24-04-2024
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Archivio della categoria: Sanità

I CONSULENTI ALL’ASP DI RAGUSA? BEN 337 NEL 2015!

Venera   Padua (3)“E’ possibile che l’Asp di Ragusa, che è tra le più piccole in Sicilia, in un anno, il 2015, abbia avuto bisogno di qualcosa come ben 337 consulenti? E che, tra l’altro, non abbia ritenuto opportuno ottemperare alle indicazioni della magistratura contabile che avevano evidenziato un disequilibrio di carattere strutturale tra i costi sostenuti e il valore della produzione sanitaria tanto da avere bisogno, proprio a decorrere dal 2015, della predisposizione di uno specifico piano di rientro?”. Sono gli interrogativi che la senatrice del Partito Democratico, Venera Padua, rivolgerà all’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, dopo avere appreso i numeri di una gestione che ha bisogno quantomeno di potere contare su una serie di chiarimenti. “A fronte dei 337 consulenti chiamati dall’Asp di Ragusa nel 2015, – aggiunge la senatrice Padua – quella di Catania, sempre nello stesso anno, ne ha coinvolti 172. Per non dire, per quanto riguarda almeno questo aspetto, della virtuosissima Palermo che ha coinvolto solo 5 consulenti. E stiamo parlando di due realtà, quella etnea e quella palermitana, molto più grandi e articolate rispetto a quella iblea”.

L’ASP DI RAGUSA DISPENSA LA CANNABIS AD USO TERAPEUTICO PER LA TERAPIA DEL DOLORE

images (1)L’Azienda Sanitaria di Ragusa, in linea con quanto stabilito dalla delibera di Giunta della Regione Siciliana, ha messo in atto l’utilizzo dei farmaci a base di cannabinoidi per i pazienti non responsivi ad altri medicinali. La dott.ssa Giuseppina Rizza, Direttore della Farmacia Ospedaliera dell’Asp di Ragusa, ha sottolineato – «In relazione alle notizie apparse sulla stampa, sul mancato adeguamento delle Aziende Sanitarie Siciliane a quanto disposto dalla Regione, per favorire l’accesso dei pazienti alla terapia del dolore a base di cannabis l’Asp, tramite la Farmacia Ospedaliera,  ha attivato l’iter per la dispensazione di terapie a base di cannabis terapeutica per la terapia del dolore». L’utilizzo della cannabis è indicato da medici specialisti presenti all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e private, mentre il percorso terapeutico potrà essere seguito dal paziente anche a domicilio, come indicato nella nota diffusa dalla Regione Sicilia. Il provvedimento nacque sulla base delle modifiche legislative italiane in merito all’uso della cannabis ma anche da più sentenze che hanno riconosciuto a diversi malati, in particolare ai malati affetti da sclerosi multipla, la copertura terapeutica con tale sostanza. Un esempio che segue i provvedimenti già messi in cantiere da altre Regioni come Veneto, Toscana, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Liguria, ma soprattutto Puglia, dove già lo scorso 30 gennaio è arrivato il via libera dalla Giunta regionale all’impiego per fini terapeutici della cannabis all’interno di strutture ospedaliere, pubbliche e private, come anche a domicilio.

A RAGUSA CONGRESSO INTERREGIONALE SUL DIABETE

diabetDal 23 al 25 giugno 2016 presso l’hotel Villa Carlotta, con una tre  giorni di lavori dedicati all’aggiornamento sulle novità relative al diabete, si terrà il Congresso organizzato dalla Società Italiana Metabolismo Diabete Obesità, la  Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti e l’Associazione Medici Endocrinologi. “Interdisciplinarità, cooperazione,  aggiornamento costante, rapporto con la realtà socio – sanitaria in cui si opera e con la realtà economica del momento: in altre parole strettamente ancorata ai piani strategici sanitari all’interno dei quali con il suo bagaglio scientifico deve muoversi la diabetologia moderna  – spiega il dr. Raffaelle Schembari, coordinatore regionale  della Simbo e dirigente medico  diabetologo dell’Asp di Ragusa – sono relazioni  indispensabili per migliorare la cura dei pazienti affetti dal diabete. In questo senso, oggi più che mai, la connessione fra questi aspetti   risulta fondamentale e questo congresso nasce proprio dalla volontà di connettere insieme i diversi ambiti”.

