Tutto è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì, quando al centralino del Commissariato di Polizia di Vittoria è giunta la segnalazione di un extracomunitario che impediva le regolare circolazione dei veicoli all’incrocio tra via Palestro e via Fanti. Per di più, l’uomo danneggiava alcuni veicoli. Giunti sul posto, gli agenti hanno appurato che l’immigrato, Mohamed Ben Mahjoub, 38 anni, tunisino residente ad Acate, aveva litigato con un connazionale. Con l’ambulanza era stato trasportato poi in ospedale. Lì, il tunisino, palesemente ubriaco, si scagliava con calci e pugni nei confronti di chiunque gli si avvicinasse. Anche due agenti hanno riportato lievi ferite prima di bloccarlo ed arrestarlo per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
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RAGUSA, VILLETTE IN ZONA AGRICOLA, ISPEZIONE SULLE CONCESSIONI
A distanza di quasi due anni dalle richieste, l’assessorato regionale Territorio e Ambiente – Servizi vigilanza urbanistica, ha inviato gli ispettori a Ragusa per fare chiarezza su alcune concessioni edilizie che si configurerebbero come lottizzazioni abusive secondo Legambiente. Gli ispettori si sono presentati nei giorni scorsi al Comune, chiedendo una serie di documenti relativi a concessioni rilasciate negli anni scorsi sulla Ragusa – mare e nella zona di pre riserva del fiume Irminio. In particolare, per quanto riguarda uno dei due casi, segnalati in contrada Buttarella, Legambiente aveva già inviato nel 2011 una richiesta d’ispezione, che tuttavia a Palermo era stata archiviata, avendo ritenuto sufficiente la relazione dell’allora dirigente del settore Urbanistica di Palazzo dell’Aquila. Legambiente continuò la propria battaglia e presentò anche una denuncia alla Procura per ottenere l’accesso agli atti di quel procedimento, atti che solo qualche mese fa sono stati messi a disposizione dell’associazione ambientalista. Il 31 ottobre dello scorso anno, la nuova richiesta di ispezione, ora accolta. “Per “smontare” le tesi a difesa portate dall’allora dirigente del settore, Legambiente ha riportato una serie di sentenze. “Nel caso in esame – si legge nella richiesta d’ispezione – nella concessione ricorrono le condizioni previste nella sentenza della Suprema Corte di Cassazione per la definizione di lottizzazione e cioè la pluralità di edifici (quattro con sei unità residenziali) e la costruzione di una opera di urbanizzazione primaria, una strada, senza la quale non sarebbe stato possibile l’accesso alle singole unità immobiliari dalla strada provinciale Ragusa-Marina di Ragusa”. Gli ispettori di Palermo, come conferma il neo dirigente, Michele Scarpulla, hanno acquisito alcuni documenti, che poi andranno a valutare.
