28-03-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

Ragusa, agevolazioni per la raccolta differenziata

raccolta-differenziataLa giunta municipale ha deliberato i criteri d’applicazione dell’art. 53 del regolamento per l’applicazione della Imposta Unica Comunale relativamente alle agevolazioni per la raccolta differenziata. Le riduzioni tariffarie saranno commisurate al peso di rifiuti differenziati prodotti dalle singole utenze, mediante l’attivazione di sistemi di rilevazione dei quantitativi di rifiuti differenziati conferiti presso i centri comunali di raccolta. Le agevolazioni per le utenze domestiche sono previste per i cittadini che, oltre a conferire i rifiuti differenziati, praticano il compostaggio dei rifiuti organici e che conferiscono rifiuti urbani , atti al riciclo, presso la stazione ecologica di via Paestum. Per ogni unità di misura (al kg. o al pezzo) saranno attribuiti degli ecopunti, con il rilascio di apposita ricevuta indicante i pesi conferiti. E’ stata, in proposito, determinata la quantità massima di rifiuti che, per ogni tipologia, può essere conferita in un anno per singolo componente del nucleo familiare ed il relativo punteggio massimo valutabile per l’applicazione della riduzione della quota variabile della TARI. E’ stata introdotta anche una “soglia di anomalia” riferita al superamento del punteggio massimo stabilito, con lo scopo di evitare utilizzi impropri del sistema da parte di soggetti che, mascherandosi come utenze domestiche, potrebbero smaltire rifiuti provenienti da attività commerciali. La percentuale di agevolazione accertata viene differenziata in base a diverse fasce di punteggio e va dal 10% al 50% di riduzione della quota variabile della TARI. Gli sconti saranno calcolati per ciascun anno a consuntivo e si applicheranno al tributo da pagare l’anno successivo e saranno riconosciuti solo a coloro che entro il 28 febbraio dell’anno seguente risulteranno in regola con i pagamento della TARI. Il punteggio accumulato dagli utenti viene sempre azzerato al termine dell’anno solare e riparte da zero il 1° gennaio dell’anno seguente.

Ragusa, questionario sull’energia sostenibile

downloadIl Piano di Azione comunale per l’efficienza energetica previsto dal Patto dei Sindaci, attraverso cui l’Amministrazione comunale di Ragusa ntende contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale è, da oggi, oggetto di una nuova sezione del sito web istituzionale raggiungibile dalla homepage. Nella pagina web i cittadini possono trovare informazioni di carattere generale e spunti di approfondimento sul tema del Patto e del Paes, oltre agli atti amministrativi principali adottati dall’Ente per l’implementazione nel territorio comunale. L’amministrazione vuole rimarcare con questa iniziativa  che il Paes  rappresenterà il documento programmatico, condiviso da tutta la comunità cittadina, contenente la pianificazione energetica ed ambientale da attuare nel territorio comunale. E’ stato predisposto un questionario per esprimere pareri e proposte attuative o formulare suggerimenti all’Amministrazione. L’approvazione, a livello comunitario, del Paes, permetterà l’avvio di interventi ed investimenti mediante l’accesso privilegiato a programmi e fonti di finanziamento comunitarie destinate all’attuazione del Piano.

Randello, tolta la pedana

IMG-20140731-WA0000Si sono conclusi i lavori di rimozione della platea in legno e del materiale depositato sopra la struttura, posizionata nella spiaggia di Randello, in ottemperanza dell’ordinanza del Comune di Ragusa del giugno scorso. L’operazione di rimozione e di ripristino dello stato dei luoghi è stata effettuata dalla stessa ditta responsabile della collocazione della struttura.

