19-04-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

Ragusa, depuratore contrada Lusia: la Polizia provinciale denuncia responsabili impianto

foto 4ridLa Polizia Provinciale di Ragusa dopo aver effettuato una serie di analisi ed appurato motivi di inquinamento del fiume Irminio che ha provocato una copiosa moria di anguille e trote ha denunciato all’autorità giudiziaria il responsabile dell’impianto del depuratore di Ragusa di contrada Lusia e il responsabile del processo di depurazione, entrambi dipendenti dell’impresa che ha in appalto il servizio di gestione del depuratore delle acque reflue a servizio dell’Area di Sviluppo Industriale di Ragusa e agglomerato di Ragusa, ai quali sono state contestate le  ipotesi di reato di danneggiamento aggravato di acque pubbliche. Il malfunzionamento del depuratore ha determinato un deterioramento delle acque destinate a pubblica utilità e causato la moria di fauna ittica (carpe e anguille), nonché la violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in quanto lo sversamento dei reflui nel corpo ricettore ha causato un’alterazione e un danneggiamento del fiume Irminio su un bene paesaggistico tutelato per legge.  Con l’ausilio dell’Arpa di Ragusa sono stati effettuati immediati prelievi di campioni d’acqua e dalla risultanze analitiche si è accertato il superamento dei limiti da parte dell’impianto di depurazione di azoto ammoniacale ed alluminio, ben superiori ai limiti di legge ed anche con tenori di ossigeno disciolto particolarmente bassi nonché la presenza di residui di fitofarmaci. “La palese inefficienza dell’impianto di depurazione a trattare efficacemente le acque reflue ai sensi di legge, ha determinato un copioso sversamento di fanghi nel corpo ricettore che ha prodotto un grave stato di inquinamento diffuso nel corso d’acqua del Fiume Irmino. A conferma dell’inquinamento del fiume anche il fatto che in contrada Cafeo (a circa 5 km a valle del tubo di scarico del depuratore), le acque si presentavano schiumose e di colore scuro ed erano presenti notevoli quantità di fanghi di colore scuro depositati lungo gli argini del fiume. Tutto ciò ha determinato condizioni di anossia e di torbidità che, con molta probabilità, sono stati la causa della copiosa moria della fauna ittica presente nel corso d’acqua. Si è accertato, infatti, che le acque del fiume Irminio, a monte del punto di scarico del depuratore ragusano, presentavano concentrazioni di ossigeno disciolto di circa 8 volte maggiori rispetto a quelli riscontrate nello scarico in uscita dall’impianto e nel tratto a valle dello stesso dove, per tale motivo, le concentrazioni di sostanze oltre i limiti di legge non garantiscono la sopravvivenza della fauna ittica”.

Passeggiata in bicicletta a Modica

legambientePer le iniziative relative al campo internazionale di Legambiente Circolo Melograno di Modica, martedì 8 luglio si svolgerà una passeggiata in bicicletta alla scoperta di Modica bassa e di Modica alta. Per chi vuole prendere parte alla passeggiata, insieme ai ragazzi del campo internazionale, l’appuntamento é alle ore 17 presso Visitor Center, Corso Umberto.

Randello, si rimuove la pedana in legno

randelloSono iniziati, giovedì mattina, a Randello i lavori di eliminazione della platea in legno e delle relative travi e pannelli. L’intervento avviato, ad opera della stessa ditta che aveva eseguiti i primi lavori, è stato seguito dai tecnici del Settore urbanistica del Comune. Nei prossimi giorni verranno rimossi anche i pannelli in legno così come previsto dalla ordinanza sindacale con cui si è disposto di rimuovere il manufatto dall’arenile.

 

Un gruppo di lavoro allo studio sulle sorgenti di Micenci a Donnalucata

imagesL’amministrazione comunale di Scicli ha conferito un incarico a un gruppo di progettazione di tecnici del Dipartimento di protezione civile al fine di stilare un intervento risolutivo circa l’affioramento di acque dolci che impantanano il lido Micenci. L’atto è conseguenziale allo studio redatto da alcuni geologi della Provincia sul sistema carsico che permette a un fiume sotterraneo da sempre esistito nella borgata, di affiorare in prossimità del mare. I geologi hanno consegnato una relazione di monitoraggio idrogeologico sul lido. I tecnici incaricati sono gli ingegneri: Margherita Bennardello, Antonio Criscione, Mauro Cilia, il dottor Nello Lo Monaco, Marcello Bellina, il geom. Marcello Magro. Il 7 luglio sul tema si terrà una conferenza di servizio.

