Domenica, alle 18, nella parrocchia Maria Ausiliatrice, a Ragusa, inizieranno i festeggiamenti per i 50 anni della presenza salesiana a Ragusa. Sarà il vescovo, monsignor Paolo Urso, a presiedere la messa. Alle 19, nel cineteatro don Bosco, commemorazione storica a cura del prof. Giorgio Flaccavento.
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ORDINE DEGLI AVVOCATI
Al termine di un’assemblea fiume e di una votazione finita dopo mezzanotte, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del Foro di Ragusa è stato eletto soltanto per 4/15, mentre è stato eletto al completo il Comitato Pari Opportunità per il biennio 2012-2013. Le votazioni di ballottaggio si terranno giorno 30 dalle 9,30 e fino alle 15 presso la sala delle adunanze del Consiglio dell’Ordine. Gli eletti del Consiglio sono stati il presidente uscente Giorgio Assenza con 228 voti su 326 votanti (quorum 161), Giuseppe Frasca con 184, Giuseppe Di Blasi 166 e Laura Battaglia con 163. Avendo superato i 500 iscritti, per la prima volta i componenti del nuovo Consiglio saranno 15 e non nove. Eletto al primo turno il Comitato Pari Opportunità. Francesca Corbino, presidente uscente, ha ottenuto 152 voti, Lucia Spata 128, Emilia Cavalieri 87, Valeria Licitra 81 e Rossella Cavalieri 72.
NON SI PARTE! NON SI PARTE! L’ANARCHICO FRANCO LEGGIO A TELE NOVA
Sabato 28 gennaio alle ore 14.30, 18, 21, 24, 1.30 e domenica 29 alle 8, per la 627.ma puntata di Come Eravamo Tele Nova trasmetterà una sintesi della trasmissione rotonova del 31 ottobre 1991 relativa alla presentazione del libro a fumetti “Non si parte! Non si parte!” di Antonio Mangiafico e Pippo Gurrieri. Furono ospiti in studio del giornalista Emanuele Schembari gli anarchici ragusani Pippo Gurrieri e Franco Leggio. In onda anche un telefonata di Maria Occhipinti, autrice del libro “Una donna di Ragusa” e protagonista della rivolta ragusana e siciliana del gennaio 1945.
Incardona: “Deludente l’intervento ed i risultati di Lombardo a Roma”
Il deputato di Grande Sud Carmelo Incardona, boccia l’azione del governatore siciliano dopo l’incontro di palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Mario Monti. “Nel momento in cui la Sicilia soffre, in cui c’è una terra che brucia per i drammatici problemi che stanno colpendo diverse categorie produttive, il Presidente Lombardo va a costituire dei tavoli tecnici – ha commentato il parlamentare -. E’ assurdo. Il suo è un governo inadeguato per i siciliani e per i problemi di questa isola. Ma cosa è andato a chiedere a Roma? Perché non ha presentato dei provvedimenti concreti e perché non è tornato con dei provvedimenti? Solo ora pone dei problemi al governo? E lui – si chiede Incardona – cosa è in grado di assicurare non solo ai siciliani ma verso un Premier che guarda anche al modo in cui una Regione come la nostra è in grado di affrontare le sue emergenze?”. L’esponente di Grande Sud definisce molto deludente anche l’incontro tra i rappresentanti delle marinerie siciliane l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca con l’Assessore Elio D’Antrassi. “Ma cosa ci si poteva aspettare da un uomo di Lombardo, da un personaggio politicamente evanescente? Nulla. L’incontro con il Premier a Roma – scrive Incardona – è sembrato più un incontro di partito che un incontro istituzionale. Lombardo avrebbe dovuto portare in delegazione l’intera Commissione Attività Produttive dell’Assemblea regionale siciliana ed invece si è circondato di tre Assessori della giunta che fanno parte del suo stesso partito e del Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, fatto accodare più come appendice mirata a dare una parvenza istituzionale all’incontro che ad altro”. Incardona condanna senza appello il governatore: “Cosa ci dobbiamo aspettare da chi non ha saputo programmare, da chi ha cambiato idea facilmente pubblicando prima dei bandi comunitari e poi revocandoli, da chi ha letteralmente rovinato la sanità siciliana? Il Presidente Lombardo – dichiara Incardona – è un uomo politico che comprende le esigenze del territorio e della gente con notevole ritardo. Con i suoi giochetti politici, dove viceversa è bravo, ha sfinito i siciliani”.
