“Esprimo soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri dei nuovi criteri di pagamento dell’Imu agricola. Si poteva fare di più? Forse. Ma intanto è arrivata una risposta che in molti attendevano”. E’ quanto dichiara la senatrice del Pd Venera Padua che, nei giorni scorsi, era stata tra le sottoscrittrici della lettera inviata al Governo, con oltre quaranta firme di senatori, in cui si chiedeva un intervento immediato per risolvere la delicata questione dell’Imu agricola. “Unitamente agli altri parlamentari del nostro partito – continua la senatrice Padua – abbiamo chiesto la proroga dei termini per il pagamento dell’Imu agricola e la rimodulazione dei criteri applicativi. Per l’anno 2014 saranno applicati i criteri di montanità così come elaborati dall’Istat e con l’applicazione di tale effetto risultano esenti tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Con i nuovi criteri, 3.546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti. Il termine di pagamento per chi non rientra nei parametri di esenzione è posticipato al 10 febbraio. Questa soluzione certamente rappresenta una risposta convincente per quanti operano nelle zone montane ed è un traguardo importante. Le questioni amministrative poste dai comuni – dichiara la Padua -hanno trovato una prima risposta anche se permangono le difficoltà nei comuni più piccoli per rendere operativa la fase di riscossione dell’Imu agricola. Possiamo quindi dire che, complessivamente, con il rinvio al 10 febbraio e con la rimodulazione dei criteri per il 2014, sono stati compiuti due importanti passi in avanti”.
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RAGUSA, VILLETTA VIA ARCHIMEDE: DAI MURI SPUNTONI DI FERRO ARRUGGINITI
La denuncia che arriva dal consigliere del Movimento civico ibleo, Gianluca Morand. “A parte lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la villa di via Archimede – dice Morando – occorre segnalare con forza, affinché il problema sia risolto in tempi rapidi, e comunque prima dell’arrivo della prossima stagione primaverile, considerato che, in questo periodo, giocoforza a causa del maltempo, le presenze si sono ridotte di molto, una serie di pericoli. Primo tra tutti quello determinato dallo sporgere di alcuni spuntoni in ferro arrugginito che fuoriescono dalle pareti che delimitano l’area di accesso verso la zona giochi, da via Del Plebiscito, cioè nella parte posteriore rispetto all’ingresso principale di via Archimede. Visto che sono zone facilmente raggiungibili anche dai bambini, è indispensabile l’eliminazione del pericolo e la messa in sicurezza dell’area. E poi, a proposito di muraglioni, come non segnalare quello in pietra a secco in parte distrutto che delimita uno dei sentieri? Anche in questo caso un potenziale pericolo per i più piccoli, trattandosi, tra l’altro, di una delle vie che immette all’area giochi. Da rivedere, inoltre, la sicurezza di alcuni giochini che, vuoi per incuria, vuoi per atti di vandalismo, risultano essere, soprattutto per i più piccoli, di una certa pericolosità”.
ROMENO FERITO DURANTE UN FURTO
La Polizia di Vittoria nella tarda serata di sabato è intervenuta in c.da Perciata-Dirillo dove un uomo di 30 anni di nazionalità romena, bracciante agricolo, abitante in un caseggiato rurale di pertinenza di una azienda serricola è stato ferito da un colpo di fucile caricato a pallini. La versione fornita dal ferito e confermata dall’esame dei luoghi e dalle tracce rinvenute dagli Agenti è quella di un furto, perpetrato da più persone all’interno dell’azienda agricola. Il romeno, operaio di fiducia del proprietario, un vittoriese intorno alle 21 ha sentito dei rumori provenire dall’esterno ed il latrare dei cani. Affacciatosi per capire di cosa si trattasse ha notato la sagoma di un uomo che si è avvicinato puntandogli il fascio di luce di una torcia elettrica per poi sparargli un colpo di fucile al volto. Il romeno ha subito chiesto aiuto. Dal deposito dell’azienda sono stati rubati fitofarmaci del valore complessivo di circa 2000 euro. Il giovane romeno curato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria presenta “ferite d’arma da fuoco alla faccia e al cuoio capelluto, rischia di perdere la funzionalità di un occhio. Le indagini sono in corso.