Donati organi alla Rianimazione dell’Ospedale Civile di Ragusa

OSPEDALE-CIVILE-OKUna paziente deceduta per emorragia cerebrale ha donato fegato e reni che sono stati prelevati da una équipe dell’Ismett di Palermo. Le operazioni di prelievo sono state coordinate dalla Dottoressa Manuela Antoci, dal Dottore Salvatore Tumino e dal Dottore Mirko Sidoti, della UOC di Anestesia e Rianimazione di Ragusa, diretta dal dottore Luigi Rabito.

TRASFUSIONI SICURE: LA MEDICINA TRASFUSIONALE DELL’ASP DI RAGUSA FA SCUOLA IN ITALIA

sangue-trasfusioniLa trasfusione di sangue è un atto che ha salvato e salva molte vite, ogni giorno. Ma è fondamentale che ogni unità di sangue sia trasfusa solo ed esclusivamente alla persona per cui è stata selezionata e considerata “compatibile”. In questo ambito, la ASP di Ragusa, sotto la storica guida del Dr. Pietro Bonomo, è stata maestra e pioniera nel mettere a punto un sistema informatizzato di verifica della identità del paziente che riceve la trasfusione in maniera certa, denominato appunto “Secure-blood”. In questo Ragusa ha fatto scuola: anche la azienda ASL1 di Roma ha deciso ora di adottarlo. Pochi giorni fa Francesco Bennardello, dirigente medico della Medicina Trasfusionale della ASP di Ragusa, oggi diretta dal Dr. Giovanni Garozzo, ha partecipato ad un convegno, propedeutico per la formazione del personale dell’ospedale Filippo Neri  che lo adotterà, illustrando che «Le procedure e i protocolli applicati finora non sono in grado di intercettare gli errori nelle trasfusioni, perché non c’è certezza che le procedure vengano applicate ed eseguite da tutti gli operatori. Motivo? Distrazione, stanchezza, condizioni di lavoro inadatte, urgenza, scarsa comunicazione fra il personale, etichette delle sacche non uniformi, formazione del personale incompleta e mancanza di automazione. Se non è possibile eliminare l’errore umano; è possibile prevenirlo con strumenti informatici appositamente studiati». Il sistema adottato a Ragusa, interfacciato con tutte le attrezzature di laboratorio e di lavorazione del sangue, consente la totale abolizione dell’uso della penna da parte degli operatori. I campioni di sangue e gli emocomponenti sono identificati tramite codici a barre ed accesso con password personalizzate. Un emocomponente con esami non negativi non potrà quindi mai essere assegnato a un paziente per errore, né potrà andare al paziente sbagliato. Il sistema già in uso per la terapia trasfusionale, due anni fa è stato implementato anche per essere usato per la somministrazione sicura di chemioterapici nei reparti di Ematologia e di Oncologia.

ECCEZIONALE INTERVENTO DI IMPIANTO DI PROTESI CARDIACA ALLA CARDIOLOGIA DI RAGUSA

 

