29-04-2024
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Archivio della categoria: Politica

Ragusa, piano particolareggiato Il Pd: “Rivedere le norme tecniche sull’attività dei commercianti”

Il Pd di Ragusa sollecita l’Amministrazione comunale ad accelerare i tempi sulla definizione di questioni ancora aperte riguardanti le imprese del settore commerciale. In particolare, il segretario cittadino, Giuseppe Calabrese, fa riferimento ad una serie di punti relativi alla procedura di modifica delle norme tecniche di attuazione del Piano particolareggiato. “Sappiamo – afferma Calabrese – che la questione sarà presto all’ordine del giorno della commissione Risanamento e ci muoveremo, tra l’altro, per fare in modo che possa essere eliminato il fardello della fideiussione, in carico ai commercianti, da attivare per sistemare tavoli e sedie negli spazi esterni delle attività ricadenti nei centri storici, a Ragusa superiore e a Ibla. Sollecitiamo interventi che consentano, tra l’altro, di superare questa fase difficile come quella vissuta dagli operatori di via Roma, alle prese con lavori eseguiti con molta approssimazione e la cui durata sembra essere messa in seria discussione”. Calabrese aggiunge che “il partito chiederà a Salvatore Avola, componente di riferimento della commissione Centri storici, di esaminare nel dettaglio la scaletta delle azioni proposte dallo assessorato allo Sviluppo economico e di stimolare le modifiche necessarie”.

Cooperativa Rinascita, l’assessore regionale Aiello: “Sconcertato dall’operato dei commissari straordinari”

“Sono sconcertato dall’operato dei commissari straordinari, che invece di accompagnare in un percorso di verifica ed, eventualmente, successivamente, di liquidazione o rilancio un’azienda leader nella commercializzazione ortofrutticola, quale è la cooperativa Rinascita di Vittoria, la stanno semplicemente liquidando senza averne titolo”. Ad affermarlo Francesco Aiello, assessore regionale alle Risorse agricole. “Commissari aggressivi, nei confronti dei soci, dei produttori e dei lavoratori – continua Aiello – che si sono trasformati in liquidatori senza averne titolo e ruolo. Evidentemente non si rendono conto di colpire i soci di un’azienda che da oltre quarant’anni hanno prodotto economia reale sul territorio e creato occupazione. Interverrò – prosegue l’assessore regionale – per evitare ogni forma di vessazione nei confronti dei produttori e che la situazione precipiti in maniera incontrollata. Perché quando una storica impresa, come Rinascita, chiude, è tutta l’economia siciliana che ne soffre, oltre alla società civile e imprenditoriale”.

