14-05-2024
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Archivio della categoria: Politica

Aeroporto Comiso, azione parlamentare di Italia dei Valori

Su invito del coordinatore provinciale di Italia dei Valori di Ragusa Giovanni Iacono, il responsabile Nazionale Enti Locali del partito, On.le Ignazio Messina a nome del gruppo parlamentare alla Camera dei Deputati, ha provveduto a presentare, entro i termini prescritti, un emendamento ad un Decreto legge riguardante misure urgenti per la crescita del paese, per la classificazione dell’aeroporto di Comiso come scalo di interesse nazionale e l’inserimento dello scalo fra gli scali primari nel Contratto di Programma Stato Enav 2013-2015 con la previsione della copertura finanziaria per gli oneri derivanti dai servizi di assistenza al volo. Il deputato di Italia dei valori scrive: “E’inaccettabile, dopo oltre 40 milioni di euro spesi, che l’aeroporto di Comiso, seppur completato da alcuni anni, non decolli perchè lo Stato non ne riconosce il carattere nazionale e pertanto si rifiuta di assicurare la copertura finanziaria dei servizi al volo”. All’on.le Messina fa eco Giovanni Iacono: “Purtroppo per il mancato decollo dell’aeroporto di Comiso si paga un prezzo altissimo per dei peccati originali nell’iter svolto. La strada per poter garantire un futuro è quella che passa dal riconoscimento del carattere nazionale dello scalo e su questo siamo impegnati”.

Comitato del Sole per la riduzione degli stipendi ai parlamentari

Conferenza stampa degli associati ragusani al comitato del Sole che sostiene un referendum per ridurre gli stipendi dei parlamentari italiani. Secondo il comitato la società italiana sta vivendo una crisi economica tra le più drammatiche della sua storia, ed è quindi giusto e necessario un risanamento che per essere credibile, deve essere accompagnato da concreti provvedimenti che pongano fine a sprechi e privilegi che, oltre ad essere ingiusti in sé, sono intollerabili in un momento in cui alle italiane e agli italiani sono imposti grandi sacrifici. “Siamo coscienti che il contrasto agli sprechi non riguarda solo la pubblica amministrazione, – afferma Mario D’Asta, promotore nazionale del referendum e responsabile della regione Sicilia del comitato del Sole – ma sappiamo che la riduzione dei costi della politica e la riduzione degli stipendi dei parlamentari, è uno tra i temi centrali e determinanti. Si tratta – dice D’Asta – di una questione morale, in quanto la classe politica può risultare credibile quando chiede alla società italiana rigore e austerità, se si dimostra capace di ridurre costi, sprechi e sfarzi ritenuti intollerabili dai cittadini. Purtroppo, nonostante le numerose dichiarazioni e gli impegni assunti, nessuna misura concreta è stata fino ad ora adottata dal Parlamento, i cui componenti continuano a percepire compensi smisuratamente superiori rispetto a qualsiasi Paese europeo. Non ci associamo alla demagogia di chi sostiene che tutti i mali stiano negli stipendi dei parlamentari e che sia sufficiente tagliarli per risolvere tutti i problemi delle nostre finanze pubbliche, ma – dice Mario D’Asta – non ci persuadono neppure quanti affermano che tagliare questi stipendi sia inutile per i modesti risparmi (pari però a ben 130 milioni di euro) che l’accoglimento del referendum comporterebbe. Noi pensiamo che la riduzione degli stipendi dei parlamentari sarebbe, soprattutto in questo difficilissimo momento, un segnale importante al Paese e per il Paese, un modo per dare il buon esempio, una questione di equità e di giustizia”. Se questo referendum sarà condiviso dagli italiani gli stipendi di cui essi ora godono saranno dimezzati e riportati alla media europea. Il Comitato del Sole, è indipendente da qualsiasi partito e raggruppa numerose associazioni che in tutta Italia si sono mobilitate per la raccolta delle 500mila firme necessarie a consentire il referendum. Mario D’Asta così conclude: “Invitiamo gli ex deputati, i deputati in atto sia regionali che nazionali o gli aspiranti tali a correre, senza esitare, per apporre una firma. Saremo pronti a controllare che ciò avvenga”. I banchetti per la raccolta delle firme si organizzeranno nelle piazze dei diversi comuni; i cittadini, però, potranno apporre la loro firma recandosi presso le segreterie dei comuni muniti di un documento di riconoscimento.

