17-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

INCIDENTE MORTALE SULLA STRADA DI CASTIGLIONE  

Foto FRASCA Francesco

Ancora sangue sulle strade iblee. Un 34enne di Giarratana, Francesco Frasca, è morto in un incidente stradale avvenuto intorno alle 13,30 sulla strada di Castiglione, all’incrocio con la strada dei Cento Pozzi, in territorio di Ragusa. Il 34enne era a bordo di una Fiat Uno che si è andata a scontrare, pare frontalmente, con una Bmw. Nel violento impatto è rimasta ferita anche un’altra persona, trasportata in gravi condizioni all’ospedale Civile del capoluogo. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per consentire i soccorsi. I pompieri hanno dovuto estrarre dalle lamiere il giovane deceduto e l’altro passeggero che è stato portato in ospedale. Sul posto la Polizia provinciale e la Polizia stradale. La strada è stata chiusa al traffico per consentire i rilievi. In quella stessa strada vi sono stati diversi incidenti anche gravi. L’ultimo nel novembre del 2013, con tre morti.

Spaccio di droga, arrestato algerino a Vittoria    

amI militari della Guardia di Finanza di Ragusa, impegnati nei servizi di controllo del territorio e alla repressione dei reati nel settore degli stupefacenti, hanno tratto in arresto un cittadino di origine algerina, Abdelhamid Haimed, 56 anni, residente a Vittoria. I finanzieri, attirati dai movimenti sospetti del soggetto, lo hanno seguito e sorpreso mentre era intento a spostare delle pietre da un vecchio muro di una casa in rovina, poco distante dalla sua abitazione. Il tempestivo intervento delle Fiamme Gialle e la successiva perquisizione personale, ha permesso di rinvenire nelle sue mani 33 grammi di hascisc suddiviso in stecchette, pronte per essere smerciate. I militari inoltre si sono accorti che nel muro, dove poco prima l’algerino ha spostato delle pietre, era stato creato un grosso foro pieno di hascisc, utilizzato dallo stesso come deposito dal quale attingere giornalmente lo stupefacente da spacciare. L’esame del nascondiglio da lui realizzato ha permesso di rinvenire ulteriori 300 grammi di droga.

Santa Croce, albanese arrestato: aveva in casa un minimarket della droga  

drogaProsegue a ritmi serrati l’attività di contrasto allo spaccio di droga, specie di quelle più diffuse tra i giovani, nel territorio della giurisdizione della Compagnia di Vittoria e in quelli limitrofi, che ha consentito, nel tardo pomeriggio di lunedì, di trarre in arresto un giovane albanese sorpreso nella sua abitazione di Santa Croce Camerina con un vero e proprio supermarket della droga: sono state trovate infatti non solo le più comuni hascisc e marijuana, ma anche della cocaina. In casa sua sono stati trovati, nascosti in diversi punti della casa, oltre 200 grammi di hascisc, quasi 100 grammi di marijuana e 6 grammi di cocaina. Il giovane si trova ora ai domiciliari.

VITTORIA, ESEGUITA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE

SLAMA SABRI CL. 1995 (1)I Carabinieri hanno arrestato il 20enne pregiudicato Sabri Slama. Il tunisino è ritenuto responsabile di reiterate violazioni degli arresti domiciliari. I Carabinieri lo avevano tratto in arresto anche nel mese di febbraio, quando era stato sorpreso con oltre 40 grammi di eroina purissima suddivisa in due ovuli nascosti in pancia.

Calcio: Vittoria – Paternò, rissa nell’intervallo

calcioRissa nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita di calcio tra Città di Vittoria e Paternò, girone B del campionato di Eccellenza. Un giocatore del Paternò, Enzo Esposito, è finito a terra e sono volati calci e pugni. Esposito e il dirigente Alfio Sinatra sono stati accompagnati in ospedale. La partita è stata interrotta quando il Paternò era in vantaggio per 1-0.