Grande discarica di inerti accanto alla riserva dell’Irminio

IMG_20140520_101554 (1)In una delle aree più preziose della provincia di Ragusa da diversi giorni mezzi meccanici  continuano a scaricare tonnellate di rifiuti inerti proprio accanto al Donnalucata Resort. In quell’area individuata dal piano paesaggistico di tutela 2 non sono previste varianti al PRG e tutti gli interventi non devono alterare il paesaggio esistente. Legambiente ha già allertato il comune di Scicli e la soprintendenza, ma ancora non è successo nulla. Legambiente chiede urgentemente lo stop allo smaltimento e la immediata bonifica dei luoghi. “Non deve essere uno bello spettacolo quello che i turisti alloggiati al resort vedono ogni mattina. E poi si invoca lo sviluppo del turismo”- scrivono gli ambientalisti.

FARE AMBIENTE A SANTA CROCE

103_1132Prevenzione e sensibilizzazione per contrastare il triste fenomeno delle discariche abusive nel territorio di Santa Croce. I volontari dell’associazione ambientalista Fare Ambiente avranno il compito di vigilare ed educare i cittadini ad un comportamento più consono. Un protocollo d’intesa tra il comune di Santa Croce e Fare Ambiente che ha un duplice obiettivo. “Incentivare la raccolta differenziata specie nelle borgate a mare –spiega Rosuccia Agnello, presidente dell’associazione Fare ambiente – e invitare i cittadini ad utilizzare i canali istituzionali per gettare i rifiuti specie quelli ingombranti”. Un semplice gesto che può evitare anche sanzioni da parte degli agenti della polizia municipale. Un numero telefono da comporre (0932-914117) per il ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio a titolo totalmente gratuito. “Abbiamo avviato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione mirata ai nostri concittadini e villeggianti che risiedono nella fascia costiera – aggiunge l’assessore all’ecologia e all’ambiente, Giansalvo Allù – vogliamo inviare tutti alla massima collaborazione a non gettare rifiuti in strada o peggio ancora in siti difficilmente raggiungibili. Il nostro obiettivo e rendere la fascia costiera sempre più accogliente e appetibile ai tanti turisti che in questi giorni di inizio d’estate affollano le nostre spiagge. Abbiamo sostituito i contenitori obsoleti con nuove e moderne campane iniziando da Punta Braccetto fino a Casuzze”.  Santa Croce vuole migliorare la raccolta differenziata e i servizi annessi lungo le spiagge anche  per ottenere, da qui a breve, la bandiera blu.

Ragusa, appalto rifiuti: trovata l’intesa

piccittoAlla fine la mediazione del prefetto Annunziato Vardè è servita a trovare l’accordo. Rientra la vertenza dei netturbini della ditta Busso che cura il servizio di igiene ambientale a Ragusa. I cosidetti lavoratori del capitolo C del nuovo bando semestrale, rinnovabile per altri 6, faranno parte dell’organico, seppur con un contratto part-time. I lavoratori  dovranno essere assunti dalla ditta che vincerà la nuova gara d’appalto. Dunque tutti i livelli occupazionali, anche i tredici lavoratori assunti dall’impresa ecologica Busso,  sono stati garantiti.  Il sindaco Federico Piccitto, in conferenza stampa, ha voluto puntualizzare alcuni aspetti dell’intera vicenda oggetto di polemiche e clamorose proteste sin dentro l’aula consiliare. “Le ricostruzioni e le dichiarazioni di alcuni soggetti politici sono assolutamente fantasiose –spiega il sindaco – c’è stata sin dall’inizio la massima collaborazione e concertazione sia con i sindacati e sia con le forze politiche di minoranza. Tra il mese di marzo e di aprile abbiamo avuto, con i sindacati, ben tre incontri discutendo in maniera proficua del nuovo bando sulla raccolta dei rifiuti. Il bando è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 25 maggio. Successivamente i nostri uffici hanno recepito alcune osservazioni che erano stata avanzate dalle ditte. Il 20 giugno, poi, è stata convocata una conferenza dei capigruppo consiliari allargata alle forze sindacali. E’ stato detto, più volte, che tutti i livelli occupazionali sarebbero stati garantiti anche i 12 lavoratori in esubero che la ditta Busso aveva assunto. Per questi lavoratori era stata data  una corsia preferenziale, alla nuova ditta, per le assunzioni in caso di sostituzioni o quant’altro”.  Fin qui la ricostruzione del sindaco. Poi la protesta dei netturbini con l’occupazione dell’aula consiliare e la richiesta dei gruppi politici di opposizione e della Cgil di revocare il bando. “L’amministrazione non può revocare nessun bando senza il parere di un organo terzo che può essere, nel caso specifico, il Tar – tiene a precisare il primo cittadino – L’atteggiamento delle forze di opposizione è quanto mai discutibile. Con  una ricostruzione che non tiene conto dei vari passaggi di carattere politico e sindacali che sono stati fatti. Con questo atteggiamento di rottura e di perenne conflitto il sindaco non può dialogare. Ho la percezione che qualcuno voglia remare contro la città e  al nuovo bando. Grazie alla mediazione del prefetto siamo riusciti a trovare un’ottima soluzione per questi tredici lavoratori con un contratto part-time. La nostra intenzione, con il nuovo bando, è di migliorare il servizio, potenziando la raccolta differenziata in tutta la città,  con una bilancia pesa rifiuti all’interno del CCR di contrada Cupoletti. I cittadini virtuosi avranno uno sconto immediato sulla bolletta della tasi. La raccolta dei rifiuti sarà effettuata solo nelle ore diurne dalle 6 in poi”.

