libia e da li si sono imbarcati su un natante in legno piccolissimo e fatiscente. Il viaggio è durato 7 giorni, in quanto hanno prima costeggiato tutta la Libia e poi si sono diretti verso l’Italia. Hanno mangiato pane, riso e bevuto pochissima acqua, quando sono stati soccorsi erano stremati.

Finge una vendita online, denunciato agrigentino

rmb3I carabinieri di Marina di Ragusa hanno denunciato un licatese per truffa. La settimana scorsa, su un sito web di annunci, era stata pubblicata la vendita di una motocicletta usata. Un rivenditore di veicoli della provincia di Napoli aveva visto l’annuncio e, ritenendolo interessante ha contattato il venditore. I due si sono accordati sul prezzo e sulle modalità di ritiro del veicolo, una mattina di qualche giorno dopo a Marina di Ragusa. Il compratore per fermare l’affare ha anticipato una caparra di 150 euro accreditandoli sulla carta di credito ricaricabile del venditore. Dovendo andare anche a Palermo, l’imprenditore napoletano parte e si reca a Marina di Ragusa. All’ora e luogo prestabiliti però non si presenta nessuno: né motocicletta né venditore… Il napoletano prova a chiamare ma invano. Dopo un po’, capito di essere stato imbrogliato, il napoletano si rassegna e riparte alla volta di Palermo. Arrivato a Enna, però, riceve una telefonata dal venditore che si scusa per l’inconveniente e lo invita a ritornare indietro. Allora lui inverte la marcia e ritorna a Marina. Ma per la seconda volta nello stesso giorno l’inserzionista non si presenta. Il truffato, furioso, va dai carabinieri di Marina di Ragusa e denuncia il tutto. Sono bastati pochi giorni d’indagine ai carabinieri per ricostruire il tutto e identificare l’autore della truffa: G.R., un 22enne licatese già noto alle forze dell’ordine, residente a Marina di Ragusa, di fatto irreperibile. I militari sono infatti andati a cercarlo a casa ma di lui nessuna traccia. Nel corso delle indagini i militari hanno scoperto che il truffaldino inserzionista con analoghi artifizi e raggiri aveva imbrogliato già otto persone nell’isola riuscendo a vendere, dall’agosto 2015, sette auto in cinque provincie diverse e addirittura un pappagallo, oltre alla fantomatica moto. Il modus operandi è sempre lo stesso: prezzo allettante, caparra su carta ricaricabile e poi scompare. I carabinieri invitano a porre attenzione massima e identificare bene il venditore prima di pagare, cercando in ogni modo di evitare accrediti su tessere ricaricabili.

Usa la carta di credito rubata su internet: scoperto e denunciato

Carabinieri_Santa_Croce_Camerina-600x4001-360x240I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno denunciato un napoletano 27enne per ricettazione, frode informatica e utilizzo di carta di credito rubata. Un santacrocese circa un mese fa aveva subito un fraudolento addebito di quasi mille euro sul suo conto corrente ed era andato dai carabinieri a presentare la denuncia. I militari, contattata la banca, avevano scoperto che l’addebito era servito per pagare due polizze assicurative per auto in provincia di Napoli. Tramite i Carabinieri di Castellammare di Stabia sono stati interrogati i proprietari dei due veicoli assicurati. Entrambi hanno indicato un intermediario assicurativo di un paese vicino al loro che, a sua volta convocato in caserma, non ha fornito giustificazioni precise sulla transazione accampando storie inventate su uno sconosciuto che avrebbe eseguito i pagamenti per conto suo. Tale fantomatico intermediario assicurativo, P.D.M. di 27 anni è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per ricettazione, frode informatica e utilizzo indebito di una carta di credito. Il medesimo, peraltro risulta gravato da decine di analoghe denunce da tutte le parti d’Italia. I carabinieri, approfondendo l’indagine, hanno scoperto che la vittima aveva subito il furto dei codici della carta tramite internet. Aveva infatti ricevuto un’email dal gestore della carta che gli richiedeva di accedere al sito inserendo i dati della carta stessa. Inseriti i dati, la truffa è fatta: organizzazioni criminali mandano migliaia di email e anche se solo uno su cento ci casca, raccolgono centinaia di numeri che poi vengono utilizzati per spese illecite. Tale metodo è noto come “phishing”, termine inglese che significa “pesca”, ovvero i delinquenti “pescano” sul web i numeri delle carte degli ignari truffati.

