26-04-2024
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Archivio della categoria: attualità

 Riunitosi al Comune il Tavolo di concertazione sul Centro storico di Ragusa Superiore

downloadAvviare un confronto con i rappresentanti dell’Ascom,  del Comitato residenti nel Centro storico di Ragusa, dell’associazione “Insieme in città” della “Fondazione Arch”, per  definire una serie di proposte operative utili a rivitalizzare il quartiere di Ragusa Superiore. E’ questo il motivo per il quale il sindaco Federico Piccitto ha promosso un tavolo di concertazione. Oltre al Capo della civica amministrazione che ha coordinato i lavori, sono stati presenti  il vice sindaco con delega ai centri storici Massimo Iannucci, l’assessore allo sviluppo economico Nella Disca, l’architetto Gaetano Manganello della “Fondazione Arch”, Salvatore Ingallinera e Giovanni Cassarino dell’Ascom,  il prof. Giorgio Flaccavento e l’architetto Enza Battaglia dell’associazione “Insieme in città”. Il Sindaco Piccitto ha aperto l’incontro sostenendo quanto sia necessario un ampio coinvolgimento dei soggetti interessati alla rivitalizzazione del quartiere di Ragusa Superiore e la necessità di sviluppare insieme progetti ed idee da sottoporre anche al giudizio dei cittadini attraverso l’utilizzo dello strumento di consultazione online del Comune, “Votofacile”. Salvatore Ingallinera dell’Ascom si è soffermato sul problema di un’isola pedonale parziale nel centro storico di Ragusa Superiore che  riguarda solo via Roma e Via M. Coffa  e non anche gli assi stradali che collegano le due importanti vie e quelle limitrofe. A giudizio dell’architetto Enza Battaglia di “Insieme in città” il problema della chiusura degli esercizi commerciali di via Roma e del cuore della città è dettata dal caro affitti che ha costretto numerosi esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche. Di diverso avviso  invece Giovanni Cassarino dell’Ascom che ha invece affermato che i proprietari dei locali commerciali hanno diminuito il costo degli affitti e che invece il problema della crisi commerciale nel centro città è dettata dallo spopolamento del quartiere. Della necessità invece di trovare  delle idee innovative che aiutino a rivitalizzare il centro storico di Ragusa ha parlato l’architetto Gaetano Manganello della “Fondazione Arch” che  ritiene invece indispensabile attuare delle misure che facciano ritornare in centro le famiglie attraverso un’oculata politica di incentivazione e programmazione urbanistica che preveda anche l’attuazione di una zona a traffico limitato.

Cancellato piano aziendale ASP Ragusa. La soddisfazione di Partecipiamo

downloadLa tenace e determinata azione condotta dall’amministrazione Piccitto e dall’allora presidente del consiglio comunale Giovanni Iacono  ha ottenuto i risultati sperati. Quell’atto aziendale preparato dall’AspP 7 di Ragusa era sbagliato, nella sostanza e nella forma,  non si basava su una analisi dati, non rappresentava un piano organico per la salute, non rispettava le indicazioni normative. Scrive Giovanni Iacono: “Abbiamo scritto e spiegato tutto, in dettaglio,  in decine di pagine, approvate anche dal Consiglio Comunale. E’ importante ricordare che quell’atto aziendale presentato dalla direzione generale ASP fu approvato, in maniera miope dagli altri ‘attori’ coinvolti a cominciare dai Sindaci con tanto di plauso ed entusiasmo di qualche deputato regionale che ‘benediceva’ ed ha, sempre, sostenuto quel piano aziendale. La prova che l’atto aziendale non era confacente alla realtà sta, nel fatto che la nuova rete ospedaliera, di fatto, riconosce in larghissima parte le nostre ragioni: aumenta a Ragusa da 246 a 273 i posti letto per acuti e mantiene le discipline per le quali si erano ‘pensate’ scelte dissennate come ‘malattie infettive e tropicali’, ‘neurologia’,  ‘otorinolaringoiatria’, ‘neonatologia’. Bisogna dare atto al Presidente della VI Commissione all’ARS, on.le Di Giacomo del suo lavoro e della sua disponibilità al confronto e al recepimento delle giuste rivendicazioni”.

