23-04-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

RIFIUTI IN SICILIA: IN PROGETTO DUE TERMOVALORIZZATORI, ADDIO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

download (2) download (2)E’ di questi giorni, la notizia dell’approvazione, da parte del Governo Regionale di Crocetta, della costruzione in Sicilia di due maxi termovalorizzatori (inceneritori), voluti fortemente da Renzi e dal ministero per l’Ambiente presieduto da Galletti. La realizzazioni di questi impianti, comporterà una spesa di centinaia di milioni di euro, in un tempo stimato per la completa realizzazione di non meno di 5 anni, sempre che verranno ultimati ed entreranno effettivamente in funzione. E nel frattempo cosa succederà? L’associazione ambientalista Fare verde dice la sua: “Sicuramente, passando da un’emergenza ad un’altra, la faranno da padrona, ancora una volta, le famigerate discariche private che in questi anni, hanno realizzato affari milionari per pochi, a discapito della salute dei cittadini siciliani e dell’ambiente, poiché tra percolato nel sottosuolo e diossina nell’aria risultano altamente inquinanti. L’incapacità di Crocetta nell’aver dirottato decine di milioni di euro, previsti per il completamento dei Centri di Compostaggio, verso la costruzione di nuove discariche  hanno tenuto ferma al palo la raccolta differenziata, (un vergognoso 10% in ambito Regionale), e servito su un piatto d’argento il commissariamento della nostra martoriata isola, riguardo il sistema rifiuti effettivamente al collasso. Altro che rivoluzione e Rifiuti Zero! il Governatore Crocetta potrebbe salvare la faccia solo dimettendosi, dopo avere contribuito all’attuale disastro ecologico ed economico che colpisce i territori siciliani e quei pochi sindaci che si sono opposti a questo sistema paramafiogeno. La nostra associazione di Protezione Ambientale, Fare Verde, è assolutamente contraria alla costruzione di queste mega strutture di incenerimento dei rifiuti, poiché ne stravolge e ne ostacola fortemente i principi della riduzione e riciclo risultando di fatto, antitetica ad un incremento effettivo della tanto sognata raccolta differenziata, che a regime porterebbe introiti alle casse dei comuni virtuosi, piuttosto che ai Signori della Monnezza”.

A Scoglitti “Il mare d’Inverno”

fare verde scoglitti

Sabato 30 gennaio i volontari di Fare Verde Vittoria insieme agli alunni dell’Istituto Sciascia, agli amici dell’Associazione per I Diritti Umani e della Casa Evangelica Valdese, hanno pulito la spiaggia della Riviera Lanterna di Scoglitti. L’iniziativa, a carattere nazionale, ha l’obiettivo non solo di pulire le spiagge in inverno e di riportare al centro dell’attenzione la necessità di ridurre i rifiuti e non disperderli nel nostro ambiente, ma anche di ricordare che il nostro mare è messo a serio rischio dalle future ricerche e trivellazioni petrolifere. La spiaggia della Lanterna era piena di rifiuti e di moltissima plastica.

 

Gestione aree protette in Sicilia ancora alle associazioni ambientaliste. M5S: “Ritirato il bando che le tagliava fuori”

parchi-riserve-siciliaSalva la gestione delle aree protette in Sicilia da parte delle associazioni ambientaliste. Oggi in commissione Ambiente all’Ars il governo, per bocca di un suo delegato, ha comunicato di avere ritirato il bando che le metteva fuori gioco. “Per noi – dicono i deputati Trizzino, Ciancio e Zito, componenti della commissione – si tratta di un traguardo e di una vittoria importante. Ci auguriamo che in futuro l’interlocuzione su questi delicati temi veda un maggiore coinvolgimento della commissione Ambiente dell’ARS, che in questa vicenda non è affatto avvenuto”. La sorte delle associazioni era praticamente segnata, nero su bianco, su un bando pubblicato nel sito della Regione, che le estrometteva dalla gestione delle aree protette, sostituendole con un unico soggetto ancora da individuare. E questo nonostante l’importanza del loro ruolo e la bontà della loro amministrazione, riconosciute anche dalla Corte dei Conti, a seguito di un’indagine sulla loro attività. “E’ giusto ricordare – dicono i deputati – che alcune riserve naturali sono dirette dal WWF, da Legambiente, dalla Lipu e da altri gruppi, contraddistintisi per la buona amministrazione, grazie alla quale è stata tutelata e valorizzata la biodiversità della nostra Isola. Il fatto che venissero messe in discussione soltanto le gestioni concesse alle associazioni, e non anche tutte le altre (affidate invece ad enti pubblici) insieme a tutta un’altra serie di criticità, non ultime quelle legate alla dubbia copertura finanziaria, ci ha portato a chiedere il ritiro del bando per garantire la continuità delle gestioni a favore delle associazioni ambientaliste”.

