18-05-2024
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Archivio della categoria: Politica

RE FEDERICO E IL VERO STUPORE

orazio ragusaFra i 90 – tutti gran pezzi – che reggono le sorti della Regione Siciliana c’è il deputato Orazio Ragusa da Scicli che, oltre allo scranno a Sala d’Ercole, ha il privilegio di essere uno degli 11 onorevoli del Consiglio di Presidenza dell’Assemblea. Con questa carica, il nostro si avvale di collaboratori e consulenti. Orazio Ragusa ne vanta 4: uno staff che costa solo 5760 euro al mese, niente in confronto all’eletto che viaggia sui 14 mila euro. Delle virtù del fu forestale – ora coccolato dalla quaterna umana che lo sostiene nelle fatiche politiche – tutti sappiamo, ma da tempo ormai siamo talmente abituati alle dissennate e volgari esibizioni del potere da non rimanerne più turbati. Solo un uomo pare abbia dato – pur trovandosi nell’al di là – un segnale di ribellione. Re Federico non ci sta. L’uomo che creò quel Parlamento stupendo il mondo per la sua cultura, è apparso in sogno al deputato e ha provato più volte a interloquire con Orazio: ha tentato in greco, in latino, in francese, in tedesco, in arabo, in ebraico, in siciliano antico, ma niente: il nostro era duro come una pietra, invalicabile, massiccio, impenetrabile, torpido. Alla fine il re si è scucciato e nella lingua universale ha esclamato. “Ho fatto proprio una schifezza con questo parlamento”. L’onorevole Ragusa ha raccontato l’accaduto allo staff, quello che lo deve aiutare nelle fatiche palermitane, e lo staff lo ha confortato: “Fesserie, onorevole! Quello, tedesco è rimasto nell’anima!”. Orazio Ragusa ora è tranquillo, ha capito che la colpa della crisi è proprio della Germania.

Accolto dal governo ordine del giorno di Nino Minardo sul personale Vigili del Fuoco

nino minardoAccolto dal Governo l’odg presentato dagli on. Minardo e Pili al disegno di legge sulle disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Riguarda i volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, detti discontinui, per i quali si chiede l’assunzione considerato che si tratta di personale che ha maturato una notevole esperienza nel settore intervenendo in situazioni di grave difficoltà a sostegno dei cittadini e della loro incolumità in casi di emergenza. “E’ importante che il Governo abbia preso coscienza sulla problematica che solo in provincia di Ragusa – scrive Nino Minardo deputato alla Camera – interessa oltre 200 volontari, i quali mi hanno sollecitato ad intervenire sulla questione al fine di mettere in atto provvedimenti legislativi adeguati per il giusto riconoscimento del lavoro svolto a tempo determinato che, negli anni, ha limitato il forte disagio di organico dei Vigili del Fuoco. L’assunzione – conclude Nino Minardo – assicurerebbe la piena continuità ed efficacia nell’espletamento dei propri compiti valorizzando la professionalità dei volontari, nel contempo ridurrebbe le forme di lavoro precario e la carenza di organico del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.

SI STRUTTURA IDEE PER RAGUSA

ciccio barone 3Inizia a strutturarsi il movimento Idee per Ragusa. Si è tenuta una assemblea nella quale sono state elette all’unanimità le prime cariche. Ampia fiducia a Ciccio Barone, ex assessore comunale, nominato coordinatore cittadino, mentre vice coordinatore è stato nominato l’ex consigliere comunale Gianpiero D’Aragona. Maria Malfa è stata nominata coordinatrice delle donne, mentre nel ruolo di segretario e vice segretario sono stati nominati l’avvocato Stefano Schininà ed Enzo Guastella.

PD VERSO IL CONGRESSO

bandiera PdE’ tempo di congresso nel Partito Democratico di Ragusa. E’ fissato per sabato 26 ottobre il congresso del circolo “Pippo Tumino” di Ragusa. Nei locali del City, al parco Giovanni Paolo II di Ragusa, a partire dalle ore 10 si costituirà l’ufficio di presidenza. A seguire, la relazione dei candidati a reggere la segreteria provinciale e comunale. Subito dopo, il dibattito. Dalle ore 14 prenderà il via la votazione e alle ore 20 sarà effettuato lo scrutinio. Primo congresso per il “Secondo Circolo” PD della città di Ragusa. Venerdì 25 e sabato 26 ottobre le date scelte. Il congresso si terrà presso la sede di via Cairoli 33 a Ragusa (con ingresso dal piazzale interno del Palazzo Cocim). Il programma delle due giornate prevede: venerdì 25, dalle ore 18.00, il dibattito congressuale; sabato 26, dalle ore 10.00, il prosieguo dibattito congressuale e la conclusione, quindi, sino alle ore 20.00, le operazioni di voto utili all’elezione delle cariche associative, ovvero segretario del circolo, direttivo del circolo, segretario provinciale e delegati del circolo all’Assemblea provinciale. Infine, il circolo “Rinascita Democratica” del PD di Ragusa terrà il congresso sabato 26 ottobre pomeriggio presso la sede del circolo in via D’Azeglio 37 a Ragusa.

