14-05-2024
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Archivio della categoria: Società

SANTA CROCE, SCONTRO POLITICO SULLA CASA FAMIGLIA

COMUNE-SANTA-CROCE_1510610-300x168Un cambio di destinazione d’uso che di certo non è passato inosservato. L’ex casa famiglia Don Gnocchi sarà utilizzata come uffici comunali per contenere le spese di affitto che il Comune paga in altri immobili. Da qui la presa di posizione del segretario del movimento “Tutti per Santa Croce”, Piero Mandarà. “Il sindaco vuole privare la comunità dell’unica struttura adibita a scopi sociali – dice Mandarà -. E’ impensabile che per risparmiare sui costi dell’affitto, di alcuni locali, sia inibita la possibilità di un utilizzo della casa famiglia. Il risparmio dei costi della pubblica amministrazione deve essere attuato riducendo il numero delle macrostrutture dipartimentali, da 5 a 3 nel caso di Santa Croce, come hanno fatto altri enti riducendo il numero e l’indennità dei dirigenti; eliminando le posizioni organizzative ormai inutili – aggiunge Mandarà – razionalizzando l’utilizzo delle risorse umane e dei beni di servizio, eliminando il pagamento delle incentivazioni a pioggia del personale. Sembra strano il silenzio dei gruppi di opposizione su una vicenda, legata ai servizi sociali, così importante”. I gruppi di minoranza, in consiglio comunale, non le mandano di certo a dire. “Sulla vicenda casa Don Gnocchi – spiega Luca Agnello, consigliere comunale della lista civica Noi Ci Crediamo – abbiamo già presentato un’interrogazione in merito. Se Piero Mandarà lamenta l’assenza dell’attività dei consiglieri – ha dichiarato ancora Agnello -, anzichè lanciare comunicati, utilizzi gli strumenti di partecipazione popolare che lo statuto comunale mette a disposizione dei cittadini. Ci stupiamo che un ormai ex amministratore navigato come lui non abbia ancora preso in considerazione questa importante quanto efficace soluzione”. “Apprezziamo lo sforzo dell’ex assessore Mandarà – aggiunge il consigliere di minoranza Gaetano Pernice ma vorremmo capire, in modo semplice, come intervenire sulle posizioni organizzative e sul numero dei dirigenti. Ci dica da dove iniziare visto e considerato che Piero Mandarà ha ricoperto la carica di amministratore e conosce bene la realtà”.

RAGUSA, AUTOBOTTI COMUNALI AL LAVORO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA

acqua 3“Al momento sono due le autobotti comunali in servizio, assieme ad una messa a disposizione dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed un’altra dall’Ispettorato Ripartimentale Foreste, per garantire il servizio di approvvigionamento nelle zone della città in cui si registra l’emergenza idrica”. Ad assicurarlo è il Settore Ambiente, Energia e Protezione Civile del Comune di Ragusa che aggiunge: “Altre due autobotti comunali sono attualmente in officina per manutenzione ed una di queste già da domani sarà utilizzabile e porterà quindi a tre il numero degli automezzi comunali utilizzabili. Non appena ci verrà consegnata anche la seconda autobotte, presumibilmente martedì prossimo, dovremmo sottoporre a manutenzione uno dei mezzi ancora oggi in servizio”.

Emergenza idrica a Ragusa Il presidente Adiconsum scrive di nuovo al Commissario Rizza

adiconsum_logo“Abbiamo più volte sollecitato un incontro ma dobbiamo costatare che il tutto è passato nella più totale indifferenza”. Il presidente dell’Adiconsum iblea, Gianni Cerruto ha inviato una nuova missiva al Commissario straordinario del Comune di Ragusa Margherita Rizza con la quale sollecita maggiore informazione e trasparenza sulla questione dell’emergenza idrica. “I cittadini di Ragusa hanno diritto di sapere quanto durerà l’emergenza, – scrive Cerruto – lo stato dei lavori e le precauzioni che si intendono prendere per la salvaguardia della salute pubblica. Gli utenti continuano ad essere costretti a farsi carico di un onere economico non più sostenibile per tante famiglie. Signor Commissario, una situazione del genere non è più tollerabile. Ancora non sono state prese in considerazione possibili soluzioni di implementare i mezzi per il rifornimento idrico affidando l’incarico anche a ditte esterne – sottolinea Cerruto – al fine di predisporre un parco macchine idoneo a garantire l’approvvigionamento dei cittadini”. Il rappresentante dell’Adiconsum chiede nuovamente la dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Prefettura e annuncia che, nei prossimi giorni, si terrà una manifestazione di protesta davanti al Comune di Ragusa.

