06-11-2025

NISCEMI, NO AL MUOS IL PD DI RAGUSA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE

Anche il Pd di Ragusa è stato presente alla manifestazione No Muos, che si è svolta sabato a Niscemi. Nel paese nisseno si è recata una nutrita delegazione del Partito Democratico ragusano formata soprattutto da giovani. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, ha dichiarato: “E’ stata una partecipata e sentita manifestazione contro un sistema radar americano”, ha detto Calabrese. “Alla manifestazione erano presenti numerosi sindaci della Sicilia orientale – si legge nella nota del Pd – oltre alla Provincia regionale di Ragusa con il proprio gonfalone”. “L’auspicio del Pd è quello che la città di Ragusa – ha detto ancora Calabrese – possa partecipare con una propria rappresentanza istituzionale alle prossime iniziative che si terranno”.

Processo al primario di Oncologia del Maria Paternò Arezzo di Ragusa

Udienza dedicata ad altri due testi del Pm Marco Rota nel processo a carico di Carmelo Iacono, imputato di peculato e concussione, reati che sarebbero stati commessi dal maggio 1997 al settembre del 1999, quando il medico lavorava presso l’Unità operativa di Oncologia dell’ospedale Civile. Le indagini sono state svolte dai Nas dei Carabinieri. Davanti al Tribunale (presidente Andrea Reale, a latere Rosanna Scollo ed Ivano Infarinato) l’unica a costituirsi parte civile è stata l’Azienda sanitaria provinciale 7. Secondo l’accusa il dottore Iacono, abusando della sua qualità, avrebbe programmato e attuato, oltre a quelli dovuti, anche accertamenti ed esami di competenza dell’Unità di Chirurgia, ricoverando 37 pazienti nei confronti dei quali disponeva indagini specialistiche finalizzate alla preparazione dei pazienti all’intervento chirurgico effettuato poi a Catania in clinica. Uno dei testi ha ricordato che nel 1998 la moglie è stata sottoposta, dopo gli accertamenti eseguiti in ospedale, ad intervento chirurgico in una clinica privata a Catania. “Tutto è andato bene – ha detto il teste. Mia moglie è morta dopo 11 anni dall’intervento al seno per un carcinoma. Perchè siamo andati a Catania? Perchè a Ragusa, in ospedale, Iacono non poteva eseguire interventi chirurgici per la nota diatriba con i colleghi di Chirurgia Generale. Prima di andare a Catania il dottor La Monica mi ha sconsigliato un viaggio a Milano, perchè all’intervento doveva seguire un ciclo di chemioterapia. Gli accertamenti? Li abbiamo fatti in ospedale, così come le medicazioni post intervento”. E’ stato sentito un collega del dottor Iacono, andato in pensione nel ’99 che ha detto che prima gli interventi si facevano in Oncologia, sia col primario Ferrera che con Iacono, poi, è arrivato il divieto.

Ricordo di Giombattista Xiumè nella puntata n. 652 di Come Eravamo

Sabato 31 marzo ore 14.30, 18, 21, 24, 1.30 e domenica 1 aprile alle 8, andrà in onda una sintesi della trasmissione Rotonova dell’8 giugno 1989 condotta da Franco Portelli con in studio Giombattista Xiumè, Francesco Aiello, Emanuele Giudice e il giornalista Giovanni Gurrieri. Nella stessa puntata andranno in onda alcune interviste realizzate il 2 febbraio 1993 da Lina Carpinteri ad alcuni componenti della compagnia la Giara di Giarratana, con l’attrice Loredana Cannata.