Pedalino, pericolo amianto

1IMGP0209“Scarti di laterizi, plastica, cartone, ma soprattutto eternit: uno spettacolo indecente e un pericolo per la salute, a pochi metri da dove giocano i bambini. Da una parte i comportamenti inurbani di incivili cittadini, dall’altra l’inerzia di pubblici amministratori a loro volta campioni di insensibilità”. È l’accusa dell’on. Giorgio Assenza. “Nel giugno del 2014 e nel dicembre del 2015 – continua Assenza – abbiamo posto la questione, rispettivamente con una mozione del gruppo consiliare di Circoscrizione e con una mia interrogazione, ma la discarica abusiva è ancora lì, dove è sempre stata, indecente e pericolosa soprattutto per la presenza di eternit contenente fibre di amianto di cui è nota la pericolosità per la salute”.

RAGUSA, ACCORDO PER IL VERDE PUBBLICO CON UNA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

gest-verde (1)Un accordo di collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di volontariato  “Terra insieme iblea” per la sistemazione dell’area a verde pubblico compresa tra via Archimede, via delle Betulle e via degli Abeti. Compito dell’associazione, che ha partecipato ad un apposito bando, sarà quello di occuparsi per cinque anni della conservazione e della tutela dell’area sopracitata provvedendo al mantenimento di un elevato standard di qualità del sito arricchendo altresì il livello estetico della zona. “Tale accordo di collaborazione – afferma l’assessore comunale al Verde Pubblico, Salvatore Corallo – è di alta valenza sociale e si aggiunge ad analoghe forme di collaborazione già avviate in passato. Si tratta, in sostanza, di un processo che mira a coinvolgere direttamente cittadini ed associazioni nell’ambito della tutela e della cura degli spazi pubblici all’interno della nostra città, e che trova la sua piena realizzazione nel nuovo regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, già approvato dal Consiglio Comunale”.

DISCARICA SULLA VITTORIA PEDALINO

iphone pics 001L’Associazione di protezione ambientale Fare Verde, gruppo locale di Vittoria, evidenzia il proliferare sul territorio di decine di discariche abusive, che deturpano periferie e campagne di Vittoria,  con “gravi conseguenze ambientali e di natura igienico – sanitaria”. Fra le tante situazioni, Fare Verde segnala una discarica abusiva, sita al km 4 della strada comunale (ex provinciale) che, oltre a deturpare la bellezza paesaggistica di una contrada vocata alle nostre eccellenze vinicole, rappresenta un potenziale pericolo di tipo alimentare, visto il transito di gregge ovino presso quella strada. Fare Verde Vittoria chiede al  Sindaco ed al Comandante dei Vigili Urbani di intervenire tempestivamente per la bonifica della discarica e suggerisce di intensificare i controlli sul territorio e predisporre l’apposizione di cassonetti di rifiuti  e cartelli di divieto di discarica.

Cava Mortella a Ispica – Lorefice: sito in degrado

 

Cava Mortella (9)Su segnalazione del Circolo ispicese di Legambiente “Sikelion” la parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice, di concerto con altri colleghi parlamentari del Movimento, ha indirizzato al Ministro dell’Ambiente una interrogazione per chiedere se è a conoscenza della drammatica situazione di degrado in cui versa Cava Mortella e se non ritenga opportuno interessare il nucleo del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. Stesse richieste sono state inoltrate a mezzo pec con allegati un report fotografico realizzato da Legambiente e il piano comunale di protezione civile che contiene importanti informazioni su Cava Mortella, divenuta una vera e propria “discarica”, il tutto ulteriormente danneggiato dalle piogge. «Con questi atti -evidenzia la Lorefice – abbiamo denunciato ancora una volta la situazione di abbandono e degrado in cui versa il sito, braccio minore del canyon all’interno di Cava d’Ispica, di valore storico-artistico e culturale inestimabile oramai colmo di demolizioni edilizie e rifiuti altamente pericolosi che vengono trascinati lungo il letto del torrente Busaitone arrivando al Vignale San Giovanni. La Cava deve essere bonificata e monitorata, il sito messo in sicurezza. L’evidenza mostra, purtroppo, ancora una volta come i nostri siti archeologici non siano adeguatamente valorizzati nel loro valore intrinseco, mira di vandali che non solo non rispettano l’ambiente e la salute pubblica ma non hanno alcuna cognizione dell’enorme danno provocato all’intero territorio e al turismo».

