17-05-2024
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Archivio della categoria: Politica

LEGGE SU IBLA, COME OGNI ANNO SCATTA L’ALLARME

Puntualità svizzera alla Regione Siciliana quando si parla di tagliare la legge speciale su Ibla. Uno spauracchio che ogni anno procura uno stato di agitazione, e conseguente movimento, dei deputati della provincia ai quali va il merito di avere sempre trionfato portando a casa la legge anche se sfoltita di molto. Chissà cosa accadrà questa volta considerata la gravità della crisi; nel frattempo i partiti iniziano a scuotersi, a partire dall’Udc di Ragusa che scrive: “In merito alle notizie di queste ultime ore che non vedrebbero l’inserimento dei fondi della legge su Ibla all’interno della finanziaria della Regione, l’assessore Migliore, il capogruppo Angelica, i consiglieri Morando e Fidone e il segretario comunale dell’Udc, Brinch, non possono non esprimere rammarico e preoccupazione per una storia che oramai va avanti da qualche anno. Riteniamo inaccettabile il modo in cui il Governo regionale tratta la nostra città e soprattutto il modo in cui pensa di gestire e programmare le risorse disponibili. I fondi della legge 61/81 pari a quasi 5.000.000 di euro, non possono diventare – scrive l’Udc ragusana – merce di scambio o addirittura ricatto politico. Sappiamo benissimo che queste somme sono necessarie e indispensabili per portare avanti opere pubbliche ed investimenti. Riteniamo saggia la scelte del nostro partito di rimanere fuori da questo Governo che non riesce a guardare oltre i propri interessi politici. Vogliamo intraprendere con urgenza un’interlocuzione con il nostro deputato regionale on. Ragusa e con il nostro segretario regionale senatore D’Alia per concertare insieme una strategia che possa evitare il pericolo di perdere queste somme”.

Nomina nuovo cda della Vittoria Mercati srl

Il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha proceduto all’individuazione dei componenti del nuovo Consiglio di amministrazione della Vittoria Mercati srl. Per la presidenza è stato scelto Salvatore Garofalo, mentre gli altri due componenti sono Filippo Tuttobene e Carmelo Criscione. “Vi è l’esigenza – dichiara Nicosia – di riavviare con urgenza il processo di trasformazione della gestione del mercato ortofrutticolo di Vittoria, anche alla luce delle recenti vicissitudini della struttura mercantile. Avevo chiesto ai partiti una forte compartecipazione politica per rilanciare la gestione del Mercato e mi sono state fornite indicazioni che ritengo validissime e di altissimo spessore. Il nuovo Cda – conclude il sindaco – dovrà assicurare una conduzione politica orientata al rispetto della legalità e al rilancio della competitività del Mercato e dei prodotti ortofrutticoli”.

Problematica amianto. Al vaglio diverse iniziative

La Provincia sta analizzando la possibilità di raccogliere e smaltire rifiuti, contenenti amianto, all’interno dei perimetri urbani dei dodici comuni iblei. “Dopo l’incontro avuto con i rappresentati dello Spresal, dell’Arpa e dell’Ato Ambiente – spiega Giovanni Scucces, assessore provinciale al Territorio, ambiente e protezione Civile – è stato deciso di affrontare il fenomeno all’interno della città, in modo da iniziare a ridurre i casi di abbandono su tutto il territorio provinciale. Pertanto, stiamo discutendo la possibilità di avviare attività di raccolta e smaltimento, – spiega Scucces – alla stregua di altre province che grazie alla fattiva collaborazione delle imprese locali hanno potuto ottenere ricadute positive in termini economici, e soprattutto sono riuscite a tutelare la salute dei propri cittadini e di tutto il territorio”.