Firmato patto dei sindaci a Bruxelles sulle energie alternative

filippo spataro Pd ComisoFirmato a Bruxelles il “Patto dei Sindaci” che prevede uno stanziamento totale di cinque miliardi di euro. Comiso, Comune capofila in provincia di Ragusa, potrà presentare progetti di implementazione della politica di energie alternative, per circa 30 milioni di euro. Ne dà notizia il sindaco Filippo Spataro, firmatario unico in rappresentanza dell’associazione di Comuni “Sinergia Iblea”. “Nel 2008 la commissione europea lanciò il Patto dei sindaci – ha spiegato Spataro – aperto alle città europee di ogni dimensione con lo scopo di coinvolgere città e cittadini nello sviluppo e nell’implementazione della politica energetica dell’Unione Europea. Il tutto – ha continuato il sindaco – con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica, con misure di efficienza energetica e azioni collegate allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e di trasporto pulito”.

Consiglio ai pentastellati da parte di Città: sì alla solidarietà ma anche al confronto

movimento cittàIl Movimento Città, mentre esprime piena solidarietà ai genitori degli studenti che stanno protestando per la mancanza di fondi, che impedisce o rende estremamente difficoltosa la frequenza delle lezioni, a causa della mancanza di assistenza e della impossibilità del trasporto dei ragazzi diversamente abili, stigmatizza la condotta di quanti si preoccupano di salvaguardare posizioni dirigenziali occupate non già in forza di un regolare concorso, bensì per mere appartenenze. Città in una nota aggiunge: “Non si può, inoltre, mancare di criticare la condotta dei consiglieri comunali del M5S che, senza sentire il bisogno di informare gli altri consiglieri comunali, hanno abbandonato l’aula consiliare, impedendo il normale svolgimento dei lavori del consiglio del 21.10, sia pure al fine di manifestare la loro solidarietà ai genitori che protestano. Con tale condotta hanno probabilmente, una volta di più, tenuto a rimarcare – scrive Città – la forza dei numeri, evitando il confronto ed il dialogo”.

UNIVERSITA’, PRECISAZIONE DI PICCITTO SULLE QUOTE

piccitto 4In riferimento ad una precedente dichiarazione del sindaco di Ragusa, Piccitto, in merito alle risorse finanziarie del Comune per il funzionamento del Consorzio Universitario Ibleo, il primo cittadino precisa che: “Il Comune di Ragusa non può in alcun modo farsi carico dei fondi mancanti al Consorzio Universitario di pertinenza del socio Provincia Regionale e non erogati dall’Ente di Viale del Fante. La disponibilità dimostrata dal Comune – ha spiegato Piccitto – riguarda solo la possibilità di anticipare il pagamento di una parte della quota comunale per l’anno 2013 al fine di assicurare il pagamento della rata da versare all’Università di Catania, pari a circa 301.594 euro (248.517,30 euro quota a carico della Provincia di Ragusa, 53.077,39 euro quota a carico del Comune) ed in scadenza al 31 ottobre prossimo. Il Comune di Ragusa – ha dichiarato ancora il sindaco Piccitto -, quindi, dato che la Provincia Regionale ha solo 160.000 euro, dovrebbe anticipare il pagamento di 90.000 euro stornandoli dalla quota comunale annuale. Il mancato pagamento all’Università di Catania, infatti, comporterebbe la non attivazione del primo anno di corso per il prossimo anno accademico”.

IL MOVIMENTO 5 STELLE SOLIDALE CON I GENITORI DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

lorefice 5 STELLE“Nel libro intitolato “The March of Folly” (La marcia della follia), i Governi hanno consapevolmente fatto scelte politiche contrarie ai propri interessi pur di riuscire a prendere la decisione giusta. Questo continua a non accadere in Italia dove certa classe politica, imperterrita, gestisce i propri profitti a scapito pure delle persone più bisognose”. Ha inizio così un comunicato stampa inviato dalle onorevoli Maria Marzana e Marialucia Lorefice del Movimento 5 Stelle. “Questa è esattamente la cornice di ciò che sta accadendo nella Provincia di Ragusa – si legge nel comunicato delle deputate M5S – dove, piuttosto che garantire i servizi per i diversamente abili, si prorogano, a suon di soldoni, i contratti dei dirigenti”. “In un momento così difficile per le famiglie italiane è angosciante che manchino i fondi per garantire il diritto allo studio agli studenti disabili. Ed è indegno – afferma la deputata del M5S, Maria Marzana – anche solo pensare, di destinare centinaia di migliaia di euro alla proroga degli incarichi dirigenziali degli amici dei politici della provincia, che invece dovrebbe garantire tale diritto”. “E’ quanto si sta registrando a proposito della presentazione degli emendamenti al decreto 101/2013 della Pubblica Amministrazione – si legge ancora nel comunicato -: nello specifico è stato presentato ed approvato al Senato, l’emendamento a prima firma del senatore Mauro Giovanni, anch’egli ragusano, che consentirà il reinserimento di alcuni dirigenti a costi davvero esosi. Tutto questo mentre i genitori degli studenti disabili si incatenano per protestare e ottenere i servizi di assistenza e trasporto per i propri figli”. “Le famiglie stanno protestando e combattendo perché vengano riconosciuti i diritti fondamentali dei loro figli: servizi di trasporto e assistenza specialistica – continua la deputata pentastellata Marialucia Lorefice -. Sono servizi assolutamente essenziali e garantiti dalla legge, e la Provincia deve fare in modo di poterli garantire. Tutte le Istituzioni coinvolte devono prendersi cura dei cittadini, e non, fare gli interessi di pochi, come con questo emendamento si vuole che accada”. “E’ a dir poco paradossale – si legge nel comunicato del M5S – confermare dei dirigenti a costi esorbitanti e non garantire i servizi che gli stessi dovrebbero gestire. Ancora una volta certa classe politica continua a puntare al consenso degli amici di partito, invece di tutelare i bisogni dei cittadini e il futuro dei nostri ragazzi”.