COMISO, RETI IDRICHE, ACQUA BIANCHE E FOGNARIE

comiso panoramaCottimo fiduciario per l’assegnazione di lavori di pronto intervento per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti idriche e delle acque bianche e fognarie nel territorio comunale di Comiso. A darne notizia è stato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Comiso, Roberto Cassibba, il quale ha precisato che l’importo del progetto ammonta a 95.000 euro, mentre l’importo dei lavori è di 75.000 euro. L’esperimento del cottimo fiduciario avrà luogo il 14 marzo, quando saranno aperte le buste nel frattempo pervenute.

Il Cngei di Ragusa e l’Anfass insieme a Marina di Ragusa per festeggiare la giornata mondiale della terra

Continuano i festeggiamenti per il centenario della fondazione dell’associazione scout Cngei che ha visto impegnata la sezione iblea a Marina di Ragusa durante lo scorso week end. Ragazze e ragazzi del Cngei si sono dati appuntamento nella frazione marinara per svolgere una serie di attività che hanno coinvolto, oltre gli scout del gruppo, anche l’associazione Anfass, diversi diportisti del porto turistico e le tante famiglie. Sabato i ragazzi di Cngei e Anfass nell’ambito del progetto nazionale Earth Day (Giornata mondiale della Terra), hanno piantumato circa 50 alberi tra ulivi, carrubi e pini in un area dismessa del borgo marinaro, tra via Putignano e via Porta Venere, e che adesso diventerà un piccolo parco. Un modo per dare un contributo al miglioramento della propria città. Domenica mattina, presso il Porto Turistico di Marina di Ragusa, è stata invece la volta dello scambio culturale con i diportisti stranieri che ormeggiano al porto. I ragazzi hanno potuto visitare le barche attraccate e approfondire la vita, le pratiche e i piccoli inconvenienti della vita dei veri lupi di mare. Lo scambio è poi proseguito negli stand montati nella piazza del porto con una bella mangiata di cavati al sugo di maiale.
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SANTA CROCE, MANIFESTAZIONE DEI FORCONI L’11 MARZO

movimento_forconi_bandiera_NPresidii lungo le arterie extraurbane con un volantinaggio sulla statale “ragusana”. Il movimento dei Forconi ha preannunciato tre giorni di manifestazioni, dall’11 al 13 marzo, con un concentramento di uomini e mezzi. “Siamo preoccupati sulle ripercussioni che potrà avere l’intero indotto – spiega Guglielmo Occhipinti, portavoce del movimento degli agricoltori -; bloccare la commercializzazione dei prodotti in piena campagna agraria vuol dire danneggiare l’economia di tante piccole aziende che, in questo momento, fanno fatica. Comprendiamo le ragioni della protesta ma non condividiamo il metodo adottato. Abbiamo il timore che anche questa volta si vuole creare caos senza avere un interlocutore certo che dovrebbe essere il governo nazionale”. La piattoforma di richieste del movimento dei Forconi al nuovo governo regionale non ha avuto risposte a partire dalla fiscalità di vantaggio, al blocco delle cartelle esattoriali per le aziende agricole, e infine alla defiscalizzazione del gasolio agricolo. “Siamo oramai allo stremo – dice Peppe Russotto, componente del movimento dei Forconi a Santa Croce – e la classe politica è totalmente assente dai reali problemi del territorio. La scorsa settimana un nutrito gruppo di concittadini voleva occupare il municipio di Santa Croce in segno di protesta per l’incapacità dell’amministrazione ad ascoltare le istanze delle categorie più deboli”. Il leader del movimento Mariano Ferro aggiunge. “L’11 marzo bloccheremo la Sicilia e probabilmente anche l’Italia intera. Sono tante le associazioni che condividono le ragioni della nostra protesta e che sono stanche dei politici e delle loro false promesse. Questa volta non commetteremo gli stessi errori di un anno fa. Ci fermeremo soltanto se il prossimo governo interverrà sul sistema di riscossione delle tasse e metterà in pratica – dice Mariano Ferro dei Forconi – provvedimenti concreti a sostegno dell’economia del Paese”.

