03-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Scicli, armi e droga, arrestati marito e moglie

cannella Cristiano 9.9.1975I Carabinieri hanno arrestato marito e moglie, entrambi già noti alle forze dell’ordine: Cristiano Cannella, classe ’75, nullafacente e la moglie, Veronica Caruso, classe ’82, dovranno rispondere dei reati di concorso in detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e di detenzione illegale di arma clandestina e munizioni. I militari, infatti, nel corso del servizio, hanno effettuato un controllo presso l’abitazione della coppia e, durante la perquisizione personale e domiciliare, i due hanno assunto un atteggiamento sospetto.Rinvenuto, nascosto nel reggiseno della donna, un involucro in cellophane contenente sei stecchette di hashish, per un peso complessivo di circa 51 grammi, nonché, nascosto in un pensile della cucina, un bilancino elettronico di precisione per la pesatura della sostanza. Nel proseguo del controllo, i Carabinieri hanno esteso la perquisizione anche all’autovettura dell’uomo e, nascosta sotto il tappetino passeggero, hanno rinvenuto una pistola revolver cal. 38 “Smith&Wesson”, con matricola abrasa, con sei cartucce già inserite nel tamburo e pronte all’uso. La coppia è stata condotta in caserma e dichiarata in stato di arresto. L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa mentre la moglie è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari.

VITTORIA, TENTATA RAPINA AD UNA DISABILE IN CARROZZELLA

MECHTI AchrafE’ stato il tempestivo intervento delle Volanti del Commissariato di Polizia di Vittoria a scongiurare il peggio nel grave episodio che si stava consumando alle 15 di giovedì all’interno della giardini pubblici della Villa Comunale di Vittoria. Una chiamata al 113 della Questura di Ragusa, la segnalazione di un tentativo di scippo, il rapido convergere delle pattuglie ha fatto sì che venissero bloccati due soggetti, extracomunitari entrambi, regolari sul territorio nazionale e di dare immediato sostegno morale ad una donna disabile che aveva approfittato della bella giornata per recarsi, in carrozzina, accompagnata da un’amica alla villa. La donna era in stato di shock. Poi è stato possibile ricostruire i fatti: poco prima, mentre la donna si trovava seduta sulla sua carrozzella elettrica, in prossimità dell’area giochi per bambini, avendo notato la presenza di due giovani extracomunitari poco distanti da lei, impaurita, aveva deciso di allontanarsi dirigendosi verso il viale che conduce all’uscita della villa, ove peraltro è posta la guardiola del custode. La  donna però è stata raggiunta da uno dei due giovani, il quale con mossa repentina ha afferrato la borsa che la donna teneva tra le mani, il cui manico era agganciato alla maniglia di spinta della carrozzina elettrica, tirandola con vigore facendo traballare la carrozzella quasi a farla cadere. Ad un certo punto in soccorso interveniva un signore 60enne che conosceva la donna e la raggiungeva per difenderla. Ma il delinquente continuava a tirare la borsa e poi si scagliava contro l’uomo prendendolo a schiaffi e a spintoni. La donna è riuscita ad allontanarsi  ma nonostante ciò il malvivente non demordeva e cercava ancora di raggiungerla, inseguito dall’uomo poi afferrato per la giacca dal malvivente. Quando è arrivata la polizia è stato bloccato il rapinatore: Mechti Achraf, nato in Tunisia, 20 anni da compiere tra pochi giorni; è agli arresti domiciliari.

ARRESTATO DI NUOVO DAVIDE DI MARTINO

DI MARTINO DavideLa Polizia di Ragusa ha eseguito un ordine di cattura a carico di Davide  Di Martino  nato a Siracusa nel 1977 e residente a Ragusa. Il Magistrato di Sorveglianza ha emesso il provvedimento di aggravamento della misura, dagli arresti domiciliari al carcere, in quanto la relazione dettagliata inviata dalla Divisione Anticrimine che si occupa di monitorare tutti i soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale, ha permesso di far emergere la spiccata pericolosità del pluripregiudicato e la totale noncuranza delle prescrizioni imposte dal Giudice. Di Martino, era stato sottoposto agli arresti domiciliari ma non rispettava l’obbligo di non allontanarsi da casa. Spesso nel week end si allontanava dall’abitazione senza fare rientro per più giorni, per poi rispettare gli obblighi a suo piacimento. Dopo la cattura, Di Martino è stato condotto dapprima in Questura a Ragusa per gli accertamenti e le notifiche degli atti a suo carico e poi è tornato per l’ennesima volta in carcere.