BLOCCO DEGLI ACCESSI ALLA SPIAGGIA DI PUNTA SECCA, I DENUNCIATI SALGONO A CENTO
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa, nel prosieguo delle indagini che sono scaturite dal sopralluogo condotto lo scorso 26 agosto sul litorale santacrocese, famoso per la fiction del Commissario Montalbano, hanno denunciato in stato di libertà altre quarantasei persone alla Procura della Repubblica. Un primo rapporto dell’indagine era già stato redatto e depositato in Procura dai militari della motovedetta di Pozzallo che quel giorno, in agosto, avevano già multato quindici persone per aver parcheggiato sul demanio marittimo. I militari “di mare” avevano poi denunciato due persone per aver installato su area demaniale una pedana e un gazebo. Recentemente le persone multate che non avevano tempestivamente pagato si sono viste recapitare a casa le ingiunzioni di pagamento superiori ai quattrocento euro. Nei mesi successivi l’intervento, i militari del Nucleo operativo e radiomobile ibleo avevano proseguito e approfondito gli iniziali accertamenti tesi ad individuare i responsabili delle altre irregolarità riscontrate. Sono stati ritenuti illeciti i blocchi delle vie d’accesso all’arenile, che la legge vuole siano libere e sgombre da qualsiasi cosa. Su alcuni accessi, sei in particolare, invece, erano state arbitrariamente poste opere, anche murarie, finalizzate a impedire ai turisti, e agli utenti della battigia in genere, l’accesso alla spiaggia, costringendoli a fare lunghi giri per trovare un accesso aperto. Dei sei accessi trovati bloccati da manufatti permanenti (inclusi anche quelli apparentemente temporanei come una catena, ad esempio), situati tra le località di Caucana e Punta Braccetto, sono stati individuati e identificati i proprietari delle abitazioni a valle della chiusura, che di fatto traggono vantaggio dalla “privatizzazione” dell’area. Queste persone, complessivamente sessantasei sono state tutte deferite in stato di libertà per il reato di “abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata”. Si tratta di persone dall’età e dall’estrazione sociale più disparata. La stragrande maggioranza sono ragusani e camarinensi, ma non mancano vittoriesi, comisani, catanesi, palermitani, e addirittura milanesi, varesini, ravennati e un fiorentino. Tra questi ci sono anche un avvocato, un architetto, un giornalista, impiegati pubblici. I manufatti (cancelli, muretti, pali e paletti) erano stati rimossi ai primi di febbraio con l’ausilio del comune di Santa Croce Camerina e l’assistenza dei Vigili del fuoco. Le indagini, dopo la rimozione dei cancelli, sono proseguite sulla scorta di quando riscontrato ”sul campo”. E così sono state individuate altre 46 persone, proprietarie a vario titolo dei terreni situati a valle dei cancelli, che grazie a questi s’erano creati nel tempo esclusivi e “privatizzati” accessi al mare. Questi quarantasei si vanno a sommare con i sessantaquattro individuati già dai primi di gennaio. E tolti alcuni che nel frattempo o erano deceduti o avevano venduto il proprio immobile, gli indagati per i varchi di Caucana e Braccetto sono ora un centinaio.
SETTIMANA NAZIONALE PREVENZIONE ONCOLOGICA
Dal 16 al 24 marzo si terrà la XII edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, uno dei principali appuntamenti della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha come obiettivo informare correttamente, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace, l’arma vincente contro i tumori. Scienza e medicina sono concordi nell’affermare che più di un terzo dei tumori non si svilupperebbe se mangiassimo in modo diverso. Una sana e corretta alimentazione è infatti un alleato indispensabile per la nostra salute. Come, per esempio, la “dieta mediterranea”, celebre per le sue virtù salutari, perché comprende molta frutta fresca, verdura e cereali, pesce, poca carne, e soprattutto l’olio extravergine di oliva, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore (in particolare dell’apparato digerente e del carcinoma della mammella). Per questo la bottiglia d’olio extravergine d’oliva è stato eletto testimonial storico della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica della Lilt. I volontari della Sezione Lilt di Ragusa saranno presenti la mattina di sabato al mercatino Campagna Amica della Coldiretti, dove offriranno la bottiglia d’olio extravergine di oliva – in cambio di un modesto contributo a sostegno delle attività promosse dalla Lilt e delle dotazioni di apparecchiature diagnostiche – accompagnata dalla distribuzione di un opuscolo informativo sui corretti stili di vita con consigli e ricette di importanti chef nazionali. Venerdì 22 marzo, alle 17,00, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, il Presidente della Lilt Ragusa, Maria Teresa Fattori, presenterà le iniziative della settimana nazionale della prevenzione oncologica ed il prof. Lorenzo Gafà terrà un elogio delle virtù salutari dell’olio extravergine d’oliva. Seguirà un concerto per pianoforte e flauto eseguito dal maestro Gianluca Abate e Sebastiano Molè. Testimonial d’eccezione della manifestazione sarà l’attore Gigi Proietti, che con la sua presenza sosterrà l’adozione, da parte di tutti, di corretti stili di vita, seguendo le semplici regole e le facili azioni comportamentali, promosse da anni dalla Lilt.