Modica, intitolazione del Polisportivo “Caitina” a Pietro Scollo

pietro scolloNel giorno del suo funerale, il sindaco e la amministrazione comunale hanno deciso di intitolare il polisportivo “Caitina” a Pietro Scollo, storico massaggiatore della Modica Calcio, deceduto sabato scorso. Gli atti sono già pronti per essere adottati dalla Giunta municipale che provvederà ad approvarli e a dare, così, vita all’iter burocratico.

ACQUA DI CASA MIA

acqua_rubinettoE’ questo il titolo di un convegno-dibattito, organizzato dal Movimento Città, che si terrà martedì 5 alle 17,30 presso la sala Avis di Ragusa. Intervengono, fra gli altri, i dottori Mario Dipasquale e Giovanni Licitra.

RACCOLTA DIFFERENZIATA A RAGUSA, LEGAMBIENTE: “NON FAR PAGARE AI CITTADINI LE COLPE DEI POLITICI”

legambiente“Ragusa è una città ben strana. Ci si preoccupa, giustamente, per i debiti del Comune adombrando il blocco dell’attività amministrativa, ma si tace sui crediti non riscossi”. Legambiente torna alla carica sulla questione dei crediti non riscossi dal Comune di Ragusa, relativi alla raccolta differenziata. “In genere sono problemi complessi, ma nei casi del pignoramento da parte della ditta EcoSeib di Busso Giuseppe per 1,5 milioni di euro e del decreto ingiuntivo da parte della ditta Busso Sebastiano per 481.000 euro riteniamo – scrive Legambiente in una nota – che la soluzione del problema sia tanto semplice quanto logica. Il Comune di Ragusa ha un credito di oltre 2 milioni di euro nei confronti della ditta che gestisce il servizio raccolta rifiuti: paghi questi debiti riscuotendo i crediti. Oltretutto, in parte, creditore e debitore sono la stessa ditta. Compensi le somme. E’ un credito sicuro e certificato dalla magistratura ragusana. Infatti – aggiunge Legambiente – la querela per diffamazione nei confronti di Legambiente per aver affermato che esiste un credito del Comune di Ragusa nei confronti della ditta Busso Sebastiano, relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, è stata archiviata prima dal Pm e poi dal Gip, in quanto la notizia è vera. Il Commissario Straordinario, che conosce perfettamente la vicenda in quanto ha ricevuto un esposto da parte di Legambiente, e dalla quale aspettiamo ancora una convocazione per discutere del problema rifiuti dai primi giorni di dicembre, non deve fare altro – sostiene Legambiente che pagare il debito di 481.000 euro nei confronti della Busso Sebastiano prelevandolo dal credito che vanta nei confronti della stessa ditta e coprire le somme dovute alla EcoSeib sempre con i due milioni di euro che deve avere dalla ditta Busso Sebastiano. Ma questo credito sembra essere un tabù da parte di tutti. Da parte del commissario, da parte dei partiti – spiega Legambiente in una nota – che appoggiavano la giunta Dipasquale e che ora protestano per i debiti del Comune, da parte del maggior partito di opposizione che non ne ha mai fatto una battaglia importante su questo tema, da parte della commissione trasparenza, che è a conoscenza dei fatti, e che evidentemente non ne ha tratto specifiche conseguenze. Tutti sono a conoscenza della situazione, ma nessuno ne parla, a parte Legambiente. Perché? Intanto è necessario recuperare – sottolinea Legambiente Ragusa – i due milioni di euro nel più breve tempo possibile, prima che a luglio scada la prima rata della Tares. Solo così si potrà ridurre l’aumento del costo del servizio che graverà sui cittadini. Dispiace constatare che con una corretta e trasparente gestione dell’attuale appalto da parte della passata amministrazione – conclude Legambiente – non si sarebbe arrivati a questo punto”.