RAGUSA, CASA DELLA DROGA IN PIENO CENTRO, GIOVANISSIMI I CLIENTI IN FILA
La Polizia ha arrestato Nuccio Cassisi 25 anni residente a Ragusa e denunciato C.A. di anni 20 e M.H. polacco di anni 21, entrambi residenti a Ragusa, per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver venduto hashish e marijuana a due ragazzine di appena 14 anni. Diversi genitori, preoccupati per lo strano comportamento dei figli che si volevano recare in centro da soli senza mai essere accompagnati o per le cartine trovate negli zaini di scuola o ancora per quell’incessante richiesta di piccole somme di denaro, si sono rivolti alla Polizia. Dopo accurate indagini l’operazione è scattata: poliziotti in borghese e volanti si sono appostati in Via Martorana, a pochi passi da Piazza San Giovanni, dove il via vai dei giovani era tutto indirizzato verso un’abitazione di due fratelli. C’è stata l’irruzione. I giovani cercavano di dileguarsi ed occultare la droga che si trovava sul tavolo ma i poliziotti sono stati molto più veloci, bloccando tutti. Tutti pronti a dire che della droga non sapevano nulla, che erano li di passaggio. Tra i presenti due giovanissime ragazze di 14 anni. La droga era ovunque, hashish e marijuana nei cassetti, sotto il letto, in cucina, negli armadi, disseminata da tutte le parti per evitare controlli di Polizia a sorpresa. Nel locale di ingresso adibito a soggiorno c’erano due dosi di hashish, nel cassetto delle posate del mobile un sacchetto di cellophane con 20 dosi di marijuana e 20 dosi di hashish. Preoccupante il rinvenimento di un cubetto di mannitolo, sostanza utilizzata per il taglio di eroina e cocaina, difatti le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento di Cassisi e dei suoi complici anche in altre attività di spaccio. Ultimata la perquisizione dei giovani presenti, venivano individuati 3 acquirenti che ammettevano di essersi recati li per comprare droga difatti uno di loro aveva occultato hashish negli slip e le due ragazzine avevano messo la droga nel reggiseno. Al termine dell’operazione, Cassisi è stato condotto in carcere. Gli acquirenti incorreranno in sanzioni amministrative per essere stati trovati in possesso di droga per uso personale. A loro carico inoltre potranno essere presi provvedimenti concernenti il ritiro della patente di guida, porto d’armi o ancora il divieto di conseguire il passaporto.
COMISO, TUNISINO ACCOLTELLA CONNAZIONALE
Sarebbe potuto finire in tragedia l’accoltellamento avvenuto a Comiso, in via Machiavelli: un tunisino di 30 anni, B. M. B., è stato gravemente ferito con diverse coltellate, alcune delle quali gli hanno perforato un polmone: grazie all’intervento dei Carabinieri della locale Stazione, che hanno fatto intervenire immediatamente un’ambulanza del 118, il giovane è stato ricoverato d’urgenza presso l’Ospedale Civile di Comiso con lesioni gravi giudicate guaribili in 30 giorni, evitando che la situazione potesse così degenerare. Dopo aver sentito il ragazzo ferito e alcuni testimoni presenti nelle vicinanze dell’abitazione dove è successo l’evento, hanno iniziato una vera e propria caccia al responsabile, un pregiudicato tunisino,Mhat Abdelaziz, di 45 anni. Aveva in casa gli indumenti sporchi di sangue e un coltello a scatto lungo 17 cm: il tutto è stato sottoposto a sequestro e già inviato al Ris di Messina per gli accertamenti tecnico-scientifici del caso. L’uomo è in carcere a Ragusa. Le indagini proseguono: gli investigatori stanno vagliando le informazioni per meglio comprendere il movente di un gesto così estremo.
Vittoria: la Finanza sequestra due depositi abusivi di carburante agricolo di contrabbando
La Guardia di Finanza di Vittoria ha sequestrato due depositi abusivi contenenti circa 30.000 litri di gasolio agricolo di contrabbando, oltre ad un autocarro e ad una motopala. Due i denunciati, tra cui il rappresentante legale di una società che svolge lavori agricoli e di movimento terra per conto terzi. In uno dei due depositi era stato costruito un impianto clandestino di smistamento del gasolio, al fine di eludere i controlli. Dopo diversi giorni di osservazione e pedinamenti dei mezzi pesanti, i finanzieri si sono insospettiti del fatto che gli stessi non si rifornivano presso i distributori stradali di carburante. Verificando poi l’assegnazione annuale di carburante agevolato della società, hanno deciso di intervenire. Durante il controllo è stato scoperto un impianto sotterraneo clandestino adibito a deposito e stoccaggio di carburante agricolo, costituito da 4 grandi cisterne di gasolio. L’attività di ricerca è stata estesa anche ad un altro capannone industriale in C.da Sugherotorto di proprietà della stessa società. Lì sono state trovate altre tre cisterne piene di carburante.