Mpa: Approvata mozione di Riccardo Minardo sull’applicazione della Imu

Nel corso della due giorni dell’Assemblea Nazionale del Mpa, tenutasi questo fine settimana a Roma, è stata approvata una mozione presentata dall’on. Riccardo Minardo riguardante l’applicazione della tassazione Imu che così come prevista normativamente, è evidenziato nella mozione, costituisce un onore insopportabile per famiglie ed imprese. L’Assemblea impegna la propria rappresentanza parlamentare affinchè, nelle sedi istituzionali e con le procedure più idonee, prendendo atto della gravità del tema in questione, svolga un’azione incisiva nei confronti del Governo Monti perché elimini o comunque adegui, tramite nette modifiche, l’imposizione del tributo alle reali possibilità delle famiglie e delle imprese italiane.

Incontro tra il Commissario Scarso e l’Assessore Aiello

Proficuo incontro operativo lunedì, presso la sala Giunta della Provincia, tra il Commissario Straordinario Giovanni Scarso e l’assessore regionale all’Agricoltura Francesco Aiello. Si è deciso di programmare, nello arco di una settimana, una serie di conferenze di servizio ad hoc; una di queste servirà a rivedere l’accordo di programma tra la Provincia, la Regione e l’Università di Catania, riguardo la gestione del centro di ricerca agricolo di C.da Perciata a Vittoria, complesso che potrebbe essere affidato direttamente all’assessorato regionale all’Agricoltura per dare un nuovo e definitivo compito ad una struttura che non è mai riuscita a decollare a pieno. Una altra conferenza di servizio è stata prevista, congiuntamente a Soprintendenza e Genio Civile, per sottoscrivere un protocollo d’intesa per individuare le soluzioni praticabili per la costruzione di un ponte sul fiume Ippari, per il collegamento tra Scoglitti e Camarina, che da molti anni aspetta una definitiva soluzione.

GRANDE SUD, GIANCARLO CUGNATA SEGRETARIO PROVINCIALE

Si è riunito in assemblea Grande Sud. Oltre ai sostenitori, c’erano il sen. Mauro e l’on Incardona, alla presenza del coordinatore regionale l’on Pippo Fallica, che si è detto soddisfatto per la partecipazione massiva. Dopo una disamina della situazione politica regionale e, in prospettiva delle prossime elezioni regionali, si è formulato un progetto di lavoro, valido per tutta la Sicilia, finalizzato alla catalizzazione di una quanto più ampia convergenza sulla candidatura alla presidenza della regione di Gianfranco Micciché. A Giancarlo Cugnata è stata affidata la segreteria politica organizzativa in provincia di Ragusa che si ripromette di coinvolgere i nostalgici di Forza Italia, che “non si sono più rivisti in quel nuovo soggetto politico che ha fuso, a forza e contro ogni ragionevolezza FI ed An”.

Tagli al trasporto studenti, riunione della Commissione sulla Mobilità

Si riunirà martedì 10 luglio alle 11 presso la sede della Provincia regionale, la Commissione provinciale sulla mobilità. La riunione affronterà la questione del trasporto studenti pendolari, alla luce dei tagli che l’Ast si appresterebbe a fare non solo sul trasporto urbano ma anche su quello extraurbano. La Commissione aveva fatto suo, due mesi fa, il documento elaborato dal Cub Trasporti e dal Comitato per il rilancio della ferrovia iblea, che oltre ad una serie di proposte sul potenziamento della tratta ferroviaria (ripristino treni soppressi, nuovi mezzi in sostituzione degli attuali, blocco della vendita degli scali merci, avvio della metropolitana di superficie a Ragusa, ecc.) aveva messo a punto il progetto “A scuola con il treno”, per lo spostamento di una quota pari al 28% del totale degli studenti pendolari, dall’autobus al treno, così da riequilibrare la mobilità extraurbana in provincia e rafforzare le corse dei treni e la presenza di Trenitalia sul territorio. I comuni di Ragusa e Modica hanno già assunto impegni precisi in tal senso. La decisione dell’Ast di tagliare alcune corse studentesche, comunicata durante l’incontro tra Comune di Modica, Ast e Cub Trasporti, di alcuni giorni fa, fa diventare le ferrovie l’unica reale alternativa per alcune centinaia di studenti. La Commissione si riunirà, assieme ai sindaci della provincia convocati dal sindaco di Modica, Antonello Buscema, per affrontare la situazione e prospettare le soluzioni già abbozzate, e per far ripartire l’interlocuzione con l’Assessorato regionale alle infrastrutture. E’ dal 22 maggio, infatti, che è stato richiesto un incontro per affrontare la questione.