RAGUSA, CAOS NEL CENTRO STORICO ASSEMBLEA DEI CITTADINI
Posti auto cercasi. Un vero e proprio caos nel centro storico di Ragusa superiore con l’avvio dei lavori di riqualificazione di via Roma. In via San Vito, doppio senso di marcia, con il bus urbano che attraversa il cuore del centro storico e i posti auto per i residenti, sempre più esasperati, saltati in aria. Ma era davvero necessario iniziare i lavori di via Roma con il Corso Italia ancora chiuso al transito? Perché non addivenire ad un accordo economico, con Sisosta, per fare sostare le auto dei residenti nel parcheggio del tribunale sempre desolatamente vuoto? Perché fare transitare i bus dell’Ast tra le viuzze del centro storico e non utilizzare, in questa fase di emergenza, mezzi ecologici e meno ingombranti? Intanto i residenti hanno convocato un’assemblea, domenica 29 gennaio, alle 19, nel saloncino dell’Hotel Montreal, per fare il punto della situazione. “Faremo delle proposte all’amministrazione e al comando della polizia municipale – dice Peppe Balzano, uno dei residenti – per reperire posteggi altrove. Il caos per noi residenti deve finire”. Palazzo dell’Aquila, viste le lamentele dei residenti, ha già preso alcuni provvedimenti. Stalli di sosta riservati esclusivamente ai residenti saranno individuati in via San Vito (tratto via Ecce Homo in direzione di via Di Stefano) e in via Ecce Homo (tratto via San Vito in direzione via Cav. De Stefano). L’assenza di parcheggi per i residenti era troppo evidente per non essere tenuta in considerazione dal Comune. Tanto che non si escludono altri nuovi provvedimenti in materia di viabilità per venire incontro alle richieste dei cittadini che vivono e lavorano nel centro storico di Ragusa superiore.
SANTA CROCE, PRIMARIE INDIGENE
Un percorso irto di ostacoli, con la frattura consumata giovedì sera, tra la federazione e il partito Democratico, che rischia di frantumare l’unità che era stata raggiunta. Il candidato sindaco della federazione, Paolo Aquila, ha abbandonato i lavori dopo aver capito il trucchetto che alcuni del Pd volevano tendergli ostacolando l’accesso alle primarie agli elettori stranieri comunitari (una fascia della popolazione di Santa Croce assai vicina al sindacalista Aquila). Le primarie sono state fissate il 19 febbraio, ma il rischio è che salti tutto. Il partito democratico appare lento e debole e vi sono alcuni suoi esponenti che, in un gioco tutto paesano, coltivano solidi rapporti privati o di ossequio verso il candidato della destra Piero Mandarà. Una situazione che dovrà essere risolta dalla segretaria del partito, Franca Iurato, per affrontare le amministrative con la lealtà e la chiarezza che l’elettorato del centro sinistra merita. Intanto Italia dei Valori getta acqua sul fuoco e tenta di ricucire lo strappo che si è consumato. “Dobbiamo guardare oltre e capire che il centro sinistra ha una grande opportunità per conquistare la sindacatura a Santa Croce Camerina – afferma Pietro Savà, portavoce di Italia dei Valori -. In questi due giorni di pausa di riflessione incontreremo la coalizione per capire cosa fare per addivenire ad una candidatura autorevole”. Discorso a parte sono le primarie. “Sulle primarie la nostra posizione è stata chiara sin dallinizio – dice Savà -. Siamo stati contrari e i fatti di queste ore, con la rottura in atto, ci danno ampiamente ragione”.
La Giunta provinciale proroga al 31 marzo il pagamento dei canoni dei varchi stradali
La Giunta Provinciale ha prorogato al 31 marzo 2012 il pagamento dei canoni dei varchi delle strade provinciali. L’assessore alla Viabilità Salvatore Minardi, dopo aver incontrato rappresentanti di categoria e cittadini che gli hanno sottoposto la problematica ha proposto al presidente Antoci la proroga dei termini che la Giunta ha condiviso. E’ stato deciso di attivare un tavolo tecnico presieduto dal presidente Antoci e dagli assessori al Bilancio e alla Viabilità per verificare l’opportunità di rivedere e correggere alcune disposizioni per il corrente anno. Minardi sostiene però che non risponde al vero l’incremento del 300%.
