17-05-2024
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Archivio della categoria: Politica

SANTA CROCE, IL VENTO DEL CAMBIAMENTO DATI E NUMERI DEL VOTO

Il vento del cambiamento e un voto di protesta a chi, in questi dieci anni, ha governato Santa Croce. Il Pdl e il suo leader Innocemzo Leontini, dalle urne, ne escono con le ossa rotte, con il candidato Piero Mandarà, che conquista 979 voti superato dalla lista che tocca quota 1224. Giovanni Barone, sostenuto dall’amministrazione uscente, da Territorio, con il sindaco di Ragusa a dare man forte nei comizi elettorali, da Grande Sud, e dalla lista Noi Ci Crediamo, si è fermato a un metro dall’arrivo. Appena tre voti di scarto dal candidato Franca Iurato, sostenuta dal Movimento degli Agricoltori, dal Partito Democratico e dal Movimento delle autonomie, che conquista la sindacatura con una scalata inattesa: 1225 voti di preferenza pari al 27,40%, la lista ottiene 1338 voti. Barone ottiene 1222 voti pari al 27,34 per cento. La lista “Noi ci crediamo” risulta la più votata con ben 1360 voti. Poi l’architetto Giovanni Giavatto, una corsa da solo, contro “i giganti della politica”. La sua “invenzione”, la “Casa del popolo”, lo ha premiato con un risultato lusinghiero: 405 voti pari al 9,06%. La lista ha ottenuto 396 voti complessivi. L’altra “metà della sinistra”, città Futura, Italia dei Valori e Sel, si ferma a 639 voti pari al 14,30%. Dieci i consiglieri di maggioranza che sosterranno il sindaco Franca Iurato, cinque alle minoranze, in questo caso alla lista “Noi ci Crediamo”. Martedì mattina, nella sezione numero 1, l’adunanza dei seggi e la compilazione del verbale con la somma delle cifre individuali. Ultimato l’aspetto di carattere tecnico, la proclamazione del vincitore. I legali del candidato sindaco Barone stanno valutando il da farsi per un eventuale ricorso da presentare dinanzi ai giudici del Tribunale amministrativo regionale di Catania. “Ho voluto ringraziare i miei concittadini – spiega Barone – e questi straordinari ragazzi della lista civica “Noi Ci Crediamo” che hanno sostenuto un progetto innovativo per la città di Santa Croce. Un plauso speciale va rivolto a loro. Da domani tornerò al mio lavoro, al poliambulatorio, con lo spirito di chi ha lottato fino alla fine”. Non si scompone più di tanto neppure quando, alle 17.20, di lunedì pomeriggio, il candidato Barone, era in vantaggio, con i suoi fedelissimi pronti a brindare. “E’ una partita a calcio – aggiunge -: si vince o si perde. Abbiamo perso con grande onestà”. Il consigliere comunale uscente, Giorgio La Rosa, parla di un progetto politico innovativo per la città. “In pochi mesi abbiamo messo su questa macchina fatta di ragazzi e ragazze, tutti alla loro prima esperienza in politica, che hanno ottenuto un risultato storico: la lista più votata a Santa Croce”. I vincitori, il Partito Democratico, il movimento per le autonomie e gli agricoltori, cantano vittoria. “La coalizione è stata costruita per vincere con il sostegno degli agricoltori e dell’Mpa – aggiunge il capogruppo del Partito Democratico, Giansalvo Allù -. Un’affermazione del Pd che tanti davano per defunto e che ne esce fuori con un brillante risultato. Un encomio a tutti i candidati sindaco che sono stati rispettosi nei nostri confronti – ha detto ancora Allù -. Ai nuovi consiglieri comunali i migliori auguri”.

ELEZIONI SINDACI IN PROVINCIA DI RAGUSA 4 ELETTI E BALLOTTAGGI A SCICLI E POZZALLO

Nel comune di Scicli, dove hanno votato 15.825 elettori, pari al 72,28%, si va al ballottaggio tra il candidato del Terzo Polo Franco Susino, che ha ottenuto il 49,59 per cento dei voti, e il candidato del Pd, sostenuto dai partiti di sinistra, Armando Cannata che ha ottenuto il 31,18 per cento. A Pozzallo dove hanno votato 11.771 elettori pari al 69,11%, si va al ballottaggio tra Roberto Ammatuna, candidato del Pd, con il 36,60 % dei voti e Luigi Ammatuna, appoggiato dalla sinistra che ottiene il 36,35 %. A Santa Croce Camerina hanno votato 5.511 elettori pari al 72,48%. Vince a sorpresa per 3 voti Franca Iurato del Pd con 1225 voti pari al 27,39% che supera Giovanni Barone che si ferma a 1222 voti pari al 27,33 per cento; il candidato del Pdl Piero Mandarà, ottiene il 21,91 per cento dei voti. A Chiaramonte Gulfi dove hanno votato 5.543 elettori pari al 73,86%, è stato eletto sindaco Vito Fornaro, sostenuto dall’Api di Iano Gurrieri, che ha ottenuto il 36,8 per cento dei voti. A Giarratana è stato eletto il candidato del centro sinistra Lino Giaquinta, con il 70 per cento dei voti e a Monterosso Almo Paolo Buscema con il 50.09%.