Truffe agli anziani a Ragusa – La Polizia restituisce 3500 euro sottratti a ottantenne

volante-polizia-notte-427149.610x431Più di tremila euro è la somma che la banda dei pataccari, venditori di diamanti falsi, smascherati e denunciati qualche giorno fa dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, aveva sottratto ad un ottantenne avvicinato dai tre in pieno centro a Ragusa. L’operazione aveva portato alla denuncia per truffa aggravata in concorso di tre soggetti di origine palermitana che erano stati sorpresi con diversi cristalli tagliati a modello di diamante e anelli in metallo periziati come imitazioni senza alcun valore commerciale o gemmologico. I falsi gioielli, oltre a più di cinquemila euro in contanti, erano stati sequestrati quale corpo del reato in attesa dell’individuazione della persona offesa. La notizia divulgata dagli organi di stampa giungeva anche alla parte offesa che ha raccontato come, pochi giorni prima in pieno centro a Ragusa, era stato avvicinato da tre soggetti che erano riusciti a spillargli la somma di tremila cinquecento euro in cambio di gioielli patacca. In prima mattinata l’ottantenne è stato avvicinato da un uomo che gli ha chiesto delle informazioni esprimendosi in una lingua poco comprensibile. Immediatamente dopo si è avvicinato un passante, in verità complice del primo, che si è proposto di fare da interprete. In tale circostanza quest’ultimo gli ha riferito che l’uomo era un marittimo appena sbarcato dal porto di Gela e che era in possesso di alcuni diamanti che era intenzionato a vendere ad un prezzo inferiore al valore di mercato in quanto non poteva imbarcarli con sé. Il sedicente marittimo gli ha mostrato un piccolo sacchetto dal quale ha tirato fuori alcune pietre a forma di diamante. A questo punto il “finto” passante si è mostrato subito interessato all’acquisto vantando la genuinità delle pietre e che si sarebbe portato da un gioielliere suo amico per la perizia delle stesse. Trascorsi alcuni minuti è ritornato insieme ad un’altra persona, anch’egli appartenente alla banda, che presentatosi come gioielliere, ha iniziato a periziare le pietre con una speciale lente d’ingrandimento, riferendo che i “diamanti” avevano un valore di oltre quattordicimila euro e che era intenzionato a partecipare all’affare. Dopo la valutazione il finto gioielliere si è allontanato mentre il passante, parlando con il marittimo ha riferito alla vittima che lo stesso si sarebbe accontentato di tremilacinquecento euro. A questo punto l’anziano signore, convinto della bontà dell’affare, ha tranquillizzato il marittimo facendogli presente che gli avrebbe recuperato la somma. E in effetti prelevata dai propri risparmi la somma pattuita si è portato in Piazza San Giovanni dove ad attenderli c’erano i due soggetti. Consegnati i soldi e ricevuti i finti preziosi i due truffatori, con una scusa, si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Solo in quel momento sono iniziati a sorgere i primi dubbi nell’anziano che portatosi presso una gioielleria di fiducia ha avuto conferma che era stato truffato. All’interno degli Uffici della Questura di Ragusa la vittima ha visionato un album fotografico riconoscendo senza ombra di dubbi i tre soggetti che erano stati provvidenzialmente fermati qualche giorno prima dai poliziotti delle Volanti.

Ragusa Ibla, compie atti osceni in presenza di una quattordicenne

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I carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato un giovane per atti osceni aggravati. Qualche giorno fa, una ragazzina stava rincasando quando è stata avvicinata da uno sconosciuto. S’è voltata e ha visto a breve distanza da lei un ragazzo con i pantaloni abbassati. La ragazza, che era quasi sulla soglia di casa, ha iniziato a urlare, richiamando l’attenzione della propria nonna che era in casa. Lo sconosciuto si è quindi ricomposto ed è scappato. Con l’aiuto della piccola malcapitata i carabinieri hanno stilato un “identikit” dell’uomo, acquisito le registrazioni di un impianto di videosorveglianza poco distante e scoperto che alla stessa ora un giovane perfettamente corrispondente sia per fattezze del volto che per abbigliamento, ha parcheggiato un’auto blu, è sceso a passo lesto in direzione dell’abitazione della giovinetta e poco dopo è ritornato indietro di corsa, salito in auto, s’è allontanato a grande velocità. In poco tempo è stato individuato: un ventiquattrenne di Ragusa che già aveva avuto analoghi comportamenti sia in città che a Chiaramonte Gulfi, dove non può rimettere piede perché i carabinieri del luogo lo hanno proposto per un foglio di via con divieto di ritorno triennale. Convocato in caserma e messo davanti alle proprie responsabilità il giovane, un operaio ragusano, ha confessato.

Allarme bomba all’ufficio postale di Santa Croce Camerina

DSC02735I Carabinieri sono intervenuti sabato mattina presso l’ufficio postale dove il direttore, all’atto di aprire stamani al pubblico, aveva trovato sulla porta una grossa busta gialla recante il destinatario ma con il mittente illeggibile. I militari, prima di aprire il plico, hanno visionato le registrazioni della videosorveglianza e scoperto che un uomo aveva provato a infilare la busta nella cassetta della posta ma, non riuscendovi per motivi di spazio, l’aveva lasciata davanti alla porta insieme a una banconota da venti euro. I carabinieri, usando le cautele del caso, hanno aperto il plico che conteneva una ciotola di vetro con all’interno fiori di mandorlo e una cartolina scritta in tedesco.