Territorio e Rifiuti a Ragusa, tanti danni e tante beffe

“Scandalo e vergogna per la mancata raccolta differenziata e per il mancato avvio dello impianto di compostaggio, ma tanto a pagare sono sempre i cittadini”. La denuncia di Italia dei valori è chiara: “A maggio 2011 denunciammo la sfacciata operazione di propaganda elettorale portata avanti dall’amministrazione Dipasquale che prometteva, con una proroga del servizio ambientale di 5 mesi dall’1.5.2011 al 30.09.2011 e con maggiori somme, il raggiungimento del 28% di raccolta differenziata. Sapevamo – scrive Italia dei Valori – che era una boutade elettorale e i fatti, ancora una volta, ci hanno dato ragione. La stessa ditta che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in un comunicato di maggio 2012 parla per il 2011 di una differenziata al 17 %. Sulle mancate penalità la Corte dei Conti farà le proprie considerazioni. Tralasciamo che già dal 2007 si prevedeva una differenziata al 50% e consideriamo i soldi in più che ha speso il Comune di Ragusa per il maggiore conferimento in discarica, ma non è tutto – dice Italia dei Valori – perchè a tutto ciò si aggiunge l’ennesimo scandalo sul mancato compostaggio di cui ricordiamo “l’inaugurazione” Infatti l’impianto di compostaggio, costato oltre 4 milioni di euro, non è stato mai messo in funzione, e adesso leggiamo di un bando di Ato Ambiente Ragusa per la manutenzione ordinaria e straordinaria, la sistemazione di parti deteriorate e la gestione dello stesso impianto di compostaggio per circa 5 milioni di euro da aggiungere ad altri 15 milioni di euro per la creazione di un valorizzatore energetico di rifiuti che è l’impianto digestore anaerobico per la produzione di biogas. Altri 20 milioni di euro, – scrive Italia dei Valori – a carico della collettività oltre a tutti i danni subìti in questi anni per il mancato compostaggio. Non è l’unica beffa. Era prevista una barriera vegetativa polifunzionale per evitare l’aerodispersione e il rumore. Un progetto mai realizzato e tanto propagandato che doveva costare 30.000 euro. Anche qui non è stato fatto niente. Continuiamo ad avere la puzza nauseabonda per la mancata gestione del percolato e a pagare le fatture della ditta che gestisce la discarica che solo nel mese di gennaio 2012 per togliere i sacchetti svolazzanti ha avuto dall’Ato più di 23 mila euro. Non sarebbe stato “conveniente” fare la barriera? Ma, ovviamente, – conclude Italia dei Valori – queste considerazioni naturali e giuste non contano perchè tanto a pagare sono sempre i cittadini”.

Intitolazione dell’aeroporto di Comiso, l’assessore Russo propone Pio La Torre

”Ho sottoscritto l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a un eroe nazionale, qual è Pio La Torre”. A dirlo è stato Pier Carmelo Russo, assessore regionale alle Infrastrutture che ha, fra l’altro, formalizzato le sue dimissioni dalla giunta regionale. Russo, intervenendo in aula a Palermo, ha sostenuto che la Regione siciliana, intitolando la struttura ad un eroe italiano, vuole evidenziare il carattere nazionale che attribuisce all’infrastruttura. “L’ho proposta al presidente della Regione per il perfezionamento – ha detto ancora Pier Carmelo Russo, riferendosi all’intitolazione -. Questo è l’ultimo atto che ho voluto compiere da assessore alle Infrastrutture”.

AEROPORTO COMISO: LUMIA (PD), INTERROGAZIONE SU RITARDI APERTURA

“Da troppo tempo si attende l’apertura dell’aeroporto di Comiso al trasporto aereo civile. Si tratta di un’opera strategica per la Sicilia. L’aeroporto di Comiso, infatti, si trova in un territorio dalla spiccata vocazione agricola e turistica”. E’ il testo di un’interrogazione presentata giovedì dal senatore del Pd Giuseppe Lumia sui ritardi relativi all’apertura dell’aeroporto di Comiso. “Già dall’aprile del 2007 – scrive Lumia – l’aeroporto di Comiso è nelle condizioni di essere aperto al traffico aereo, ma lentezze burocratiche e negligenze politiche ne hanno impedito l’apertura. La mancata apertura dell’aeroporto di Comiso, oltre a mortificare le potenzialità di sviluppo del territorio, rischia però di aprire un contenzioso con l’Unione europea per danno erariale, visto che gran parte delle risorse stanziate dal Cipe per i lavori di potenziamento dello scalo provengono dai fondi strutturali europei”. Da qui la richiesta del senatore Lumia al governo e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “se intenda adoperarsi al fine di superare un’empasse che si trascina ormai da anni per garantire la copertura dei costi del servizio di assistenza al volo e consentire finalmente l’apertura di uno scalo che farebbe da volano per lo sviluppo economico-sociale della Sicilia”.