RISSA TRA TUNISINI A SANTA CROCE

Mannaia 2I festeggiamenti per la ricorrenza di San Giuseppe si stavano avvicinando al clou sabato sera a Santa Croce Camerina, quando, per motivi in corso di accertamento, si è scatenata una violenta colluttazione tra cittadini tunisini. Almeno una ventina i soggetti coinvolti, molti dei quali già noti alle Forze dell’Ordine. I Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti immediatamente per placare gli animi, ma, date le circostanze, non hanno potuto fare a meno di richiedere l’intervento di pattuglie di rinforzo, accorse da Ragusa ma anche da Vittoria. I soggetti coinvolti nella zuffa, infatti, erano evidentemente ubriachi e non davano alcun segno di voler sottostare ai reiterati inviti alla calma. Dopo poco qualcuno ha anche afferrato delle armi – coltelli, bastoni, mazze, tutto ciò che i malviventi avevano con sé o erano riusciti a trovare tra le bancarelle della festa – e allora si è reso necessario l’intervento in massa dei Carabinieri per riportare l’ordine. In quattro, tutti senza permesso di soggiorno, sono stati arrestati.

 

ARRESTATO A RAGUSA UN ALBANESE IN FLAGRANZA PER FURTO AGGRAVATO IN ABITAZIONE

 

 

M G cittadino albaneseVenerdì alle 23 circa una cittadina ha chiamato il 113 segnalando che il garage della propria abitazione, nei pressi di via Plebiscito, era aperto con all’interno uno sconosciuto vestito di nero. Gli agenti di una Volante hanno bloccando l’individuo che cercava invano di disfarsi di una busta con all’interno una torcia elettrica, una tenaglia, un cacciavite di grosse dimensioni, pile per torcia oltre ad altre suppellettili.  L’uomo, 34enne domiciliato a Ragusa con a carico precedenti per furto e decreto di espulsione dal territorio nazionale, era riuscito ad entrare all’interno del garage che dava accesso anche all’abitazione privata dopo aver divelto la cassettina per l’apertura elettrica dello stesso manomettendone i cavi elettrici. Un controllo effettuato dagli agenti permetteva inoltre di appurare che anche uno studio commerciale ubicato nelle immediate vicinanze presentava la porta di ingresso aperta e forzata in più parti. Contattato il titolare lo stesso riconosceva le suppellettili asportate dall’interno dell’ufficio. Ultimate le attività su disposizione del PM di turno per il cittadino albanese scattava la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

 

 

Venerdì alle 23 circa una cittadina ha chiamato il 113 segnalando che il garage della propria abitazione, nei pressi di via Plebiscito, era aperto con all’interno uno sconosciuto vestito di nero. Gli agenti di una Volante hanno bloccando l’individuo che cercava invano di disfarsi di una busta con all’interno una torcia elettrica, una tenaglia, un cacciavite di grosse dimensioni, pile per torcia oltre ad altre suppellettili.  L’uomo, 34enne domiciliato a Ragusa con a carico precedenti per furto e decreto di espulsione dal territorio nazionale, era riuscito ad entrare all’interno del garage che dava accesso anche all’abitazione privata dopo aver divelto la cassettina per l’apertura elettrica dello stesso manomettendone i cavi elettrici. Un controllo effettuato dagli agenti permetteva inoltre di appurare che anche uno studio commerciale ubicato nelle immediate vicinanze presentava la porta di ingresso aperta e forzata in più parti. Contattato il titolare lo stesso riconosceva le suppellettili asportate dall’interno dell’ufficio. Ultimate le attività su disposizione del PM di turno per il cittadino albanese scattava la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

AVEVANO RAPINANO E PICCHIATO I PROPRIETARI DI UN ARANCETO AD ACATE

emanueleAlle prime luci dell’alba i militari della Compagnia di Vittoria hanno arrestato Emanuele Calabrese, gelese di 45 anni, Angelo Calabrese, gelese di 23 anni, Rosario Calabrese, comisano di 25 anni. L’indagine è partita i primi di febbraio di quest’anno, quando ad Acate due agricoltori proprietari di diversi aranceti, padre e figlio, denunciarono ai Carabinieri di essere stati aggrediti e picchiati selvaggiamente da tre individui che erano stati sorpresi a rubare un ingente quantitativo di arance nei loro terreni, dove si erano introdotti dopo aver divelto la recinzione. A seguito dell’aggressione, il figlio era stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per la rottura del setto nasale ed altre lesioni, con una prognosi di trenta giorni. Anche il padre, che era andato in soccorso del figlio, era stato percosso dai tre malviventi, che si erano poi allontanati con il carico di oltre 500 chili di arance. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Acate, con il supporto di quelli della Compagnia di Vittoria, avevano consentito di risalire ai tre individui, e quindi di denunciarli all’Autorità Giudiziaria, che, concordando con le risultanze investigative e con tutti gli elementi raccolti dai militari dell’Arma, ha emesso nei loro confronti l’ordinanza di custodia cautelare per i reati di “Rapina” in concorso e “Lesioni aggravate” in concorso. I predetti, che tra l’altro sono padre e figli, tutti con precedenti penali specifici per reati contro la persona e il patrimonio, residenti a Gela, sono stati quindi catturati presso la loro abitazione, e, dopo le formalità di rito, sono stati ivi riaccompagnati, in regime di arresti domiciliari.

