29-04-2024
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RAGUSA, LA TASSA DI SOGGIORNO ENNESIMO BALZELLO DELL’AMMINISTRAZIONE DIPASQUALE

Dal primo di luglio gli avventori delle strutture ricettive nel territorio di Ragusa dovranno pagare la tassa di soggiorno. Un euro al giorno per ogni notte trascorsa in albergo o case vacanza, fino ad un massimo di 15 giorni consecutivi di permanenza, e 50 centesimi, al giorno, in campeggi, ostelli della gioventù o aree attrezzate. Un’imposta che ha suscitato le vibrate proteste degli albergatori in un momento di grande difficoltà economica per i vacanzieri che scelgono soggiorni brevi. “E’ una tassa assurda – dice Giovanni Occhipinti, titolare di una struttura ricettiva e vice presidente di Federalberghi – che coincide con un momento molto difficile per l’economia del paese. Fare pagare un euro in più al giorno, senza avere i servizi in termini di infrastrutture – ha detto ancora Occhipinti -, ci sembra davvero troppo”. Nessuno degli operatori condivide la scelta del Comune di Ragusa che, con una delibera di giunta, ha imposto la tassa. “Da ora in poi – spiega Giuseppe Antoci, titolare di una casa vacanza nel quartiere barocco dovremo informare i nostri clienti di un balzello in più da pagare. Sono convinto che molti andranno in altre località della provincia dove la tassa di soggiorno non è stata istituita”, ha concluso Antoci. La carenza di infrastrutture e la tassa di soggiorno penalizzano i luoghi di Montalbano. “In presenza di un territorio ricchissimo in termini di presenze turistiche e degli adeguati servizi – racconta Alfio Caruso che gestisce insieme alla famiglia un resort all’estrema periferia della città – un euro in più a persona non incide più di tanto. Oggi, putroppo, questo lembo di Sicilia, ricchissimo di bellezze artistiche e paesaggistiche, è notevolmente penalizzato – ha detto ancora Caruso – per la mancata apertura dell’aeroporto di Comiso e del completamento del tratto dell’autostrada Ragusa-Gela”. “Questa tassa di soggiorno è incomprensibile – commenta Giusy Granata, che si occupa della reception di un turismo rurale – che cade in un momento molto fragile per l’economia del territorio. Si rischia di penalizzare i fruitori delle nostre attività che hanno scelto il Sud Est della Sicilia per trascorrere le loro vacanze”, ha detto ancora Granata. I gestori delle strutture ricettive, ai sensi dell’articolo 5 del regolamento comunale, devono comunicare al Comune, entro la prima decade di ogni mese, il numero dei pernottamenti, i giorni di permanenza, le riduzioni e le esenzioni previste. Contestualmente alla comunicazione telematica, il gestore della struttura ricettiva dovrà trasmettere ricevuta di versamento alla tesoreria del Comune. Sono esenti i minori di anni 14, coloro che assistono i degenti ricoverati nelle strutture sanitarie del territorio, i portatori di handicap non autosufficienti, gli appartenenti alle forze di polizia e i vigili del fuoco che soggiornano per esigenze di servizio. Gli albergatori, di fatto, diventano esattori per conto del Comune di Ragusa.

