16-06-2025
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Archivio della categoria: attualità

Regione sempre più matrigna nei confronti del nostro territorio

25263730“Il Governo regionale, o meglio, chi questo pessimo Governo lo sostiene collabora alla persistente opera di maltrattamento nei confronti della nostra comunità”. E’ la posizione dei Giovani di Forza Italia nella provincia di Ragusa che commentano la notizia dell’approvazione in Commissione Bilancio dell’ormai famigerato ‘emendamento Dipasquale’. “Dovremmo chiamarla norma AntiRagusa – dice in particolare Giovanni Criscione, presidente del Club Forza Silvio Giombattista Xiumè – perché, sulla base dei numeri dello scorso anno, la nostra città perderà almeno dieci milioni e 800mila euro. Se è vero che, da una parte, l’altrettanto pessima amministrazione pentastellata sarà costretta a spendere le royalties in modo più accorto, dall’altra sono i cittadini ragusani a essere penalizzati. La guerra politica contro Piccitto ha travolto le casse comunali senza alcuna prospettiva futura”. “Se Dipasquale veramente avesse voluto fare qualcosa per la nostra comunità – continua – avrebbe dovuto operare diversamente, perché le battaglie politiche vanno subordinate alla ricerca dei benefici per il proprio territorio. Se a Palermo un emendamento di Dipasquale, di fatto, ha danneggiato i cittadini ragusani per colpirne il sindaco, a Roma un emendamento a firma del sen. Giovanni Mauro ha scongiurato la chiusura della Prefettura di Ragusa con tutti gli ovvi vantaggi che ne derivano”. “C’è da dire che neanche i grillini al Parlamento siciliano, che dovrebbero essere direttamente interessati alla questione visto che governano nella nostra città, sono stati in grado di fare qualcosa per Ragusa – conclude – qualcuno ha visto un emendamento specifico per la legge su Ibla prodotto dal M5S?”.

AGGIUDICATO L’APPALTO PER LA LOCAZIONE DEL CHIOSCO-BAR DEI GIARDINI IBLEI

 

download (1)Aggiudicata in via provvisoria alla L.T.S. Service srl, la gara per l’affidamento in locazione dell’immobile comunale adibito a chiosco-bar ed annessi bagni pubblici, sito all’interno dei Giardini Iblei. Il canone annuo posto a base di gara è stato di euro 6.825,00 oltre IVA con presentazione delle offerte esclusivamente in aumento e con un rialzo minimo di 50 euro. La società aggiudicataria provvisoria dell’appalto ha offerto il pagamento di un canone annuo pari ad euro 7.536,00. “Con tale aggiudicazione viene finalmente sbloccata – affermano il vice sindaco con delega ai centri storici Massimo Iannucci e l’assessore agli affari patrimoniali, Stefano Martorana – la procedura tecnica che garantisce la piena operatività di una struttura, per tanti anni in stato di abbandono, che divenendo pienamente operativa è in grado di offrire una serie di servizi indispensabili all’interno della villa comunale di Ragusa Ibla”.

PRESENTATO COORDINAMENTO PROVINCIALE DI DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE

download (2)Ottima riuscita del primo incontro convocato dal Coordinamento Difesa Costituzionale del comprensorio di Ragusa, In una affollata sala dell’Hotel Kroma si sono avvicendati gli interventi dell’avv. Cesare Borrometi, referente del Coordinamento Difesa Costituzionale del comprensorio di Ragusa, del Dott. Giovanni Iacono, Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, della Prof.ssa Tina Petrolito, docente presso il liceo scientifico di Ragusa, dell’On.le Franco Antoci, già Sindaco di Ragusa e Presidente della Provincia, del Sen. Concetto Scivoletto, già Presidente della Commissione Agricoltura del Senato. L’avv. Cesare Borrometi esordendo con brevissimi cenni sulla storia costituente della Repubblica Italiana ha illustrato, sotto un profilo tecnico-politico, i degenerati effetti che discenderebbero dalla “deforma” Boschi-Renzi e dall’approvazione dell’Italicum. Ha poi sottolineato come la battaglia per il no alla “Deforma” e per l’abrogazione dell’Italicum, lungi dall’essere di retroguardia, ispirata a conservatorismo, è invece una battaglia progressista, in difesa della democrazia, della libertà, dell’eguaglianza. Il Dott. Giovanni Iacono ha specificato l’assoluta trasversalità ideologica del coordinamento. Ha poi fatto una riflessione su alcuni fatti che stanno avvenendo nel paese (disegno di smantellamento di diritti e di riduzione degli spazi di democrazia)   mettendo queste osservazioni, empiricamente verificabili, in relazione con alcuni concetti  quali quello  di democrazia e di politica evidenziando come anche la legge Boschi-Renzi e l’Italicum vadano nella stessa direzione ed il disegno in atto in Italia sta trasformando il paese nella repubblica di un uomo solo. La Prof.ssa Tina Petrolito ha preso l’avvio proponendo una riflessione sul senso della nostra attuale Costituzione che si vuole mandare in soffitta perché obsoleta, laddove essa, per più versi poco applicata, nasce dalla drammatica esperienza della mancanza di libertà, quando “un uomo solo era al comando” e aveva creato uno stato totalitario. L’On.le Franco Antoci ha ricordato che Il Coordinamento Democrazia Costituzionale, costituito a livello nazionale da autorevoli costituzionalisti ed esponenti politici, è uno strumento molto importante così come estrema importanza va attribuita al primo incontro del Coordinamento provinciale perché occorre a tutti i livelli sensibilizzare la pubblica opinione sul pericolo che corre la nostra democrazia “costituzionale”. Ha, quindi concluso, evidenziando che occorre fare presto, mettendo insieme tutti coloro che sinceramente credono nella importanza del futuro della democrazia italiana per attuare una forte azione di contrasto a queste leggi, che minano alla base, l’assetto delle nostre Istituzioni. Il Sen. Concetto Scivoletto ha rilevato come sia in atto da alcuni anni in Europa e in Italia la tendenza a manipolare le Costituzioni per concentrare il potere nelle mani dell’esecutivo e in particolare del premier. Si profila in Italia un attacco senza precedenti alla sovranità popolare e all’equilibrio fra i poteri dello Stato. Oggi le risposte del governo Renzi ad uno status non felice della nostra democrazia vanno, piuttosto, in una direzione assai preoccupante: ancora parlamentari nominati per 2/3; aumento del numero delle firme sia per i disegni di legge di iniziativa popolare che per i referendum abrogativi. La Costituzione è il centro storico della democrazia. Ha poi concluso evidenziando come la Provincia di Ragusa rischia di rimanere fuori dal Parlamento nazionale: sia al Senato (la Sicilia esprimerà solo 7 senatori per 9 province) che alla Camera dei Deputati. E così avremo non solo parlamentari sganciati dal territorio ma anche territori fuori, per legge, dal Parlamento. Sono, infine, intervenuti, il sen. Gianni Battaglia che ha espresso l’adesione al Coordinamento, oltre che propria, dell’Anpi Ragusa che rappresenta, nonché l’Arch. Carpino che con un accorato intervento ha espresso l’adesione sua e dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti di Ragusa. Il Coordinamento Difesa Costituzionale ha deciso di riconvocarsi a breve per cominciare ad assumere determinazioni operative invitando tutti gli interessati a contattare il referente del Coordinamento via mail all’indirizzo [email protected] o al numero di telefono 333/3191939.