MANIFESTAZIONE NO MUOS, ADERISCE IL COMUNE DI RAGUSA

no muos 2Il Comune di Ragusa parteciperà alla manifestazione nazionale indetta a Niscemi il prossimo 9 agosto dal coordinamento dei comitati No Muos. A confermarlo il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, il quale coglie l’occasione per esprimere la massima solidarietà ai membri dei comitati No Muos per la meritoria azione di informazione e mobilitazione condotta finora, consentendo di mantenere vivo l’interesse sulla questione. “Il coordinamento dei comitati No Muos deve essere assolutamente coinvolto nelle consultazioni tecniche attivate dal governo nazionale e regionale su questo tema – spiega il primo cittadino -. Il ruolo centrale assunto dai comitati in questi anni, infatti, non può essere assolutamente mortificato per ragioni che sfuggono alla comprensione dei cittadini. Per questi motivi il Comune di Ragusa sarà presente all’importante manifestazione del 9 agosto a Niscemi. L’amministrazione, infatti, condivide il netto rifiuto nei confronti di quanto sta avvenendo nella nostra regione dove, alla perdurante assenza di risorse economiche destinate ai servizi essenziali, si contrappone un analogo spreco per la difesa di basi militari che la popolazione siciliana sta chiaramente, e con gran forza e coraggio, ripudiando. Invito quindi non solo i sindaci e i consiglieri, ma ogni cittadino siciliano ed in particolare ragusano, ad essere presente alla manifestazione per riscattare, insieme, l’ immagine ed il futuro della nostra isola”.

 

INCONTRO ANCI SICILIA

piccittoDue gli argomenti spinosi che ha discusso il Consiglio regionale dell’AnciSicilia nell’incontro tenutosi ieri a Palermo: l’attuazione della legge regionale n. 8/2014 sulla istituzione dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane e l’applicazione della legge n. 9 /2010 inerente alla gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati, quest’ultimo punto è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio regionale su richiesta del sindaco di Ragusa, Federico Piccitto. Per l’istituzione dei liberi consorzi il consiglio regionale ritiene che la scadenza prevista dalla normativa per le deliberazioni dei consigli comunali debba essere sospesa, in attesa che vengano definite le funzioni dei nuovi organismi. “Per quanto attiene alla gestione integrata dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati – spiega il sindaco Federico Piccitto, che ieri è intervenuto nel corso della riunione – l’AnciSicilia chiederà subito un incontro con il governatore Crocetta e la giunta regionale, e successivamente con i capigruppo ed il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, per affrontare un tema ormai improcrastinabile data l’urgenza che rivestono tutti gli aspetti legati alla gestione integrata dei rifiuti, specie l’impiantistica regionale. Vogliamo sapere con chiarezza cosa intende fare la Regione sul fronte delle discariche. Chiederemo anche una ulteriore proroga per i commissari regionali, i cui incarichi scadranno il prossimo 30 settembre, e ribadiremo la necessità che dispongano di un maggiore potere gestionale dal momento che, finora, la loro azione rispetto alla gerenza della transizione dagli ATO alle SSR, non è stata efficace”.

 

RIPASCIMENTO CAUCANA, LE CRITICHE DI SEL

caucana“Il ripascimento con barriere soffolte di Caucana inizia ad avere le sue crepe, oltre alla breccia che costantemente riemerge da sotto la sabbia invadendo tutta la spiaggia, lo stesso avrebbe dovuto proteggere le mure bizantine della città antica. Ma accade proprio il contrario: il moto ondoso proveniente da libeccio (SW) in questa zona meno aggressivo (immaginate lo scirocco più violento e diretto) arriva sotto le mura che vengono scavate da sotto con il rischio di croli”. Lo sostine Sinistra, Ecologia e Libertà che si domanda in vista dei nuovi interventi che si dovranno fare lungo la costa iblea se questi progetti sono ben studiati. “L’intervento sarà più deleterio che benefico? L’esperienza di Caucana dimostra il fallimento ed un nuovo esborso di denaro dei cittadini”.

L’Asp rassicura: “A Scoglitti mare pulito”

foto sabbia Scoglitti 2Nessun problema per il mare di Scoglitti, da un punto di vista microbiologico, questo è quello che emerge dai controlli effettuati dal laboratorio di Sanità pubblica dell’Azienda Sanitaria di Ragusa, unica struttura accredita per legge a certificare la balneabilità del mare. “Si sottolinea e si ribadisce – spiegano all’Azienda sanitaria – che le competenze di tipo microbiologico e sulla balneazione del mare è di esclusiva competenza dell’Asp per il tramite il Laboratorio di Sanità Pubblica. Inoltre, si precisa che il Laboratorio di Sanità Pubblica svolge il suo compito di monitoraggio per tutta la stagione, che va da aprile ad ottobre, con ben 62 punti di prelievo su tutta la costa del territorio, Scoglitti compresa, trasmettendo tali dati ai Comuni, all’Assessorato Regionale competente e al Ministero per la Salute”. Con questa precisazione è intervenuto il dott. Giuseppe Lavima, direttore del Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp.