Dossier di Cittadinanzattiva. TASSA SUI RIFIUTI, RAGUSA FRA LE CITTA’ SICILIANE CON I MAGGIORI AUMENTI

Presentato il Dossier annuale sui rifiuti curato dall’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. La Sicilia, subito dopo la Campania, è la regione dove è più alta la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (48 euro in più rispetto alla media nazionale che si attesta a 246 euro). Fra le città siciliane, che hanno visto un incremento sul tariffario, vi è il capoluogo ibleo, Ragusa. “A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997 – si legge nel documento diffuso da Cittadinanzattiva a commento del Dossier -, nessun capoluogo siciliano, ad eccezione di Agrigento, è passato dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2010, tra i capoluoghi, Ragusa e Catania hanno fatto registrare un corposo incremento tariffario (rispettivamente +10,1% e +8,5%). Dal 2007 ad oggi – si legge ancora nella nota di Cittadinanzattiva – gli aumenti sono stati consistenti a Caltanissetta (+40%), Trapani (+34,6%) e Ragusa (+31,8%)”. Lo studio realizzato dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è un’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di 100 mq. L’indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2011. Dai dati diffusi da Cittadinanzattiva, a Ragusa, la famiglia tipo presa in considerazione nel 2007 pagava 198 euro di Tarsu, nel 2010 ne pagava 237, mentre nel 2011 la tariffa per i rifiuti è schizzata a 261 euro, con una variazione percentuale fra il 2010 ed il 2011 pari al +10,1% e fra il 2007 e il 2011 pari a +31,8%. Eppure i cittadini del Sud Italia producono meno rifiuti rispetto al resto della penisola, ma smaltirli costa loro di più rispetto al resto degli italiani. La media pro capite dei rifiuti prodotti al Sud è pari a 493 kg; ogni cittadino ragusano ne produce qualcosa in più rispetto alla media del Meridione, ovvero 514 kg (il dato è riferito al 2010 e Cittadinanzattiva lo prende dall’Ecosistema Urbano 2011 di Legambiente), e la città differenziava nel 2010 il 12,8% dei rifiuti (con un calo rispetto al 2009 del -2,8%, secondo i dati forniti da Cittadinanzattiva e attinti dall’Ecosistema Urbano 2011 e 2010 di Legambiente), mentre la media del Meridione d’Italia per quanto riguarda la differenziata è del 19%, quella del Centro Italia è del 25% e quella del Nord Italia del 48%.

Ragusa: No Muos, centrodestra paralizzato

Il consigliere del movimento Città, Enrico Platania, è stato chiarissimo: è da irresponsabili – ha detto – non tenere in considerazione i dubbi e l’allarme creati da questo sistema satellitare. Sarebbe bastata un po’ di giudizio libero per accogliere la mozione presentata dall’opposizione in consiglio comunale, ma il diktat di Nello Dipasquale era chiaro: attenersi alle relazioni ufficiali degli uffici preposti a valutare i pericoli delle onde elettromagnetiche. Quando si tratta di fare cagnara populista, sta con i Forconi, annunciando persino il blocco delle autorizzazioni per le perforazioni petrolifere, in attesa di un calo del prezzo della benzina; quando sono invece controinformazione e ambientalisti a creare il legittimo sospetto per un impianto – in questo caso il Muos -, forse pericoloso, Nello Dipasquale ritrova la naturale dimensione da conservatore e reazionario, alla faccia del territorio. Mentre il movimento No Muos cresce, tanto che i sindaci, da Niscemi a Vittoria, si mobilitano in un comitato per meglio capire gli effetti di questo sistema sulla salute e sull’ambiente, Dipasquale ordina ai suoi di non prendere posizione. Il movimento Città scrive: “Giovedì sera in consiglio comunale si è consumata l’ennesima offesa alla funzione del civico consesso e alla dignità dei consiglieri. Il Consiglio è ormai ridotto a un mero circolo di conversazione in cui ciascuno approfitta della tribuna per affermare a gran voce il proprio pensiero nei confronti dell’opinione pubblica, ma si astiene poi dall’assumere decisioni consequenziali e coerenti con quanto già sostenuto se non riceve prima il placet di chi, dal di fuori dal Consiglio, muove le fila di ogni decisione. Giovedì – scrive il movimento Città – si discuteva di un ordine del giorno proposto dal Pd contro il Muos in corso di costruzione a Niscemi e nonostante durante il dibattito, almeno a parole, tutti i consiglieri si erano dichiarati favorevoli all’approvazione, alla fine della seduta i consiglieri della maggioranza hanno richiesto un rinvio del voto senza fornire spiegazione alcuna ed imponendo solo la forza dei numeri. E’ stata così mortificata – scrive il movimento Città – l’intera seduta del Consiglio resa vana dall’immotivato rinvio del voto finale. Ed è stata perfino offesa l’intelligenza di tutti i Consiglieri che pur avendo già manifestato l’incondizionato sostegno all’ordine del giorno non hanno potuto o voluto votarlo per la capricciosa decisione di chi ha pensato che il voto dovesse essere differito ad altra seduta”- conclude il movimento Città.

