03-05-2024

SPORT, BUONI SUCCESSI PER LA CICLI MASSARI

Pasqua da incorniciare per la Cicli Massari Ragusa Frw. Sono piovuti risultati importanti per il sodalizio del presidente Franco Massari al termine delle due gare che, durante il fine settimana, hanno visto gli atleti iblei ai nastri di partenza. Nella quinta edizione del memorial “Salvatore Chessari”, tenutasi sabato su un circuito molto impegnativo ricavato nella zona industriale di Ragusa, la Cicli Massari si è aggiudicata il primo posto nella classifica per società. La coppa è stata consegnata dagli organizzatori dello Csain al direttore sportivo Gianni Licitra. Un successo frutto della doppietta che il team ibleo ha piazzato nella seconda batteria riservata ai giovani con Massimo Cassibba che ha anticipato il compagno di squadra Carmelo Di Pasquale. Una fuga entusiasmante ha caratterizzato la parte centrale della gara con Cassibba che ha poi gestito nel migliore dei modi la testa della corsa, tallonato da vicino da Di Pasquale. Questi i risultati nelle varie categorie: Carmelo Di Pasquale e Giovanni Firullo rispettivamente primo e secondo tra i Cadetti; Massimo Cassibba leader tra i Senior, terzo Vito Cutrone, che ha anche ottenuto il quarto posto nella classifica assoluta; settimo, sempre tra i Senior, Maurizio Spadaro; e, ancora, quarto posto per Paolo Cavalieri nella categoria Veterani. Ma la Cicli Massari Ragusa Frw ha bissato il successo anche a Floridia, nella giornata di lunedì. Per la sessantesima edizione della Coppa di Pasqua, Enrico Dimartino, in grande forma, ha sfidato il cattivo tempo e le minacce di pioggia e, assieme agli altri partenti, ha dato vita ad una agguerritissima competizione in cui è riuscito a spuntarla per la capacità di distanziare gli avversari sfruttando al massimo la propria capacità di recuperare gli spazi nella maniera più efficace.

MARINA DI RAGUSA COME MIAMI BEACH

Una grande area pedonale con un progetto di restyling la cui gara d’appalto dovrebbe essere esitata il prossimo 29 aprile. Un progetto che non piace agli storici ragusani. Piazza Duca degli Abruzzi, a Marina di Ragusa, con basole di calcare bianco, simile al lungomare pedonale e all’area a ridosso dell’antica torre, continua a sollevare un vespaio di polemiche. L’intervento, voluto dall’amministrazione Dipasquale, secondo i cultori di storia, ha cancellato la storicità dell’antico borgo di pescatori. “Dell’antica Mazzarelli – tuona lo storico Giuseppe Gurrieri, ex consigliere di circoscrizione non è rimasto nulla. L’opera di demolizione è iniziata negli anni 70 ed è poi proseguita con grande celerità negli anni duemila. Oggi, il nuovo progetto illustrato alla cittadinanza, si scontra in maniera rilevante con il contesto storico e architettonico della piazza e con lo stile delle abitazioni circostanti. E’ un’opera pubblica appiattita su forme moderniste”. Dell’antico borgo, con la Camperia, la vecchia pescheria, e le barchette dei pescatori ormeggiata a piazza della Dogana, non è rimasto nulla”. L’antico nome del paese era Mazzarelli, che deriva dall’arabo Marsa A’Rillah, significante piccolo approdo. Durante il XVI secolo accanto al porto fu costruita la Torre Cabrera a scopi difensivi. Nel 1928 per volontà del gerarca fascista Filippo Pennavaria, il nome si trasformò nell’attuale Marina di Ragusa. Il professore Gurrieri spiega che alcuni interventi andavano studiati e confrontati con gli storici e con coloro che sono la memoria del borgo. “Tutto è stato fatto in funzione del porto – aggiunge Gurrieri -, con lo stesso stile, anni duemila, usato per realizzare il porto turistico. Il lungomare pedonale somiglia a Miami Beach, con le grandi basole di colore bianco, che stridono con il contesto delle abitazioni, alcune delle quali, realizzate nell’immediato dopoguerra. Occorre che anche gli abitanti di Marina si riappropino della loro storia, fatta d barche e reti, di piccolo commercio, di baratto e vendita di prodotti orticoli. La storia non si può cancellare – tiene a precisare il professore Gurrieri – le trincee sono sparite, gli avamposti militari sulla scogliera dei gesuiti cancellati dall’incuria dell’uomo. Adesso una immensa colata di cemento che non ha risparmiato nessuno e distrutto il paesaggio e la campagna attorno alla frazione”.