CONSIGLIO PROVINCIALE

Martedì 8 maggio alle 17.30, nella sala consiliare del palazzo di viale del Fante, si tiene la seduta del consiglio provinciale. All’esame dei consiglieri alcune mozioni e ordini del giorno, sentenze e riconoscimenti di debiti fuori bilancio e la relazione semestrale del presidente della Provincia sull’attività svolta dal mese di gennaio al giugno 2011.

La protesta di Digiacomo per l’aeroporto di Comiso Il commento dell’ex sindaco Puglisi

Una protesta che avrebbe dovuto mettere in campo un paio di anni fa. Questo il pensiero del consigliere comunale Pasquale Puglisi a proposito della protesta dell’on. Pippo Digiacomo, che ha attuato uno sciopero della fame per richiamare l’attenzione del Governo nazionale sulla mancata apertura dello scalo. “La protesta ha comunque sortito qualche effetto: sembra che il Ministro delle Infrastrutture abbia promesso un incontro chiarificatore della situazione. C’è d’augurarsi, prima di tutto, che il ministro Passera nel valutare la questione riguardante l’apertura dell’aeroporto di Comiso tenga presente che la struttura è pronta; non metterla immediatamente in funzione – scrive l’ex sindaco di Comiso – equivale a buttare al vento 5-6 milioni di Euro e precludere qualche buona possibilità di rilancio produttivo della Sicilia Sud-Orientale. Il ministro deve anche tenere presente che questo aeroporto, sin dalla sua nascita, ha imposto alla comunità locale sacrifici, perdite non indifferenti (umane e di beni), rischi e rinunce: dalla sua costruzione, quando l’area più fertile dell’angusto territorio comunale fu sottratta all’economia locale perché l’Italia disponesse di una “sentinella sul Mediterraneo “, alla guerra, – sottolinea il consigliere de “La Torre” – con le tonnellate di bombe abbattutesi nella primavera del ’43 sulla popolazione inerme con morte, distruzione e cataste di ordigni inesplosi ovunque; infine l’istallazione delle testate nucleari, ancora rischi enormi, sconvolgimenti del tessuto sociale, con un territorio densamente popolato e carente di infrastrutture, costretto ad accogliere, dall’oggi al domani, cinquemila stranieri. Malgrado tutto, – aggiunge Puglisi – mai una reazione scomposta della popolazione locale. Quanto accennato dovrebbe aver convinto il Governo centrale che riconvertire la struttura militare per usi civili, come è avvenuto in molte parti d’Europa, metterla in produzione per stimolare lo sviluppo di un territorio pressoché dimenticato (altre comunità lottano per impedire la costruzione della linea Tav, noi non abbiamo neanche i treni a vapore!) è il minimo che si possa fare nei confronti di una popolazione – afferma il consigliere Puglisi – che ha sofferto in silenzio da ottanta anni a questa parte e vuole, e pretende di lavorare per migliorarsi. Chi scrive esprime anche l’auspicio che al promesso incontro, determinato dalla protesta dell’on. Digiacomo (cui in questo caso è andata la piena solidarietà dello scrivente), – sottolinea l’ex sindaco di Comiso – sia presente anche il sindaco, il quale avrebbe dovuto capire che di fronte agli interessi superiori della Comunità locale e della popolazione della cuspide sud-orientale della Sicilia (per non dire dell’intera Isola) non esistono stupidi pregiudizi e angusti interessi di bottega (che in ogni caso risultano dannosi alla vita di una Città); c’è il dovere istituzionale di sostenere uniti lo scopo, – conclude il consigliere Puglisi – così come oltre cinquanta anni fa, un’amministrazione di destra e un’opposizione di sinistra, uniti, hanno saputo contrastare l’idea di costruire un nuovo aeroporto a Gela”.