Minore eritreo si ricongiunge al fratello residente in Svizzera

download (1)Storia a lieto fine quella di un minore eritreo non accompagnato, che grazie alla pervicacia degli uomini dell’Ufficio Immigrazione-Sezione Rifugiati della Questura di Ragusa, è riuscito a ricongiungersi a suo fratello maggiore che vive in Svizzera. Il minore, appena dodicenne, è sbarcato a Pozzallo a maggio dell’anno scorso e, subito dopo, è stato accolto presso una struttura di Scicli gestita dalla Federazione delle Chiese Evangeliche.Il tribunale dei minori ha nominato un tutore che ha iniziato la pratica in Questura di ricongiungimento. Il ragazzino ha trovato presso l’ufficio immigrazione un ambiente sereno e caloroso che lo ha fatto aprire. Il ragazzo ha raccontato la sua storia ovvero che aveva un fratello maggiore in Svizzera. Grazie alla presenza negli uffici di un mediatore culturale di origine eritrea è stato possibile acquisire le poche informazioni che il piccolo ha saputo fornire. Da quel momento i poliziotti della sezione Rifugiati Politici hanno iniziato a tessere la trama dei contatti al fine di individuare il fratello del ragazzo. Grazie anche alla stretta collaborazione della fondazione delle Chiese Evangeliche e tramite la responsabile della “Relocation Desk” di Roma, dopo vari tentativi si è riuscito finalmente a rintracciare il fratello del piccolo migrante. Espletate tutte le procedure per il ricongiungimento tramite l’Unità Dublino del Ministero dell’Interno e acquisito il parere positivo dell’Ambasciata Elvetica, finalmente l’11 febbraio all’aeroporto di Zurigo il piccolo eritreo ha potuto riabbracciare suo fratello che pensava di non riuscire a rivedere mai più.

VISITA DELL’ASSESSORE REGIONALE MICCICHE’ ALL’ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI RAGUSA

image cassarinoSabato scorso la visita istituzionale dell’Assessore Regionale alla famiglie e al lavoro Onorevole Gianluca Miccichè, accompagnato dal deputato regionale Orazio Ragusa presso l’ordine dei consulenti del lavoro di Ragusa.  Oltre ai componenti del Direttivo  erano presenti all’incontro il dott. Giovanni Vindigni,  direttore provinciale dell’ufficio del lavoro di Ragusa e il Dott. Saverio Giunta, direttore della sede Inps di Ragusa. Tra i temi trattati nell’incontro quello previdenziale e quello sulle ispezioni sul lavoro. Il presidente dei consulenti, dottore Rosario Cassarino spiega: “Considerato la potestà concorrente della Regione Sicilia in materia di lavoro , abbiamo avanzato una proposta di revisione dei profili del contratto . Abbiamo chiesto la urgente sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Assessorato Regionale e Ministero del Lavoro per far partire in Sicilia la procedura dell’ ASSE.CO. – l’asseverazione che certifica la regolarità delle imprese – e che potrebbe risolvere la faticosa e vergognosa tematica del Durc on line, ridando dignità sia alle imprese sia al lavoro professionale dei consulenti.  Abbiamo chiesto anche la istituzione dei tavoli tecnici al fine di risolvere a monte le numerose questioni che molte volte siamo costretti ad affrontare, proposta condivisa e avallata da Giunta e da Vindigni. L’Assessore Miccichè, mostrando grande attenzione verso la nostra categoria, si è reso immediatamente disponibile ad affrontare con fermezza le tematiche segnalate coinvolgendo anche i consulenti del lavoro. Ci siamo lasciati con grandi promesse che auspichiamo si realizzino concretamente”.