INCENDIO DEVASTA DEPOSITO DI BARCHE NEL VITTORIESE
La Polizia è intervenuta sulla strada per Scoglitti, in contrada Cicchitto, per la segnalazione di un incendio. Le fiamme si levavano da un capannone in lamiera di circa 600 mq utilizzato da una società vittoriese come deposito di barche e motori nautici. Il deposito sorge all’interno di un appezzamento di terreno recintato con muro alto tre metri, munito di diversi cancelli. L’opera dei Vigili del Fuoco è proseguita per tutta la notte ma anche a causa del crollo del soffitto non è stato possibile domare le fiamme. I danni, ingenti, ammontano a circa 500.000 euro. Sul posto la Polizia Scientifica ha eseguendo i rilievi. Le indagini sono condotte dal Commissariato di P.S. di Vittoria e dalla Squadra Mobile di Ragusa.
Scovata a Modica casa di riposo per anziani abusiva
Sono stati effettuati dai Carabinieri del NAS di Ragusa, unitamente ai militari della Stazione di Modica, dei controlli e delle ispezioni igienico sanitarie e strutturali presso alcune attività presenti sul territorio della contea. I militari dell’Arma, nel corso delle ispezioni, hanno individuato un’ abitazione privata adibita a casa di riposo per anziani. L’abitazione è risultata suddivisa in due parti, una ove vive la proprietaria e l’altra, invece, proprio da quest’ultima utilizzata come casa di riposo, tanto che, al momento del controllo dei Carabinieri, all’interno della struttura erano ospitati due anziani. Dall’ispezione dei Carabinieri è emerso che, non solo la struttura era totalmente priva delle specifiche autorizzazioni di legge ma anche che la titolare non era in possesso di alcun titolo sociale o sanitario e nè, tanto meno, veniva garantita alcuna presenza infermieristica ma solo l’assistenza sanitaria dei medici di famiglia. Su proposta dei Carabinieri il Sindaco di Modica ha disposto la chiusura della struttura ed il trasferimento degli ospiti in idonee strutture atte a riceverli, mentre la proprietaria sarà sanzionata amministrativamente.
ARRESTATO A SCOGLITTI – SORVEGLIATO SPECIALE VIOLA GLI OBBLIGHI
Si trovava fuori dalla propria abitazione in orari non consentiti, quando i Carabinieri lo hanno riconosciuto e lo hanno fermato lungo via Amalfi, nella frazione di Scoglitti: per Perone Giuseppe, 51enne pregiudicato vittoriese, sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nella località di mare, sono scattate così le manette. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per i provvedimenti di competenza. Sono tuttora in corso accertamenti da parte degli inquirenti per capire le ragioni per le quali il pregiudicato non si trovava presso il proprio domicilio nella città ipparina a quell’ora della giornata.
In carcere Mohamed Kabous
La Polizia di Vittoria, ha eseguito il provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari presso Il Tribunale di Ragusa, dr. Andrea Reale, col quale a Mohamed Kabous, libico di 20 anni, residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro il patrimonio, viene revocata la misura degli arresti domiciliari e sostituita da quella della custodia cautelare in carcere. Il pregiudicato venne arrestato il 7 novembre scorso insieme ad altre sette persone per rapina, violazione di domicilio pluriaggravate e continuate, lesioni pluriaggravate e continuate. Il giovane era stato denunciati dal Commissariato due volte per evasione dagli arresti domiciliari ed un’altra volta per violazione delle prescrizioni.