Le proposte del Pd per Marina di Ragusa

Anche il Pd lunedì mattina ha voluto partecipare alla conferenza di servizio convocata dall’amministrazione comunale presso la sede distaccata della delegazione della frazione rivierasca. “Il vicesindaco Giovanni Cosentini – scrive il Pd – si è però limitato ad elencare le attività di ordinaria amministrazione, noi, invece, abbiamo inoltrato una serie di proposte migliorative per la vivibilità di Marina. Abbiamo chiesto – dice Calabrese – che fine abbia fatto il piano spiaggia di cui non si parla ormai da anni, ma l’amministrazione non ha risposto. Abbiamo chiesto di provvedere in tempo alla messa in funzione del denitrificatore affinché non si arrivi al mese di luglio per scoprire, come lo scorso anno, che i filtri dello impianto non funzionavano. Abbiamo chiesto che fine abbia fatto il recupero dello stadietto di via delle Sirene annunciato dal sindaco da circa 6 anni ma, ancora oggi, totalmente abbandonato. Tra le proposte più importanti, – continua il Pd con Calabrese e Lauretta – abbiamo anche chiesto di dare il via alla differenziata in estate per garantire un tocco maggiore di vivibilità alla frazione. Abbiamo, inoltre, chiesto la pubblicazione di un’ordinanza che metta fine ai contrasti tra i commercianti e i residenti in alcune zone di Marina interessate alla movida. Abbiamo, poi, chiesto di potenziare il servizio di trasporto pubblico proponendo un accordo con il comune di Santa Croce Camerina al fine di potere permettere la nascita di una linea di bus urbano gratuito che trasferisca i villeggianti da Punta Secca a Marina di Ragusa evitando il riversarsi di migliaia di auto nel cuore della frazione del capoluogo. Abbiamo, inoltre, chiesto, – scrive il Pd – all’interno del porto turistico, l’attracco libero per coloro che vogliono usufruire della struttura per un solo giorno”. Infine il Pd ha annunciato battaglia sul fatto che il potabilizzatore che dovrebbe nascere al villaggio Camemi sulla sp 25 (con 5 anni di ritardo) non rispetta il volere del Consiglio comunale del tempo (era il 2007). Nei fatti si trattava di un progetto teso a distribuire acqua potabile in tutte le contrade a monte di Marina per un importo allora stanziato dal civico consesso pari ad un milione e mezzo di euro. “Oggi – conclude Calabrese – scopriamo che l’acqua arriva dalla diga, viene potabilizzata a Camemi e viene intubata direttamente a Marina bypassando le contrade. I residenti di Camemi, Gatto Corvino, Cerasella, Principe, Villaggio 2000 hanno diritto ad avere l’acqua potabile. Lotteremo per tale obiettivo”.

Caso differenziata a Ragusa La commissione trasparenza chiede l’audizione dell’assessore

La commissione Trasparenza del Comune di Ragusa si è riunita per approfondire la documentazione ricevuta da un rappresentante sindacale dei lavoratori del servizio di igiene ambientale. Il consigliere Gianni Lauretta, presidente dell’organismo consiliare, afferma che dalla disamina dei documenti in questione, corredati da materiale fotografico, il quadro generale non sembra dei più tranquilli. “Anzi, lo stesso – aggiunge Lauretta – fa preoccupare parecchio i componenti della commissione in quanto, per come abbiamo potuto constatare, si evidenzia una carenza nella gestione dei centri comunali di raccolta e della raccolta differenziata avviata in città. Ad ogni modo, le preoccupazioni e le perplessità hanno spinto la commissione, proprio nell’ottica di chiarire ogni dubbio, a chiedere all’unanimità l’audizione dell’assessore e del dirigente in merito a quanto sta accadendo. Sarà approfondito il capitolato ed il contratto in itinere – aggiunge Lauretta – per superare quelle problematiche non chiare nella gestione del servizio di igiene ambientale. Chiederemo di essere messi a conoscenza della reale situazione della raccolta differenziata e dei costi del servizio. Tutto ciò per una maggiore trasparenza”.

Legge su Ibla Il Pd: “Accolte le nostre proposte”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ragusa, nell’ultima seduta consiliare, ha votato in modo compatto la delibera sulla rimodulazione del piano di spesa della legge su Ibla. “Abbiamo inteso privilegiare -sostiene il capogruppo Alessandro Tuminola politica del bicchiere mezzo pieno, avendo, tra l’altro, viste accolte varie proposte elaborate dal nostro partito nel corso degli ultimi anni. Mi riferisco alla proposta storica del Pd di aumentare la somma a disposizione dei privati per la ristrutturazione di tetti e facciate. E ci piace altresì ricordare l’iniziativa concernente l’istituzione del parco cittadino – aggiunge Tumino – nella vallata Santa Domenica e nella cava Gonfalone”. Nella rimodulazione ci sono anche somme per il rifacimento della rete idrica in alcune vie di Ibla già oggetto di una raccolta di firme sostenuta da un consigliere di quartiere e di una interrogazione al Consiglio comunale del gruppo consiliare del Pd. “E’ ovvio – chiarisce Tumino – che numerose sono le criticità emerse nel dibattito e che per primi, noi del Pd, abbiamo sollevato. Mi riferisco, intanto, alla giacenza, almeno a giudicare dal Piano triennale che arriverà prossimamente in aula, di oltre 14 milioni di euro della 61/81, somme ancora non spese. E ancora alla destinazione di somme a privati proprietari di palazzi beni Unesco, per i quali abbiamo strappato l’impegno alla stesura di un regolamento per un utilizzo ragionato delle suddette risorse economiche. Ci auguriamo anche che i 190.000 euro per l’edilizia residenziale pubblica – conclude Tumino – siano utilizzati per la ristrutturazione di qualcuna di quelle case di cui il Comune è proprietario e che possono, seppur in minima parte, alleviare il fabbisogno di alloggio per le fasce meno abbienti della nostra comunità cittadina”.