No Muos, Italia dei valori presenta interrogazione in Parlamento

Interrogazione parlamentare presentata dal gruppo di Italia dei Valori al Senato su richiesta del capogruppo in Consiglio Provinciale Giovanni Iacono. Il Muos è un sistema di 40 trasmettitori a sistema elicoidale Uhf di varia grandezza e potenza. “Il potenziale pericolo per l’installazione del Muos – dice Giovanni Iacono – investe l’aeroporto di Comiso, più che la salute dei cittadini. Infatti in condizioni normali il fascio di onde elettromagnetiche emesse dal Muos dovrebbe essere alto e fuori anche dalle rotte aeree, ma non si possono escludere eventi calamitosi e/o sismici che potrebbero produrre un puntamento errato anche di una sola delle tre antenne con conseguenze devastanti a partire dai possibili aerei che ne verrebbero investiti.”. La fondatezza di tali perplessità, spiega Giovanni Iacono riportando documenti ufficiali, “è data dal cambio di sito tra l’originario Sigonella e il finale Niscemi”.

No Muos, il sindaco di Vittoria scrive al Capo dello Stato

Giuseppe Nicosia ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, al Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, e al Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, per chiedere il loro intervento al fine di revocare o sospendere le autorizzazioni concesse per l’installazione della stazione Muos a Niscemi. “Intendo sottoporre all’attenzione delle SS.LL. – si legge nella missiva – il forte allarme sociale legato ai possibili rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’installazione della stazione terrestre del sistema Muos di telecomunicazione satellitare della Marina Militare Usa in territorio di Niscemi. L’infrastruttura, già oggetto di un protocollo d’intesa siglato in data 1 giugno 2011 tra il Ministero della Difesa e la Regione Siciliana, oltre a destare preoccupazioni per l’impatto ambientale e per le possibili interferenze con i sistemi di volo dello scalo aeroportuale di Comiso, che in linea d’aria dista appena quindici chilometri dalla stazione Muos e la cui apertura è imminente, suscita allarme anche per i probabili danni alla salute, provocati dalla esposizione ai campi elettromagnetici della infrastruttura. Quest’ultimo aspetto, – scrive il sindaco di Vittoria al Presidente Napolitano – è stato evidenziato da uno studio di Massimo Zucchetti, professore ordinario di Impianti Nucleari al Politecnico di Torino, e di Massimo Coraddu, consulente esterno del dipartimento di Energetica del Politecnico ed ex ricercatore dell’istituto nazionale di Fisica nucleare. I risultati della ricerca, che ha ritenuto incompleti e affetti da innumerevoli incongruenze i dati tecnici forniti dalle autorità militari, contestano – scrive il sindaco di Vittoria – le analisi condotte dall’Arpa Sicilia ipotizzando come conseguenza dell’entrata in funzione dei trasmettitori del Muos un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici, e inducendo i due docenti universitari a chiedere al Presidente della Regione Siciliana di sospendere l’autorizzazione concessa. Sono sorti negli ultimi mesi diversi Comitati No Muos; ad oggi, però, – scrive il sindaco di Vittoria – gli appelli e le manifestazioni di sensibilizzazione non hanno sortito alcun effetto e nessuna presa di posizione da parte degli enti competenti. Pertanto chiedo che al di là dei protocolli, sicuramente importanti perché vertono in materia di sicurezza militare, si provveda a revocare o almeno a sospendere le autorizzazioni concesse, in attesa – scrive il sindaco di Vittoria – che ulteriori accertamenti dissipino ogni dubbio sull’effettiva pericolosità dell’installazione, i cui effetti potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio e per la sua popolazione. Sento il dovere di ricordare – scrive il sindaco di Vittoria al Presidente Napolitano – che questa terra, già afflitta dalla presenza della mafia oltre che da due impianti petrolchimici (Gela e Priolo), ha una forte vocazione pacifista, e negli anni Ottanta fu teatro di una massiccia azione di protesta – che vide impegnato in prima persona Pio La Torre – contro la Base Nato di Comiso. Rivolgo il mio accorato appello – scrive il sindaco di Vittoria Nicosia al Presidente Napolitano – affinché il nostro territorio non debba oggi subire, in quanto area interessata al probabile raggio d’azione delle onde elettromagnetiche, le conseguenze dannose dell’operatività della stazione Muos. La Sicilia non può e non deve diventare la pattumiera d’Italia; i nostri figli non possono vedere ipotecati il loro futuro e la loro salute”.