WWF, Legambiente e Greenpeace Italia denunciano un Ministero dello Sviluppo Economico che fa propri gli interessi dei petrolieri

sfide-ambientali-640x360“Il Governo Renzi ha un problema con i pasdaran pro-trivelle del Ministero dello Sviluppo Economico che, favorendo il più clamoroso conflitto istituzionale oggi in atto (con 10 Regioni che hanno promosso 6 referendum), interpretano in maniera distorta e riduttiva il ruolo del Ministero, facendo proprie le valutazioni di Assomineraria e gli interessi dei petrolieri e non difendendo, con altrettanta forza, gli altri settori economici consolidati strategici per il Paese (turismo e pesca)”. Inizia così il comunicato diffuso oggi da WWF, Legambiente e Greenpeace Italia, che chiedono il rigetto definitivo di tutti i procedimenti ancora pendenti nell’area di interdizione delle 12 miglia dalla costa e una moratoria di tutte le attività di trivellazione a mare e a terra. Le associazioni denunciano “una grave distorsione nell’operato del Ministero dello Sviluppo Economico, che sostiene e attua politiche di retroguardia in una difesa d’ufficio dei combustibili fossili, contro le scelte energetiche imposte dagli impegni assunti dall’Italia per la salvaguardia del clima”. “L’Italia – sottolineano gli ambientalisti – per essere un Paese coerente con gli impegni assunti a livello internazionale a Parigi, dovrebbe abbandonare le strategie pro-fossili del governo Renzi e definire al più presto un Piano climatico-energetico che punti sulle energie rinnovabili, sul risparmio e l’efficienza energetica, nel quadro di una più ampia Strategia di decarbonizzazione per tutti i settori, per far fede all’impegno di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C”. Le Associazioni ambientaliste chiedono al Governo di uscire dalla ottusa difesa degli interessi dei petrolieri e di ricondurre quanto prima il Ministero dello Sviluppo Economico al suo ruolo istituzionale.

RAGUSA, IN PIAZZA DUOMO RIMOSSE DUE PALME ATTACCATE DEL PUNTERUOLO ROSSO

 

17477-800x600In Piazza Duomo a Ragusa Ibla Sono in corso di completamento le operazioni di rimozione delle due ultime palme che sono state irrimediabilmente attaccate dal punteruolo rosso. A renderlo noto è il responsabile del servizio verde pubblico, geom. Emanuele Russo che, così come fatto nelle aiuole della stessa piazza in cui erano state già rimosse per gli stessi motivi altre palme, provvederà, come disposto dall’Amministrazione Comunale, a far piantumare delle piante di cycas. “Un intervento che ci dispiace aver dovuto attuare, ma inevitabile – dichiarano il Vice sindaco ed Assessore ai centri storici, Massimo Iannucci e l’Assessore al verde pubblico, Salvatore Corallo – in quanto devono essere messe in atto tutte le precauzioni, affinché anche altre palme presenti ad Ibla non siano attaccate dal pericoloso coleottero che sta facendo scempio di questa specie di piante in tutta la Sicilia”.

Legambiente Ispica organizza un’escursione in Contrada Stafenna

 