SANTA CROCE, LA CONSULTA INCONTRA GLI AMMINISTRATORI

Pulizia, decoro e sicurezza nella fascia costiera di Santa Croce Camerina. La consulta territoriale detta le priorità nelle borgate a mare. L’assessore alla sicurezza e alla manutenzione, Rosario Pluchino, ha voluto incontare i componenti della consulta per fare il punto della situazione. Tra le criticità da risolvere lo svuotamento dei cassonetti, la pulizia delle borgate, le docce e le passarelle a mare, e la sicurezza dei tanti residenti che vivono tutto l’anno le borgate. Tra breve, entro il 20 giugno, un ulteriore incontro a palazzo di città. Il presidente della consulta, Filippo Frasca, saluta in maniera positiva l’incontro.

Muos: richiesta di audizione del sindaco di Vittoria all’Ars

Il sindaco Giuseppe Nicosia, in seguito alla presentazione di una interrogazione parlamentare all’Ars, tendente a revocare o a sospendere, in attesa di ulteriori approfondimenti, le autorizzazioni regionali concesse per la installazione del terminale Muos, ha chiesto una audizione al Presidente della IV Commissione Ars on. Fabio Mancuso. “Ho chiesto una audizione – dichiara il sindaco Nicosia – perché non mi piace che sulle vicende cada il silenzio e per dare anche riscontro ed essere consequenziale alle posizioni assunte e al lavoro che svolgono i comitati No Muos. Fra l’altro, ho di recente ribadito tali posizioni nel corso della visita dell’ex assessore regionale Russo. Ora ho chiesto una audizione dei sindaci e dei rappresentanti dei comitati No Muos, all’on. Fabio Mancuso per chiedere all’Ars ciò che il Governo regionale non ha avuto il coraggio o la voglia di fare, cioè occuparsi dei pericoli del Muos e di approfondire studi e valutazioni tecniche ritenute insufficienti al momento della concessione delle autorizzazioni. Nel frattempo – scrive Peppe Nicosia sindaco di Vittoria – chiediamo di revocare o sospendere le stesse. Anche su questi temi misurerò il grado di impegno del Partito democratico”.

Lavori in via Roma Sgarlata del Pd: “Dei residenti si sono rivolti ai legali”

La delegata quartiere centro del partito democratico Alessandra Sgarlata lancia nuovamente l’allarme sui ritardi nei lavori di via Roma e sui disagi provocati dalla presenza del cantiere. “Si riscontrano, sempre più spesso, disagi per la mancata erogazione dell’acqua. Quel poco che arriva risulta essere sporca e piena di terra. Sarà perché viene chiusa per effettuare i lavori, sarà per le varie perdite delle condutture che diminuiscono la pressione dell’erogazione, sarà per altri motivi – spiega la Sgarlata – ma fatto sta che alcuni residenti hanno deciso di adire le vie legali contro il Comune di Ragusa per i danni subiti. I lavori procedono con evidente lentezza tra sostituzione delle condutture e posa delle basole, tanto che si presume un ritardo di 24 giorni rispetto all’originaria data della consegna il 27 agosto”.