Gli ambientalisti ragusani “Scempio a Cava Misericordia”

“A Cava Misericordia uno dei gioielli naturalistici del paesaggio ibleo ancora integro si abbatte, nel silenzio più totale, l’ennesimo progetto per la realizzazione di un edificio residenziale”. E’ la denuncia di otto associazioni per la tutela del Territorio, tra cui Legambiente, Cai e Terre d’Oriente. “I lavori appena iniziati hanno già avuto un impatto devastante sul delicato equilibrio paesaggistico di questa valle con un enorme scavo che ha completamente stravolto le curve di livello originarie (intervento vietato dal piano paesaggistico, così come l’apertura della nuova strada che dovrà consentire l’accesso al nuovo insediamento)”. Le associazioni ambientaliste esattamente un anno fa, appena avuta notizia dell’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza, avevano immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica l’abuso e diffidato la Soprintendenza, il Comune e l’assessorato regionale ai Beni Culturali a ritirare i pareri in autotutela. “Nessuna risposta – spiegano – si è avuta dagli enti in indirizzo, a parte una nota pilatesca a firma del Direttore dell’Assessorato regionale Beni culturali, architetto Campo, dove si sottolineava che dal punto di vista paesaggistico i nuovi edifici debbano presentare tipologie che si rifanno ai fabbricati rurali, ma anche che verificare il possesso della qualifica di agricoltore nel rilascio dei pareri paesaggistici non compete alla Soprintendenza e quindi i soggetti diversi dai titolari dell’azienda agricola possono costruire residenze solo se lo prevede il Prg. Ma il Prg di Ragusa, a parere dell’ufficio legale del Comune, – spiegano ancora gli ambientalisti – prevede proprio che in zona agricola può realizzare nuove costruzioni solo l’azienda agricola, e l’ufficio legale del Comune in questa sua valutazione non è il solo. Infatti tale giudizio è confermato dalla Corte di Cassazione con sentenza della III sezione n. 9369 del 9 marzo 2012, che afferma: tutte le attività e gli interventi che si ritengono realizzabili in zona agricola restano comunque funzionali ad una attività tipicamente agricola o alle altre attività connesse con esclusione quindi di tutto ciò che è riferibile ad altre zone individuate in sede di pianificazione del territorio comunale con conseguenza che una struttura eminentemente residenziale non può in nessun caso realizzarsi nel verde agricolo. L’edificio di Cava Misericordia per essere legale – prosegue la denuncia delle otto associazioni – dovrebbe essere funzionale ad un’attività agricola, ma questa non c’è in quanto il fabbricato insiste soltanto su un paio di ettari di pascolo, troppo poco per giustificare un’attività economica di tipo agricolo, inoltre non ha alcuna caratteristica di tipologia rurale (piano interrato compreso), e ciò nonostante si sia cercato di celare la vera natura residenziale dell’immobile facendolo passare come fabbricato al servizio del fondo agricolo. Tale costruzione è quindi a tutti gli effetti illegittima, anche se dotata di tutte le autorizzazioni, per tale motivo – scrivono le associazioni – si diffida la Soprintendenza ed il Comune a sospendere immediatamente i lavori, ritirando i pareri in autotutela e richiedendo il ripristino dei luoghi, comunicando sin d’ora che le associazioni ambientaliste si costituiranno parte civile per il danno ambientale arrecato ad un sito di tale pregio”. Stessa richiesta, ritiro del parere paesaggistico e della concessione edilizia, viene rivolta anche nei confronti della concessione n. 211/2011 del 9/3/2012 che prevede la costruzione di due ville con piscina vicino al castello di Donnafugata “in palese contrasto tra l’altro con la norma del Piano Paesaggistico”.