VERTENZA ARAS, SI APRE UNO SPIRAGLIO

C’è ottimismo, tra i lavoratori dell’Aras, al termine dell’incontro a Palermo con l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Aiello. L’Associazione regionale allevatori, che rischiava di chiudere, sarebbe salva. Lo incontro si è tenuto dinanzi alla Commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana. C’erano i rappresentanti della Commissione, dei sindacati, dei lavoratori e l’onorevole Aiello. “In pratica – spiegano i lavoratori – il governo regionale sinteticamente è stato presente e sensibilmente, a nostro avviso, ha di fatto cercato, grazie all’assessore Aiello ed all’onorevole Colianni, di recuperare con una estenuante corsa contro il tempo il vuoto tecnico, al fine di scongiurare la paventata estinzione dell’Aras. In buona sostanza il capo di gabinetto dell’Assessorato ha illustrato ai convenuti tecnicamente quanto fin qui operato e, di fatto, l’assessore Aiello nell’intento di recuperare il tempo perduto, nelle interlocuzioni avute con il Ministero competente, ci ha assicurato la disponibilità del Governo regionale affinchè l’Aras non debba essere estinta, anzi ha pubblicamente dichiarato il ruolo importante che l’Ente svolge nella zootecnia siciliana e che la prosecuzione della vita dell’Aras è da ritenersi – continua la nota – un elemento indispensabile a supporto dell’economia delle aziende zootecniche”. La prossima settimana ci sarà un altro incontro, con gli assessori al Bilancio e a Lavoro che non sono stati presenti all’incontro in Commissione. I lavoratori esprimono “una valutazione politica positiva nei confronti della compagine governativa che, seppur di fronte a problematiche eccezionali, riesce a dare risposte ad un comparto che di fatto è da tempo agonizzante”.

Comune di Ragusa incapace a risolvere l’emergenza idrica

L’emergenza idrica a Ragusa non è solo un problema collegato alla quantità di acqua, insufficiente per alcune zone sovrappopolate della città. C’è anche la questione della vetustà di alcune condotte di distribuzione, che complica ulteriormente la già difficile situazione che da più di 20 giorni investe il capoluogo. Un esempio eclatante è stata la rottura di un tubo che porta l’acqua all’ospedale Maria Paternò Arezzo e che la scorsa settimana stava per mettere in crisi idrica il nosocomio. Tant’è che è scattato un piano di emergenza per riparare subito il guasto e riportare l’acqua all’Ompa. Lo stesso discorso riguarda le condotte di distribuzione che interessano la zona alta della città, quelle in particolare servite dal serbatoio Bruscè, che dal mese giugno sta rivelando tutta la sua incapacità di garantire la copertura idrica dei quartieri collegati. Nella notte fra mercoledì e giovedì, i tecnici comunali hanno individuato un guasto sulla rete di distribuzione del serbatoio Bruscè. Sarebbe questo guasto, il condizionale è d’obbligo, il responsabile dell’assetamento di interi quartieri. Sempre secondo quanto riferisce il settore tecnico del Comune di Ragusa, da giovedì la situazione “dovrebbe” tornare alla normalità. Ma parecchi residenti delle aree urbane che da ventidue giorni comprano acqua dai privati a 50, 70 o 80 euro a camion, non credono più alle promesse del Comune. E difatti un gruppo di cittadini, che si è organizzato in comitato spontaneo, annuncia che se l’emergenza idrica non rientra questo fine settimana, lunedì sera una delegazione di utenti sarà presente alla seduta del Consiglio comunale per comunicare al consesso civico e all’amministrazione locale il grande disagio vissuto da centinaia di famiglie, da quasi un mese. “Lunedì sera farò una comunicazione sulla vicenda – spiega il consigliere comunale Giuseppe Arestia -. Mi faccio portavoce di numerosissime lamentele da parte di cittadini che abitano nei quartieri periferici, serviti dal serbatoio Bruscè”. Sulla vicenda si era già mobilitato il partito democratico che mercoledì mattina ha avuto un confronto con l’assessore competente, Mario Addario. “Promettiamo forti azioni di protesta – sostiene Peppe Calabrese – se il disservizio non dovesse rientrare”. Al di là del fatto che il Comune intervenga o no, entro la fine di luglio il problema comunque si attenuerà, non appena il capoluogo si svuoterà e una parte di cittadini si trasferirà a Marina di Ragusa. Questo non significa ovviamente una soluzione reale. L’anno prossimo a giugno, se il Comune non provvede prima ad incrementare le fonti di approvvigionamento idrico, l’emergenza salirà alle stelle. La prossima estate infatti, vi saranno centinaia di nuovi utenti allacciati alla rete idrica, i residenti delle case delle zone di espansione edilizia, che sono state quasi ultimate. “Il Comune deve spendere dei soldi per potenziare le fonti di approvvigionamento idrico”, spiega il tecnico del settore idrico Mario Andolina. Cosa non facile, col bilancio al lumicino di palazzo dell’Aquila.