Presentato il progetto Aristoil per la valorizzazione dell’olio di qualità mediterranea

imagesIl progetto ‘Aristoil’ durerà tre anni e muove dall’intento di incrementare la conoscenza sui benefici per la salute derivanti dal consumo quotidiano di olio d’oliva mediterraneo ad alto contenuto fenolico.E’ stato presentato nella sala convegni del Palazzo della Provincia con la partecipazione anche di alcune classi dell’Istituto Agrario. L’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare produttori, frantoiani sulle attività del progetto, coinvolgendoli, altresì, a partecipare alle fasi di “Testing in programma, ovvero alle procedure di identificazione dei contenuti polifenolici totali presenti nell’olio di oliva. Per raggiungere questo risultato l’agronomo Giuseppe Cicero ha chiesto di coinvolgere l’Istituto regionale Vite e Olio per la fase della certificazione e di allargare la fase di ‘testing’ a tutti gli olivicoltori siciliani. Il presidente del Consorzio d’olio ‘Dop Monti Iblei’ Giuseppe Arezzo ha rimarcato la scelta della qualità fatta dai suoi consorziati e dalla loro propensione imprenditoriale. “Il Consorzio si adegua – ha detto Arezzo – punta sempre all’innovazione, non a caso stiamo operando la modifica del disciplinare dell’Olio Dop Monti Iblei perché la certificazione deve essere modellata alle nuove esigenze del mercato”. Sulla ‘mission’ del progetto ‘Aristoil’ e sulle varie fasi che si chiuderanno il 31 ottobre 2019 sono intervenuti il dirigente del settore ‘Sviluppo locale’ Vincenzo Corallo, la responsabile dell’Ufficio Politiche Comunitarie Susanna Salerno ed Emilia Arrabito dello Svimed, altro partner del progetto insieme al Libero Consorzio Comunale di Ragusa, oltre ad Efxini Poli (ente capofila), all’Università di Atene, all’agenzia di Sviluppo Distrettuale di Lamaca-Famagusta di Cipro, alla Regione del Peloponneso, all’Università di Spalato e di Cordoba.

 

 

BULLISMO, UNA PIAGA CHE SI DIFFONDE ANCHE A RAGUSA: PERCOSSE E VIOLENZE SU UN RAGAZZO

3bullismo-a-scuolaLa Polizia è stata informata dal dirigente di un istituto scolastico della Provincia di Ragusa sulle violenze commesse ai danni di un allievo nello spazio antistante la scuola, dove gli studenti attendo l’autobus per fare rientro a casa. Dopo pochi minuti dalla segnalazione ricevuta dal dirigente, il giovane, che per prima cosa si era rivolto ad un’insegnante, è stato ascoltato dagli investigatori alla presenza di personale specializzato. Il racconto, alla presenza del padre, era sconvolgente.  Il giovanissimo ragazzo ha raccontato di essere stato spesso scherno dei compagni di scuola e questo lo faceva stare male, ma per rimanere nel gruppo, accettava certi “scherzi pesanti”. Quel giorno però i compagni di scuola avevano proprio esagerato e lui ha detto basta. Il giovane stava ballando con i compagni di scuola alla fermata dell’autobus ascoltando la musica di un telefonino e tutto ad un tratto il ragazzo è stato accerchiato dai compagni e poi due di questi gli hanno detto di spogliarsi. Il giovane si è rifiutato e, al  diniego assoluto, due dei ragazzi lo hanno percosso e strattonato, afferrandolo anche per il collo: doveva abbassare i pantaloni e le mutande, così era stato deciso dai “bulli”. Il ragazzino, sotto minaccia dei due si è denudato. I bulli sono stati individuati grazie alla collaborazione del corpo docente; la vittima non ha ha fornito i cognomi. I ragazzi hanno dapprima fornito diverse versioni negando di aver commesso i fatti raccontati in denuncia. Dopo pochi minuti gli investigatori hanno ottenuto una piena confessione. Al termine delle indagini i ragazzi sono scoppiati tutti in lacrime chiedendo scusa per quanto commesso ed asserendo di essere pentiti e di non voler del male al compagno di scuola ma di aver voluto soltanto “scherzare”.                                         