Situazione idrica, Partecipiamo lancia una petizione popolare
L’associazione “Partecipiamo” ha lanciato una petizione popolare per bloccare l’immissione di acqua non potabile nella rete idrica. Il presidente dell’associazione, Marcella Scrofani, la portavoce, Concetta Camillieri, e l’avv. Marco Dimartino, membro dell’associazione, hanno illustrato i dettagli dell’iniziativa. “Partecipiamo” è tornata a parlare anche dell’impiego di unità mobili di potabilizzazione. “Si consideri, volendo ragionare per difetto, che attualmente il Comune di Ragusa spende circa 100 mila euro al mese e ne fa spendere circa 300.000 ai cittadini – ha dichiarato l’avv. Marco Dimartino -; la nostra proposta costa, invece, solo 30.000 e consentirebbe di rifornire ai 15.000 cittadini interessati circa 202 litri di acqua a testa al giorno”. “Partecipiamo” girerà in camper su tutto il territorio comunale, spiegando l’iniziativa, alla ricerca delle almeno 300 firme necessarie per presentare la petizione. “Con la petizione popolare – ha spiegato la portavoce dell’associazione Concetta Camillieri – chiediamo al Commissario Rizza di tornare su suoi passi”.
Progeo Csain Ragusa 3 Cinquefrondi 0
Ancora una vittoria per la squadra di pallavolo maschile ragusana che milita in B2. La Progeo Csain ha superato per 3 set a 0 il Cinquefrondi. I ragusani arrivavano dalla sconfitta patita contro il Lamezia. Le ultime sei gare vedranno Benassi e soci far visita al Rossano, al Leonforte e al Vibo Valentia mentre saranno ospiti al pala Minardi Misterbianco, Trapani e Coordiner Catania. La Progeo è terza a meno 6 in classifica dalla capolista Trapani, che veleggia a quota 47, seguita da Lamezia (44). Trapani, però, ha giocato una partita in più di Lamezia e Progeo. Questi i parziali dell’incontro con il Cinquefrondi: 25-21; 30-28; 25-23.
ILLIMITATAMENTE…
Ritratto ingannevole quello di Giovanni Cosentini, ha perso 12 chili da quello scatto. Siamo in pieno falso ideologico o nel contorto e nevrotizzato senso del piacere? Perché si propone Large se poi si affligge nel restringimento corporeo mai pubblicizzato? Perchè non rinnova, ad ogni chilo perso, il cartellone? Proviamo a capire: fa parte della terapia? Ogni volta che incrocia il suo faccione si punisce e dimagrisce? Quindi è un esperimento sulle masse! Non più la democrazia partecipativa, bensì il tormento condiviso per via ottica. Settantamila persone coinvolte su questioni viscerali; solo Gandhi aveva, con gli strazi della carne, superato tale quantità. C’è però, anche fra i dipasqualiani, chi si è accorto che Cosentini ha bisogno di un sostegno. L’avvocato Michele Sbezzi ha lanciato un appello accorato: “Si faccia uno sforzo per costruire attorno a Cosentini un tavolo per la città”. Va be’ che hanno un candidato che deve mangiare, ma proprio tutti si devono sacrificare per ‘sta apparecchiata colossale? Al massimo noi ragusani gli portiamo l’acqua, prima che si finisca pure quella, e così la testiamo sul candidato per vedere se resiste o se ci muore. Tuttavia la tavolata non convince anche se servisse per dare un po’ di tregua a tutti ‘sti disgraziati dei candidati ancora senza volto che fanno come i matti. Sonia Migliore gira a 100 giga; ieri chiedeva la vicesindacatura a Nello Dipasquale, la candidatura al Pd, in mattinata odierna era certa che Territorio mollava per cedimento di Cosentini, poi trafelata se n’è andata persino dal nemico interno fuoriuscito, Franco Antoci, mentre suo padre, il Magnifico Lorenzo, attaccato al telefono chiamava l’intero arco costituzionale e civico sussurando pur di accasarla: “non lo capisci che tutti la vogliono a Sonia!”