I militari infine sono riusciti a rintracciare il mittente e a convocarlo in caserma. Egli ha riferito che era arrivato ad orario di chiusura e aveva pensato di lasciare lì la busta coi soldi affinché gli addetti al servizio postale provvedessero alla spedizione.

CHIARAMONTE GULFI. I CARABINIERI RINVENGONO IL CADAVERE DI UN UOMO DI 44 ANNI

 

Carabinieri_Chiaramonte Gulfi (RG)Nella tarda serata di giovedì,  a Chiaramonte Gulfi, i Carabinieri su segnalazione al 112 da parte dei parenti che non lo vedevano da diversi giorni, hanno rinvenuto all’interno della propria abitazione di Contrada Rossa il cadavere di un 44enne del posto, S. G. Dopo che i militari hanno effettuato i rilievi tecnico-scientifici e hanno sentito parenti e amici per meglio lumeggiare sulla vicenda, è intervenuto il medico legale di turno, dott. Giovanni Di Vita, che ha ispezionato il cadavere e ha ricondotto il decesso dell’uomo a verosimili cause naturali: la salma è stata messa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Andrea Sodano, per i provvedimenti di competenza.

Fermano la figlia per furto e lei aggredisce le commesse: denunciate dai carabinieri

carabinieri (2) (1)I carabinieri di Ragusa hanno denunciato due donne per furto e lesioni. Da un noto negozio di scarpe del capoluogo è arrivata al 112 una telefonata per segnalare un furto di un paio di scarpe da parte di una minore. La centrale operativa provinciale ha immediatamente mandato una pattuglia sul posto. Mentre i carabinieri arrivavano però la situazione è precipitata. La giovane ladruncola, una minorenne comisana, era uscita dalle casse facendo suonare l’allarme. Raggiunta da una delle commesse è stata ricondotta dentro e invitata a riconsegnare le scarpe non pagate che erano nella borsa. Nel frattempo è stata fatta accomodare in ufficio, in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Nell’ufficio, però, la giovane si è sentita poco bene accasciandosi a terra. Due commesse sono accorse in suo aiuto. A questo punto il colpo di scena, due donne che erano con la minore ma che fino a quel momento non si erano fatte avanti si sono avvicinate, e una, che poi s’è scoperto essere la madre, ha afferrato una delle commesse per il collo scagliandola contro il muro. Alla seconda commessa, intervenuta per liberare la prima, ha mollato un pugno al volto colpendole lo zigomo. Quindi sono arrivati i carabinieri che hanno riportato la situazione alla calma, raccolto le denunce e le testimonianze, identificato la donna e la figlia Quest’ultime sono state denunciate, rispettivamente, alla procura della Repubblica di Ragusa per lesioni e alla procura per i minorenni di Catania per furto aggravato.

Carabinieri contro lo spaccio di droga: due arresti

BLUNDO SIMONEI militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato due vittoriesi per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’altra sera, intorno alle dieci, i carabinieri di Santa Croce stavano svolgendo un posto di controllo nei pressi di Punta Braccetto. Tale località, infatti, soffre in maniera altalenante della presenza di spacciatori che approfittano della poca presenza di persone nei mesi invernali per passare inosservati. Uno dei luoghi “migliori” dove svolgere posti di blocco e controllo è proprio quella zona tra la SR25 e la SP85. L’area ricade nel comune di Ragusa, sebbene sia molto più vicina al centro di Santa Croce nonché sotto la competenza territoriale di quel comando Stazione Carabinieri. I militari hanno visto sopraggiungere una due volumi di marca francese con due uomini a bordo e hanno deciso di fermarla. Dal controllo dei documenti è emerso che entrambi avessero avuto pendenze con le forze di polizia sia per spaccio che per traffico di droga. A questo punto i due carabinieri hanno deciso di ispezionare minuziosamente il veicolo. Nel porta oggetti centrale, in un pacchetto di caramelle, i militari hanno trovato un involucro con due grammi e mezzo di cocaina che dalla forma e dal confezionamento appariva di elevata qualità. I due, Mirko Ballarò, 31enne operaio vittoriese e Simone Blundo, 34enne vittoriese libero professionista, sono stati quindi arrestati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazione di Vittoria e Scoglitti. I carabinieri di Santa Croce sospettano che i due stessero venendo da Scoglitti per andare a Santa Croce a portare la “coca” a qualche acquirente che l’aveva ordinata “a domicilio”. Dopo le decine di arresti operati dai carabinieri di Ragusa e Santa Croce tra dicembre e gennaio, infatti, pare cha nel centro camarinense sia impossibile trovare della cocaina.