RAGUSA, LA FIERA ZOOTECNICA CHIUDE I BATTENTI L’ENNESIMO FLOP DELL’AMMINISTRAZIONE DIPASQUALE

Una chiusura annunciata. Il crollo del prezzo della carne e la mancata presenza di allevatori hanno indotto gli amministratori a sospendere la fiera zootecnica di contrada Maltempo a Ragusa. Una fine ingloriosa di una struttura che doveva rilanciare il comparto zootecnico ragusano. Nonostante i tanti proclami del sindaco Nello Dipasquale e del suo consigliere Enzo Licitra. “La fiera che si svolge nella vicina città di Modica suscita maggiore attenzione degli addetti ai lavori – dice Massimo Salinitro, componente della Cia ragusana -. I commercianti e i pochi allevatori preferiscono lavorare alla fiera di Modica. Nella città della contea c’è un maggiore consumo di carne locale secondo una tradizione antica. Oggi i rapporti commerciali, a Ragusa, si svolgono prevalentemente in azienda”, spiega Salinitro. L’amministrazione comunale, con proprio atto deliberativo, ha chiuso dal mese di luglio la fiera zootecnica. “Da tempo era stata riscontrata la totale assenza di animali – spiegano gli amministratori – a fronte di un costo che il Comune era tenuto a sostenere, in termini di risorse umane, per l’apertura del sito e la disinfestazione degli stalli. La sospensione è stata effettuata per tutto il 2012 – dicono ancora gli amministratori – ma è intenzione dell’amministrazione riconvocare le parti, agli inizi del 2013, per riproporre la riapertura del mercato”. La sospensione dell’attività della fiera zootecnica, ancorché condizionata in parte dalla crisi che attanaglia il settore, è sintomatica, secondo il Partito Democratico, sulle modalità di gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione Dipasquale. “Ecco come il sindaco – afferma il Pd intende sostenere gli allevatori ragusani. Ecco come si muove anche qualche consigliere, come il capogruppo di Ragusa Grande Di Nuovo, Enzo Licitra, che fino ad alcuni mesi fa si pavoneggiava per avere fatto riaprire la fiera zootecnica. Si fanno finti accordi con la Tunisia che servono soltanto a fare audience per poi scoprire che questa Amministrazione ha completamente abbandonato gli allevatori. Purtroppo afferma ancora il Pd -, ci troviamo di fronte ad un sindaco che pensa solo al suo piccolo movimento politico che vorrebbe utilizzare per farsi eleggere a Palermo – dicono gli esponenti del Pd -, ma siamo certi che i ragusani sono debitamente informati sulle modalità della legge elettorale e daranno la giusta punizione a chi, solo dopo un anno dall’elezione a primo cittadino, intende abbandonare la città di Ragusa nelle mani di un commissario. Il Pd ha presentato un emendamento per destinare 25.000 euro a favore dell’agricoltura – affermano gli esponenti del partito Democratico – ma, puntualmente, il nostro emendamento è stato bocciato da una maggioranza che intende, piuttosto, fare brutta figura con la vicenda della fiera zootecnica. Lanciamo un appello all’assessore allo Sviluppo economico, Sonia Migliore, affinché si adoperi a sostenere il più possibile il comparto, anche a costo di andare controcorrente rispetto a Dipasquale. E’ per il bene della nostra economia”, conclude il Pd.