Dr. Antonino Nicosia (1)La fibrillazione atriale è l’aritmia più comune nei pazienti con età maggiore di 65 anni ed è fra le cause principali di ictus ischemico dopo i 50 anni. L’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale è determinato dalla formazione in questi pazienti di trombosi e la migrazione accidentale di questo coagulo può raggiungere i vasi del cervello e occluderli, causando appunto un accidente cerebrale. Per prevenire questo, tutti i pazienti con fibrillazione atriale devono assumere farmaci anticoagulanti orali, che previene i trombi ma li espone a rischio di emorragie, soprattutto in soggetti anziani, “fragili” o con predisposizione alla emorragia. Per questo gruppo di pazienti che non tollerano la terapia anticoagulante, una cura efficace, ampiamente in uso da 1-2 anni, è impiantare un dispositivo di occlusione dell’atrio: a forma di un ombrellino, chiude il flusso di sangue all’atrio e così impedisce la formazione di trombi. Ad oggi, l’impianto viene fatto in tutti i centri con la guida dell’ecografia trans-esofagea e il supporto dell’anestesia generale. Grazie all’introduzione di una nuova sonda per ecocardiografia “intracardiaca”, è stato possibile impiantare, presso la Cardiologia di Ragusa, un “ombrellino” in atrio sinistro ad un paziente che non poteva essere sottoposto ad anestesia generale, completando l’intervento in circa 1 ora in anestesia locale. «Nessun altro centro in Italia, al di fuori del “Monzino” di Milano, ha eseguito un impianto di protesi in atrio per via ecografica intra-cardiaca”- dice il Dr. Nicosia, direttore della Struttura Complessa di Cardiologia di Ragusa. La qualità delle immagini ottenute da queste sonde miniaturizzate che fanno l’ecografia dentro le cavità cardiache direttamente è impressionante! Si tratta di un successo della nostra squadra: il Dr. Campisi e il team di Emodinamica, e l’amministrazione della ASP di Ragusa che ci ha messo nelle condizioni di farlo».

LE GIORNATE IBLEE DELLA SORDITA’

 uditoPer tutti i sabati del mese di marzo lo screening dell’udito. Un servizio gratuito, senza necessità di richiesta del Medico Curante, che consiste in un’otoscopia più un esame audiometrico. Un progetto che mette a disposizione risorse umane e apparecchiature a favore di un numero contingentato di Pazienti richiedenti, soprattutto a favore delle persone indigenti, individuate dal Servizio sociale del Comune. Scopo del Progetto è quello di sensibilizzare la popolazione iblea alla prevenzione e alla consapevolezza della sordità. Il 12% della popolazione italiana, circa otto milioni di persone, soffre di disturbi uditivi, più di mezzo milione le persone adulte con sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale; oltre mille i bambini che nascono ogni anno con sordità congenita e quindi tale da ostacolare gravemente lo sviluppo e l’uso del linguaggio, l’integrazione nella scuola e nella società. Il Progetto è stato realizzato in condivisione con il Club Service Lions Ragusa Host e l’Asp di Ragusa. La conduzione dello screening è affidata alla Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria diretta dal dr. Vincenzo Calabrese presso le sedi operative dell’Ospedale “M. Paternò Arezzo”, dell’Ospedale “Maggiore” di Modica e dell’Ospedale “Regina Margherita” di Comiso. Le visite saranno effettuate dalla dr.ssa Letizia Gerotti, audiologo e dal dr. Emanuele Tidona, audiometrista. Allo scopo di offrire un servizio migliore agli interessati ed in considerazione dei tempi occorrenti per eseguire l’esame, sono disponibili 15 posti; viene, pertanto, richiesta la prenotazione chiamando il sig. Salvatore La Perna, infermiere al numero: 3207690863.