Dopo la proroga ai dirigenti votata in Senato Federico Piccitto e Giovanni Iacono: “Ci si impegni per le fasce più deboli”

piccitto e iaconoIl Sindaco di Ragusa Federico Piccitto ed il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono chiedono con forza al Parlamento Nazionale e Regionale, con il coinvolgimento della deputazione nazionale e regionale della nostra provincia, di dedicare i loro sforzi e il loro impegno a favore delle fasce sociali più deboli piuttosto che alle problematiche dei dirigenti delle Province scaduti. “In un momento in cui viene varata una manovra attraverso il Decreto Legge 101/2013 sulla Pubbilca Amministrazione per tagliare ulteriormente i costi e i servizi con ulteriori penalizzazioni nei trasferimenti ai Comuni e l’impossibilità ormai di garantire i servizi essenziali, leggiamo che il testo approvato dal Senato dalla maggioranza che sostiene il Governo nazionale comprende un emendamento all’art. 2 con il quale si inserisce il comma 8 bis, presentato dal Senatore Mauro ed altri, che prevede il reinserimento dei dirigenti delle Province che hanno già avuto scaduto il contratto con la possibilità di proroga fino al 31 dicembre 2014. L’iter di approvazione alla Camera dei Deputati dell’intero testo, con l’emendamento citato, inizierà questo martedì. I contratti interessati da tale proroga – scrivono Federico Piccitto e Giovanni Iacono – riguardano dirigenti scelti su base fiduciaria, di parte e di appartenenza politica e senza alcun pubblico concorso. Riteniamo scandaloso e inaccettabile tutto questo che costerà solo alla Provincia di Ragusa (quasi impossibilitata a chiudere il bilancio per mancanza di fondi e di prossima chiusura) per ogni dirigente oltre 130.000 euro. Di contro, siamo totalmente a fianco delle mamme degli studenti diversamente abili che da settimane occupano la Provincia Regionale di Ragusa rivendicando il diritto di avere il trasporto e l’assistenza per i figli bisognosi. Intendiamo elevare la nostra protesta civile in tutte le sedi opportune a cominciare dal Parlamento Nazionale e Regionale coinvolgendo la deputazione nazionale e regionale della nostra provincia invitandola a dedicare sforzi e impegno ad altre problematiche rispetto a quella dei dirigenti scaduti. Si impegnino – scrivono Federico Piccitto e Giovanni Iacono – per attenuare il dramma di tante famiglie colpite dalla crisi economica, a sbloccare le risorse del Fondo Nazionale politiche sociali, a garantire i servizi di trasporto e di assistenza per gli studenti disabili, a fornire le risorse per assumere i giovani nella pubblica amministrazione attraverso pubblici concorsi, a garantire un futuro all’Università”.

GIANNI BATTAGLIA SENATORE DI RISPETTO

BattagliaFiducia in se stesso, autostima: ne è colmo il senatore Battaglia. Ed appunto questo eccesso di amore per se stesso lo ha reso via via antipatico alle masse ribaltando addirittura il giudizio di valore sulla persona le cui capacità di logica sono state messe in secondo piano, scalzate dalla irreprimibile e spontanea insofferenza che suscita nel popolo. Se potesse, Gianni Battaglia si onoreficerebbe del titolo di patrimonio dell’umanità. Lo porteremmo in giro sopra un carro dorato e con tutta l’autorevolezza corporea che dio gli ha donato, spargerebbe – da lì sopra – prestigio e potenza. La sfuriata del senatore che davanti al Prefetto si è alzato ed ha sbattuto la porta, non è solo divergenza tecnico politica con il commissario della Provincia e con il sindaco Piccitto, è l’aver sentito, ancora una volta – ed ogni volta la coltellata è più acuminata e più profonda – che i tempi son cambiati. Senatore calante è Gianni Battaglia, e non solo perché non siede più in Parlamento, ma perché quel mondo che lo ha visto trionfare non è più lo stesso e gli ordini sociali sono impazziti tanto che gli altri pezzi del potere non temono più le sue estenuanti dissertazioni, su cui lui pretendeva ammirazione. Il si salvi chi può che stiamo vivendo ha scardinato la regola del rispetto che – per Gianni Battaglia e per tutti i politici di un’epoca – era norma inviolabile. Piccitto e Scarso non hanno un euro e dovrebbero mandare a casa Battaglia e l’intero Cda del consorzio, e se ancora non l’hanno fatto – soprattutto Scarso che da ottuagenario ha resistito anch’egli al cambiamento rinviando l’applicazione della spending review che non contempla più il senatore alla vicepresidenza – è perché pensavano che il senatore da solo capisse. Non lo vuole capire che il suo tempo è finito. E non solo sbatte la porta, ma denuncia l’ingenerosità di Piccitto e Scarso. Ingeneroso il sindaco grillino? E che ha avuto mai a che spartire Piccitto con Battaglia? Il sistema che ha fatto grande Battaglia sta saltando e la sbattuta di porta è una uscita disperata dalla scena e forse un ultimo patetico messaggio. E’ la prima volta però che al sindaco di Ragusa viene sbattuta in faccia – oltre la porta – la regola del rispetto. E qui si parrà la nobilitate del grillino, perché se si piega una volta, addio!