RAGUSA, AUTOBOTTI VECCHIE E SPORCHE

Autobotte comunale sporca“Il decoro, anche un pizzico, è necessario. Oltre che per ragioni estetiche, pure per motivi funzionali. Soprattutto quando si tratta di un servizio delicato quale può essere quello dell’erogazione idrica effettuata con le autobotti comunali, quindi a beneficio dei cittadini”. A segnalarlo è il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che fa riferimento alle perplessità sollevate sui social da alcuni internauti con riferimento allo stato oggettivamente di scarsa pulizia in cui versano le autobotti in questione. “Ora non ci aspettiamo che questi mezzi – sottolinea Chiavola – siano lavati ogni giorno e neppure che gli stessi risplendano come se fossero all’interno di un autosalone. Però è lecito attendersi un poco di pulizia in più visto che tra l’altro stiamo parlando di un servizio in cui è opportuno che si chieda qualche attenzione in più rispetto agli altri. Sembra che il camion non veda un lavaggio da secoli. E’ opportuno che l’Amministrazione verifichi con chi si occupa del servizio e provveda in tal senso sollecitando maggiore cura da parte degli autisti e, più in generale, da chi dovrebbe adempiere ai controlli del caso”.

FRIGINTINI, E’ MORTO UN OPERAIO CADUTO DA UNA IMPALCATURA

elisoccorsoarchivio0_090909E’ morto al trauma center di Catania l’operaio  somalo di 31 anni caduto giovedì mattina dall’impalcatura del cantiere di una chiesa in costruzione a Frigintini.  Compresa la gravità,  l’uomo è stato trasferito al Cannizzaro dove nonostante tutti i tentativi per salvargli la vita, il ragazzo è morto. Il cantiere è stato sequestrato. Sono in corso le indagini da parte del commissariato di Modica che in queste ore sta sentendo diverse persone. Il giovane muratore era in possesso di regolare permesso di soggiorno. Al momento non si conoscono le cause della fatale caduta.

LA TERZA FARMACIA DI SANTA CROCE CAMERINA NASCERA’ A CASUZZE

downloadIl Consiglio comunale di Santa Croce Camerina ha deciso, non senza una travagliata votazione, di destinare la terza farmacia cittadina al territorio comunale di Casuzze. E’ stata sovvertita, in questo modo, la decisione che, assunta dalla precedente Amministrazione comunale a fine mandato, prevedeva tale apertura in zona Punta Secca-Caucana. “Con una sostanziale differenza – sottolinea il sindaco Franca Iurato – e cioè che, in quel caso, il Consiglio comunale non era stato fatto esprimere mentre stavolta, espletati tutti gli adempimenti necessari, la palla è passata al civico consesso che ha potuto così esprimersi, com’era giusto che fosse, in totale autonomia e nella maniera che ha ritenuto più opportuna”.  “La procedura più corretta è stata quella adottata adesso – sottolinea dal canto suo l’assessore Giansalvo Allù – la scelta del sito da parte dell’ex sindaco, senza la consultazione del civico consesso, organo deputato alla pianificazione territoriale, non poteva ritenersi adeguata alle necessità di confronto della comunità cittadina, attraverso il Consiglio comunale, rispetto a un argomento di tale importanza. L’ufficio tecnico, in seguito a un atto di indirizzo che il sindaco Iurato aveva trasmesso a suo tempo, si era adoperato per individuare tre siti idonei. Per la terza farmacia è stata scelta l’area Casuzze-Finaiti anche in considerazione dell’elevato numero di residenti che vi abitano durante il periodo invernale”.

 

UOVA DI PASQUA AIL

StampaCome in tutta Italia, anche in provincia di Ragusa, nei giorni 31 marzo, 1 e 2 aprile ritorna il tradizionale appuntamento con le “Uova di Pasqua AIL”, giunto alla ventiquattresima edizione. Sulle piazze della provincia, i volontari della sezione provinciale offriranno un uovo di cioccolata, caratterizzato dal logo dell’Associazione, a coloro che verseranno un contributo associativo di 12 €. Quest’anno saranno inoltre disponibili anche uova senza glutine. Come previsto dai fini istituzionali, da oltre dieci anni la sezione provinciale AIL di Ragusa è impegnata in numerose attività, finalizzate ad incrementare servizi specifici e supportare le necessità dei malati oncoematologici residenti nel nostro territorio e delle loro famiglie. Tra queste: sportello informativo bisettimanale nella sede di via Archimede 17/E, assistenza e trasporto nei centri di cura specializzati di tutta Italia, sinergia con gli ematologi dell’U. O. Complessa di Ematologia, che operano dal 2015 nell’ospedale M. Paternò Arezzo di Ragusa Ibla, incontri di sensibilizzazione nelle scuole, reclutamento dei donatori di midollo osseo e supporto ai chiamati alla donazione, attivazione di un numero di cellulare per le urgenze. Le uova AIL, corredate dal logo, saranno a: Ragusa in piazza Libertà e in  piazza S. Giovanni.                                                                        