3a - Un riparo paleolitico, perfettamente immerso nella naturaDomenica 24 gennaio il Circolo “Sikelion” di Ispica organizza una passeggiata naturalistica in contrada Stafenna, a circa due kilometri da Rosolini. U’entusiasmante immersione nella Storia: l’Uomo, infatti, ha abitato questi luoghi per millenni, dal Paleolitico superiore al Novecento. Ciò è testimoniato dalle tombe a grotticella artificiale, proprie dell’età del bronzo, dalle catacombe con sepolcri a baldacchino e dal vicino cimitero a cielo aperto, appartenenti all’epoca paleocristiana, ed ancora da una carraia ed un’aia medievali, da una chiesetta bizantina e da grotte utilizzate come rifugio durante i bombardamenti della Grande Per questi motivi la contrada fu inserita nello storico Grand Tour, sorta di itinerario delle meraviglie per i giovani dell’aristocrazia sei- e settecentesca. A visitarla fu, tra gli altri, anche l’artista ed architetto francese Jean-Pierre Hoüel, che la consacrò nella sua celebre opera “Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte”. I partecipanti toccheranno con mano che Stafenna è un luogo unico anche per la ricchezza delle specie animali e vegetali: tra pioppi rigogliosi, ulivi e carrubi, a seconda della stagione svolazzano l’airone cinerino, l’upupa, la poiana, il gheppio, il martin pescatore, la gallinella d’acqua, il tordo, la gazza ciuffetto, gli storni europei e la beccaccia, mentre nell’acqua nuotano anguille e tinche, e gli innumerevoli muri a secco, fatti di roccia calcarea, sono coperti da rigogliose popolazioni di licheni. Il tour durerà circa cinque ore, a partire dalle 8:30; esso si concluderà con la visita della basilica ipogeica dei Platamone, cara al noto archeologo Paolo Orsi. Seguirà una degustazione di trota affumicata ed altri prodotti tipici rosolinesi a cura dell’azienda agricola Macrostigma. La partecipazione è aperta a tutti, previo versamento di un contributo di minimo sette euro (cinque per i soci); per prenotare basta telefonare al 377/1061659 o scrivere a [email protected] entro venerdì 22 gennaio.

Cava dei Modicani, ordinanza del Commissario Cartabellotta: prorogato il conferimento dei rifiuti sino al 31 maggio

 

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Prorogata sino al 31 maggio 2016 l’attività della discarica ragusana di Cava dei Modicani con una nuova ordinanza contingibile ed urgente del commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Dario Cartabellotta. Il provvedimento di proroga si è reso necessario in previsione della scadenza della procedente ordinanza commissariale adottata il 21 luglio 2015 e atteso che i sindaci dei Comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Giarratana hanno ribadito la situazione di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente nel corso della conferenza dei servizi appositamente convocata dal commissario Cartabellotta. Il Commissario ha agganciato però la sua ordinanza a quella del presidente della Regione siciliana del 15 gennaio scorso, con cui è stato disposto il ricorso temporaneo ad una speciale forma di gestione dei rifiuti nel territorio della Regione siciliana nelle more dell’attuazione del primo stralcio attuativo per il rientro in ordinario della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, fissando la scadenza al 31 maggio scorso. Durante la conferenza di servizio sono stati evidenziati i miglioramenti effettuati dal gestore Ato ambiente nella discarica di Cava dei Modicani dall’emissione della prima ordinanza con l’avvio del bio-potalizzatore e di altri accorgimenti utili ad ottemperare a tutte le prescrizioni Aia.

Trivelle, il referendum si farà. Il M5S Sicilia: “Finalmente voce agli italiani”

Nella foto distribuita dall'ufficio stampa il 31 luglio 2014 la Rainbow Warrior, nave simbolo di Greenpeace, entrata in azione nel mar Adriatico presso la piattaforma petrolifera Rospo Mare B, di proprietà Edison ed Eni. ANSA/UFFICIO STAMPA GREEN PEACE +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY - NO ARCHIVE+++

Sì al referendum sulle trivellazioni, la Corte Costituzionale si è appena espressa dichiarando ammissibile il quesito sulla norma che riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate. Lo stesso quesito era già stato dichiarato ammissibile dalla Cassazione. “Finalmente sarà data voce agli italiani”, affermano i 14 deputati a Palazzo dei Normanni del Movimento 5 Stelle. Gli stessi deputati, in tutti questi anni, hanno intrapreso una vera e propria battaglia per fermare lo scempio dei mari e delle coste; e così hanno organizzato manifestazioni pubbliche, presentato numerosi atti parlamentari, ottenuto l’aumento delle royalties, ed in ultimo, hanno portato all’Ars la proposta referendaria, bocciata però dalla stessa maggioranza di governo. “A far giustizia, adesso, ci hanno pensato i nove Consigli regionali (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) che, invece, sono riusciti a portare avanti la proposta dei quesiti. Ed oggi l’Ok definitivo della Corte, e dunque il referendum si farà”. Lo dice il parlamentare M5S Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente fino a pochi mesi fa, prima che il Pd facesse indigestione di poltrone, e primo firmatario di più atti parlamentari col medesimo obiettivo, dire No alle trivellazioni”. Il M5S è già pronto a sostenere la campagna referendaria che dovrà portare gli italiani a decidere tra pochi mesi su un tema importante e sensibile quanto quello dell’energia nucleare. “Le alternative alle fonti fossili esistono – concludono i Cinquestelle – e non sono un’utopia, basta avere il coraggio di intraprendere scelte di politica ambientale responsabili e in linea con il principio di sostenibilità. Ovviamente la battaglia continua”.