METER CHIUDE LA SEDE DI RAGUSA

Parole forti quelle usate da don Fortunato Di Noto, il fondatore di Meter, associazione che da vent’anni lotta contro gli abusi e le violenze sui minori, ha pronunciato in piazza San Giovanni a Ragusa. L’assemblea regionale ha tagliato notevolmente il contributo, costringendo l’associazione a chiudere la sede di Ragusa, anche se il gruppo continuerà a lavorare. “Lo faremo qui, in questa piazza – ha detto il sacerdote che si è formato proprio nel capoluogo ibleo -. Non siamo qui per chiedere denaro, ma per far conoscere ai cittadini la situazione. La commissione Bilancio dell’Ars ha deciso, – ha continuato don Di Noto – nel silenzio generale di una maggioranza sorda e disattenta, di erogare un contributo di soli 63mila euro. Il governatore Lombardo ne ha promessi altrettanti – e di questo ne siamo fiduciosi -, ma da tre anni subiamo decurtazioni in silenzio. Ora è arrivato il momento di non tacere – ha detto ancora con Fortunato Di Noto -, non possiamo rimanere sempre spettatori della penalizzazione di risorse per infanzia, famiglia, persone deboli”. L’incontro è stato caratterizzato anche per la lettura del terribile racconto di una donna ragusana, che oggi ha una quarantina d’anni. Un racconto inserito nel libro “Abbiamo ritrovato la vita”, di don Fortunato. “Tutto – si legge nel volume edito dalla San Paolo – ha inizio intorno all’età di otto-nove anni. Mio padre comincia a rivolgere nei miei confronti particolari attenzione. Attenzioni inopportune, che non possono essere considerate le normali attenzioni di un padre nei confronti della figlia. Inizialmente trattasi di carezze intime, ben presto trasformatesi in richieste di reciproche carezze. Intorno ai dodici anni le sue richieste si fanno sempre più insistenti fino ad arrivare – si legge ancora nel libro di don Fortunato Di Noto – a rapporti sessuali completi… Non ricordo i dettagli degli abusi, non ricordo le sensazioni o le emozioni provate. Ricordo in maniera nitida il primo episodio, ma ho un’immagine confusa riguardo agli altri incontri con mio padre… Ho inoltre un’immagine molto confusa sul ruolo di mia madre in tutta questa vicenda… Preferisco credere – prosegue il racconto – che non si fosse mai accorta di nulla, fino a quella volta in cui è entrata nella stanza e ha assistito all’abuso… da quel momento, tuttavia, mia madre non ha mai parlato con me di ciò che era accaduto – si legge ancora nel racconto -, di ciò che aveva visto, quasi non le toccasse neanche intervenire nella situazione, quasi non fosse suo diritto prima che un dovere”. Una storia drammatica, che don Fortunato ha voluto che si leggesse, per ricordare che “queste cose”, possono accadere anche a Ragusa.

SANTA CROCE CAMERINA, LA MAGGIORANZA PERDE PEZZI

Una frattura annunciata, quella del consigliere comunale della lista civica “Il paese che vogliamo”, . Dopo le diatribe in campagna elettorale ha annunciato di costituire gruppo autonomo in seno al consiglio. Una posizione critica sulla vicenda legata al caro idrico. In una missiva inviata dal Ministero dell’Ambiente si chiede al Comune di relazionare sulle bollette idriche in città, che sono tra le più esose in Sicilia. “Su questa vicenda ho presentato un’interrogazione scritta – dice il consigliere comunale – che sarà discussa durante la prima seduta utile del consiglio comunale. Chiederò, in quella sede, al sindaco e alla giunta una relazione dettagliata sulla vicenda infinita legata al caro acqua. Chiedo di conoscere quali sono le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione ad affidare la manutenzione degli impianti idrici, presenti a Santa Croce, alla stessa ditta che ha realizzato gli impianti nela fascia costiera”, ha detto ancora il consigliere. Una frattura che rischia di compromettere l’alleanza che, tra mille difficoltà, era stata costruita. “Durante la campagna elettorale – spiega Giovanni Puglisi – mi hanno impedito di parlare nei comizi in piazza. Per questa ragione ho voluto spiegare le mie ragioni in un pubblico incontro, all’indomani delle elezioni, con i miei concittadini”.