Servizi sociali al Comune di Comiso. La denuncia del Pd: “Accesso sempre più limitato agli utenti”

Con un’ordinanza sindacale firmata dal sindaco Alfano viene fortemente limitato l’accesso agli uffici delle Politiche sociali e della famiglia, al Comune di Comiso. Gli utenti potranno accedere ai servizi solo due giorni alla settimana, e solo in una specifica fascia oraria. Secondo gli esponenti del Pd cittadino, questa drastica riduzione della fruizione da parte dell’utenza è una “delle ultime farneticazioni amministrative di un sindaco ormai alla deriva”. La chiusura negli altri giorni della settimana è stata motivata dall’esigenza degli uffici di potere espletare il lavoro, senza la presenza del pubblico, e in condizioni più sicure. Inoltre l’ordinanza prevede la presenza di un vigile urbano. “Se non addirittura di agenti di Ps sostiene il Pd – e pensare a una madre che chiede sussidio per il latte del figlio, come ad una minaccia per i dipendenti, o a un anziano che ha bisogno di assistenza o a un disoccupato che chiede aiuto, come ipotetici focolai di violenza, non ci fa sorridere – sottolineano gli esponenti del Pd -. Ricordando 10 anni di amministrazione di centro sinistra, potremmo fare un interminabile elenco di tutti gli atti veramente preoccupanti a danno dei dipendenti e dei beni del Comune: eppure, mai si è chiusa la porta degli uffici in faccia ai più bisognosi”.

AGRICOLTURA IN GINOCCHIO. L’ASSESSORE D’ANTRASSI A RAGUSA

Stato di calamità naturale per il versante sud della Sicilia. L’ondata di maltempo dei giorni scorsi ha devastato il comparto agricolo ragusano. La giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo ha firmato il decreto. Si attende il fascicolo con le segnalazioni dei danni, raccolte dai funzionari dell’ispettorato e della condotta agraria, per delimitare le aree colpite. Sono 520 le segnalazioni pervenute fino ad oggi negli uffici dell’ispettorato all’Agricoltura di Ragusa di cui 670 ettari di colture in produzione e 650 di aziende o strutture serricole danneggiate. I danni sono ingenti, pari all’80 per cento della superfice, non solo alle colture ma anche alle strutture: serre e caseggiati rurali letteralmente divelti dalla furia del vento. L’assessore regionale all’agricoltura Elio D’antrassi ha voluto incontrare i sindaci del territorio e le organizzazioni agricole per fare il punto della situazione. Nel corso del confronto svoltosi all’Ispettorato all’Agricoltura, alla presenza del dirigente Giorgio Carpenzano, il rappresentante della giunta Lombardo ha illustrato le misure che il Governo isolano intende adottare. “Siamo ben consapevoli dei danni subiti da centinaia di aziende, la maggior parte delle quali non coperte dalla polizza assicurativa – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste -. Si tratta di stabilire se si tratta di eventi naturali o straordinari. Noi siamo convinti che i danni patiti dalle aziende ragusane rientrino nella casistica degli eventi straordinari”. Le organizzazioni agricole chiedono un intervento straordinario per salvare dal collasso il comparto, sollecitano il blocco immediato di tutti i pagamenti Inps, esposizioni bancarie e tasse e l’annullamento di ogni tipo di scadenza finanziaria.

UNIVERSITA’ DI NUOVO AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA

La Quarta commissione consiliare della Provincia di Ragusa continua a lavorare sulla Università a Ragusa. Giovanni Iacono, capogruppo dell’Italia dei Valori al consiglio provinciale, prende atto dell’attivazione del dibattito in merito alla presenza nel capoluogo ibleo dell’università. “Sul laboratorio multimediale – fa sapere Iacono -, il presidente del Consorzio giorno 28 febbraio ha scritto all’Università di Catania dando la disponibilità al trasporto dei computer e l’Università, a stretto giro di 24 ore, ha aderito alla proposta. Questo finalmente dopo 6 anni, dovrebbe consentire l’attivazione del laboratorio – continua Iacono -. Per la Casa dello Studente di Palazzo Castillett, il Consorzio l’1 marzo ha scritto a Comune e Provincia per avere il nominativo di un collaudatore tecnico e la Provincia ha provveduto il 6 marzo a fornire una terna di nominativi – ha specificato il capogruppo dell’IdV al consiglio provinciale -. Effettuato il collaudo si spera che non vi siano più altri ostacoli. Il presidente del Consorzio ha poi fornito assicurazioni relativamente allo affidamento dell’implementazione del sistema wi-fi per il servizio internet agli studenti. Rimangono purtroppo interamente i problemi di carattere economico (per il 2011 il Comune di Ragusa deve ancora oltre 500.000 euro, la Regione non ha erogato il contributo spettante e la Provincia deve ancora 100.000 euro e mancano ovviamente le somme per rispettare gli imminenti impegni del 2012) e strategico per l’Università aggravati – ha detto ancora Iacono – dalla scellerata convenzione sottoscritta a giugno del 2010 da Comune, Provincia e Consorzio da una parte e Università di Catania dall’altra”.