. Ed a proposito di Antoci, poche ore fa, i suoi lo avevano proposto come candidato alternativo per la derelitta destra (tanto che pensano di fare la lista con Enzo Pelligra che un po’ fascista lo è stato eccome) ma Nino Minardo ha giurato che preferirebbe buttarsi con Cosentini piuttosto che con l’ex presidente della provincia. Senza parlare del portavoce dei dissidenti udicini, Brinch, che suggerisce al Pd di candidare Emanuele Occhipinti per puntare su un moderato e togliersi di torno Calabrese – l’unico che c’ha i voti – e in questa versione centrista recuperare Tonino Solarino. E Barone? Era il “politico” più ridicolo del Mediterraneo, e in mezzo a tutto ‘sto casino “arrisultao” il più serio di tutti. Non vuole sentire ragioni, non demorde, non si allea, e si dice convinto di vivere in una città mafiosizzata. E Giovanni Occhipinti? Ha le gambe lunghe e tiene bene la posizione divaricata tra Dipasquale e il Pdl. E nel Pd? Gianni Battaglia come Nello Dipasquale spacca e attende, non riconosce Calabrese e tuttavia pretende che il segretario cittadino tanto disprezzato gli certifichi la titolarità del secondo circolo. Nelle stesse ore nelle alte sfere del Pd, a Palermo, l’onorevole Nello Dipasquale incontra Lupo per convincerlo che Cosentini è potenzialmente un gran compagno anch’egli. Finiamo con l’avvocato Enrico Platania e il dottore Giovanni Iacono candidati della sinistra integralistamasochista che gode tanto quando perde; lottano entrambi per l’acqua pulita, ma per carità, sempre separatamente. E il Movimento 5 Stelle? Non serve muoversi. Tutto pronto per la campagna elettorale. Verrà il loro leader Grillo per due comizi show, gli basta per riempire le urne. E come finisce con la tavolata di Cosentini? Bandita per tutti, illimitatamente.
Incidente stradale a Modica
E’ accaduto all’intersezione tra Via Napoli e Corso Garibaldi. Coinvolte una Renault condotta dal senegalese N.C.T., 51 anni, e un’Opel Corsa condotta da una donna di 49 anni, R.L.Y. Ferita la passeggera di quest’ultimo veicolo, l’americana T.M.E., di 55 anni, che è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. E’ stata giudicata guaribile in sette giorni. Sul posto la polizia locale per i rilievi.
La grave crisi idrica nel Comune di Ragusa Ferreri (M5S): “No all’uso in rete di acqua non potabile”
“No all’immissione di acqua non potabile nelle rete idrica cittadina”. Vanessa Ferreri, deputata del gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle, boccia senza mezzi termini la proposta avanzata dal commissario straordinario per risolvere la grave crisi idrica che ha colpito Ragusa. “Immettere in rete acqua non potabile – dice Vanessa Ferreri – non è una soluzione, anzi. Questa scelta potrebbe esporre a rischi sanitari le fasce più deboli della popolazione, anziani e bambini innanzitutto, e creare più disagi alle utenze domestiche e commerciali. Prima di fare un passo che potrebbe compromettere l’intero acquedotto di Ragusa – prosegue il deputato Ferreri – il commissario dovrebbe verificare la disponibilità di acqua derivante dai pozzi e dalle sorgenti che riforniscono l’acquedotto Asi. La disponibilità originaria, pari a circa 140 litri al secondo di acqua, non è del tutto utilizzata e a questa si potrebbe aggiungere l’acqua, (di cui va verificata preventivamente la potabilità) dei pozzi ex Enichem, recentemente acquisiti dall’Asi, anch’essi utilizzati solo parzialmente”. Secondo la Ferreri la crisi idrica affonda le radici nella rapina delle risorse del territorio e dell’ambiente. La soluzione al problema per la parlamentare 5 Stelle va ricercata nella rimozione delle cause dell’inquinamento, intervenendo sugli allevamenti zootecnici, adottando quelle tecnologie come la fitodepurazione che possono rendere compatibile la produzione zootecnica con la tutela della risorsa idrica, migliorando anche la redditività delle aziende. Tutti accorgimenti ignorati dalla precedente amministrazione nell’ottobre 2010 quando si inquinarono le sorgenti.