Tagli su tutto, ma gli ex dirigenti della Provincia tornano in carica mobilitando il Senato

provincia-di-ragusa-470x352Vogliono essere stabilizzati anche loro. Parliamo dei dirigenti che al tempo di Antoci, con un concorsino ben congegnato, ma soprattutto per le loro ottime relazioni amicali e politiche, convinsero deputati e amministratori del centrodestra che il loro ingresso sarebbe stato un buon investimento. E così fu perchè l’avvocato Nitto Rosso e il dottore Giancarlo Migliorisi bravi lo sono davvero. I contratti avevano comunque un limite temporale: la scadenza dello amministratore. Un tempo che si è dilatato nonostante la fuoriuscita di Antoci, ed infatti i dirigenti sono andati via ai primi di settembre. Tutti sappiamo che la raccomandazione è un termine arcaico se si prende per buono il principio – trionfante, nell’ultimo ventennio – che chi governa fa quel che gli pare e ancor di più con il supporto della terminologia americana che giustifica nomine e clientelismo sotto l’ombrello dello spoils system (sistema del bottino); qui però la questione è più profonda. Due dirigenti che hanno offerto tutta la loro sapienza alla pubblica amministrazione possono reclamare il diritto al lavoro, ossia la stabilizzazione? Deve finire la memoria della rabbia, dell’ingiustizia, del disgusto da cricca se nel frattempo il fortunato è divenuto disoccupato? E’ accanimento la memoria? E’ cattiveria ricordarsi quanto certe pratiche siano state irritanti e sfacciate? Un sistema epurativo deve essere applicato per tutti, dallo spazzino al manager, o le fasce a reddito minimo sono escluse? Il disoccupato non deve fare pena e indurre alla battaglia sol perchè un tempo nuotava nell’oro? Al momento, considerate le larghe intese, non ci sono regole, nè risposte, ed anzi il centrodestra soffre assai sull’argomento. Nel frattempo sui dilemmi prevale la Repubblica delle conoscenze per andare avanti e vedere come va a finire. Ed infatti non è un caso che addirittura il Senato – grazie alla sensibilità del senatore Giovanni Mauro che è riuscito con mirabile grazia a trasformare il dramma di due ex dirigenti di provincia in opportunità legislativa elevando il bisogno in apparenza individuale in supremo diritto – ha risolto la faccenda con una proroga che dà il tempo di riflettere e forse aiuta ad accumulare esperienza lavorativa, materia valida dinanzi a un Tribunale qualora si finisse a causa. E’ giusto, però, rimarcare che Mauro non è solo in questa battaglia. Anche il Ministro D’Alia, il senatore Schifani, il deputato Nino Minardo sono stati coinvolti, e così la politica, per una volta, avrà dato tutta se stessa per la dignità dei lavoratori. Il grido parte da Ragusa: Ex dirigenti d’Italia, unitevi! Perchè i nostri dirigenti prorogati non sono scesi in piazza a strillare le loro ragioni? Peccato, è bello vedere i cambiamenti: da manager in giacca e cravatta ad occupy viale del fante! Ah, non possono. Ci sono già le famiglie dei disabili, ci sarebbe confusione… meglio lo stile intramontabile, sostare nei corridoi di Palazzo Madama attendendo di essere ricevuti. Inspiegabilmente questa battaglia di civiltà non piace ai dipendenti della Provincia che scrivono attraverso i sindacati. “Si prorogano i contratti dei dirigenti mentre mancano i soldi. Alcuni personaggi politici, appartenenti territorialmente a questa Provincia, presentano emendamenti al D.l. 101/2013 sulla Pubblica Amministrazione al Senato della Repubblica riguardanti la proroga dei contratti ai Dirigenti delle oramai defunte, o presunte tali, Province, con un occhio di riguardo alle “Province Regionali” Siciliane. La Provincia di Ragusa – scrivono i sindacati dei dipendenti – già da oggi non può più fornire il servizio di assistenza specialistica ed il trasporto agli alunni disabili frequentanti le scuole superiori, creando gravi disagi alle famiglie. Paradossalmente per l’emendamento sopracitato, presentato ed approvato al Senato, la Provincia di Ragusa sarà costretta ad avere il Dirigente ma non i fondi per espletare il servizio ai disabili. Avremo perciò dirigenti i cui servizi avranno un budget quasi nullo. Ed addirittura la copertura finanziaria dei loro compensi drenerebbero risorse riservate al soddisfacimento di specifiche esigenze sociali. Questa modifica prevede che la prosecuzione del rapporto con i Dirigenti debba avvenire atteso il contenimento della spesa del personale ed a tal proposito, occorre sottolineare che la Provincia di Ragusa ha sforato tale tetto massimo previsto dalla normativa vigente del 12%, dato più volte rilevato e contestato dalla Corte dei Conti. Sarebbe bene quindi – scrivono i sindacati dei dipendenti della Provincia – che la Politica del territorio Ibleo si occupasse dei problemi di tutti i cittadini e soprattutto di quelli più svantaggiati e non di pochi eletti (dirigenti)”.