AL VIA IBLA GRAND PRIZE CHIESTE LE DIMISSIONI DEL SINDACO DIPASQUALE

Ibla Grand Prize, il concorso internazionale di musica e canto, torna ancora una volta a Ragusa Ibla per la sua ventunesima edizione. Venerdì mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione da parte del presidente della Fondazione Ibla, Salvatore Moltisanti, alla presenza di un gruppo di volontari di varie nazionalità che aiutano nell’organizzazione del premio. Moltisanti ha spiegato che il concorso partirà da domenica 1 luglio e si concluderà giorno 10, con le esibizioni dei concorrenti tutte concentrate esclusivamente alla sala Falcone Borsellino, a Ibla in via Torrenuova, dalle 11 alle 23. In mezzo ci sono varie importanti iniziative, come il concerto IblAfrica di martedì 3 luglio a Villa Criscione, per la consueta raccolta fondi di beneficenza da destinare ai padri carmelitani che operano in Madagascar, e l’iniziativa di giorno 8 luglio con Ibla Award in onore della baronessa Costanza Arezzo Giampiccolo di Donnafugata. Anche quest’anno toccherà alla giuria internazionale, presieduta dal maestro Marcello Abbado, scegliere i migliori concorrenti che in premio avranno la possibilità di esibirsi alla Carnegie Hall di New York e in tanti altri teatri di prestigio nelle principali capitali del mondo. I concorrenti, che provengono da decine e decine di differenti nazioni, saranno quest’anno la metà rispetto allo scorso anno. Il maestro Moltisanti ha dichiarato che negli ultimi mesi si è dovuta negare a molti pre-iscritti la possibilità di partecipare. “In totale abbiamo dovuto cancellare, con il dolore nel cuore, ben 2500 presenze turistiche spalmate lungo i dieci giorni della competizione – ha detto il maestro Moltisanti -. E gente piena di talento, che sarebbe venuta a concorrere magari con degli accompagnatori o con i familiari e che dunque avrebbero fatto lavorare di più gli alberghi, i bed and breakfast, i ristoranti, ma anche le società di taxi, di trasporto, le guide turistiche, perfino le imprese di pulizia, perché si sa che ogni euro investito in cultura e in turismo vuol dire un ritorno di circa tre volte superiore. Ed invece – ha detto il maestro Moltisanti -, abbiamo dovuto dir di no a causa di scelte errate e poco chiare dell’Amministrazione comunale e del suo sindaco Dipasquale – ha detto ancora il maestro Moltisanti -. Il primo cittadino mi ha sempre detto di far riferimento a lui soltanto e non ai suoi assessori. Ora, sarà pure colpa dei suoi assessori, questo non lo so, ma è lui il sindaco di questa città ed è lui che è il responsabile delle scelte finali. Pertanto i miei commenti non possono che essere per lui. Lo scorso anno ci ha già “uccisi” e quest’anno siamo praticamente degli zombie. Non escludo che il concorso possa essere trasferito a New York. Lo scorso anno c’era il problema dei fondi della legge su Ibla – ha detto il maestro Moltisanti – che poi la Regione ha dato, con una lieve decurtazione, dopo una battaglia a cui, seppur minimo, modesto, lontano se volete, anche noi come Fondazione Ibla abbiamo dato il nostro contributo con appelli e contatti a Roma e Palermo. Ebbene, ricevuti dal Comune i soldi della legge su Ibla, il contributo riservato a Ibla Grand Prize, inizialmente pari a 40 mila euro, è stato dimezzato. Ci hanno dato poco più di 19 mila euro. E questo l’abbiamo scoperto solo a marzo di quest’anno – ha detto ancora il maestro Moltisanti -, dunque con una serie di debiti improvvisi e inaspettati di cui si è dovuta far carico la Fondazione Ibla. Quest’anno non abbiamo ancora in mano nessuna determina relativa al contributo per il 2012. Chiediamo al Comune ma riceviamo risposte evasive. Sulla scorta di quanto accaduto lo scorso anno, ci siamo dovuti premunire e dunque, ripeto a malincuore e con il dolore perché sappiamo che è un momento di crisi profonda per gli operatori turistici e per i commercianti del posto, abbiamo dovuto dire a circa metà dei concorrenti di non venire – ha detto il maestro Moltisanti -, cancellando nei fatti le loro prenotazioni nelle strutture turistiche. La colpa è solo ed esclusivamente attribuibile alle scelte scellerate del sindaco Dipasquale, che è giovane nel fisico ma ha un modo vecchio di far politica. E siccome gli errori si pagano, anche in politica – ha detto il maestro Moltisanti -, a questo punto provocatoriamente chiediamo al sindaco di dare il suo stipendio di luglio all’hotel Antica Badia, quello di agosto all’hotel Montreal e quello di settembre all’hotel Mediterraneo perché quest’anno li abbiamo dovuti, purtroppo, lasciare vuoti. E alla luce di quella che possiamo classificare come una sconfitta per il territorio, l’intera Fondazione Ibla, ma con il supporto anche di parte degli operatori locali, chiede le dimissioni del sindaco Dipasquale – ha detto il maestro Moltisanti -. Prima va via, meglio è”. I concerti si svolgeranno dunque all’interno, alla sala Falcone – Borsellino, e non in piazza Pola dove non ci sarà alcun palco. Pare che alcuni commercianti di Ibla si siano messi a disposizione per affittare il palco. “Ringrazio certamente i commercianti che ben comprendono, evidentemente a differenza degli amministratori, quanto sia importante in termini di presenze il nostro concorso internazionale – ha dichiarato il maestro Moltisanti -, ma purtroppo non è il palco che risolve. Ci sono problemi economici relativi agli accordatori, all’affitto dei pianoforti, alla sorveglianza notturna, al ristoro dei concorrenti che si esibiscono in piazza e che dunque avrebbero suonato al di là del concorso, ai loro transfert. Purtroppo sono spese che non possiamo sostenere – ha detto il maestro Moltisanti dopo quanto accaduto lo scorso anno”