VISITE SANITARIE ASP PRENOTABILI NELLE FARMACIE

imagesFARMACIAProtocollo d’intesa siglato tra l’Azienda Sanitaria di Ragusa e la Federfarma. L’accordo prevede che gli utenti potranno prenotare le prestazioni specialistiche, pagamento del ticket e ritiro del referto tramite le farmacie aderenti alla Federfarma. «Sono soddisfatto – dichiara il Dr. Maurizio Aricò – Direttore Generale -, perché con questo atto di leale collaborazione, nell’ambito dell’assistenza farmaceutica convenzionata ampliamo e sviluppiamo nuove forme intervento. Una procedura che consentirà agli assistiti dell’Asp, che si recano in una farmacia del territorio, di poter procedere alla prenotazione di prestazioni specialistiche, al pagamento del relativo ticket e di poter ricevere i relativi referti.» La convenzione tra l’Azienda sanitaria provinciale e l’Associazione titolari farmacisti di Ragusa permetterà all’Asp una progressiva riduzione delle attività degli sportelli aziendali e consentirà di migliorare il servizio agli utenti decentrando, pertanto, su quasi tutto il territorio provinciale, il servizio portandolo in prossimità del domicilio del paziente. L’accordo prevede che le Farmacie aderenti richiederanno all’utente il pagamento di euro 3,50 a titolo di compenso per la prenotazione e per il pagamento del ticket. Il relativo referto, su richiesta dell’assistito, potrà essere congegnato mediante procedura “on line” dalla stessa farmacia. Per tale prestazione (ritiro e consegna referto, senza supporto magnetico) l’utente corrisponderà alla Farmacia un importo pari a 4 euro. Gli assistiti che sono esenti ticket corrisponderanno, alla Farmacia, la somma di euro 2,50 quale corrispettivo della sola prenotazione.

COMMISSIONE INVALIDI RAGUSA IN VIA IBLA A RAGUSA – INSIEME CONTRO DECISIONE ASP

aricoIl gruppo consiliare di Ragusa Insieme critica aspramente la scelta del direttore generale dell’Asp di Ragusa di trasferire l’attività del personale della Commissione per l’accertamento della invalidità civile presso il Presidio di via Ibla adducendo come motivazione che la stessa sede risponde a uno standard migliorativo di funzionalità sia sul piano gestionale che sul piano allocativo dell’edificio. “Evidentemente – sostengono i consiglieri – il dr. Aricò dimostra di non conoscer i luoghi perché gli stessi si trovano in una zona della città non facilmente raggiungibile, priva di parcheggi e tra l’altro piena di barriere architettoniche”. “Purtroppo ad oggi, – concludono gli esponenti di Insieme – da parte del Direttore Generale, abbiamo potuto registrate solo astio e interventi contro Ragusa a partire dalla riorganizzazione della nuova dotazione organica ospedaliera”.

MALATTIE INFETTIVE: IL VALZER DELLA SEDE

OSPEDALE-CIVILE-OKRiceviamo e pubblichiamo: “La sesta Commissione Regionale alla sanità, di cui è presidente l’on. Digiacomo, afferma che l’Unità Operativa Complessa resta a Ragusa, il Direttore Generale dell’Asp dr. Aricò comunica e pubblicizza l’atto aziendale che individua la sede di Modica senza nessun riferimento a quella di Ragusa. Qual’è il futuro di una specialistica così importante (basti solo pensare all’emergenza continua rappresentata dai flussi migratori) per l’intera provincia di Ragusa che merita sicuramente la permanenza dell’infettivologia in entrambe le sedi? Una soluzione percorribile, ma solo se politicamente voluta, sarebbe quella di istituire una Unità Complessa in una delle due sedi ed una U.C. Semplice (con posti letto) nell’altra. Ma forse la semplicità è un concetto sconosciuto al management”. Lettera firmata

Trasferimento delle commissioni di invalidità in via Ibla a Ragusa – Sen. Mauro: “Aricò è di coccio?”

maurizio-arico-535x300“Circa un anno fa ho sollevato la questione della presenza di troppe barriere architettoniche presso la struttura di Medicina Legale dell’Asp di Ragusa, sita in via Ibla. Oggi, non solo devo constatare che nulla è cambiato, ma ho appreso che in quella sede sono state trasferite le Commissioni di Invalidità della stessa Azienda. Lo dichiara il sen. Giovanni Mauro, commissario di Forza Italia in provincia di Ragusa. “Quindi – continua il senatore – nell’edificio con la peggiore accessibilità per gli invalidi, dove già inspiegabilmente si effettuano le visite fiscali, oggi vanno anche queste commissioni: invece di risolvere il problema Aricò è stato in grado di aggravarlo”.

LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E’ PROROGATA FINO AL 29 FEBBRAIO

vaccino-2015 - 2016Questa stagione invernale è caratterizzata da temperature miti che hanno spostato il picco delle epidemie influenzali verso l’arrivo della primavera. Questo, insieme alle residue paure generate dalle notizie di stampa dell’anno scorso, hanno limitato l’efficacia della campagna di vaccinazione gratuita. L’Azienda Sanitaria di Ragusa, recependo la proroga della Campagna di vaccinazione antinfluenzale predisposta dall’Assessorato Regionale alla Salute,  ha disposto che, presso gli ambulatori dei Medici di Famiglia e dei Pediatri di Libera scelta, nei centri di vaccinazione e nelle strutture di ricovero, sia estesa la possibilità di effettuare la vaccinazione antinfluenzale sino alla nuova scadenza del 29 febbraio 2016. Offrendo in maniera gratuita la vaccinazione si aiutano persone ad alto rischio, tra cui soggetti di età pari o superiore a 65 anni, bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze, donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti. Vaccinare persone non a rischio aiuta inoltre a ridurre il rischio di circolazione del virus. Per questo, tra le categorie per cui la vaccinazione è raccomandata, rientrano i medici e il personale sanitario di assistenza e i familiari e contatti di soggetti ad alto rischio. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp ricorda che rimangono sempre validi i consigli e le norme igieniche utili a consentire l’interruzione del contagio.

HOSPICE DI MODICA, LA CGIL CONTRARIA AL TRASFERIMENTO A SCICLI

images (1)“Valutiamo insensata e dannosa la decisione di trasferire il reparto Hospice del Maggiore di Modica al Busacca di Scicli”. Questa la posizione del sindacato Cgilche con il segretario generale avola spiega: “Le ragioni della nostra convinzione, escludendo qualsiasi forma campanilismo, stanno nelle cose. Evidentemente calcoli e strategie a noi ignote e poste in essere dall’Asp di Ragusa hanno determinato questa svolta. Ricordo che il reparto Hospice del Maggiore di Modica è costato alla collettività un milione e duecentomila euro facendone un centro di eccellenza a beneficio di pazienti purtroppo destinatari di cure palliative; è stato formato un personale ad hoc, frutto di investimenti in risorse umane e finanziarie, che ha dimostrato nei sei anni di attività, con merito, sacrificio e perseveranza, di poter assistere degenti di un reparto singolare che mette a dura prova, più di quanto possa avvenire altrove, i sentimenti intimi di interi nuclei familiari che sarebbero oggi costretti a trasferirsi. A Scicli, ci informano, non ci sono locali idonei per poter ospitare l’Hospice e quindi non si è nelle condizioni minimali per poter governare un reparto di questo tipo. Altra ragione non marginale la decisione contestuale di trasferire nei locali dell’Hospice del Maggiore di Modica, dal Busacca di Scicli, il reparto di Psichiatria in un luogo dove insistono numerose vie di fuga e quindi, al netto di spese ulteriori per adeguare il reparto, non adatto ad ospitarlo. Sabato 13 febbraio si sta organizzando in Piazza Matteotti una raccolta di firma per evitare che questa illogico trasferimento possa concretizzarsi”. La Cgil appoggia l’iniziativa unitamente a diverse associazioni del volontariato, del mondo del no profit e di alcuni partiti politici.