Ragusa, l’amministrazione risponde alle accuse di Ciccio Barone

piccitto 4L’Amministrazione Comunale intende fare chiarezza sulla vicenda riguardante la nota inviata alla stampa da parte dell’ex assessore Francesco Barone con la quale si rivolge alla stessa l’accusa di tenere nascosti documenti, facendo riferimento a due note della Regione Siciliana, la prima riguardante la comunicazione dell’elenco dei provvedimenti presi nei confronti delle opere abusive e la seconda riguardante la revisione del Piano regolatore. “Il Comune di Ragusa ha ricevuto il 6 giugno 2013 una missiva nella quale si intimava che entro 120 giorni dal ricevimento della stessa dovevano essere comunicati tutti i provvedimenti presi nei confronti delle opere abusive. Questa amministrazione ha avuto contezza di tale missiva solo in occasione della visita di un ispettore della Regione alla fine del mese di settembre. Poiché l’ufficio infrazioni non ha mai eseguito nessun tipo di provvedimento, assecondando la volontà delle passate amministrazioni, ed essendo inoltre costituito da un solo elemento in organico, è stata inviata una missiva nella quale si richiedeva – scrive l’amministrazione Piccitto – una proroga di 60 giorni per dare seguito alle richieste della Regione. Alla scadenza dei termini l’ufficio regionale inviava una nota, protocollata l’8/10/13, e indirizzata a tutti i comuni della Sicilia, nella quale si prorogava di 15 giorni il termine per la consegna della lista dei provvedimenti. Già da fine mese di settembre si sta provvedendo a rendere esecutivi i primi atti che verranno comunicati alla Regione così come da accordi con il funzionario responsabile dell’ufficio regionale e a potenziare l’ufficio infrazioni con personale aggiuntivo così come richiesto più volte in passato dalla Procura della Repubblica. Si rende anche noto – scrive l’amministrazione Piccitto – che la missiva ricevuta il 23 settembre 2013 dalla Regione Siciliana mette al corrente la nuova amministrazione insediata che i vincoli sono scaduti da ben due anni e si richiede quali siano i tempi e le procedure che si intendono attuare. L’ufficio urbanistica ha inviato solo ora una missiva di tale tipo quando avrebbe dovuto avvertire l’amministrazione ben 18 mesi prima della scadenza dei vincoli. Questa amministrazione – scrive la giunta Piccitto – sta svolgendo una serie di approfondimenti sull’intera materia urbanistica ed informerà l’opinione pubblica a conclusione degli stessi”.

Progettazione piazza Libertà La Campo replica alla Migliore: “Ho rinunciato all’incarico prima della delega”

stefania campo 2Sonia Migliore

Voleva sollevare un “caso”, ma si è rivelato un clamoroso autogol. E’ il caso dell’intervento di Sonia Migliore, consigliere comunale dell’Udc a Ragusa. In una nota puntava il dito sul fatto che Stefania Campo, assessore ai Lavori pubblici, “risulta essere dal settembre 2011 ad oggi il progettista unico del progetto di riqualificazione di piazza Libertà per la somma di un milione e trecentomila euro”. Poneva una serie di interrogativi sulla compatibilità e addirittura ipotizzava che potesse essere invalidata la delibera che riguarda il Piano triennale delle Opere pubbliche, delibera approvata il 26 luglio dalla giunta e il tre ottobre dal consiglio comunale. La risposta della Campo è chiarissima: “La consigliera Migliore – chiarisce l’assessore – avrebbe dovuto informarsi prima. Ancor prima di ricevere la delega, il 30 giugno o il primo luglio, non ricordo esattamente, ho firmato un atto davanti al segretario generale, Benedetto Buscema, in cui rinunciavo alla progettazione di piazza Libertà, come tra l’altro prevede la legge”. Sarebbe bastato notare che il curriculum dell’architetto Campo è del mese di aprile, prima che accettasse l’incarico di assessore.