LA FINE DELLA ZOOTECNIA RAGUSANA

Le aziende zootecniche chiudono e le vacche da latte vengono macellate. Una lunga fila, nello spiazzale antistante il macello, alla zona industriale della città di Ragusa. Solo nella giornata di mercoledì 250 capi sono stati macellati. Segno di una crisi devastante che ha colpito uno dei settori produttivi della provincia. C’è l’esigenza di reperire, da subito, la liquidità necessaria per pagare i fornitori. Con il prezzo del latte al ribasso, meglio chiudere e vendere gli animali ai commercianti. “E’ la fine di una storia antichissima – dice il presidente della Coldiretti, Mattia Occhipinti – di allevamenti che hanno fatto la storia di questa provincia. Con una vacca macellata si possono recuperare 600 euro che servono per pagare alcuni fornitori. Oggi la zootecnia, un tempo il fiore all’occhiello del sud est, non interessa più a nessuno. Il latte – dice ancora Occhipinti – viene svenduto e continuare a produrre per ricavare solo 33 centesimi al litro non ha alcun valore”. Parole di sfiducia di chi, della vertenza del prezzo regionale del latte, ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia. “Come organizzazione chiediamo al neo assessore regionale, Ciccio Aiello, di convocare le parti per trovare un’intesa di massima”, aggiunge Occhipinti. La trattativa sul prezzo regionale del latte, di fatto, è rimasta ferma al palo. Troppo distanti le posizioni tra gli industriali del latte e le cooperative. Nessun accordo, né tantomeno la volontà di trovare una soluzione in tempi brevi al problema. Il latte ragusano viene svenduto con un mercato libero, al migliore acquirente, con un prezzo che oscilla tra i 32 e i 33 centesimi al litro. “Siamo moderatamente fiduciosi – afferma il direttore della Coop, Salvatore Cascone -. Il prezzo in altre regioni segna un leggero aumento e questo sicuramente ci fa ben sperare ha detto ancora Cascone -. In questo momento le nostre aziende e i soci vivono un momento di grande difficoltà per il mancato accesso al credito e per i costi delle materie prime che sono in costante aumento”.

SCICLI, FINANZIATA LA TELEASSISTENZA PER GLI ANZIANI

La Regione siciliana ha destinato a Scicli 191 mila euro per un progetto di teleassistenza destinato agli anziani. A darne notizia è stato il sindaco di Scicli, Franco Susino. Mercoledì, il vicesindaco Pino Adamo si è recato a Palermo, presso l’assessorato regionale alla programmazione, dove, alla presenza dell’on. Orazio Ragusa, è avvenuta la firma del decreto. Il progetto era già stato dichiarato meritevole e ora è stato finanziato. Durante la scorsa legislatura l’intervento, finanziato nell’ambito del Pist, il Piano di Sviluppo Territoriale del comprensorio di Modica, e dei fondi della programmazione comunitaria 2007-2013, era stato seguito dall’assessore Giorgio Vindigni. Grazie al finanziamento accordato dalla Regione, sarà possibile la creazione di una rete che colleghi le strutture dislocate sul territorio sciclitano e l’utente, permettendo alle persone in stato di disagio di usufruire mediante piattaforma di teleassistenza di servizi a domicilio.

Ddl per la protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione all’amianto

L’on. Riccardo Minardo del Mpa si è fatto promotore in sesta commissione sanità del ddl n.846 recante norme in materia di protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione all’amianto. “Il ddl è composto da 13 articoli che mirano – ha dichiarato l’on. Riccardo Minardo – a fissare alcune certezze per i lavoratori esposti all’amianto in Sicilia. La legge fissa alcuni importanti articoli, tra cui la nascita di un Registro regionale degli esposti e un Registro regionale delle malattie correlabili all’esposizione all’amianto, l’istituzione della Commissione regionale sull’amianto e l’Osservatorio Regionale Amianto Sicilia presso l’Assessorato regionale della salute la Commissione regionale sull’amianto. Previsto altresì – ha detto ancora l’on. Riccardo Minardo – un fondo specifico regionale per contributi alle spese sanitarie dei soggetti colpiti, alle Aziende sanitarie e alle Associazioni per la realizzazione di progetti di ricerca sulla prevenzione primaria, secondaria e sul trattamento delle malattie correlabili all’amianto ed ai programmi di prevenzione”, ha concluso l’on. Riccardo Minardo del Movimento per l’Autonomia.