NUOVE LICENZE AD IBLA. ASCOM E CNA “SCELTA GRAVE E PERICOLOSA”

Nonostante le liberalizzazioni, l’apertura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande passa ancora dai Comuni che hanno la facoltà di tutelare particolari zone del territorio prevedendo divieti o limitazioni per sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità. Cosa accade a Ragusa nei quartieri di Ibla e Marina? Dopo i danni provocati da un eccessivo rilascio di autorizzazioni all’apertura di bar e ristoranti, il sindaco di Ragusa aveva disposto nel 2010 di non consentire il rilascio di ulteriore autorizzazioni. A distanza di un anno e mezzo da quel provvedimento, l’assessore Migliore, ha ritenuto di volere rimodulare la determina sindacale perché, a suo dire, a Ibla sono venute meno le ragioni che avrebbero creato pregiudizio alla sostenibilità ambientale, ivi compresa la tutela dell’ordine pubblico e del controllo del consumo degli alcolici. A Marina di Ragusa, pur esistendo ragioni di sostenibilità ambientale, il Comune, intenderebbe allargare l’area in cui sarebbe consentita l’apertura di nuovi pubblici esercizi. All’Ascom e alla Cna la scelta non piace: “Noi riteniamo che, a differenza di Marina di Ragusa, il volere consentire l’apertura di nuovi bar e ristoranti a Ibla, è una scelta grave e pericolosa, specialmente per le ragioni addotte dall’assessore Migliore che appaiono ingiustificate. Infatti non si comprendono le scelte dell’Amministrazione comunale che se da un lato è propensa a consentire nuove aperture di bar e ristoranti a Ibla e a Marina di Ragusa, dall’altro, proprio in quelle zone, è altrettanto propensa ad emanare provvedimenti di limitazione dell’orario di apertura degli esercizi allo scopo di evitare l’inquinamento acustico, di garantire la quiete pubblica e l’ordine pubblico, soprattutto in estate”. Ascom e Cna chiedono che “l’assessore riveda il proprio intendimento, mantenendo ancora in vigore il divieto di nuove aperture di pubblici esercizi in particolare a Ibla”.