Raccolta di firme contro le esternalizzazioni ASP
Una massiccia campagna per una raccolta di firme contro le esternalizzazioni dei servizi e delle funzioni sanitarie è stata promossa dalla Cgil di Ragusa con la programmazione di una serie di presidi, nei luoghi sede di ospedali, che saranno operanti da lunedì 30 gennaio a venerdì 3 febbraio. Scrive il sindacato: “la sanità iblea negli ultimi otto anni ha perso nel comparto quasi 1000 posti di lavoro – commenta Angelo Tabbì, responsabile del dipartimento sanità Cgil -. Sono aumentate le esternalizzazioni senza che sia diminuita la spesa complessiva della sanità. Oggi centinaia di lavoratori precari rischiano di essere mandati a casa per far posto agli appalti. E’ un dovere firmare per far cessare questo stato di cose”. Un primo presidio per le firme, lunedì 30 dalle 9 alle 13.30 a Vittoria, martedì 31 a Ragusa.
IL GIORNO DELLA MEMORIA
Venerdì 27 gennaio, alle 11, nei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo di Ragusa, anche quest’anno, si terrà la manifestazione celebrativa del “Giorno della Memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante la Seconda Guerra Mondiale. La cerimonia, attraverso diversi momenti tra canti, musiche, poesie e testimonianze, prevede il coinvolgimento di una rappresentanza di studenti di tutte le Scuole Medie Superiori della provincia, nell’intento di fare riflettere e sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza del ricordo come baluardo contro future violenze e per la crescita morale di una coscienza protesa verso i valori del giusto e del bene. Sarà consegnata anche la “Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti” che il Presidente della Repubblica ha conferito alla memoria del cittadino ragusano Giorgio Santo Criscione. La cerimonia sarà presieduta dal Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro.
CONSIGLIO PROVINCIALE
La seduta ordinaria e pubblica del Consiglio provinciale di Ragusa, è convocata per lunedì 30 gennaio, alle 16.00, nell’aula consiliare del palazzo della Provincia. All’ordine del giorno 10 interrogazioni.
Protesta autotrasportatori, incontro al mercato di Vittoria La proposta della Cna
La Cna di Vittoria, nel ritenere condivisibili le rivendicazioni delle numerose imprese che stanno manifestando il loro disagio con rabbia ma in assoluta buona fede, sottolinea come questo metodo rischi di aggravare fortemente la già fragile condizione del sistema economico produttivo. Questa posizione dell’associazione, frutto di un documento emanato dalla presidenza provinciale, è stata evidenziata nell’affollata assemblea che si è tenuta venerdì pomeriggio al mercato di Vittoria presso la sede dei commissionari ortofrutticoli dove erano presenti i rappresentanti del movimento “Forza d’urto” e di altre organizzazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti). Il responsabile organizzativo della Cna di Vittoria, Giorgio Stracquadanio, ha proposto alcuni punti da inserire nella piattaforma da presentare alle istituzioni. Questi i punti: la Sicilia, vista la crisi profonda che sta attraversando deve diventare un zona franca con fiscalità e contribuzione di vantaggio; serve un piano straordinario per l’accesso al credito, dato che i fondi di rotazione della Crias, la cassa regionale che eroga prestiti a tasso agevolato alle imprese artigiane e agricole dell’isola, vanno rimpinguati in modo straordinario e continuo per permettere alle imprese di ottenere prestiti a tassi convenienti (1,3%). Secondo la Cna si deve puntare alla rimodulazione e alla forte sburocratizzazione dei fondi strutturali per permettere soprattutto alla maggioranza delle imprese locali (microimprese artigianali e agricole) un accesso facilitato ai contributi comunitari quasi sempre ad appannaggio delle poche grandi imprese; serve, inoltre, la totale revisione della norma nazionale che regola il sistema esattoriale siciliano che tramite la Serit ha minato il sistema economico.
