16-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

SCOGLITTI: PREGIUDICATO ARRESTATO CON TRE ETTI DI MARIJUANA

zocco-gianluca-cl-84I carabinieri hanno effettuato numerose perquisizioni personali e domiciliari per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani e nei pressi dei principali luoghi di loro aggregazione. Positivo il bilancio dei controlli, con un vittoriese arrestato, sorpreso con quasi 280 grammi di marijuana. In particolare, a Scoglitti, i carabinieri hanno passato al setaccio molteplici abitazioni della frazione marinara dopo che da diversi giorni avevano effettuato mirati servizi di osservazione e controllo: è scattato così il blitz che ha fatto finire in manette il 32enne Gianluca Zocco, pregiudicato. L’uomo, nel corso della perquisizione domiciliare e delle pertinenze dell’abitazione, è stato trovato in possesso di quasi 280 grammi di marijuana, in parte sfusa e in parte suddivisa in ben 100 dosi: assieme alla droga, nascosta in vari punti dell’abitazione, è stato trovato anche un bilancino e materiale per il confezionamento dello stupefacente. Il 32enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Marco Rota.

Ragusa, si avvale della figlia di 10 anni per compiere furti. Mamma smascherata dalla Polizia

1-1-1E’ stata smascherata dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa la donna che alcuni giorni fa si è resa responsabile del furto all’interno di un centro commerciale cittadino, per il quale si è avvalsa della figlia di appena 10 anni. I poliziotti dell’Ufficio Volanti, a seguito della denuncia di furto presentata dall’esercente di un noto centro commerciale di prodotti elettronici di Ragusa hanno iniziato le indagini. Determinanti sono state le immagini della videosorveglianza interna al negozio. Gli agenti hanno monitorato i movimenti di tutti i clienti che avevano avuto accesso nelle ore in cui si era verificato il furto ripercorrendone i passi dall’entrata all’uscita del negozio, fino a quando hanno individuato una signora dal fare sospetto che si accompagnava ad una bambina. La donna più volte si è soffermata nei pressi del reparto elettrodomestici per la cucina mostrando interesse per un robot del valore di circa 700 euro. Ha prima verificato che l’oggetto non presentasse sistemi di antitaccheggio. Dopodiché ha istruito la sua bambina al fine di segnalarle la presenza di commessi o altre persone nei pressi. Accertata l’assenza di occhi indiscreti la donna ha richiesto alla sua bimba di tenere aperta una grossa busta plastificata all’interno della quale ha nascosto l’elettrodomestico prelevato dallo scaffale. Subito dopo si è portata verso le casse dove, al fine di non destare sospetti su di sé, ha pagato un oggetto di poco valore lasciando la pesante busta con la refurtiva nelle mani della piccola che, con grande fatica è uscita dal negozio, venendo raggiunta subito dopo dalla mamma, per allontanarsi immediatamente dal centro commerciale. Individuata la donna, la fase ulteriore è stata quella di identificarla compiutamente. Decisiva a tal riguardo è stata la memoria fotografica di un poliziotto che ha riconosciuto quella donna che, diverso tempo fa, in un’altra occasione, era stata sorpresa a rubare in un altro esercizio commerciale. La donna non ha potuto fare altro che ammettere di aver commesso il furto al fine di saldare un vecchio debito che aveva assunto con un altro soggetto. Si tratta di una quarantenne ragusana che è stata denunciata all’autorità giudiziaria per furto aggravato in quanto genitore che si è avvalso del figlio minore non imputabile.