I GIOCHINI DI PIAZZA PADRE PIO A MARINA DI RAGUSA RIDOTTI IN CONDIZIONI PIETOSE

Piazza Padre Pio il cavo rotto a terra“Se da un lato l’Amministrazione comunale ha provveduto, in queste ultime settimane, ad aggiustare e, in alcuni casi, a sostituire i giochini per i bambini collocati negli spazi attrezzati cittadini, dall’altro questa verifica non è stata complessiva, come avrebbe dovuto essere, visto e considerato che ci sono alcuni siti che fanno registrare dei limiti preoccupanti”. E’ il senso della denuncia che arriva dal consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, a proposito dello stato in cui si trovano i giochini per i più piccoli in piazza Padre Pio, a Marina di Ragusa, in prossimità di via Portovenere. “Qui – afferma Morando – a parte lo stato di precarietà in cui versano alcuni di questi giochini, il fatto più eclatante è legato alla presenza di un cavo rotto che unisce uno pneumatico ad un’altra struttura. Il giochino non solo è dunque inutilizzabile ma la presenza di un cavo abbandonato come se nulla fosse, lasciato alla mercé di tutti, costituisce un pericolo che non può non essere sottolineato. Ecco perché ci aspettiamo il rapido intervento da parte dell’Amministrazione comunale senza considerare che, adesso, con l’entrata nel vivo della primavera, questo spazio sarà maggiormente frequentato dai più piccoli e dalle loro famiglie. E quindi sarebbe opportuno renderlo decoroso al punto giusto così da garantirne il pieno e sicuro utilizzo da parte di tutti”.

 

 

ELEVAZIONE A SPOKE DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI MODICA E SCICLI

Venera Padua (6)E’ fissata per martedì 4 aprile la firma, al ministero della Salute, della nuova rete ospedaliera siciliana così come modificata con la riunione della Giunta regionale tenutasi ieri. Ad annunciarlo la senatrice del Pd, Venera Padua, dopo un confronto con il capo di gabinetto della ministra Beatrice Lorenzin. “Non posso che compiacermi – sottolinea la senatrice – per il clima di positiva collaborazione che si è instaurato e che ha fatto sì che potesse essere raggiunto un traguardo che, fino a qualche settimana fa, sembrava completamente fuori portata. Ora, invece, l’elevazione al rango di spoke degli ospedali riuniti di Modica e Scicli è praticamente cosa fatta. E mi aspetto che i tempi siano quelli previsti per chiudere una partita di cruciale importanza per i nostri cittadini non dimenticando che, anche per l’emergenza sbarchi a Pozzallo, si ravvisava indispensabile un intervento di tal portata. Ringrazio, a tal proposito, l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, che ha risposto in maniera tempestiva alle mie sollecitazioni e a quelle provenienti dal territorio”.

A RAGUSA LA GARA PODISTICA VIVICITTA’

imagesL’Amministrazione comunale supporterà il Comitato territoriale ibleo UISP nell’organizzazione della gara podistica “Vivicittà” che si svolgerà il 9 aprile prossimo, erogando in  favore dello stesso Comitato promotore un contribuito di 1.500 euro. .L’importante manifestazione sportiva si  svolgerà in contemporanea in  altre 37 città italiane e 18 città del mondo.  “La gara di Ragusa – dichiara il vice sindaco con delega ai centri storici e sport Massimo Iannucci – che vedrà la presenza di numerosi atleti agonistici e non provenienti  dal territorio provinciale e regionale, rappresenterà un’occasione per valorizzare ulteriormente i centri storici  ed i siti Unecso della città . I podisti  in gara attraverseranno infatti oltre ai tre ponti della città anche alcune strade del quartiere barocco di Ragusa centro”.