RAGUSA, UNIVERSITA’L’APPELLO DI GRANDE SUD PER NON CHIUDERE

“L’Università di Catania non ha pubblicato, nel Manifesto degli studi per il 2012/2013, il primo anno del corso di laurea in Mediazione linguistica a Ragusa. Nessun nuovo studente si potrà iscrivere e restano intatti solo il secondo e il terzo anno come in tutti i corsi a esaurimento”. A dirlo è il coordinatore dei giovani di Grande Sud di Ragusa, Vincenzo Ingallina. “La grave omissione prelude alla chiusura, per asfissia, dell’Università a Ragusa, che oggi conta oltre mille iscritti. Se la classe politica iblea non si occupa di questi temi, quali sono le altre emergenze che la distraggono prepotentemente dalla questione universitaria? E’ in atto ha detto ancora Ingallina – lo smantellamento dell’offerta formativa e universitaria in provincia di Ragusa, con il conseguente depauperamento economico, oltre che culturale, del territorio ibleo, eppure nessuno dice nulla. Grande Sud – prosegue Ingallina – chiede al Ministro dell’Istruzione e della ricerca, Francesco Profumo, un congruo intervento economico straordinario”.

Il Commissario Scarso interviene sull’accorpamento delle Province

Il Commissario Straordinario della Provincia regionale di Ragusa, Giovanni Scarso, interviene dopo la notizia del possibile accorpamento della Provincia di Ragusa con quella di Siracusa. “Quale attuale rappresentante dell’Ente Provincia – dichiara Giovanni Scarso – desidero esprimere il mio parere su quella che sarebbe una decisione amministrativa in contrasto con lo Statuto regionale. E’ doveroso ricordare ai più distratti, che le eventuali decisioni che il Governo Monti assumerà riguardo l’esistenza o meno della Province, non potranno essere applicate contestualmente in Sicilia perché la nostra Regione – ha detto il commissario Scarso – è a statuto speciale, statuto antecedente alla stessa Costituzione italiana che l’ha fatto proprio al momento della sua approvazione e promulgazione. La specificità della nostra isola – continua il Commissario Scarso – nulla ha a che vedere con il resto d’Italia ed ecco perché la tendenza dei nostri amministratori regionali è quella semmai di potenziare il ruolo delle province, magari con l’applicazione dell’articolo 15 del citato Statuto siciliano, che prevede già dal 1946 la soppressione delle circoscrizioni provinciali e la creazione dei liberi Consorzi comunali, così come si è recentemente fatto con il riconoscimento dei nuovi Distretti turistici. In Sicilia – ha concluso Scarso – non c’è nulla da inventare, ma solo da attuare, sopprimendo nel contempo i veri enti inutili sul territorio”.