Vittoria, rinvenute armi e munizioni

DSC_0011Sono stati rinvenuti dagli Agenti del Commissariato di Polizia, all’interno di un garage nel quartiere Forcone a Vittoria. I locali erano stati in uso ad un pregiudicato condannato per numerosi reati contro il patrimonio, deceduto alcuni anni fa. Sulla scorta di una intensa attività info-investigativa si è appreso che all’interno di quel locale erano custodite alcune cose di interesse giudiziario. E’ scattata la perquisizione e i poliziotti, tra la confusione di masserizie accatastate hanno notato un fusto in plastica con tappo ad avvitatura: dentro pistole e centinaia di cartucce di ogni calibro e tipo. C’erano anche  3 dispositivi luminosi magnetici di colore blu simili a quelli in dotazione alle forze dell’ ordine. Parte del munizionamento è per armi da guerra, e non è consentita alcuna possibilità di detenzione ai cittadini. In corso ulteriori indagini.

 

630 MIGRANTI SBARCANO A POZZALLO

2 (9)630 migranti, 5 gommoni salpati nello stesso momento dalla Libia, 2 i fermati al momento, ma le indagini della Polizia sono ancora in corso. 800 dollari il costo del viaggio, mezzo milione di dollari agli organizzatori. La Polizia di Stato ha già provveduto a trasferire oltre 400 migranti sbarcati. Anche questa volta gli scafisti si sono “arruolati” tra le fila degli organizzatori libici per non pagare il viaggio o per poche centinaia di dollari. Le indagini hanno permesso di sottoporre a Fermo di Polizia Giudiziaria due senegalesi. Tantissime le donne e molti i bambini tutti provenienti dall’Africa. La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi.

Ragusa, individuato ladro di auto di grossa cilindrata

DSC_0936 (3)A finire nei guai un giovane tunisino poco più che ventenne ma già con diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, che è stato deferito all’autorità giudiziaria con l’accusa di furto aggravato. Le indagini di polizia sono partite dalla denuncia presentata da un giovane ragusano che dopo aver passato una serata in un locale della città, al momento di uscire si è accorto che qualcuno si era impossessato del suo giubbotto con all’interno le chiavi dell’auto parcheggiata all’esterno, una berlina BMW. Immediata la corsa verso la macchina e l’amara scoperta che qualcuno l’aveva rubata. Subito dopo la denuncia sono partite le prime attività investigative con l’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza installato lungo le strade in cui era stato perpetrato il furto e di quelle di probabile fuga. Dall’analisi dei filmati è stato individuato un soggetto che con l’utilizzo di un telecomando, dopo vari tentativi su altre autovetture, riusciva ad aprire la BMW e subito dopo ad impossessarsene. Da qui i primi sospetti su un giovane tunisino, residente in provincia, che è stato riconosciuto da un agente in servizio all’Ufficio Volanti grazie al suo particolare taglio di capelli. L’intuito del poliziotto è stato confermato dal denunciante che, visionando un album fotografico con le immagini di diversi pregiudicati, ha riconosciuto senza ombra di dubbio il giovane in quanto presente nello stesso locale. Il giovane è stato pertanto denunciato per furto aggravato e la sua posizione sul territorio nazionale è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione.