 

 

 

 

A Modica preghiere e inni della tradizione africana per l’ultimo saluto a Vivian, la migrante morta dopo avere partorito

funerali vivian1Vivian e Jospeh erano sbarcati a Pozzallo il 19 febbraio. Erano in tre, perché Vivian, 23 anni, aveva in grembo il suo bambino, che è nato il 3 marzo. Tre giorni dopo, però, la giovane mamma non ce l’ha fatta. Stress da viaggio o una patologia? Lo chiariranno gli accertamenti medici. Il piccolo, nato all’ospedale di Modica, è stato chiamato Kwaku, perché è nato di venerdì (kwaku nella lingua della coppia significa proprio venerdì). Joseph è cristiano, così come lo era sua moglie Vivian, e da subito aveva espresso il desiderio di accompagnare la sua sposa nel suo ultimo viaggio con un momento di preghiera. Così martedì, ventidue giorni dopo il decesso, si sono potuti celebrare i funerali. Nella parrocchia Santuario Madonna delle Grazie, si è svolta la cerimonia funebre. Joseph è cristiano appartenente alla chiesa pentecostale. Anche questo particolare ha portato a riflettere: ci si è ritrovati insieme, italiani e stranieri, cristiani di confessioni diverse, anche non cristiani, a pregare insieme, ad accompagnare insieme Joseph nel suo saluto a Vivian, a sostenerlo in questo suo dolore. La comunità missionaria intercongregazionale ha aiutato nella preparazione e presidenza della cerimonia. La salma di Vivian è stata poi accompagnata al cimitero di Modica. Anche qui c’è stato un momento di preghiera e benedizione. Inni e canti, secondo tradizione africana, hanno accompagnato il momento della sepoltura. La storia di Vivian e Joseph è tristemente simile a quella di migliaia di uomini e donne in fuga dalle violenze e della fame. Vivian e il marito Joseph avevano lasciato il Ghana, paese di origine, diretti in Libia, dove entrambi avevano trovato lavoro: lei come donna delle pulizie, lui operaio in una ditta di costruzioni. Il lavoro non mancava, ma le condizioni di sicurezza in Libia diventavano insostenibili, giorno dopo giorno: violenze personali, percosse… quasi sempre spogliati dei guadagni messi da parte con il lavoro. Dopo oltre due anni in Libia, Vivian è rimasta incinta. La giovane coppia ha deciso allora di partire perché non vedeva, in quella situazione, alcun futuro per sé e il bambino che doveva nascere. Hanno deciso allora di partire, di “imbarcarsi” per lidi migliori, dove poter coltivare una speranza di pace e libertà. Vivian e Joseph sono giunti a Pozzallo il 19 febbraio. Appena in tempo per dare alla luce il piccolo Kwaku.

 

 

 

Approvata dall’Ars norma M5S sullo spoils system: le nomine fatte dal governo regionale in carica possono essere cancellate dal presidente subentrante.

giancarlo_cancelleri_m5sLo spoils system è legge: le nomine, designazioni, incarichi di natura fiduciaria in enti sottoposti a tutela, controllo o vigilanza da parte della Regione, conferiti dal presidente, dalla giunta o dagli assessori della Regione durante il loro mandato, possono essere confermati, revocati, modificati o rinnovati entro novanta giorni dalla data di proclamazione del presidente della Regione neoeletto. È questo, in sintesi, il succo di una norma targata M5S, approvata dall’Ars e che può cancellare con un tratto di penna tutte le nomine preelettorali confezionate dal governo Crocetta, in particolare quelle contestatissime delle ultime settimane. Era assurdo – dice Giancarlo Cancelleri – che chi vinceva un’elezione non potesse nominare figure chiave e si dovesse ritrovare fra i piedi, nominati di partito nei posti fondamentali, per giunta blindati per anni, senza potere provvedere a sostituirli. Era una grossa anomalia che andava corretta. Nel resto del Paese c’è questa possibilità, era ora che si applicasse anche in Sicilia”. Verrebbe da dire – afferma Cancelleri – che si è fatto tanto rumore per nulla. Le cronache di questi giorni sono state riempite da notizie e sterili polemiche su incarichi e nomine fatti da una giunta impegnata a confezionare regalie piuttosto che ad occuparsi degli enormi problemi dei siciliani. A questa gente arriva dall’Ars un preciso messaggio. Tutto quello per i quali si è sbracciata ed accapigliata potrebbe non valere nulla. In pratica gli abbiamo rotto il giocattolo”. La norma non si applica alle Asp. Decorsi i 90 giorni dalla proclamazioni le designazioni, nomine ed incarichi per i quali non si sia provveduto alla revoca si intendono confermati fino alla loro naturale scadenza.

