27-04-2024
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Archivio della categoria: Politica

Considerazioni sul ferragosto

Riceviamo e pubblichiamo un commento del dott. Pippo Mustile sul Ferragosto 2012. Ho letto qualche giorno fa quanto scritto a proposito della giornata di ferragosto da personalità provinciali e comunali che si sono chiesti, così come tanti altri adulti che non hanno ancora smesso di meravigliarsi, cosa è accaduto in quelle 36 ore di “libertà” o forse ancora meglio di completa anarchia. Sostengo da tanti anni che i segnali di un debordamento dai canoni del civile comportamento sono stati acuti e sonori e soltanto chi non ha orecchie per sentire o per “ascoltare” ed occhi per vedere quello che sta succedendo può ritenersi oggi scandalizzato dai comportamenti messi in atto da giovani e meno giovani. E’ vero che sono state 36 ore di follia collettiva, di ricerca di un senso in una condizione disperante di non senso, ma è anche vero che sotto accusa non deve essere messo chi, a mio avviso, è solo vittima, agnello sacrificale sull’altare di interessi generali che alligna su un pensiero di arretramento culturale che è imperante in questi tempi. Dio è morto cantava Guccini; ed invece credo che il sacro non sia morto ma si sia trasformato in una dimensione non più intima e privata da custodire gelosamente, ma in una superesposizione mediatica che spinge “tutti”, e soprattutto i più fragili e vulnerabili, a pensare che esisto solo se combino qualcosa di eclatante e di disperante, che la generosa lotta quotidiana per vivere nel modo che mi è stato dato in quel momento, non è più accettabile. Questa illusione iperdemocratica è l’anticamera di una perdita storica di libertà che mai si era presentata neanche nei peggiori regimi totalitari, che almeno ti spingevano alla lotta ed alla resistenza. Oggi siamo impantanati in una melliflua ricerca di un accomodamento, di una precarietà che ci spinge a perdere la speranza che un giorno possa cambiare in meglio la mia situazione e quindi a vivere in un eterno e dissacrante quotidiano. E’il potere della scienza e della tecnologia a decidere che cosa è vita umana (Agamben) e cosa non lo è; contro questo straripante potere bisogna pensare ad una politica delle forme di vita, cioè di una vita che non sia mai separabile dalla sua forma, dalla sua storia, dal suo passato che rivive in essa incessantemente. Se non si vuole essere “vuoti a perdere”, come diceva qualcuno, è importante rifiutare questo smarrimento e ricongiungersi con la propria storia. I custodi di questo passaggio sono gli adulti che purtroppo oggi sono in gravissima difficoltà e sembra abbiamo abdicato ad un ruolo che solo qualche decennio addietro è stato evolutivo per centinaia di migliaia di giovani che hanno trovato la loro strada e la loro autonomia prendendo le distanze da questo inquietante non sense, accompagnati da adulti di riferimento significativi. Quindi non sono i giovani a doversi chiedere che cosa è successo a ferragosto, che cosa non ha funzionato, ma gli adulti, i dirigenti che hanno smesso di essere tali già da qualche tempo. Pippo Mustile