Ragusa, marito violento e recidivo arrestato dalla Polizia

11 (2)Non ha rispettato le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria e ha continuato a molestare e minacciare la moglie con l’intento di ritornare ad ogni costo all’interno dell’abitazione famigliare. E’ stato così nuovamente arrestato dagli uomini dell’Ufficio Volanti e della Squadra Mobile di Ragusa, Gaetano Montes, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le indagini preliminari Andre Reale. L’uomo già qualche mese prima era stato tratto in arresto per aver colpito ripetutamente con calci e pugni prima la moglie e poi il figlio che era intervenuto in difesa della madre. Con lui era finito in carcere anche il cognato, fratello della vittima che aveva partecipato all’aggressione colpendo la donna a terra e provocandole ferite al volto e agli arti. Dalla successiva denuncia era emersa una situazione familiare fatta di soprusi e violenze che perduravano da tempo. La donna aveva raccontato come il matrimonio, durato più di trenta anni, era stato caratterizzato da soprusi ed episodi di violenza nei suoi confronti che, in più occasioni, l’avevano costretta alle cure del pronto soccorso, con un caso anche di rottura delle costole. Mai una denuncia, credendo alle promesse mai mantenute di cambiare atteggiamento da parte del marito violento, e per amore dei figli. Le violenze invece sono continuate nel tempo fino a quando la donna ha deciso di separarsi da quell’uomo che però è rimasto nella casa coniugale in assenza di altre possibilità. Poi l’epilogo violento e l’arresto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia. Ritornato in libertà l’uomo ha ricominciato ad insultare la donna minacciandola di gravi conseguenze se i congiunti non avessero acconsentito alla ripresa della convivenza nell’abitazione famigliare. L’uomo è agli arresti domiciliari in attesa del processo nel quale dove rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia.

ARRESTATO VITTORIESE CHE DEVE SCONTARE TRE ANNI DI CARCERE

BOUAJILA Anis, logoSi interrompe la vita libera di Bouajila Anjs, nato a Vittoria, 21 anni da compiere tra pochi giorni. Irrequieto giovane, ben noto alle forze di Polizia, che si affaccia nella scena delinquenziale locale già nel 2008, ancora infraquattordicenne, commettendo una rapina in concorso con un ragazzo di origine tunisina. Questa condanna, divenuta definitiva lo scorso febbraio riguarda episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente commessi ad Acate nel maggio 2013 ed a Comiso nel 2012. Complessivamente ha accumulato la pena di 4 anni di reclusione e 15.400 euro di multa oltre la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Dopo l’espiazione della pena, dovrà essere sottoposto alla Misura di Prevenzione prevista dal Codice Antimafia, dato che il Tribunale, su proposta del Questore di Ragusa gli ha applicato la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.

La Polizia sgomina banda di ladri con “panciera”

DSC_0129 (2) logoI poliziotti di Ragusa hanno sgominato una banda di rumeni  fermati dopo aver commesso un furto all’interno del centro commerciale Ibleo.  I quattro uomini, con età che va dai 23 ai 38 anni, per razziare quanta più merce possibile, prelevandola dagli scaffali dei supermercati, avevano escogitato uno stratagemma particolare che consisteva nell’indossare una particolare panciera da donna in tessuto tecnico, appositamente modificata con l’aggiunta di numerosi scomparti utili ad occultare la refurtiva sotto gli indumenti e tale da permettergli di guadagnare l’uscita indisturbati dagli esercizi commerciali colpiti. Nel pomeriggio di domenica, giorno di particolare affluenza di clienti, i quattro, all’interno del supermercato Ipercoop, si sono divisi per non destare sospetti. L’atteggiamento alquanto guardingo di due di essi ha però attirato l’attenzione della guardia giurata in servizio presso l’esercizio commerciale che, dalla visione dei monitor della videosorveglianza interna ha notato il più giovane occultare qualcosa sotto il giubbino. Da quel momento l’individuo è stato seguito fino alle casse, da dove ha tentato uscire senza pagare la merce prelevata. L’addetto alla sorveglianza ha quindi bloccato il giovane invitandolo a mostrare cosa avesse all’interno del giubbino mentre l’altro individuo si dileguava. L’uomo, ormai scoperto, non ha potuto fare altro che mostrare il suo particolare indumento intimo nel quale erano occultate 4 bottiglie di pregiato rum del valore di oltre duecento euro. Sul posto sono immediatamente arrivate due Volanti; mentre una pattuglia prendeva in consegna il fermato, altro personale ha iniziato un controllo accurato all’interno del supermercato che ha portato al fermo di un altro soggetto rumeno, munito della stessa panciera. Nel parcheggio altri due complici in un’auto. Alla perquisizione del veicolo, all’interno di uno zaino, sono state rinvenute altre 8 bottiglie di wisky, delle marche più pregiate, del valore di oltre quattrocento euro, tutte sottratte precedentemente con la stessa tecnica dallo stesso supermercato. Per i quattro l’accusa è di furto aggravato in concorso.