AGRICOLTURA IN GINOCCHIO L’ASSESSORE D’ANTRASSI A RAGUSA

Stato di calamità naturale per il versante sud della Sicilia. L’ondata di maltempo dei giorni scorsi ha devastato il comparto agricolo ragusano. La giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo ha firmato il decreto. Si attende il fascicolo con le segnalazioni dei danni, raccolte dai funzionari dell’ispettorato e della condotta agraria, per delimitare le aree colpite. Sono 520 le segnalazioni pervenute fino ad oggi negli uffici dell’ispettorato all’Agricoltura di Ragusa di cui 670 ettari di colture in produzione e 650 di aziende o strutture serricole danneggiate. I danni sono ingenti, pari all’80 per cento della superfice, non solo alle colture ma anche alle strutture: serre e caseggiati rurali letteralmente divelti dalla furia del vento. L’assessore regionale all’agricoltura Elio D’antrassi ha voluto incontrare i sindaci del territorio e le organizzazioni agricole per fare il punto della situazione. Nel corso del confronto svoltosi all’Ispettorato all’Agricoltura, alla presenza del dirigente Giorgio Carpenzano, il rappresentante della giunta Lombardo ha illustrato le misure che il Governo isolano intende adottare. “Siamo ben consapevoli dei danni subiti da centinaia di aziende, la maggior parte delle quali non coperte dalla polizza assicurativa – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste -. Si tratta di stabilire se si tratta di eventi naturali o straordinari. Noi siamo convinti che i danni patiti dalle aziende ragusane rientrino nella casistica degli eventi straordinari”. Le organizzazioni agricole chiedono un intervento straordinario per salvare dal collasso il comparto, sollecitano il blocco immediato di tutti i pagamenti Inps, esposizioni bancarie e tasse e l’annullamento di ogni tipo di scadenza finanziaria.

RAGUSA, MENSA SCOLASTICA ECCO LE NUOVE TARIFFE

Per la mensa scolastica, servizio a domanda individuale erogato dal Comune a favore degli alunni che attuano il tempo pieno per le scuole dell’infanzia e primarie, la Giunta Municipale ha deciso di rivedere le fasce reddituali di compartecipazione del servizio da parte dell’utenza. Con reddito Isee fino a 5000 euro il costo del blocchetto con 20 buoni pasto è di 5 euro, di 18 euro con Isee da 5.001 a 10.000 euro, di 25 euro con Isee da 10.001 a 16.000, di 35 euro con Isee da 16mila a 26.000 euro, di 43 euro con Isee da 26 mila a 31.000 e di 50 euro con Isee oltre i 31.000 euro. La fascia esente interessa solo gli alunni portatori di handicap certificato dall’Asp e quelli appartenenti a nucleo familiare seguiti dai servizi sociali. La retroattività della compartecipazione al servizio decorre da gennaio 2012.

RAGUSA, NUOVI TICKET MENSA SCOLASTICA IL PD: “NON BASTA”

“Apprezziamo lo sforzo del sindaco nel tentativo di recuperare qualcosa rispetto a quanto era stato deciso in precedenza. Purtroppo, però, non basta”. E’ quanto dichiara il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, dopo avere appreso che il Comune di Ragusa ha diffuso i nuovi ticket relativi alla mensa scolastica e che fanno riferimento alle diverse fasce di reddito. “La rivisitazione delle fasce – aggiunge Calabrese – è frutto anche del lavoro del Pd. Nell’aver criticato scelte discriminanti nei confronti degli studenti della scuola dell’obbligo, non abbiamo condiviso il ticket sui pulmini e continuiamo a non condividere gli aumenti sulla refezione. Dobbiamo darci da fare per incentivare la frequenza allo studio; sulla scuola il Pd non può certo privilegiare scelte che rischiano di motivare la dispersione. Abbiamo a che fare con un momento di grave difficoltà economica e dobbiamo adoperarci per non fare gravare il peso degli aumenti sulle famiglie. Occorre, piuttosto, tagliare l’effimero. Il Pd è sempre disponibile al confronto ma purtroppo veniamo a conoscenza delle nuove tariffe a delibere già votate”. Calabrese annuncia un altro incontro del Pd con la cittadinanza.