PROVINCIA DI RAGUSA, COMMENTO DI IACONO (IDV) SUL FUTURO DEGLI IMMOBILI

“Il Commissario della Provincia di Ragusa, persona perbene ma che ho sempre definito ‘liquidatore’, sta svolgendo pienamente e debbo dire impeccabilmente, come nello stile della persona, il compito che Raffaele Lombardo gli ha, di fatto, attribuito alias provvedere alla liquidazione della provincia di Ragusa”. Così esordisce Giovanni Iacono dell’Italia dei Valori a margine di un incontro con alcuni Agricoltori aderenti all’Associazione Nazionale Produttori Agricoli e così continua: “La provincia dopo avere trasferito nei mesi scorsi alla Regione tutto l’immobile di c.da Castiglione che era adibito per la Protezione civile adesso ha messo all’asta tutta una serie di immobili e di strutture per un importo a base d’asta, complessivo, di quasi 15 milioni di euro. A Giarratana – ha detto ancora Iacono – campi da tennis e di calcetto con annessi fabbricati, a Monterosso Almo il campo da tennis e il fabbricato, a Vittoria i terreni dell’ex città dei Ragazzi e dell’ostello della gioventù, a Modica il palazzetto dello sport e il palazzo Floridia, terreni a Scicli al villaggio Jungi e Chiaramonte Gulfi sotto la villa e la palestra di Piano dell’acqua. A Pozzallo il Palazzo Pandolfi – ha detto ancora Iacono dell’IdV – per il quale già era stata avviata l’alienazione ma le aste erano andate deserte. A Santa Croce Camerina i campi da tennis e i fabbricati, a Ragusa i bellissimi fabbricati di c.da Conte ma soprattutto il Mulino S. Rocco sede dell’incubatoio provinciale di valle dove in tutti questi anni si è svolta una proficua attività relativa alla riproduzione artificiale della trota “macrostigma-salmo cettii” e dove si svolgono permanentemente i laboratori didattici con gli studenti delle varie scuole della provincia e delle altre province”. Giovanni Iacono si mostra perplesso su alcune scelte: “alcune strutture rischiano di passare da mano pubblica a mano privata e con pochi soldi perchè come avvenuto in casi analoghi le prime aste vengono, abitualmente, disattese e poi avviene il ribasso ma ad esempio le strutture sportive come i campi da tennis, le palestre ecc. che oggi sono fruite in maniera pubblica in quali ‘mani’ finiranno? Saranno esclusi scopi speculativi? Quali finalità e destinazione avranno questi terreni e queste aree? Il ricavato dell’alienazione per cosa sarà destinato? Con la mancata riforma Costituzionale delle province – ha dichiarato ancora l’esponente dell’IdV, Giovanni Iacono – e il sicuro accorpamento con la provincia di Lombardo, Castiglione, Musumeci, gli investimenti che erano stati fatti dalle tasche dei Cittadini della provincia di Ragusa e per finalità pubbliche adesso finiscono all’asta e rientrano nel patrimonio di cittadini di altri territori”.

AEROPORTO DI COMISO, ANNUNCIATA UN’INTERROGAZIONE

L’on. Pippo Digiacomo interviene in merito alle ultime notizie di stampa relative all’aeroporto di Comiso. L’intervento del parlamentare regionale del Pd annuncia anche la presentazione di un’interrogazione con cui si chiederà al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, “sulla base di quale norma l’Enac asserisce che l’aeroporto di Comiso è ‘Privato’; se il Ministro è a conoscenza dell’iter di progettazione di progetto e di finanziamento dell’opera, che ha visto per oltre 10 anni Enac al fianco del Comune di Comiso, dichiarato dallo stesso Ente per l’Aviazione Civile quale ‘Ente Beneficiario dell’Opera’e ‘Stazione Appaltante’ – si legge nel testo dell’annunciata interrogazione diffuso dall’on. Digiacomo -; se il Ministro è a conoscenza che l’Avvocatura Generale dello Stato ha emesso parere in merito alla realizzazione e gestione dell’aeroporto di Comiso, affermandone la piena legittimità, come da nota Cs. 11890/06 VII avv. 389 Di Palma – si legge ancora nel testo dell’annunciata interrogazione -; se il Ministro è a conoscenza che Enac, con fl. 07.08.2003 ha dichiarato l’aeroporto di Comiso quale ‘alternato naturale’ dell’aeroporto di Catania Fontanarossa; se il Ministro è a conoscenza che il Presidente Enac Vito Riggio, con nota 116/PRE del 01.09.2010 inviata al Presidente della Regione Siciliana O.le Raffaele Lombardo e, p.c., al Presidente del Consiglio dei Ministri O.le Silvio Berlusconi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze O.le Giulio Tremonti, e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti O.le Altero Matteoli, ha affermato che titolare delle aree dell’Aeroporto di Comiso è la Regione Siciliana, che lo stesso aeroporto – continua il testo dell’annunciata interrogazione – è configurato quale componente del sistema aeroportuale integrato della Sicilia Orientale e che, inoltre, lo scalo rientra fra gli aeroporti beneficiari dei finanziamenti di cui alla l. 102/2009 per i servizi di assistenza al volo – si legge ancora nel testo dell’annunciata interrogazione -; se il Ministro è a conoscenza che con successiva nota 117315 del 05.10.2010 Enac comunica che i servizi di assistenza al volo saranno affidati in 3 mesi ad Enav e che la stessa Enav si dichiara in condizione di organizzare il servizio di assistenza al volo all’aeroporto di Comiso per il quale dichiara già disponibili 3 milioni di euro – si legge ancora nel testo dell’annunciata interrogazione -; se il Ministro è a conoscenza che il Comune di Comiso, nella qualità di Stazione Appaltante delegata da Enac ha provveduto ad affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dello scalo con 3 distinte gare ad evidenza pubblica a livello comunitario; se, infine, il Ministro ritiene ancora degni di fiducia i vertici di Enac ed Enav e meritevoli a ricoprire gli incarichi loro affidati, alla luce delle dichiarazioni fatte, in contrasto con leggi dello Stato, impegni economici sottoscritti e sue stesse precedenti dichiarazioni formali”, conclude il testo dell’interrogazione che è stata annunciata dall’on. Pippo Digiacomo.