COSTI DELLA POLITICA

mariuccia licitraIl Pd di Ragusa, circolo “Pippo Tumino”, esprime forte dissenso sulla mancata applicazione del taglio del 20% degli stipendi dei parlamentari siciliani per cui sarebbe stata prevista l’applicazione del Decreto Monti entro il 2013. Nel dettaglio, la commissione Ars per la spending review, presieduta dallo onorevole Cracolici del Pd, aveva elaborato ed approvato il ddl che prevedeva tagli lineari del 20% sull’indennità dei parlamentari regionali, sul personale dell’Assemblea siciliana dai dirigenti ai commessi, sui gruppi parlamentari e su tutte le spese di gestione per un risparmio intorno ai 32-34 milioni di euro l’anno. In questo modo gli stipendi dei parlamentari dell’Ars, con il trattamento economico di 11.000 euro, sarebbero stati equiparati a quelli dei colleghi delle altre Regioni. “A seguito della spaccatura della commissione – dice Mariuccia Licitra del circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa – che proponeva invece di rimanere agganciati ai regimi del Senato previsti da una legge regionale del 1965, promulgata per salvaguardare l’autonomia ed il prestigio del Parlamento siciliano, in contrasto a quanto stipulato dal governo Monti con la Conferenza Stato-Regioni, l’On. Cracolici è stato costretto a dimettersi ed al suo posto è subentrato l’on. Savona in forza a Grande Sud che ha sancito il blocco a 14.000 euro dell’importo della retribuzione. Appare scandaloso che in un periodo contrassegnato da grande emergenza sociale, segnato dalla grave crisi economica che porta alla perdita di migliaia di posti di lavoro ed a una disoccupazione giovanile del 50%, con le famiglie che perdono progressivamente, con il potere di acquisto, anche la speranza e la fiducia nelle classi politiche dirigenti, queste non riescano a dare un segnale forte e concreto di vicinanza ai cittadini che, seppure in termini assoluti non rappresenterebbe la soluzione di tutti i problemi, sarebbe da un lato, un limitato sacrificio economico, e dall’altro una scelta e una svolta al modo di rapportarsi con la gente comune. Il nostro circolo, quindi – è spiegato ancora nella nota del circolo del Pd Pippo Tumino – invita tutti gli attuali esponenti politici del Pd ad ogni livello di amministrazione politica locale, regionale e nazionale a dare prova di tale senso di responsabilità e condivisione dei problemi rinunciando spontaneamente a tali privilegi, decurtando il proprio compenso e devolvendo tali somme in favore di misure a sostegno del diritto allo studio e all’occupazione o a quanto si ritenga utile e urgente. Ci sembra prioritario mettere al centro della Politica – scrive il circolo Pd Pippo Tumino di Ragusa – la questione dell’Etica in coerenza a quanto già applicato dai nostri consiglieri comunali del Pd nella scorsa amministrazione, con la decurtazione del gettone del 30%. Confidiamo – scrive il Pd, circolo Pippo Tumino, che la politica seria e onesta, che ancora certamente esiste, compia un passo nella direzione indicata; ci aspettiamo questo passo soprattutto da chi, come gli eletti a tutti i livelli del Pd, rappresenta le istanze progressiste e di giustizia sociale proprie del centrosinistra”.

Legge sul femminicidio “E’ comunque un inizio” dice la senatrice Padua

Venera  Padua new 2“Tre aspetti innovativi e particolarmente rilevanti. Finalmente il decreto legge sul femminicidio è stato approvato anche in Senato. Non ci lascia completamente soddisfatti, ma è comunque un inizio. Con la speranza che possa servire a dare una risposta alle numerose criticità di un fenomeno diventato devastante”. E’ quanto sostiene la senatrice del Pd, Venera Padua, che si sofferma sulle novità. “In primo luogo – afferma Padua – è stata introdotta come aggravante la relazione affettiva, come nuovo parametro su cui tarare la pena. Ciò per tenere conto del fatto che nella maggior parte dei casi l’autore della violenza è un ex fidanzato, un compagno o un ex marito. La seconda novità è costituita dall’irrevocabilità della pena: si tratta di una questione molto controversa, che ha sicuramente acceso gli animi tra pareri contrapposti, esattamente tra chi voleva la norma, per evitare che le denunce venissero in un secondo momento ritirate dalle vittime, e tra chi invece temeva che le vittime, sapendo dell’irrevocabilità, fossero disincentivate dallo sporgere denuncia”. Il terzo punto costituito dalla norma sulla cosiddetta violenza assistita viene così commentato dalla senatrice Padua: “Il testo introduce un’aggravante quando la violenza si consuma in danno o in presenza di minorenni. Questa novità è molto importante, perché riconosce il danno psicologico creato dalla violenza assistita nel minore e perché previene il rischio che la violenza diventi una tradizione di famiglia. Non esiste infatti un cattivo oppure un buon esempio: esiste solo un esempio, che viene emulato e che si trasmette per “contagio”. Questo circolo vizioso va interrotto, anche grazie a questo strumento”. In questo decreto, insomma, ci sono misure importanti che peraltro vengono richieste dalla Convenzione di Istanbul che è stata firmata non meno di tre mesi fa. “L’auspicio – conclude la senatrice Padua – è che possano esserci percorsi comuni tra uomini e donne per costruire insieme strategie contro la violenza. Un primo passo è stato fatto. Ma ne servono numerosi altri”.