La morte di Irene Iozzia

Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia, a seguito della morte della tredicenne Irene Iozzia, ha dichiarato di “apprendere con infinita tristezza ed essere profondamente addolorato per la prematura scomparsa della giovanissima alunna. La morte improvvisa di una ragazzina è un evento che ci colpisce e ci lascia scossi nel profondo – ha continuato il sindaco – ed il dolore che provo come genitore, come uomo e come istituzione non lascia spazio a parole. Questo è il momento del silenzio, per stringerci attorno ai familiari di Irene e far sentire loro tutta la nostra solidarietà. Non è tempo di polemiche. In seguito evidenzieremo la necessità che la nostra città non sia dotata di una sola ambulanza”.

FORMAZIONE PROFESSIONALE: INCHIESTA SU QUATTRO ASSESSORI REGIONALI

Quattro assessori indagati, assieme a sei dirigenti della formazione: Mario Centorrino e i suoi predecessori, Luigi Gentile, Santi Formica e Carmelo Incardona. L’indagine è scaturita dopo che la Corte dei Conti ha trasmesso una serie di atti alla magistratura penale di Palermo. Secondo la magistratura contabile alcuni imprenditori privati avrebbero ottenuto rimborsi, per i corsi, per somme superiori a quelle messe a disposizione dalla Regione. Il reato ipotizzato è abuso d’ufficio. Nel frattempo l’onorevole Carmelo Incardona ha diramato la seguente nota: “Ho appreso dalla stampa di un’indagine in corso in merito alla mia attività di assessore regionale al Lavoro, ma di questa indagine non ho informazione diretta. Darò mandato al mio avvocato di verificare la fondatezza di questa notizia”.

Ars: disegno di legge sui marchi e le produzioni di qualità regionale

La prima commissione Affari Istituzionali, presieduta dall’on. Riccardo Minardo, ha preso in esame la bozza del ddl in materia di marchi e di produzione della qualità regionale. Il ddl in questione è la base di partenza per arrivare ad una legge che possa concretamente difendere i legittimi interessi dei nostri produttori agricoli. Il disegno di legge, infatti, prevede provvedimenti sanzionatori per tutte quelle forme di concorrenza illecita o di alterazione dei prodotti agricoli, provenienti da paesi extraeuropei con falsi marchi e che vengono commercializzati come locali. Riguardo la salute pubblica la bozza del ddl prevede anche un servizio di ristorazione collettiva ovvero l’utilizzo nelle mense pubbliche, ad esempio gli ospedali, di prodotti locali a garanzia anche della qualità e dell’offerta. Sono previsti provvedimenti per chi falsifica i dati di provenienza dei prodotti o commercializza illecitamente beni che derivano dall’agricoltura. “Quindi, conclude l’onorevole Riccardo Minardo, una legge che sicuramente riuscirà a fronteggiare il grande disagio che attraversa il comparto agricolo e difende gli interessi di chi da tempo vive un disagio socio-economico senza precedenti”. Il testo sarà presto definito e portato in aula.

La Giunta Provinciale dichiara lo stato di calamità naturale per il ciclone Athos

La Giunta Provinciale presieduta da Franco Antoci, ha dichiarato lo stato di calamità naturale per i danni provocati dal ciclone Athos che ha imperversato sulla provincia di Ragusa dall’8 al 10 marzo, provocando innumerevoli danni al territorio provinciale. In particolare i maggiori danni per la violenza del ciclone Athos si sono verificati nella fascia costiera che va da Acate sino ad Ispica dove insistono prevalentemente le coltivazioni dei prodotti orticoli in serra e a campo aperto, mentre, le forti piogge che hanno flagellato la provincia di Ragusa per più di 24 ore hanno provocato l’ingrossamento del fiume Dirillo, causandone in alcuni tratti l’esondazione con il conseguente allagamento dei terreni. La dichiarazione dello stato di calamità naturale viene chiesta altresì perché i gravi danni subiti dal settore agricolo e zootecnico della provincia di Ragusa, senza un intervento di sostegno straordinario, aggraverebbero la crisi del settore agricolo già particolarmente colpito dall’attuale congiuntura economica. Pertanto, si fa appello alla Regione Siciliana affinché per gli ingenti danni provocati dall’ondata di maltempo dell’ultimo weekend si provveda al riconoscimento dello stato di calamità naturale e al conseguente stato di emergenza. La delibera della Giunta Provinciale sulla dichiarazione dello stato di calamità verrà consegnata personalmente dal presidente della Provincia Franco Antoci all’Assessore regionale alle Risorse Agricole Elio D’Antrassi in visita a Ragusa per incontrare nella sede dell’Ispettorato Provinciale Agrario i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni professionali di categoria.