OFFERTA SANITARIA, IL COMMENTO DELL’ON. AMMATUNA

“Si può pensare che i servizi sanitari possano funzionare meglio con 600 unità di personale in meno? Prima della riforma sanitaria la dotazione organica complessiva in provincia di Ragusa ammontava a 4.016 unità lavorative, cifra che è scesa a 3.396 dopo i tagli effettuati dal governo regionale”. A dirlo è l’on. Roberto Ammatuna del Pd che commenta così alcuni dati relativi alla sanità ragusana. “E ancora a questa dotazione organica, già di per sé asfittica ha dichiarato ancora l’on. Ammatuna -, bisogna detrarre altro personale fino ad arrivare a 3320/3350 unità, che rappresentano la cifra degli effettivi. La ratio della riforma sanitaria era quella di tagliare gli sprechi ed avviare una riqualificazione del servizio. Nei fatti, si è provveduto soltanto a mettere in atto l’operazione più semplice: tagliare il personale. In provincia di Ragusa poi – ha dichiarato ancora il parlamentare regionale del Pd – questa epurazione è stata particolarmente aggressiva. Ecco perché i livelli essenziali di assistenza sono in calo. Non c’è un posto libero negli ospedali per i tagli effettuati nei posti letto per acuti, senza che sia avvenuta l’integrazione di quelli per la lungodegenza e per la riabilitazione. Sempre per mancanza di personale non è stata attivata a Ragusa e Vittoria l’Osservazione Breve, si vogliono sopprimere – ha dichiarato ancora l’on. Ammatuna – i Pronto Soccorso di Scicli e Comiso lasciandoli senza il supporto h24 del Laboratorio Analisi e di Radiologia e i servizi di prevenzione e la medicina del territorio non funzionano. Le liste di attesa si allungano ed in qualche ospedale di notte c’è soltanto una unità ausiliaria per tutti i reparti. La istituzione dei PTA rimane ancora monca ed in alcune Unità Operative le dotazioni organiche non sono complete. Certo, rispetto alla precedente gestione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il nuovo Commissario ha fatto un passo avanti avviando la mobilità – ha dichiarato ancora l’on. Ammatuna -, ma questo non è ancora sufficiente. E’necessario adesso portare a compimento i concorsi già iniziati ed avviarne dei nuovi per coprire i posti vacanti in organico”, ha concluso l’on. Roberto Ammatuna del Pd.

RAGUSANI SENZ’ACQUA

Dopo aver tartassato i cittadini con canoni idrici salatissimi, l’amministrazione di Nello Dipasquale non riesce a garantire il servizio di approvvigionamento. I gravi disagi subiti a Marina di Ragusa, purtroppo, non sono serviti a sensibilizzare gli amministratori comunali ad un impegno più adeguato per risolvere i problemi di Ragusa. Si torna dal Marina di Ragusa, dove interi quartieri hanno patito la sete, e si arriva in città convinti che l’incubo sia finito, si apre il rubinetto e …non c’è acqua. Succede nel centro storico di Ragusa, in Via San Vito, in Via Armando Diaz. “Non ci possiamo lavare la faccia” impreca un cittadino che dichiara di non voler pagare più il canone idrico, se il problema dovesse persistere. Cosa succede in questa città dove non si riesce più a garantire la soglia minima dei servizi. Di cosa si occupano il Sindaco e i suoi accoliti?