RAGUSA, PER RISCOPRIRE IL PARCO AGRICOLO

Locandina Parco Agri culturale(1)Le città, nel corso dei secoli, hanno sempre subito profonde e continue trasformazioni, che ne hanno modificato la struttura, la forma, l’immagine. Nonostante ciò, gli insediamenti hanno sempre mantenuto una sostanziale compattezza formale. Viceversa, negli ultimi decenni, la forma della città ha subito un processo estremamente rapido di disgregazione. Alla crescita compatta si è sostituito un fenomeno di frammentazione e dispersione territoriale dell’edificato, che ha prodotto uno stravolgimento profondo della forma urbana e la continua perdita dei segni del paesaggio rurale che si trasforma in nuove periferie e spazi incolti. Anche la città di Ragusa, nel corso degli ultimi decenni, ha subito uno sviluppo urbanistico disorganico, che ne ha modificato profondamente la struttura urbana. La città si è sviluppata soprattutto lungo i principali assi stradali che si diramano verso il territorio circostante ed ha occupato gli spazi rurali, cancellando poco a poco i segni di una equilibrata antropizzazione del territorio. Oggi, nonostante la crescita demografica sia pressoché pari a zero, l’espansione edilizia continua ad “inghiottire” suolo agricolo e si perpetua nonostante sia venuto a mancare il presupposto, cioè l’esigenza di nuove abitazioni legate allo sviluppo del dopoguerra. Il circolo Legambiente ha programmato giovedì  26 giugno  alle ore 18 la presentazione della tesi di laurea in Architettura del Paesaggio a cura di: Arch. Paesaggista Alessio Bracchitta e Arch. Paesaggista Salvatore Bufalino alla Sede Legambiente Ragusa (Via Umberto Giordano, 55). Venerdì 27 giugno ore 18:30 passeggiata alla scoperta dell’Ex Parco Agricolo incontro al parcheggio sotto la Conad di via Giorgio La Pira. 

Donnalucata, a Micenci sabbia putrida

spiaggia Micenci domenica 22 giugno (1)E’ Giovanni Savà, coordinatore dei movimenti civici Liberi e Concreti e Patto per Scicli, che esprimono tre consiglieri comunali, a denunciare il ritardo con cui il sindaco Susino e la giunta  stanno intervenendo. “Risale al 14 maggio scorso la consegna da parte di un gruppo di geologi di una relazione dettagliata in cui si spiegavano le ragioni dell’affioramento di ingenti quantità di acque dolci in spiaggia e si ipotizzava una possibile soluzione. Ovvero, l’eliminazione del primo braccio frangiflutto, al fine di creare una valvola di sfogo per il fiume sotterraneo che attraversa Donnalucata e sfocia in mare. La relazione dei geologi è stata consegnata il 14 maggio, ma solo a estate iniziata, la giunta ha deciso di procedere con un incarico di progettazione. Il che significa – dice Giovanni Savà – che bisognerà attendere almeno un anno prima che l’intervento suggerito venga attuato.E nel frattempo i villeggianti, i donnalucatesi, i proprietari delle case date in affitto, gli affittuari, cosa faranno? Come immaginare di accedere a una spiaggia con bambini il cui sapore palustre è foriero di zanzare, insetti, sporcizia di ogni tipo? Il metodo Susino è infallibile: mettere la testa sotto la sabbia per non vedere, anche se la sabbia, stavolta, è putrida” – conclude Giovanni Savà.