CRISI IDRICA RAGUSA IDV CHIEDE UN CONSIGLIO APERTO
I consiglieri comunali dell’Italia dei Valori di Ragusa, Salvatore Martorana e Peppe Tumino, chiedono la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto con un unico punto all’ordine del giorno, cioè la crisi idrica che attanaglia la città di Ragusa da oltre due mesi. Dichiarano infatti i due esponenti consiliari di IdV: “Riteniamo estremamente irresponsabile l’apertura dal 2 aprile dei pozzi ad oggi chiusi, la conseguente immissione dell’acqua nell’intera rete idrica cittadina e l’ordinanza che dichiara la non potabilità della stessa acqua a tutti distribuita; posto che dubitiamo che tutti i cittadini possano recepire l’ordinanza commissariale, siamo convinti – scrivono i consiglieri comunali Martorana e Tumino – che questa soluzione per provare ad arginare temporaneamente il problema sia assolutamente errata ed alquanto dannosa, insomma un rimedio peggiore del male! Eppure numerose sono state ad oggi le possibili soluzioni presentate all’Amministrazione Comunale da parte di libere associazioni di cittadini, movimenti, partiti politici e gruppi consiliari, soluzioni che comunque sono state vagliate dalla stessa Amministrazione ma, forse frettolosamente, – scrivono i consiglieri IDV – non ritenute utili ed idonee alla risoluzione del problema. Anche le associazioni dei consumatori e quelle dei commercianti si sono scagliate contro l’ordinanza, e ribadiamo – dice Italia dei Valori – che riaprire i pozzi immettendo l’acqua non ancora potabilizzata mette a rischio la salute pubblica, importantissima e da tutelare prima di ogni cosa, l’igiene dell’intera rete idrica cittadina, dei serbatoi e delle cisterne di tutte le abitazioni dei ragusani dove si andranno a depositare quegli elementi che, ad oggi, hanno reso non potabile e potenzialmente dannosa l’acqua cittadina. Invitiamo l’Amministrazione a percorrere con urgenza tutte le strade che possano permettere di alleggerire alla cittadinanza il problema idrico (collegamento pozzi Asi, pozzi contrada Bruscè, autobotti per il trasporto) e rivalutare le proposte già pervenute per la soluzione del problema quale ad esempio la possibilità di utilizzare unità mobili di potabilizzazione a noleggio”. I consiglieri comunali di Ragusa di Italia dei Valori, Martorana e Tumino, chiedono la convocazione di un consiglio comunale urgente aperto alla cittadinanza, alle categorie produttive e dei consumatori, a tutte le persone, associazioni e movimenti che possano dare un fattivo contributo di idee, soluzioni e suggerimenti, scongiurando quindi quanto disposto a partire dal 2 aprile prossimo.