PUNTA SECCA, RACCOLTA DEI RIFIUTI E POLEMICHE

“Il comune deve garantire un servizio di raccolta dei rifiuti puntuale ed efficiente”. Ad “ammonire” l’amministrazione comunale è il responsabile dell’ufficio igiene dell’Asp 7, del poliambulatorio di Santa Croce, Giovanni Barone, che interviene sull’annosa vicenda della raccolta rifiuti a Punta Secca. Un braccio di ferro tra gli esercenti e l’amministrazione che ha voluto, per ridare decoro alla borgata, togliere i cassonetti dal centro storico. Una scelta che ha sollevato un vespaio di polemiche con la dura presa di posizione dei commercianti. “Ricordo altresì agli esercenti – tiene a precisare Barone – di attenersi in maniera scrupolosa e puntuale al manuale di autocontrollo in materia igienico sanitaria. Ogni anomalia sarà sanzionata”. Un’estate da dimenticare, esclamano i commercianti. “L’amministrazione comunale – dicono gli esercenti – ha impedito che gli esercenti, al termine della giornata lavorativa, abbandonassero i sacchi dell’immondizia nei pressi dei propri locali commerciali in attesa della raccolta e dello svuotamento dei trespoli ad opera della ditta dello smaltimento rifiuti. Eppure, sistemare i sacchi della spazzatura in ideali aree di raccolte, alle 2.30 del mattino, non avrebbe arrecato alcun danno a turisti e villeggianti oltre che al decoro urbano. A quell’ora, infatti, Punta Secca è già desolatamente vuota. Ci chiediamo il perché di questo ostruzionismo – si legge in una lettera ad opera di un gruppo di esercenti della frazione rivierasca -, perchè dobbiamo trasportare ogni sera 12, 13 sacchi neri, con i nostri mezzi, fuori dal centro storico in uno dei pochi cassonetti presenti. Perchè l’amministrazione non ha provveduto alla raccolta porta a porta. L’assessore Pluchino, dopo essersi mostrato interessato ed aver preso appunti, non ci ha fatto sapere nulla”. L’assessore Rosario Pluchino parla di una polemica sterile: “Perchè in tutte le località turistiche i contenitori sono fuori dal centro storico. L’ordinanza del Comune impone di gettare i rifiuti dalle 20 in poi”.

ELEZIONI REGIONALI

La Prefettura di Ragusa informa che con Decreto del Presidente della Regione (n.398/ Serv. 4 S.G. del 10 agosto 2012), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.35 martedì, sono stati convocati per domenica 28 ottobre 2012 i comizi per l’elezione diretta del Presidente della Regione e dell’Assemblea Regionale siciliana. A decorrere da sabato 8 settembre 2012 (20° giorno antecedente il termine di presentazione delle liste dei candidati), pertanto, gli Uffici elettorali dei Comuni dovranno assicurare agli elettori la possibilità di ottenere il certificato di iscrizione nelle liste elettorali e di sottoscrivere le liste provinciali e regionali, per non meno di 10 ore al giorno dal lunedì al venerdì, e per non meno di 8 ore al giorno il sabato e la domenica. I Comuni dovranno rendere note al pubblico le fasce orarie mediante esposizione di avvisi chiaramente visibili anche nelle ore di chiusura degli uffici.

SANTA CROCE, MANCA IL SERVIZIO DI SALVATAGGIO

Le spiagge del litorale di Santa Croce non avranno il servizio di salvataggio. Nonostante i buoni propositi dell’amministrazione comunale. E i continui incidenti, alcuni dei quali dalle tragiche conseguenze, che si sono registrati. “Il Comune con il bando di gara – dice il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato – si è adoperato per garantire la sicurezza della balneazione dei tanti villeggianti che frequentano il mare e le spiagge locali, ancorché sostenuta dagli assistenti bagnanti dei lidi balneari privati. Il servizio non è stato aggiudicato per carenza o difetto della documentazione esibita. L’ufficio tecnico, pur di assicurare il servizio – spiega il primo cittadino – ha chiesto a tutte le associazioni che avevano partecipato alla gara, un’offerta economica. L’unica associazione che a tale proposito aveva fatto pervenire la propria offerta, ha rinunciato subito”. Fin qui l’amministrazione comunale. Ma le associazioni di volontariato che hanno presentato le offerte per partecipare alla gara non le mandano di certo a dire. “Questa vicenda è semplicemente assurda – tuona il presidente dell’associazione Guardia costiera ausiliaria, Enzo Lo Monaco -. Il comune di Santa Croce non ha predisposto in bilancio le somme necessarie per garantire il servizio di assistenza alla balneazione. Le associazioni – ha dichiarato ancora Lo Monaco -, con un’autocertificazione, si dovevano assumere, in caso di mancata copertura finanziaria della Regione, l’onere economico di garantire il servizio. La legge regionale impone ai comuni siciliani di avere il servizio di salvataggio per la durata minima di 60 giorni e massima di 120”. L’associazione ambientalista Fare Ambiente rincara la dose e si rivolge al prefetto. “Mi rivolgo al Prefetto – spiega Salvatore Mandarà – affinché vigili su questa situazione che riguarda da vicino molti cittadini che non sono liberi di vivere i loro giorni di vacanza in piena sicurezza. L’amministrazione deve chiedere lumi sul perché la gara d’appalto sia stata avviata il 7 agosto e non molto prima – dice il coordinatore di Fare Ambente – ora mi chiedo se ci sia stata o meno inefficienza nel lavoro dell’ufficio tecnico e del suo dirigente”.