VITTORIA, FILIPPO CAVALLO E’ VICESINDACO

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha nominato assessore e vicesindaco Filippo Cavallo. “Apprezzo – dichiara il primo cittadino vittoriese – le posizioni espresse da Sel nei miei riguardi e ricambio la stima degli amministratori che mi hanno coadiuvato e che hanno lavorato bene in questi anni in seno all’amministrazione comunale. Pur tuttavia, capisco dalle loro posizioni che il percorso di confronto politico-programmatico non avrà evoluzione nell’immediato e – ha dichiarato ancora Nicosia -, non potendo più lasciare incompleta la giunta e ritenendo prioritario non bloccare la azione amministrativa, provvedo alla nomina di quello che sembra dare maggiori garanzie nei confronti dei cittadini, cioè Filippo Cavallo che, pur non essendo entrato da subito in Giunta, si è messo fin dal primo momento a disposizione della Città”.

AEROPORTO DI COMISO, LO STATO CHIUDE LE PORTE E NON LASCIA SPERANZE

Le risposte che si attendevano lunedì, dopo la presentazione del piano industriale dell’aeroporto di Comiso all’Enac, non ci sono state. Anzi, sostanzialmente, lo Stato chiude le porte all’aeroscalo ibleo e conferma la politica vessatoria e antimeridionalista contro la più grande occasione di sviluppo che la Sicilia sud-orientale abbia mai avuto. L’onorevole Pippo Digiacomo annuncia nuove battaglie: “Non rimane altro che proseguire la battaglia. E’ risultato evidente dal piano industriale che se la Soaco dovesse accollarsi i costi dei servizi per l’assistenza al volo in sette anni produrrebbe un deficit di 40 milioni di euro, il che vorrebbe dire il fallimento della società. Se, invece, lo Stato dovesse assorbire i costi in questione, subentrando alla copertura di 4,5 milioni che la Regione ha già garantito per i primi due anni, entro il terzo anno la società sarebbe in grado di raggiungere il “break even”. Il business plan ha inoltre evidenziato – scrive Pippo Digiacomo – come già al secondo anno di attività e con solo due partner (Alitalia e Ryanair), l’aeroporto di Comiso raggiungerebbe la quota di oltre un milione di passeggeri con l’incremento del prodotto interno lordo di un miliardo di euro. Il che vorrebbe dire un introito per lo Stato di 200/300 milioni di euro l’anno. Non si capisce quindi questo atteggiamento ostile, miope e vessatorio di uno Stato che da un lato rinuncia agli introiti che l’aeroscalo ibleo sarebbe in grado di produrre e dall’altro continua a garantire i servizi di assistenza al volo in aeroporti improduttivi e addirittura, in alcuni casi, già falliti da tempo. Offensiva – scrive Pippo Digiacomo – oltretutto l’idea della gestione in “Afis” (cioè senza controllori di volo) perché destinerebbe l’aeroporto ad un traffico residuale (come avviene ad esempio a Crotone o Pantelleria), con quattro/sei movimenti al giorno: cioè un impianto chiuso ancora prima di aprire, giacché nessuna società di gestione con costi fissi altissimi, si arrischierebbe ad implementare l’esercizio della struttura su un presupposto commerciale assolutamente fallimentare. Quindi appare chiaro – scrive Pippo Digiacomo – che ci sono due pesi e due misure e, in questo contesto, la battaglia per l’aeroporto di Comiso diventa la battaglia per il rilancio del Sud, penalizzato nonostante i continui proclami di rilancio e sviluppo. A questo punto, considerato che a nulla sono valse le proteste finora messe in atto procederemo ad una nuova clamorosa azione – annuncia Digiacomo – con l’occupazione dell’aeroporto internazionale di Fiumicino a Roma sabato 30 giugno, attorno alla quale chiameremo a raccolta tutte le forze politiche, sociali ed economiche di questa parte della Sicilia”.