RAGUSA, TERMINAL DEI BUS SENZA SERVIZI

Manca una sala d’attesa, una pensilina ampia e confortevole e servizi igienici che siano efficienti nella stazione dei bus di via Zama a Ragusa. Per i tanti viaggiatori in attesa una vera e propria odissea. “I servizi igienici sono rinasti aperti solo pochi giorni – racconta Viviana Carnemolla, una giovane studentessa -, poi improvvisamente li abbiamo trovati chiusi. La cosa più strana è che in un terminal dove transitano ogni giorno centinaia di persona – continua la studentessa -, non esiste una sala d’attesa ampia che possa accogliere un buon numero di viaggiatori”. Per i tassisti ragusani che espletano il loro servizio il terminal è un pessimo biglietto da visita per la città di Ragusa. “Non essere riusciti a realizzare un terminal dei bus con tutti i servizi necessari sembra davvero strano – afferma Giuseppe Cassarino, uno dei tassisti in sosta al terminal -. Dopo tante ore di viaggio i cittadini hanno l’esigenza di andare in bagno. E’ davvero un peccato che il terminal sia ridotto in pessimo stato senza una sala d’attesa – continua Cassarino – e con una biglietteria che apre solo pochi minuti prima della partenza del bus”. Il consigliere comunale di Idv, Peppe Tumino, parla di una vicenda paradossale. “Nel mese di novembre ho presentato un’interrogazione su questa assurda storia – afferma l’esponente di Italia dei Valori -. Con nostra sorpresa l’amministrazione ha riaperto i bagni dopo vari rimpalli di responsabilità tra i vari uffici competenti. Dopo poche settimane i bagni sono nuovamente chiusi. Sono stato contattato da un consigliete provinciale di Brindisi, in vacanza con la famiglia a Ragusa, che ha elogato la città ma è rimasto basito di fronte al terminal del bus dove mancano i servizi minimi essenziali”. Angelo Corallo è il titolare di una delle attività commerciali che si trovano ubicate accanto al terminal. “Siamo disponibili a siglare una convenzione con il Comune e a riaprire i servizi igienici – dice Corallo -. Putroppo dobbiamo registrare la totale indifferenza di fronte ad una vicenda assurda e vergognosa per una città patrimonio dell’Unesco. I viaggiatori, e sono migliaia ogni giorno, devono usufruire dei servizi igienici dei locali commerciali”.