IMU, A RAGUSA SECONDA CASA ALL’8,6

Arriva la stangata e non solo dal governo Monti. Il Comune di Ragusa ha già comunicato nel corso di un convegno “tecnico” la botta che darà ai ragusani. Prima casa al 4 per mille, seconda 8,6. In media, si pagherà più del doppio rispetto all’Ici. Note dolenti sulla concreta applicazione della “nuova Imu” secondo quanto è emerso nella giornata di approfondimento organizzata dall’Associazione commercialisti. L’orientamento dell’amministrazione Dipasquale è stato dichiarato dal primo cittadino e dall’assessore Michele Tasca. “Per quanto concerne la prima casa, si pensa di mantenere la tariffa standard del 4 per mille. Per la seconda casa, invece, ci sarà un piccolo ritocco e si passerà dal minimo del 7,6 all’incremento di un punto percentuale (8,6 per mille) non dimenticando che il cinquanta per cento di queste somme andranno allo Stato. Si tratta di calcoli ancora non definitivi e che, però, sono gli unici possibili in quanto ci consentiranno – ha detto Tasca – di mantenere gli introiti dello scorso anno e, quindi, di non snaturare l’impalcatura del bilancio”.

POZZALLO, ARRESTATI QUATTRO EXTRACOMUNITARI

Quattro extracomunitari sono stati arrestati dai militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo nel corso di mirati controlli di polizia marittima effettuati all’interno del Porto di Pozzallo martedì notte. I militari della Capitaneria di Porto hanno sorpreso, in flagranza di reato i quattro (tre tunisini, fra cui una donna, e un egiziano) intenti a smontare e sottrarre alcune parti meccaniche dei motori marini installati a bordo dei motopesca sottoposti a sequestro per trasporto illegale di migranti e depositati e custoditi all’interno di un’area portuale interdetta nella banchina di riva dello scalo pozzallese. I quattro sono stati fermati mentre erano in procinto di allontanarsi dal porto a bordo di un’automobile. Sotto il diretto e costante coordinamento della Procura della Repubblica di Modica, sono stati esperiti tutti gli accertamenti di Polizia giudiziaria che hanno portato all’arresto. Recuperata la refurtiva, rinvenuta all’interno del bagagliaio dell’auto (che è stata sottoposta a sequestro) con cui i quattro si stavano allontanando dal porto. I tre uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Modica Alta, mentre la donna è stata condotta al carcere di contrada Pendente a Ragusa. L’Autorità Giudiziaria venerdì ha convalidato gli arresti.

PROTOCOLLO BANCHE – IMPRESE

Sarà attivato presto anche a Ragusa il protocollo nazionale d’intesa siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, e Unioncamere finalizzato a favorire iniziative ed interventi che possano servire a migliorare il rapporto tra banche ed imprese a partire dalla possibilità di accesso al credito alle piccole aziende. A riguardo si è svolta una riunione alla Camera di commercio di Ragusa con numerosi esponenti del mondo bancario provinciale, e commercialisti. “La Camera di Commercio che è la casa delle imprese – ha ricordato Carmelo Arezzo – vuole imporsi come la sede in cui far convergere le comuni progettualità dei diversi partner che credono nella capacità delle nostre imprese di modificare il proprio approccio con le banche”.

MOSTRA DI SCALOGNA A COMISO

“Datemi gigli”: così s’intitola la mostra del pittore Cesare Scalogna che s’inaugura sabato 31 marzo, nei locali dell’Associazione Culturale Leali in via Papa Giovanni XXIII 87, di fronte la Chiesa dell’Annunziata a Comiso. “Cesare – afferma il presidente dell’Associazione Leali prof. Angelo Iemulo – è un artista semplice e sincero e si è distinto come mastro fioriere presso la scuola di Cesena”.