CENTRO STORICO DI RAGUSA Il sindaco Dipasquale nega fondi ai commercianti

Lunedì scorso il Consiglio comunale di Ragusa ha approvato il Bilancio di previsione. “La sensazione è che l’unico interesse della maggioranza sia stato quello di portare a casa il risultato. E tutto ciò sebbene i ragusani non ne escano fuori per niente bene”. E’ la delegata del quartiere Centro del Pd di Ragusa, Alessandra Sgarlata, a sostenerlo, in una nota, facendo riferimento alla bocciatura dell’emendamento presentato dal Pd sulla destinazione di 80mila euro da appostare nel capitolo per il ristoro dei commercianti del centro storico che subiscono danni economici dal persistere dei lavori pubblici. “Il Partito Democratico – continua Sgarlata – era riuscito a prelevare quella somma da capitoli ritenuti sacrificabili, allo scopo di venire incontro alle criticità ravvisate dal punto di vista economico dagli esercizi commerciali della zona. Quella somma avrebbe potuto dare una boccata d’ossigeno agli ormai pochi negozi che, in questa parte della città, riescono a sopravvivere. A nulla è valso il nostro emendamento. E a nulla è valsa la promessa fatta dal sindaco Dipasquale al consigliere Lo Destro che lo rassicurava sul fatto che le somme sarebbero arrivate certamente. Le promesse del sindaco – scrive la Sgarlata – sono solo false promesse. Ormai lo sappiamo benissimo, noi ragusani, noi abitanti del centro storico: l’attuale Amministrazione ha fatto tante promesse. Mantenuta? Neppure una. Diamo atto al sindaco di aver trovato, più di cinque anni fa, un centro storico che stava iniziando la fase di declino. Ma non è riuscito affatto a risollevarlo nel momento in cui ne aveva più di bisogno. Adesso il sindaco andrà via – aggiunge la delegata Centro del Pd – lasciando tutto a metà. Un centro storico pieno zeppo di cantieri. Ma non solo. Facoltà universitarie che chiudono, negozi che a ripetizione dichiarano il fallimento, decine e decine di case in vendita. Perché qui, adesso, non ci vuole stare più nessuno. Molto si sarebbe potuto fare. Ma purtroppo è stato scelto di non farlo. Si sarebbero potuti incentivare i ragusani nell’acquisto della loro prima casa in centro storico. Si sarebbe potuto sponsorizzare l’accordo tra Unicredit e Regione Sicilia – scrive la Sgarlata – per coprire tutte le somme relative agli interessi passivi per il recupero di case nel centro storico. Si sarebbe potuta avanzare la proposta concernente le cooperative edilizie che usufruiscono dei contributi regionali (139 mila euro) per il recupero o l’acquisizione di case nel centro storico allo scopo di rimodularle in appartamenti più comodi e funzionali. Per non parlare del tanto atteso piano particolareggiato – sottolinea la rappresentante del Pd – fermo ancora alla Regione e che i cittadini attendono con ansia. Si poteva non fare espandere la città in periferia ma ricostruire e recuperare il centro già esistente. Non servirà riqualificare via Roma con lo scopo di portare i ragusani in centro a passeggiare. Bisognava portare i ragusani in centro – conclude la delegata del quartiere Centro del Pd – per viverci e poi permettere loro di godersi via Roma e le vie limitrofe”.

Il Movimento Città di Ragusa propone modifica al regolamento servizi

I consiglieri del Movimento Città, gli avv. Platania e Criscione, hanno presentato una proposta di modifica delle modalità di partecipazione economica nell’erogazione dei servizi sociosanitari a persone con handicap permanente grave e a soggetti ultra sessantacinquenni non autosufficienti. La proposta di modifica prende spunto da recenti sentenze del Tar del Veneto che si è già pronunciato a favore dell’annullamento del regolamento del Comune di Verona e del Comune di Vicenza in materia di “erogazione di interventi economici integrativi per il ricovero di anziani presso strutture protette”. “Nello stabilire i costi a carico del soggetto disabile o non autosufficiente per l’erogazione dei servizi sociosanitari, quali le rette per le case di cura, l’assistenza domiciliare, l’aiuto domestico, – scrive il Movimento Città – tali regolamenti prevedevano come parametro di riferimento il reddito Isee di tutto il nucleo familiare e non solo del soggetto assistito, cosicché il Comune pretendeva di prendere visione del reddito non solo del soggetto beneficiario, ma anche del marito, dei figli, dei mariti e delle mogli di questi ultimi e dei nipoti, sulla base del quale reddito – sottolinea il Movimento Città – l’amministrazione comunale di Ragusa decideva il contributo economico a carico della famiglia. Analoga previsione è attualmente contenuta nel regolamento del Comune di Ragusa per cui l’intero nucleo familiare, fino alla 4a generazione, è chiamato a rispondere “economicamente” dell’anziano o disabile, a vantaggio della amministrazione che, così operando, sostanzialmente finisce per ribaltare sul nucleo familiare gran parte dell’onere di assistenza – scrive ancora Città -. Il Tar del Veneto, e poi altri tribunali amministrativi, hanno però sancito che detta previsione è da ritenersi del tutto nulla poiché “al fine di determinare la contribuzione a carico dell’assistito, dev’essere evidenziata esclusivamente la sua situazione economica, e non quella del nucleo familiare”, conclude Città. Platania e Criscione sottolineano che “l’attuale previsione normativa non risulta conforme ai principi giuridici, morali ed etici ormai ampiamente condivisi dalla giurisprudenza, contrastando con norme di immediata applicabilità”.