Partecipiamo: “la controrivoluzione grillina vuole sopprimere il servizio educativo integrativo nelle scuole”

giovanni-iacono-830x480L’anno scorso, il gruppo consiliare di Partecipiamo – Giovanni Iacono e Mariella Castro – aveva svolto azione ispettiva tesa a fare ‘ragionare’  l’amministrazione comunale di Ragusa sul trasferimento delle 18 insegnanti delle attività integrative che sono state assunte oltre 20 anni fa con contratto a tempo indeterminato ed inquadrate con il profilo professionale inerente l’area educativa. I consiglieei oggi scrivono: “Nel 2017, in queste settimane,  l’amministrazione Piccitto, tramite il consigliere-assessore ai servizi sociali, è ritornata alla carica e tra diktat ed ultimatum vuole disperdere in imprecisati uffici amministrativi le insegnanti delle attività integrative. I 5 stelle anche per questa problematica, denotano una totale assenza di conoscenza su un  delicatissimo e straordinario servizio che in questi decenni è stato svolto con i tanti bambini, bisognosi, che grazie alla dedizione e al lavoro delle insegnanti di sostegno hanno potuto superare le condizioni di ‘disparità’, menomazione e bisogno. Il gruppo Consiliare di Partecipiamo ha avanzato altra interrogazione urgente con l’auspicio che l’amministrazione ‘fermi, definitivamente, lo scellerato progetto che si inquadra, purtroppo, in una azione sistematica di smantellamento del welfare locale, ultima, in ordine di tempo, è stata la sospensione del servizio educativo domiciliare. La controrivoluzione grillina procede tra bufale, come il reddito di cittadinanza sbandierato e propagandato, licenziamenti e demolizione di servizi decennali. Ma la qualità etica di una comunità si misura dal grado di attenzione agli ultimi e ai bisognosi e quando una amministrazione compie questi atti dimostra, ai pochi che potrebbero non averlo chiaro, che ogni giorno in più di gestione del potere, di questi irresponsabili e inadeguati amministratori, è un danno grave e pesante per la città di Ragusa”.

 

 

Una strada per ricordare Maria Scribano – donatrice d’organi (1954 – 2006)

 

20170328_111110 (1)Delle vite umane salve grazie agli organi di Maria Scribano, una giovane donna ragusana prematuramente scomparsa nel 2006 a cui sono stati espiantati cuore, reni, fegato, cornee e cute.  L’encomiabile gesto delle figlie  Monica e Patrizia  che hanno autorizzato l’espianto, è servito infatti a ridare speranza di una nuova vita ad alcune persone. Questo gesto di grande amore per il prossimo è stato ricordato nel corso della cerimonia con cui è stata intitolata proprio a Maria Scribano una nuova strada della città. Alla commuovente cerimonia di intitolazione svoltasi stamane oltre al sindaco Federico Piccitto, il consigliere comunale La Terra, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Elisabetta Spoti,  Padre Flavio Maganuco della Parrocchia San Giuseppe Artigiano che ha benedetto la strada, sono intervenute le figlie di Maria Scribano, Monica e Patrizia, numerosi parenti ed amici ed anche il piccolo Dylan Lancia di undici anni, accompagnato dai genitori Fabio e Francesca, a cui è stato trapiantato il fegato di Maria Scribano. Sia il sindaco Federico Piccitto che il consigliere Gianluca La Terra, hanno voluto rimarcare il grande gesto d’amore per il prossimo di chi decide di donare i propri organi ridando così la speranza di nuova vita a chi li riceve. Toccante è stata anche le letterina che il piccolo  Dylan Lancia ha letto nel corso della cerimonia ricordando i momenti più drammatici della sua vita per la grave patologia di cui era sofferente per la quale si rendeva necessario il trapianto del fegato.  

LA DENUNCIA DEI CONSIGLIERI DEM D’ASTA E CHIAVOLA: “RISCHIA DI INTERROMPERSI IL SERVIZIO DI SUPPORTO SCOLASTICO PER I BAMBINI SVANTAGGIATI DELLE SCUOLE PRIMARIE DI RAGUSA”