 

 

 

 

PROGETTI RIPASCIMENTO LUNGO LA COSTA IBLEA PRESENTATO ESPOSTO IN PROCURA

costa-ibleaLe associazioni ambientaliste della provincia di Ragusa hanno presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa, sulla base di quanto finora emerso dai documenti visionati e dalle normative vigenti ed in particolare sul Piano paesaggistico. Infatti sin dallo scorso anno sono in atto, o si stanno avviando, lungo la fascia costiera che va dalla costa vittoriese all’isola delle Correnti, interventi per il ripascimento e protezione del litorale di aree a particolare rischio di erosione, tra i quali attività di ripascimento afferenti al comune di Scicli (località Arizza-Spinasanta ed area prospiciente la Riserva Macchia foresta del fiume Irminio) ed il progetto di ripascimento afferente al comune di Ispica, nel tratto compreso tra Santa Maria del Focallo e Porto Ulisse. Questi progetti prevedono la costruzione di pennelli o di barriere,  ma tali interventi risultano – gli ambientalisti – in contrasto con le leggi vigenti. “L’art. 36 del Piano Paesaggistico della provincia di Ragusa, – scrivono gli ambientalisti – vieta espressamente la realizzazione di “opere a mare e i manufatti costieri che alterino la morfologia della costa e la fisionomia del processo erosione-trasporto-deposito di cui sono protagoniste le acque e le correnti marine; opere che alterano il percorso delle correnti costiere, creando danni alla flora marina, e che alterano l’ecosistema dell’ interfaccia costa mare”. In particolare sono vietate barriere artificiali e scogliere frangiflutti. Nonostante tali espressi divieti la Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Ragusa – dicono gli ambientalisti – ha concesso il nulla-osta al primo stralcio del progetto per la attuazione di opere di tutela della fascia costiera di S. Maria del Focallo, con la realizzazione di 7 pennelli obliqui alla costa. Considerazioni analoghe relative alla non osservanza del Piano Paesaggistico possono essere fatte – sostengono gli ambientalisti – per il progetto in effettuazione ad Arizza-Spinasanta in comune di Scicli ed il progetto di ben 23 barriere soffolte nei fondali antistanti la Riserva Macchia Foresta del fiume Irminio. Infatti penneli e barriere soffolte non sono altro che barriere artificiali e scogliere che alterano la morfologia della costa ed il normale decorso delle correnti che trasportano la sabbia e modellano dinamicamente le spiagge, quindi espressamente vietati dal Piano paesaggistico. Nel progetto a tutela della fascia costiera ispicese, inoltre, vengono di fatto ignorate le prescrizioni ‘di buon senso’ date dal Genio Civile, e cioè di ricercare sabbie lungo la costa iblea. Dopo aver di fatto ignorato le prescrizioni date in sede di Conferenza dei Servizi si ventila l’ipotesi – scrivono gli ambientalisti iblei – di prelevare le sabbie necessarie addirittura in una cava di Termini Imerese, cosa che comporta un enorme aggravio di costi per le tasche dei cittadini. Quello che sta accadendo in provincia di Ragusa è scandaloso. Con la progressiva deresponsabilizzazione e acquiescenza di chi deve autorizzare e controllare – scrivono gli ambientalisti – siamo di fronte all’ennesimo ignobile assalto alle spiagge”. Per  questo si invitano i cittadini a “mobilitarsi in difesa del proprio territorio e a non rendersi complici di una operazioni speculative e di sfruttamento delle coste che nulla hanno a che vedere con la diretta fruizione del mare”.