RAGUSA: CINQUESTELLE, PINI E CICLAMINI

alberi.avi.Immagine002Uno  sterminio per questi grandi e vecchi alberi. Da decenni facevano parte della nostra città e non avevano arrecato mai alcun danno. Ora è arrivato il taglio preventivo del pino di quartiere: seghe ed asce – come accaduto ultimamente nelle vie Umberto Giordano e Ruggiero Leoncavallo, per la paura che facciano danno. L’assessore cinquestelle Salvatore Corallo che cura il verde pubblico ed è molto apprezzato per la ricercatezza con cui viene decorata la città, ci dovrebbe spiegare i motivi di questa strage. Proviamo ad anticipare le sue tesi. Sosterrà che c’è uno stato di enorme pericolo e che i tecnici hanno accertato che il peso delle fronde fa rischiare un crollo, che le radici fanno saltare basole ed asfalto, che le pigne possono cadere in testa ai passanti, che gli aghi si possono infilare nelle zampe dei cagnolini… Tutto può avvenire: si chiama ansia, può degenerare. Allo stesso modo infatti se viene una tormenta i pali della luce possono crollare, ed un terremoto ci può far ritrovare il tetto in testa, e la pioggia ci può far rompere una gamba… Non è una furia dei soli grillini, questo taglio all’impazzata dei pini di città. Gli scempi  avvengono in tutti i Comuni d’Italia; un accanimento che non tiene conto della storia millenaria del paesaggio italiano, quello raccontato e ritratto dai viaggiatori e dai vedutisti napoletani del 700. Insomma dobbiamo abbandonare la compagnia di questi immensi alberi di città, e accontentarci degli schieramenti autorizzati di ciclamini. Ovunque spuntano questi teneri fiorellini rossi, bianchi e rosella, signorine timide e perbene  per un paesaggio senza impronta. Vorremmo sapere se prima del taglio sono stati chiamati a discutere del terribile pericolo che incombeva sulle loro teste, i cittadini del quartiere in cui vivevano gli ormai defunti alberi. L’ansia preventiva  è divenuta psicosi di massa che ha trasformato i pini in alberi demoniaci capaci di tutto: le loro radici alzano le strade, i marciapiedi, le fondamenta delle case, e fanno cadere la gente, insomma sono nostri nemici da uccidere. Per Italia Nostra, che si è interessata della questione, il pino vive ovunque nel Paese una fase di declino, ma bisogna provare a salvarlo proprio perché è un albero monumentale e non è per niente pericoloso. Sono gli uomini che non riescono ad accompagnarlo nella crescita secolare, ed allora preferiscono  vederlo come un pericolo pubblico. I pini, un tempo fonte di ispirazione dei poeti, sono vissuti a Ragusa come minaccia alla vita e alla serenità quotidiana. Forse sono visti così male per un solo motivo: sono  ingombranti, di difficile gestione, non amano essere ingabbiati tra asfalto e cemento. Sono alberi forti, rustici, e stridono di fronte ad altre educatissime piante. I pini però simboleggiano una natura bella e selvaggia che può affiancare i cittadini aiutandoli nel ripulire l’atmosfera dalle polveri sottili, riparandoli con l’ombra, ripulendogli i polmoni con un profumo balsamico. Piantare pini fa bene all’ambiente. Un albero elegante, bello che si dovrebbe far rinascere nella nostra città, a costo di mettere in ombra il vellutato ed esile ciclamino che piace tanto ai cinquestelle.

“Scempi ambientali in terra di Sicilia”, convegno a Ragusa

insieme in cL’associazione InsiemeinCittà e il Club Unesco di Ragusa hanno organizzato un convegno per le ore 17,00 di lunedì 25 gennaio, presso la Sala Avis, sulla tutela dell’habitat intitolato “Scempi ambientali in terra di Sicilia”. La relazione introduttiva sarà tenuta da Ugo Scelfo, già Consigliere della VI sezione penale della Corte Suprema di Cassazione.