Moda Musei, mostra-convegno all’Opera Pia Carpentieri di Scicli

Sabato 21 aprile, in occasione della XIV Settimana della Cultura, sarà inaugurato con una mostra-convegno l’Archivio storico dell’Opera Pia Carpentieri, in procinto di essere dichiarato “Bene culturale di notevole interesse storico”. Due gli appuntamenti: il convegno dalle 9,30 a Palazzo Spadaro e la inaugurazione dell’Archivio storico alle 16,30 nei locali dell’Opera Pia Carpentieri.

Chiusa a Vittoria la vecchia centrale idrica di Molinello

La vecchia centrale idrica di Molinello è stata chiusa da Sicilia Acque. Lo denuncia il presidente del Movimento territoriale di Azione democratica, Francesco Aiello, precisando che si tratta della struttura che da settanta anni eroga l’acqua per i vittoriesi. “La chiusura – spiega Aiello – è stata decisa dai privati che gestiscono la centrale idrica e con i quali l’attuale sindaco Nicosia ha sottoscritto un accordo che io stesso, in qualità di primo cittadino, avevo rifiutato. In pratica, adesso, la vecchia centrale idrica è stata sostituita da una vasca collegata alla vecchia rete. Succede che, in questo modo, viene meno non solo un patrimonio storico ma anche e soprattutto una prospettiva, vale a dire – aggiunge Aiello – la possibilità di controllare il bacino, che si vuole abbandonare”.

PUNTA SECCA, SI ATTENDE PROGETTO PER L’ANTICO BORGO

Il borgo attende di conoscere il suo destino. I luoghi della fiction del commissario Montalbano, a Punta Secca, dovranno essere attenzionati, dopo la tornata elettorale, con un progetto organico: dalla piena fruzione delle spiagge, ai servizi minimi essenziali, bagni pubblici, docce e parcheggi ampi e confortevoli, alla caserma dell’ex Finanza, rimasta per troppi anni un rudere pericolante e ricettacolo di rifiuti. La ditta che ha redatto il piano particolareggiato, la Mg costruzione, si è rivolta alla magistratura al fine di ottenere il rimborso delle spese sostenute per la redazione del piano di recupero redatto dai progettisti Giovanni Pellegrino e Matteo Gentile, previa richiesta dell’ufficio tecnico, per un importo pari a 468 mila euro. “Un posto incantevole – racconta Franco Agostinelli, un turista marchigiano che ha trascorso le vacanze pasquali in Sicilia -, deturpato da alcune costruzioni, all’ingresso di Punta Secca, che hanno cancellato la storicità del sito. Peccato davvero che il borgo di Montalbano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, sia tenuto in pessimo modo”. Maria Fanelli, una turista torinese, parla di una realtà unica del suo genere.

TRIS DI DONNE

Venerdì 13 aprile, alle 21, al Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T., il Teatro E. Piscator di Catania (Associazione Nuovo Mondo) presenta “Tris di Donne”, attraversando Stefano Benni con: Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena, regia di Simona Scuderi. Ingresso 10 euro. Informazioni 339.3234452 – 338.4920769.

RAGUSA, GIORNATE DELL’ORIENTAMENTO

Si terranno a Ragusa, presso il Liceo Scientifico E. Fermi, per il XIII anno consecutivo, le Giornate dell’Orientamento. Nei giorni 12 e 13 aprile, gli studenti delle scuole medie superiori della provincia, i loro docenti ed i loro genitori avranno l’occasione di conoscere i programmi formativi, le strutture, i servizi offerti dai vari atenei, per una più consapevole scelta universitaria. Ecco il programma del 12, con una giornata dal tema: “La vita dopo il Liceo: complessità di una scelta”. Ore 8,30: presentazione del convegno e saluto del dirigente scolastico. Ore 8,45 prof. Gaetano Lo Monaco (dirigente scolastico) tratterà il tema: “Come orientarsi davanti ad una scelta complessa). Ore 9,15: Giampiero Saladino (Confindustria) parlerà di “Opportunità professionali e imprenditoriali nel territorio ibleo”. Alle 9,45 Enfap Ragusa sul tema: “L’università secondo la legislazione attuale: struttura ed organizzazione”. Alle 10,05 testimonianze di ex alunni. Alle 11,10 break e dalle 11,25 alle 13,30 dibattito aperto.