Ponte di “Ognissanti”, intensificati i controlli di Polizia. Un arrestato ed un denunciato, numerose le persone controllate

 

sulsenti-salvatore-natoa-a-vittoria-il-08-09-1973I numerosi posti di controllo istituiti nelle zone centrali e periferiche di Vittoria e Scoglitti hanno consentito di identificare 150 persone e 57 veicoli ed elevare 18 contravvenzioni al codice della strada per svariare infrazioni. I controlli di Polizia Giudiziaria hanno portato all’arresto di Sulsenti Salvatore, vittoriese di 43 anni, pluripregiudicato. L’uomo deve scontare la pena di 4 anni, 7 mesi e 6 giorni di reclusione, che è il risultato di 5 sentenze accumulatesi nell’arco di un decennio e relative a reati di spaccio di stupefacenti, furti continuati in concorso e reati di ricettazione. Sulsenti è stato rintracciato e condotto presso il carcere di Ragusa. Un altro soggetto, G. G. di 18 anni è stato denunciato all’autorità giudiziaria in stato di libertà per porto abusivo di oggetti atti ad offendere perché nel corso della perquisizione seguita al controllo è stato trovato in possesso di un manganello che occultava sotto il tappettino della sua auto.

Arrestato un ragusano per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente

SONY DSCEra da un po’ di giorni che i carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla, impegnati nell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, avevano notato qualche movimento strano in un podere nella zona di San Giacomo e così, nella prima mattinata del primo novembre, hanno controllato un ragazzo che si recava in quel terreno. I militari hanno trovato nel casolare varie quantità di marijuana conservate ovunque, persino in contenitori per il latte, per un totale di circa 1 chilo e mezzo. Oltre allo stupefacente, già pronto per essere venduto e consumato, i militari hanno trovato 50 semi di canapa che sarebbero serviti per le nuove colture dello stupefacente, un bilancino di precisione e bustine di cellophane per il confezionamento dello stupefacente. Il padre del fermato, un 52enne ragusano, incensurato, bracciante agricolo, si è accollato le responsabilità per tutta l’attività di coltivazione e detenzione dello stupefacente giustificandola con l’esser stato allettato dai guadagni facili della nuova coltura. Per lui il Pm ha disposto gli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Lo stupefacente ed il materiale per il confezionamento in dosi sono stati posti sotto sequestro.

VITTORIA: ARRESTATO PUSHER MAROCCHINO

zaghhoul-abdelkrim-cl-1973Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzi e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Zaghloul Abdelkrim, 44enne marocchino, “pizzicato” dai militari dell’Aliquota Radiomobile mentre cedeva alcune dosi di hashish, per un peso complessivo di oltre 2 grammi, ad un 45enne vittoriese in via Caporale degli Zuavi. La perquisizione domiciliare ha permesso di trovare materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente. E’ scattato così l’arresto per lo straniero, che è stato condotto presso la caserma di via Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Francesco Riccio, dinanzi al quale dovrà rispondere del reato di spaccio. L’assuntore, invece, è stato segnalato al competente Ufficio Territoriale del Governo per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente.

Ragusa, arrestato un vittoriese condannato per rapine aggravate


cannizzo
Alle prime luci dell’alba è stato rintracciato ed arrestato dai carabinieri il vittoriese Giuseppe Cannizzo,  44enne, bracciante agricolo, pregiudicato. C’è  una sentenza definitiva che lo condanna per i reati di rapina ai danni di extracomunitari e furti commessi in aziende agricole di Ragusa e Vittoria nel 2002. Il Connizzo dovrà scontare 2 anni ed 11 mesi di reclusione. L’arrestato era già affidato in prova ai servizi sociali di Vittoria per il reato di ricettazione.

 