AEROPORTO DI COMISO, RIUNIONE A ROMA DALL’ESITO INCORAGGIANTE

Si è svolta, come da programma, la riunione al Ministero dei Trasporti a Roma tra le parti interessate all’aeroporto di Comiso. Pare si sia accesa una luce sull’apertura dell’aeroscalo. Anche l’on. Pippo Digiacomo del Pd era presente all’incontro, in rappresentanza di una delegazione della Regione siciliana composta, tra gli altri, anche dall’assessore Andrea Vecchio. “Pensiamo – commenta l’on. Digiacomo – di avere dato il nostro modesto contributo affinché si arrivi alla modifica della convenzione secondo le indicazioni del territorio. Non è stata una riunione facile. Durante le oltre cinque ore si è anche arrivati a momenti difficili, ma alla fine tutto sembra essersi messo sulla strada giusta. Speriamo che entro i brevi termini stabiliti si possa procedere alle modifiche degli atti che permetteranno all’aeroporto di avere via libera alla sua apertura. Ovviamente – ha detto ancora l’on. Digiacomo -, restiamo assolutamente vigili, con la situazione sotto controllo e pronti all’intervento nel caso di ulteriori ritardi. Siamo stati chiari: non tollereremo altre perdite di tempo. Siamo quindi moderatamente fiduciosi che tutto possa andare a buon fine”. All’ordine del giorno della riunione c’era la convenzione tra Soaco Spa ed Enav riguardante gli oneri dei costi di assistenza al volo. Presente anche il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, che si è dichiarato moderatamente soddisfatto. All’incontro, convocato dal direttore generale Mario Pelosi, sono intervenuti, oltre al sindaco Alfano, il presidente di Soaco Spa Rosario Dibennardo accompagnato da Renato Serrano e dal consulente legale Riccardo Modica, la Regione Siciliana nelle persone, come detto, dell’assessore Andrea Vecchio e del deputato regionale Giuseppe Digiacomo del Pd, il prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro, rappresentanti di Enav, Enac, dei ministeri dell’Economia e Tesoro. “Il vero nodo da sciogliere – commenta il sindaco Alfano – è il periodo successivo. Cosa accadrà dopo i primi due anni di attività dell’aeroporto comisano? Se l’infrastruttura sarà inserita nel Piano nazionale dei trasporti, il problema non si pone, in caso contrario si dovrà trovare una soluzione per evitarne la chiusura. Si può trovare un soggetto, ente territoriale o altro, che assicuri finanziariamente il servizio ovvero, come avevo già proposto in una riunione precedente ha detto ancora Alfano -, c’è la possibilità di operare col sistema di informazione sul traffico aereo (Afis) e non di controllo del volo. Tale eventualità deve essere oggetto di un’apposita clausola oggi formulata e che dovrà essere vagliata da Enac ed Enav nelle prossime ore. All’uopo – ha detto ancora il sindaco di Comiso – è stata convocata una nuova e più ristretta riunione, nel corso della quale sarà concordata la stesura definitiva della convenzione alla luce delle valutazioni ed osservazioni espresse nella lunga riunione odierna”.

SANTA CROCE, SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

Il volto della sezione cittadina di Sinistra ecologia e libertà, a Santa Croce, è prevalentemente femminile. Il nuovo direttivo è costituito da Antonella Mandarà, Lucia Cascone, Sandra Emmolo, Manlio La Ciura e Pollari Vitaliano. Tra una settimana il direttivo si riunirà per nominare il coordinatore e il vice. “Si è discusso del risultato politico alle scorse elezioni amministrative – dice Vitaliano Pollari, componente del direttivo di Sel – con l’alleanza politica costituita con Italia dei Valori e Città Futura. Per questa ragione vogliamo condividere parte del percorso e convivere in un’unica sede”. Allargare gli orizzonti per costruire una nuova aggregazione politica. “Vogliamo poter continuare a lavorare sui progetti e coinvolgere quante più persone possibili – aggiunge Pollari – per portare idee, innovazioni e soluzioni per rendere più vivibile questa cittadina. Altro punto importante è la situazione politica a Santa Croce. Serve valutare attentamente lo stato attuale dei problemi cittadini ed evidenziare con critiche costruttive l’operato della nuova amministrazione”, conclude Pollari.