PIANI COSTRUTTIVI A RAGUSA SCANDALO A CIELO APERTO

In merito ad alcune dichiarazioni di stampa inerenti i Peep a Ragusa, il coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, ha ricordato in un comunicato stampa gli atti da lui compiuti in Consiglio Comunale a Ragusa e nell’attività politica. “Leggo che, finalmente – ha scritto Iacono nel comunicato -, una persona tra l’altro autorevole nel settore come il Presidente FIMAA, Gianni Gulino, ammette che ‘i peep hanno rovinato il mercato’ e vorrei – ha scritto Iacono nel comunicato stampa – ulteriormente fare chiarezza ribadendo concetti già espressi anche attraverso innumerevoli atti Consiliari”. Continua Iacono: “a Ragusa non vi è stato alcun piano Peep ma solo una delimitazione spropositata di aree destinate, “teoricamente”, ad edilizia economica e popolare e “praticamente” – ha scritto ancora Iacono – a speculazioni. Il Comune non approntò un piano Peep che era l’atto corretto ed avrebbe consentito una seria pianificazione del territorio con una idea di sviluppo urbanistico organico e con la evidenziazione precisa dei costi e delle infrastrutture da prevedere. Il Comune non determinò alcun fabbisogno abitativo come peraltro stabiliva la L.R. 71/78. A Ragusa si è assistito e si assiste ad uno scandalo a cielo aperto con i cartelli “vendesi” (bisognerebbe aggiungere “disperatamente”) apposti a caratteri cubitali in tutti i programmi costruttivi. Ci si chiede – continua Iacono -: ma i programmi costruttivi prima di essere finanziati (con ingenti risorse pubbliche) non avrebbero già dovuto avere i “richiedenti” bisognosi delle abitazioni? Il Comune allora mi rispose che non c’era bisogno di determinare il fabbisogno perchè quella enorme area avrebbe fatto fronte alle tantissime richieste che “a loro risultavano”. Non determinarono l’esatto fabbisogno – ha scritto ancora Iacono nel comunicato stampa – mentre la legge imponeva la determinazione del fabbisogno nell’arco di 10 anni e di questo fabbisogno le aree scelte non dovevano superarne il 70% e proprio per non alterare gli equilibri economici della comunità. Il sottoscritto aveva già allora paventato i danni derivanti dalle scelte scellerate dell’amministrazione Di Pasquale e i fatti – continua Iacono -, purtroppo, hanno dimostrato che il patrimonio abitativo complessivo si è svalutato del 30%, che il centro storico si è spopolato e che le risorse pubbliche sono servite ai pochi a svantaggio di tutti!”

IL PD DI VITTORIA A SOSTEGNO DI CROCETTA

Il Pd di Vittoria sostiene la candidatura dell’onorevole Rosario Crocetta. “E’ una candidatura voluta da tantissimi cittadini di ogni parte della Sicilia – scrive il Pd ipparino – che in maniera spontanea e disinteressata hanno individuato in Crocetta il soggetto politico, interno al partito democratico, che incarna i valori dell’antimafia, della legalità e del buon governo”.

Sabato si inaugura la fermata della metro a Ragusa: una provocazione

Il tracciato ferroviario esiste, i mezzi ci sono, il progetto di fattibilità pure. Un tempo c’erano anche i soldi, ma per indolenza e incuria, si sono persi nei meandri della burocrazia. E’ questa la storia di un sogno, mai concretizzato, della metropolitana di superficie a Ragusa. Dal 1995 ad oggi l’idea è stata vagheggiata e citata da tante amministrazioni comunali come progetto fattibile, e da promettere, ma mai realizzato: alla fine nessun impegno concreto si è speso per rendere davvero possibile questa alternativa al trasporto su mezzo gommato. Il coordinamento provinciale Cub trasporti e il Comitato per il rilancio delle ferrovie iblee hanno deciso di organizzare in modo provocatorio, l’inaugurazione della fermata di via Colajanni della metro ferrovia del capoluogo. Sabato 30 giugno alle 12.00, all’altezza del civico 101 di via Colajanni, dove era stata prevista la fermata della metro, una delle quindici definite nello studio di fattibilità, i rappresentanti del coordinamento e del comitato daranno vita a questa manifestazione nel segno della provocazione. “La fermata di via Colajanni – sostengono i promotori dell’iniziativa – si presta benissimo per far comprendere l’estrema semplicità del progetto della metropolitana di superficie e l’assurdità di un’attesa che dura da ben 17 anni, e che rischia di diventare il paradosso dei paradossi delle malmesse infrastrutture iblee”. Il progetto era stato redatto nel 1995 e definiva fattibile l’uso dei 17 chilometri di tracciato ferroviario esistente all’interno della cintura urbana, da Puntarazzi ad Ibla. Redatto da Fs e Comune di Ragusa, il progetto riuscì ad avere dei finanziamenti, che però non arrivarono mai a destinazione perché gli ultimi passi burocratici dell’iter progettuale non vennero mai compiuti.