L’OMICIDIO DI SALVATORE NICOSIA, 4 FERMI DI POLIZIA

foto-1-2Il 39enne vittoriese Salvatore Nicosia fu ucciso per motivi di affari. Quattro i sospettati di omicidio finiti in manette. Sono tutti messinesi. Giacomo Iannello, 39 anni, e il padre Carmelo, di 74 anni, avevano problemi un contenzioso d’affari con la vittima titolare di un negozio di autoricambi. . Gli altri arrestati sono Yvan Cacciola, 19 anni, e Giuseppe Scionti, di 28. Gli Iannello quindi decisero di organizzare una spedizione punitiva a Vittoria per dare una lezione a Nicosia, soprannominato “Turi Mazinga” per la sua muscolatura atletica. Poi la missione si trasforma in omicidio. Nicosia fu colpito a morte da un fucile da caccia. A scoprire il corpo senza vita del 39enne fu un cliente, che si era recato nei locali sulla Vittoria Santa Croce per acquistare un pezzo di ricambio. I presunti autori del fatto di sangue fuggirono a bordo di un furgone della ditta della vittima per raggiungere contrada Resinè, in aperta campagna, dove abbandonarono il mezzo da lavoro per salire su un’auto lasciata lì poco prima. I quattro arrestati sono stati traditi da un bigliettino con una lista di autoricambi scritto dalla vittima e ritrovato nella casa di uno dei fermati. Padre e figlio avrebbero “arruolato” per la spedizione punitiva il 19enne Yvan Cacciola e il 18enne Giuseppe Scionti, pure loro messinesi.. I quattro avevano da giorni perlustrato la zona, effettuando sopralluoghi. Durante l’agguato, Nicosia, aveva tentato di fuggire, ed era stato quindi colpito con due colpi di fucile.                                            

                                                                                     

RUBA ALCOLICI IN UN SUPERMERCATO, PRIMA DI ANDARE AD UN’UDIENZA IN TRIBUNALE: ARRESTATO

savitteri-antonino-cl-72Si doveva recare al Tribunale di Ragusa perché convocato per un’udienza nell’ambito di un procedimento penale a suo carico e, essendo sottoposto all’obbligo di dimora nel paese di residenza, Ravanusa (AG), era autorizzato ad andarci con il proprio mezzo e senza soste, percorrendo la via più breve. In realtà, passando per Comiso  ha deciso di fermarsi presso un supermercato e di rubare alcune bottiglie di alcolici: qui, però, non ha fatto i conti con una pattuglia di Carabinieri. I militari hanno immediatamente notato lo strano comportamento del 44enne e lo hanno perquisito: occultate sulla sua persona sono state rinvenute quattro bottiglie di alcolici. Da un successivo controllo dei filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza si è appurato il furto: è scattato così l’arresto per Antonino Savitteri, originario di Ravanusa. L’uomo è stato ristretto presso il carcere di Ragusa, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, dott. Andrea Sodani, dinanzi al quale dovrà rispondere dei reati di furto aggravato e evasione.

Ragusa, sedicenne denunciato per ricettazione di un motorino


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Pensava di passare inosservato il 16enne albanese che da qualche giorno circolava per le vie del centro storico di Ragusa Ibla a bordo di un piccolo ciclomotore. Peccato che, qualche giorno fa, il proprietario del motociclo ne avesse denunciato il furto proprio presso la Stazione dei Carabinieri.  I militari hanno aspettato che il ragazzo passasse nuovamente nei pressi della caserma per fermarlo e procedere ai controlli. Il giovane, incensurato, ha risposto che il ciclomotore gli era stato prestato da un amico di cui non ricordava il nome e che non sapeva fosse stato rubato. Versione inverosimile ma sufficiente a contestargli il reato di ricettazione ed a recuperare il motorino che è stato restituito al legittimo proprietario.

PROCESSO FALSI INVALIDI: INNOCENZO LEONTINI E RICCARDO MINARDO ASSOLTI

inokdjdffludddAssolti i 66 imputati al processo sui falsi invalidi. L’ex parlamentare regionale Innocenzo Leontini e l’ex deputato Riccardo Minardo sono stati assolti con formula piena. Leontini, Minardo e gli altri imputati, tra cui 7 medici, tutti assolti, dovevano rispondere di associazione per delinquere e truffa aggravata in concorso. La sentenza è stata letta in aula dal gup Claudio Maggioni.  Anche per gli altri imputati il fatto non sussiste. La presunta truffa all’Inps, secondo l’accusa, si era organizzata nella concessione indebita di pensioni di invalidità grazie a dichiarazioni mendaci, e con la “spinta” di politici e medici. Era stata contestata pure l’accusa di falso ideologico per il riconoscimento di invalidità civili.

GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE ANTIDROGA, DUE ARRESTATI A RAGUSA PER SPACCIO DI COCAINA

11462_fotoaArrestati un uomo e una donna di Catania, S.M. di anni 44 e F.R. di anni 43. Ad insospettire gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria, durante un posto di controllo in Via Melilli, è stato il comportamento alquanto nervoso dei due soggetti, fermati a bordo di un camper che girava per le vie di Ragusa. La perquisizione del veicolo ha consentito di rinvenire due buste di cellophane contenenti circa 25 grammi di cocaina, denaro contante, un bilancino ed altro materiale occorrente per il confezionamento in dosi, il tutto abilmente occultato nella struttura del letto collocato sopra la cabina del posto di guida. La sostanza stupefacente è stata sequestrata, gli spacciatori sono stati arrestati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre la donna è stata associata al Carcere Femminile di Piazza Lanza a Catania.

 

 Sventato il furto di una barca a vela ormeggiata al Porto di Marina di Ragusa

chebbi-mohamedGli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa hanno sventato il furto di una barca a vela ormeggiata all’interno del Porto di Marina di Ragusa e tratto in arresto per furto aggravato un cittadino di origini tunisine. L’uomo, in piena notte, si è introdotto furtivamente all’interno della zona portuale, ha avuto accesso all’imbarcazione e ha iniziato le manovre per liberare il natante dagli ormeggi. Subito dopo si è portato nella sala comandi ha avviato il motore ed ha iniziato la manovra allontanandosi dal porto. All’interno dell’imbarcazione era però presente il proprietario, un sessantenne di origine piemontese, che dormiva sottobordo e che è stato svegliato dal rumore del propulsore attivato. L’uomo resosi conto che l’imbarcazione era in movimento ha intravisto la sagoma di un soggetto che manovrava il timone. Immediata la richiesta di aiuto al 113. Sul posto sono accorsi gli agenti dell’Ufficio Volanti che in collaborazione con il personale in servizio di vigilanza interna al porto e dello stesso proprietario sono riusciti a salire sul natante e a bloccare il soggetto, riportando l’imbarcazione al suo posto. L’uomo che non ha opposto resistenza.  Diversi i precedenti penali a suo carico per vari reati contro il patrimonio e la persona. Chebbi Mohamend, cittadini tunisino residente ad Acate è stato tradotto al carcere di Ragusa con l’accusa di furto aggravato.

 

GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATI AL PORTO DI POZZALLO OLTRE 1.000 CARDELLINI DESTINATI AL COMMERCIO CLANDESTINO

img_1853Le Fiamme Gialle hanno fermato al Porto di Pozzallo un veicolo diretto a Malta con a bordo, ben occultati, oltre 1.000 cardellini appartenenti alla specie protetta dei fringillidi. L’ispezione è scattata quando l’uomo alla guida, richiesto di esibire la documentazione di scorta al materiale trasportato, ha cominciato a manifestare segni di evidente nervosismo. I volatili sono stati rinvenuti, in pessime condizioni igieniche, all’interno di un doppio fondo situato sotto il cassone del mezzo, rinchiusi in anguste gabbie di plastica che normalmente si utilizzano per gli ortaggi e la frutta. Il conducente non è stato in grado di esibire alcuna documentazione attestante la specie, la provenienza e il legittimo possesso. Con la collaborazione della Ripartizione Faunistico-Venatoria di Ragusa, gli uccellini sono stati tutti liberati all’interno di un’area faunistica protetta nel territorio di Scicli, dove gli esemplari potranno nuovamente ritrovare il loro habitat naturale. 60 uccellini erano morti. altri 8, gravemente feriti, sono stati affidati ad un struttura riabilitativa. Secondo una stima, gli uccellini destinati al commercio illegale avrebbero fruttato sul mercato un guadagno di oltre 150.000 euro. Il responsabile, A.B. calabrese, 44 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati di maltrattamento, uccisione, detenzione di specie protette e ricettazione.