IL TAVOLO PROVINCIALE DELLO SVILUPPO E DEL LAVORO PROSEGUE IL SUO IMPEGNO
Così come concordato, sono state attivate le procedure per ottenere in tempi brevi gli incontri con i rappresentanti di Stato e Regione per consegnare la piattaforma rivendicativa per il rilancio del territorio ibleo, focus centrale della manifestazione di protesta e proposta organizzata sabato scorso nel capoluogo con un corteo di 5000 persone tra imprenditori, lavoratori, disoccupati, studenti e anche semplici cittadini che hanno voluto aderire. Si bruciano le tappe per poter raggiungere gli obiettivi che il “Tavolo provinciale per lo Sviluppo e il Lavoro” si è dato e che sono stati ribaditi anche nel corso di una riunione dell’organismo servita a fare il punto della situazione e convocata giovedì sera. “Le istanze che avevamo rappresentato nel nostro documento – spiega Sandro Gambuzza, portavoce del Tavolo per lo Sviluppo e per il Lavoro – stanno trovando il giusto riscontro a livello istituzionale che è il percorso da seguire per poter ottenere risultati concreti, evitando di scivolare “nell’antitutto”. Il disagio della popolazione iblea e soprattutto delle imprese è stato infatti rappresentato nella piattaforma rivendicativa che non è una semplice elencazione di problemi ma è – dice Gambuzza – soprattutto un documento pieno di proposte da attuare. Questioni che sono alla base della protesta di questi giorni sulle strade ma per le quali come “Tavolo provinciale per lo Sviluppo e il Lavoro” abbiamo già individuato possibili risposte che adesso attendiamo da Stato e Regione. Presto incontreremo – dichiara Sandro Gambuzza – i rappresentanti di questi organismi superiori. E’ stata già indicata una delegazione rappresentativa del Tavolo e già la Prefettura si sta muovendo per avviare questi incontri che serviranno a presentare le nostre rivendicazioni al Governo regionale e a quello nazionale. Sulle proteste di questi giorni possiamo solo dire – conclude Gambuzza – che il diritto alla protesta è sacrosanto e fuori discussione, così come è giusto rivendicare le proprie istanze, il tutto se frutto di adesione spontanea”.
Ferrovie al capolinea, da lì è iniziato il declino
Anche se la giornata della mobilitazione a difesa delle ferrovie iblee, nonostante l’ennesimo accorato appello lanciato dai ferrovieri, non ha ottenuto una grande partecipazione di cittadini, la manifestazione di sabato, il sit-in alla stazione di Ragusa, ha raggiunto comunque un primo risultato. I presenti, ferrovieri, pendolari, rappresentanti sindacali ed esponenti politici e qualche cittadino, hanno deciso di costituire un comitato permanente che organizzerà tra il 24 e il 26 febbraio un’assemblea pubblica provinciale per elaborare la piattaforma delle richieste del territorio per il rilancio delle ferrovie locali. A questa assemblea verrà invitato l’assessore regionale ai Trasporti Russo. Il presidente della Provincia Franco Antoci ha sottolineato che sino ad oggi le richieste di incontro avanzate dalle province di Ragusa e Siracusa non hanno avuto alcuna risposta. A seguito dell’ultima eliminazione di treni pendolari disposta dal nuovo orario ferroviario, i presidenti delle due province hanno cercato invano di interloquire con l’assessore Russo. Da cinque anni infatti la Rfi (rete ferroviaria italiana) continua a ribadire che il problema dello smantellamento dei treni risiede nella mancata firma del contratto di servizio, fra Regione Sicilia e società ferroviaria. Una situazione di stallo, nella quale il territorio ha perso anche la capacità di interloquire. “Non vogliamo pensare che quella di oggi sia l’ultima manifestazione a difesa delle ferrovie iblee – ha detto Pippo Gurrieri della Fltu Cub trasporti, il sindacato di base che ha organizzato la manifestazione -. Non vogliamo credere che il raduno odierno sia come la raccolta al capezzale di chi sta morendo. Dobbiamo lottare e chiedere alla società ferroviaria che restituisca al territorio quello che è stato tolto via via, negli anni”. Dopo l’intervento di Gurrieri, parecchi esponenti politici hanno preso la parola (presenti fra gli altri gli onorevoli Digiacomo, Ammatuna, Gurrieri, Chessari, i consiglieri comunali di Ragusa, Calabrese e La Rosa, il vice sindaco del capoluogo Cosentini, il consigliere provinciale Giovanni Iacono). “In fondo per rilanciare la ferrovia basta poco – ha detto il pendolare Piero Paolino – è sufficiente che i Comuni si attivino per mettere degli autobus nelle stazioni e creare un raccordo”. Una realtà inesistente alla stazione di Ragusa, forse unica città capoluogo d’Italia ad avere il capolinea dei bus a grande distanza dalla stazione ferroviaria. “Per noi giovani, per gli studenti, il trasporto ferroviario è un’alternativa importante – ha detto Gianmarco Di Cara -. Lo abbiamo sperimentato in questi giorni quando è stato impossibile raggiungere Catania con il gommato”.