COMUNE DI RAGUSA: ACQUA, CIMITERI, IMMONDIZIA, STA PER SALTARE TUTTO

Era la cittadina meridionale più onesta, più efficiente, più pulita. Non sembrava sino a qualche anno fa di vivere di fronte all’Africa. Non è solo la crisi a deteriorare i servizi, ma soprattutto la condotta politica amministrativa di Nello Dipasquale che ha trovato un sistema sano ora andato a pezzi per colpa di una gestione clientelare ed ottusa. Le denunce ci sono state eccome, tutti sapevano che contenitore fossero le ditte che curano l’acqua, i cimiteri, la raccolta dell’immondizia. Ci sono state denunce degli ambientalisti e della stampa, riguardo le ditte Pegaso (acqua e cimiteri), e Busso (rifiuti) ma tutto è rimasto sepolto perchè il potere del sindaco riusciva a far sembrare normale un sistema malato, annientando sia il giudizio dei cittadini, sia la capacità logica di dimostrare pratiche poco ortodosse che oltre Ragusa sono oggetto di scandalo. Tutto ha un tempo, anche la cattiva politica. Basta niente: il caso, un po’ di ostinazione, i nervi a fior di pelle di chi sa di correre sul filo del rasoio. In sole 24 ore il tappo è saltato. Un operaio della ditta Busso, lo stesso che qualche giorno addietro con filmati e documenti raccontava della finta raccolta differenziata, è stato licenziato per motivi disciplinari. Si legge nel licenziamento: “violazione di ogni più elementare dovere di fedeltà e riservatezza… ha danneggiato la società esponendola a rischi di sanzioni e azioni di risoluzione contrattuale”. Insomma, non doveva parlare, non doveva raccontare, nè filmare, come viene mischiata l’immondizia dopo gli sforzi dei ragusani a differenziare. La cosa ancor più grave è che dentro la Busso tutti i “quadri” dirigenziali e intermedi formatisi dai tempi della Saspi, gente che ne capiva di rifiuti e che sapeva tenere la città pulita, sono stati messi da parte; decide tutto il padrone e qualche fedelissimo operaio sindacalizzato che offende la storia e l’onorabilità della Cgil divenuto sindacato a uso, consumo e servizio del titolare della ditta e del disinteresse colpevole e complice del Comune. Colpe e complicità che emergono con nettezza anche tra Comune e ditta Pegaso. Tre ditte – Leonardo, Monti Iblei, Aurora – dopo una serie infinita di reclami e impugnative – rimasti senza risposta – inoltrati dalla Lega delle cooperative e da varie ditte che si ritenevano danneggiate dall’andazzo delle aggiudicazioni, hanno inviato al Comune di Ragusa un invito ad adottare “comportamenti legittimi e trasparenti” riguardo le nuove gare indette per i servizi idrici segnalando gravissime violazioni nei rapporti con la Pegaso. Sono i fatti che abbiamo tentato di ricostruire in questi anni: assunzioni dei parenti dei politici, 170 mila euro trattenuti illegittimamente dalla cooperativa e mai tornati indietro, aggiudicazioni avvenute con ribassi doppi dalle aggiudicazioni precedenti, palesi inadempimenti nei servizi e ciononostante partecipazione ai nuovi appalti, una determina dirigenziale – redatta il 15 giugno 2011 – e poi sparita, in cui si disponeva la rescissione del contratto, proroghe in cui si beneficia di prezzi più remunerativi rispetto al primo appalto. Roba da far rizzare i capelli per aria, roba da prima pagina, roba che da noi non suscita nè allarme, nè preoccupazione, nè inchieste. Sembra, però, che i tempi sonnacchiosi dove i gendarmi si trastullano nella quiete della piccola grande Ragusa siano destinati a finire. Riguardo la gara sul sollevamento e la distribuzione dell’acqua, la “diffida” annuncia che sarà tutto riferito all’autorità giudiziaria. Sono i grandi appalti quelli che stanno per saltare, si tratta della tenuta primaria di questa città abbandonata da un sindaco che crede di giocarsi la sua più grande partita a fianco di Zamparini, e che tiene comizi a Santa Croce perchè questo territorio non gli basta più.

Ragusa: La truffa della raccolta differenziata Legambiente chiede le dimissioni di sindaco e assessore

“La denuncia di un operaio di un sindacato autonomo alla commissione trasparenza del comune di Ragusa corredato da foto e filmati (watch?vFcLOlb8p RN0) conferma quanto sostenuto da Legambiente in questi ultimi anni”. Lo dice, a ragione, Legambiente che così continua: “La raccolta differenziata a Ragusa non solo è mal gestita, ma, come testimonia il video, è una truffa a danno di quei cittadini che con alto senso civico tutti i giorni dividono diligentemente i rifiuti convinti di fare un atto a difesa dell’ambiente. Invece la ditta, evidentemente per risparmiare, rimette insieme umido, carta, vetro, plastica separati dai cittadini, per smaltirli in discarica aumentando l’inquinamento e costi. Nonostante i fatti – dice Legambiente – siano da tempo di dominio pubblico, tutto ciò avviene senza che l’Amministrazione Comunale, muova un dito, anzi invece di multare la ditta e farsi ridare da questa i due milioni di euro che deve al comune, aumenta la tassa ai cittadini e ha minacciato di querela Legambiente perché denuncia i fatti. Ciò che è avvenuto, e che presumibilmente avviene ancora oggi, spiega anche perché la raccolta differenziata a Ragusa – scrive Legambiente – non ha mai superato il 14% (dati Ato del 2011) ed è sempre stata sotto il risultato del 2007 ultimo anno di gestione di Ibleambiente. Di fronte a questa situazione l’unica cosa dignitosa che dovrebbero fare l’Assessore all’Ambiente ed il Sindaco di Ragusa – conclude Legambiente – è quella di dimettersi immediatamente”.