LEGAMBIENTE CONTRARIA ALL’IMMISSIONE IN RETE DI ACQUA NON POTABILE
Nuovo intervento di Legambiente sulla situazione idrica a Ragusa. L’associazione ambientalista si dice contraria all’immissione in rete di acqua non potabile. “E ciò perché – spiega Legambiente – le alternative ci sono, anche nell’immediato. Una prima alternativa consiste nell’utilizzo dei pozzi dell’Asi che hanno una portata considerevole. L’Asi – dichiara Legambiente in un comunicato stampa – dispone attualmente di circa 300 l/s, di cui circa 160 l/s da 6 pozzi (Moncillè 1 e 2, Ottaviano, Lusia, Stradella e Piazzale) e dalla sorgente Lusia (fonte Ato Idrico di Ragusa), il resto da 5 pozzi dell’Enichem, finiti alcuni anni fa nella disponibilità dell’Asi, con una portata teorica di 140 l/s (fonte studio geologico e idrogeologico del comune di Ragusa). Attualmente l’Asi produce poco più di 3 milioni di mc di acqua l’anno pari ad una portata di circa 100 l/s, ma ne perde il 55% durante l’adduzione ai serbatoi a causa dei due impianti di sollevamento e distribuzione, il vecchio e il nuovo, parzialmente funzionanti. Basterebbe un intervento di manutenzione straordinaria per avere non solo acqua a sufficienza ma anche in abbondanza. Ovviamente dopo l’opportuna verifica di potabilità – scrive ancora Legambiente -. Non vanno inoltre sottovalutate le enormi potenzialità legate al risparmio idrico – scrive ancora Legambiente -, sia per quanto riguarda le perdite in rete (ad un recente convegno abbiamo appreso che si può lavorare già nell’immediato modulando la pressione nei tubi per limitare il danno) sia per quanto riguarda gli stessi consumi idrici. A Ragusa si emungono dalla falda ben 12.360.000 mc/anno, pari ad una dotazione idrica di circa 500 litri al giorno per abitante (!): tale quantità esorbitante è necessaria – scrive Legambiente – perché, grazie alle perdite, al cittadino ne arriva circa la metà, che è comunque 4-5 volte il minimo necessario secondo l’Oms. Una seria campagna informativa ed educativa, nonché una seria modulazione dei costi della risorsa, che penalizzi gli sprechi con costi via via crescenti man mano che aumentano i consumi, potrebbe liberare già immediatamente notevoli quantità di risorse idriche”.
RAGUSA, SAN GIUSEPPE CELEBRATO DAI PIU’ PICCOLI
E’ stata soprattutto una festa rivolta ai bambini, la celebrazione liturgica per onorare San Giuseppe. La parrocchia del Santissimo Salvatore di Ragusa ha ospitato i piccoli studenti della scuola elementare Santissimo Redentore diretti da Gianfranco Chessari e Carmela Cascone, che sono stati benedetti da monsignor Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, concelebrata dal parroco don Giovanni Pluchino. Al termine della Messa, gli studenti hanno animato sul sagrato una composizione a forma di “G”, proprio per onorare al meglio il Patriarca. Tra gli altri momenti significativi della cerimonia, la benedizione del pane, mentre sono stati raccolti generi alimentari che saranno devoluti in beneficenza. “Celebriamo il mistero dell’amore di Dio – ha detto nell’omelia mons. Malandrino – che si è incarnato in una famiglia, un nucleo che ha accolto in pieno questo dono. Nel caso di San Giuseppe, poi – ha detto ancora mons. Malandrino -, che le Scritture chiamano l’uomo giusto, l’uomo santo, questo dono è stato accolto non soltanto una volta, non in un gesto specifico, ma per tutta la vita. Ed ecco perché l’esistenza del Patriarca è da portare ad esempio, anche e soprattutto al giorno d’oggi”. Tra le altre iniziative, la XIV edizione della “Gimkana in mountain bike” che si è tenuta lunedì pomeriggio (dopo il rinvio di venerdì per maltempo) nell’area del City di Villa Margherita (organizzazione di Franco Massari). Lunedì sera, nel salone parrocchiale di via Garibaldi, la rievocazione delle antiche tradizioni con canti, nenie e filastrocche recitate da Gianfranco Chessari e Carmela Cascone.