IL COMUNE DI RAGUSA ADERISCE ALL’INIZIATIVA “M’ILLUMINO DI MENO”

mi_illumino_di_menoIl Comune di Ragusa aderisce anche quest’anno all’iniziativa “M’Illumino di Meno”, campagna radiofonica di sensibilizzazione ideata da “Caterpillar Radio2” in occasione della Giornata del risparmio energetico la cui 12^ edizione di quest’anno verrà celebrata il 19 febbraio prossimo. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha disposto che in tale data verranno spenti, dalle ore 17,30 alle ore 10,30, i fari che illuminano i prospetti della Cattedrale di San Giovanni Battista, della sede centrale del Comune e del Portale di S. Giorgio di Ibla.

COTTIMO FIDUCIARIO PER LAVORI DI MANUTENZIONE DEGLI IMMOBILI DI VIA DEL MERCATO A RAGUSA IBLA

 

35Sull’home page del sito del Comune, nella sezione dedicata ai bandi di gara, è pubblicato il cottimo fiduciario relativo ai lavori di manutenzione degli immobili comunali di via del Mercato per la realizzazione di servizi igienici e punto di ristoro. Il termine per la presentazione delle offerte di partecipazione all’appalto, con un importo a base di gara di euro 123.856,35 è fissato per il 4 marzo prossimo. L’intervento previsto in progetto, approvato dalla Commissione centri storici, prevede il recupero funzionale del complesso immobiliare con una nuova destinazione ad uso commerciale ed artigianale con l’insediamento di botteghe artigianali e la creazione di un punto ristoro, di servizi igienici, la revisione del manto di copertura del tetto, degli infissi in legno e la tinteggiatura interna ed esterna dell’intero edificio. “L’importante lavoro – dichiara il vice sindaco con delega ai centri storici, Massimo Iannucci – si inserisce pienamente in un nuovo progetto di riqualificazione e rivitalizzazione urbana di un’area del quartiere barocco voluto dall’Amministrazione comunale in linea con un’attenta programmazione che tiene conto anche di un costante incremento dei flussi turistici nel nostro territorio”.

SITI UNESCO, RIUNIONE DEI SINDACI

img7Terzo incontro, particolarmente fruttuoso, svoltosi a Catania con tutti i rappresentanti delle città del sud-est Sicilia appartenenti al registro dell’Unesco. Oltre ai padroni di casa e al comune di Modica , rappresentato dal sindaco Ignazio Abbate, hanno partecipato i rappresentanti istituzionali dei comuni di Ragusa, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Militello Val di Catania, Noto e Scicli. La strada è stata tracciata e porta dritta ad un’unione di intenti tra le “otto sorelle” per lanciare definitivamente questo meraviglioso lembo di Sicilia nel panorama turistico nazionale e internazionale. Ci sarà un rapporto di collaborazione reciproca, una sinergia sottoscritta informalmente nel corso dell’incontro. Ogni comune entrerà a far parte dell’Unione con una quota fissa da determinarsi in base a parametri ben precisi, quali la popolazione e l’estensione del territorio. La prossima settimana a Ragusa prevista la firma al protocollo che sancirà ufficialmente la nascita di questa nuova “creatura”.

VERTENZA VERSALIS: IL 29 CONSIGLIO COMUNALE APERTO A RAGUSA

download“Non bisogna assolutamente abbassare la guardia rispetto alla Vertenza Versalis. E questo territorio ha l’obbligo di dire no e lottare affinchè non si registri  l’ultima delle dismissioni. Come gruppo consiliare Insieme abbiamo richiesto al presidente del Consiglio una seduta aperta perché è nella sede istituzionale che bisogna creare i pressupposti per una interlocuzione forte con Eni. L’industria a Ragusa non va depotenziata”. E’ quanto dichiara il gruppo consiliare Insieme (Elisa Marino, Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella, Peppe Lo Destro ed Angelo La Porta) che invita i deputati della provincia di Ragusa e le organizzazioni sindacali al confronto del 29 febbraio. E’ l’occasione per stilare un documento di protesta e di proposta per l’Eni per evitare che magari non nell’immediato ma anche in futuro la Versalis chiuda i battenti e lasci senza occupazione oltre 130 famiglie. “Occorre con urgenza e determinazione rappresentare al governo regionale e nazionale la necessità di salvaguardare investimenti e livelli occupazionali sia diretti che dell’indotto”- conclude Insieme.

On. Nino Minardo: a breve l’aeroporto di Comiso avrà definitivamente i servizi di assistenza al volo a carico dello Stato

 

1411728095-0-crocetta-aeroporto-di-comiso-non-chiudera“Il contratto Stato -Enav che assicura i servizi di assistenza al volo all’aeroporto di Comiso è in via di definizione ed è già stato depositato alla Corte dei Conti per la registrazione nel mese di dicembre 2015”. Lo assicura Nino Minardo: “È quanto mi è stato confermato ieri dal Ministero per le infrastrutture e dai dirigenti dell’Enav, i quali mi hanno assicurato che l’iter è già in via di definizione e lo schema di contratto 2016-2019,( che, secondo le ultime novità previste dalla legge di stabilità, diventa quadriennale e poi quinquennale dalla volta successiva) sarà presentato molto presto e comunque non oltre giugno 2016, come previsto dalla legge. L’inserimento dello scalo comisano tra quelli di interesse nazionale e conseguentemente nel contratto di programma 2016-2019 è stato un impegno e un importante traguardo preso con il sottoscritto e mantenuto da Maurizio Lupi, già Ministro per le infrastrutture. Tutto ciò permetterà un abbattimento dei costi per la società di gestione che dovrà, con maggiore serenità e con il sostegno concreto dello Stato, lavorare con trasparenza alla crescita economica ed occupazionale del nostro territorio”.