TIPIZZAZIONE TISSUTALE: IL TRASFUSIONALE DELL’ASP DI RAGUSA SUPPORTA LA ATTIVITA’ DI TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI IN TUTTA LA REGIONE

 

SANGUELa Medicina Trasfusionale della Asp di Ragusa ha raggiunto, da anni, livelli di efficienza e competenza che ne fanno un modello a livello internazionale. Tra le attività svolte dalla struttura c’è anche l’analisi delle caratteristiche di compatibilità tissutale che definisce il possibile accoppiamento, compatibilità, donatore-ricevente in caso di trapianto di cellule staminali ossia trapianto di midollo. La definizione della compatibilità è una pratica molto delicata da cui dipende la fattibilità ed il possibile successo del trapianto. Il laboratorio di Ragusa svolge, su richiesta dell’Assessorato regionale alla Salute, il compito di Centro di tipizzazione per la Banca cordonale e per i centri clinici di trapianto. Un’ attività svolta solo da due laboratori in tutta la Regione. Allo scopo di mantenere il livello di eccellenza di questa attività strategica, l’Azienda ha bandito un avviso per la selezione pubblica di tre Biologi che saranno a questo dedicati. L’incarico di tipo Co.Co.Co., avrà durata di un anno.

I bisturi non tagliano? La deputata Lorefice chiede spiegazioni al Ministro

 

932541064-bisturi-deporre-guanto-di-protezione-pinzettaÈ Marialucia Lorefice, parlamentare del M5S, la prima firmataria di un’interrogazione al Ministro alla Salute Lorenzin riguardo all’allarme lanciato dalla  Associazione chirurghi ospedalieri italiani, riguardo il malfunzionamento dei bisturi e la qualità dei guanti, talmente sottili da spingerli ad utilizzarne due contemporaneamente. “La denuncia  -spiega la parlamentare- ha evidenziato i rischi infettivi ed estetici dovuti all’imprecisione del taglio con rischio per la salute dei pazienti. Le Asl, dal canto loro, si sono giustificate con la necessità di dover risparmiare. La corsa al ribasso mette in campo anche quelle che vengono definite ‘cineserie’, come denunciato dall’Associazione Biomedicali di Assobiomedica, che ha invocato criteri ’di sicurezza’ nelle gare di acquisto per le forniture al servizio pubblico. Un esempio? I dispositivi di controllo della glicemia che portano i diabetici, a causa del loro malfunzionamento, al pronto soccorso. Altro che risparmio. Abbiamo chiesto al Ministro – spiega la Lorefice – se non ritenga opportuno avviare un’indagine.  Il Ministro si è detto attento e sensibile. Vigileremo –  ha affermato la Lorenzin -. Resta il fatto che le Asl, grazie ai tagli del Governo, per far quadrare i conti prediligono il prezzo più vantaggioso allo strumento più sicuro ed efficace. Per il Ministro va tutto bene, non serve alcuna indagine. Ai cittadini, intanto, non resta che incrociare le dita ed augurarsi di non ammalarsi mai”.

FONDI EUROPEI PER L’ASP DI RAGUSA

cocommmiss-660x330La Comunità Europea ha accettato la proposta “CARE”, avanzata da un raggruppamento che comprende 16 istituzioni di 5 paesi europei: Slovenia, Croazia, Grecia e Malta, oltre all’Italia. Per il nostro Paese partecipano: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Croce Rossa, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà, Oxfam Italia Onlus, Azienda ospedaliera universitaria Meyer di Firenze e Asp di Ragusa. Il finanziamento complessivamente ammonta a quasi due milioni di Euro (€ 1.930.382), di cui circa € 200.000 verranno alla ASP di Ragusa. Le azioni sono rivolte a sperimentare modelli di intervento e percorsi innovativi caratterizzati da un elevato impatto in termini di sanità pubblica, sostenibilità nel tempo, efficacia ed efficienza. Referente aziendale per il finanziamento sarà il Dr. Salvatore Guastella, responsabile aziendale della Formazione. «E’ un successo per la capacità propositiva dell’Italia e in particolare della nostra Azienda, che permetterà di usufruire di finanziamenti europei in un ambito dove Ragusa ha certamente molto da insegnare» dice il Direttore Generale dell’azienda Dr. Maurizio Aricò.