Il parco Truncafila nei luoghi del cuore del Fai

timthumbE’ arrivato il riconoscimento del Fai – Fondo Ambiente Italiano – a favore del Parco di Truncafila – San Biagio di Scicli. Il parco è stato infatti inserito tra “I Luoghi Del Cuore”, insieme ad altre prestigiose località italiane. Diviene pertanto necessario dare la massima comunicazione di tale importante riconoscimento nazionale ed avviare la raccolta firme che culminerà nell’evento Fai Marathon del 12 ottobre prossimo. Il superamento di mille consensi porterà all’iniziativa un contributo economico che ne faciliterà la realizzazione. Il  24 novembre dello scorso anno, in occasione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile “I paesaggi della bellezza dalla valorizzazione alla creatività”, si svolse una visita guidata nei luoghi, in occasione della quale 24 associazioni culturali che operano nella città di Scicli sottoscrissero una petizione per la costituzione del Parco extra urbano di Truncafila – San Biagio. Lo scorso 13 giugno le Associazioni Esplorambiente, Coltivazioni Urbane e Siklab hanno presentato alla collettività e donato al Comune un progetto di massima del Parco, recepito dall’Ufficio Tecnico Comunale che nello stesso tempo ha predisposto un proprio progetto ed avviato le procedure di comunicazione del vincolo preordinato all’esproprio dei terreni ivi ricadenti nell’area. Sabato sera 26 luglio a partire dalle 19.30 nella “piazzetta della macina” di Via F. M. Penna sarà organizzata la raccolta delle firme curata dall’Associazione Esplorambiente con l’obiettivo di raggiungere i mille voti. Cittadini e Visitatori sono invitati a partecipare numerosi.

“AFFAIRE RANDELLO”, LA PAROLA ALLA PROCURA

randelloLo scandaloso tentativo di privatizzazione della spiaggia di Randello, una delle poche ancora naturali nell’areale ibleo, potrebbe avere risvolti giudiziari. Legambiente Ragusa ha infatti presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa, basandosi su quanto finora emerso dai documenti visionati dall’Associazione, sulle disposizioni delle normative vigenti e sul Piano paesaggistico. Questa la ricostruzione fatta da Legambiente a proposito dei lavori effttuatid al Donnafigata Resort. Ad aprile l’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa ha espresso parere favorevole alla realizzazione delle opere, così come ha fatto la Soprintendenza ai Beni culturali e Ambientali di Ragusa con nota del 13/3/2014. Ma fra le opere autorizzate ci sono due strutture in legno con bagni e fossa Imhoff, docce, una tettoia ed una passerella di accesso alla spiaggia che sono da considerare nuove costruzioni con la conseguente necessità di richiesta del rilascio da parte del comune di Ragusa di concessione edilizia, al momento non rilasciata. Inoltre la realizzazione di nuove costruzioni non è consentita nelle aree boschive di Randello e Grassullo  Inoltre, così come specificato dal Piano di Gestione approvato e già attivo, iniziative quali la realizzazione di stabilimenti balneari non risultano possibili all’interno del SIC Punta Braccetto- C/da Cammarana”, area in cui ricadono le opere previsteInfine nel verbale del 28/05/2014 di consegna di terreno demaniale da parte dell’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa alla società Donnafugata Golf Resort, si afferma che la ditta può procedere alla realizzazione delle opere previste nel progetto di fruizione in quanto fornita di tutte le autorizzazioni e nullaosta previsti dalla normativa vigente. Ma fra le autorizzazioni previste c’è la concessione edilizia e questa non risulta sia stata rilasciata dal Comune di Ragusa. Per l’Associazione ambientalista quindi vi era materiale documentario a sufficienza per segnalare i fatti alla Procura di Ragusa affinchè possa verificare se nelle procedure di rilascio dei pareri da parte della Soprintendenza di Ragusa e dell’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa si ravvisino violazioni di legge.