MALTEMPO, CHIESTO STATO DI CALAMITA’

La Giunta Municipale di Comiso ha deliberato, così come hanno fatto altre città della provincia, lo stato di calamità in seguito ai danni causati dal maltempo dello scorso fine settimana. “Nel territorio comisano si sono verificati diversi danni dopo le avverse condizioni meteo di venerdì e sabato scorso – spiega il sindaco Giuseppe Alfano -. Ad essere colpite sono state soprattutto le colture e gli agrumeti e moltissime altre zone periferiche degli abitati di Comiso, Pedalino e Quaglio. Abbiamo, pertanto, dato mandato agli uffici comunali di predisporre i documenti da inoltrare alla Regione siciliana relativi al risarcimento danni causati dal maltempo”.

L’aumento della tassa sul pass La protesta dei residenti di Ibla

“Il carissimo sindaco Dipasquale introduce l’ennesima tassa per i cittadini ragusani. Questa volta ad essere colpiti sono i residenti del quartiere barocco”. A sottolinearlo il delegato per Ibla del Pd di Ragusa, Salvatore Avola. “Per il rinnovo o rilascio ex-novo del pass, bisogna pagare una cifra pari a 12 euro. La circostanza più eclatante da sottolineare è che il residente, per potere usufruire di un diritto pienamente acquisito in quanto abitante del quartiere, deve pagare per potere arrivare presso la propria abitazione e trovare parcheggio. Adesso però chiediamo che, visto che è necessario sostenere il pagamento in questione (giustificato dall’Amministrazione comunale per sostenere la spesa di istruttoria), – scrive Avola nella nota – il comando dei Vigili urbani si muova per effettuare i dovuti controlli nelle vie del quartiere ed accertare che coloro che posteggiano ne abbiano diritto o meno. Il motivo? Fino ad oggi sicuramente tutto ciò non è mai avvenuto oppure se è accaduto è stato su richiesta del residente – aggiunge Avola – che ha dovuto chiamare il comando per fare rispettare l’ordinanza

MALTEMPO: ON. DIGIACOMO CHIEDE LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE

L’on. Pippo Digiacomo, a seguito della violenta ondata di maltempo che sta arrecando gravissimi danni al comparto agricolo della Sicilia, ed in particolare della fascia trasformata, ha annunciato la richiesta dello stato di calamità naturale. “Occorre intervenire con urgenza – commenta il parlamentare – per venire incontro alle migliaia di operatori colpiti, come se non bastasse la già perdurante crisi, da questo eccezionale evento calamitoso. Siamo già al lavoro, unitamente ai gruppi parlamentari di Camera e Senato per sollecitare il governo a dichiarare con urgenza lo stato di emergenza e attivare tutte le procedure previste”

Ragusa: Pass a pagamento, la denuncia di Giannone

Il componente della commissione centri storici, Giovanni Giannone (Udc), in una nota denuncia l’iniquità della nuova tassa introdotta da Nello Dipasquale. “Ci si inventa una nuova tassa per fare cassa e per penalizzare il già martoriato centro storico. Chi volesse ritornare ad abitarlo, si sente dire che per il rilascio del pass deve sborsare 12 euro per le spese vive. Una presa in giro; per un pezzo di carta plastificato chiedono 12 euro. Questo pass a pagamento equivale a privare il cittadino del più elementare diritto cioè quello di potere arrivare a casa propria senza balzello pecuniario. Ma cosa ci si poteva aspettare – scrive Giovanni Giannone – da una amministrazione che approva piani costruttivi in periferia e che ovviamente dovendo riempire gli appartamenti tenta di rendere più difficile la vita al centro?”.