TRIVELLE: CODACONS RICORRE AL TAR CONTRO DATA REFERENDUM

193237677-36a3fec1-ff79-4fc0-be16-60bb2d8d893cLa decisione del Governo Renzi di indire il referendum sulle trivellazioni il prossimo 17 aprile senza accorparlo alle amministrative, finisce al Tar del Lazio. Il Codacons, infatti, ha deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo per ottenere l’annullamento del decreto con cui l’esecutivo ha fissato la data del referendum. Per Francesco a Tanasi Segretario Nazionale Codacons si tratta di un provvedimento palesemente contrario ai principi di buon andamento della Pubblica  Amministrazione. Il mancato accorpamento del referendum alle elezioni amministrative, infatti, produrrà un danno per le tasche della collettività stimato in 300 milioni di euro e non sembra rispondere ai criteri fissati dalle norme vigenti e dalla Costituzione. Ci sono quindi tutti gli estremi per un annullamento della decisione del Governo dinanzi la giustizia amministrativa. Per tale motivo – conclude Tanasi-  il Codacons, nella doppia veste di associazione ambientalista e di tutela dei consumatori, impugnerà il decreto al Tar.

CASO CAMPO, DALLA TRASPARENZA DEI FATTI ALLE NEBULOSITA’ DELLE CINQUE STELLE  

imagesFinita. La vicenda che ha portato alle dimissioni di Stefania Campo a seguito di un nostro articolo che raccontava tutti  i passaggi inopportuni riguardo l’assunzione come letturista di contatori idrici per il comune di Ragusa del marito dell’ex assessora, dopo le tante puntate della commissione trasparenza e le tante audizioni dei protagonisti, è finita. La relazione presentata e  votata favorevolmente solo dalle opposizioni descrive con puntiglio le incongruenze dei bandi, l’anarchia di palazzo con le gare variabili a seconda delle tendenze di dirigenti e impiegati, la presenza di una suocera, madre dell’assessora, che si occupa della gara che interessa il genero, le scelte arbitrarie per il reclutamento del personale, la mancata vigilanza sulla conduzione degli appalti, la discriminazione di alcuni lavoratori… insomma una rappresentazione della Italia odiata dai cinquestelle che però stavolta erano gli attori protagonisti. Ed è su questo aspetto che si deve prestare attenzione non tanto per inseguire la volgarissima soddisfazione nel puntare l’indice anche su loro che “poi diversi non sono”  – lo sforzo e la tensione per  essere diversi c’è eccome! – piuttosto per riflettere sul  loro panico di fronte alla complessità della politica.  Il caso Campo li ha travolti, lo sappiamo, e questa storia coniugata all’intolleranza verso l’assessore Stefano Martorana ha portato a tre mesi di disagio fortissimo al loro interno. La questione è: come affrontare ciò che è imprevedibile? concetto che allargato un po’ significa  come gestire i troppi casi  della vita politica. Davanti all’ostacolo si imbambolano, si irrigidiscono, perdono di lucidità, poi, con sforzo enorme si riprendono. Questo è il loro limite di immaturità che gli fa compiere cazzate. Gela è un esempio lampante del loro agire puerile. Dopo che hanno compreso che rogna fosse quella città se la sono squagliata e sono tornati sereni come se la fuga non fosse stato il vero fallimento. Stessa roba potrebbe accadere su Roma dove si trincerano ancora con la roba dei programmi facendo intuire che forse non vogliono vincere. Che c’entra ‘sta roba con la storia della Campo? C’entra. Sono rimasti intrappolati, non riescono ad uscire dallo schema mentale dei buoni e cattivi, ed invece di agire apportando qualche modifica alla relazione della commissione trasparenza, votare velocemente e filarsela, hanno dato il loro no netto prolungando l’agonia. Presenteranno un’altra relazione dove chiaramente la verità verrà edulcorata, negata e stravolta, con il risultato che   saranno sbeffeggiati dall’opinione pubblica. Non aver capito l’urgenza di chiudere la vicenda comporta un altro guaio perché  la difesa ad oltranza ha una conseguenza logica: se la Campo è inviolata dal peccato può essere in teoria riconfermata nella squadra assessoriale, operazione però improponibile perché tutti i cinquestelle sanno il danno di immagine creato dalla signora e il gran pasticcio dell’assunzione del letturista. C’è quindi un livello immaginifico di struttura politica, meraviglioso e fragile come l’alabastro, e poi gli schiaffoni della realtà. Stentano a trovare un equilibrio, ed è per questo che tengono il muso al sindaco Piccitto ritenendolo troppo duttile e pronto alle soluzioni opportune che loro non gradiscono preferendo solo le soluzioni “giuste”. Viene da ridere a pensare chi fra i componenti della trasparenza dovrà redigere la controrelazione. No, non sono in grado di stilare una memoria, vanno aiutati quando abbisognano della logicità del pensiero trasferito in scrittura. Potrebbero rivolgersi ad un avvocato d’area come Carmelo Giurdanella stimato  professionista vittoriese che i cinquestelle vorrebbero candidare a sindaco. Il tema è sempre lo stesso gira e rigira, ed è la selezione della classe dirigente. Quel che accade a Vittoria la dice lunga  su quanto siano doverosi i processi di crescita dentro le formazioni partitiche ed i movimenti.  A Vittoria c’è stata una guerra tra due meet up, un macello. Poi dopo fratture, epurazioni, condanne, la riunificazione. Si avvicinano le elezioni ed i ragazzi capiscono di doversi attrezzare per la sfida. Arriva una giovane avvocatessa e propone ai compagni  di andare a prendere qualche lezione di diritto: spunta così il nome di Giurdanella che già offre il suo sapere all’amministrazione ragusana confortando l’azione dell’assessore Corallo nelle sue delicatissime deleghe, e che pare abbia dato gratuitamente consulenze e apporto per le grandi battaglie No Muos o No Triv. I grillini vittoriesi iniziano le lezioni ogni lunedì sera. Incantati e riconoscenti, dopo qualche settimana aprono i loro cuori all’avvocato che con tanta generosità li aveva acculturati sui primi elementi di diritto amministrativo, e lo acclamano loro leader proponendogli la candidatura a sindaco. L’entusiasmo per un attimo si affloscia perché i ragazzi sanno che per potersi candidare serve il requisito minimo: l’iscrizione al meetup; dura un attimo lo smarrimento poi tutti  tornano a sorridere scoprendo che l’avvocato, con lungimiranza, prima di Natale si era iscritto.  E’ divertentissima questa storiella che mette a confronto l’illusione della spontaneità, uno stato di ingenuità, e l’oscuro, faticoso e dettagliato sentiero dell’ascesa politica. Quali sono i confini tra bene e male di queste due diversità che si sono incontrate? Perché non ammettere le sfumature multiformi della politica? Cosa c’è di terribile se un Giurdanella prova ad organizzarsi per soddisfare un’ambizione? La cosa terribile è solo non comprendere le variabili, il caso, gli intoppi, le cantonate, e ostinarsi a non accettarli, come accaduto a Ragusa con la Campo.