TRIVELLAZIONI SICILIA, FORZA ITALIA: CROCETTA E MAGGIORANZA PRONI ALLE LOBBIES SVENDONO E DETURPANO IL NOSTRO MARE

download (2)“Il presidente della Regione, sta ipotecando maldestramente il futuro della nostra Sicilia, consentendo il via libera a nuove trivellazioni nei mari che bagnano coste bellissime ricche di storie, proni alle richieste delle lobbies dell’energia. Palazzo Chigi, per mettersi al riparo dai referendum regionali sull’art. 38 dello Sblocca Italia, per togliere la voce al popolo, ha addirittura ripristinato un decreto legislativo del 2010. Un bluff che la dice lunga sulla scellerata volontà di questi  governi di mettere a rischio, per chissà quali favori, ciò che di più caro abbiamo: il nostro mare, la bellezza della nostra terra. Siamo pronti a dare battaglia, mobilitando i nostri elettori, i concittadini tutti, che chiedono di fermare uno scempio senza pari”, lo dichiara il senatore Vincenzo Gibiino, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

“Geositi carsici Iblei”, la Valle del Tellesimo e la Conca del Salto oggetto di un convegno

Bellezza naturalistica del territorio ibleo“Geositi carsici Iblei” è il tema di un convegno promosso dal Centro Ibleo di Ricerche Speleo idrogeologiche di Ragusa. L’evento, finalizzato alla conoscenza e promozione del patrimonio geologico e carsico ricadente negli Iblei, si terrà venerdì 15 gennaio alle ore 17,30 nella sala Auditorium “Pietro Floridia” di Piazza Matteotti a Modica. Sabato 16 gennaio alle ore 9.00 è stata organizzata una visita guidata al geosito della Valle del Tellesimo con concentramento in Piazza Matteotti. La manifestazione è stata inserita nell’evento nazionale “Settimana del Pianeta Terra”. La valle del Tellesimo e la Conca del Salto sono i vertici Nord-Sud di un territorio, quello modicano, estremamente ricco di biodiversità, e che beneficia in molti siti degli strumenti comunitari per la tutela e la valorizzazione, cui si aggiunge ora la possibile tutela geologica prevista da una legge regionale. “In attesa che si concretizzino forme più incisive di salvaguardia, è necessario creare le basi, afferma Rosario Ruggieri, presidente del Cirs di Ragusa, per una vasta cultura ambientale che sappia riconoscere i valori e le ricchezze della natura, e che sappia educarsi non solo alla sua tutela ma anche a una sua fruizione corretta ed ecosostenibile. La manifestazione intende promuovere un turismo culturale, sensibile ai valori ambientali, che metta in risalto sia le risorse naturali più spettacolari, sia quelle meno conosciute, ma non meno affascinanti: quelle che abbiamo la fortuna, spesso senza saperlo, di avere proprio a due passi da casa”.