CASO RANDELLO, LEGAMBIENTE PRESENTA UN ESPOSTO

randelloIl “caso Randello” finisce sui tavoli della Procura. Legambiente ha infatti presentato un “dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa, basandosi su quanto finora emerso dai documenti visionati dall’associazione, sulle disposizioni delle normative vigenti e sul Piano paesaggistico”. “Ciò – si legge in una nota dell’associazione ambientalista – a seguito del fatto che il Suap di Ragusa nello scorso mese di dicembre ha trasmesso all’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa (già Ufficio Provinciale Azienda Foreste Demaniali) e alla Soprintendenza ai Beni culturali e Ambientali di Ragusa la pratica della ditta Donnafugata Golf Resort spa relativa alla realizzazione di uno stabilimento balneare in contrada Randello. E qui le cose si fanno poco chiare. Infatti il due aprile scorso l’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa ha espresso parere favorevole alla realizzazione delle opere, così come ha fatto la Soprintendenza ai Beni culturali e Ambientali di Ragusa con nota del 13/3/2014. Ma fra le opere autorizzate ci sono due strutture in legno con bagni e fossa Imhoff, docce, una tettoia ed una passerella di accesso alla spiaggia che… sono da considerare nuove costruzioni con la conseguente necessità di richiesta del rilascio da parte del comune di Ragusa di concessione edilizia, al momento non rilasciata. Inoltre la realizzazione di nuove costruzioni non è consentita nel sotto-paesaggio 6h denominato “Aree boschive di Randello e Grassullo”. Inoltre, così come specificato dal Piano di Gestione approvato e già attivo, iniziative quali la realizzazione di stabilimenti balneari non risultano possibili all’interno del Sic “Punta Braccetto – contrada Cammarana”, area in cui ricadono le opere previste. Infine nel verbale del 28 maggio di consegna di terreno demaniale da parte dell’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa alla società Donnafugata Golf Resort, si afferma che la ditta può procedere alla realizzazione delle opere previste nel progetto di fruizione in quanto fornita di tutte le autorizzazioni e nullaosta previsti dalla normativa vigente. Ma fra le autorizzazioni previste c’è la concessione edilizia e questa non risulta sia stata rilasciata dal Comune di Ragusa. Per l’Associazione ambientalista – conclude la nota – vi era quindi materiale documentario a sufficienza per segnalare i fatti alla Procura di Ragusa affinchè possa verificare se nelle procedure di rilascio dei pareri da parte della Soprintendenza di Ragusa e dell’Ufficio Sviluppo del Territorio di Ragusa si ravvisino violazioni di legge”.

 

Riunione sugli incendi boschivi

antincendioSi è tenuto, presieduta dal Prefetto di Ragusa, un incontro con i rappresentanti di Provincia e Comuni, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, i Dirigenti del Servizio provinciale del Dipartimento di Protezione Civile nonché dell’Azienda Demaniale. Il Prefetto ha preso atto del Piano Operativo Provinciale elaborato dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Ragusa ed ha richiamato l’attenzione degli Amministratori locali sulla necessità di predisporre ed attivare efficaci misure e strutture operative sia per il pronto intervento sia per la prevenzione degli incendi, attraverso l’emanazione di ordinanze che vietino di bruciare stoppie ed erbacce, la pulizia e il taglio di erbacce lungo i cigli stradali e della vegetazione facilmente infiammabile, l’apposizione, lungo le strade che attraversano boschi, di cartelli e campagne di sensibilizzazione della collettività in materia ambientale.

MARE IBLEO: DA FAVOLA BLU AD INCUBO NERO?

news_foto_39199_no_triv_sannio_310Con una nota tecnica inviata al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Siciliana ed alla Società Transunion Petroleum, il circolo di Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa ha presentato le osservazioni nel procedimento di Valutazione Impatto Ambientale relativo alla richiesta di permesso di ricerca con air-gun al largo delle coste tra Scoglitti e Donnalucata in provincia di Ragusa. Varie sono le critiche ed i dubbi da parte di Legambiente: il lato nord orientale del’aera di ricerca si trova ad una distanza inferiore alle cinque miglia nautiche dalla costa; viene fortemente sottovalutato il rischio sismico; l’esposizione al rumore può produrre un’ampia gamma di effetti sugli organismi acquatici in generale e sui mammiferi marini in particolare; possibili danni fisiologici alla fauna ittica; una zona di sicurezza di un raggio di 500 metri considerata insufficiente; l’area di istanza rientra in una zona di pesca costiera.