SANTA CROCE, NESSUN AUMENTO DELLA TARSU

La tariffa sulla raccolta dei rifiuti, a Santa Croce Camerina, resta invariata. Nessun aumento della Tarsu, nonostante il servizio, tra le entrate e i costi, segna un disavanzo di ben 400 mila euro all’anno. Somme che saranno elargite dalle casse del Comune. “Una scelta coraggiosa e un messaggio politico ben chiaro – dice il sindaco Franca Iurato -: in assenza di trasferimenti dello Stato, non abbiamo voluto gravare, in un momento molto difficile per la economia delle nostre famiglie, sulle tasche dei nostri cittadini. Siamo convinti che il servizio dovrà essere migliorato in termini di qualità”. L’assessore alle manutenzioni e alla sicurezza, Rosario Pluchino, parla di una svolta epocale per il territorio. “Il servizio dovrà essere ampliato e migliorato anche nel territorio, vedi la fascia costiera, dove non viene effettuata la raccolta differenziata”, ha detto Pluchino. Un monito anche ai cittadini “affinché la raccolta venga effettuata in maniera puntigliosa e capillare” – aggiunge l’assessore Pluchino. Tra i provvedimenti adottati dalla giunta comunale, anche la revoca dell’ordinanza sindacale di installare manifesti di propaganda e quant’altro in piazza Vittorio Emanuele. “Ci saranno tre bacheche a disposizione dei cittadini e delle associazioni – spiega il sindaco Iurato -. Una bacheca istituzionale per le comunicazioni da parte del Comune, le altre due serviranno per le associazioni, i partiti o semplici cittadini”. Infine il ricorso al Tar, del candidato sindaco Giovanni Barone, la cui udienza è stata fissata per il 5 luglio. “Il comune non sarà chiamato in giudizio – aggiunge il sindaco -. Non vogliamo gravare con ulteriori spese sulle tasche dei nostri concittadini. La lista civica “Il paese che vogliamo” presenterà le proprie controdeduzioni”, conclude il sindaco Franca Iurato.

Seduta aperta del Coordinamento Sel

Il Coordinamento provinciale della Federazione di Ragusa di “Sinistra ecologia e libertà” è convocato in seduta aperta a compagni e compagne, tesserati e sostenitori, per giovedì 7 giugno alle ore 19 presso la sede di Corso Vittorio Veneto 125 a Ragusa. All’ordine del giorno: riflessioni sulla situazione politica attuale, in vista dell’Assemblea Regionale.

Tassati, tartassati… e pure dimenticati

I consiglieri comunali di Ragusa del gruppo di Italia dei Valori, Peppe Tumino e Salvo Martorana, hanno messo nero su bianco le loro considerazioni in merito ai comportamenti esecrabili dell’amministrazione nei confronti dei cittadini residenti nei quartieri e negli agglomerati periferici. “I residenti di contrada Pozzillo avrebbero tutte le ragioni per adottare la disobbedienza fiscale nei confronti del comune di Ragusa! Cittadini tassati e tartassati come tutti i ragusani, epperó loro sono pure dimenticati. Abusivismo, costruzioni selvagge, randagismo, rifiuti sparsi ovunque, mancanza di servizi di controllo da parte di Vigili Urbani e organi di Polizia, trasformano questo quartiere in terra di nessuno. Il problema più grave – sottolinea Italia dei valori – è la mancanza d’acqua. Pur pagando regolarmente il bollettino al Comune, sono costretti, i residenti di contrada Pozzillo, a chiamare il servizio privato al costo di 40 euro poichè rivolgersi con successo al Comune risulta impossibilie. Ma se Nello Dipasquale non è in grado di assicurare i servizi minimi ed essenziali come il rifornimento di acqua, perché i residenti di Pozzillo dovrebbero pagare ciò che non viene loro nè garantito nè fornito? Il Sindaco Dipasquale, – scrivono i consiglieri di IdV Tumino e Martorana – dopo avere svuotato dissennatamente le casse comunali durante il suo primo mandato, per trovare una scusa plausibile agli aumenti indiscriminati delle tasse, dal canone idrico alla Tarsu, dal servizio scuolabus ai servizi cimiteriali, dai buoni pasto scolastici all’addizionale comunale, scarica la responsabilità sui mancati trasferimenti regionali e statali. I cittadini, però, scrive Italia dei valori di Ragusa, valuteranno e ricorderanno al momento del voto”.