IL LICENZIAMENTO DELL’OPERAIO DELLA DITTA BUSSO, UNO SCANDALO PER ITALIA DEI VALORI

Il coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, sulla mancata raccolta differenziata a Ragusa così si esprime: “I filmati che in questi mesi si sono susseguiti su web e nei quali si vede che la raccolta parte differenziata e si conclude indifferenziata e per ultimo quello presentato in Commissione trasparenza al Comune di Ragusa sono solo la conferma di tutto ciò che in questi anni e un anno fa, in apposita conferenza stampa, abbiamo denunciato. Uno scandalo! Nessuno degli obiettivi imposti tra l’altro dalla normativa sulla raccolta differenziata – scrive Giovanni Iacono – sono stati raggiunti dal Comune di Ragusa e tantomeno i “fantastici” obiettivi promessi in campagna elettorale. Aspetto di vedere da quale parte sta il Sindaco di Ragusa e nell’attesa preannuncio – dice Giovanni Iacono di Italia dei valori – una nuova nostra conferenza stampa per la settimana prossima.”

Proposta di legge di Nino Minardo sulla riqualificazione dei centri storici

Tutto il mondo invidia la bellezza dei nostri centri storici: i borghi italiani con i suoi centri storici sono luoghi pittoreschi, ricchi di cultura, di monumenti e di opere d’arte. E’la premessa che fa Nino Minardo, deputato nazionale del Pdl, per comunicare la presentazione di una proposta di legge per salvare dal degrado i centri storici. Scrive Minardo: “La riqualificazione, a causa della scarsità delle risorse pubbliche e private, ha interessato esclusivamente porzioni di tessuto urbano particolarmente pregevoli con popolazione pari o inferiore a 5 mila abitanti e alle unioni di comuni fino a 5 mila abitanti. La proposta di legge che ho appena presentato – spiega Nino Minardo – si pone l’obiettivo di interventi per il recupero urbanistico ed architettonico, la tutela e la riqualificazione dei centri storici per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti; includendo, quindi, quei centri che fino adesso sono stati esclusi anche dai finanziamenti europei che per molte città, soprattutto del Mezzogiorno, hanno rappresentato una valida risorsa di recupero edilizio. Tale proposta, inoltre, – continua Nino Minardo – in un momento di profonda crisi economica come quello attuale, permetterebbe la ripresa economica dell’artigianato locale e delle piccole imprese, incentivando l’utilizzo di materiali tipici locali e consentirebbe di valorizzare le tradizioni artigianali proprie della cultura storica di ciascun luogo. Nello specifico, ai comuni spetterebbe predisporre, mediante un apposito bando, un elenco delle aziende ed esercizi commerciali in grado di effettuare gli interventi, individuare le zone di particolare pregio all’interno delle quali effettuare gli interventi di risanamento e conservazione del patrimonio edilizio da parte di soggetti privati, la manutenzione straordinaria, da parte dell’ente locale, di beni pubblici già esistenti, e il consolidamento statico ed antisismico degli edifici storici. Il progetto di legge – conclude Nino Minardo – prevede oltre l’applicazione ai privati delle detrazioni fiscali, un’ulteriore detrazione pari al 15% sull’utilizzo dei materiali tipici locali ed il rilascio agli aventi diritto degli atti che certifichino la conformità alla normativa”.

Consiglio provinciale Approvato l’ordine del giorno per la difesa della democrazia col voto elettorale popolare per le Province

Il consiglio provinciale ha discusso l’ordine del giorno bipartisan (firmatari Barone, Colandonio, Di Paola, Mandarà, Galizia) sulla difesa della democrazia locale col mantenimento delle Province come ente intermedio e non come ente di secondo livello. Il consiglio ha ritenuto, alla stregua di diversi giuristi, che la legge di riforma delle Province inserita nel decreto Salva Italia non sia conforme con quanto previsto dagli articoli 1 (sovranità popolare), 3 (parità), 48 (elettorato universale) e 51 (diritto di accedere a cariche politiche) della Costituzione; pertanto, ha ribadito la validità della Provincia come ente intermedio, non solo perché in netto contrasto con i fondamentali e fondanti precetti costituzionali ma anche perché non rispondente a quelle esigenze di riduzione dei costi, invece dichiaratamente poste a suo esclusivo fondamento. L’ordine del giorno è stato votato all’unanimità con l’astensione di Ignazio Nicosia.