TOGLIE I SIGILLI DEL TRIBUNALE, A RAGUSA DENUNCIATO AUTODEMOLITORE ABUSIVO

P1050019Denunciato venerdì un ragusano cinquantenne per ricettazione, attività di demolizione abusiva, violazione degli obblighi di giudiziale custodia e violazione sigilli, in quanto aveva avviato abusivamente un’attività di demolizione e trattamento di parti di veicoli in due garage che sono stati sottoposto a sequestro. L’attività investigativa ha preso avvio lo scorso 20 gennaio, quando la Polizia Stradale ha effettuato un controllo amministrativo a Ragusa, nei confronti del titolare di una regolare attività commerciale di rivendita auto usate e ricambi usati per auto. All’interno di altri locali facenti parte dello stesso immobile, gli agenti accertavano che  veniva svolta l’attività abusiva di centro di raccolta e demolizione di veicoli, senza che il titolare fosse munito di autorizzazione, Si accertava infatti che, all’interno di due garage, veniva effettuata l’attività di demolizione di tutte le parti di meccanica, di carrozzeria, di tappezzeria e parti elettriche di auto, i cui pezzi erano sistemati e catalogati, da destinare alla successiva vendita. All’interno dei veniva rinvenuta un’autovettura Peugeot 207 di colore grigio, priva di targhe di immatricolazione, già parzialmente smontata di varie parti, ed un’altra carcassa appartenente ad un veicolo Nissan Terrano, già totalmente sezionato per la successiva vendita dei vari pezzi. Veniva inoltre rinvenuta attrezzatura utilizzata per la demolizione delle parti di veicoli e numerosi pezzi di ricambi usati di veicoli tra cui 4 gruppi propulsori, 16 gruppi cambio di autovetture, 41 portiere di autovetture varie, 16 portelloni posteriori di autovetture, sedili anteriori e posteriori di autovetture,. 24 portiere, 3 portelloni posteriori, 3 cofani anteriori, sedili anteriori e posteriori appartenenti a tre diverse autovetture, 5 cruscotti di autovetture ed altri accessori. Constatata l’attività illecita, si procedeva, in data 20 gennaio, al sequestro preventivo dei due locali. A seguito degli ulteriori accertamenti sui motori rinvenuti, è stato accertato che i motori di una Ford, di una Alfa Romeo e di due Fiat appartenevano ad auto rubate a Catania, motivo per cui, gli agenti della Polstrada, nella giornata di venerdì ritornavano presso l’attività del ragusano, per procedere all’ulteriore sequestro penale dei motori, verificando che erano stati rimossi i sigilli.

 

DASPO PER DUE GELESI

daspoIl Questore di Ragusa, a seguito dell’incontro di calcio “Ragusa-Gela” svoltosi a Ragusa il 2 novembre scorso, ha deferito all’autorità giudiziaria due tifosi del Gela per violazione della normativa sulle manifestazioni sportive, ha emesso nei confronti degli stessi altrettanti provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive e non potranno frequentare gli stadi per un periodo di un anno e sei mesi. In quella circostanza, prima dell’inizio della partita e durante lo svolgimento della stessa, i 2 tifosi del Gela si erano resi responsabili dell’accensione di fumogeni e di petardi all’interno della tribuna riservata ai sostenitori ospiti, con conseguente lancio degli artifizi all’interno del rettangolo di gioco. I due sostenitori del Gela calcio in passato erano stati destinatari di analoghi provvedimenti interdittivi, da parte del Questore di Siracusa.