RISERVA DI RANDELLO ACCESSIBILE AI DIVERSAMENTE ABILI

Rendere la riserva forestale di Randello e le sue spiagge accessibili anche alle persone con mobilità ridotta. E’ questo il senso di un confronto tenutosi negli uffici dell’Azienda regionale foreste demaniali di Ragusa a cui ha partecipato l’assessore regionale Risorse agricole e Alimentari, Francesco Aiello. Erano presenti Vincenzo Barbante dell’associazione Acev, Carmelo Comisi dell’associazione Movis, l’assessore del Comune di Vittoria Piero Gurrieri. A fare gli onori di casa il direttore dell’Azienda regionale foreste demaniali, Antonino De Marco. Il progetto definitivo sarà approntato nelle prossime settimane e diventerà operativo per la prossima stagione estiva. Si tratta di un progetto che contempla l’utilizzo di veicoli ad impatto ambientale zero destinati a condurre i disabili verso la spiaggia. Quest’ultima sarà attrezzata con pedane e passerelle che permetteranno la sosta (anche all’ombra) e l’eventuale possibilità di giungere fino al mare. Inoltre le aree pic-nic saranno organizzate in modo tale da poter essere fruite anche dai portatori di handicap. Nell’immediato saranno rilasciate, a quanti ne facciano richiesta all’Azienda regionale foreste demaniali, facendo sempre riferimento a persone con mobilità ridotta, autorizzazioni per poter accedere in macchina alla riserva di Randello, al fine di colmare la notevole distanza che separa le spiagge e le altre aree dal parcheggio. Queste autorizzazioni saranno personali e saranno corredate dalla foto dell’avente diritto. L’autorizzazione permetterà al disabile soltanto e ad un accompagnatore l’accesso in macchina. “Lo ritengo un grande fatto di civiltà – commenta l’assessore Aiello – ed è importante che tutti i soggetti interessati, sotto la nostra supervisione, abbiano avviato un confronto per riuscire ad attivare un altro progetto innovativo per la nostra area regionale. Stiamo cercando di dare risposte importanti al territorio – ha detto ancora l’on. Aiello -. E per poterlo fare c’è bisogno del coinvolgimento di tutti”.

ELEZIONI REGIONALI, FDS, IDV E SEL CORRONO INSIEME

A Ragusa, nella sede del coordinamento provinciale di Italia dei Valori, si sono riuniti i vertici provinciali di Federazione della Sinistra (FdS), Italia dei Valori (IdV), Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) ed hanno dato inizio ad un percorso programmatico politico. Federazione della Sinistra (FdS), Italia dei Valori (IdV), Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) hanno costituito “il cantiere dell’alternativa e delle proposte” che si ripropone il coinvolgimento delle categorie produttive e dei cittadini per il governo e lo sviluppo sostenibile delle città. Il Coordinamento interpartitico di Ragusa, sulla scorta della testimonianza territoriale, ha anche stilato un documento da trasmettere ai rispettivi Coordinamenti Regionali con il quale si invitano tutte le forze che in questi anni si sono opposte al governo regionale a costruire in Sicilia un’alternativa condivisa partecipata ed unitaria fondata su un programma fortemente rispettoso del bisogno sociale, sulla preventiva perimetrazione delle componenti politiche della coalizione e sulla partecipata individuazione del Candidato alla Presidenza.

PdL Ragusa, ecco il nuovo coordinatore cittadino: è Giovanni Cultrera

“Preso atto delle dimissioni di Ilardo dall’incarico, non è nostra abitudine stare a tergiversare sulle cose quanto piuttosto vogliamo guardare subito oltre”. A dichiararlo è l’on. Nino Minardo che continua: “Come classe dirigente del Pdl ragusano, in uno con il nostro segretario nazionale onorevole Angelino Alfano e con i nostri coordinatori regionali, vogliamo puntare su un elemento in grado di ridare lustro ed una ritrovata vigoria al Pdl di Ragusa. Giovanni Cultrera – ha dichiarato ancora l’on. Nino Minardo – è l’uomo a cui è affidata la responsabilità di guidare Pdl di Ragusa in questa fase transitoria; ed è una scelta che ha trovato piena condivisione nella nostra classe dirigente che adesso guarda al domani con spirito compatto e con un nuovo entusiasmo”. “La nomina di Giovanni Cultrera – ha dichiarato l’on. Nino Minardo -, darà quella autorevolezza al Pdl di Ragusa che non ha avuto e di cui aveva bisogno. A Giovanni auguriamo buon lavoro e, a cominciare dal sottoscritto, siamo pronti ad una fattiva ed efficace collaborazione che possa riportare il Pdl della città capoluogo, al ruolo di partito guida come una volta era e come solo con un impegno costante e senza soluzione di continuità, potrà tornare ad essere da subito”.