Servizi socio-assistenzali per gli alunni con handicap: si continua anche a marzo

scarsoCon deliberazione immediatamente esecutiva, Giovanni Scarso, Commissario straordinario della Provincia di Ragusa ha approvato la prosecuzione dei servizi di assistenza specialistica e di trasporto a favore di alunni portatori di handicap inseriti negli istituti di secondo livello del territorio provinciale per il mese di marzo, con le modalità fino ad oggi attuate. Nel contempo, con un ulteriore atto, Giovanni Scarso ha approvato lo schema di un avviso pubblico per raccogliere eventuali manifestazioni d’interesse per l’affidamento del servizio di trasporto a favore di alunni portatori di handicap ad un costo minore di quello attuale, magari avvalendosi della collaborazione di associazioni di volontariato.

LA LOTTA DEL NO MUOS

corteo no muos 8 dic PIAZZA GREMITAAppuntamento a Niscemi, domenica prossima 3 marzo, con la “Carovana sonora No Muos”. Un’idea che nasce da un gruppo di giovani che domenica saranno a Niscemi per ribadire il no dei cittadini siciliani all’installazione delle antenne imposte dalla Nato. “Vogliamo mangiare, cantare, ballare e condividere la nostra volontà nel luogo dove giornalmente siciliani disoccupati e non danno un segno tangibile che questa lotta è viva”, spiegano gli organizzatori di questo appuntamento che sarà all’insegna del “no mare, no montagna, no lasagna e no muos”. Sarà la Trinakriù, la decennale krew della isola che da mesi porta avanti il progetto “Tnk” che coinvolge più di 20 giovani cantanti con differenti stili e dialetti siciliani, a creare la carovana musicale. Ci si ritroverà sotto gli alberi d’ulivo (in caso di pioggia dentro al vicino capannone) nell’area attigua alla base americana, all’interno della sughereta. Dalle 12,30 dj set e dalle 15 l’esibizione degli artisti Trinakriù e del progetto Tnk. A pranzo sarà possibile mangiare a sacco o acquistare a 2 euro la “pizza no muos”. L’invito ai partecipanti è a venire per protestare ma anche per passare una giornata in musica con chitarra o marranzano in mano e comunque con una presenza che vuol essere significativa.

HOME CARE PREMIUM 2012

inpdap inpsE’ stato siglato nei giorni scorsi dal Commissario Straordinario del Comune di Ragusa e dal Dirigente Regionale dell’Inps/gestione ex Inpdap, l’accordo di programma per la realizzazione nel territorio del Distretto socio-sanitario 44 della Regione Sicilia (Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina) del progetto Home Care Premium 2012. Previsti interventi in favore di soggetti non autosufficienti e fragili, utenti dell’Inps Gestione Ex Inpdap nonché azioni di prevenzione della non auto sufficienza e del decadimento cognitivo. Il progetto è rivolto a 150 dipendenti e pensionati pubblici della gestione ex-Inpdap, ai loro coniugi conviventi, ai loro genitori o figli in condizione di non autosufficienza residenti in uno dei cinque Comuni del Distretto socio-sanitario 44. I principali benefici previsti sono: contributi economici mensili, in relazione al bisogno ed alla capacità economica della famiglia (Isee), fino ad un valore massimo di euro 1.200 mensili, erogati direttamente dall’Inps alla famiglia che si prende cura della persona non-autosufficiente; frequenza di Centri diurni; servizi di accompagnamento/trasporto; servizi di sollievo domiciliare; installazione di ausili e domotica per ridurre lo stato di non-autosufficienza; interventi socio-assistenziali specialistici a domicilio. Il progetto prevede anche, a livello distrettuale l’istituzione di un Registro del Volontariato sociale, l’istituzione di un Registro delle Assistenti Familiari, attività di formazione e consulenza. Il progetto, che sarà realizzato anche con l’ausilio delle cooperative sociali regolarmente iscritte all’albo distrettuale, entrerà nella fase operativa nel mese di marzo 2013 e si concluderà a settembre del 2014. Per informazioni Guglielmo Digrandi (tel. 0932 676591).