REGISTRO TUMORI DI RAGUSA

downloadL’Asp ha concluso la selezione per contratti a tempo determinato per il personale del Registro Tumori di Ragusa. Si tratta di 2 medici, 4 biologi, 3 assistenti amministrativi/tecnici, 1 programmatore, 1 assistente contabile. I Registri Tumori sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. Sono strutte essenziali per la conoscenza che sta alla base della programmazione della organizzazione della cura ma anche della ricerca e della prevenzione. Il Registro Tumori di Ragusa ha una grande tradizione, essendo nato nel 1981, tra i primi in Italia. Dal 1998 si occupa specificamente della registrazione dei mesoteliomi, tumori legati alla esposizione all’amianto, per l’intera regione Sicilia. Dal 1 Gennaio 2010 copre anche la provincia di Caltanissetta. Scrive l’Asp: “La continuità della sua attività, finora con personale precario, è essenziale per la qualità del risultato che si ottiene in un ambito così delicato. Nella prossima organizzazione aziendale, in via di approvazione dalla Regione, il registro diventerà finalmente una struttura interna dell’azienda sanitaria”.

Sanità a Ragusa, Sonia Migliore: “Giù le mani dal reparto di Neurologia”

medico“Nonostante le rassicurazioni ricevute nel corso del Consiglio Comunale aperto tenutosi ormai tre mesi fa, tutto fa pensare che si stia lentamente procedendo con la chiusura del reparto di Neurologia di Ragusa per trasferirlo definitivamente a Vittoria. Semplicemente inaccettabile”. Così la consigliera comunale Sonia Migliore, commentando quanto sta accadendo nelle ultime settimane al sistema sanitario cittadino. “C’erano state le prime avvisaglie con la dismissione della strumentazione, annunciata dalla stessa Asp con un’apposita delibera – continua Migliore – e in concomitanza con la redazione del nuovo Piano Sanitario avevamo creduto che le soluzioni trovate, ad esempio il trasferimento dei pazienti a Vittoria, fossero temporanee. Invece, il nuovo Piano ancora non c’è, le modifiche annunciate ci sono state lo stesso e, al momento, non ci sono neanche i medici, assenti per malattia e non sostituiti”. “Le domande che poniamo ai vertici dell’Asp – dice ancora Migliore – sono le stesse poste dai pazienti e dai loro familiari: e adesso? Bisogna andare per forza a Vittoria? E i piani terapeutici? Le risposte, per ora, le conosciamo già, ma speriamo che presto diventino altre, più rassicuranti”. “Temiamo veramente che la direzione intrapresa dall’Asp sia quella della chiusura del reparto – conclude Migliore – ma se qualcuno pensa che resteremo a guardare senza reagire si sbaglia di grosso!”.