PRESO ESTORTORE GIA’ ARRESTATO PER MAFIA

 

 

Amaddio SalvatoreLa Polizia ha tratto in arresto per il reato di estorsione e violazione della Sorveglianza Speciale, Salvatore Amaddio nato a Vittoria nel 1946 e residente a Ragusa. Gli agenti sono venuti a conoscenza, in modo confidenziale, che l’uomo, arrestato in diverse operazioni antimafia, anziché rispettare l’obbligo di legge si recava fuori dal comune di Ragusa senza alcuna autorizzazione del Questore di Ragusa e lo faceva per taglieggiare alcuni commercianti. Dopo una complessa attività d’indagine, gli uomini della Squadra Mobile hanno provato, con appostamenti nei pressi degli esercizi commerciali segnalati che, questo anziano signore che tutti conoscevano come mafioso, effettivamente si recava con la moglie (in quanto non può guidare essendogli stata ritirata la patente) a Santa Croce Camerina al fine di fare “visita” ad alcuni titolari. Davanti all’evidenza dei fatti  i due commercianti hanno riferito che Amaddio aveva detto di dover consegnare a lui il denaro di un debito da loro contratto con un’altra persona, altrimenti “avrebbe mandato i ragazzi della sua squadra”. Dalle indagini è stato possibile accertare che Amaddio si stava occupando di recuperare dei crediti mediante minacce. Amaddio è stato sottoposto agli arresti domiciliari a causa della sua età.

Trattore appena rubato, denunciato agricoltore

 

DSC02741-1I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno denunciato per ricettazione un agricoltore vittoriese di 50 anni. I fatti erano iniziati a Santa Croce, dove nel corso della notte era stato rubato un trattore in un’’azienda agricola, Un bel trattore nuovo, di quelli che si usano in serra, del valore di 30.000 euro. Il proprietario aveva immediatamente chiamato i carabinieri che senza perder tempo si son messi sulle tracce del veicolo. Le indagini, non facili, hanno messo insieme le testimonianze di alcuni automobilisti che quella notte avevano percorso la strada Scoglitti-Santa Croce e che avevano notato un trattore agricolo, con alcune indiscrezioni fornite da informatori. I militari quindi sono andati quasi “a colpo sicuro” quando si sono presentati dall’agricoltore vittoriese la mattina di buon ora. Presso la sua azienda agricola hanno ritrovato il veicolo rubato che è stato direttamente restituito al legittimo proprietario. C.I., 60enne vittoriese già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi denunciato per ricettazione alla Procura della Repubblica di Ragusa.

Marina di Ragusa, palpeggia un turista: denunciato dai carabinieri un insegnante in pensione

img_9648_12037I carabinieri di Marina di Ragusa hanno denunciato per violenza sessuale un 65enne insegnante pensionato per violenza sessuale nei confronti di un turista straniero. Circa un mese fa a Marina di Ragusa un turista britannico era appena arrivato alla guida del proprio camper. Parcheggiato il mezzo sul piazzale in fondo al lungomare Andrea Doria, ove solitamente sostano i camperisti, si stava prendendo una tazza di the all’aperto approfittando della bella giornata di sole. Stranamente in quel frangente si è avvicinato un uomo, all’incirca suo coetaneo, che “attaccava bottone” farfugliando qualche parola. Il turista allora s’è avvicinato per cercare di capire meglio ma, proprio in quel momento, lo sconosciuto gli si è avventato contro abbracciandolo e palpeggiandolo con insistenza tra le gambe. Superato lo stupore e il disappunto iniziali, il camperista ha vigorosamente respinto l’anonimo molestatore che, sconsolato, si è allontanato. Il turista inglese però  ha afferrato la reflex e iniziato a fotografare lo sporcaccione che si stava allontanando. Forte del teleobiettivo, ha scattato pure delle foto molto chiare. Dopodiché è andato dai carabinieri di Marina di Ragusa e ha denunciato il tutto. I militari, foto alla mano, hanno iniziato le ricerche. Sapendo che in quel parcheggio spesso s’incontrano persone in cerca d’incontri hard, sono andati a scartabellare tra le liste di persone che erano precedentemente stata viste e identificate in quel posto. Quindi hanno ristretto la ricerca richiedendo alle anagrafi le foto delle persone rispondenti, per sesso ed età, alla descrizione del palpeggiatore sconosciuto. Infine hanno trovato una foto perfettamente corrispondente a quella fornita dalla vittima, identificando l’aggressore sessuale in un comisano sessantacinquenne, insegnante in  pensione, incensurato. Lo hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per il reato di violenza sessuale.

