15-05-2024
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Appello di Nino Minardo al Ministro dell’Economia

“In un periodo di profonda crisi economica, in cui si chiedono sacrifici enormi ai cittadini, mettiamoli almeno nelle condizioni di poter pagare le tasse!”. E’ quello che ha chiesto il deputato Pdl Nino Minardo al Ministro dell’Economia e delle Finanze per far fronte ad una situazione allarmante. “La Agenzia delle Entrate si serve del servizio di Poste Italiane per comunicare ai contribuenti i pagamenti che devono effettuare. Tali comunicazioni vengono fatte una sola volta, non prevedendone una seconda comunicazione o altra modalità tramite la quale il contribuente possa essere informato della sua situazione debitoria. Una volta che tali comunicazioni non sono ritirate, – spiega Nino Minardo – in tempi brevi vengono inviate ad Equitalia per la riscossione con pesanti aggravi economici a carico del cittadino. Sempre più spesso i cittadini si lamentano di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte della Agenzia delle Entrate e di non aver trovato alcun avviso nella cassetta della posta. Ho ritenuto indispensabile chiedere al Ministro competente – conclude Nino Minardo – se non ritenga di predisporre un sistema più sicuro ed efficiente di comunicazione tale per cui sia l’Agenzia delle Entrate che il contribuente abbiano la certezza che la comunicazione è avvenuta”.

FALCONE DIMENTICATO

“Il sindaco Dipasquale è così preso dal riflettere su quale ruolo dovrà svolgere nella prossima campagna elettorale alla Regione che dimentica di assolvere i più elementari compiti di carattere istituzionale”. E’ il partito democratico di Ragusa a denunciare la tristissima incuria del sindaco Dipasquale che nulla ha fatto per celebrare il ventennale della morte di Giovane Falcone. Scrive il segretario Calabrese: “Se tale dimenticanza, poi, ha a che vedere con il ventennale di un episodio tragico per la nostra terra, come la strage di Capaci, è naturale pensare che questa disattenzione assuma la pesantezza di un macigno. E’ semplicemente scandaloso che una città capoluogo di provincia in Sicilia come la nostra – afferma Calabrese – non abbia previsto lo straccio di una iniziativa pubblica per sensibilizzare le coscienze. Ma è questo il modo di fare amministrazione del nostro sindaco? Ma quali sono i reali valori su cui deve fondarsi una città per potere coltivare i cittadini del futuro? Che messaggio abbiamo trasmesso, – scrive Calabrese – con questa grave mancanza, ai nostri ragazzi, agli studenti? Ancora una volta questa Amministrazione si distingue per la scarsità di valori morali che riesce a trasmettere. Il ventennale della strage di Capaci era un’occasione da non lasciarsi sfuggire per perpetuare la memoria di personaggi da portare ad esempio, di figure che hanno pagato con il prezzo più alto, la loro vita, il servizio allo Stato. Ieri, devo dire la verità, – continua Peppe Calabrese, segretario del Pd – mi sono vergognato di essere cittadino di una città in cui il sindaco non prova alcuna tensione ideale verso le sollecitazioni di questo genere. Se ci fosse stato da invitare qualche personaggio tra i più improbabili a cui conferire la cittadinanza, allora sì che ci sarebbe stata la mobilitazione generale, la chiamata a raccolta di tutti i notabili. Purtroppo, ancora una volta, abbiamo perso un’occasione. Ci siamo distinti, in negativo, – conclude Calabrese – per non essere riusciti a sentirci parte di questa città”

Aeroporto Comiso, la Regione chiama Scarso

Uno dei primi atti del nuovo Commissario Straordinario Giovanni Scarso sarà quello di promuovere una giornata di lavoro per favorire l’apertura del nuovo aeroporto di Comiso. In tal senso è stato sollecitato e coinvolto dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Pier Carmelo Russo su input del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Il Commissario non ha messo tempo in mezzo e si è attivato per organizzare un confronto a tutto campo con le forze politiche, sociali, i rappresentanti delle categorie produttive e delle associazioni datoriali per una riunione che si terrà il 31 maggio 2012 alle ore 10 nella sala convegni del Palazzo della Provincia. “Ho accolto l’invito del presidente Lombardo e dell’assessore Russo – dice Giovanni Scarso, neo commissario straordinario – di promuovere quest’incontro per il varo della nuova infrastruttura che rappresenta lo snodo strategico per coniugare una nuova stagione di sviluppo del territorio ibleo. Nella mia agenda amministrativa – scrive Giovanni Scarso – il capitolo delle infrastrutture è tra le priorità. Qualsiasi iniziativa non può essere procrastinata, pertanto bisogna entrare nella fase della concretezza per definire il cronoprogramma dell’apertura del nuovo scalo”.