ASSEMBLEA DELL’ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI DI RAGUSA 

ordine medici 1 (1)La tutela della salute è il compito prioritario dei medici. Un compito che va sostenuto con forza anche al di là di ogni “politica del risparmio” che taglia sulla buona sanità e crea disagi agli utenti. E’ il messaggio che ha voluto ribadire il dott. Salvatore D’Amanti, presidente dell’Ordine dei Medici, dei Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Ragusa durante il saluto e la successiva relazione programmatica che ha tenuto all’interno dell’assemblea ordinaria di fine anno. Riprendendo le tematiche della piattaforma rivendicativa oggetto dello sciopero generale del mondo della sanità, svolto lo scorso 16 dicembre, il presidente D’Amanti, insieme a tutto il consiglio direttivo, ha voluto rimarcare la necessità di continuare il confronto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali per sostenere la professione del medico e il servizio che viene dato ai pazienti. Al termine degli adempimenti amministrativi, tra cui l’approvazione del bilancio, si è proceduto alla consegna del Premio Ippocrate edizione 2015 al dott. Salvatore Barresi. A seguire si è svolta la consegna dei caducei in argento e delle pergamene di riconoscimento ai medici che hanno compiuto i 40 anni di laurea. Si tratta di Nunziata Agliotta, Rosario Blandino, Giuseppe Calcagno, Francesco Camillieri, Antonio Giovanni Cannata, Alberto Criscino, Francesco Cultraro, Vincenzo Cultrera, Attilio Denaro, Salvatore Distefano, Carlo Giannone, Gioacchino Giudice, Giuseppe La Terra, Maria Teresa Mazza, Angela Micciché, Nicolò Pacca, Vincenzo Padua, Ignazio Poidomani, Cristina Scucces, Giovanni Tumino, Giuseppe Tumino, Francesco Assenza, Giorgio Modica, Natalina Zisa. Cerimonia anche per i neo medici iscritti all’Ordine proprio nel 2015 e che dunque hanno iniziato da poco la propria carriera professionale. Si tratta di Valeria Carnemolla, Stefania Caruso, Cesare Di Fini, Elda Tumino.

SCIOPERO GENERALE DEI MEDICI

salvatore d'amanti presidente ordine dei medici di ragusaLa sanità a pezzi, la sanità non solo da migliorare ma da riscrivere per offrire un servizio qualitativamente maggiore agli utenti, dando maggiori risorse umane, ma anche economiche, alla sanità pubblica. E’ questo l’appello lanciato nel corso della conferenza stampa convocata presso l’Ordine provinciale dei Medici, in concomitanza con lo sciopero generale che si è svolto questo giovedì in tutta Italia trovando la larga adesione dei medici del settore pubblico e dei medici di famiglia. Dopo l’introduzione di Salvatore D’Amanti, presidente dell’Ordine provinciale dei Medici, sono intervenuti Roberto Licitra e Giuseppe Caccamo della Fimmg, Rolando Genovese della Fimp, Sandro Tumino dello Smi, Mariano Conticello del Simet, Nino Belluardo della Fials e Nunzio Storaci dello Anaao-Asso. Il definanziamento progressivo della sanità pubblica, i tagli ai servizi agli utenti e al personale, lo stop ai contratti di lavoro, il blocco del turnover, un federalismo inappropriato che lascia la sanità a pezzi. Sono alcune delle motivazioni che hanno spinto in modo unitario tutte le sigle sindacali dei medici ad indire per oggi la giornata di sciopero generale in modo da avviare un confronto con il Governo Renzi. No alla “sanità ragionieristica” come purtroppo, sempre più, la politica non solo chiede, ma soprattutto impone, passando sul lavoro dei medici e creando disagi e disservizi agli utenti. «Uno scenario sanitario che langue, quello della sanità pubblica, con una larga fetta di pazienti costretta a curarsi e a rivolgersi alla sanità privata, a proprie spese – ha detto il presidente D’Amanti introducendo i lavori – La famigerata politica del risparmio sta riducendo e modificando gli assetti ospedalieri senza potenziare la medicina del territorio e obbligando i pazienti a percorsi complessi e tortuosi pur di ottenere adeguata assistenza». Uno scenario a volte drammatico con turni di lavoro estenuanti e con reparti sguarniti.  «La pervasiva burocratizzazione del sistema sottrae tempo prezioso alla relazione di cura, un tempo che quando correttamente dedicato riveste già il carattere della cura del paziente – dice ancora il presidente D’Amanti – Tra medici e pazienti vi è un inimitabile e unico rapporto che si configura nella relazione di cura. Il medico è e sarà sempre un mediatore, tra la salute e la malattia, tra il benessere e il dolore. Noi siamo medici che vogliamo continuare a creare un’alleanza con i pazienti per continuare a garantire la loro salute». Una sanità che viene sempre di più smantellata in favore della sanità privata mentre anche in ambito locale la spesa sanitaria continua a scendere mentre trovano spazio scelte errate sul territorio.

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