Ordinanza del sindaco di Scicli: “divieto consumo acqua dai pozzi di Torre Samuele”

FRANCO_SUSINODalla Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania è stato segnalato che, a seguito di accertamenti, in fase di ulteriore approfondimento, sussiste concreto pericolo di contaminazione microbiologica diffusa per le risorse idriche del territorio individuabile nella c.da Torre Samuele ed aree limitrofe. Lo stesso pericolo sussiste relativamente alla fascia costiera attigua alle zone sopra individuate. La contaminazione si estenderebbe sia alla sottostante falda idrica cui attingono i diversi pozzi per uso acqua potabile e irriguo che alla spiaggia antistante l’area predetta. La tipologia di contaminazione registrata potrebbe conseguentemente limitare l’impiego delle risorse idriche della falda sia per usi potabili che per usi irrigui. Lo scenario di contaminazione dell’area evidenzierebbe fenomeni di inquinamento batteriologico della falda sottostante la zona con conseguente potenziale impatto sulla salute pubblica delle popolazioni residenti. “Allo stato attuale non disponendo di puntuali e precisi riferimenti in ordine al potenziale inquinamento areale dello scenario di contaminazione, di specifici risultati d’analisi conseguenti a prelievi puntuali, si rende utile e necessario quanto indifferibile – scrive il sindaco di Scicli – porre in essere ogni azione amministrativa di mitigazione a tutela della salute pubblica della popolazione residente nell’area, con l’apposizione di apposita cartellonistica di avviso pubblico con indicati i necessari comportamenti sul corretto uso della risorsa pubblica qual è l’acqua sia per uso potabile che per uso irriguo. Ritenuto pertanto necessario provvedere con urgenza a fronteggiare la situazione di potenziale rischio il sindaco ordina che le acque destinate al consumo umano provenienti dai pozzi trivellati in c.da Torre Samuele ed aree limitrofe, sono temporaneamente dichiarate non idonee ad uso potabile ed irriguo, fino a quando non saranno ripristinate – scrive il sindaco di Scicli – le condizioni di potabilità con esiti e certificazione rilasciata dagli Enti competenti per legge”.

RAGUSA, DISAGI NEL CENTRO STORICO “CI SONO PROBLEMI DI SICUREZZA E MANCANO I POSTEGGI PER I RESIDENTI”

ragusa veduta2Sicurezza e viabilità. In una zona della città di Ragusa dove, troppo spesso, i residenti lamentano la carenza di posti auto a loro riservati. Una disparità di trattamento tra i due centri storici. Nel quadrilatero del centro storico di Ragusa superiore, nel tratto compreso tra via Hodierna e via Mario Rapisardi, i parcheggi, ad ora, con il disco orario 30 minuti, hanno sollevato un vespaio di polemiche. A Ragusa Ibla, invece, buona parte dei posteggi sono riservati a soli residenti. “Siamo una risorsa che dà valore aggiunto a questo quartiere in totale abbandono – spiega Luigi Martorana, uno dei residenti -. Ed invece alcune scelte incomprensibili della precedente amministrazione vanno nella direzione diametralmente opposta. Stiamo parlando della zona disco – continua Martorana -, con un’area off limits per noi residenti”. La proposta dei residenti è semplice: istituire un’ampia zona, nel tratto tra via Rapisardi e via Hodierna, con strisce gialle riservate ai soli cittadini muniti di pass. “Ci sono tutti i presupposti – aggiunge Martorana – per istituire un’ampia zona riservati ai soli residenti”. La signora Isabella Marino parla di una vicenda che non è stata mai risolta. “Abbiamo provato ad interloquire con i vigili urbani e con il nuovo comandante senza alcun risultato. Ci è stato detto che dobbiamo attendere l’insediamento della nuova amministrazione – ha detto la signora Marino -. Ma in attesa cosa dobbiamo fare?”. In alcune abitazioni di via Antonio Criscione sono state sottratte le grondaie per la canalizzazione dell’acqua piovana. “C’è un problema di sicurezza con continui furti dentro e fuori le abitazioni in tutto il quadrilatero – afferma Mariangela Cappuzzello -. Chiediamo alle forze dell’ordine di intensificare i controlli e di predisporre servizi mirati”. Altro aspetto anomalo è la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” che stenta a decollare. “In ogni angolo della strada ci sono sacchetti della spazzatura – aggiunge la signora Cappuzzello -, delle mini discariche in barba a qualunque calendario sulla raccolta differenziata dei rifiuti”.