SANTA CROCE, LA MANOVRA FINANZIARIA TRA TAGLI E AZZERAMENTO DI TRASFERIMENTI

La manovra finanziaria dovrà essere varata entro il mese di agosto. Il comune di Santa Croce batte cassa e deve fare i conti con l’azzeramento dei trasferimenti dallo Stato e solo il 50 per cento delle risorse regionali. La prima tranche, poco meno di 275 mila euro, è stata già impegnata. In questo momento, tutte le spese previste vengono prelevate dalle anticipazioni di cassa, per un tetto massimo previsto di 1 milione e cinquecento mila euro. La manovra finanziaria servirà per impinguare i capitoli di spesa e sostenere parte delle spese previste per l’estate. “Per un errato calcolo tra spese previste e introiti dell’Imu, lo Stato ha azzerato i trasferimenti – dice il sindaco Franca Iurato -. Siamo in una situazione molto difficile per questa ragione tutte le spese previste sono state dimezzate e il cartellone delle manifestazioni estive risente della situazione economica in atto”. Il servizio di raccolta dei rifiuti ha un disavanzo di 400 mila euro. Somme che dovranno essere prelevate dal bilancio. “Abbiamo voluto dare un messaggio politico chiaro ai nostri concittadini – aggiunge il sindaco -: nessun aumento della Tarsu nonostante il disavanzo registrato nella gestione del servizio. Chiediamo, semmai – continua il sindaco -, la collaborazione dei nostri concittadini in un momento molto difficile per l’economia della nostra comunità”. Il comitato degli agricoltori, che ha sostenuto la candidatura di Franca Iurato, ha chiesto a gran voce uno stanziamento di 100 mila euro all’anno per il comparto agricolo. Somme che, allo stato attuale, sarà veramente difficile reperire. “Dobbiamo sostenere le categorie produttive – aggiunge il consulente a titolo gratuito, Guglielmo Occhipinti – senza nascondere quanto era stato detto in campagna elettorale. Stiamo lavorando per aprire il centro di raccolta della plastica dismessa e dimezzare i costi delle materie prime attraverso i cosiddetti acquisti collettivi”.

Rifiuti: da problema a risorsa

Il Coordinamento cittadino del Circolo “Rosario Livatino” dell’Italia dei Valori di Scicli ha organizzato un convegno, per venerdì 6, alle 19, presso il salone dell’ex Camera del Lavoro di via Nazionale a Scicli, dal titolo: “Rifiuti: da problema a risorsa”. “Con quest’iniziativa – spiega l’architetto Lino Carpino, delegato del coordinamento cittadino dell’IdV – vogliamo dare ai Cittadini ed all’Amministrazione la possibilità di confrontarsi con esperti del settore”, conclude l’arch. Carpino. Relatori saranno: dr. P. Guarnaccia, presidente Rete RifiutiZero Sicilia; dr. F. Ferreri, dirigente Area Impianti Ato Ragusa Ambiente; dr. C. Conti, segretario provinciale Legambiente; avv. F. Rodante, consigliere al Comune di Siracusa e propositore mozione di indirizzo RifiutiZero. Coadiuveranno al successivo dibattito aperto al Pubblico: avv. E. Schembari, esperto normative ambientali; M. Puccia, esperto Ambientale piattaforma CONAI; G. La Cognata, esperto Ambientale piattaforma CONAI. Previsti collegamenti videotelefonici con altri esperti.

Ragusa esclusa dal calendario delle manifestazioni di Grande Richiamo Turistico 2012

Con un’interrogazione parlamentare, indirizzata al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore del Turismo, l’on. Ammatuna del Pd chiede di conoscere le motivazioni che hanno portato all’esclusione degli eventi sportivi programmati in provincia di Ragusa dal Calendario ufficiale delle Manifestazioni di grande richiamo turistico 2012.

POZZALLO, IL SINDACO CHIEDE IL BLOCCO DELLE PERFORAZIONI OFF-SHORE

Il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ha aderito all’appello proposto da Greenpeace per fermare le trivelle nel Canale di Sicilia chiedendo al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di bloccare le perforazioni off-shore e approvare provvedimenti efficaci per la tutela del Canale di Sicilia. “L’appello che rivolgiamo al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – ha dichiarato il sindaco di Pozzallo – è quello di bloccare immediatamente ogni autorizzazione per progetti di ricerca e perforazioni off-shore cercando, allo stesso tempo, di tutelare le aree marine di pregio ambientale presenti nelle acque territoriali del Canale di Sicilia”.

PRG VITTORIA, LE TAVOLE ESPOSTE AL PUBBLICO

Le tavole fondamentali dello schema di massima del Prg di Vittoria saranno esposte, a partire da mercoledì 4 luglio, e fino al 5 agosto 2012, dalle ore 8,30 fino alle ore 13,30, nella Sala Mazzone. “Abbiamo voluto dare – spiega Giovanni Caruano, assessore all’Urbanistica – ai cittadini ed ai tecnici un’ulteriore possibilità di poter approfondire la conoscenza dello schema di massima del nuovo Prg e – ha detto ancora Caruano – delle tavole fondamentali che lo compongono. Sarà anche possibile, attraverso apposita istanza indirizzata all’Ufficio comunale Urbanistica, richiedere la presenza dei tecnici per eventuali chiarimenti”.