GIARRATANA, PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Giuseppe Busso è stato eletto presidente del consiglio comunale di Giarratana. Vice presidente Noemi Lucifora espressione della lista civica “Insieme per Giarratana”. La prima seduta della civica assise ha visto il giuramento dei quindici consiglieri: dieci di maggioranza a sostegno del sindaco Bartolo Giaquinta, e cinque ai gruppi di minoranza, della lista “Alleanza popolare per Giarratana”. Il consigliere Giovanni Castello, primo dei non eletti, è subentrato al consigliere Letizia Leggio che è stato nominato assessore e vice sindaco con delega alla pubblica istruzione, impiantistica sportiva e beni culturali. Noemi Lucifora avrà il compito di curare le politiche giovanili, il consigliere Castello si occuperà di sviluppo economico e agricoltura e l’ingegnere Giuseppe Giaquinta affiancherà il sindaco su due tematiche importanti quali l’urbanistica e il risparmio energetico. “Si tratta di una carica importante – ha detto il neo presidente del consiglio comunale, Giuseppe Busso – che gratifica il lavoro che ho svolto con tanta passione e dedizione in tutti questi anni. Sarò un presidente al di sopra delle parti”.

L’Ars approva la legge sui forestali e operatori antincendio

La legge che garantisce continuità lavorativa ai forestali e agli operatori antincendio della Sicilia è stata approvata dall’Assemblea regionale siciliana. “Si tratta di un’importante risposta – dichiara l’on. Riccardo Minardo – per questa categoria di lavoratori, per la quale si è trovata la copertura finanziaria per il pagamento degli stipendi e a sostegno dell’occupazione”.

MICHELE COLOMBO SEGRETARIO SINDACO OFFRESI COME TUTTOFARE

E’ quel ragazzotto dalla faccia tonda, modicano, che segue e precede il sindaco e ne organizza i movimenti. Da anni è il segretario privato di Nello Dipasquale, però lo paghiamo tutti noi: pagato bene, più di un dipendente con 30 anni di carriera. Michele Colombo che fra l’altro sovrintende a tutte le iniziative di Territorio – assolvendo alla funzione gravosa di buttafuori – per contratto deve firmare ingresso e uscita dal Comune prima di entrare nel gabinetto del sindaco dove sostiene Dipasquale in tutte le necessità. Mercoledì mattina abbiamo capito che la crisi ha toccato anche il Palazzo. Il Colombo era piazzato nel balcone della sede della lista Dipasquale sindaco, in viale Tenente Lena, a smontare faretti, a sgombrare i locali. Ottimizzazione delle risorse umane: noi ragusani paghiamo, e il sindaco, per le sue faccende private (un trasloco) risparmia in mano d’opera. Geniale: suggeriamo per dare il senso compiuto della crisi, di collettivizzare la figura di questo duttile tuttofare.

La visita del ministro tunisino Calabrese: “Continuano le scelte dannose di Dipasquale per l’economia ragusana”