Tasse, in attesa della Trise il Comune parla di Tares

Comune-di-RagusaLa Tares “tributo sui rifiuti e sui servizi indivisibili” ha introdotto alcuni cambiamenti soprattutto nei confronti di alcune categorie e soggetti economici. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale di Ragusa ed in particolare l’Assessore Stefano Martorana ha incontrato l’Ascom, la Confesercenti, la Confindustria, la Cna, l’Associazione Albergatori Federalberghi, l’Adiconsum, la Confconsumatori, la Federconsumatori, il Codacons e la Confartigianato. In queste ore, in attesa della legge di stabilità del Parlamento, già si parla della nuova tassa sui servizi e sulla casa, la Trise, ma al momento abbiamo ancora da applicare la Tares che era roba già difficile e forse presto superata. Con la Tares – ha avuto modo di spiegare l’Assessore Martorana nel corso degli incontri – si dovrà coprire il 100% dei costi del servizio di gestione dei rifiuti mentre al momento il Comune di Ragusa incassa solo 80% della spesa complessiva necessaria per garantire il servizio. L’introduzione del nuovo tributo nasce da una decisione del Governo Monti che scarica sostanzialmente sui Comuni il 100% dei costi di gestione della raccolta dei rifiuti. Ancora una volta – dice l’assessore Stefano Martorana – gli enti locali sono costretti ad assumersi i costi politici di scelte sbagliate del Governo centrale che finiscono per penalizzare i contribuenti, già tartassati, e le attività produttive. L’amministrazione di Ragusa – ha detto ancora l’assessore Martorana – ha stabilito un principio di equità minimizzando, ove possibile, l’impatto devastante della nuova tariffa. In particolare prevediamo l’applicazione di coefficienti minimi per le attività produttive più penalizzate oltre ad una serie di riduzioni alle utenze delle zone industriali ed artigianali. Abbiamo previsto inoltre una riduzione del 15% per le abitazioni che vengono utilizzate prevalentemente nella stagione estiva e del 10% per coloro che hanno avviato il compostaggio degli scarti organici prodotti. Pensiamo anche di definire degli sconti legati al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Si è deciso, inoltre, di applicare un’esenzione finalizzata alla valorizzazione del Centro Storico: per gli immobili acquistati e ristrutturati, si applicherà – spiega l’assessore Martorana – l’esenzione totale del tributo per i primi tre anni. Per i componenti del nucleo familiare domiciliati altrove, perché impegnati in servizi di volontariato, attività lavorative all’estero, ricovero presso case di cura, non verrà considerata la persona assente al fine della determinazione della tariffa”.

SANTA CROCE CAMERINA, CONSIGLIO MOVIMENTATO INTERVENTO DEI VIGILI URBANI

consiglio comunale santa croceSono dovuti intervenire i vigili urbani per fare allontanare dall’aula alcuni commercianti esasperati. Il “question time”, sollevato dal consigliere di minoranza, Luca Agnello, sull’ordinanza che vieta la somministrazione delle bevande in vetro, lattine e contenitori similari, dalle 21 alle 7, ha sollevato le ire degli esercenti. Frasi ingiuriose all’indirizzo dell’amministrazione e dei consiglieri. Il consigliere Giovanni Puglisi, poco prima dell’interruzione, non ha esitato a scagliarsi contro il sindaco e il presidente “rei” di non avere difeso l’operato dei consiglieri in occasione della rissa verbale con gli esercenti. La seduta è stata sospesa con il confronto, tanto atteso, nella sala giunta, tra una delegazione di esercenti, e il primo cittadino Franca Iurato. “Abbiamo contestato il metodo utilizzato per un’ordinanza semplicemente assurda ha detto il presidente dell’Ascom, Carmelo Giudice – ancora una volta le categorie non sono state coinvolte nè tantomeno consultate per un parere preventivo su un’ordinanza sindacale che continua a destare dubbi e perplessità”. “Il commercio va verso le liberalizzazioni – aggiunge Salvo Gambino, commerciante – e a Santa Croce succede esattamente il contrario. Sicuramente ho esagerato nelle espressioni usate in consiglio comunale ma questa ordinanza va revocata”. Il clima all’interno dell’aula è tornato sereno dopo oltre un’ora. Animi esasperati che il sindaco Franca Iurato e l’assessore Giansalvo Allù hanno cercato, tra mille difficoltà, di stemperare. “Questa ordinanza tanto discussa è stata fatta durante il periodo estivo in tutti i comuni della provincia – tiene a precisare il primo cittadino – condanniamo questo assurdo e incomprensibile comportamento da parte di qualche esercente che ha voluto attaccare in maniera violenta il sindaco e l’amministrazione”. Il consiglio comunale, poi, ha votato lo schema di convenzione del servizio di tesoreria comunale, il regolamento per i servizi interni e la relazione semestrale del sindaco.