Ragusa, acqua con Partecipiamo

partecipiamoSono circa 15.000 le persone che da due mesi vivono nel disagio a causa dell’emergenza idrica ed è da oltre un mese che Comune, Protezione Civile, Forestale, Vigili del Fuoco e imprese private effettuano il servizio di rifornimento idrico a mezzo autobotte che, peraltro, a causa dell’enorme domanda è assolutamente insufficiente. Partendo da questi presupposti e dopo una fase di studio volta a cercare di capire il problema, l’associazione Partecipiamo ha deciso di passare alla proposta chiedendo un incontro col Commissario straordinario per illustrare un intervento che consentirebbe almeno di fronteggiare la situazione d’emergenza. Il presidente dell’associazione Marcella Scrofani e la portavoce Concetta Camillieri hanno spiegato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso i locali dell’associazione a Ragusa in via U. Giordano, i contenuti della proposta consistente nel richiedere il montaggio alla sorgente di unità mobili di potabilizzazione che consentono la potabilizzazione delle acque inquinate in 48 ore. “Riteniamo che l’Amministrazione Comunale, consapevole del perdurare dello stato di crisi, avrebbe dovuto trovare soluzioni all’emergenza tali da riportare la situazione alla normalità in tempi brevi – ha dichiarato il presidente Marcella Scrofani -. Chiediamo al Commissario di adottare ciò che viene utilizzato nel mondo in casi anche più gravi di quello di Ragusa e cioè l’utilizzo di unità mobili di potabilizzazione. Sistemi, questi, particolarmente adatti alle situazioni di emergenza idrica in caso di calamità naturali o indotte. Le unità mobili di potabilizzazione hanno una elevatissima o totale capacità di depurazione di materiali in sospensione, polvere, cloro, solventi, colore, batteri come i protozoi riscontrati nell’inquinamento a Ragusa, financo contaminazioni radioattive. Il trattamento di purificazione – spiega l’associazione Partecipiamo – è completo e grazie all’ultrafiltrazione su container entra a regime in 48 ore. Perché il Comune di Ragusa non ha utilizzato il sistema di Unità Mobili di Potabilizzazione che avrebbe eliminato il disagio di questi 2 mesi ad oltre 4.000 famiglie e 15.000 persone?”. La portavoce della associazione Concetta Camillieri è passata all’esame dei costi raffrontandoli a quelli già sostenuti dal comune di Ragusa per l’emergenza idrica. “Una unità di potabilizzazione mobile ha un costo di noleggio annuo che si aggira tra i 120 e i 140 mila euro e può trattare una sorgente/pozzo – ha spiegato Concetta Camillieri. Per capire la convenienza di questo intervento, basti pensare che il Comune con due determinazioni a distanza di 15 giorni ha affidato il trasporto idrico con autobotti a due soggetti privati per fare fronte all’emergenza idrica per un costo totale di 40.000 euro. A questo aggiungasi altre determinazioni, una per complessivi 28.000 euro per acquisto di prodotti chimici e una altra di 5.000 euro. In soli 15 giorni il Comune ha speso 73.000 euro e perdurando l’emergenza, volendo ragionare per difetto, andrebbe a spendere – sostiene l’associazione Partecipiamo – per il trasporto in autobotte dell’acqua la cifra di 50.000 euro al mese. Senza dire che l’ente comunale non riesce ad approvvigionare 4000 famiglie. Tutto questo solo per non avere ritenuto di spendere mediamente 10.000 euro al mese per il noleggio mensile di una unità mobile di potabilizzazione”. Il presidente dell’associazione Partecipiamo va oltre con l’esame dei costi. “Se invece di una unità mobile che effettuerebbe il trattamento per una sorgente si noleggiassero due unità mobili per due sorgenti, il Comune spenderebbe 20.000 euro a fronte di 250 mila euro mensili attuali tra spese proprie e spese dirette dei Cittadini. Il costo per due sorgenti potabilizzate con unità mobili ha un rapporto di costi mensili che, confrontato a quello che il comune andrebbe a sostenere affrontando il problema come ha fatto finora, è di 1 su 12,5. Rapportato all’anno il Comune spenderebbe 240.000 euro per due pozzi potabilizzati e ne risparmierebbe 600 mila direttamente”.