“Davvero incredibile questo sindaco. Le sue scelte economiche, ancorché opinabili, rischiano di procurare un grave danno alla nostra città, di fare terra bruciata tutt’attorno, di assestare dei colpi mortali da cui Ragusa rischia di non riprendersi più”. E’ questo il commento del segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, dopo la visita del ministro tunisino Ben Salem. “Non contento di aver drogato, forse irrimediabilmente il mercato immobiliare, favorendo la costruzione di centinaia e centinaia di alloggi che, oltre a deturpare l’ambiente della periferia cittadina e a svuotare il centro storico, hanno creato delle turbe nella compravendita di case; non contento di aver danneggiato l’attività degli esercenti nelle aree un tempo privilegiate della nostra città (piazza S. Giovanni, via Roma, via Rapisardi, corso XXV aprile) con una programmazione poco attenta mirata alla realizzazione di opere pubbliche (vedi soprattutto i parcheggi sotterranei) di cui, purtroppo, ancora oggi nessuno sta percependo la valenza; non contento di altre iniziative, come il mercato degli agricoltori, che sono durati dall’alba al tramonto – scrive Calabrese -, privi di qualsiasi prospettiva ancorata al futuro, fornendo, quel che è peggio, vane illusioni agli operatori del settore; non contento di continuare a vestire i panni di “capopopolo” che, come in occasione della mancata visita a Ragusa dell’assessore D’Antrassi, hanno finito con il determinare, da parte del sindaco, un atteggiamento irrispettoso e poco confacente, dal punto di vista istituzionale, nei confronti di un alto dirigente regionale; non contento di tutto ciò aggiunge il segretario cittadino del Pd – il sindaco, sempre più nervoso negli ultimi tempi, non ha trovato niente di meglio se non lasciare passare il messaggio, in barba a qualsiasi ragionevolezza di carattere economico, che per i nostri imprenditori è bene andare ad investire in Tunisia. Ora se il sindaco, per motivi propri, conosce bene la realtà tunisina, questo non può essere che un vantaggio per quanto riguarda l’arricchimento delle sue esperienze personali. Ma da qui – precisa Calabrese – ad utilizzare questo collegamento per favorire dubbie missioni di internazionalizzazione, nei confronti di un Paese che è più povero del nostro e che avrebbe tutti i vantaggi nell’instaurare rapporti di scambi commerciali con l’area iblea, ce ne corre. Un esempio sembra calzante a questo proposito. L’accordo Ue-Marocco è stato osteggiato da tutti – spiega il capogruppo del Pd – perché ha creato condizioni sfavorevoli che, ancora oggi, i nostri produttori stanno maledicendo. La stessa cosa rischierebbe di accadere, in piccolo, se questa intesa tunisina-ragusana si andasse a concretizzare, dando vita ad un rapporto economico che avrebbe senso soltanto da una parte e che, alla lunga, per non dire quasi subito, finirebbe con il mettere al tappeto le nostre imprese incapaci di competere con la realtà nordafricana in quanto a costi di materie prime e manodopera. Se il sindaco – conclude Calabrese – vuole giocare a fare in piccolo il ministro degli Esteri, si accomodi pure. Ma lasci perdere l’economia”.

SANTA CROCE, BARONE PRESENTA IL RICORSO

Il ricorso al Tar è stato depositato mercoledì. Il legale del candidato sindaco di Santa Croce Giovanni Barone, Alessia Giorgianni, chiede il riconteggio delle schede e la verifica in maniera dettagliata di quelle nulle. Una vitttoria elettorale sfumata all’ultima sezione per soli tre voti di scarto: 1222 i voti per Barone candidato della lista “Noi Ci crediamo”, 1225 per Franca Iurato, della lista “Il paese che vogliamo”. La lista “Noi Ci crediamo” ha ottenuto 1360 voti di preferenza contro i 1338 della lista civica “Il paese che vogliamo”. Vogliamo avere la certezza di quanto è accaduto all’interno dei seggi durante le ore frenetiche dello spoglio – ha detto in conferenza stampa, il candidato Barone – in alcune sezioni, ad esempio, sono stati utilizzati metodi non conformi. Chiedo, altresì, alla lista antagonista e al sindaco Franca Iurato, di non resistere dinanzi ai giudici del tribunale amministrativo regionale per agevolare il lavoro dei magistrati”. Intanto, martedì sera, si è svolta la prima seduta del consiglio comunale con la nomima del presidente e del vice. Maria Zisa, espressione del Pd, ha ottenuto 9 preferenze, 5 le schede bianche. Il vice è Guglielmo Fidone, del movimento degli agricoltori, con 10 voti di preferenza. Per i gruppi di minoranza la vice presidenza doveva essere espressione della cosidetta opposizione che, numericamente, rappresenta la prima lista in paese con 1360 voti di preferenza. “Prendiamo atto che la maggioranza a parole chiede la nostra collaborazione – ha detto il consigliere Gaetano Pernice – ma nei fatti ha preferito nominare un proprio rappresentante alla vice presidenza del consiglio. Un dato politico che ci deve fare riflettere”.