BLOCCO DEI TIR, SI FA LA CONTA DEI DANNI
Tremila quintali di latte gettati via. Un danno economico pari a 250 mila euro. Poi gli ortaggi freschi, la zucchina e il pomodoro da insalata, rimasti nelle celle frigo, che tra breve dovranno essere buttati. L’economia della provincia è in ginocchio. Il blocco dei tir e i presidii del movimento forza d’urto e dei forconi hanno paralizzato la Sicilia. “I nostri tir carichi di latte sono ancora fermi in una stazione di servizio di Francofonte – dice il presidente della Ragusa Latte, Giovanni Schembari -. Stiamo cercando una mediazione attraverso la prefettura di Siracusa ma il danno all’interno sistema allevatoriale è incalcolabile. Il latte che da ben cinque giorni si trova all’interno delle cisterne dovrà essere conferito nelle apposite strutture di smaltimento con un costo aggiuntivo a carico della cooperativa”. Nelle strutture serricole, da Marina di Ragusa a Santa Croce, si fa la conta dei danni. “All’interno dei nostri magazzini abbiamo merce invenduta accumulata da giorni – dice Vittorio Gona, presidente della cooperativa Alba Bio -. Questi ortaggi freschi saranno gettati. Non possiamo spedire assolutamente nulla. I danni solo nella nostra cooperativa sono pari a 50 mila euro”. Il mercato ortofrutticolo di Santa Croce è rimasto chiuso. I piccoli produttori che dovevano conferire la merce hanno depositato gli ortaggi all’interno delle loro strutture in attesa di avere notizie circa la riapertura del mercato. Intanto la serrata prosegue almeno fino a mercoledì. Nel capoluogo nessun presidio. In pochi, tra i commercianti e gli artigiani, hanno aderito alla protesta. “Ho voluto in maniera autonomia aderire alla protesta – racconta Tony Bergamo, titolare di un’impresa edile – condividendo le ragioni della piattaforma rivendicativa e del malcontento”.
MODULI FORMATIVI PON
Nell’ambito del Piano Integrato d’Istituto C-1FSE-2011-2856 – Pon 2007-2013, finanziato con i Fondi Strutturali Europei, il circolo didattico “C. Battisti” di Ragusa ha pubblicato un bando per esperto esterno per attività di docenza per i moduli formativi: “Voilà! Le Francais” (durata didattica 30 ore) e “Yo hablo Espanol. Y tu?” (durata didattica 30 ore). Bisogna produrre istanza entro il 27 gennaio 2012 presso la segreteria della scuola in via C. Battisti a Ragusa. Info sul sito www.scuolabattisti.it
Sciopero autotrasportatori ALLARME PER GLI ALIMENTI CHE SARANNO POSTI IN VENDITA
Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, lancia l’allarme sulla genuinità delle sostanze alimentari che saranno poste in vendita dopo la rimozione, anche parziale, dei blocchi stradali sulle strade siciliane. “Poiché sono ormai trascorsi oltre cinque giorni dall’inizio della protesta e per l’intero periodo di sospensione del trasposto i beni deperibili sono rimasti all’interno di autofurgoni privi di sistemi di congelamento o comunque con i refrigeratori spenti, si corre il serio pericolo che saranno poste in vendita sostanze alimentari non genuine. I consumatori rischiano quindi di acquistare alimenti pericolosi per la loro salute. E’ necessario, afferma Tanasi, che sia posta in essere una verifica accurata di tutti gli alimenti che andranno sui banconi dei supermercati. Tanasi chiede un’azione congiunta di Asp (Azienda Sanitaria Provinciale) e Nas dei Carabinieri per un controllo alimentare capillare prima che le merci siano poste in vendita per scongiurare pericoli alla salute pubblica”.