Comitato cittadino cava Santa Domenica

IMG-20151212-WA0003Riceviamo e pubblichiamo dal comitato cittadino cava Santa Domenica di Ragusa. “Questa suggestiva e affascinante zona, che silenziosa scorre unendo i tre ponti di Ragusa, da giorno 12 dicembre non è più anonima. Il Sindaco Federico Piccitto, accogliendo la nostra proposta ha voluto intitolare lo slargo sito ai piedi del Ponte Padre Scopetta, per noi ragusani Ponte Vecchio, all’amica Daniela Dinatale, prematuramente scomparsa. Giorno 12 dicembre è stato un giorno di festa, di partecipazione e di riflessione, per la comunità ragusana. Il Sindaco ha apprezzato in Daniela Dinatale l’esempio dato ai concittadini di impegno disinteressato per il territorio, per la natura, sapendo che il desiderio suo e di tutti è quello di vedere la Vallata Santa Domenica viva e pulsante. È stato significativo ricordare la dedizione di Daniela Dinatale e la targa a lei dedicata la rende visibile a tutti i fruitori di questo luogo. Siamo stati diretti testimoni del ruolo che Daniela Dinatale ha assunto nella nostra organizzazione, ruolo propositivo, in cui l’indignazione per l’incuria non si limitava a sterile lamentela, ma veniva canalizzata in un “mettere le mani in pasta”, in un essere a disposizione con le proprie competenze, partecipando entusiasticamente all’elaborazione di idee, “sporcandosi le mani” durante le numerose giornate di pulizia e di fruizione del sito. La targa posta in sua memoria è come un’orma che dovrà indicare il cammino da seguire per svelare le potenzialità di questo luogo, in un’ottica sempre scevra da interesse personale. Né Daniela che purtroppo non è più con noi, né i presenti, possiamo immaginare oggi il potenziale che può venire da questo luogo pubblico, qualora opportunamente utilizzato. Il fascino che aveva conquistato Daniela, e per il quale Daniela si è spesa, è dato dalle mille potenzialità del “fiume verde” nel cuore della nostra città. Gli obiettivi da raggiungere in un prossimo futuro sono innanzitutto una facile fruizione in maniera ecosostenibile ed economica di tutto ciò che già esiste all’interno del sito, sia come patrimonio naturalistico, antropologico e archeologico, sia riguardo le numerose infrastrutture ivi realizzate negli ultimi decenni con copiosi investimenti pubblici, mai utilizzate e, ad oggi, in parte degradate. Si dovrà indirizzare uno sforzo organizzativo congiunto per non disperdere ulteriori risorse economiche in opere e manufatti che non hanno alcun ritorno economico, bensì per migliorare e favorire la promozione turistica del percorso naturalistico che si snoda lungo la cava, che è, da esso stesso, testimone delle bellezze presenti . Tutto ciò, assieme a quelle altre iniziative che potranno essere messe in cantiere dalla collaborazione tra il pubblico e il privato, grazie anche alla recente iniziativa voluta dalla amministrazione comunale, quale il Patto di Collaborazione tra Cittadini ed Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni, potrà anticipare nel tempo la realizzazione di un raro caso di parco suburbano, così come è nelle aspettative della Cittadinanza tutta”.

NO TRIV RAGUSA PARLA DELL’ULTIMO INCIDENTE ALL’ENI

download (2)“Non è la prima volta che dall’impianto Versalis di C.da Tabuna a Ragusa si creano eventi eccezionali. L’eccezione in questa terra è norma, da decenni si vedono e si sentono  alle orecchie – e ancor più al naso – le emissioni del centro oli e dell’impianto Polimeri. Il tutto a pochissima distanza da piazza Croce, via Di Vittorio, e altre zone piene zeppe di palazzine e uffici, in una vallata che è stata completamente sventrata. Da decenni gli impianti di estrazione e raffinazione ci avvelenano, aprendo i “filtri” a seconda dei venti e inondando tutta la vallata e il centro città di fuliggini e odore marcio.­ Il 6 gennaio alle 21 dev’essere successa qualcosa di più grosso, ma non la devono passare liscia anche stavolta, con una torretta dell’impianto che per ore ha continuato a emettere fumo nero nell’oscurità della notte. Siamo molto curiosi di sapere dal sindaco di Ragusa Federico Piccitto e dall’assessore all’ambiente Antonio Zanotto, cosa hanno intenzione di fare per tutelare i ragusani. Anche in riferimento all’ultima richiesta di perforazione di contrada Arancio  che prevede un nuovo pozzo e 3 km di condotta fino al maledetto centro oli. E le “famose” centraline di rilevamento dell’aria sparse per il territorio, che da anni “certificano” la qualità dell’aria di Ragusa, che diamine rilevano?­  Siamo cosi’ sicuri che mettere a repentaglio la nostra salute e il nostro territorio sia un prezzo inevitabile per lo sviluppo economico? Noi crediamo di no! Riteniamo, infatti, che lo sviluppo di Ragusa – quello vero – passi per la Green economy”.