SPIAGGIA DEGLI AMERICANI, RIMOSSO IL BARCONE

foto barcone 0E’ stato rimosso il barcone che lo scorso luglio, carico di migranti, si è spiaggiato nel tratto di arenile denominato “spiaggia degli americani”, a Marina di Ragusa. L’operazione, disposta dal Sindaco Federico Piccitto e coordinata, su incarico del dirigente arch. Marcello Di Martino,  dal responsabile del presidio di Protezione Civile a mare, Giuseppe Schembari, ha visto la presenza anche della guardia provinciale della Riserva della Foce del Fiume Irminio. Le operazioni di rimozione e di bonifica dell’area sono iniziate alle ore 8 e concluse alle ore 12.“Un ringraziamento voglio rivolgere a tutti gli operatori che hanno eseguito l’intervento con l’ ormai comprovata efficienza e professionalità – sottolinea il primo cittadino – Dopo il lungo iter di natura burocratica propedeutico alla rimozione del barcone, siamo riusciti a  provvedere al risanamento della zona prima che la stagione estiva entri nel vivo, garantendone il decoro”.

L’oro liquido di Ispica sprecato con disinvoltura

14b - Lo zampillo, nei pressi della trivella comunaleDa qualche giorno pervengono a Legambiente sconcertate segnalazioni da parte di cittadini che, avventuratisi per una passeggiata negli angoli boscosi di Cava Ispica, si sono imbattuti in uno spettacolo curioso: uno zampillio di acqua sorgiva di diversi metri di altezza, con annesso “torrentello” che si perde tra la vegetazione e le rocce. A quanto pare, – afferma il circolo ambientalista Sikelion – ciò avviene in corrispondenza della cosiddetta “Fonte Medica” che, benché sita in territorio modicano, sopperisce al fabbisogno idrico della popolazione di Ispica. “Quel che è grave, e che lascia sinceramente allibiti, – continua il circolo ispicese di Legambiente – è che tale situazione si protrae da diverso tempo, anche a causa -sembrerebbe – delle difficoltà incontrate dai mezzi e dai tecnici della manutenzione. Purtroppo, siamo di fronte all’ennesima conferma che anche il nostro territorio si pone in linea col desolante trend nazionale. Nell’ultimo rapporto del Censis, infatti, viene evidenziato come in Italia continuiamo a sprecare enormi quantità d’acqua, in conseguenza per lo più di infrastrutture di estrazione e trasporto affatto inadeguate: le perdite di rete superano abbondantemente il 30%, e ciò costringe ad aumentare ulteriormente il prelievo alla fonte, impoverendo la risorsa ed esponendo alcuni territori a ricorrenti o cronici disservizi”. “Quanto al caso ispicese – ha detto Natalia Carpanzano – come associazione ambientalista e come cittadini, chiediamo all’Amministrazione Comunale di Ispica di intervenire per ripristinare la funzionalità delle strutture a servizio della fonte di approvvigionamento comunale, avviando nel contempo dei piani di verifica e manutenzione di tutta la rete: sprecare in tal modo una risorsa tanto preziosa come l’acqua è semplicemente sconsiderato e inaccettabile”.