Tenta furto in chiesa a Ragusa

furto tentatoI carabinieri hanno identificato e denunciato un trentottenne ragusano, già noto alla giustizia. Venerdì mattina un parrocchiano aveva notato il vetro della porta d’ingresso frantumato e degli schizzi di sangue sullo stesso e a terra. La porta della chiesa e quella della canonica erano state danneggiate con un posacenere in ferro e un grosso masso. I vetri, entrambi di tipo antisfondamento, avevano retto i colpi e il malintenzionato aveva desistito senza riuscire a entrare. I militari dell’Arma hanno repertato alcune tracce di sangue appartenente all’autore e hanno trovato sulla maniglia un’impronta digitale. Inserita l’impronta nel computer, i carabinieri hanno appurato che il soggetto era già schedato e sono andati a casa trovandolo con una mano fasciata.

SCOPERTA A COMISO UNA DONNA …. CHE “HA VISSUTO PIU’ VOLTE”

DSC_0365Si faceva chiamare Elisa e conviveva con un uomo ignaro della sua vera identità. La donna è stata denunciata dalla Polizia per i reati di sostituzione di persona e false attestazioni a pubblico ufficiale, dopo che il marito aveva segnalato che la donna aveva abbandonato da qualche tempo a Vittoria il tetto coniugale, insieme a due figli, entrambi minorenni. L’uomo ha riferito alla Polizia che, prima del loro matrimonio, la sedicente Elisa aveva avuto un altro figlio, ancora di minore età, da una precedente relazione con un uomo di Canicattini Bagni.

ARRESTATO A SCOGLITTI ANDREA LO SCALZO PER EVASIONE DAI DOMICILIARI  

 

LO SCALZO ANDREA CL. 89 (1)Camminava in una via del centro marittimo di Scoglitti, quando invece doveva trovarsi agli arresti domiciliari: sono scattate così le manette per il 26enne pregiudicato vittoriese, “pizzicato” nella mattinata di venerdì dai Carabinieri. L’uomo, già arrestato in passato per analoghe violazioni, quando i militari lo hanno riconosciuto, ha tentato di fuggire ma, dopo un breve inseguimento, i Carabinieri lo hanno bloccato. Lo Scalzo è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

RAGUSA:  NUOVO ARRESTO PER SPACCIO DI STUPEFACENTI IN PIAZZA SAN GIOVANNI

AIELLONuovi controlli antidroga in Piazza San Giovanni. I Carabinieri hanno notato un ragazzo a loro già noto, Giuseppe Sergio Aiello, che, nei mesi scorsi era riuscito a scampare all’arresto solo perché, prima di essere definitivamente immobilizzato dai Carabinieri, si era mangiato lo stupefacente che aveva con se e destinato allo spaccio, cavandosela solo con una denuncia a piede libero. Questa volta però i militari lo hanno beccato e poi gli hanno perquisito l’abitazione trovando alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo anfetamina, a dimostrazione che la sua attività di puscher era ben avviata e non era limitata alla solo marijuana, ma anche ad altri tipi di stupefacenti, proprio per soddisfare tutte le richieste dei suoi clienti. Ora è agli arresti domiciliari.