Incendio in un vagone ferroviario alla stazione di Ragusa


Le squadre del Comando provinciale di Ragusa, sono intervenute, la domenica di Pasqua, per spegnere l’incendio divampato all’interno di una vagone merci, fermo presso il deposito ferroviario di Ragusa. I pompieri hanno provveduto a spegnere le paratie mobili ed il pavimento, tutti in legno. Il vagone non conteneva alcun carico. I vigili del fuoco hanno lavorato oltre due ore.

L’ultimo saluto a Paolo Garofalo nella Chiesa di San Giorgio a Modica

“Ho condiviso con Paolo la responsabilità del governo della Città, e ho trovato in lui un collaboratore e un amico leale, rispettoso, solidale nei momenti più difficili. Mi è stato accanto nei drammatici momenti che seguirono la morte del piccolo Giuseppe Brafa dimostrando un attaccamento alla città e ai cittadini veramente straordinari. Esempio di buona politica, generoso e altruista, riusciva con la sua bonomia a stemperare anche i momenti più difficili; il suo esempio rimane oggi un riferimento certo per andare avanti e continuare a governare la città. Rimarrà sempre nel cuore della sua Modica e dei modicani. Il silenzio e il pensiero della Città è oggi rivolto a Te”. Queste le riflessioni del sindaco di Modica, Antonello Buscema, che ha tenuto la commemorazione ufficiale davanti al feretro di Paolo Garofalo, il vice sindaco morto nella notte tra venerdì e sabato per un infarto. Sulla bara coperta da un cuscino di orchidee, le sciarpe degli ultras rossoblù il simbolo per l’amore per la squadra della sua città, le foto dei momenti più felici e poi le testimonianze, presenti e partecipate, in un raccolto dolore delle istituzioni: amministratori provenienti anche dai comuni vicini, forze dell’ordine, autorità civili, amici e semplici conoscenti. Otto i parroci che hanno concelebrato la messa.

Modica, in manette Gianluca Zafarana

Arrestato il pregiudicato sciclitano Gianluca Zafarana, 29 anni, sorvegliato di pubblica sicurezza. Il giovane è stato bloccato in viale Medaglie d’Oro dal Nucleo di Pronto Intervento della Polizia municipale. A seguito di segnalazione da parte di alcuni cittadini alla centrale operativa circa la presenza di individui sospetti, la pattuglia ha raggiunto il mercato ortofrutticolo, dove ha notato due giovani che, alla vista degli operatori, hanno preso strade diverse. Dopo un nuovo giro di perlustrazione il Nucleo è tornato in zona ed ha bloccato Zafarana insieme ad un giovane albanese di 18 anni, anche questi residente a Scicli. I due non hanno fornito motivazioni convincenti circa la loro presenza a Modica. L’albanese è stato rilasciato, mentre Zafarana è stato arrestato perchè, pur non potendosi spostare da Scicli, essendo sorvegliato speciale, era a Modica.

Continuano a ripetersi atti vandalici nei quartieri della città di Vittoria

“Da qualche settimana, i vari quartieri della città di Vittoria, Scoglitti compresa, continuano ad essere in mano ai vandali. Una situazione incresciosa che presuppone una maggiore attenzione, considerato che si tratta di un problema reale ed evidente”. E’il coordinatore cittadino di Grande Sud, Andrea La Rosa, a mettere in luce questa ulteriore problematica per il centro ipparino, facendosi promotore, assieme al gruppo consiliare “Un nuovo inizio”, di un’azione di sensibilizzazione che sarà portata avanti nei confronti dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine. “Queste ultime, alle prese con problemi di organico – continua La Rosa – vanno senz’altro ringraziate per gli sforzi profusi. Ma si comprende che c’è qualcosa che non va e dobbiamo capire come è possibile intervenire per bloccare questo fenomeno del vandalismo”.