A VITTORIA CALCETTO FEMMINILE DI SERIE A

vittoria calcetto  (1)Ultimi tre appuntamenti per le ragazze dell’Asd Vittoria Calcetto, impegnata nel campionato di Serie A femminile, girone C. Domenica, le biancorosse torneranno a giocare fra le mura domestiche, dopo due partite in esterna, contro il Futsal Melito. Il match all’apparenza non sembra essere difficile, dato che le avversarie sono penultime in classifica. Dietro di loro solo il Cus Potenza, che ha all’attivo zero punti. Tuttavia, nel calcio mai nulla può essere dato per scontato e le biancorosse del presidente Alfonso Leta puntano comunque ad incassare la vittoria per poter così rimanere stabili a metà classifica ed affrontare al meglio l’unico match che potrebbe ancora impensierirle: quello con l’Iron Team, attualmente dietro alle biancorosse per un solo punto. L’ultima partita, invece, è riservata al Cus Potenza. “Vogliamo naturalmente continuare questa scia positiva dell’ultimo periodo – ha detto il tecnico, Davide Nobile -. Siamo in salute e riusciamo a tenere bene in campo”.

VITTORIA, ESEGUITA ORDINANZA DETENTIVA NEI CONFRONTI DI UN PLURIPREGIUDICATO

CANNIZZO Biagio cl.73E’ stato arrestato, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, il 41enne vittoriese Biagio Cannizzo , che deve scontare la pena residua di 1 mese di reclusione in regime degli arresti domiciliari, dal momento che è stato giudicato colpevole del reato di minaccia continuata, commessi nel giugno 2012 e 2014 nella città di Trapani.

Ragusa, avevano la Playstation scarica: rubano due caricabatterie

refurtivaE’ costata una denuncia per furto aggravato la voglia di giocare alla playstation di due giovani ragusani. Nel pomeriggio di venerdì agenti in servizio alla Volanti della Questura di Ragusa, liberi dal servizio, hanno bloccato due giovani ragusani all’uscita del centro commerciale “Le Masserie”, mentre cercavano di allontanarsi dopo aver commesso un furto. I due ragazzi di 20 e 23 anni, con precedenti, dopo aver manomesso la placca antitaccheggio, si impossessavano di due caricabatterie di una consolle di giochi elettronici, riuscendo ad eludere i sistemi di controllo dell’esercizio commerciale Unieuro. All’uscita del centro non riuscivano però venivano inseguiti e fermati da due agenti.

INDIVIDUATA A RAGUSA UNA CASA DI RIPOSO ABUSIVA – RECUPERATA REFURTIVA PER 40.000 EURO

carabinieri_volante1Alcuni mesi fa i Carabinieri della Compagnia avevano ricevuto una denuncia da una signora settantenne che sosteneva che alcuni suoi ex-affittuari, sfrattati per il mancato pagamento dei canoni di affitto, le avessero sottratto gli arredi dell’appartamento oggetto del contendere: elettrodomestici nuovi e mobilio, per un valore stimato in circa 40mila Euro. Nel volgere di poche settimane gli investigatori hanno individuato una rosa di immobili in cui verosimilmente erano serbati i mobili sottratti. Ottenuto dalla Procura della Repubblica un decreto di perquisizione locale, l’indagine ha avuto una svolta inattesa. Nelle prime ore del pomeriggio di venerdì, quando i Carabinieri di Ragusa hanno bussato alla porta di un immobile ubicato in via Archimede, non potevano certo immaginare che si sarebbero trovati di fronte ad una vera e propria casa di riposo per anziani abusiva, esercitata dagli indagati (gli ex inquilini della settantenne denunciante) senza che gli stessi avessero alcun titolo per farlo. Gli arredi trafugati erano stati impiegati proprio per arredare l’illecito ricovero. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti tutti i mobili sottratti, che sono stati restituiti alla legittima proprietaria. Gli ex inquilini, di 40 e 45 anni, sono stati denunciati per “Appropriazione indebita”. A loro carico è stata altresì elevata una sanzione amministrativa per l’esercizio abusivo della casa di riposo.