Incidente autonomo sulla Vittoria – Gela, muore donna di Niscemi

Non ce l’ha fatta la 40enne di Niscemi rimasta vittima di un incidente stradale lungo la Gela – Vittoria, venerdì mattina. Gaetana Lombardo è morta all’ospedale di Caltanissetta dov’era stata trasportata in elisoccorso. Il sinistro, autonomo, è avvenuto intorno alle sette del mattino, nei pressi di contrada Fiumara. La donna si stava recando al lavoro in un’azienda agricola di Vittoria. Era alla guida della sua Fiat Punto che, per cause ancora da chiarire, è finita fuori strada andando a sbattere contro un muro a lato della carreggiata. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri.

Minaccia l’ex moglie, arrestato modicano

Gli agenti del Commissariato di Modica hanno arrestato, nella zona del polo Commerciale, un 39enne per minacce e porto abusivo di arma da fuoco. L’uomo aveva una pistola dentro il marsupio. E’ stata la ex moglie a chiedere aiuto alla Polizia al culmine dell’ennesima lite che sarebbe legata alla difficoltà del padre di vedere i suoi tre figli dopo la separazione. L’uomo sarebbe andato a prendere i figli a scuola. Poi avrebbe chiamato l’ex moglie minacciando gravi conseguenze se non gli avesse consentito di stare coi suoi figli. La donna allora gli ha chiesto di vedersi, e così è stato. Ma quando si sono visti, la donna ha minacciato di chiamare il 113, allora lui l’ha minacciata, le avrebbe anche sottratto il cellulare. Poi si sarebbe allontanato. Poco dopo la Polizia lo ha fermato.

Costituito comitato permanente per la ferrovia

Un comitato permanente della mobilità per il rilancio del trasporto ferroviario della provincia di Ragusa è stato costituito al termine della riunione indetta dal presidente della Provincia, Franco Antoci, doppo la conferenza provinciale che si è tenuta lo scorso mese di febbraio. La riunione che ha registrato la partecipazione dei rappresentanti dei comuni iblei, delle associazioni datoriali e dei sindacati dei trasporti si è chiusa con la costituzione del comitato permanente dopo aver appreso, per l’ennesima volta, dei ritardi della Regione Siciliana e di Trenitalia, che, ad oggi, oltre alla mancata risoluzione delle perenni problematiche discusse già in altre occasioni, non hanno permesso neanche l’avvio della nuova edizione del Treno barocco. Tutti i partecipanti hanno dato la loro disponibilità alla costituzione di questo Comitato, i cui obiettivi finali sono il ripristino delle corse soppresse; la riattivazione dello scalo merci di Ragusa (che porterebbe ad una notevole riduzione dei costi di trasporto per le imprese); l’avvio di una sinergia istituzionale con i comuni per l’interconnessione tra il trasporto urbano cittadino e quello ferroviario; il ruolo di interlocuzione privilegiata con la Regione sulle tematiche del comparto; la rivalorizzazione delle stazioni ferroviarie e delle aree connesse.

VIRTUS A CACCIA DI PUNTI

Quart’ultima della regular season per la Nova Virtus che, nell’anticipo di sera sera al Centro sportivo Viola, sarà di scena sul parquet della Nuova Jolly Reggio Calabria. Contro la robusta e quadrata Nuova Jolly di coach Ortenzi che, peraltro, cerca due punti preziosi per scongiurare il play-out, la Nova Virtus mira anch’essa a vincere per tenere ancora in vita proprio la flebile speranza di poter agguantare gli spareggi-salvezza.

Rapinano connazionale: lui condannato, lei assolta

E’ finito con una condanna ed un’assoluzione il processo ai danni dei due rumeni arrestati il 22 novembre scorso in quanto ritenuti autori della rapina ai danni di una rumena di 35 anni, che sette giorni prima era stata trovata ferita e dolorante sull’asfalto, nella zona del mercato ortofrutticolo. Sono due connazionali della straniera, un uomo e una donna, entrambi braccianti agricoli occasionali. Si tratta di Maricel Oboroceanu, 37 anni, e Doina Munteanu, 43. I due sono comparsi davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo; al termine del processo col rito abbreviato la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione è scattata ai danni di Oboroceanu, giudicato colpevole di rapina mentre è stato prosciolto per il reato di lesioni. La donna, invece, è stata assolta da entrambi i reati.