I FORCONI IN POLITICA

Dalla protesta in piazza alla politica attiva Il direttivo provinciale dei Forconi ha voluto delineare le linee guide in vista del voto per le elezioni regionali del prossimo autunno. “Saremo a fianco delle nostre imprese e di quanti hanno a cuore le sorti della Sicilia; – tiene a precisare il leader Aldo Bertolone in questa fase abbiamo avuto le adesioni del gruppo agricoltori di Chiaramonte Gulfi, del Fronte Nazionale Siciliano e del movimento di base Azione Democratica dell’assessore Francesco Aiello”. Il movimento ibleo dei Forconi sottolinea la distanza dal sindaco di Ragusa Nello Dipasquale che più volte li ha corteggiati. “Siamo contro movimenti e partiti che riciclano uomini della vecchia classe politica; – dice Bertolone – il movimento di Zamparini e Dipasquale è una lavatrice con vecchi e nuovi volti della politica sotto un’altra denominazione: una classe politica ha distrutto questa meravigliosa terra, senza iniziative a sostegno delle aziende in crisi e dei vari comparti che licenziano il personale. I forconi vogliono costruire una nuova classe dirigente – aggiunge il leader ragusano – fatta da gente onesta, pulita, che possa dare un impulso diverso alla Regione. Imprenditori e agricoltori tra gli scranni della Regione”. Undici i punti programmatici che vanno dalla piena attuazione dello statuto siciliano, agli sgravi fiscali, ai finanziamenti a fondo perduto per le aziende siciliane che assumono più di dieci operai. “La protezione e la tutela dei prodotti orticoli – dice ancora l’esponente dei Forconi iblei Aldo Bertolone – deve prevedere l’introduzione di un marchio che specifichi l’origine dell’azienda e del prodotto siciliano. Il rilancio di tutte le imprese siciliane, con condoni e sgravi fiscali, che permettano di competere sui mercati nazionali e internazionali”.

GIOVANI E CONSUMO DI DROGHE SINTETICHE, IL CONSIGLIERE FIRRINCIELI LANCIA L’ALLARME

Un nuovo allarme sull’utilizzo, soprattutto tra i giovanissimi, di droghe sintetiche. A lanciarlo, il consigliere comunale del Pid Ragusa – Cantiere Popolare, Giorgio Firrincieli. Quest’ultimo ha ricevuto, nel giro di un paio di settimane, sei segnalazioni circa la persistenza di un fenomeno che, a quanto pare, attecchisce lungo la costa iblea, nelle principali zone di aggregazione giovanile. “Ora non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio – dice Firrincieli – ma il problema esiste e riguarda una fascia molto debole e a rischio. Addirittura, in un paio di casi tra quelli che mi sono stati segnalati, sarebbero state ragazze di tredici-quattordici anni a richiedere la possibilità di utilizzare questo nuovo tipo di acidi andando alla ricerca dello sballo facile. Mi pare evidente – ha dichiarato ancora il consigliere Firrincieli – che, al di là dei messaggi di sensibilizzazione che correttamente sono lanciati, ci sia una questione complessiva che merita di essere affrontata. I nostri giovani, soprattutto i più piccoli, quando si trovano in ambienti festaioli, possono commettere errori pesanti. Ecco perché è opportuno che le agenzie educative, in uno con il Comune, possano valutare l’indispensabilità di indire una conferenza dei servizi per definire alcune soluzioni al complesso fenomeno”, ha dichiarato il consigliere comunale di Ragusa Giorgio Firrincieli.