MODICA CALCIO SI DIMETTE IL PRESIDENTE
Finale di stagione senza pace per i “tigrotti” del Modica calcio. La sconfitta patita sul campo della Tiger Brolo, infatti, ha lasciato il segno. Dopo l’esonero del tecnico Claudio Gallicchio, infatti, arrivano anche le dimissioni del presidente Piero Cundari che ne ha spiegato i motivi con parole cariche di amarezza e nello stesso tempo di rabbia. “Mi dimetto da qualsiasi ruolo. Faccio contenti quanti mi hanno intimato di andarmene e quanti in questi 16 mesi hanno tramato da dietro le quinte affinché questo accadesse. Ringrazio le persone che hanno vissuto con me questa esperienza con entusiasmo e serenità, anche quando venivano tacciati di ‘collaborare con lo straniero’ “.
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica
Presso la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa Ibla si è svolto un importante incontro di consultazione con le parti sociali, indetto al fine di definire competenze e funzioni relative alle figure professionali da formare nel corso di laurea, in coerenza con i bisogni e le specificità del territorio. Hanno preso parte all’incontro i rappresentanti del Comune di Ragusa, della Provincia Regionale di Ragusa, del Consorzio Universitario, della Confindustria, della Camera di Commercio, della Confcommercio, della Fondazione San Giovanni Battista. Tutti gli intervenuti hanno manifestato unanime apprezzamento per le linee generali che configurano il Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Interculturale e per i suoi obiettivi formativi e hanno auspicato, per il futuro, un costante e proficuo confronto tra la Struttura Didattica Speciale e le parti sociali intorno alle esigenze di sviluppo produttivo e culturale del territorio. Per quanto riguarda l’orientamento universitario, alcuni docenti e studenti della S.D.S di Lingue e Letterature Straniere hanno partecipato, venerdì 15 marzo, alla Giornata dell’orientamento universitario, svoltasi presso il Liceo Scientifico “Fermi”. Lo stand di Lingue ha riscontrato grande interesse presso gli studenti.
Elezioni amministrative Nino Minardo: “Dialogo e sintesi senza far prevalere personalismi”
“Dialogo e sintesi senza preclusioni nei confronti di nessuno e senza perdere di vista il ruolo importante della politica: ascoltare la gente, mettere in campo il nostro servizio a favore dei reali problemi che purtroppo stanno caratterizzando il quotidiano non solo delle famiglie ma anche di comparti vitali del nostro territorio, imprenditori, commercianti, artigiani e pubblici enti; senza che prevalgano personalismi, facendo quadrato prima sui progetti e poi sugli uomini e dove prevalga la proposta alla protesta e la politica all’antipolitica”. E’ questo il pensiero dell’on. Nino Minardo, riguardo le prossime elezioni amministrative in provincia di Ragusa per la scelta dei soggetti da candidare a primo cittadino. “Per raggiungere questo obiettivo è importante aprirci e fare sintesi, allargare gli orizzonti, avviare un percorso elettorale che metta in primo piano i cittadini ed il tessuto economico del territorio. Il progetto – dice Nino Minardo – sia essenziale, credibile e di ampie prospettive. Apprezzo chi in questi giorni ha fatto appello a quanto sostengo da tempo, all’apertura al dialogo e alla condivisione di progetti concreti. Dopo di che si scelgono gli uomini, soggetti affidabili, autorevoli, lontano dell’antipolitica di maniera e che rappresentino – dice Nino Minardo – una proposta che sia credibile e che abbia tutti i presupposti e la grande volontà di spendersi per la propria città. Per questo è importante che i tavoli locali, che sono a lavoro da diverse settimane, facciano sintesi e non perdano di vista le reali esigenze dei territori e dei loro cittadini”.