DA SCICLI NO ALLE TRIVELLAZIONI

Fornace_PennaDifesa del territorio e salvaguardia e rilancio dei beni comuni, questi alcuni dei temi affrontati da un team di rappresentanti di associazioni e movimenti di Scicli. Lo spunto dell’incontro viene da un nuovo attacco all’integrità e alle risorse della nostra terra, il progetto avallato dalla Regione Sicilia che dà il via libera ai sondaggi, per la ricerca petrolifera nel nostro territorio. Nel corso della riunione si è evidenziato come le scelte politiche regionali vanno in netta controtendenza, rispetto alle nuove tecnologie che permettono l’uscita dalla gabbia delle energie di origine fossile, legate ad un passato che nella nostra Regione ha portato i disastri ambientali di Gela, Priolo e Milazzo. L’obiettivo è di far diventare la Sicilia capofila delle energie rinnovabili a zero impatto ambientale avviando un progetto “Verde” con l’istituzione fattiva del Parco degli Iblei e del Parco ExtraUrbano di Truncafila. L’incontro, promosso dal comitato L’Altra Europa di Scicli, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Associazioni Esplorambiente, Club Unesco, I Love Scicli, Greenpeace Scicli, Tilt Sicilia, Arci, Movimento 5 Stelle e Scicli Bene Comune, è stato aggiornato a venerdì 27 giugno presso la ex camera del lavoro di Scicli alle ore 19. I cittadini, le associazioni presenti nel territorio, gli operatori commerciali e turistici sono invitati a presenziare ed a contribuire fattivamente al dibattito, in vista della manifestazione che verrà organizzata nel mese di luglio presso L’Ex Fornace Penna a Sampieri, luogo simbolo della resistenza al degrado ed alla predazione di Scicli e del suo territorio.

Dal senato “sì” al Muos, la Padua non vota l’atto

muosDal Senato arriva la conferma della maggioranza alla realizzazione del Muos di Niscemi. L’Aula di Palazzo Madama, infatti, ha respinto le mozioni di Movimento 5 stelle e Sel con le quali si chiedeva al governo di sospendere l’esecuzione di ogni accordo bilaterale per la realizzazione del sistema di trasmissione satellitare Muos nella base militare di Niscemi per rimettere ogni decisione al Parlamento. L’Aula ha detto sì alla risoluzione (presa dalle commissioni Ambiente e Sanità e trasformata in ordine del giorno) con la quale si dà sostanziale via libera all’operazione mettendo alcuni paletti come più informazione e un monitoraggio continuo dei campi magnetici. Qualche “paletto”, dunque, ma la volontà della maggioranza è quella di realizzare il Muos a Niscemi. Si smarca la senatrice Venerina Padua, che non ha partecipato alla votazione. “Pur apprezzando il lavoro che è stato fatto nella direzione della prevenzione, rimangono intatte le mie preoccupazioni in merito ai possibili impatti sanitari e ambientali dell’installazione dell’antenna a Niscemi. Per me è inaccettabile – afferma la Padua – che il sito di interesse comunitario della Sughereta, nel Nisseno, debba ospitare uno degli impianti del Mobile user objective system che le forze armate Usa vogliono realizzare in Europa. Nessuno è in grado di rassicurare completamente la popolazione, molto preoccupata, in merito alle possibili conseguenze negative sulla salute dei campi elettromagnetici”. Non la pensa allo stesso modo il suo partito, che ha dato – in maniera compatta – l’avallo al completamento dell’opera. I comitati anti Muos non ci stanno e ribadiscono: “La protesta proseguirà”.

 

FAbio Granata(Green Italia):”Stop alle trivellazioni nel ragusano”

trivellazioni“L’apertura del governo regionale a nuove trivellazioni petrolifere nel ragusano rappresenta una autentica vergogna e l’ennesima dimostrazione della svendita della Sicilia agli interessi petroliferi e industriali. Gli Iblei hanno aperto a una nuova idea di sviluppo basato su agricoltura,turismo e cultura:nessun passo indietro quindi. Green Italia ribadirà il senso di battaglie antiche condotte con successo nel Val di Noto e reclama l’istituzione del Parco degli Iblei.Basta con il petrolio”. Lo ha detto Fabio Granata, Coordinatore nazionale di Green Italia.

Rifugio sanitario di Ragusa

aidaL’Associazione Iblea per i Diritti degli Animali di Ragusa da un anno gestisce il rifugio sanitario. La responsabile Serena Augello ha monitorato questi primi dodici mesi di attività. Questo il bilancio: dal 6 maggio 2013 al 6 maggio 2014 il rifugio ha gestito complessivamente 299 ricoveri di animali (cani e gatti) gravemente ammalati, incidentati, problematici e di cuccioli in fase di allattamento o affetti da patologie. Nel corso dell’anno sono state 182 le adozioni definitive e gli attuali pre-affidi, mentre si registrano 29 decessi, di cui solo 19 reali in quanto 10 animali sono arrivati al rifugio già deceduti. Attraverso l’analisi della movimentazione di questo primo anno di attività l’Aida si conferma fra i conduttori delle gestioni più efficaci di Rifugi Sanitari e Canili Privati realizzate in Sicilia, con l’ottima percentuale del 60.86% di adozioni raggiunta in soli 12 mesi  ed una bassissima percentuale del 9.68% di decessi. I dati sono stati trasmessi al Comune di Ragusa che aggiornerà quelli già pubblicati nel sito internet istituzionale dell’ente. L’attività dell’Aida, fra l’altro, non è limitata alla gestione del Rifugio Sanitario della zona industriale. L’associazione ha reso possibile anche il 53% delle adozioni realizzate nel canile privato gestito dalla Dog Professional dal 2010 al 2014 (con il picco quest’anno del 75%).