Cai Ragusa, apertura anno sociale

cai escursioneLa prima escursione dell’anno organizzata dal Club Alpino Italiano, sezione di Ragusa, partirà dalla costa sud-occidentale degli iblei, percorrendo luoghi di particolare bellezza e ricchi di memorie storiche. Domenica 10 gennaio primo appuntamento alle ore 07:50, presso la sede Cai, secondo appuntamento ore 08:45 presso Museo Regionale di Kamarina. Alle ore 09:00 parcheggio delle auto a Torre di Mezzo. La partenza dell’escursione è fissata per le ore 09:30 e l’arrivo verso le ore 15:30. Si consiglia un equipaggiamento con abbigliamento consono alla stagione in corso, zaino piccolo, scarpe da trekking, mantella per eventuale pioggia, acqua potabile, pasto a sacco. La quota di partecipazione prevede un contributo volontario di 2 euro. L’itinerario che sarà percorso si sviluppa lungo la zona costiera partendo dall’antica colonia siracusana Kamarina, dove parecchi resti di antiche vestigia della città greca sono sparsi ovunque; gli aspetti più evidenti e forse maestosi si vedono quando si arriva sulla sottostante spiaggia, dove le antiche mura di cinta ancora resistono alla spinta naturale dell’azione erosiva del mare. Il tratto di costa che verrà percorso mostra, in vari punti, crolli e arretramento del limite della battigia, che è avvenuto velocemente negli ultimi decenni; tuttavia non mancano particolari evidenze naturali belle e meravigliose anche d’inverno, specie quando il mare è calmo. L’escursione, dopo aver attraversato la località Passo Marinaro, si snoderà verso sud-est in direzione di Randello, piccolo bosco a ridosso del mare che si estende su antiche dune e che presenta una struttura floreale e una diffusione faunistica tipica delle zone calde e secche; lo spiaggione che separa dal mare l’area boschiva, ha il suo grande fascino per la lunghezza e la presenza di piccole dune in continua evoluzione per l’azione dei venti occidentali che sono dominanti, con caratteristiche quasi uniche in Sicilia. Segue la scogliera di Punta Braccetto, un piccolo altopiano roccioso con le famose sottostanti grotte scavate dal mare, che permette di raggiungere la torre Vigliena (1595-1607) posizionata sul Braccio della Carbonara, punto di avvistamento e di difesa dalle incursioni dei pirati nei tempi remoti. La comitiva proseguirà lungo la spiaggia verso Torre di Pietro, detta Torre di Mezzo, che fu costruita, assieme alla torre Scalambri situata a Punta Secca, per le finalità di guardia e di difesa dalle incursioni piratesche di tutta la costa. La spiaggia fra Torre di Pietro e Torre Scalambri è ricoperta in parte da lastroni di arenaria crollata e in parte è sabbiosa; il limite che separa il mare dalle vicine colture intensive è, per la presenza di scarti della coltivazione degli ortaggi e di numerosi contenitori abbandonati, in pessimo stato ecologico e rappresenta una criticità molto elevata. Forse una futura bonifica potrebbe restituire il tratto alla dignità naturale.

UNA RARA ANATRA NIDIFICA NEL PANTANO DEL MAGANUCO

moretta.tab1La notizia arriva da Legambiente che scrive: “In Italia ne è stimata la presenza di solo 60-100 coppie, di cui circa la metà in Sicilia, e quindi la popolazione italiana è considerata in pericolo di estinzione. Stiamo parlando della Moretta tabaccata, un’anatra tuffatrice i cui popolamenti sono purtroppo messi a rischio da svariati fattori: alterazione e distruzione dell’habitat, introduzione di specie alloctone, disturbo, caccia, cambiamento climatico, avvelenamento da piombo e cattura accidentale da parte di reti da pesca. Ma desso il popolamento siciliano ed italiano si arricchisce di una coppia in più, quella nidificante nel Pantano di Maganuco, piccola ma importante area umida sita al confine tra i comuni di Modica e Pozzallo”. “E’ come se durante il restauro di una chiesa si trovasse un affresco finora sconosciuto” commenta Antonino Duchi, Biologo e Presidente di Legambiente Ragusa, che ha riscontrato la riproduzione della specie “E’ stato molto emozionante osservare più volte i genitori con il seguito di ben 11 anatroccoli”. La segnalazione, che è stata di recente pubblicata sul Naturalista Siciliano, la rivista della Società Siciliana di Scienze Naturali, è avvenuta durante le attività del progetto ‘Un Mare d’Ambiente’ supportato dal Ministero della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, gestito in partenariato da Legambiente Il Carrubo Ragusa e dal Comune di Pozzallo. “Un’area con notevoli valenze ecologiche all’interno di una fascia costiera fortemente impattata dalle attività umane. Un ambiente che potrà riservare ancora piacevoli sorprese naturalistiche ma che purtroppo è anch’essa vittima di diversi impatti ambientali, quali: la presenza di strutture industriali, di una strada che la taglia in due, di una serie di discariche abusive, di spianamento di dune” – spiega Legambiente.

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