NELLO DIPASQUALE, SENZA VERGOGNA

La candidatura è fluttuante, sale e scende come il vento di questi giorni. La città è piena di commentatori: “Se ne va, se ne va. Ma chissà se i ragusani lo votano come prima?” Non si sbilancia il cittadino medio, solo una smorfia desolata per la città distrutta fa trapelare il dissenso con quel tanto di disgusto che proprio Dipasquale vuole eccitare a suo favore. I ragusani vedono quel che c’è: pietosi maquillage sul centro storico, lavori semipubblici inutili – come i parcheggi -, campagna regalata ai costruttori, e ‘sto sindaco che colmo di furore grida contro la politica dimentico di se stesso. E’ una scommessa, la sua, che punta sulla cattiva memoria del prossimo che dovrebbe ubriacarsi di finta novità. Lo stato di eccitazione permanente, però, fa male a Nello Dipasquale: non regge il ritmo fra calcolo e parola, non riesce a incardinare la logica del pensiero con la realtà circostante e così scascia. Ieri in occasione dell’inaugurazione della raccolta Cappello voleva, a modo suo, salutare il Presidente Franco Antoci che gli stava seduto accanto e ha esclamato: “Noi non ci siamo mai vergognati di Antoci!”. E che era un ex galeotto, il Jean Valjean dei Miserabili, un mostro pentito? Franco Antoci è diventato cereo in volto, solo un leggero tremito del capo e l’intera sala che mormorava: “Forse ad Antoci sarà capitato di vergognarsi del sindaco!”. Neanche un saluto dignitoso riesce a formulare: la normalità della cortesia, le buone maniere, lo irritano. La sua mente non ha la morbidezza necessaria per i rapporti disinteressati e così un termine come vergogna – roba dell’anima – si pasticcia e si assimila a chissà quale altro vocabolo adatto alla circostanza dei saluti e dei ringraziamenti che da qualche parte avrà sentito e che in quel momento non trovava. Aveva il cervello occupato dal suo Hal Io calcolatore: Zambuto 75, Grillo esplode, Zamparini trascina il popolo, i ragusani sono con me… Antoci era solo il passato, ed è vero che Dipasquale del passato non ha vergogna, lo cancella. Ha cancellato Alfredo Gurrieri, Mimmo Arezzo, Innocenzo Leontini, Angelino Alfano. Con Nino Minardo è più prudente – d’altronde conosciamo il suo debole verso i ricchi che gli incutono un timore reverenziale e un’ansia emulativa. A Minardo lo chiama spesso e gli dice che il futuro del Pdl ormai scassato è solo in queste liste civiche. Insomma ancora si raccomanda, puta caso i conti non diano la somma sperata: il 5 per cento su base regionale. Il 5 per cento: gli basta l’insufficienza per diventare deputato. Nel frattempo a corte è tutto un disperato luccichio. La stanza del sindaco gronda di buoni pasto donati ai poveri; Giovanni Cosentini si accarezza la pancia e sogna altra sostanza, quel potere illimitato che Dipasquale gli ha raccontato; solo la Migliore trasformata in democrista vorrebbe – vista l’aria – tornare socialista. Per il resto è il regno della Tim; assessori e consiglieri trascorrono gran parte della giornata nello scambio telefonico: “Com’è oggi? Ma che dici si candida? Ce la fa, sicuro? A mia pari che all’ultimo si ni pente”. L’esatta misura di questo bollettino quotidiano di imprevisti e probabilità l’ha resa felicemente Filippo Angelica: “Dipasquale sa qual è la situazione, ma non sa quale sia la soluzione”. Ci toccherà aspettare tre mesi. Una estate lunghissima e caldissima. Chissà se con queste ambasce avrà il tempo per dedicarsi alla pesca e alla Tunisia? Per tenere a bada il desiderio ha invitato il Ministro tunisino della pesca. Il Ministro ha trascorso due giorni deliziosi in compagnia del sindaco; c’aveva una faccia che sembrava Francesco Pannofino in Nero Wolfe quando sta per scoppiare. La Tunisia, però, ci è amica. A parte il Muos, i droni, lo scudo antimissilistico, siamo vicinissimi, e nonostante vogliamo fare la guerra con i Forconi perchè zucchine e carciofini d’oltre mare costano meno dei nostri, a Nello Dipasquale la patente di pesca gliela rinnovano e gli mantengono il posto barca. E’ un uomo apprezzato in tutto il Mediterraneo: Palermo ci ietta picca. Ma che fa, resta o se ne va? Ovunque vada, sempre senza vergogna.