RAGUSA, IL PD BOCCIA IL BILANCIO DEL COMUNE

Il Pd “boccia” a tutto campo il bilancio dell’amministrazione comunale. Lo fa nel corso di una conferenza stampa a distanza di poco più di 24 ore dall’approvazione dello strumento di programmazione economico e finanziaria di Palazzo dell’Aquila. A caldo, il segretario cittadino Peppe Calabrese aveva stigmatizzato la scelta della maggioranza di bocciare quasi tutti gli emendamenti presentati dal Partito democratico. Solo due erano passati. “E’ il bilancio del day after per il sindaco Dipasquale – ha ribadito mercoledì mattina il consigliere Gianni Lauretta -. Le nostre istanze non sono state prese in considerazione, eppure avevamo trovato il modo per reperire risorse per lo smaltimento dell’amianto: un progetto di locazione per le antenne telefoniche che avrebbe portato nelle casse comunali almeno 200 mila euro annue da usare, appunto, per lo smaltimento del pericoloso materiale. Comunque – ha detto ancora Lauretta -, chi arriverà dopo l’attuale sindaco troverà, anche grazie a questo bilancio di previsione, solo lacrime e sangue”. Per il capogruppo Alessandro Tumino, quello approvato è un bilancio “conservatore”. “E’ evidente – ha affermato Tumino – che nel bilancio manca una sterzata decisiva anche per quanto riguarda i controlli dei canoni idrici. Un progetto – ha detto ancora Tumino – che era stato avviato ben due volte dall’assessore al bilancio, Maria Teresa Tumino, ma mai portato a termine”. Tocca a Giorgio Massari replicare alle affermazioni ripetute da amministrazione e maggioranza, ossia sui tagli da parte di Stato e Regione. “L’amministrazione – ha detto Massari – potrebbe cercare fondi alternativi attraverso i progetti europei. Non è vero, inoltre, che i servizi sociali – ha detto ancora Massari – siano rimasti inalterati. Perché le somme in bilancio sono identiche allo scorso anno, ma i bisogni sono in aumento”. Peppe Calabrese ha rimarcato la bocciatura degli emendamenti del Pd: “In questo bilancio previsionale manca, a nostro avviso, ogni programmazione. Ci limitiamo a registrare come in 6 anni di questa sindacatura le tasse siano lievitate per circa 16 milioni e mezzo di euro”. Tra gli emendamenti bocciati quelli per l’acquisto di defibrillatori, per lo smaltimento dell’amianto. Ed ancora interventi a sostegno dell’agricoltura, dell’artigianato e dei commercianti del centro storico.

Si della Regione al Distretto turistico Pescaturismo e cultura del mare

L’Assessorato regionale al Turismo, del quale è titolare Daniele Tranchida, ha comunicato ufficialmente al presidente del Distretto turistico Pescaturismo e cultura del mare, Vito Patanella, il riconoscimento di tale Distretto, avvenuto con decreto assessoriale numero 37 del 13 giugno 2012. “Il riconoscimento regionale – ha affermato Patanella, dandone comunicazione al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia – è la soddisfacente conclusione di un lungo iter procedurale durato oltre due anni e che ci ha visti tutti impegnati nel raggiungimento di un obiettivo collettivo e condiviso. Il Distretto intende essere un importante strumento di sviluppo locale per gli anni a venire. Provvederemo quanto prima a convocare un’assemblea dei soci finalizzata a condividere e pianificare le prossime e determinanti azioni operative”, ha detto Patanella. “Tale riconoscimento costituisce un fatto positivo per la nostra città e per l’intero territorio – ha dichiarato il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia – soprattutto la nostra frazione marinara ne trarrà notevoli benefici, sia dal punto di vista turistico, che dell’attività ittica”.

AEROPORTO DI COMISO TELEFONATA FRA ALFANO E RIGGIO

Colloquio telefonico fra il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, e il presidente dello Enac, Vito Riggio, sull’aeroporto di Comiso. “Mi sono sentito in dovere – ha detto il sindaco di Comiso – di contattare il presidente Riggio per confrontarmi direttamente con lui in merito alla sua posizione circa l’utilità dell’aeroscalo comisano nel sistema del trasporto aereo nazionale, dopo le recenti notizie di stampa secondo le quali il professor Riggio avrebbe manifestato perplessità – ha dichiarato il sindaco di Comiso, Alfano -. Il presidente Riggio mi ha anticipato che è in corso di elaborazione un emendamento che sottolinei il beneficio che il trasporto aereo italiano trarrebbe dalla operatività di Comiso in relazione alle ben note vicende legate alle eruzioni vulcaniche con conseguente pioggia di cenere ad opera dell’Etna che spesso recano disagi e non poche difficoltà all’operatività dell’aeroporto di Catania. Tale emendamento – ha spiegato ancora il sindaco Alfano – dovrebbe essere portato molto presto all’attenzione del Senato nell’ambito del Ddl 3372 Senato Riordino della Protezione Civile – Conversione in legge del decreto legge n.59/2012 recante disposizioni urgenti per un riordino della protezione civile, in discussione in questi giorni. Ho ritenuto opportuno – ha concluso il sindaco di Comiso, Alfano -, d’accordo col presidente Riggio, di notiziare di tale possibilità anche il deputato nazionale ibleo Nino Minardo il quale mi ha garantito, come sempre, il suo interessamento”.