DEPURATORE DI RAGUSA, UN CANCRO PER L’AMBIENTE IBLEO

140_pmm_fiume irminio“Ancora una volta un grave fatto di inquinamento nei nostri preziosi corsi d’acqua. Ancora una volta la fauna ittica ‘campanello d’allarme’ della malagestione idrica.  Assistiamo nuovamente ad un grave fatto di inquinamento in un corso d’acqua ibleo, che rappresenta una delle emergenze naturalistiche più importanti del nostro territorio”. Secondo Legambiente l’inquinamento del tratto del fiume Irminio a valle del depuratore di Ragusa, portato alla luce dalla Polizia provinciale, è  particolarmente allarmante per vari motivi. “Innanzitutto per la sua evidente estrema pesantezza, come testimoniato della moria di fauna ittica riscontrata. Carpe ed Anguille infatti sono organismi estremamente resistenti all’inquinamento, in particolare di tipo organico, capaci di vivere a bassissimi tenori di ossigeno. Che anche questi organismi non siano riusciti a sopravvivere è un indice evidente dell’entità del fenomeno., Ma è anche l’inefficienza della risposta del sistema politico-burocratico di gestione della risorsa idrica e del territorio che colpisce profondamente. L’evento venuto alla luce – scrive Legambiente – non è che la fase acuta di una malattia cronica che l’area subisce da decenni e che da decenni è stato segnalato da pescatori ed ambientalisti. Segnalazioni ed allarmi che hanno avuto riscontri nella Carta Ittica provinciale, che ha evidenziato, già 10 anni fa, con dati biologici, microbiologici e chimici lo stato di forte inquinamento del tratto dell’Irminio a valle del depuratore. Dati che sono stati negli anni putroppo confermati dalle indagini dell’ARPA di Ragusa e che sono stati più volte resi pubblici, in pubblicazioni, incontri istituzionali, seminari e conferenze. La conseguenza sono morie ittiche e chilometri e chilometri di corso d’acqua malati, non utilizzabili per la pesca, il turismo e la balneazione. Ma evidentemente in decine di anni nulla di positivo è stato fatto, il problema non è stato mai seriamente affrontato. E questo è ancora più preoccupante se si pensa – scrive Legambiente – che non è solo un problema ambientale, di per sé un fatto che meriterebbe un impegno assoluto, ma è anche un continuo rischio per la salute umana, in quanto fiume e falda sono intimamente connesse, e perchè l’acqua dell’Irminio è utilizzata a valle per l’irrigazione. E’ necessaria quindi una reale svolta nella gestione della risorsa idrica e del nostro territorio, che non può basarsi solo sulle, pur necessarie, manutenzioni delle reti, ma deve passare in una politica a 360 gradi di stretto controllo del rispetto delle norme ambientali, nella riqualificazione e rinaturalizzazione del territorio, a cominciare dai corsi d’acqua, nell’efficientamento della gestione della risorsa, e nella diffusione della consapevolezza nella parte della popolazione che questo è un problema ed un impegno primario, molto ma molto più importante della sistemazione di piazze o lungomari balneari” – conclude Legambiente.

MONTALBANO NEL PETROLIO

hqdefaultLegambiente Ragusa ha sollecitato tutti i sindaci dei comuni costieri, se non lo hanno già fatto, a presentare urgentemente osservazioni di natura esclusivamente tecnica, ed a costituire/partecipare a comitati contro le trivellazioni insieme alle associazioni ambientaliste alle categorie produttive e ai cittadini per fare sì che i fondali del Sud Est non vengano ulteriormente perforati. Ciò a seguito dell’avviso relativo alla procedura di valutazione di impatto ambientale relative all’istanza di permesso di ricerca per idrocarburi a mare presentata dalla Transunion Petroleum Italia s.r.l. L’area di ricerca è localizzata di fronte alle coste del ragusano tra Scoglitti e Plaia Grande ed a breve distanza ad ovest dal campo Vega dove c’è la richiesta per una seconda piattaforma petrolifera da parte di Edison. L’area di ricerca si trova ad una distanza inferiore alle 5 miglia marine dalla costa dei comuni di Gela, Acate, Vittoria, Ragusa, SantaCroce Camerina, Scicli e Modica e risulta essere limitrofa ai SIC Torre Manfria, Biviere e Macconi di Gela, Foce del Fiume Irminio, Punta Braccetto C.da Cammarana, Fondali Foce del Fiume Irminio, alle ZPS Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela, al Parco archeologico terracqueo di Kamarina, all’Area Archeologica di Kaucana. In particolare i siti SIC delle aree marine dei fondali del Biviere di Gela e della Foce del Fiume Irminio, come del resto tutta la costa antistante il permesso di ricerca, risultano essere ricchi di posidonie e cymodocee. Lo specchio di mare su cui la Transunion vuole trivellare tra l’altro si trova proprio di fronte alla spiaggia di Montalbano, che in una delle prossime sue avventure rischia di dover nuotare in mezzo alle chiazze di petrolio e di passeggiare tra resti di catrame sulla spiaggia. La Transunion Petroleum Italia s.r.l. è la stessa che nel 2011 affermava che “i comuni presenti nella provincia di Ragusa, le cui coste affacciano sull’area oggetto di questo studio di valutazione ambientale appartengono alla categoria sismica 2 (sismicità bassa). Scrive Legambiente: ” E’ in questa fase che si gioca una delle partite più importanti per evitare le trivellazioni. E’ fondamentale in questo momento la presentazione delle osservazioni da parte di tutte le amministrazioni comunali coinvolte. In questo modo ci sarebbero più possibilità di avere un parere negativo da parte della commissione VIA del Ministero dell’Ambiente”.