Elezioni amministrative il commento di Italia dei Valori

Sull’esito dei ballottaggi per le elezioni dei sindaci, questo il commento del coordinatore provinciale di Italia dei Valori di Ragusa, Giovanni Iacono: “Avevamo detto che si respirava l’aria della rinnovata primavera di Palermo. I fatti ci hanno dato ragione e nella ricorrenza dei 20 anni dalle stragi degli eroi, di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino, degli uomini e delle donne della legalità, i cittadini hanno voluto, in massa, riportare Leoluca Orlando sindaco nella città di Palermo. Il portavoce nazionale di Italia dei Valori ha vinto; un uomo solo, con la sua coerenza, ha vinto contro tutti. Rivedere, a posteriori, le ingiurie e le accuse, – scrive Giovanni Iacono – dei pezzi da 90, di sinistra, di centro e di destra, calati a Palermo per fare fuori, politicamente, Orlando dà il senso di cosa sia il paese reale e cosa sia il paese ufficiale. In Provincia di Ragusa, dopo gli eccellenti risultati ottenuti da Italia dei Valori a Scicli e Chiaramonte, abbiamo anche avuto la gratificazione a Pozzallo per l’elezione a Sindaco di Luigi Ammatuna al quale avevamo chiesto di non allearsi con alcuno e di proseguire nella chiarezza e nella coerenza. Luigi Ammatuna e il meraviglioso gruppo di giovani che è con lui sono stati lineari – scrive Giovanni Iacono – e noi abbiamo continuato a sostenerlo. Il Pd, anche a Pozzallo, paga molto pesantemente per la sua incoerenza. I risultati in provincia come nel resto d’Italia – conclude il segretario provinciale di Italia dei valori, Giovanni Iacono – hanno dimostrato che il cosiddetto Pdl è finito assieme alle macerie che ha prodotto ed è morto senza essere riuscito a celebrare nemmeno un congresso”.

PROVINCIA, AUMENTO RC AUTO LE CRITICHE DI MPA E PD

Gli aumenti alle assicurazioni Rc auto al centro di un comunicato stampa diffuso dal commissario dell’Mpa Ragusa, dr. Paolo Roccuzzo. “Un’altra tegola si abbatte sugli automobilisti ragusani – ha scritto Roccuzzo -, dovuta all’aumento dell’aliquota Rc auto decisa dall’Amministrazione provinciale gestita da Franco Antoci, proprio nelle ultime ore di attività prima del commissariamento. Quando un presidente di provincia – ha scritto ancora Roccuzzo del Mpa – decide di mettere il massimo dell’aliquota sulle Rc auto a carico dei cittadini della provincia deve assumersi tutte le responsabilità della delibera. Egli dovrebbe spiegare, ed è un suo preciso dovere come presidente della provincia, agli studenti, ed è un loro preciso diritto, che in questo inverno sono rimasti al freddo perché non c’erano i soldi per il gasolio, o spiegare al personale delle scuole che sono rimaste isolate perché non si pagavano le bollette telefoniche – ha scritto ancora il commissario del Mpa, Roccuzzo -; quest’ultimo atto dimostra che l’amministrazione Antoci non si è preoccupata degli sprechi”. E anche i consiglieri provinciali del Pd, Fabio Nicosia, Angela Barone e Venerina Padua, intervengono sull’argomento. “Nel bilancio di previsione 2012, nelle poste di entrata sarà considerato l’atto di Giunta Provinciale – hanno scritto i tre consiglieri del Pd in un comunicato – che prevede l’aumento dell’aliquota Rc Auto del 3,5%, cioè il 16% del premio, il massimo consentito dalla legge. A determinare l’aumento che subiranno gli automobilisti ragusani è la necessità di fare quadrare i conti in considerazione della drastica riduzione dei trasferimenti statali”. Il Pd avrebbe preferito un confronto preventivo fra le forze politiche e l’amministrazione Antoci.