primo giorno di scuolaRischia di interrompersi il servizio di supporto scolastico, avviato dal Comune di Ragusa sin dal 1982, fornito alle scuole elementari, oggi primarie, e rivolto a bambini svantaggiati. La denuncia arriva dai consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola i quali hanno presentato una interrogazione a risposta scritta chiedendo al sindaco di fornire dei chiarimenti in proposito. “A causa dell’interruzione del servizio – dicono i due esponenti dem – i bambini che hanno più bisogno non potranno essere seguiti dalle loro famiglie in quanto le stesse non potranno fornire loro un doposcuola a pagamento. Siamo venuti a conoscenza, inoltre, che gli insegnanti che saranno trasferiti (pare siano in 16) risultano non avere competenze specifiche per andare a lavorare negli asili nido. E ciò per la tenerissima età dei bambini di cui dovrebbero prendersi cura. Inoltre, le insegnanti di attività integrative che andrebbero a lavorare negli asili nido si troverebbero con un diverso inquadramento, quindi un differente trattamento economico e di conseguenza un differente monte ore rispetto alle altre educatrici degli asili nido. Inoltre negli asili nido non esiste personale Osa (che curerebbe l’igiene personale dei bambini e la somministrazione del cibo), compiti non previsti nell’inquadramento delle attuali mansioni svolgibili dalle insegnanti degli asili nido né dagli insegnanti delle attività integrative. Insomma, un pasticcio dietro l’altro. Bisognerà quindi fare chiarezza su chi dovrà svolgere queste specifiche attività, essendo presente solo il personale ausiliario per la pulizia dei locali”. D’Asta e Chiavola rivolgono, quindi, una serie di interrogativi al sindaco. “Quali saranno – si chiedono i due – i criteri da adottare per l’assegnazione delle sedi? Non sarebbe opportuna una adeguata formazione del personale in questione? Saranno inoltre tutti gli insegnanti, ben 16, delle attività integrative a dover svolgere il loro servizio presso gli asili nido? Come saranno inquadrati gli insegnanti in possesso della laurea visto che, tra l’altro, solo un concorso interno potrebbe definire i nuovi inquadramenti? Riteniamo che l’accorpamento del personale con diverse mansioni darà come risultato un servizio improvvisato se prima non saranno chiarite le problematiche di cui sopra. Inoltre chiediamo al sindaco se conviene sopprimere un servizio pur essendo nella certezza che lo stesso non servirebbe a coprire la carenza di personale negli asili nido comunali. Auspichiamo di avere una serie di risposte chiare e coerenti a tutte queste domande”.

 

COMITATO INTERCONTRADE, IL PORTAVOCE CALABRESE: “NONOSTANTE LA NOSTRA DIFFIDA AL COMUNE DI RAGUSA, LE CONTRADE SONO RIMASTE AL BUIO”

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“E’ stato un atteggiamento sicuramente arrogante e poco rispettoso del volere del popolo da parte di chi, come rappresentante del Movimento 5 Stelle, si erge a paladino della democrazia diretta”. La dura critica arriva dal portavoce del comitato Intercontrade, Peppe Calabrese, a proposito della diffida presentata nelle scorse settimane riguardante la mancata sostituzione dei pali della pubblica illuminazione in alcune contrade del territorio comunale che, ormai, sono rimaste da tempo completamente al buio. “La critica è da me rivolta direttamente al sindaco e all’assessore di competenza – afferma Calabrese – che, ignorando quanto richiesto dal nostro comitato, dimostrano ancora una volta l’inadeguatezza nell’amministrare una città oggi abbandonata a se stessa. Abbiamo diffidato l’amministrazione, con nota scritta, ma niente è accaduto. Pensavamo che qualcuno degnasse queste persone di un interesse, ma evidentemente i Cinque Stelle considerano la periferia degna di tale nome e quindi senza la necessità di interventi. Il Comune ha l’obbligo di illuminare le arterie stradali cittadine in cui sono presenti residenti. Quando l’istituzione Comune è sorda, è indispensabile farsi sentire. E questo faremo. I componenti di una nostra delegazione chiederanno di incontrare il prefetto di Ragusa”.