Tennis tavolo, iblei in evidenza ai campionati regionali

La scorsa settimana si sono svolti al Palasport di Messina i campionati regionali Csi di Tennis Tavolo, valevoli anche come prova di qualificazione al Challenge Nazionale Csi di specialità. Ottimi risultati per le compagini iblee di Ragusa e Scicli, che han dominato in lungo e in largo nelle varie categorie dove vi erano rappresentanti figurando molto bene nelle graduatorie finali. Nel dettaglio. Categoria Ragazzi: 3′ posto per Marco Di Giacomo (Ragusa). Categoria Senior: 2′ posto per Rosario Parisi (Scicli). Categoria Veterani “A” 1′ posto per Peppe Di Giacomo (Ragusa) su Massimo Schembari (Ragusa) al 2′ posto. Categoria Veterani “B” 1′ posto per Franco Ministeri (Ragusa) su Nino Rossini (Scicli) al 2′ posto. Doppio: 3′ posto per la coppia sciclitana Pelligra/Scibilia.

“Colpo” alla Banca Agricola, indagini in corso

I carabinieri della Compagnia di Ragusa stanno analizzando tutte le immagini delle telecamere a circuito chiuso per dare un nome ed un volto ai tre rapinatori che venerdì alle 16,15 hanno portato via circa 200 mila euro, ai danni dell’agenzia 3 della Banca Agricola Popolare di Ragusa di contrada Mugno, alla Zona Industriale. La tecnica è la stessa usata il 22 febbraio nel colpo ai danni della Banca Carige di via Archimede quando i malviventi portarono via oltre 90 mila euro. Nel mezzo anche un colpo messo a segno ai danni di un istituto di credito di Enna, sempre con la stessa tecnica. Ad agire sono state tre persone che si sono introdotte all’interno della banca da una porta-finestra del retro. Tutti avevano il volto travisato da passamontagna ed i caschi integrali. Indossavano tute da lavoro. Appena entrati dentro la Bapr dell’Asi hanno subito immobilizzato il direttore ed i sei dipendenti presenti all’interno, chiudendoli a chiave in una stanzetta. I malviventi hanno, quindi, arraffato l’ingente somma che era pronta per essere depositata nel caveau. I dipendenti erano infatti intenti a contare il denaro visto che lo sportello era già chiuso al pubblico. Il lavoro è stato portato a termine con destrezza e in assoluta tranquillità. Subito dopo il terzetto, che avrebbe agito senza l’uso di armi, si è dileguato.

PASQUA, IL MESSAGGIO DI MONSIGNOR PAOLO URSO

“È Pasqua. Non abbiate paura e non fuggite”. Il vescovo della diocesi di Ragusa, Paolo Urso, intitola così il suo tradizionale messaggio per la Pasqua. “Ancora una volta – scrive il presule – ci scambiamo con gioia la bella notizia che Gesù, il crocifisso, è risorto e ci dà la possibilità di risorgere con Lui, di condurre una vita buona, vera e piena, di guardare avanti con serenità e fiducia. Il mio augurio pasquale vuole essere, quest’anno, soprattutto un invito a non avere paura di Dio e delle sorprese che ci riserva, a non fuggire davanti alle responsabilità che ci affida”. Poi riporta il racconto di Marco sull’esperienza delle tre donne che si recano al sepolcro di Gesù e non trovano il suo corpo. “Hanno una preoccupazione: l’ingresso alla tomba – continua il messaggio – è chiuso da una pietra molto grande, come faremo ad entrare? Chi farà rotolare la pietra? Quando arrivano (fate attenzione ai tre verbi perché indicano tre passaggi importanti per leggere la realtà), alzano lo sguardo, osservano con particolare attenzione e vedono che la pietra è già stata fatta rotolare. Entrano e si accorgono che c’è un giovane, seduto sulla destra, con indosso una veste bianca. Il narratore – continua il vescovo Urso – annota la reazione delle tre donne: ebbero paura. Il giovane le incoraggia: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove lo avevano posto… Cosa fanno le donne? Escono e scappano via perché sono piene di spavento e di stupore. Non solo. Non dicono niente a nessuno perché sono impaurite”. Ed aggiunge: “Il dato che ritorna con insistenza è la paura… Ma cos’è questa paura? È incomprensione e incredulità. È la sorpresa di trovarsi di fronte ad un fatto non previsto perché non creduto possibile. Sì, è vero, Gesù aveva detto che sarebbe stato ucciso e che dopo tre giorni sarebbe risorto. Ma come si fa a credere che un morto possa risorgere! È lo stordimento che toglie la gioia… è mutismo provocato dal timore di essere fraintesi, giudicati male o non creduti. È rimanere senza parole, nella consapevolezza di non possedere il linguaggio adatto per esprimere l’esperienza fatta. Non dobbiamo avere paura di Gesù – dice il vescovo Urso -, non dobbiamo fuggire lontano da Lui, non dobbiamo diventare muti. Qualunque cosa Egli faccia e qualunque cosa Egli ci chieda. Gesù, il crocifisso risorto, ci ama e cammina con noi”.