OPERAZIONE “DRUGHI”, ARRESTATO IL CAPO DELLA BANDA

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Catturato anche il capo della banda di rumeni che, nel mese di marzo 2015, in un casolare situato nelle campagne di Marina di Ragusa, agendo con lo stile della banda dei “Drughi” del film “Arancia Meccanica”, compì una rapina ai danni di una coppia di loro connazionali, residenti in un casolare di campagna. I Carabinieri hanno arrestato Calin Vasile, cittadino rumeno di anni 38, da anni residente a Vittoria, ove ha accumulato numerosi precedenti penali, soprattutto per reati contro il patrimonio, tanto da essere sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Dalle indagini è emerso che era il capo della banda di feroci rapinatori e stupratori. Era la sera del 6 marzo 2015, verso le otto di sera, quando quattro individui con il volto travisato e armati di bastoni, spranghe e un fucile, facevano irruzione in un casolare nelle campagne di Marina di Ragusa, abitato da un coppia agricoltori rumeni, aggredendo brutalmente le povere vittime, per le quali iniziava un vero e proprio incubo, durato circa venti interminabili minuti, durante i quali venivano selvaggiamente picchiati a bastonate, a tal punto che l’uomo perdeva i sensi, con i malviventi che, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione, s’impossessavano di  preziosi, denaro contante e telefoni cellulari e, prima di fuggire, esplodevano anche un colpo di fucile. Nel corso della rapina, però, i rapinatori non ci accontentavano di razziare tutto quello che trovavano nella povera casa, ma decidevano anche di compiere una violenza sessuale nei confronti della donna. Dapprima furono arrestati 3 componenti della banda di  rapinatori, ossia i cittadini rumeni Ciubotaru Florin, 28enne incensurato, Maftei Paul Emilian, 35enne pregiudicato, e Sandu Florin, 30enne pregiudicato, che si trovano ancora detenuti presso la casa circondariale di Ragusa.

SBARCO A POZZALLO DI 367 MIGRANTI

 

DSC_0013Sbarcano in 367: erano a bordo di 3 gommoni salpati insieme dalla Libia. Fermati 5 scafisti, due dei quali  di appena 16 anni. Gli scafisti fermati sono tre africani originari di Senegal, Mali e Gambia. I migranti provengono da diversi paesi del centro africa. E’ stata la nave  “Cigala Fulgosi” della Marina Militare Italia ad avvistare  un gommone con 127 migranti di cui 120 uomini-6 donne ed 1 minore;  poi è stato avvistato  un altro gommone con a bordo 121 persone, dei quali 114 uomini e sei donne ed infine è stato recuperato quello con 115 clandestini dei quali 111 uomini e 4 donne.  La nave militare con a bordo i migranti è giunta a Pozzallo alle 10 di mercoledì. Molte le donne in stato di gravidanza, molti i minori. La Polizia Scientifica ha lavorato senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati tutti migranti approdati. Erano salpati dalla Libia nello stesso momento e dalla stessa spiaggia, così hanno riferito i migranti. Il viaggio è costato quasi 1.000 dollari e gli scafisti si sono arruolati, offrendo la loro opera agli organizzatori libici, trafficanti di esseri umani. Dopo poche ore di navigazione hanno chiamato i soccorsi e sono stati salvati dalla nave militare italiana impegnate nelle acque internazionali per l’emergenza migranti.

COPERTI, IN ATTESA DELLA RIMOZIONE, 11 IMPIANTI PUBBLICITARI ABUSIVI

IMG_4598La Polizia Municipale di Ragusa ha provveduto alla copertura di undici impianti pubblicitari  6×3 ubicati in Viale Europa, via A.Fanfani, via A.Moro, via E. Fieramosca, via Mongibello, slargo via Forlanini e via Plebiscito. Le ditte che hanno installato detti impianti, a seguito di accertamenti presso gli uffici tecnici competenti, sono risultate infatti sprovviste di autorizzazione e quindi sanzionate secondo le norme del codice della strada. Essendo tali strutture installate su suolo pubblico, sono tutti suscettibili di rimozione forzata da parte della Pubblica amministrazione che porrà in essere tale provvedimento, con spese a carico delle ditte proprietarie, nel caso in cui i proprietari non provvedano direttamente. “Gli interventi posti in essere dall’apposita unità operativa in forza al Comando di P.M. – dichiara il Vice sindaco con delega alla Polizia Municipale, Massimo Iannucci – mirano al rispetto della normativa in materia di pubblicità e decoro urbano. Per questo motivo gli uffici competenti continueranno le operazioni di controllo su tutti gli impianti pubblicitari presenti nel territorio”.

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