ULTIMO GIORNO DI CAMPAGNA ELETTORALE

Ultime schermaglie elettorali, poi, a mezzanotte di venerdì il silenzio. Saranno 7550 gli elettori, a Santa Croce, chiamati ale urne domenica 6 e lunedì 7 maggio: 3726 gli uomini e 3823 le donne su una popolazione residente di 8481 cittadini secondo i dati del precedente censimento. Venerdì sera, in piazza Vittorio Emanuele, i comizi con gli appelli dei cinque candidati. La chiusura, alle 22, spetta, secondo il sorteggio, alla lista Città Futura che avrà a disposizione un’ora per convincere gli elettori. Cinque i candidati, come detto, e settantacinque i consiglieri designati dalle liste che sostengono i sindaci. La lista civica “Tutti per Santa Croce”, affiancata dai Cristiano Riformisti, dal movimento Ips e dalla consulta territoriale di Casuzze sostiene la candidatura di Piero Mandarà. Due gli assessori designati: Lidia Caggia e Giovanna Nicolini, La lista “Città futura”, che include Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori e Città Futura, sostiene la candidatura di Salvuccio Caruso, gli assessori designati sono Manlio La Ciura e Lino Balistrieri. La lista civica “Il paese che vogliamo”, sostenuta dal Movimento delle autonomie, dal Pd e dal movimento degli agricoltori, ha come candidato sindaco Franca Iurato, ex segretaria cittadina del Pd ed espressione della società civile. Tre gli assessori designati: Finella Mazza, Ciccio Corallo e Rosalba Varcadipane. L’architetto Giovanni Giavatto, altro candidato sindaco, è sostenuto da Sicilia Vera e Giavatto sindaco. Due gli assessori designati: Vincenza Di Martino e Daniela Iurato. La lista civica “Noi ci Crediamo”, affiancata da Territorio, Grande Sud, Udc, Cantiere popolari e Noi ci Crediamo, ha come candidato sindaco Giovanni Barone, espressione dell’Udc e presidente del consiglio comunale uscente. Tre gli assessori designati: Eugenio Malaspina, Carmelo Portelli e Gaetano Pernice.

Provincia, insediato il nuovo segretario generale Ignazio Baglieri

Si è insediato mercoledì il nuovo segretario generale della Provincia Regionale di Ragusa. Si tratta di Ignazio Baglieri, proveniente dal Comune di Modica, che ha preso possesso del suo nuovo ufficio e nel corso di una breve riunione col presidente della Provincia è stato presentato ai 12 dirigenti dell’Ente di viale del Fante. Il presidente Antoci, oltre a porgergli il saluto di benvenuto, si è dichiarato certo dell’impegno del neo segretario al servizio della Provincia potendo contare anche sulla disponibilità di tutti i dirigenti, come ha rimarcato nel suo intervento il direttore generale Salvatore Piazza, che ha passato a Baglieri il ‘testimone’ della segreteria generale.

Inaugurata la nuova rotatoria di contrada Ponte

Inaugurata la rotatoria di contrada Ponte sulla S.p. 3 Sottochiaramonte-Acate, la cui realizzazione ha avuto un costo di 825 mila euro. E’ stato il presidente della Provincia Franco Antoci insieme all’assessore alla Viabilità Salvatore Minardi ad inaugurare la rotatoria, inserita tra le priorità amministrative della Giunta provinciale. Alla inaugurazione era presente anche il vice sindaco di Chiaramonte Gulfi, Giovanni Nicosia, e i rappresentanti dell’Associazione Italiana familiari e vittime della strada e dell’Associazione “Freedom” di Vittoria, da tempo impegnati nella sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale. I lavori, eseguiti dall’impresa Bono di Montelepre, hanno permesso la trasformazione dell’intersezione della strada provinciale con alcune strade vicinali in una rotatoria a raso che rende più sicuro l’incrocio. I lavori hanno interessato, oltre alla sistemazione delle aree agli incroci con realizzazione di cordoli-aiuole, di isole spartitraffico e del relativo impianto di illuminazione, anche l’omogeneizzazione degli standard prestazionali della rete, adeguando la larghezza della carreggiata ai valori richiesti dalla norma, l’installazione di dispositivi laterali di ritenuta e il rifacimento dell’impianto segnaletico orizzontale.

Consiglio Provinciale di Ragusa Commemorato La Torre

Il Consiglio Provinciale in apertura della seduta del 30 aprile ha commemorato Pio La Torre a trent’anni dalla sua uccisione con un minuto di raccoglimento. Successivamente è stato incardinato il conto consuntivo 2011. L’atto è stato votato a maggioranza, mentre il rinvio del consiglio al 10 maggio alle ore 16, per la definitiva approvazione del conto consuntivo, è stato votato all’unanimità.