ROYALTIES PETROLIFERE E LEGGE SU IBLA: LA POSIZIONE DI INSIEME

foto gruppo (1)“In occasione della discussione della legge finanziaria regionale in commissione bilancio è stato consumato un ulteriore scippo alla nostra comunità a vantaggio di quelle degli altri comuni della provincia”. Così ha inizio la nota di Insieme il gruppo consiliare che raccoglie attorno a Maurizio Tumino  quattro consiglieri di Palazzo dell’Aquila. Questa la posizione: “Certamente da Ragusani non possiamo rallegrarci che i fondi delle royalties petrolifere per il 30% dovranno essere destinate anche agli altri comuni della provincia e che una quota consistente degli stessi dovranno essere utilizzate per finanziare la legge di Ibla. L’approvazione dell’emendamento in commissione bilancio ha di fatto decretato la fine del contributo straordinario a valere sulla legge stessa. Non si capisce perché configurando le royalties come  fondi ordinari del bilancio comunale ci si debba sforzarsi di limitarne l’utilizzo per le finalità della stessa legge su Ibla se si vuole riqualificare il patrimonio artistico culturale della nostra città. Se così deve essere perlomeno preoccupiamoci di fare una pianificazione ragionata secondo i bisogni e le esigenze del nostro centro storico e non secondo le vecchie percentuali di intervento. In merito alle royalties petrolifere, in maniera chiara e netta, riteniamo che le stesse appartengono esclusivamente al Comune di Ragusa e solo il Comune di Ragusa può avvantaggiarsene. Bisogna smetterla di fare demagogia sul tema: c’è chi vuole spalmare i proventi a tutti i comuni della provincia e addirittura chi ritiene che non si debba consentire la ricerca di nuovi pozzi petroliferi. Insieme senza indugio e senza tentennamenti chiarisce la propria posizione sul tema: Ragusa non può permettersi di rinunciare a ciò che gli spetta di diritto. Insieme si augura un impegno corale della deputazione iblea affinché in seduta d’aula si possa correggere il tiro rispetto a questa scelta scellerata”. Un bel ragionamento, ma intriso di molta prudenza ipocrita: non c’è una parola diretta contro l’autore del massacro, Nello Dipasquale, e ciò conferma una possibile intesa cordiale tra il gruppo di Occhipinti e Tumino e il deputato del Pd che ha fatto della raccolta indifferenziata una tattica per consolidare la sua crescita nel partito democratico.