La ragazza, in stato vegetativo, da due settimane è alla Suap Il padre di Sara ringrazia l’Asp

Sara Di Natale è una giovane che da cinque anni vive in stato vegetativo dopo aver ingerito una polpetta “farcita” di solfiti, sostante dannose per l’organismo. La sua storia è stata portata alla luce dal papà Luciano che, qualche anno, si batte per ottenere diritti per questi cittadini spesso “invisibili”. Raccolte di firme, interventi sulla stampa ed ogni utile iniziativa per riportare l’attenzione sull’assistenza che si deve a queste persone. A luglio è stata attivata la Suap, la speciale unità assistenziale permanente, in piazza Igea, con sei posti letto, anche se a breve dovrebbero essere aggiunti altri. “Ho ricoverato Sara alla Suap 15 giorni fa – racconta Luciano – perché, dopo più di cinque anni di permanenza a casa, io e mia moglie avevamo bisogno di un periodo di riposo (soprattutto di poter dormire la notte senza doverci alzare per assisterla). Abbiamo avuto delle titubanze prima di ricoverarla, ma adesso che lo abbiamo fatto siamo veramente contenti perché abbiamo avuto la sorpresa di trovare un reparto ben organizzato, con personale motivato e dotato di grande umanità. Sono sei i pazienti attualmente ricoverati. Sono – spiega Di Natale – pazienti in stato vegetativo che hanno avuto un grave insulto al sistema nervoso centrale ed hanno bisogno di un elevato impegno umano ed assistenziale. Per mobilizzare mia figlia, cioè alzarla dal letto, vestirla e metterla in carrozzella, ogni mattina un infermiere e due operatori socio sanitari impiegano una buona mezzora ed eseguono tale lavoro con dedizione e passione. Loro – continua la lettera – hanno capito che se prendi una persona e quando la lavi e la vesti non la tratti come un oggetto ma l’accarezzi, le parli e la stimoli allora le invii dei messaggi che vengono recepiti dal suo sistema nervoso. E se qualcuno di questi pazienti riprende coscienza è dovuto anche all’atto terapeutico e riabilitativo, ovvero al modo con cui vengono seguiti e curati. Una società civile che si definisca tale, e quella ragusana sicuramente lo è, deve sapere trovare le risorse per dare assistenza alle persone in stato vegetativo. La Suap di Piazza Igea – conclude – è sulla buona strada per dare un sostegno concreto alle famiglie”.

La Pasqua in tempi di crisi, riflessione del segretario del Pd

“A Pasqua si augura pace e serenità, ma in moltissimi casi, purtroppo, anche quest’anno sono gli elementi che mancano oggi nelle famiglie, investite in pieno dalla crisi e dalla recessione che hanno colpito il nostro Paese”. Inizia così una nota che contiene le riflessioni del segretario provinciale del Pd Salvatore Zago, il quale aggiunge: “Le statistiche – continua – quasi quotidianamente danno un quadro impietoso sullo stato in cu iversa l’Italia, dal lavoro alla disoccupazione, delle imprese al commercio, ai consumi. I numeri sono davvero impressionanti e mai si sarebbe potuto immaginare che la crisi potesse toccare questi livelli”. Ed aggiunge: “Un contesto senza dubbio difficile ma che bisogna affrontare con forza per uscirne. In tutto questo la politica deve riappropriarsi dei suoi valori, svolgere il suo ruolo e fare il proprio dovere fino in fondo per superare questo momento”. E assicura: “Come Partito Democratico, a tutti i livelli, stiamo lavorando per un futuro migliore, per offrire una prospettiva di ripresa, di sviluppo, di crescita e occupazione complessivi a tutti gli italiani, giovani, adulti, anziani, donne, uomini, al nord, al sud e al centro dell’Italia”.