NO ALLA TARSU PER I GARAGE

Il capogruppo Tumino del Pd al Comune di Ragusa ha presentato una interrogazione per chiedere l’esenzione della Tassa sui rifiuti dei garage. “Il decreto legge 507/93 – scrive Alessandro Tumino – istitutivo della Tarsu, all’articolo 62 comma 2, recita che non possono essere soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettiva condizione di non utilizzabilità nel corso dell’anno. E, ancora, la circolare n.95 del giugno 1994 della direzione generale fiscalità locale ha chiarito che devono considerarsi esclusi dal calcolo della superficie rilevante per l’applicazione della Tarsu quei locali il cui uso è del tutto saltuario ed occasionale e nei quali comunque la presenza dell’uomo è limitata temporaneamente a sporadiche occasioni e ad utilizzi marginali”. Tenuto conto anche di alcune sentenze della commissione tributaria regionale, il Pd ha chiesto all’Amministrazione comunale di adoperarsi “affinché al cittadino, già gravato da una tassazione locale non indifferente, venga risparmiata anche la tassa sui locali garage adibiti di norma alla custodia di auto e moto, considerato che, tra l’altro, il nostro regolamento prevede anche un costo suppletivo per quei garage che sono allocati lontano dalla propria abitazione”.

Aeroporto di Comiso, continua lo sciopero della fame di Pippo Digiacomo, e finalmente qualcosa si muove

Forse sta servendo per il nostro territorio la protesta del deputato regionale del Partito democratico Pippo Digiacomo che ha iniziato il sesto giorno di sciopero della fame per attirare l’attenzione sul ritardo nell’apertura dell’aeroporto di Comiso, già completato. Il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani comprendendo e condividendo le ragioni della protesta è intervenuto. Lo comunica il Pd di Comiso che scrive: “Una nostra delegazione ha incontrato Bersani, ad Agrigento, per consegnarli una lettera, sottoscritta da Gigi Bellassai e dal segretario provinciale Salvo Zago, nella quale, oltre a manifestare la piena solidarietà e l’appoggio convinto all’on. Digiacomo da parte di tutto il partito cittadino, si chiede a Bersani di intervenire autorevolmente presso il governo Monti per spronarlo a darci una data certa sull’apertura dell’aeroporto di Comiso e mettere fine, così, alla grave (e pericolosa) forma di protesta condotta dal nostro deputato regionale. Il segretario Bersani, dopo avere abbracciato Gigi Bellassai (e con lui idealmente tutto il Pd di Comiso) non solo si è detto vicino a Digiacomo, ma ha preso impegno di sentire prestissimo il ministro Passera per definire con lui la questione dell’aeroporto di Comiso e far pervenire a Comiso, nel breve volgere di qualche giorno, notizie certe e confortanti. Una nota di amarezza, – scrive il Pd – però la vogliamo evidenziare. Mentre il Partito Democratico, a qualsiasi livello politico e istituzionale si sta impegnando senza riserve e con determinazione affinché l’aeroporto apra il più presto possibile, dall’altra parte, dal fronte del sindaco Alfano, sembra che la questione non interessi; sembra che sia stata gettata la spugna e, con essa, le speranze e le aspettative di migliaia di donne e uomini, di centinaia di imprese e attività commerciali, che aspettano con ansia che questo aeroporto, già pronto, inizi le sue attività e, in questo momento di grave crisi, dia al nostro territorio una possibilità di riscatto e sviluppo e crescita. Ci coglie una certa tristezza se pensiamo che per l’inettitudine di questa amministrazione comunale – scrive il Pd di Comiso – abbiamo perso almeno 3 anni, riducendoci a sollecitare un intervento nazionale oggi – oggi che il governo Monti, per riparare ai danni del governo Berlusconi e della malapolitica tutta, è costretto a chiedere agli italiani lacrime e sangue – quando, invece, se fosse stato fatto tutto per tempo, se il sindaco Alfano ci avesse creduto davvero, avesse amato l’aeroporto come lo amiamo noi, oggi avremmo la struttura aperta e attiva. Incrociamo le dita – conclude il Pd di Comiso – e speriamo che l’intervento di Bersani, pure se si incastona in un momento storico ed economico poco propizio, sia prodromico della tanto attesa buona novella”. Intanto tramite un documento consegnato brevi manu dal presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, anche il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa (al quale aderiscono più di trenta tra le più importanti associazioni del mondo del lavoro, del sindacato, dei consumatori, del mondo cattolico, delle cooperative, del commercio e dell’artigianato) ha manifestato la sua condivisione e il suo apprezzamento nei riguardi della protesta dell’on. Digiacomo, “il quale, per dare un futuro al nostro territorio, alle nostre imprese e alle nostre famiglie, vuole risposte certe e chiare sul giorno di apertura dell’aeroporto di Comiso”. Molte le visite di solidarietà a Digiacomo che staziona con un camper dentro la struttura aeroportuale. Anche il Questore Filippo Barboso si è recato presso l’areoporto per esprimere a Digiacomo la propria solidarietà.

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