Comitato Unico di Garanzia della Provincia Regionale

provinciaIntegrato, con le ultime nomine dei rispettivi sindacati, il Comitato Unico di Garanzia della Provincia Regionale di Ragusa, istituito secondo quanto previsto dalla legge. L’organismo è formato pariteticamente da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell’amministrazione. Dopo le varie nomine segnalate dai sindacati al momento della approvazione della delibera di istituzione del comitato, la Silpol aziendale e la Uil hanno comunicato i nominativi dei componenti titolari effettivi e supplenti che sono Luigi Blangiardi e il sostituto Vincenzo Barone per la Silpol, e Paolo Pollicita e la sostituta Rita Carrabino per la Uil. Al momento resta fuori dall’organismo di garanzia la Cisl poiché Clara Damanti, componente titolare del Comitato nella sua formazione originaria ha rassegnato le proprie dimissioni e, nonostante la formale richiesta al suo sindacato per la designazione di un sostituto, ad oggi non è pervenuta alcuna segnalazione.

Ragusa, comitato No Muro

passaggi livello via paestumSi è svolto in Prefettura un incontro indetto dal prefetto su richiesta del comitato “No al muro passaggio sicuro”. Erano presenti l’ingegnere Cucinotta e l’ingegnere Todaro del dipartimento delle Ferrovie di Palermo, il commissario straordinario Dott. Rizza, il presidente del consiglio comunale Di Noia, la protezione civile e l’ingegnere capo del comune Ing. Michele Scarpulla, Sergio Firricieli, Giovanni Distefano e Santo La Terra in rappresentanza del comitato. L’ingegnere Cucinotta delle Ferrovie dopo aver riletto gli accordi precedentemente presi con il Comune non intendeva rientrare nelle posizioni prese e già note di dare immediatamente seguito alla chiusura del passaggio a livello di via Paestum. Sergio Firrincieli ha fatto notare tutte le conseguenze negative se si procedesse alla chiusura. Il comitato ha sottoposto al tavolo le probabili soluzioni per rafforzare la sicurezza dei veicoli in prossimità del passaggio a livello. Santo La Terra ha evidenziato l’esiguo numero di treni, con transito nullo nei festivi, e, grazie al Prefetto, si è arrivati ad un impegno. Le ferrovie si sono infatti impegnate a rivalutare la loro posizione relativamente agli accordi con il Comune proprio alla luce dell’esiguo traffico ferroviario, mentre il Comune procederà alla progettazione del sovrappasso pedonale. Riguardo al muro però, non c’è un formale passo indietro.