RAGUSA, DALLA GIUNTA PICCITTO NO ALLO CHALET A RANDELLO

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Fino alla definitiva approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, il Comune non rilascerà alcuna autorizzazione per interventi edilizi nella fascia demaniale del territorio ibleo. E’ questo, in sintesi, quanto previsto nella delibera adottata, come atto d’indirizzo, dalla Giunta Municipale. Nella delibera la Giunta ha dato mandato al dirigente del Settore IV di adoperarsi per adeguare il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, portando a conclusione la
procedura per la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione di Incidenza. “Un atto importante ed urgente – dichiara il Sindaco Federico Piccitto – che consente, in attesa dell’approvazione del Piano la massima tutela della nostra fascia demaniale, con particolare riferimento, alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi, all’area di Randello. Come ho avuto modo di sottolineare durante un incontro, ieri sera, con il Comitato Randello Libera, i cui membri nei giorni scorsi hanno combattuto una lodevole battaglia per la salvaguardia dell’intera area, ritengo che, nonostante le legittime esigenze di sviluppo turistico del nostro territorio, – dice Federico Piccitto – alcune aree debbano essere totalmente preservate, da interventi edilizi invasivi, che possano comprometterne l’equilibrio  e la necessaria tutela. Il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, già approvato dal Consiglio Comunale nel 2009 ma ancora senza effetti pratici a causa del mancato completamento dell’iter previsto, rappresenta, quindi, con gli opportuni correttivi, lo strumento più idoneo per evitare, anche in futuro, situazioni di questo tipo” – conclude il sindaco di Ragusa.

CHALET IN LEGNO SULLA SPIAGGIA A RANDELLO – SOPRALLUOGO POLIZIA MUNICIPALE DI RAGUSA

randelloSabato mattina è stato effettuato un sopralluogo in contrada  Randello: nella spiaggia, a ridosso delle dune, è stata accertata la messa in opera di una platea in legno delle dimensioni di metri 10 x 9, su cui si trovavano depositati dei pilastri e travi in legno. Al momento dell’accertamento i lavori erano sospesi, non  c’erano operai al lavoro e sul sito non c’era il prescritto cartello indicante gli estremi dei titoli autorizzativi. E’ tuttora in corso l’attività della Polizia Municipale volta ad accertare eventuali violazioni di legge.

STABILIMENTO BALNEARE SULLA SPIAGGIA DI RANDELLO – LEGAMBIENTE CHIEDE CONTROLLI E LO STOP AL PROGETTO

randelloLegambiente Ragusa, ricordando che la spiaggia di Randello è un più unico che raro esempio di spiaggia non antropizzata in provincia di Ragusa, si scaglia contro il progetto della società Donnafugata Resort di realizzazione uno stabilimento balneare privato riservato agli ospiti dell’albergo collegato al campo da golf, in parte sulla spiaggia su una superficie di 2500 mq e in parte all’interno del demanio forestale. Legambiente ha inviato una segnalazione all’Assessore all’Urbanistica ed ai vigili urbani del Comune di Ragusa e al Demanio regionale. Anche la sezione del Partito Comunista dei Lavoratori di Ragusa si batte affinchè la spiaggia rimanga libera.