Atti osceni in luogo pubblico, denunciato pensionato a Vittoria  

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Finalmente è stato “beccato” dalla Polizia di Vittoria l’uomo, già parecchie volte segnalato da diversi cittadini, che alla Villa Comunale oppure in via Cavour era solito esibire i genitali alle giovani ragazze che facevano jogging od alle commesse dei negozi. La storia raccontata dalle vittime era sempre la stessa. Descrivevano lo stesso soggetto, anziano, discretamente vestito, basso e tarchiato che, in via Cavour passeggiava, poi si fermava davanti la vetrina di qualche negozio dove le commesse non erano impegnate con i clienti, apriva la patta dei pantaloni e toccava i genitali. Lo stesso accadeva ed era segnalato alla Villa Comunale dove l’uomo in questo caso adocchiava giovani ragazze che facevano jogging e le avvicinava nel momento in cui si fermavano per fare stretching, a quel punto esibiva i genitali e si masturbava. Tutte le volte però, per motivi di pudore e per evitare di finire poi in aule giudiziarie a dovere raccontare dei fatti che obiettivamente turbano la sfera emotiva e la serenità psicologica, le vittime avevano richiesto l’intervento della Polizia ed agli agenti avevano raccontato i fatti, però si erano rifiutate di mettere “nero su bianco” quanto avevano subito. Il Commissariato di Polizia ha voluto mettere fine a questa sgradevole vicenda. Da diversi giorni aveva predisposto un apposito servizio nel corso della primissima mattina, all’apertura della Villa Comunale. Agenti di Polizia hanno indossato tute e scarpe ginniche e sono andati a fare footing. Giovedì alle 7 circa hanno notato l’uomo su cui gravavano i sospetti e lo hanno tenuto d’occhio. I fatti si sono poi svolti come da copione. Una giovane ragazza dopo avere corso si è fermata nei pressi della fontanella e del monumento alla fondatrice della città per praticare gli esercizi di stretching. Le si è avvicinato l’uomo che le ha rivolto la parola “corri di mattina? Fa bene correre la mattina…” La donna sentendosi importunata lo ha ignorato e gli ha rivolto le spalle. Si è pure sentita rassicurata dal fatto che voltandosi dietro poco dopo, non lo ha più visto. Ma l’uomo non aveva desistito affatto, si era solo riparato dietro il busto di Vittoria Colonna ed estratti i genitali si stava masturbando ed era visibile dal vialone centrale da dove gli Agenti lo hanno visto. I poliziotti lo hanno redarguito e portato in Commissariato. Si tratta di G.V. 64enne, coniugato, pensionato, incensurato. Negli Uffici di Polizia è stato fotosegnalato ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per essere stato colto in flagranza del reato di atti osceni in luogo pubblico aggravato dal fatto che il luogo è abitualmente frequentato da minori. Le ragazze che fanno sport alla Villa Comunale e le commesse di via Cavour possono stare più serene.

Vendita abusiva di sigarette, le Fiamme Gialle sequestrano 11 kg di tabacchi  

image1 (1)La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 11 kg di sigarette, sigari e tabacco trinciato, poiché detenuti per la vendita senza autorizzazione. I due proprietari di un esercizio commerciale di Vittoria, sito nei pressi del Mercato Ortofrutticolo, sono stati denunciati per la vendita abusiva di tabacchi lavorati nazionali. L’attività investigativa svolta dalle Fiamme Gialle ha riguardato un esercizio commerciale al quale già nel febbraio 2015 era stata sospesa la licenza di vendita di tabacchi. In quell’occasione i militari avevano non solo ritirato le autorizzazioni, ma anche conteggiato e sottratto le sigarette in giacenza, per poi assegnarle ad un’altra rivendita autorizzata. Tuttavia, nonostante l’assenza dei titoli autorizzativi, i gestori dell’esercizio riuscivano a procurarsi ulteriori quantitativi di tabacchi lavorati, che venivano venduti soprattutto agli operatori del Mercato Ortofrutticolo in transito nella zona. Appresa la notizia, gli uomini della Tenenza di Vittoria si sono recati presso la rivendita abusiva, dove hanno rinvenuto e sequestrato circa 450 pacchetti di sigarette e sigari, oltre a 170 confezioni di tabacco trinciato, per un totale di oltre 11 kg di tabacco lavorato. L’esercizio commerciale rischia ora la chiusura dell’attività da un minimo di 5 ad un massimo di 30 giorni. Coordina le indagini il Dott. Gaetano Scollo, Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa.