Dal Pdl al nuovo movimento

Dalle macerie del Pdl si tenta la ripresa non citando più Berlusconi ma puntando sui movimenti. Lo fa il deputato nazionale Nino Minardo a cui spetta l’arduo compito di contenere le fughe e di ricostruire qualcosa di credibile nel mondo dei conservatori. Dice Minardo: “Nei giorni a venire, abbiamo in agenda una serie molto serrata di incontri che ci porteranno a creare un movimento di pensiero che dia nuovo vigore alla visione dei partiti quali presidi di democrazia, e non – come sono diventati adesso – luoghi avulsi della realtà quotidiana. Io, e chi con me sta gettando le fondamenta di questo movimento di pensiero che vuole generare idee nuove e reali – scrive Nino Minardo – credo nella politica, diffido da chi crea movimentismo o a proprio uso e consumo o, ancor peggio, basato sul populismo spiccio che produce antipolitica di facciata utile solo a ingenerare fenomeni di disaffezione alle Istituzioni anche pericolosi, accelerando processi che disgregano il Paese. Nè vale rinnegare, oggi, la propria storia, la propria esperienza, il proprio vissuto; chi lo fa, non si rigenera ma diventa solo protagonista di un trasformismo che verrà duramente punito, a tutti i livelli, dall’elettorato. Chi non è orgoglioso del proprio passato – scrive Nino Minardo – non può aspirare al futuro ma si iscrive di diritto alla categoria degli opportunisti. I partiti hanno bisogno di rifondarsi, di rigenerarsi, di fare un bel bagno di umiltà, di capire che i cittadini li vogliono come punti di riferimento e non come elementi a se stanti ed autoreferenti. C’è bisogno che la politica – scrive Nino Minardo – affronti i problemi veri: la mancanza di lavoro, i dubbi del presente e l’incertezza del futuro. Chi cavalca la protesta, cerca l’onda per viaggiare più veloce ma non crea i presupposti per dare risposte; chi parla “contro”, esaurisce gli argomenti presto. Deve nascere una nuova stagione della politica, una nuova generazione che non è solo anagrafica ma di freschezza ideale e di proposta al di là dell’età”- conclude Nino Minardo.

SANTA CROCE, RICORSO ELETTORALE IL 5 LUGLIO L’UDIENZA AL TAR

Ricorso elettorale del candidato sindaco Giovanni Barone. L’udienza, dinanzi ai giudici dei Tar di Catania, in adunanza pubblica, è stata fissata il 5 luglio. Entro due giorni i giudici del Tar pubblicheranno la sentenza oppure, se la vicenda è estremamente complessa e necessita di ulteriori approfondimenti, sarà emanato il dispositivo. La controparte, in questo caso il sindaco Franca Iurato e la lista civica “Il paese che vogliamo”, ha 15 giorni di tempo per depositare le controdeduzioni. Il legale Alessia Giorgianni (del foro d Messina) del candidato sindaco Giovanni Barone nel ricorso elettorale presentato dinanzi ai giudici del tribunale amministrativo regionale di Catania, contesta anche il metodo adottato e le tante correzioni apportate sui verbali dei presidenti di seggio. Un risultato elettorale, con la vittoria di Franca Iurato, con soli tre voti di scarto, che potrebbe essere capovolto da una sentenza del giudici. 1222 i voti per Giovanni Barone candidato della lista “Noi Ci crediamo”, 1225 per Franca Iurato, della lista “Il paese che vogliamo”. La lista “Noi Ci crediamo” ha ottenuto 1360 voti di preferenza contro i 1338 della lista civica avversaria.

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