RAGUSA, CRISI ECONOMICA. IL PD CHIEDE MAGGIOR IMPEGNO DALL’AMMINISTRAZIONE

“Esprimo grande preoccupazione per il sempre maggiore numero di imprese costrette a chiudere i battenti nella nostra città”. E’ il segretario cittadino del Partito democratico di Ragusa, Giuseppe Calabrese, a far emergere “un malessere che rischia di condizionare l’economia futura della città e dell’intera provincia. La causa di tutto ciò – prosegue Calabrese – va di certo a rintracciarsi nella crisi economica nazionale. Ma è anche vero che il livello locale non riesce, come è accaduto in passato, ad incidere positivamente sulle problematiche presenti. Tutte le associazioni di categoria gridano aiuto e nonostante dimostrino di possedere idee da spendere, spesso si scontrano con una realtà pubblica che guarda loro con una certa indifferenza. L’intera economia iblea, basata sulla piccola impresa, sulla trasformazione della materia prima o del semilavorato in prodotto finito attraverso il lavoro artigianale di qualità, rischia di essere seriamente danneggiata se non si interviene – continua Calabrese -. Il comparto edile vive una profonda crisi a causa di un mercato drogato dall’edilizia convenzionata che ruota nelle mani di pochi noti. La grande industria è ridotta soltanto alla presenza di Colacem e Polimeri che, sempre di più, dimenticano la tutela delle maestranze locali a vantaggio di manodopera proveniente da ditte che nulla hanno a che vedere con la provincia di Ragusa, senza prospettive serie di rilancio ha dichiarato Calabrese -. E’ questo che vogliamo lasciare ai nostri figli? E’ il modo più sicuro per dire loro di preparare le valigie e andare via a cercare fortuna altrove”. “Ecco perché occorre una classe dirigente – continua Calabrese – in grado di pensare in grande per rilanciare la nostra economia – dice Calabrese -, una classe dirigente che non faccia solo proclami. Le infrastrutture sono indispensabili, ma occorre intercettare investimenti attraverso capitali da attrarre per rilanciare il sistema Ragusa. Ci sono imprenditori che hanno idee fantastiche ed è compito della politica trasformarle in economia. Oggi purtroppo non ci siamo riusciti. Noi, come gruppo del Pd, avevamo proposto al Comune, nel nostro piccolo, di adottare qualche emendamento che aiutasse le associazioni di categoria artigiane a potere contare su alcune risorse economiche da mettere a disposizione – dice ancora Calabrese -. Avevamo proposto somme per l’agricoltura, avevamo proposto somme per l’orientamento lavorativo dei giovani. In sintesi abbiamo provato a dire a questo sindaco di pensare alla produzione, al lavoro, allo sviluppo. La risposta, come accade da 6 anni a questa parte, è stata no. Dopo 20 anni ricorda Calabrese – di centrodestra alla Provincia, dopo quattordici anni (con la sola pausa triennale di Solarino) al Comune, dopo decenni di potere del centrodestra alla Regione, riteniamo sia arrivato il momento di cambiare e rinnovare”.

AEROPORTO DI COMISO. IL PARERE DELL’ASSESSORE AIELLO

“Da troppo tempo la struttura dell’aeroporto di Comiso è pronta. Basta aprire la porta per entrare, ma chi deve aprirla non lo fa”. A dirlo è stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Aiello. “E’ necessario che il governo nazionale – ha detto ancora l’on. Aiello -, secondo i criteri di buona amministrazione, provveda all’impegno preso, corrispondendo le somme necessarie all’apertura dello scalo, che è già costato decine di milioni di euro. L’aeroporto del Ragusano – ha detto ancora l’on. Aiello – è un punto di speranza forte per l’intero territorio, una struttura formidabile che apre prospettive di sviluppo. Chi vuole mantenerlo chiuso non fa sicuramente l’interesse del Paese e di questi territori”.

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