PENSARE IBLEO GUARDA AL FUTURO

L’associazione “Pensare Ibleo” rilancia la propria attività politico-culturale con la convocazione di un’assemblea provinciale che fisserà le linee guida degli interventi da attuare nei prossimi mesi. L’appuntamento è in programma venerdì 29 giugno alle 20,30 a Caucana Inn, lungo la litoranea Casuzze-Punta Secca. A convocare l’incontro il presidente dell’associazione, Enzo Pelligra. “Il panorama politico – dice Pelligra – è molto frastagliato, il momento storico, anche per le scelte che riguardano da vicino la provincia di Ragusa, è estremamente delicato. Per questa ragione, assieme ai componenti del nucleo storico dell’associazione, vogliamo ritornare al centro della politica attiva e per farlo è necessario avviare un confronto a tutto campo che individui e cristallizzi le esigenze della popolazione iblea. Dall’assemblea provinciale di venerdì sarà rilanciato il nuovo percorso di Pensare Ibleo che, naturalmente, guarda con estremo interesse anche alle varie competizioni elettorali che si profilano all’orizzonte”.

RAGUSA, IL BILANCIO DI PREVISIONE

Critiche e momenti di tensione nel corso delle votazioni degli emendamenti al bilancio di previsione del Comune di Ragusa, approvato dalla maggioranza, contrari Tumino, Calabrese e Barrera del Pd. La protesta è scoppiata sul “caso” dei defibrillatori. Il Pd aveva previsto un emendamento che destinava circa diecimila euro per l’acquisto delle strumentazioni salva vita, ma l’assessore Francesco Barone ha spiegato che non era necessario, perché grazie all’intervento di privati ed altre istituzioni, si stava cercando di acquistarli. Ha proposto di fare una sorta di sottoscrizione, devolvendo alcuni gettoni di presenza dei consiglieri, ma è scoppiata la bagarre, in quanto la proposta è stata ritenuta “populista”. Alla fine l’emendamento non è passato. Così come ne sono stati bocciati diversi, presentati tutti dal Pd (quelli dell’Mpa erano stati ritenuti irricevibili perché non individuavano il capitolo dal quale attingere i fondi). “Ci hanno bocciato emendamenti importanti come quello che destinava 20.000 euro allo smaltimento dello amianto – spiega Peppe Calabrese del Pd -. E poi quelli che prevedevano fondi per la agricoltura e per l’artigianato. Ci hanno detto che erano pochi i fondi che si mettevano, ma sempre meglio di quello che prevedeva l’amministrazione, che in alcuni capitoli non ha messo nemmeno un euro. Avevamo previsto 80.000 euro per i commercianti danneggiati da lavori pubblici, come quelli di via Roma. Ed è stato bocciato anche questo emendamento”, ha detto il consigliere comunale del Pd. Calabrese ricorda poi che la scelta dell’amministrazione di non prevedere più la fidejussione per i commercianti che vogliono mettere fuori qualche tavolo e sedia, era stata sollecitata già da qualche tempo dal Pd.

Ragusa, regolamento dehors

Il Pd aveva chiesto nei giorni scorsi alla giunta comunale del capoluogo di modificare il regolamento sui dehors. “A quanto pare – scrive Peppe Calabrese della segreteria cittadina – il nostro intervento ha sortito l’effetto sperato, visto che l’amministrazione ha fatto un atto di indirizzo per eliminare la fideiussione sulle richieste per la sistemazione delle sedie e degli ombrelloni negli spazi riservati del centro storico”.

Proposta del Pd: i soldi di piazza Libertà per ristrutturare l’ex cinema Marino

Rimodulare la partecipazione monetaria prevista per la riqualificazione di piazza Libertà, a Ragusa, in modo tale che queste stesse somme possano essere utilizzate per il completamento del teatro della Concordia. E’ il senso dell’atto di indirizzo che il capogruppo del Partito Democratico, Alessandro Tumino, presenterà in Consiglio durante la sessione di bilancio. “Enimed, Edison e Irminio hanno destinato al Comune di Ragusa una somma per compensazione pari a 1.291.000 euro – dice Tumino – ma queste risorse economiche, considerato che alcuni lavori pubblici in via di ultimazione scontano tutta una serie di difficoltà economiche, pur condividendo le intenzioni della Amministrazione riguardo ad una rivalutazione di piazza Libertà, potrebbero essere riviste, con i suddetti contitolari della concessione, per quanto riguarda il loro intervento di utilizzazione. Ecco perché proponiamo all’Amministrazione comunale di spostare tale partecipazione monetaria, in ovvia equivalenza economica, al fine di ultimare – aggiunge Tumino – il costruendo teatro della Concordia, fermo restando tutto quanto è previsto dal protocollo d’intenti. Questa possibilità potrebbe liberare risorse impegnate per il teatro dalla legge speciale 61/81. Somme che, utilmente, potrebbero essere appostate nella progettualità oltre che nella costruzione ad Ibla di una strada di circonvallazione a mezza costa di precipuo interesse turistico e a basso impatto ambientale. Un’opera, già peraltro pensata nella precedente consiliatura, chiamata a rivestire un ruolo importante sia per la sicurezza sia per le esigenze di Protezione civile del quartiere barocco. Chiediamo alla maggioranza – conclude Tumino – di riflettere su queste proposte”.