Maltempo, Incardona: “Governo regionale dichiari lo stato di calamità naturale”mar

“Il Governo Regionale dichiari subito lo stato di calamità naturale per la provincia di Ragusa”. Lo afferma l’on. Carmelo Incardona, membro del gruppo Grande Sud all’Ars. “I danni subiti dalle aziende agricole del versante ipparino della provincia sono ingenti – spiega Incardona – e si calcolano già in milioni di euro. Le serre e le strutture a servizio delle imprese agricole e zootecniche sono state duramente colpite ed in alcuni casi distrutte con le conseguenze che tutti possono immaginare. Il Governo si deve impegnare fin da ora ad affiancare gli agricoltori per le richieste di risarcimenti e indicare le procedure corrette per accedere ai finanziamenti”. “So già – dichiara Incardona – che qualcuno obbietterà che i danni agli impianti serricoli non possono essere risarciti per questioni legate alle polizze assicurative, ma questa è una convinzione errata. Innanzitutto perché la eccezionalità dell’evento calamitoso richiede interventi altrettanto eccezionali e poi perché le compagnie assicurative non permettono agli imprenditori del comparto di sottoscrivere polizze per la maggior parte degli impianti presenti in Sicilia. E’ opportuno, oltre che necessario, quindi – conclude Incardona – che il Governo Regionale dichiari con una propria delibera lo stato di calamità naturale, dia ordine agli Ispettorati Agrari di raccogliere le segnalazioni di danni e si prepari a condurre delle trattative con l’Unione Europea affinché vengano riconosciute misure straordinarie per ristorare i danni che le imprese hanno subìto a causa di questa grave ondata di maltempo”.