NELLO DIPASQUALE, PETROLIO E MORALE

Testatina-new-sito-internetStavolta alla storia ci passa davvero. Si era fatto deputato raccontando ai ragusani la barzelletta della missione: doveva salvare la nostra città, tutelare questo territorio dimenticato e periferico, portare l’energia che lo aveva caratterizzato da sindaco per salvare la Sicilia.. Una paccottiglia di slogan  per creduloni che però gli ha fruttato quelle migliaia di voti necessari a godersi il lusso dell’onorevolezza. Tutte queste fandonie sono state sopportate perché facevano parte del personaggio e delle sue ambizioni che tutti conoscevamo; ma  ci si aspettava, dopo tante fortune,  almeno un briciolo di correttezza ovvero un reciproco rispetto: da una parte lui, Nello Dipasquale, con il suo sogno realizzato, l’ottimo stipendio, gli assalti e le scalate dentro il nuovo partito – il Pd- , e, dall’altra parte, noi, che ci saremmo accontentati di un minimo di presenza incolore tipica di chi siede all’assemblea regionale e che volevamo solo essere lasciati in pace, non essere disturbati e tantomeno danneggiati. Nessuno si è lamentato quando si è scoperto delle sue continue assenze, delle sue manovre per arruffianarsi Faraone, dei suoi salti circensi per entrare a pieno titolo nelle strutture del pd; rientrava nella normalità, era come sempre la sua spinta egotica che si offriva ai nostri occhi stanchi del solito spettacolo. Ma non è riuscito a contenersi, ha tracimato anche stavolta, e ci ha traditi con una  coltellata profonda, cattiva, pericolosa. La vicenda è semplicissima ed ha una spiegazione  psicopolitica lineare ed inconfutabile. Come ogni anno non si trovavano i danari per finanziare la legge speciale su Ibla, e lui che nel passato quand’era primo cittadino occupava l’Ars, si trasformava in un arruffapopolo, urlava parolacce ai deputati colpevoli di scordare l’amata Ragusa, trovando persino l’occasione ghiotta dei tagli alla legge su Ibla per allontanarsi definitivamente da Innocenzo Leontini, cosa fa? Non si ribella –  non può, la politica di oggi obbliga all’obbedienza e alla leccaculaggine – ed allora come maschera la cattiva volontà della regione e la sua impotenza nell’incidere, nel distinguersi, nel  lottare? Trova la finta soluzione: non potendo dichiarare con sincerità che Ragusa non conta una mazza e nessuno ha voglia di spendersi per noi,  oscura il colpevole- la Regione – e mette in campo altri due soggetti scaricando l’imbarazzante sconfitta e pasticciando ogni responsabilità: e così saltano fuori i milioni, quelli delle royalties che l’industria del petrolio paga al comune di Ragusa per compensare il danno e la invasione delle trivellazioni. Qualcuno penserà che è stato un colpo assestato all’amministrazione cinquestelle per levargli quell’ossigeno che gli consente di tirare avanti e di non imboccare la strada del dissesto che ha colpito tutti i comuni limitrofi. Non è così, non è stata un’azione premeditata, ma solo una trovata finalizzata a rafforzare l’unico obiettivo ossessivo perseguito in questo momento dall’onorevole: il consolidamento della sua posizione dentro il partito democratico in un ambito provinciale;  ed infatti, sempre usando le royalties, cosa escogita il nostro? Decide – nello stesso emendamento alla legge finanziaria – di spalmarle in tutte le città interessate all’estrazione allargando il beneficio che prima era esclusivo appannaggio del capoluogo.  Soffermiamoci sulla trovata per Ibla. Cosa c’è di  immorale  in questa proposta? Tutto. Il principio di salvaguardia, tutela, conservazione viene sradicato dalla visione collettiva pubblica che ci ha accompagnato per 35 anni nutrendo e coltivando ogni generazione di ragusani nella consapevolezza che la cura materiale e morale di Ibla fossero azioni buone e giuste, e lo ha stracciato, il nostro deputato, questo principio, lo ha umiliato e lo ha ridotto ad un baratto. Per Nello Dipasquale la  nostra storia, il nostro patrimonio architettonico, monumentale, artistico, non sono beni da meritare l’attenzione e la cura dello Stato: non servono sforzi finanziari duraturi, solidi, certi, che diano il senso sacrale e  fondante di una scelta. La legge su Ibla è svenduta e ridotta  ad una partita di giro. Lo impongono i tempi duri, sostiene lui. No, non si tratta di eccesso di concretezza, ma di liquidazione valoriale. E se la produzione estrattiva o il piano industriale, o gli interessi nazionali, o le strategie di mercato mutassero, saltassero? I rischi sono evidenti. La proposta fotografa la caduta morale della politica governativa e di quella dei partiti.  La realtà che ci circonda è solo un enorme fallimento dove i protagonisti della politica si agitano per mantenere i loro privilegi  (ancora più disperata e folle e quindi apprezzabile appare quindi il sogno giovanile dei cinquestelle di cambiare le sorti del paese) e la prova la avremo in queste ore quando il Pd  non interverrà. Chi lo dovrebbe fare? Giorgio Chessari con la sua disincantata saggezza si accontenta di quel poco che la Regione dà al suo centro Feliciano Rossitto non potendo far altro che ringraziare Dipasquale per l’interessamento nel trovare in bilancio qualche decina di migliaia di euro necessari alle spese di personale, senza dimenticare poi che il nuovo centro studi si sta costruendo su un’area gentilmente offerta dal deputato allora sindaco. La sinistra del Pd rappresentata da Gianni Battaglia – che ricordiamo fu sbattuto fuori da Consorzio universitario da Piccitto _ forse si gode questo momento di difficoltà del giovane sindaco. Peppe Calabrese ha deciso di non muovere un dito perché nonostante i suoi voti ed i suoi iscritti lo hanno strafottuto dentro il partito. Dovremo persino sorbirci il plauso  del pd renziano, quello di D’Asta, che ci spiegherà  il capolavoro di Dipasquale e la genialità della trovata delle royalties! Un grande partito questo nuovo Pd che vanta tutto il codazzo di Nello Dipasquale – da qualche giorno si è iscritto anche Michele Tasca-  che ci offre la misura dell’abisso. Che fare allora? Ci consegniamo all’industria petrolifera, diamo le chiavi della città e ci rifugiamo nell’illusione degli anni 50, nella Ragusa città del petrolio? Chi avrà il coraggio di gridare contro la miseria culturale, ideale, progettuale? Dove ci condurrà questa rabbia civica che coviamo dentro gli animi?