Scicli, si è insediato il commissario Ferdinando Trombadore
“Per formazione professionale sono abituato a guardare il lato delle responsabilità dell’incarico che mi viene affidato, tuttavia, non posso non sottolineare di sentirmi onorato del compito affidatomi dal Presidente della Regione. Tutti sanno che il Comune di Scicli è un comune importante non solo per numero di abitanti, quanto per quello che rappresenta nella storia paesaggistica, architettonica e culturale della Sicilia”. Sono le parole pronunciate venerdì mattina in Municipio dal commissario straordinario del Comune di Scicli, dottor Ferdinando Trombadore, durante il cordiale incontro con la stampa. Il Commissario ha precisato che l’incarico attiene alla gestione del Comune con i poteri del sindaco e della giunta ed è conseguenziale alle dimissioni rassegnate dal sindaco prima di Natale. Il Commissario ha inoltre spiegato che l’incarico ricevuto non ha alcuna attinenza con quello svolto dalla Commissione di accesso nominata con decreto prefettizio. Fra le prime attività del Commissario l’approfondimento delle tematiche legate allo stato del bilancio comunale. Da tempo è stato presentato un Piano Pluriennale di Riequilibrio economico finanziario, che riveste una fondamentale importanza per la vita dell’Ente. Particolare impegno – ha detto il commissario – sarà profuso sul piano dell’ordine pubblico, anche alla luce degli ultimi fatti delittuosi che si sono verificati in città.
RAPINA ALLA BANCA AGRICOLA DI PEDALINO
Subito dopo mezzogiorno di venerdì tre persone armate di taglierino e con il volto travisato hanno rapinato la BAPR a Pedalino. Sembra che oltre ai tre ci sia stato all’esterno un “palo”. Presi 3000 euro. I rapinatori sono fuggiti non si sa con quale mezzo. La polizia è stata avvertita alle 12,20. Le indagini sono in corso.
Concessione edilizia a Camarina, 15 rinvii a giudizio per abuso edilizio
Per una concessione edilizia a Camarina, in zona di interesse archeologico, rilasciata dalla commissione edilizia ai tempi del sindaco Nello Dipasquale sono stati prosciolti dall’accusa di abuso d’ufficio la soprintendente di allora Vera Greco e il dirigente del servizio archeologico Giovanni Distefano. Dovranno comparire davanti al giudice il rappresentante legale della società che presentò il progetto, Alberto Ricca, e il tecnico progettista Salvatore Salinitro. Quindici le persone rinviate a giudizio per abuso edilizio: l’ex dirigente comunale architetto Ennio Torrieri, e tutti i componenti della Commissione edilizia che votarono l’atto amministrativo: Michele Tasca, l’ingegnere Maurizio Tumino, oggi consigliere comunale di Forza italia, Giovanni Di Martino, Donato Causapruno, Salvatore Salafia, Vincenzo Battaglia, Salvatore Nobile, Gianluca Cilia, Salvatore Iurato, Giacinto Tramontana, Emanuele Scalone e Santo La Terra.
FURTI NELLE ZONE RURALI, UN ALTRO ARRESTO
L’allarme lanciato da alcune persone che abitano in un caseggiato nelle campagne di Vittoria ha consentito agli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di giungere immediatamente sul posto, in c.da Berdia, poco distante dalla provinciale Vittoria-Scoglitti e sorprendere quattro persone che armeggiavano alle finestre dell’abitazione estiva di un 50enne originario di Ragusa. Quando le due pattuglie sono giunte sul posto, si sono accorte che la rete di recinzione dell’appezzamento di terreno era stata tagliata. Aiutandosi con le torce hanno illuminato la zona ed il caseggiato poco distante, notando quattro individui che si allontanavano velocemente. Un uomo è stato raggiunto e bloccato: si tratta di Lotfi M’Nassri tunisino di 43 anni, irregolare sul territorio nazionale, sprovvisto di documenti. Sul luogo dell’intervento, sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, a terra, sotto la finestra che i ladri tentavano di scardinare.Il tunisino è stato arrestato per tentato furto in abitazione e nel corso della notte tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli altri complici sono ricercati.