Fondi ciclone Athos Incardona: “Governo regionale inadeguato alle esigenze della Sicilia”

“L’incontro di lunedì a Ragusa rappresenta l’ennesima conferma dell’incapacità del governo regionale di dare risposte concrete al territorio ibleo. Lombardo e i suoi tecnici si sono lavati letteralmente le mani della sorte di tutti i nostri produttori agricoli e di migliaia di famiglie”. Lo afferma il deputato regionale di Grande Sud Incardona a margine dell’incontro tenutosi, presso la sede dell’Ispettorato Agrario, per parlare dei risarcimenti dei danni causati dal ciclone Athos. Il ciclone, abbattutosi lo scorso marzo in provincia di Ragusa, ha causato danni all’agricoltura iblea per circa cento milioni di euro. Sin da subito sono stati richiesti dal territorio, a seguito di un’immediata conta dei danni, i fondi per poter far fronte alla calamità naturale. Il governo regionale, però, non ha inteso concertare un’azione efficace e immediata con il governo nazionale per il ristoro dei danni e a distanza di due mesi ancora migliaia di famiglie attendono degli aiuti che sembrano sempre più distanti. All’incontro avrebbe dovuto prendere parte anche l’assessore all’Agricoltura D’Antrassi. “Aspettavamo di poter parlare con l’assessore sulle misure che il governo regionale avrebbe dovuto predisporre – spiegato l’on. Incardona – e la sua assenza testimonia disimpegno e inadeguatezza”.

CRISI IN AGRICOLTURA, VERTICE ALL’ISPETTORATO

Nessuna forma di protesta eclatante ma solo tanta delusione per la mancata presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Elio D’Antrassi, impegnato in altra sede. L’atteso vertice nella sede dell’ispettorato all’agricoltura, con i sindaci e le organizzazioni agricole, è mancato. Il dirigente generale dell’assessorato, Rosaria Barresi, ha snocciolato dati e numeri. Sui danni del ciclone Athos le risorse del Psr, alla misura 126, non possono essere utilizzate. “Sul ciclone Athos c’è stata la massima tempestività degli uffici dell’assessorato – ha detto il dirigente generale dell’assessorato all’agricoltura -. Lunedì mattina, il giorno dopo l’evento, i nostri tecnici erano subito al lavoro. La declatoria, accompagnata da una relazione molto dettagliata, è stata prorogata di 40 giorni per le tante richieste ricevute. Abbiamo dato alla giunta tutta la documentazione e siamo in regola con i tempi previsti. La misura 126 non è applicabile. Ci sono 4 eventi naturali ascritti nella misura e il ciclone Athos, che è stato un vento impetuoso e devastante, non rientra tra i danni che potranno essere risarciti. La possibilita è di attingere ad una legge statale oppure, concordandolo con l’unione europea, modificare l’attuale scheda di valutazione inserendo le calamità naturali assimilandole ad eventi naturali”. Sul prezzo regionale del latte poco o nulla si è fatto. “Abbiamo fatto presente che dobbiamo rispettare i parametri comunitari – aggiunge il dirigente generale dell’assessorato – e noi non possiamo intervenire”. Il comitato dei Forconi presente alla seduta commenta in maniera negativa il vertice con il dirigente dell’assessorato. “Questo governo non ha nulla da interloquire con le categorie produttive – spiega Aldo Bertolone, leader ragusano dei Forconi – dal 20 gennaio inseguiamo l’assessore D’Antrassi per un confronto sui temi scottanti che riguardano lo sviluppo del nostro territorio”. Il comitato degli agricoltori che hanno subìto l’esondazione del Fiume Dirillo preannuncia forme di protesta eclatanti. “Non abbiamo ricevuto neppure un centesimo di indennizzo – dice Alfonso Rosa – e gli argini del fiume sono assolutamente insicuri. L’inizio della nuova annata agraria si preannuncia disastrosa con milioni di euro di danni”. Secondo la Coldiretti il governo della Regione ha disatteso le istanze del territorio. “Siamo in presenza di una politica incapace di dare risposte” – afferma il presidente Mattia Occhipinti.