L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ragusa controllore e controllato Sonia Migliore presenta interrogazione

Sonia Migliore“L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ragusa risulta essere controllore e controllato con riferimento ad uno dei progetti di riqualificazione più importanti contenuti nel programma triennale delle opere pubbliche 2013-2015”. Lo scrive in un’interrogazione il consigliere Sonia Migliore. “Esistono, per questo motivo, situazioni destinate a determinare conflittualità? E, per una ragione quantomeno di opportunità, non sarebbe il caso di fare piena luce sulla vicenda?”, chiede il consigliere dell’Udc che si rivolge al sindaco, Federico Piccitto, inviando una copia del documento anche all’assessore regionale agli Enti locali. Ma che cosa ha scoperto Migliore? “Sappiamo che Stefania Campo, nominata assessore dal sindaco l’1 luglio scorso, con apposita determina, ha avuto attribuite, inizialmente, le deleghe ai Lavori pubblici e, successivamente, quelle alla: programmazione e monitoraggio opere e lavori pubblici; verde pubblico, ville e parchi; arredo e decoro urbano; manutenzione opere edili; manutenzione e gestione opere a rete; impianti e servizi tecnologici; edilizia sportiva e scolastica. Fin qui – scrive Migliore – tutto regolare. Dopo che il Consiglio comunale ha esitato, il 3 ottobre scorso, il programma triennale delle opere pubbliche si pone, però, una serie di questioni. Infatti, lo stesso assessore Stefania Campo, architetto, che ha presentato in Consiglio comunale il suddetto programma triennale per la relativa approvazione, risulta essere dal settembre 2011 ad oggi – sottolinea il consigliere dell’Udc – il progettista unico del progetto di riqualificazione di piazza Libertà per la somma di un milione e trecentomila euro, incaricata dall’Amministrazione Dipasquale con determina sindacale n.60 del 18 aprile 2011. E’ chiaro che c’è qualcosa che non funziona. Ecco perché chiediamo che il sindaco ci dica se era a conoscenza del doppio ruolo dell’assessore Campo, assessore competente al programma triennale delle Opere pubbliche, con la funzione di progettista del progetto di riqualificazione di piazza Libertà, contenuto nel piano – afferma Migliore – e approvato da Giunta e Consiglio. Lo stesso sindaco Piccitto, poi, ci faccia sapere se ritiene opportuna, sia sul piano politico che su quello formale, la compatibilità tra il ruolo di assessore ai Lavori pubblici e quello di progettista incaricato della suddetta opera pubblica, rivestiti dall’architetto Stefania Campo. Inoltre, ci chiariscano se la suddetta duplicità di ruoli dell’architetto Campo, assessore al ramo e progettista di opera – evidenzia il consigliere Migliore – contenuta nell’atto approvato, non sia motivo di invalidità della delibera di giunta del 26 luglio 2013 con cui è stato esitato il programma triennale e della successiva delibera di Consiglio comunale del 3 ottobre scorso. Ritengo che la questione meriti la massima attenzione. E altrettanta attenzione – conclude il consigliere Sonia Migliore – pretendiamo dall’Amministrazione comunale”.

 

SI E’ INSEDIATO AL COMUNE DI RAGUSA IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE

sindaco e Maria Letizia PittariHa preso servizio al Comune il nuovo Segretario generale, Maria Letizia Pittari. A riceverla a palazzo di città è stato il sindaco Federico Piccitto che nei giorni scorsi, aveva adottato la determina di nomina a seguito della nota del Ministero dell’Interno, con la quale la dott.ssa Pittari veniva assegnata alla Segreteria generale del Comune.

 

On. Nino Minardo: incontro con gli insegnanti di sostegno

nino minardoIl deputato Nino Minardo ha incontrato una delegazione degli insegnanti di sostegno della provincia di Ragusa per discutere di due problematiche: l’unificazione delle aree del sostegno della scuola secondaria, e i corsi di riconversione sul sostegno del personale in esubero. L’on. Minardo ha già presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, per avere chiarimenti in merito alla nota del Miur del 4 ottobre scorso dove si dispone che il personale di ruolo in esubero può essere riconvertito ed utilizzato su attività di sostegno attraverso un corso di formazione on line che equipara i docenti in soprannumero a quelli di sostegno che hanno raggiunto livelli di eccellenza dopo lunghe specializzazioni e tirocini. “Se questo percorso dovesse prendere corpo i primi a pagarne le conseguenze sono gli studenti più fragili e quindi più bisognosi di una didattica e pedagogia speciale nonché – scrive l’onorevole Nino Minardo – gli stessi insegnanti di sostegno sviliti nel loro ruolo guadagnato con lunghi studi e specifiche specializzazioni le cui esperienze, oramai consolidate e collaudate, garantiscono continuità didattica, tanto preziosa per il percorso psicologico di questi studenti che in questo modo verrebbe a mancare”.

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