NELLO DIPASQUALE, FRANCO ANTOCI, E I FORCONI

Alla fine sono due uomini soli Franco Antoci e Nello Dipasquale; stile, cultura, gusti quotidiani profondamente diversi. In entrambi, però, la certezza di potere dominare la scena, sgattaiolando o imponendosi con arroganza, era la stessa. In entrambi la ragusanità democristiana, la sopravvivenza indisturbata in una terra inviolata per inossidabilità conservatrice, è la traccia comune ai due. Franco Antoci non pensava di finire commissariato da Lombardo, non aveva calcolato il tasso di fastidio che in tutti questi anni gli alleati avevano covato nei suoi confronti. La sua strana identità, spietata e corretta nel giudizio intimo, e in superficie sempre condiscendente ai voleri degli alleati, non l’ha premiato. Si aspettava di più Franco Antoci dalla sua Udc, ma nessuno, senatore D’Alia in testa, ha issato le barricate. Dai sondaggi stratosferici all’isolamento, la stessa storia di Nello Dipasquale che oggi, al culmine del suo delirio, si getta tra i Forconi, diventa partner di Silvio Cuffaro fratello di Totò, flirta con Peppe Drago per assicurarsi un credito nei cantieri popolari di Saverio Romano, brandisce liste civiche, non spezza il filo che lo unisce ai berlusconiani, insomma è come sempre esclusivamente con se stesso e le proprie ambizioni non fidandosi di alcuno e comunque non abbandonando la molteplice compagnia. Sappiamo tutti che un tipo come Nello Dipasquale merita, col sistema valoriale che è andato sino ad oggi per la maggiore, di divenire deputato, e tutti ce lo auguriamo pur di toglierci da dosso la correità per avere assistito senza alcun moto di ribellione al massacro finale della nostra povera Ragusa. Ora il tempo inizierà a correre sia per Antoci sia per Dipasquale. Dopo le elezioni di primavera, e la molle estate, arriverà la loro stagione, il 2013. Dipasquale alla Regione e Antoci alla Camera o al Comune di Ragusa. La crisi deprime e sconvolge l’anima e gli umori, ma verificare che ancora loro, sempre loro, sono l’ossessione che ci perseguita, è devastante. Dipasquale sarebbe un ottimo deputato: pochissimo lavoro, tanti privilegi, bella vita, un po’ di movimentismo per qualche squallida battaglia di retroguardia. E Antoci? questo è il dilemma. Per la destra sarebbe una soluzione antipatica, sopportabilissima e senz’altro dignitosa; per il centro sarebbe un appagante orgasmo matrimoniale, per la sinistraà Eh già, per la sinistra. Infinitamente migliore di Nello Dipasquale c’è, la Chiesa poi non si può trascurare, di onesto è onesto perché non figurano ricchezze ed esagerazioni, il mondo dell’impresa lo riconosce come serio, e poi Ragusa è moderata, non bisogna mai dimenticarlo. Fottuto Cosentini, furente la Sonia Migliore, disperato Ciccio Barone. E la sinistra? La necessità mai derogabile di accontentarsi, di appiattirsi sulle forme altrui, l’autoillusione di vivere alla fine in un posto niente male: tutte le medicine amare che la sinistra ragusana inghiotte e inghiotte. Potrebbe non finire mai questa dipendenza affettiva: è così che si scivola nel meno peggio. Una soluzione Antoci, dopo Dipasquale, sarebbe un po’ come Monti dopo la vergogna del regime di Berlusconi. Nel frattempo resistiamo al peggio. Nello Dipasquale ha trascorso due giorni con i Forconi ed ha lanciato l’ennesima granata di propaganda: ha dato ordini di non rilasciare più autorizzazioni per la ricerca e l’estrazione del petrolio sino a quando non sarà rinegoziato il prezzo di vendita del carburante. Peccato che le concessioni siano già state date, peccato che le autorizzazioni comunali toccano solo l’aspetto edilizio e quindi valgono le regole scritte e non gli entusiasmi di un sindaco, peccato che Nello Dipasquale sia sempre stato a favore della ricerca e delle trivellazioni “fonte di sviluppo”, peccato che il prezzo della benzina dipenda in minima parte dalle industrie di estrazione e raffinazione. Ma i forconi sono strumenti utili; gira la voce che non dispiacerebbe vederli organizzare un presidio al congresso burla del Pdl di sabato prossimo, dove il divo Nello Dipasquale ancora non sa se partecipare o meno. E’ bravo a muovere le masse. Per una variante al piano regolatore, portata da Dipasquale in consiglio comunale, riguardante un palazzo che sorgerà dove ora giace il mulino Curiale, sono arrivate in aula una ventina di persone, edili, per rappresentare l’angoscia della categoria appesa a quella decisione politica. Peccato che non esista ancora alcun cantiere e quindi nessuna minaccia al posto di lavoro, peccato che l’opposizione si sia terrorizzata ed abbia votato sì inserendo qualche condizione al progetto, peccato che nessuno abbia denunciato la linea retta tra sindaco e costruttori interessati alla variante che forse hanno spinto la mobilitazione di un drappello di operai. Negli anni 80 c’erano moltitudini di poveretti che gridavano la mafia ci dà lavoro; allora accadde che la devianza divenisse normalità e così questa sconfitta umana, morale e politica si impossessò di gran parte dei siciliani che solo dopo gli orrori delle stragi capimmo quanto quel veleno fosse penetrato in noi tutti. A Ragusa il clima non è da mafia, ma c’è svilimento, resa, asservimento a interessi privati, ignoranza, paura, sentimenti che attraversano partiti e società. Ha da passà ‘a nuttata; chissà Franco Antoci, al risveglio, dove sarà.

AEROPORTO DI COMISO, RIUNIONE A ROMA

Riunione operativa del tavolo tecnico dell’Enac a Roma, presso la sede dell’ente stesso, finalizzata al monitoraggio del cronoprogamma che, secondo quanto stabilito a Palermo, dovrebbe portare all’apertura dell’aeroporto di Comiso. All’incontro sono intervenuti il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano, per Soaco Spa il presidente Rosario Dibennardo e l’A.D. Giuseppe Ursino, i funzionari rappresentanti di Enac, Enav e Vigili del Fuoco. Si è discusso della bozza di convenzione che dovrà stipularsi tra Comune di Comiso, Regione siciliana, Soaco ed Enav per assicurare i servizi di controllo aereo anche in relazione ai rilievi e quesiti posti da Soaco e dalla Regione siciliana. A questo proposito si è concordato un nuovo incontro entro il prossimo mese di aprile da effettuarsi alla presenza del rappresentante del Ministero dell’Economia per meglio definire la convenzione e quindi firmarla. Inoltre, in quella stessa occasione, sarà possibile valutare, altresì, il piano industriale dell’aeroporto.

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