Vittoria, nuovi alloggi di edilizia popolare in Viale Europa
E’ stato firmato nella sede dello Iacp di Ragusa, il contratto di appalto per i lavori di costruzione di venti nuovi alloggi popolari a Vittoria. La spesa prevista è di un milione e 485 mila euro. Gli alloggi saranno realizzati in Viale Europa, nell’area adiacente alla costruzione Iacp già esistente.
Rogo di sterpaglie alla Stazione di Ragusa
Dei ragazzi hanno appiccato un fuoco ad un mucchio di sterpaglie che si trovavano all’interno della stazione di Ragusa, vicino ai binari. I rami secchi, residuo di qualche vecchio intervento di pulizia del verde, erano accatastati accanto al muro di cinta, non lontano dalla sede dell’Inps. Ad accorgersi del rogo, avvenuto martedì, intorno alle 11, il custode del sito ferroviario che esegue il servizio solo nelle ore mattutine, il quale, nel momento in cui è stato compiuto l’atto vandalico, si trovava negli uffici dello scalo merci. L’uomo ha allertato i vigili urbani. Gli agenti della Polizia municipale hanno sollecitato anche l’intervento dei Vigili del fuoco che con una camionetta e un idrante, in pochi minuti, hanno spento le fiamme. Non è la prima volta che scoppia un incendio all’interno della stazione ferroviaria di Ragusa. Un anno fa, ignoti appiccarono un fuoco dentro un carro merci abbandonato.
Ragusa, le “assenze” di Cosentini: il Comune liquida oltre 8.000 euro al Consorzio
Il Comune ha liquidato al Consorzio di Bonifica 8.151,27 euro. Si tratta di somme dovute all’ente per le “assenze” dell’ex vice sindaco, Giovanni Cosentini, che è direttore del Consorzio di Bonifica. Come previsto dalla legge, infatti, in particolare la leggere regionale 30 del 2000, l’ente pubblico è obbligato a corrispondere le somme pagate dall’ente al dipendente che però ha preso dei permessi per espletare le proprio funzioni istituzionali. Per i consiglieri comunali è prevista l’intera giornata libera in caso di sedute di consiglio o di commissione, mentre per gli assessori c’è la possibilità di ottenere dei permessi. La somma richiesta con apposita nota dal Consorzio di Bonifica al Comune capoluogo riguarda l’anno 2011. In totale, Cosentini ha chiesto 97,45 ore di permesso per motivi istituzionali connessi alla carica di vice sindaco. Quel numero di ore, moltiplicato per 54,32 euro (la retribuzione oraria di Cosentini quale direttore del Consorzio), dà 5.293,48 euro. A questi vanno aggiunti i contributi a carico del Consorzio per 2.857,79 euro. Il totale, appunto, arriva a 8.151,27 euro che sono stati liquidati con apposita determina dirigenziale.
Vittoria, accusa un malore mentre guida: morto l’architetto Mario Sallemi
Mentre guidava la sua auto, una Fiat Punto, avrebbe accusato un malore. Il mezzo, fuori controllo, è andato a sbattersi contro un fabbricato, in via Como, tra via La Marmora e via Duca D’Aosta, a Vittoria. Immediati i soccorsi, ma per l’automobilista non c’è stato nulla da fare. La vittima si chiamava Mario Sallemi, 54 anni, architetto nato a Ragusa, ma residente ad Acate. Sul posto la Polizia municipale.
Ispica, collaboratore scolastico a giudizio per abusi sessuali
Un collaboratore scolastico è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Modica con la pesante accusa di abusi sessuali su una bimba di nove anni. L’ispicese C.F., 62 anni, dovrà comparire davanti al Tribunale nel mese di luglio. Erano stati i genitori della bambina, nell’ottobre 2011, a segnalare l’accaduto. La bimba, di origini straniere, frequentava una scuola elementare di Ispica. La ragazzina, in un primo momento si era chiusa in un assoluto silenzio, ma poi avrebbe raccontato i fatti. Pare che l’uomo l’avesse attirata durante le attività di doposcuola, appartandosi con lei.