Droga, ai domiciliari Salvatore Cacciaguerra

Convalidato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa l’arresto di Salvatore Cacciaguerra, 26 anni, messo a segno dalla Guardia di Finanza che ha scoperto una piantagione di marijuana all’interno di una serra nelle campagne di Acate. Il giudice Claudio Maggioni dopo la convalida ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

E’ MORTO IL PROFESSORE GIOMBATTISTA XIUME’

E’ morto a Ragusa a 89 anni l’ex senatore Giombattista Xiumè che per anni aveva diretto la divisione di Chirurgia dell’Ospedale “Paternò Arezzo” di Ibla. Originario di Scicli, militò nelle fila del Movimento Sociale Italiano prima e di Alleanza Nazionale dopo. Xiumè è stato senatore della Repubblica nella XXII legislatura e deputato regionale. E’ stato anche presidente del Consorzio Universitario Ibleo e un paio di anni fa aveva dato alle stampe “Ombre della sera”, un libro autobiografico. Molto conosciuto in provincia per la sua professione di medico, da tutti apprezzato e stimato. Ai familiari del professore Giombattista Xiumè le condoglianze di Tele Nova.

ANTIMAFIA E SCUOLA. LA TESTIMONIANZA DI UNA STUDENTESSA

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che una studentessa della scuola Marconi di Vittoria ha fatto avere alla redazione di Tele Nova. Nella lettera si parla di un progetto realizzato dall’istituto scolastico. “Quest’anno la mia scuola ha organizzato un progetto per indurre i ragazzi al rispetto delle regole e quindi alla legalità. Dopo vari incontri pomeridiani, giorno 13 e 14 febbraio 2012 abbiamo avuto la possibilità di visitare i luoghi, dove in Sicilia è stata principalmente presente la mafia. Abbiamo visitato l’agriturismo “Terre di Corleone” diretto dalla cooperativa sociale Pio La Torre, che gestisce i terreni confiscati alla mafia, in particolare alla famiglia Riina. Abbiamo visitato Piazza Garibaldi, dove è posto il busto di Placido Rizzotto, un grande uomo che pur di difendere gli onesti, perse la propria vita. La “bottega dei sapori” di Libera è un’altra associazione contro la mafia, un edificio confiscato alla famiglia di Provenzano, dove abbiamo incontrato i giovani che gestiscono la bottega. Fra i tanti luoghi visitati, il Cidma ha catturato maggiormente la mia attenzione e la mia sensibilità. Il Cidma è il “centro internazionale della documentazione antimafia”, un grande edificio presso Corleone, dove sono esposte tante foto che raccontano la Sicilia negli anni passati, quando la mafia seminava terrore, ritraendo i mafiosi più conosciuti e tante delle tragedie a loro attribuite. Inoltre, raccoglie tutti i documenti relativi al maxi processo che interessò circa 400 mafiosi. Penso che questi progetti siano molto utili per i giovani per far si che prendano coscienza della realtà mafiosa e di quanti Grandi Uomini, come Falcone e Borsellino, hanno messo da parte la paura pur di combattere contro quelle persone che pretendevano il potere su tutto. Inoltre visitando Piazza Maggiore c’è stato permesso di vedere dove questi uomini hanno trascorso la loro infanzia, posti semplici, quartieri non ricchissimi e popolati da persone comuni. Crescendo in questi posti, Falcone e Borsellino, vedevano giornalmente i disastri della mafia, crescendo si rendevano conto della gravità della situazione ed essendo Siciliani volevano far qualcosa per salvare questa Terra. Decisero così di intraprendere questa lotta, convivendo con il rischio di perdere tutto in un solo istante, ma decisero di combattere fino alla morte e questo ai nostri occhi li rese Grandi Eroi”.

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