Sentenza del Tar sulla Provincia, la soddisfazione di “Orizzonte”

L’Associazione Orizzonte ha espresso la propria soddisfazione per la recente sentenza della terza sezione del Tar di Palermo (presidente Nicolò Monteleone,) che ha ritenuto infondate le eccezioni sollevate da quasi tutti i consiglieri provinciali e dal loro presidente, “sia per l’interruzione della democrazia con la revoca delle elezioni che per la scelta della gestione commissariale che espropria un ente delle sue prerogative”. Il Tar ha ritenuto legittima “la scelta del commissariamento dell’Ente nelle more della sua riorganizzazione non giustificandosi al contrario né il rinnovo degli organi scaduti, né una proroga degli organi in carica; soluzioni che implicherebbero entrambe, peraltro, un indubbio aggravio per la spesa pubblica”. “Questa sentenza – spiega l’associazione – indica che la strada intrapresa e più volte da noi indicata come l’unica ad oggi possibile per un taglio consistente dei costi della politica è quella giusta, pur sostenendo la giustezza dei necessari costi della democrazia; dettando anche il principio che ormai è al tramonto la stagione delle poltrone assegnate a questo o a quell’amico della politica in consigli di amministrazione od incarichi similari nel parastato. Siamo sicuri che un primo passo è stato fatto, ma che altri lo seguiranno perché il sacrificio della gente comune deve essere una conseguenza di grandi tagli nelle alte sfere politiche senza dimenticare che il ruolo dell’amministrazione provinciale e delle funzioni che ad esse si ricollegano, in attesa di una riorganizzazione legislativa, sono e rimangono primari nella corretta gestione delle necessità del territorio, ma scevri da ogni appesantimento politico o clientelare. Siamo certi – conclude la nota di Orizzonte che il Commissario Scarso, dopo questa deliberazione del Tar, potrà e dovrà svolgere un buon lavoro di riorganizzazione e traghettamento dai vecchi ai nuovi compiti dell’Ente Provincia e siamo lieti di potergli augurare un buon lavoro”.

MODICA, HAPPENING CONTRO IL MUOS

Artisti, gente comune, intellettuali, musicisti e simpatizzanti del comitato di base No Muos di Modica si sono riuniti presso l’Hemingway per dare vita ad un happening per la pace e la libertà e per auto-finanziare iniziative e azioni contro le parabole militari americane del Muos. Il prof. Uccio Di Maggio ha letto ed interpretato scritti del poeta della bit-generation Allen Ginsberg riadattando la celebre “Ode Plutonia” ai temi della guerra tecnologica del terzo millennio e degli impianti militari del Muos di Niscemi. Peppe Cannella, tra i promotori del comitato di base no Muos di Modica, ha rimarcato la necessità di costruire aggregazione per denunciare e bloccare la recente corsa agli armamenti: Sigonella (a meno di 90 chilometri da Modica) sta diventando il centro militare europeo strategico per i droni, i terribili aerei militari senza pilota già usati per bombardare la Libia. E il Muos di Niscemi rappresenta uno strumento di guerra al servizio di Sigonella e per dirigere questi aerei. Gli attori della compagnia del Piccolo Teatro di Modica hanno interagito con i presenti leggendo e citando Peppino Impastato e la madre Felicia mettendo al centro il tema dell’impegno sociale e civile contro le moderne prepotenze ed ingiustizie. L’attore Aymen Mabrouk nel suo reading ha letto Bertolt Brecht e Pasolini denunciando l’assurdità della guerra, le volontà eversive dei signori della guerra e la pericolosità per la salute dei campi elettromagnetici a scopo militare. Giorgio Abate, tra i promotori del comitato No Muos, ha informato i presenti che i lavori per la costruzione delle tre parabole militari di Niscemi stanno purtroppo continuando senza sosta anche in questi giorni e ha annunciato che il 30 giugno a Modica si terrà l’evento “Fermiamo il Muos”.

DOSSIER FOTOGRAFICO SUL VERDE PUBBLICO A MODICA

E’ stata presentata a Modica dal locale coordinamento di Idv un dossier fotografico che ha mostrato una carrellata panoramica sullo stato del verde pubblico in città. Numerosi i visitatori che hanno lasciato un loro commento personale. “A questi commenti si affiancano quelli di coloro che hanno espresso a voce – scrive Ignazio Giunta di Idv – il loro sdegno per la mancata cura di questi spazi”.