 

 

La Polizia arresta a Ragusa uno spacciatore gambiano richiedente asilo

spacciatore-gambiano-1La Squadra Mobile  ha tratto in arresto Jaiteh Kemo, 22 anni, per spaccio di hashish. Dopo aver debellato il traffico di droga in Piazza San Giovanni, gli uomini della Polizia di Stato continuano l’attività di repressione nelle altre zone della città. Domenica pomeriggio un cittadino segnalava alla Polizia la presenza, nella zona di Via Natalelli,  un giovane di colore che cedeva droga. Il cittadino poco prima era lì a giocare con il nipotino ed era dovuto andare via preoccupato dalla presenza di spacciatori e ragazzi poco raccomandabili. Dopo qualche decina di minuti, i poliziotti giunti sul posto  hanno visto un giovane ragusano conosciuto come assuntore di droghe che si avvicinava allo spacciatore, prendeva un piccolo involucro e consegnava una banconota da 10 euro in cambio. I poliziotti hanno fermato lo spacciatore mentre l’acquirente si è dileguato  ma è stato rintracciato dopo poche ore. La perquisizione dava esito positivo perché nella disponibilità dello spacciatore c’erano altre 5 dosi di hashish già suddivise e confezionate proprio per la vendita. Il gambiano è stato condotto in carcere a Ragusa a disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa. Il giovane spacciatore era stato già allontanato da un centro per richiedenti asilo in quanto aveva più volte violato il regolamento ed in attesa della valutazione della sua pratica era rimasto senza fissa dimora.

VASTA OPERAZIONE ANTIDROGA A RAGUSA CON 21 ARRESTI

carabinieri-2014-615x344-464x240Questa mattina circa 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno eseguito 21 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di italiani e albanesi dediti al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, operanti prevalentemente in provincia di Ragusa. I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’indagine, condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura Iblea, nei mesi scorsi che ha già consentito di arrestare in flagranza otto persone e recuperare circa un chilogrammo di cocaina pura. Agli arrestati, alcuni dei quali gravati da numerosi precedenti penali, è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, in concorso, continuato e, per alcuni, di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. E’ stato sequestrato denaro contante provento dell’attività di spaccio e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

GUARDIA DI FINANZA: BLITZ AD ISPICA. SEQUESTRATE OLTRE 400 BOMBOLE IN UN DEPOSITO ABUSIVO

screenshot_20161019-184858aNei giorni scorsi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa hanno scoperto un deposito abusivo di bombole di G.P.L. totalmente sconosciuto al fisco. Ad insospettire i militari della Tenenza di Pozzallo l’atteggiamento di un soggetto, di origine ispicese, che effettuava la consegna a domicilio di bombole di g.p.l., trasportando il materiale infiammabile con un mezzo privo delle previste misure di sicurezza. I Finanzieri hanno verificato che il soggetto era sprovvisto di partita IVA, e pertanto lo hanno pedinato fino al luogo di stoccaggio, ovvero una vecchia cascina sita nel Comune di Ispica. Dentro sono state rinvenute più di 400 bombole che, illegalmente detenute, erano pronte ad essere vendute, nel periodo invernale, a prezzi sicuramente più vantaggiosi rispetto a quelli di mercato. Il soggetto non è stato in grado di esibire alcuna documentazione attestante le autorizzazioni prescritte per la detenzione e la vendita di questi prodotti pericolosi, nonché della certificazione di prevenzione incendi rilasciata dai Vigili del Fuoco e per tali ragioni è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Ragusa.

SCICLI, ARRESTATI DUE ALBANESI CON 7 CHILI DI DROGA

imagesA Scicli arrestate dai Carabinieri due persone straniere, Kola Sali e Xhihani Rifat, di origini albanesi. I due  erano in un bar e maneggiavano con attenzione un borsone da viaggio. E così i militari dell’Arma, avendo il fondato sospetto che si stava compiendo qualcosa di strano, decidevano di intervenire.  All’interno del borsone venivano rinvenuti  7 involucri di cellophane che avvolgevano la marijuana per un peso complessivo di 7,5 kg. A conclusione del controllo, dunque, i due soggetti sono stati condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto in quanto ritenuti responsabili in concorso, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, D.ssa Giulia Bisello, sono stati condotti presso la casa circondariale di Ragusa.