TICKET, LE NUOVE NORME PER L’ESENZIONE
Entrano in vigore sabato 21, le nuove regole per l’esenzione dal ticket sulle prestazioni sanitarie, sia farmaceutiche che di specialistica ambulatoriale. La nuova legge regionale, approvata dall’Ars il mese scorso, è stata pubblicata venerdì 20 sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana e prevede che anche la Sicilia si adegui al sistema adottato in tutte le altre regioni italiane, basato sia sull’età degli utenti che sul reddito complessivo dei nuclei familiari. E’abolito, dunque, il sistema Isee. Saranno esentati dal pagamento del ticket i soggetti di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36 mila 151,98 euro (codice E01); disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E02); titolari di assegno sociale (ex pensione) e loro familiari a carico (E03); titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. E’ prevista una fase transitoria, fino al 30 aprile 2012, in cui i soggetti che ritengono di rientrare tra le categorie esentate potranno ricorrere alla autocertificazione apponendo – all’atto della erogazione della prestazione sanitaria – una firma nell’apposito spazio della ricetta (cosa che non sarà più possibile dall’1 maggio). Gli utenti potranno accertare se il proprio nominativo è contenuto nell’elenco dei soggetti esenti sul Sistema Tessera Sanitaria, richiedendo la verifica al proprio medico di medicina generale (MMG) o pediatra di libera scelta (PLS) o rivolgendosi al distretto sanitario di appartenenza. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per verificare le condizioni di esenzione del proprio assistito, dovranno utilizzare l’elenco disponibile sul sistema tessera sanitaria (portale Sogei) o richiedere l’elenco degli esenti all’Asp competente. Gli assistiti che non sono inseriti negli appositi elenchi, ma che ritengono di possedere i requisiti per beneficiare dell’esenzione, potranno rivolgersi agli uffici distrettuali dell’Asp muniti della propria tessera sanitaria per rendere una autocertificazione e ricevere il relativo tesserino.
Ragusa, nuove linee bus urbani
In previsione dell’avvio dei lavori di riqualificazione di via Roma, è stato predisposto dall’assessorato ai Trasporti Pubblici, retto da Michele Tasca, il nuovo itinerario dei bus urbani che transitano lungo c.so Italia direzione p.zza Libertà. Da lunedì 23 i bus percorreranno via Roma lato Rotonda – via Ecce Homo – via S. Vito – p.zza Libertà.
FESTA DI SAN SEBASTIANO
Venerdì 20 gennaio i Vigili Urbani festeggeranno il loro patrono San Sebastiano. I caschi bianchi di Vittoria parteciperanno alle 18 ad una Santa Messa, presieduta da mons. Paolo Urso, vescovo della diocesi di Ragusa, presso la basilica di San Giovanni Battista nella città ipparina. Durante la mattinata, invece, i vigili saranno impegnati in altre attività, fra cui la donazione del sangue all’Avis.
ATO AMBIENTE RAGUSA Digiacomo e Ammatuna chiedono intervento della Regione
Il governo regionale sarà chiamato ad occuparsi della gestione dell’Ato Ambiente Ragusa. I deputati Pippo Digiacomo e Roberto Ammatuna, infatti, hanno predisposto un’interrogazione, indirizzata all’assessore regionale all’Energia, che la prossima settimana sarà presentata ufficialmente all’Ars. Attraverso l’atto parlamentare, la deputazione regionale del Pd ibleo chiede di fare chiarezza in particolare sulle assunzioni di personale che la società d’ambito ha effettuato dal 2007 al 2010 e sulle modalità attraverso le quali si è proceduto alla stipula dei contratti di lavoro a progetto, nonostante il divieto assoluto in vigore per gli Ato di effettuare assunzioni sancito dalla legge. Digiacomo e Ammatuna sottolineano nel documento come questa situazione, oltre ad avere “palesato una serie di irregolarità nelle procedure seguite per l’individuazione delle unità lavorative, abbia innescato un contenzioso tra i lavoratori e la società con i primi che chiedono di essere assunti a tempo indeterminato in quanto il rapporto di lavoro, secondo il loro parere, – scrivono i due deputati regionali – si sarebbe svolto in regime di dipendenza e senza un progetto ben definito”.