Legambiente: “No alle trivellazione a mare, i sindaci passino dalle parole ai fatti”

TRivCanale.tif“E’ facile immaginare a quale paese verrebbe mandato un normale mortale se, dopo aver chiesto di realizzare due villette, ne realizzasse solo una e poi, dopo oltre trenta anni si presentasse agli Enti preposti dichiarando di aver dimenticato di realizzare la seconda e di volerla realizzare solo ora”. Così Legambiente racconta l’incredibile  storia che ci sta capitando a noi iblei. Parliamo delle trivellazioni a mare che raddoppiano. Infatti spiega Legambiente si prevede una nuova piattaforma petrolifera, la Vega B della società Edison ossia il raddoppio della già esistente piattaforma Vega A al largo di Pozzallo. “L’area dove dovrà essere ubicata rientra infatti all’interno della fascia di rispetto delle 12 miglia imposta, per i nuovi impianti. Quindi, se la piattaforma Vega B fosse considerata un nuovo progetto non potrebbe essere realizzata. Per la Edison, invece, la Vega B non deve essere considerata un nuovo progetto, perchè fa parte di un programma approvato dal Ministero oltre trent’anni fa. Praticamente, dopo aver realizzato Vega A, hanno per cosi dire dimenticato di realizzare la seconda piattaforma e dopo trent’anni se la sono ricordata”. Legambiente ha scritto ai Sindaci del ragusano chiedendo con forza quali siano le loro reali intenzioni e se, in buona sostanza, oltre alle abbondanti  parole profuse due anni fa contro il progetto Vega B, avranno anche la capacità di far seguire i fatti quali, ad esempio, un ricorso al Tar. L’unico sindaco che in maniera decisa e chiara scrisse al Ministero dell’ambiente e alla Regione siciliana è stata Franca Iurato la sindaco di Santa Croce che nel settembre 2013, quando altre società come la Transunion Petroleum chiesero di effettuare ricerche a mare, si oppose  esprimendo “assoluto dissenso e contrarietà alle trivellazioni nel mare della costa iblea considerandole pericolose per l’ecosistema del Mediterraneo”. Legambiente ricorda che alla fine dell’estate 2012 furono  raccolte oltre 57 mila firme e più di 50 sindaci siciliani, col sostegno del Governo Regionale e delle Associazioni Ambientaliste, appoggiarono la campagna di Greenpeace “U mari nun si spirtusa” contro la petrolizzazione  del Canale di Sicilia, a cominciare dalla Vega B. “Quasi tutti i sindaci iblei furono entusiasti nel sottoscri-vere quell’appello (tranne quello di Pozzallo che, seppur inizialmente lo avesse firmato, dopo qualche settimana fece una clamorosa  marcia indietro). Dopo circa due anni fonti giornalistiche danno per quasi imminente il provvedimento di valutazione impatto ambientale e si nota solo l’assordante silenzio delle amministrazioni. L’ambiente ibleo, – scrive Legambiente – non ha certo bisogno di questa spada di Damocle, né l’economia potrà avere positive ripercussioni da un comparto che, grazie ad una politica collusa e corrotta, paga le royalties più basse al mondo e non paga imposte allo Stato per le prime 50.000 tonnellate estratte. Alla luce di questi fatti è logico -dice Legambiente – mettere a rischio il mare, il turismo e la pesca per estrarre una quantità di petrolio che servirà a fare girare i nostri camion per neanche due mesi?”

Festa per prima edizione di Pedibus

DSC_0555Festa sabato mattina in occasione dell’evento di fine anno per il Pedibus Ragusa, un nuovo modo di andare a scuola che rappresenta un esempio di mobilità alternativa che permette ai bambini di muoversi in sicurezza per strada, socializzare, conoscere il proprio quartiere. In sostanza si tratta di una ‘carovana’ urbana con due o più tutor che accompagnano i bambini nel tragitto da casa a scuola (e ritorno). Sabato scorso gli oltre 170 bambini delle 10 linee Pedibus attive a Ragusa (scuole primarie Palazzello, Mariele Ventre, Paolo Vetri e Cesare Battisti) si sono ritrovati insieme a genitori/tutor, insegnanti e direttori didattici presso l’auditorium della scuola Mariele Ventre di Ragusa. Dopo gli interventi del dirigente della Squadra Mobile, del Sindaco, dell’ arch. Vincenzo Occhipinti e del dr. Ernesto Turlà del Comitato Pedibus Ragusa, dei Dirigenti Scolastici Giuseppe Palazzolo, Beatrice Lauretta e Giovanna Piccitto, della psicologa della Lilt, dell’Associazione Amunì, gli stessi bambini hanno dato vita ad uno spettacolo. E’ stato anche fatto un primo bilancio provvisorio (alcune linee continueranno ad essere attive fino all’ultimo giorno di scuola): i bambini trasportati per 855,35 chilometri sono stati oltre 170 con altrettanti autoveicoli “allontanati” dai circondari scolastici e circa 3298 chili in meno di emissioni di CO2.

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