SANTA CROCE, ASSEGNATE LE DELEGHE AGLI ASSESSORI

Da lunedì pomeriggio al lavoro con l’assegnazione delle deleghe e la piena autonomia di ogni singolo assessorato. Il neo sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, ha assegnato le deleghe agli assessori: Rosario Pluchino si occuperà di sanità, manutenzione viabilità, sicurezza del territorio; a Francesco Corallo, vice sindaco, sviluppo economico, agricoltura, commercio, artigianato, e pesca; Serafina Mazza, servizi sociali, immigrazione e personale; infine Rosa Varcadipane, pubblica istruzione, edilizia scolastica, cultura, sport, spettacolo, turismo e pari opportunità. Martedì alle 19 l’insediamento del consiglio comunale con i 15 consiglieri: 10 alla maggioranza che sostiene la lista “Il paese che vogliamo”, 5 alle minoranze, espressione della lista civica “Noi ci crediamo”.

 

 

Muos, la Regione non dà risposte all’atto di indirizzo del Consiglio comunale di Ragusa

“Ma perché i consiglieri comunali di Pd e Mpa, e assieme a loro anche gli altri militanti, non strappano le loro tessere di partito visto che non riescono ad incidere sui loro vertici regionali neppure per ottenere la più semplice delle informazioni riguardo ai contenuti scientifici relativi alla pericolosità o meno del Muos?”. E’ l’interrogativo che si pone il consigliere comunale di Ragusa Grande Di Nuovo, Mario Chiavola, non arrivando risposte dalla Regione. “In quell’atto, che era stato esitato da tutte le forze politiche presenti in aula – afferma Chiavola – si era rivolta una richiesta al presidente della Regione, chiedendo innanzitutto di bloccare la concessione, per conoscere nel dettaglio, con il supporto di elementi scientifici, quali eventuali pericoli per la pubblica incolumità sarebbero potuti insorgere dalla creazione e attivazione del Muos di Niscemi. La nostra è stata una richiesta proveniente da un organo istituzionale, il Consiglio comunale appunto, rappresentativo di tutta la città e rivolto alla Regione. Il cui Governo, però, si è guardato bene, finora, dal rispondere. E al cui Governo, per sollecitare indicazioni in tal senso, – dice Chiavola – si sono guardati bene dal rivolgersi sia i consiglieri del Pd sia quelli dell’Mpa della nostra città”.

GIOVANNI SCARSO COMMISSARIO PROVINCIA, CONGRATULAZIONI BIPARTISAN

Pippo Digiacomo esprime vive congratulazioni all’avv. Giovanni Scarso per la nomina a Commissario della Provincia Regionale di Ragusa avvenuta da parte dell’assessore regionale agli enti locali Caterina Chinnici. “Si tratta – commenta Digiacomo – di un’autorevole figura che sarà in grado di adempiere appieno al ruolo di traghettatore che gli è stato assegnato. Non poteva esserci nomina migliore per la gestione di questa fase delicata all’ente di viale del Fante. All’avvocato Scarso quindi l’augurio di un buon lavoro e le più vive felicitazioni per il prestigioso incarico, sebbene a termine”. Ancora congratulazioni all’avvocato Scarso da parte dell’onorevole Incardona che scrive: “Sono certo che saprà mettere tutta la sua esperienza e serietà a servizio della cittadinanza. L’avvocato Scarso rappresenta un esempio di concretezza e rigore morale, doti che indubbiamente caratterizzeranno il suo operato al vertice della Provincia. Si tratta, da parte del Governo Regionale, – scrive il deputato Incardona di Forza del Sud – di una scelta ponderata e di alto livello che saprà garantire, sin dal suo insediamento, una guida autorevole”. Anche il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia appresa la notizia della nomina di Giovanni Scarso a commissario straordinario della Provincia ha dichiarato: “Un compito certo non facile, che sono certo Giovanni Scarso saprà portare a termine con competenza e professionalità, insieme a quel garbo ed a quella pacatezza che ne contraddistinguono il tratto. Sincere congratulazioni, allora, ed un cordiale Buon lavoro!”