MARINA DI RAGUSA ASSETATA IL SINDACO DIPASQUALE PENSA A PALERMO

Marina è assetata. E il sindaco, invece di correre dietro ai santi per confezionarsi la campagna elettorale, dovrebbe pensare a risolvere i problemi della città. Anche quando gran parte di questa, come accade ogni estate ormai da decenni, si trasferisce nella frazione”. E’ quanto dichiarato dalla delegata del Pd per Marina di Ragusa, Antonella Bellina, che, dopo avere riunito la delegazione del partito di stanza nella borgata, ha preso atto delle numerose lamentele per i disservizi idrici provenienti da residenti e villeggianti. “L’acqua manca a macchia di leopardo in tutta Marina – chiarisce Bellina – un giorno ci chiamano dal villaggio Gesuiti, un altro dal lungomare, un altro ancora dal cuore della frazione. A noi non resta altro da fare che denunciare. In tanti stanno acquistando acqua dai privati a causa di un disservizio comunale, che, purtroppo, a differenza di quanto sostiene l’assessore Addario, ancora non si è risolto. Quelli che, come noi, abitano Marina dodici mesi l’anno si sentono abbandonati per dieci mesi – ha dichiarato ancora la Bellina -. Poi, nei due mesi estivi, la cattiva amministrazione ci costringe a vivere in pessime condizioni. A noi del Pd, quindi, non resta altro da fare se non mettere in vetrina l’inefficienza di una classe dirigente, precisamente quella che sta attorno a Dipasquale, che con la propria indifferenza e distratta dalle elezioni regionali ha assetato una frazione. Per noi del Pd non è corretto – ha dichiarato ancora Antonella Bellina -, dal punto di vista amministrativo, che un sindaco eletto appena un anno fa abbandoni la città, consegnandola, e questo accadrà a giorni, nelle mani di un commissario per i prossimi otto mesi”. Bellina aggiunge: “La coperta è troppo corta. E ogni anno è sempre peggio. Credevamo che l’aumento dei canoni idrici potesse servire a sistemare le condutture e a far veicolare meglio il prezioso liquido. Invece, oltre il danno, la beffa. I cittadini hanno contribuito a pagare più del dovuto per ottenere che cosa? Semplice. I rubinetti vuoti, lunghe attese per un carico di acqua e l’ennesimo esborso. Viene da chiedersi: che fine fa l’acqua? Finisce per disperdersi, viene deviata o a nostra insaputa privatizzata? Crediamo – ha detto la rappresentante del Pd di Marina di Ragusa – che tocchi all’Amministrazione dare conto e ragione di tutto questo disagio. Una cosa è certa. E cioè che lo sconforto, la delusione e l’amarezza dei turisti e dei villeggianti non potrà essere cancellata”.

Gravissimo disagio che stanno vivendo i cittadini e i turisti a Marina di Ragusa

I consiglieri comunali dell’Italia dei Valori di Ragusa hanno presentato un’interrogazione urgente che ha per oggetto la “mancata erogazione acqua potabile a Marina di Ragusa”. I due consiglieri comunali, Salvatore Martorana e Peppe Tumino, nella interrogazione sottolineano che “moltissime abitazioni non vengono da giorni servite dell’acqua potabile con gravissimo disagio e incalcolabili danni nell’indotto turistico oltre all’irreparabile danno di immagine”, hanno scritto nell’interrogazione i due consiglieri comunali dell’IdV, che chiedono all’amministrazione di sapere “se i problemi sono risolvibili nel breve periodo”.

CARENZA D’ACQUA A MARINA DI RAGUSA

La carenza d’acqua a Marina di Ragusa ha radici profonde. Il centrosinistra, con il partito democratico e il gruppo consiliare di Italia dei Valori, chiede di conoscere le motivazioni delle continue disfunzioni nell’erogazione dell’acqua. Le disfunzioni nell’erogazione dell’acqua hanno arrecato non pochi problemi ai commercianti. “Per ben tre giorni a cavallo del ferragosto siamo rimasti senza una goccia d’acqua – spiegano Vincenzo Patanè e Sebastiano Armenia, titolari della pescheria Garibaldi di via Salerno a Marina – solo nel tardo pomeriggio del 16 l’acqua è arrivata in tutto il rione. Abbiamo subito un danno economico non indifferente con la mancata vendita delle cozze fresche che impongono una pulizia capillare”.

AEROPORTO DI COMISO GIACCHI E CIRNIGLIARO CHIEDONO UN INCONTRO AL PREFETTO DI RAGUSA

Angelo Giacchi e Giovanni Cirnigliaro del Movimento per l’Autonomia hanno richiesto un incontro urgente al Prefetto di Ragusa sull’aeroporto di Comiso. Com’è noto, i due esponenti del MpA hanno portato avanti uno sciopero della fame per chiedere l’apertura dell’aeroporto. “Oggi l’aeroporto di Comiso e, speriamo, domani la Ragusa – Catania e la Siracusa Gela – scrivono Giacchi e Cirnigliaro nella richiesta di incontro inviata al Prefetto sono infrastrutture indispensabili che vanno aperte (nel caso dell’aeroporto) e realizzate con la massima urgenza”.