Manifestazione No triv

news_foto_39199_no_triv_sannio_310Liberare mare e terra della fascia costiera iblea dalle trivelle. Il Sindaco Federico Piccitto ed il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono condividono e fanno proprie le preoccupazioni manifestate dal Comitato Ibleo No Triv, espressione di associazioni culturali, organizzazioni ambientaliste e movimenti politici che contestano le scelte energetiche del Governo nazionale e regionale. “Manifestiamo la nostra ferma opposizione alla ricerca di gas e petrolio sulla terra ferma e in mare – dichiarano il Sindaco Piccitto ed il Presidente del Consiglio Comunale Iacono – in quanto siamo per il sostegno delle energie rinnovabili, pulite ed inesauribili che non producono rischi né irreversibili danni ambientali. Per questo motivo il 12 luglio prossimo parteciperemo alla manifestazione promossa dal Comitato Ibleo No Triv in programma sulla spiaggia di Sampieri e presso la Fornace Penna. Sottoscriviamo in pieno la motivazione che ha spinto il Comitato ad organizzare la manifestazione che, come si legge nel documento dallo stesso diramato “Vuole rappresentare l’inizio di un cammino partecipato verso un futuro pulito e rinnovabile, sotto la spinta di un progetto di valorizzazione delle risorse materiale ed immateriali del nostro territorio, di salvaguardia dei beni comuni e di una nuova idea di crescita sostenibile”.

NO ALLE CONCESSIONI PER LA RICERCA E COLTIVAZIONE DI IDROCARBURI NEL CANALE DI SICILIA

UpkPfA5XLjgbVYhbgRpxVm0296gpuyilP7K4g9AUkIo=--Ritiro immediato delle concessioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi nel Canale di Sicilia, già rilasciate, e blocco di eventuali nuove richieste in itinere, per garantire la massima tutela dell’intera area. E’ questo l’aspetto principale dell’appello urgente rivolto agli uffici competenti dei Ministeri dell’Ambiente, dei Beni Culturali ed allo Sviluppo Economico, da parte dei sindaci dei Comuni di Ragusa, Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria. “La presenza, nel Canale di Sicilia, di aree di particolare rilevanza per la riproduzione di specie di interesse commerciale per la pesca, e di specie protette, dai coralli ai cetacei, – si sottolinea nel documento – ne fanno un ecosistema unico e una risorsa economica irrinunciabile per la popolazione siciliana. A causa di scelte di politica economica avventate rilevano, purtroppo, che il Canale di Sicilia è una zona aperta alla ricerca e coltivazione di idrocarburi e il rischio di inquinamento connesso a tale attività, pone in concreto pericolo non solo tutto l’ecosistema del Mare Nostrum, ma altresì mette a repentaglio il lavoro dei pescatori e di tutti quei sistemi economici, come il turismo, che dipendono strettamente dalla salute del mare. Ripercorrendo le tappe salienti dell’intero processo, ed alcuni recenti studi ambientali che mostrano le principali criticità di eventuali perforazioni in mare, si ricorda inoltre come le disposizioni di legge basate su interessi economici non possano, anzi non debbano, essere anteposte al sacro diritto della salvaguardia dell’ambiente, soprattutto quando è in gioco la salute di un intero ecosistema, la salvaguardia della biodiversità, l’impedimento di un possibile disastro ambientale. In caso di incidente petrolifero il disastro ambientale sarebbe infatti letale per la nostra Isola”. L’appello dei sindaci – 11 i comuni iblei che hanno firmato il documento, Pozzallo non aderisce- vuole dunque tutelare con urgenza il Canale di Sicilia da sfruttamenti del suolo che possano definitivamente compromettere la sua biodiversità, chiedendo di impedire un possibile disastro ambientale nel Mare Nostrum, che ucciderebbe la Sicilia sia economicamente che biologicamente”.