LA TERRIBILE CRISI AGRICOLA

image_2Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso, con una sua delegazione, era presente martedì all’incontro tenutosi a Vittoria tra i Sindaci della fascia trasformata, i Produttori e le Associazioni di categoria, che a vario titolo rappresentavano il comparto agricolo. Questo il commento sull’incontro:”Diffidenza, sfiducia e animosa angoscia si respiravano nella sala congressi della Fiera Emaia di Vittoria. Fin da subito l’intervento dell’europarlamentare Giuffrida ha riscaldato gli animi della platea a dimostrazione che la situazione in cui versano i produttori è a dir poco drammatica. L’arrivo di prodotti provenienti da altri paesi come Spagna e Nord Africa stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole. La politica europea fin dal 2012, con la sottoscrizione dell’accordo Euro­Mediterraneo, che prevedeva la completa liberalizzazione delle importazioni Marocchine, ha compromesso in maniera irreversibile una già difficile realtà produttiva”. Il laboratorio politico Berlinguer di Comiso  esprimendo profonda solidarietà all’intero comparto condivide l’idea che a Bruxelles i rappresentanti dei maggiori partiti politici italiani non abbiano realmente percepito l’entità del problema, rimanendo indifferenti alla sofferenza e alla disperazione di tutto il settore agricolo. “La politica di palazzo ancora una volta lontana dal popolo, da un popolo che umiliato vede svendere giornalmente i propri prodotti, ledere i propri diritti e calpestare la propria dignità”. “La qualità dei prodotti Mady in Italy, che è stato l’orgoglio dei nostri avi, oggi è stata depauperata dalle rigide e superficiali leggi di mercato e arginata dalla politica del business e del consumismo”­ queste le parole del Responsabile del Progetto Agricoltura, Nunzio Monaco, subito dopo l’incontro a Vittoria, che lo vede impegnato quotidianamente all’interno del Laboratorio Berlinguer a fianco dei giovani produttori per la tutela e la salvaguardia dei prodotti locali . “E’ inaccettabile – conclude la nota – come i deputati italiani al Parlamento Europeo siano stati in grado di sottoscrivere un tale accordo e non riescano soprattutto ad intervenire per ridiscuterne i termini o di appellarsi alle clausule di salvaguardia previste dallo stesso. Sono necessari ed indispensabili, in un momento così delicato e tragico, interventi immediati a sostegno degli Agricoltori Siciliani partendo da sgravi fiscali sui costi di produzione da mettere a carico del Bilancio Nazionale e Comunitario al fine di evitare che una delle fondamentali ricchezze della Regione Siciliana venga distrutta da accordi politici e commerciali privi di un sano equilibrio”.

Camminatori, inaugurata a Ragusa la nuova sede dell’associazione Amunì

Taglio nastro sedeE’ stata inaugurata giovedì pomeriggio la nuova sede dell’associazione Amunì. L’associazione dei camminatori sarà adesso ospitata nei nuovi e più confortevoli locali di via Galileo Ferraris 24. Il sodalizio compirà tre anni di attività nel prossimo mese di novembre e, al momento, i soci effettivi sono circa centocinquanta. Dopo il taglio del nastro, effettuato dal presidente Antonio Merli, è stato il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, a benedire i locali. “Abbiamo l’ambizione – ha detto il presidente Merli – di vedere crescere ancora di più il numero degli associati perché è bello camminare assieme e, soprattutto, fare una sana attività fisica che ci mette al riparo dagli stress e dalle ansie del quotidiano. Diciamo che questa nuova disciplina sportiva ha conosciuto un’impennata, nel numero dei praticanti, che per noi era inaspettata. Del resto basta organizzarsi con un piccolo zaino, in tenuta ginnica e scarpe adatte per compiere i tragitti ideali sempre in perimetro urbano. Ma non dimentichiamo che, nei mesi scorsi, ci siamo resi protagonisti di una camminata nel tratto Ragusa-Marina con un successo non da poco in termini di partecipanti”. Non a caso, l’associazione ha promosso una serie di iniziative che hanno riscosso il consenso dei soci ma anche di chi si è trovato semplicemente ad aggregarsi per la prima volta con il sodalizio in questione.  “E’ stato creato un gruppo di persone – aggiunge Angelo Cascone, socio fondatore, segretario e tesoriere dell’associazione – che ha riscoperto il gusto di riappropriarsi della propria città e che ha messo in atto una piccola rivoluzione culturale. Ormai si vedono a qualunque ora del giorno e tutti i giorni gruppi di persone che camminano lungo le strade. La nostra seconda scommessa è quella di ritornare anche a una sana abitudine alimentare. E, infatti, abbiamo realizzato all’interno dell’associazione dei corsi di formazione finalizzati alla realizzazione di gruppi di acquisto solidale”.