AEROPORTO DI COMISO, DIGIACOMO SCRIVE AL MINISTRO PASSERA

L’on. Pippo Digiacomo ha scritto al Ministro dei Trasporti Corrado Passera per sollecitare un incontro al fine di risolvere le problematiche che impediscono l’apertura dell’infrastruttura al traffico civile. “Giorno 2 maggio, a conclusione della quinta giornata di sciopero della fame per la mancata apertura dell’Aeroporto di Comiso, – scrive Digiacomo – ho sospeso la protesta in conseguenza di una telefonata di Pier Luigi Bersani che mi riferiva di una Sua disponibilità a incontrarmi per risolvere velocemente questa vergognosa vicenda italiana. Per quanto mi riguarda, ritengo che un colloquio con Lei, Sig. Ministro, possa avere una qualche utilità essendo stato il sottoscritto colui che come Sindaco di Comiso ha progettato, costruito e affidato con gara europea l’impianto e la sua gestione e che poi come parlamentare regionale – in raccordo con il Governatore della Sicilia – ha allocato 4,5 milioni di euro per le operazioni di start up. Pur rendendomi conto – scrive Digiacomo nella lettera al Ministro Passera – della condizione di estrema congestione della Sua agenda, la prego di concedermi qualche minuto del Suo tempo per attivare un’opera attesa spasmodicamente da un bacino di milioni di cittadini siciliani”

Ballottaggi a Pozzallo e Scicli

In occasione del turno di ballottaggio del 20 e 21 maggio, delle Elezioni Amministrative 2012, che interessano i Comuni di Pozzallo e di Scicli, le operazioni di votazione si svolgeranno domenica dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15. Lo scrutinio avrà inizio nella stessa giornata di lunedì, al termine delle operazioni di voto. La scelta verrà effettuata solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti. Potranno votare solo coloro che abbiano maturato il diritto di elettorato entro il giorno di domenica 6 maggio 2012, in cui ha avuto inizio la votazione del primo turno. Tali elettori potranno partecipare al turno di ballottaggio anche se non si siano recati a esprimere il voto in occasione del primo turno. Per poter esercitare il diritto di voto presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risulta iscritto, l’elettore dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale. I presidenti degli uffici elettorali di sezione dovranno affiggere, in modo visibile, all’interno di ogni sezione elettorale, l’avviso di divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Gli eventuali contravventori sono puniti con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a 1.000 euro.

Marina di Ragusa, nasce il Pd

Cresce il Partito Democratico di Ragusa. Nasce il coordinamento di Marina. Il Pd si organizza nella frazione rivierasca e costituisce un organismo formato da uomini, donne e giovani chiamati a fornire un contributo per dimostrare come la politica sia un vero e proprio servizio per la collettività. “Per il Pd di Ragusa è arrivato il momento di occuparsi 12 mesi l’anno di Marina di Ragusa e non soltanto nei mesi estivi, come usa fare l’attuale sindaco e la sua maggioranza. Dopo avere constatato – afferma Calabrese – la totale assenza di politica a Marina, abbiamo ritenuto opportuno costruire qualcosa di serio. Ho percepito nelle idee e nelle parole di questo gruppo voglia di fare e soprattutto voglia di coinvolgere i residenti della borgata nella vita pubblica di una frazione sempre più soggetto passivo nelle mani di una amministrazione che ha sempre stabilito ogni cosa in modo verticistico. A Marina, ora si cambia e sono certo – dice Calabrese – che questo gruppo diventerà punto di riferimento per la frazione”. I componenti del Pd Marina sono: Antonella Bellina, Lidia Carelli, Vincenzo Cascone, Maria Criscione, Rosalba Ferrara, Stefania Giannì, Marcello Guastella, Roberto Lofrano, Giuseppe Mauro, Giuseppe Menucci, Roberto Occhipinti, Sergio Pansini, Rosanna Sortino, Riccardo Schininà, Giovanni Mezzasalma.

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