ORE SOTTO IL SOLE

Dopo il sesto sit in della manifestazione “Ore sotto il sole” organizzata per chiedere l’apertura dell’aeroporto di Comiso, gli organizzatori hanno deciso di sospendere la manifestazione in attesa dei risultati dell’incontro del 4 luglio. “Nel caso, malaugurato, di risposta negativa romana – dicono gli organizzatori di “Ore sotto il sole”, Raffaele Insacco di Cittadinanzattiva e Giuseppe Poletti del Comitato Cittadino – è il territorio, tutti noi iblei, che possiamo e dobbiamo risolvere il problema economico. Ci dobbiamo rendere conto – hanno detto ancora Insacco e Poletti – che l’apertura dell’aeroporto porterà vantaggi a tutti, anche ai semplici cittadini”. La proposta di Cittadinanzattiva e del Comitato Cittadino consiste in un’imposta di 3 euro per utenza elettrica attiva, al fine di arrivare alla somma di circa 2 milioni e 500 mila euro che sarebbe necessaria a coprire le spese Enav.

RAGUSA, LA TASSA DI SOGGIORNO CHE NON PIACE

Il regolamento approvato dalla giunta comunale di Ragusa, che istituisce l’imposta di soggiorno nelle strutture ricettive del territorio, ha sollevato un vespaio di polemiche. Dal primo luglio tutti i fruitori delle strutture ricettive dovranno pagare un euro al giorno per i primi 15 giorni di permanenza. Per i pernottamenti effettuati presso campeggi o aree attrezzate, secondo il regolamento redatto dal Comune, la tariffa è di 50 centesimi al giorno, a persona. Le somme, incamerate dai gestori, dovranno essere elargite al Comune previo versamento alla tesoreria di palazzo dell’Aquila. “Questa tassa è una follia – dice Salvatore Di Modica, titolare di un campeggio a Punta Braccetto – che incide sulle tasche dei nostri ospiti. I gestori delle strutture ricettive si sono trasformati in esattori di imposte che vanno diritto nelle casse del Comune”. Secondo la Confconsumatori la tassa deve servire per migliorare i servizi in termini di accoglienza e di programmazione turistica. “Ci sono aspetti di questa tassa che vanno chiariti da subito spiega l’avvocato Samantha Nicosia della Confconsumatori -. Vogliamo mettere nero su bianco una vicenda che potrà avere delle ricadute negative sul turismo”. Gli albergatori e gli operatori di Punta Braccetto bocciano la tassa di soggiorno. “La tassa ha un effetto dirompente in un territorio dove mancano i servizi minimi essenziali – spiega Mario Coco, operatore turistico -. Nessun attacco politico all’amministrazione, ma è una tassa di soggiorno che danneggia il territorio ragusano in un momento di grande difficoltà economica. L’imposta sul turismo è un ulteriore balzello che penalizza l’economia della provincia”. “Non siamo in grado di offrire i servizi minimi indispensabili – aggiunge Nicoletta Conduratu, operatrice turistica -. Dobbiamo ringraziare questi turisti che hanno scelto il nostro territorio per trascorrere le loro vacanze”. I proventi della tassa di soggiorno dovrebbero essere reinvestiti sul territorio. “In un momento di grande crisi – aggiungono Mariella Muzzi e Roberto Vanzan, due turisti di Como in vacanza nel ragusano- l’amministrazione comunale avrebbe potuto rinviare il provvedimento in altri momenti, magari dopo la manovra di rilancio del governo nazionale”. La tassa di soggiorno, in vigore dal primo luglio, avrà effetti dirompenti. “Una tassa assurda – afferma Giorgio Criscione, chef -. Vorremmo capire a cosa serviranno le risorse incamerate dal Comune”.

SITUAZIONE FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI, SINDACI E SINDACATI SOTTOSCRIVONO L’INTESA

A conclusione di un percorso che ha avuto origine nel 2009, venerdì mattina, presso il Palazzo del Governo a Ragusa, i Sindaci dei dodici Comuni della provincia e i Segretari Generali provinciali della Cgil, Cisl e Uil, alla presenza del Prefetto Giovanna Cagliostro, hanno sottoscritto un’intesa che prefigura una sinergica partecipazione tra le Amministrazioni Comunali e le Organizzazioni Sindacali all’atto della predisposizione dei bilanci di previsione, al fine di individuare adeguate misure per fronteggiare le problematiche connesse alla sfavorevole congiuntura economica ed alla carenza di liquidità finanziaria, pur nel rispetto degli obblighi di salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il documento prevede l’istituzione, presso ogni Amministrazione locale, di tavoli di confronto e di concertazione aventi ad oggetto la politica sui flussi finanziari degli Enti, nell’intento di salvaguardare l’erogazione dei servizi pubblici essenziali in favore della cittadinanza e la corretta individuazione delle somme necessarie per le spese del personale.

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