RAGUSA:  CARABINIERI CHIUDONO CASA DI RIPOSO PRIVA DI AUTORIZZAZIONE

foto-14Chiusa, dai Carabinieri del Nas e del Comando Provinciale di Ragusa, una casa di riposo per anziani priva di autorizzazione comunale e dell’iscrizione all’albo comunale. Il provvedimento di chiusura, emesso dal Sindaco di Ragusa, è stato disposto a seguito di un controllo eseguito dagli stessi Carabinieri nel corso dell’estate, nell’ambito dell’operazione, a livello nazionale, denominata “Estate tranquilla 2016”, organizzata dal Comando Carabinieri Tutela della Salute. Nel corso di tale controllo è emerso che la Casa di Riposo denominata “Villa Garofalo”, sita a Ragusa e gestita da D.V.G. di anni 69, era priva sia dell’autorizzazione comunale che dell’iscrizione all’albo prevista per i gestori di tale attività. Al momento della chiusura, all’interno della struttura, erano presenti 30 anziani ospiti, che sono stati trasferiti presso altre idonei complessi assistenziali, in maniera tale da non lasciarli privi di qualunque assistenza sanitaria.

ARRESTATO LADRO SERIALE, AI DOMICILIARI LUCIANO SAGLIBENE

saglibene-1La Polizia  ha tratto in arresto Luciano Saglibene, nato a Ragusa nel 1988, per furto aggravato e continuato, commesso ai danni di due dipendenti della Procura della Repubblica. Era il 28 gennaio quando due due dipendenti della Procura si assentavano dai loro uffici per pochi minuti, il tempo di un caffè o di andare in bagno ed al loro rientro, l’amara sorpresa, la borsa aperta ed il portafogli sparito. Esaminate le immagini del sofisticato impianto di videosorveglianza  emergevano subito forti sospetti su Saglibene, soggetto che proprio la Squadra Mobile pochi mesi prima aveva già individuato in quanto responsabile di altri reati contro il patrimonio. L’esame delle immagini, anche grazie a speciali software di comparazione dei tratti somatici in uso alla Polizia di Stato, aveva permesso di raccogliere sin da subito inconfutabili indizi di reato a suo carico pertanto si procedeva ad arrestarlo poco dopo. Un piccolo tatuaggio sulla mano l’elemento che lo caratterizzava ulteriormente rispetto ad altri soggetti. Ieri la Procura della Repubblica di Messina competente per i reati commessi all’interno degli uffici giudiziari di Ragusa, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Saglibene già tratto in arresto a gennaio.

OMICIDIO LORYS, LA SENTENZA: VERONICA PANARELLO CONDANNATA A TRENT’ANNI

nuove-incredibili-indiscrezioni-su-veronica-panarello-sono-piu-famosa-di-una-star-di-hollywoodDopo due anni arriva la sentenza: la madre del piccolo Lorys Stival ucciso il 29 novembre del 2014 è colpevole di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il giudice Andrea Reale ha accolto a pieno la richiesta dell’accusa: Veronica Panarello ha ucciso il figlioletto. La condanna è arrivata lunedì sera: trent’anni. Il gup ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura per il reato di calunnia, del quale il pm di Ragusa dovrà valutare la sussistenza. Si riferisce alle affermazioni fatte dalla Panariello nei confronti del suocero Andrea Stival, che la donna ha accusato dell’omicidio di Loris. Il giudice ha escluso l’aggravante della premeditazione e delle sevizie. Durante e subito dopo la lettura della sentenza Veronica Panarello ha pianto sommessamente. La donna è poi uscita dall’aula accompagnata dal suo legale e dagli agenti di polizia penitenziaria. Veronica Panarello non potrà esercitare la “responsabilità genitoriale per la durata della pena principale” nei confronti del figlio più piccolo. Lo prevedono le pene accessorie, compresa “l’interdizione perpetua dai pubblici uffici”.

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