PASQUA, IL MESSAGGIO DI MONSIGNOR STAGLIANO’

Al centro della riflessione del vescovo della diocesi di Noto, monsignor Antonio Staglianò, c’è l’invito alla carità. “L’umanesimo cristiano – scrive – sfida le relazioni disumane dell’indifferenza”. Il suo messaggio, proposto in occasione della Quaresima e della Pasqua, parte dalla riflessione sul peccato e selle conseguenze che da esso derivano a livello personale e comunitario. “Allo specchio di questa condizione post umana della nostra cultura narcisistica dell’amore di sé in faccia alla sofferenza dell’altro e degli altri (fossero anche mogli e mariti o figli abbandonati per l’esigenza di rifarsi una vita secondo l’etica della vita è mia e me la gestisco io), la Quaresima – scrive il presule – resta il tempo propizio per ritornare in se stessi, cioè nella verità di sé, scoprendo le radici sostanziose e belle del proprio sé in verità: siamo dono, apertura, dedizione, cura, capacità fraterna, relazione amativa, comunione fino al sacrificio, amore. Si noi siamo amore. Ed è bello scoprire che è questa la rivelazione del Dio dei cristiani: Dio è amore. Un’affermazione su Dio – continua – che immediatamente si ripercuote nello svelamento di quello che sono io: io sono amore”. E in questo contesto si legge il “messaggio” della Pasqua che è l’attuazione massima di questo amore di Dio.

PASQUA A RAGUSA

La fede e il dolore nelle giornate della Passione del Signore; giornate dedicate al silenzio e alla devozione, in attesa della festa della Resurrezione. Questi elementi hanno contrassegnato venerdì sera il lento incedere, all’uscita del Duomo di San Giorgio, sino a raggiungere la piazza antistante, della solenne processione del Venerdì santo animata da centinaia di fedeli. Uno dei riti religiosi più antichi della città di Ragusa. Accompagnati da due ali di devoti con in mano i ceri votivi e dal suono mesto della banda musicale “San Giorgio”, i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata, l’uno dinanzi all’altra, sono stati portati in processione lungo via Arezzo sino a raggiungere, attraversando via XI febbraio, piazza della Repubblica e quindi la chiesa delle Anime sante del Purgatorio. Poi la processione, passando per via del Mercato e via Orfanotrofio, ha raggiunto piazza Odierna, facendo ritorno, attraverso corso XXV aprile e piazza Pola, in piazza Duomo. Il rito religioso del Venerdì Santo a Ibla viene celebrato da secoli insieme alle altre processioni tenutesi in occasione delle “Quarantore di adorazione”, animate dalle confraternite del quartiere barocco. I riti sono proseguiti anche nella giornata del Sabato santo con la celebrazione dell’Ora della madre, alle 18, presso la chiesa madre di San Giorgio. Alle 22, al Duomo di San Giorgio e alla chiesa di San Tommaso, la veglia pasquale e, a seguire, la Santa Messa. Domenica, giorno di Pasqua, le Messe saranno celebrate al Duomo, alle 11 e alle 12, e a San Tommaso, alle 12 e alle 18. La Santa Messa solenne, infine, è prevista al Duomo di San Giorgio alle 19. A Ragusa superiore Via Crucis, venerdì sera, lungo le strade del centro storico. La processione con i simulacri della Passione di Cristo è partita dalla Cattedrale di San Giovanni Battista, dove ha fatto ritorno accompagnata dai fedeli che hanno partecipato con la preghiera. Sabato Santo, alle 23, veglia pasquale in Cattedrale e Santa Messa. Domenica di Pasqua, sempre in Cattedrale, la Santa Messa sarà celebrata alle ore 8.00, 10.00, 11.30 (presieduta dal vescovo mons. Paolo Urso) e 19.30.

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