Ragusa, cartelloni 6×3: ancora niente controlli
“Nonostante l’Amministrazione comunale avesse assicurato un giro di vite, il fenomeno della cartellonistica pubblicitaria, in città, non conosce limiti di decenza”. Lo denuncia il coordinatore del circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa, Gianni Lauretta, il quale sottolinea come la continua prassi di attaccare i manifesti pubblicitari nei cartelloni 6×3, lasciando il resto abbandonato per terra, continua. “Basta fare un giro nei pressi degli impianti pubblicitari in questione – chiarisce Lauretta – per rendersi conto di come i manifesti e la cartapesta abbandonati siano preda del vento che trasporta questo tipo di rifiuti ovunque. In più, alcuni di questi impianti sono abusivi e non rispettano affatto le norme del Codice della strada. Il nostro circolo chiede, dunque, alla Giunta municipale di attivare gli adeguati controlli e di assumere i conseguenti provvedimenti”.
Allerta meteo, livello “arancione”
Condizioni meteo avverse per le prossime 24-36 ore sul territorio ibleo. Si prevedono precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività; elettrica e forti raffiche di vento. Si raccomanda cautela, soprattutto agli automobilisti. Limitare all’indispensabile gli spostamenti.
ARRESTO PER CALOGERO DI GANCI
Agenti del Commissariato di Comiso hanno eseguito l’arresto di Calogero Di Ganci nato a Caltanissetta nel 1967 attualmente domiciliato presso la comunità Andromeda di Comiso. Su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta, l’uomo con precedenti penali per reati contro la persona, minacce e porto abusivo di armi, dovrà scontare 10 mesi di reclusione e successivamente 1 anno di libertà vigilata. Di Ganci, più volte ricoverato anche presso l’ospedale psichiatrico di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa. La condanna è divenuta esecutiva poiché la Cassazione non ha accolto il ricorso dei difensore dell’uomo.
SCANDALO CPSA POZZALLO, PARLA IL SINDACO
“Le notizie su indagini in corso per la gestione del Centro di primo soccorso e accoglienza e le speculazioni politiche che vi si sono innestate da parte di vecchi e nuovi oppositori di questa Amministrazione, impongono alcune precisazioni allo scopo di tutelare il ruolo e la considerazione riconosciuti a Pozzallo a livello nazionale ed internazionale in materia di accoglienza. Il prezzo pagato dalla Città non può essere vilipeso dalla diffamazione calunniosa e spesso malevola o dalla delazione in cerca di vendette” così il sindaco Luigi Ammatuna che precisa alcuni aspetti dei rapporti tra Comune e Cpsa. “La gestione del CPSA è stata da sempre oggetto di controlli quotidiani da parte di tutte le autorità coinvolte.In ogni caso occorre tener presente che trattandosi di rimborsi, nulla rimane al Comune di Pozzallo, che su questo tema non trae vantaggi dal suo ruolo e, piuttosto, viene fatto oggetto di recriminazioni per i ritardi e, spesso, chiamato a rispondere con le proprie finanze.Si è parlato di 80 euro per extracomunitario che sarebbero “scesi” a 35 euro per l’iniziativa della Prefettura. Fermo restando che l’Amministrazione Comunale è estranea alla gestione del Centro, demandata alla struttura amministrativa, le cose vanno tuttavia chiarite. Il Prefetto dell’epoca, Dott.ssa Cannizzo, la quale si trovò ad affrontare una problematica che non si poteva supporre, all’epoca, così vasta ed impegnativa, stipulò con questo Ente – ricorda il suindaco di Pozzallo – una convenzione in forza della quale il Comune si occupava di fornire servizi di standard molto elevato, a fronte del rimborso delle somme rendicontate. La Prefettura stabilì le forniture da garantire a ciascun immigrato e gli standard di assistenza medica, igienica, alimentare sui quali calcolare i rimborsi a rendicontazione. Può oggi calcolarsi che tali costi si siano aggirati sui sessanta euro per persona accolta; ma può con altrettanta fermezza affermarsi che è stata garantita una presenza medica ed assistenziale capace di evitare l’insorgere e lo svilupparsi di malattie; una pulizia meticolosa e frequente di ambienti sempre sovraffollati e pericolosi; un vestiario adeguato e di buona qualità. Oggi, anche alla luce dell’ampiezza del fenomeno, la Prefettura (e, dunque, lo Stato) ha ritenuto di rimodulare – scrive il sindaco di Pozzallo- quei costi garantendo uno standard