COMISO, LA POLIZIA DENUNCIA UN UOMO PER INGIURIE OMOFOBE

 

imagesUn comisano ha denunciato F.I. un giovane veneto, per ingiurie di chiara matrice omofoba e danneggiamento. La vittima nel luglio scorso decideva di andare a vivere insieme al suo compagno e prendeva un appartamento in affitto a Comiso, di proprietà di una donna. A gennaio, per momentanei problemi economici, l’uomo non pagava entro i termini previsti la rata di affitto, ritardo mal tollerato dalla donna, madre di F I, la quale insieme al suo compagno si presentava bussando alla porta dei suoi inquilini intimandogli di pagare subito o di lasciare immediatamente l’abitazione. Qualche giorno dopo il figlio della proprietaria è stato visto mentre danneggiava l’auto dell’inquilino della madre e con un oggetto appuntito scriveva un’offesa nella fiancata. Da qui la denuncia.

SCICLI, UN RAGAZZO DI 19 ANNI ARRESTATO PER STALKING

MANSUETO A.Arrestato per stalking, da parte dei Carabinieri della Tenenza di Scicli, il giovane Alessandro Mansueto, 19enne di Scicli, che ormai da quasi un anno continuava a tormentare i suoi genitori adottivi, a cui era stato affidato dai Servizi Sociali quando era ancora in tenera età, facendoli oggetto di continue minacce per ottenere somme di denaro. Quando questi ultimi osavano ribellarsi facendogli presente di non essere benestanti e che era il caso, visto che non aveva voluto proseguire negli studi, che si trovasse un’occupazione, il ragazzo andava su tutte le furie, ricorrendo a pesanti minacce di morte e non esitando a mandare in frantumi mobili e suppellettili all’interno dell’abitazione di famiglia. I genitori lo hanno denunciato. E’ arrivata quindi un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi di lavoro, di abitazione e di studio frequentati dai suoi genitori adottivi e dall’altro figlio naturale di questi ultimi. Neanche questa misura, però, si rilevava efficace. Ha continuato a presentarsi regolarmente presso l’abitazione dei genitori adottivi, chiedendo somme di denaro e, ad ogni rifiuto, puntualmente scattavano le minacce di violenze, costringendo le povere vittime a sporgere nuove denunce. All’ennesimo episodio è scattato l’arresto per il reato di atti persecutori e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott.ssa Giulia Bisello, è stato associato presso la locale casa circondariale.

La Polizia arresta spacciatore ragusano

SCATA' (1)Arrestato Alessandro Scatà,  24 anni, con precedenti di polizia per lesioni personali, armi, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, furto ed inosservanza agli obblighi inerenti la Sorveglianza speciale. Il giovane  era seguito da giorni: spacciava droga a minorenni residenti nelle case popolari, ed ai ragazzini in Piazza san Giovanni. Sono bastati pochi giorni per coglierlo in flagranza. Addosso aveva 3 involucri di carta stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana. Nella perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti ulteriori 43 involucri con la droga, già confezionati e pronti per lo spaccio.

Ragusa, una donna si spaccia come agente dei servizi segreti

servizi-segreti-italianiE’ stata smascherata dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa una donna che si spacciava per appartenente alle Forze dell’Ordine dichiarandosi di far parte dei servizi segreti. Martedì all’interno di un bar della zona alta di Ragusa è entrata una signora che dopo aver consumato e pagato regolarmente ha chiesto al titolare di poter parlare in privato. Si è così presentata come appartenente alla Polizia di Stato ed ha iniziato a contestare violazioni amministrative per l’inosservanza di norme igienico sanitarie all’interno dell’esercizio commerciale. Il titolare del bar dopo un momento di stupore ha chiesto alla signora di documentare la propria qualifica con il tesserino di appartenenza alla Polizia di Stato. La donna ha mostrato un documento plastificato su sfondo rosso privo di foto con l’indicazione di un numero di matricola, la scritta “servizi segreti” e l’emblema dell’Agenzia Informazioni di Sicurezza dell’ex Sisde. L’uomo, insospettito con una scusa si è allontanato e ha chiamato il 113 riferendo l’accaduto. Immediatamente sul posto è stata inviata una Volante che ha provveduto ad identificare la donna, una cinquantacinquenne di Santa Croce Camerina, che ormai smascherata, non ha saputo dare spiegazioni del motivo del suo gesto. La stessa, accompagnata presso gli Uffici della Questura è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per usurpazione di funzioni pubbliche.

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