IL NO MUOS SI RACCONTA

muos-at-naval-computer-and-telecommunications-area-master-station-pacific-wahiawa-hawaii[1]Niscemi è diventata il cuore pulsante di una lotta fatta da cittadini e attivisti che hanno deciso di difendere a tutti i costi il diritto alla salute, all’ambiente, all’autodeterminazione del proprio territorio, esprimendo il netto rifiuto della guerra e di ogni strumento di offesa. Perché il Muos, oltre ad essere un sistema che produrrà potentissime onde elettromagnetiche su un territorio già devastato dalle 46 antenne Nrtf e dal petrolchimico di Gela, è uno strumento di guerra che, insieme ai droni a Sigonella, ai sottomarini ad Augusta, allo scalo di Trapani Birgi, rende la Sicilia avamposto militare degli Stati Uniti al centro del Mediterraneo, su cui soffiano sempre più forti venti di guerra. Il presidio permanente in C.da Ulmo, continua ininterrottamente dal 23 novembre, impegna decine di attivisti nel controllo del passaggio dei mezzi che trasportano strumenti per la costruzione del Muos e che, insieme ai cittadini e alle donne del comitato Mamme No Muos, hanno operato finora il blocco dei mezzi in entrata e in uscita dalla base. Il 30 marzo, il Coordinamento regionale dei comitati No Muos ha indetto una manifestazione nazionale a Niscemi, in vista della quale il Comitato di Base No Muos di Modica invita tutti a venire a conoscere alcune delle persone che in questi mesi hanno reso e continuano a rendere possibile questa lotta, partecipando all’evento “Il No Muos si racconta” sabato 2 marzo presso la Società operaia di Modica bassa alle 17.00. Sarà inoltre allestita una mostra di vignette e illustrazioni “No Muos”, realizzate da Guglielmo Manenti. E’ già possibile prenotare i posti sul pullman che partirà da Modica il 30 marzo per la manifestazione a Niscemi. Il costo è di 8 euro, con partenza da Piazzale Falcone e Borsellino alle ore 12,00. Info e prenotazioni al nomuos. [email protected]

Piscina Terranova, il sindaco di Vittoria emette un’ordinanza per la messa in sicurezza

giuseppe nicosiaIl sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha emesso martedì un’ordinanza, indirizzata al commissario liquidatore della Piscina Terranova, affinché si provveda alla messa in sicurezza dell’impianto sportivo. Al commissario liquidatore è stato assegnato il termine di trenta giorni dalla notifica dell’ordinanza, trascorsi infruttuosamente i quali il Comune di Vittoria interverrà con mezzi propri, in sostituzione e con rivalsa delle spese. Copia dell’ordinanza è stata trasmessa al Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, e all’Assessorato regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca.

RAGUSA, BANDO SUSSIDI PER INDIGENTI: VERSO LA GRADUATORIA

Comune-di-RagusaSi è conclusa l’istruttoria generale delle 630 richieste di sussidio pervenute entro il 31 dicembre scorso al settore Servizi sociali del Comune e presentate dagli indigenti del capoluogo. A partire dal primo marzo si inizierà a formare la graduatoria, sulla base del punteggio che è stato assegnato ad ogni nucleo familiare indigente. Nel contempo sarà stabilito l’importo di ogni sussidio che verrà erogato. “Sono due le variabili che terremo in considerazione per stabilire l’importo di ciascun sussidio – afferma il dirigente del settore Alessandro Licitra – e la prima è il numero dei componenti familiari, mentre la seconda è la questione del reddito: è chiaro che una famiglia numerosa, senza alcun reddito dichiarato, percepirà un sussidio maggiore rispetto a un indigente che è l’unico componente della famiglia”. Concluso tutto l’iter il Comune di Ragusa farà copia per ognuna delle 630 istanze e tutte saranno trasmesse alla Guardia di Finanza che avvierà un controllo su quanto dichiarato, naturalmente negli ambiti di sua competenza. Di pari passo sta procedendo l’iter relativo al bando di lavoro per gli indigenti che dovrebbe coinvolgere le cooperative sociali di tipo b. Giovedì alle 10, in Prefettura, è convocata una nuova riunione per definire il bando. “Le cooperative sociali di tipo b sono fortemente interessate a questo bando – spiega il presidente di Lega Coop Ragusa, Roberto Roccuzzo – naturalmente tenendo ben presente che il modello da adottare deve essere quello della cooperazione: il nostro obiettivo è stabilizzare ma anche emancipare i lavoratori, che devono diventare soci e avere onori e oneri e che nello stesso tempo devono assumersi le loro responsabilità in quanto soci”.

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