diverso, ma pur sempre adeguato ad affrontare la situazione in termini più economici. Occorre però porre l’accento sul fatto che il ruolo del Comune di Pozzallo è sempre stato quello di affidatario dei compiti che gli sono stati delegati dallo Stato: compiti che sono stati svolti, ed ancora lo sono, sulla base di partite di giro che non lasciano nulla nelle casse del Comune. L’impegno profuso e riconosciuto dallo stesso Ministro dell’Interno, attende di essere ripagato con misure compensative che, per la verità, non sono ancora tangibili, se è vero che fino ad oggi al Comune di Pozzallo rimangono solo le incombenze e le conseguenze del fenomeno, non ultima la necessità di fronteggiare i creditori in attesa dei pagamenti. Si dice che le indagini in corso avrebbero portato al rinvenimento di grossi quantitativi di vestiario depositati presso locali e magazzini nella disponibilità del Comune di Pozzallo: ma il fatto è notorio a chiunque si sia occupato del CPSA negli ultimi anni. Al Centro venivano detenuti i kit pronti per l’emergenza, ma il grosso del materiale veniva prelevato in occasione degli sbarchi. Ed anche l’entità delle scorte, ben nota a tutte le autorità coinvolte,- spiega il sindaco Ammattuna – è stata sempre determinata sulla base delle presumibili sopravvenienze, alla luce delle migliaia di migranti che il Ministero destinava, di volta in volta, al Centro. Non è pensabile che gli ordinativi dovessero essere successivi agli sbarchi. I dati degli ordinativi concernenti i pasti sono determinati giornalmente sulla base delle presenze e, quasi contestualmente, comunicati al Comando della Guardia di Finanza che così è in grado di compiere i controlli. Tutta la gestione – scrive il sindaco di Pozzallo – si è svolta con la massima rettitudine e trasparenza, pur con i limiti della emergenza e dell’entità del fenomeno: vi è stato un coacervo di autorità istituzionali coinvolte che, ognuna per il suo ruolo, è testimone di tutto quanto accadeva per dare conforto ed assistenza a chi arrivava a Pozzallo. A nessuno, dunque, è consentito di sollevare polveroni ingiustificati e di alimentare sospetti; allo stato non vi è nessun motivo per dubitare della regolarità di tutto l’apparato”.
SFRATTO FAMIGLIA STARACE, UNA PROROGA DI 3 MESI
Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, si è recato nell’abitazione della famiglia Starace, destinataria di un provvedimento di sfratto, e ha chiesto e ottenuto una proroga dell’esecuzione. “Ho ritenuto – ha dichiarato Nicosia – di dover manifestare la mia vicinanza e la mia solidarietà alla famiglia Starace, e assieme a Mariano Ferro, del Movimento dei Forconi, che mi aveva invitato ad essere presente stamattina, ho chiesto all’ufficiale giudiziario di soprassedere per almeno tre mesi all’esecuzione dello sfratto, in attesa che si definisca il giudizio sul ricorso presentato. La richiesta è stata accolta, e ringrazio il delegato del Tribunale alle operazioni giudiziali e l’ufficiale giudiziario, Ada Cavallaro, per la sensibilità dimostrata”.
RAGUSA, DONNA DERUBATA PER STRADA
Una donna si è presentata in questura a Ragusa per segnalare che, poco prima, dalla sua vettura regolarmente parcheggiata nel centro cittadino, nei pressi di un noto hotel, era stato asportato un pacco contenente strumentazione elettronica, acquistata on line, per un valore economico complessivo di circa 200.00 euro. gli agenti grazie alle immagini riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza hanno notato un’auto con targa visibile che all’ora indicata dalla vittima si aggirava con fare sospetto proprio in zona. E’ stato quindi identificato M.C.A., 42enne di origini catanesi ma residente a Ragusa. Gli agenti hanno raggiunto l’abitazione del sospettato, ma l’uomo giù in strada si è dato alla fuga nei pressi di via P. La Torre. C’è stata una corsa rocambolesca per le vie interessate , ma alla fine l’hanno bloccato. In casa c’era tutta la refurtiva (due microfoni, coprimicrofoni, filtro antipop ed altro materiale), restituita alla signora. M.C.A. ha raccontato di aver ricevuto il pacco da un uomo di origini tunisine di cui non sapeva fornire alcun dato. L’uomo già sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale è stato denunciato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale , e violazione degli obblighi connessi alla sorveglianza.