M5S Sicilia: “Eni non può permettersi di minacciare. Siamo pronti ad accompagnarla alla porta, ma prima bonifichi i territori”

1396122179-eni-fermata-parziale-raffineria-di-gela-klHE--401x175@Cormez“L’Eni non è assolutamente nelle condizioni di minacciare. Siamo pronti ad accompagnarla alla porta, ma prima di lasciare Gela, bonifichi i territori”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stella all’Ars commenta le dichiarazioni dell’avvocato della compagnia petrolifera, che ha chiaramente messo sul piatto l’eventualità di un disimpegno dell’Eni a Gela in caso di un giudizio negativo del tribunale civile. “Si tratta di una frase certamente fuori luogo – dicono i deputati – specie se pronunciata in un’aula di giustizia, dove si potrebbe adombrare il tentativo di influenzare il giudizio. Il ricatto occupazionale non può soffocare il diritto alla salute dei cittadini, che devono poter vivere in posti salubri e di ricorrere in giudizio, ove questo diritto fosse seriamente messo in discussione”.

Bimbi maltrattati negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia. L’onorevole Minardo propone una legge a tutela dei minori e degli insegnanti qualificati

 

maestra arrestata pisa maltrattamenti bambini-2Una proposta di legge per garantire sicurezza negli asili nido e nelle scuole dell’ infanzia , che preveda modifiche al codice penale in materia di maltrattamenti. E’ il provvedimento legislativo che ha presentato l’on. Nino Minardo visto il susseguirsi di episodi di maltrattamenti dei bambini ad opera di insegnanti. “La proposta di legge – dichiara Minardo – ha la finalità di introdurre nell’ ordinamento disposizioni dirette a permettere un controllo, con l’ utilizzo di telecamere a circuito chiuso, delle aule dove si effettua l’attività dell’ insegnamento. Voglio sottolineare e chiarire, continua il parlamentare nazionale, che il progetto di legge non ha finalità penalizzanti nei confronti degli insegnanti, di cui riconosco il valore e la correttezza, ma intende garantire alle famiglie degli ospiti degli asili nido e delle scuole dell’ infanzia, il controllo su quello che si svolge all’ interno delle aule. L’attività didattica svolta dagli insegnanti del nostro Paese è riconosciuta da tutti come esemplare e diretta ad una formazione sana degli alunni. I problemi, pertanto, riguardano alcuni casi che si verificano nella realtà e per i quali ritengo necessario intervenire con misure adeguate per permettere che episodi di maltrattamenti non avvengano mai più. Un provvedimento, conclude l’on. Minardo, che intende proteggere i bambini con misure adeguate che consentano la tranquillità delle famiglie. Il controllo è anche diretto a tutelare gli insegnanti qualificati che, tra l’ altro, occorre ripetere sono la maggioranza, che verrebbero danneggiati dalla presenza di personale poco qualificato colpevole di eventuali abusi sui minori”.

RAGUSA, IL PD CHIEDE UN SERVIZIO PER INFORMARE I RAGUSANI IN CASO DI EMERGENZA

WhatsApp-Free-Voice-Calls1I consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, hanno presentato un ordine del giorno per impegnare l’Amministrazione comunale ad istituire e organizzare il servizio WhatsAppRagusa. Lo scopo del servizio di messaggistica è quello di trasmettere via smartphone informazioni di pubblica utilità, d’emergenza o di eventi e di ciò che accade in città sfruttando la velocità e la capillarità di WhatsApp. Un servizio, completamente gratuito, che si rivolgerebbe solo a coloro che sono iscritti. “E’ necessario creare una nuova opportunità di comunicazione diretta – chiariscono i due consiglieri nella presentazione dell’odg – tra pubblica amministrazione e cittadini, cogliendo la sfida dei tempi. Già in altri enti, questo servizio ha brillantemente superato le fasi di sperimentazione. Stiamo parlando di un servizio di comunicazione gratuita per i cittadini ormai avviato in altre città di Italia. Le nuove forme innovative di comunicazione che danno immediato riscontro, come WhatsApp, consentono di ricevere notizie, informazioni e aggiornamenti in tempo reale. Fornirebbe informazioni in caso di calamità naturale (pensiamo al terremoto di qualche giorno addietro)  o altre di pubblica utilità generica, come l’invio, ad esempio, dei turni riguardanti le farmacie presenti sul territorio cittadino”.

FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET DI RAGUSA E IL PARCO COMMERCIALE “ISOLE IBLEE”

 

La firma del protocolloFirmato un protocollo d’intesa tra la Fai Antiracket Ragusa e il parco commerciale “Isole Iblee”. L’obiettivo del protocollo è garantire un sostegno alle imprese che operano nel territorio della zona industriale della città e che in quanto vittime di estorsione oppure di usura decidono di denunciare tali fatti criminosi alle autorità competenti. “Il parco commerciale Isole Iblee – dice il presidente Giovanni Corallo – sin dalla sua costituzione si è sempre battuto per la sicurezza del territorio oltre che delle singole imprese insediate dell’area industriale di Ragusa. Tutto ciò per combattere ogni forma di illegalità che soffoca il regolare sviluppo delle imprese”. Per il presidente Fai Giuseppe Cabibbo, inoltre, la “sinergia tra associazioni antiracket e imprese, oltre a un costante dialogo con le forze dell’ordine, rappresenta uno degli elementi basilari per poter raggiungere gli obiettivi prefissati dalla nostra associazione”.

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