SANTA CROCE, L’ASSESSORE AIELLO INCONTRA I PRODUTTORI

L’economia agricola, a Santa Croce, è in ginocchio. Un tessuto produttivo ricco ed effervescente con 540 aziende serricole. Un buon 40 per cento ha deciso di non avviare la nuova campagna agraria. L’assessore regionale all’agricoltura, Francesco Aiello, ha voluto incontrare i produttori e gli amministratori locali per fare il punto della situazione. Pochi, in verità, i produttori presenti alla biblioteca comunale scoraggiati, forse, dai continui confronti e tavoli tecnici che hanno fatto allontanare le aziende dal mondo politico. “Stiamo cercando di fronteggiare un tempesta – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura – con l’aiuto e il sostegno delle risorse comunitarie. Un compito arduo che sembra impossibile da attuare ma che vogliamo sostenere con tutte le nostre forze. C’è il rischio concreto che molte aziende possano definitivamente chiudere. A queste imprese laboriose, che rappresentano la parte sana di questa Sicilia, va tutto il nostro sostegno”. Nell’Isola le difficoltà economiche mordono più che altrove e non giovano, anzi, le recenti politiche europee che vanno in senso diametralmente opposto alle esigenze del comparto. “La classe politica non ha recepito le istanze delle imprese – aggiunge Guglielmo Occhipinti, portavove del movimento degli agricoltori – in molti casi hanno totalmente ignorato le problematiche del comparto. Ultimo in ordine di tempo l’accordo con il Marocco che consentirà l’ingresso nel Paese di prodotti che faranno la concorrenza a quelli siciliani. Abbiamo allora chiesto che i prodotti che hanno accesso in Italia abbiano gli stessi controlli e forniscano le stesse garanzie rispetto a quelle chieste ai nostri. Le arance del Marocco – aggiunge Occhipinti – siano di aziende che riconoscono tutte le tutele ai propri dipendenti e vengano coltivate con tecniche consentite in Italia, che non utilizzano additivi chimici vietati ai nostri”, conclude Occhipinti.

L’amministrazione Dipasquale mette in ginocchio Marina di Ragusa Interi quartieri senz’acqua

In alcune zone di Marina di Ragusa l’acqua arriva a giorni alterni. Un ferragosto da dimenticare per chi ha scelto la frazione rivierasca per trascorrere qualche giorno di vacanza. Animi esasperati anche tra gli agenti immobiliari costretti, loro malgrado, a sopperire alla mancanza d’acqua nelle case in affitto. “Siamo tempestati dalle telefonate dei clienti inferociti per una situazione assurda; – dice Lidia Zisa, titolare di un’agenzia immobiliare – in alcuni casi abbiamo messo a disposizione i nostri uffici per fornire l’acqua per lavarsi. Ci siamo attivati, attraverso i privati, per rifornire con le autobotti le case e le villette”. Da Punta di Mola, al villaggio Santa Barbara, a via Fois a Marina, da via Ammiraglio Rizzo fino al lungomare Andrea Doria, nel cuore del centro storico, la penuria d’acqua sembra non risparmiare nessuno. Al civico 34 del complesso Andrea Doria un autobotte privata ha scaricato l’ennesimo carico d’acqua. “Per giorni interi siamo rimasti a secco, – racconta la residente Lidia Occhipinti – con i piatti da lavare e i panni sporchi ammassati in un angolo. Il contenitore utilizzato per la biancheria sporca pieno d’acqua per lavarsi. Continuare a vivere in queste condizioni mi sembra assurdo”. La fornitura d’acqua non viene garantita in maniera puntuale. “Il comune di Ragusa ci ha mandato un autobotte per rifornire i tre condomini del nostro complesso – spiega Giuseppe La Criola, residente – al resto ci abbiamo pensato noi, a spese dei condomini”. “L’amministrazione comunale deve riflettere su questa vicenda che rischia di fare allontanare definitivamente i vacanzieri che hanno affittato le case a Marina; – afferma Peppe Tumino, consigliere comunale di Idv – si continuano a rilasciare concessioni edilizie a dismisura non garantendo ai cittadini i servizi minimi indispensabili, come la fornitura dell’acqua”.

Amministrazione Dipasquale assente e indifferente Riceviamo e pubblichiamo

Vi scrivo la presente, per segnalarVi lo stato di abbandono e sporcizia di una bella e caratteristica via del nostro prezioso centro storico: via Padre Ignazio, una traversa del centralissimo corso Italia appena sopra via Garibaldi. Altro elemento che fa sembrare la stradina abbandonata è la presenza di un’auto sporca, con una ruota bucata e con l’assicurazione scaduta, posteggiata da mesi al centro della strada che non permette nemmeno il passaggio con un passeggino. Di questa situazione quel che mi fa più rabbia è la totale indifferenza da parte dell’amministrazione comunale e della Polizia Municipale. In questi mesi mi sono rivolta più volte ad un consigliere comunale che ad oggi non è riuscito a far intervenire chi di dovere per dare il giusto lustro a questa strada. Una residente con un modesto senso civico

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