Droga, comisano arrestato a Niscemi con 38 kg di hascisc  

polizia retroUn comisano e un tunisino sono stati arrestati dalla Polizia di Niscemi perché trovati in possesso di 38 chili di hascisc. La droga era nascosto nell’auto sulla quale i due viaggiavano. Si tratta di Salvatore Adamo, 49 anni, con precedenti, e di Slim Belazrag, 26 anni, incensurato. La droga era suddivisa in cubi avvolti in nastro adesivo in pezzature da 1 e 2 chilogrammi. Ogni panetto pesava 100 grammi. Sul mercato avrebbe prodotto circa 380mila euro.

OMICIDIO LORIS, CONTROLLI SUI PROFILI DEI SOCIAL  

berretto e computer (1)Dopo quelli di Veronica, anche sui profili dei social network di Davide Stival, padre di Loris, gli inquirenti hanno eseguito una serie di accertamenti. Nella giornata di mercoledì, per l’intero pomeriggio e anche in serata, Davide Stival si è messo a disposizione delle forze dell’ordine per seguire una serie di controlli. Il giorno prima erano stati effettuati controlli sui profili della madre del bimbo ucciso a Santa Croce il 29 novembre scorso. I nuclei specializzati di Carabinieri e Polizia avrebbero visionato profili (e non) riconducibili anche a Davide. Si tratterebbe, quindi, di una prassi che serve alla realizzazione delle copie forensi che saranno consegnate anche alle parti interessate.

Gli Sciclitani non siamo mafiosi!

scicli_piazza_4167876681Si è conclusa molto bene la Petizione “Gli Sciclitani non siamo mafiosi!”: il Comitato organizzatore di cittadini, pur senza il supporto di strutture organizzate, in pochissimo tempo ha raggiunto il numero di firme che s’era prefissato. La Petizione è indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando, al Presidente del Senato Pietro Grasso, al Presidente della Camera Laura Boldrini, al Primo Ministro Matteo Renzi, al Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il Comitato è composto da Franco Causarano, direttore del “Giornale di Scicli”, Alessia Gambuzza, imprenditrice, Guglielmo Palazzolo, già sindaco di Scicli e preside, Giuseppe Pitrolo, docente, Salvatore Puccia, ingegnere, Francesco Ragazzo, già preside, Giampaolo Schillaci, docente universitario, e Giovanni Scifo, già questore. Fra i primi firmatari: Severino Santiapichi, già Presidente della Corte d’Assise di Roma (processi Moro, processo per l’attentato al papa); Salvatore Rizza, già magistrato nella Locride, poi al Tribunale di Modica; i Maestri Guccione, Alvarez, Candiano, Polizzi, Sarnari (le cui opere fra l’altro – per volontà del Presidente Pera – ornano dal 2003 Palazzo Madama); i Sindaci di Scicli dagli anni Settanta al 2012: Calabrese, Aquilino, Manenti (poi Presidente della Provincia Reg.le di Ragusa), Carbone, Lonatica (poi Presidente della Provincia Reg.le di Ragusa), Padua, Falla, Venticinque; Don Ignazio La China, Vicario Fora- neo; Giuseppe Mineo, professore universitario; Paolo Nifosì, storico d’arte; Mario Occhipinti, già Senatore e Sottosegretario; Concetto Scivoletto, già Senatore e Presidente di Commissione; Bruno Ficili, candidato Nobel per la Pace; Raffaele Rossino, direttore del mensile “Dibattito”; Bartolo Mililli, amministratore delegato ConfeserFidi.

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE: CARABINIERI DENUNCIANO UN CINESE

cc negozio cineseI Carabinieri di Vittoria hanno effettuato numerosi controlli in esercizi commerciali per verificare il rispetto non solo delle norme in materia di tutela del lavoro, ma anche di appurare il rispetto della normativa comunitaria circa i prodotti destinati alla vendita. Denunciato un uomo di origine cinese, Z.J., 37enne, incensurata, titolare di un negozio a Scoglitti, che teneva esposti innumerevoli prodotti di uso quotidiano, destinati alla vendita, con il marchio “CE” contraffatto, con frode nei confronti dei clienti. I militari hanno sequestrato tutta la merce del negozio riportante il marchio simulato, costituita da giocattoli per bambini, piastre, regolabarba, asciugacapelli, oltre che a diverse centinaia di lampadine di diversi modelli e materiale elettrico. Il titolare dell’esercizio commerciale è stata deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per tentata frode in concorso.

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