Scicli con Greenpeace

download (2)Il Comune aderisce senza se e senza ma alla campagna lanciata da Greenpeace e che ha visto Susino a fianco del presidente dell’Anci, Leoluca Orlando, alla manifestazione tenutasi nella spiaggia di Mondello, venerdì 4 , per dire no alle trivellazioni nel canale di Sicilia che è il motivo alla base della campagna di sensibilizzazione che ha come tema “Non è un Paese per Fossili”. “Le nostre coste, il nostro meraviglioso mare e il nostro straordinario paesaggio, oggi corrono un rischio grandissimo, quello di essere posti a rischio elevatissimo di inquinamento, commenta il sindaco di Scicli, Franco Susino, attese le autorizzazioni che il Ministero all’ambiente e la Regione siciliana hanno rilasciato per la ricerca di pozzi petroliferi nel nostro entroterra e di fronte le nostre coste. Mi sono da subito dichiarato d’accordo con il presidente dell’Anci, Leoluca Orlando, che sta conducendo una battaglia contro le trivellazioni a mare e chiederà al Ministro all’Ambiente la revoca di quelle concessioni. Noi come comune assumeremo le nostre determinazioni a breve. La nostra scelta è fatta da tempo: all’oro nero preferiamo l’oro blu del mare”.

Comitato Randello Libera

siluro spiaggia“Appena insediatosi sul litorale sabbioso di Randello, lo stabilimento balneare, (quello delle recenti vicende di abusivismo selvaggio) porta i suoi frutti avvelenati e la sua evidente scia di scumazza. Strani “mezzi navali” solcano rumorosamente e pericolosamente il bagno asciuga della Zona di protezione Sic di Punta Braccetto Cammarana”. Lo dichiara il comitato Randello Libera dopo avere notato in mare delle moto d’acqua. “In completa assenza di corridoi di uscita, di qualsiasi norma di sicurezza e probabilmente di qualsiasi autorizzazione , sono entrati in azione puntualmente fastidiosissimi moto d’acqua e strani siluri da luna park dalle ardite evoluzioni acquatiche. Scarichi e rumori, irrompono incontrollati nella quiete mediterranea di un’area naturale protetta. Una pregevolissima area viene trasformata in luna park acquatico, sfregiata e banalizzata senza rispetto alcuno. Il Comitato continua a ritenere incompatibile, con gli interessi territoriali della nostra comunità, la presenza in quell’area di questa improbabile installazione turistica di titolarità di un noto Resort. Randello, la sua spiaggia, la sua pineta, l’intero sito, non possono essere asserviti all’interesse di un vorace gruppo privato. Debbono rimanere ed essere pienamente a disposizione di tutta la comunità nel rispetto delle esigenze di tutela e verso uno sviluppo sostenibile che passa da una saggia gestione e valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Continuiamo la mobilitazione e la vigilanza – scrivono i membri del comitato Randello Libera- affinchè quel bellissimo tratto di spiaggia, e ciò che c’è intorno, possa essere liberato da presenze che riteniamo pervasive e controproducenti”.

Note di Luna

cavaispicaVenerdì 11 luglio, insieme ai ragazzi che in questi giorni stanno partecipando al Campo Internazionale, si può avere l’opportunità di trascorrere una serata a Cava Ispica sotto il bagliore della luna piena immersi nella natura. Durante il percorso si visiteranno gli scavi archeologici a cui stanno lavorando, sotto il controllo di esperti, i tredici ragazzi provenienti da ogni parte del mondo che il Circolo Melograno Legambiente sta ospitando. Alla fine della passeggiata presso il Rifugio Pernamazzoni ci sarà una degustazione di prodotti tipici e il concerto letterario per voce e arpa di Laura Vinciguerra “Deestinte: Domne. Una specie in via d’estinzione”.  L’incontro è alle ore 21 all’entrata del Parco Archeologico di Cava d’Ispica. La quota di partecipazione è di 10 euro sia per i soci che per i non soci Legambiente.
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