Comune di Ragusa sponsor della Diocesi, parla l’unione atei e agnostici: “i favori elencati da Gulino sono oggettivamente veri”

laicismo_laicidad«È un po’ come la storia del dito che indica la Luna: tanti guardano la Luna ma poi spunta qualcuno che cerca di richiamare l’attenzione sul dito, spesso per convenienza». Così Massimo Maiurana, coordinatore del circolo Uaar di Ragusa, commenta la polemica scaturita dopo le parole che il consigliere comunale Dario Gulino (M5s) ha pubblicato sul suo profilo Facebook, rilanciando la notizia che il Comune di Ragusa ha rinnovato il protocollo d’intesa con la Diocesi per l’apertura al pubblico delle Chiese. La spesa sarebbe di 45 mila euro per dodici chiese, una media quindi di quasi 4 mila euro a chiesa, così Gulino si è chiesto: «Quindi: il comune regala il terreno, il comune paga i lavori di costruzione, il comune paga le ristrutturazioni, il comune paga per tenere le porte aperte. Qualcosa non funziona.». «Può non piacere ma Gulino ha perfettamente ragione», continua Maiurana. «Noi denunciamo da tempo i mille rivoli attraverso i quali il Comune finanzia continuamente la Diocesi. Per la chiesa di San Pio X il Comune ha messo un terreno e poi ha finanziato la costruzione del parcheggio. Il teatro vescovile è stato ristrutturato a spese del Comune, così come la parrocchia di San Giacomo. E questi sono solo degli esempi. Il fatto che il Comune paghi la Diocesi per tenere aperte le Chiese potrebbe essere ammissibile se non fosse solo una tra le tante forme di finanziamento indiretto; così è solo un ulteriore spreco di risorse pubbliche a favore della confessione religiosa dominante». Aggiungiamo che gli immobili ecclesiastici ricevono già finanziamenti per la loro manutenzione come tutti gli altri con un minimo di valore architettonico, ed è giusto che sia così, che non vengano trascurati. La differenza sta intanto nel fatto che ricevono molto di più degli altri beni culturali, e poi che vengono adoperati dalle parrocchie per l’esercizio del culto; l’apertura al pubblico dovrebbe essere automatica, non dovrebbe essere necessario incentivarla.

Le aziende siciliane investono nel web, finalmente

on line commercioAnche la Sicilia si muove verso il cambiamento. Il resto d’Italia ha già apprezzato i benefici portati dal commercio digitale, e anche le aziende con sede in Sicilia stanno mostrando sempre maggiore interesse per la tematica. Il numero dei negozi che si sposta anche sul web cresce a vista d’occhio. Non si tratta soltanto di coloro che vogliono ampliare il proprio bacino d’utenza in considerazione di una commercializzazione che valorizza il territorio. Accanto alla linea riguardante l’enogastronomia e le tradizioni siciliane, infatti, sono sempre più gli store digitali che vendono ricambi per auto o pneumatici nuovi. La motivazione è profonda, ed è da ricercare nella diffusione non così capillare della rete di professionisti, ma anche nel risparmio che si riscontra su internet e sulla facilità di consegna e recesso.

Tutti fattori importanti, che corroborano i dati forniti da Istat sugli e-commerce in Sicilia. In una delle più grandi isole italiane, i negozi digitali rappresentano più del 3% del Prodotto Interno Lordo regionale, mentre in Italia il dato è più che raddoppiato fino al 6,5%. In tal senso, i dati dimostrano che la Sicilia si sta lentamente allineando ai trend nazionali, ma paga ancora un leggero ritardo rispetto alle medie nazionali. La rinascita regionale potrebbe proprio ripartire dagli pneumatici e dai pezzi di ricambio per auto: si tratta, infatti, di una tipologia merceologica molto apprezzata dagli utenti web residenti al sud Italia, che negli store digitali intravedono una possibilità in più per accedere ad una gamma di prodotti più vasta e con prezzi più accessibili.

Ad oggi si contano oltre 3500 aziende che hanno scelto sia il negozio fisico che quello online, e si rivolgono ad una clientela che si distribuisce non solo su territorio nazionale, ma anche su quello internazionale. Un’opportunità di crescita importante, che consente al cliente di assicurarsi prodotti siciliani in qualsiasi parte del mondo, ma anche al produttore – distributore di assicurarsi un guadagno sia in termini di visibilità che in ottica di incremento delle vendite. Gli store online sono quindi un vantaggio per l’intero tessuto commerciale, una risorsa in cui confidare per uscire il prima possibile dalla crisi che avvolge la Sicilia prima e l’Italia poi.

Prestiti in salita: è ripresa o crisi?

Sprite 6Negli ultimi anni le richieste di prestito sono sempre più numerose: sono in molti a chiedersi se questa tendenza sia un’evidenza di una crescita economica o di una crisi che non cessa di esistere. Spesso, tuttavia, si tratta solo di una pratica sempre più comune e conveniente che molte persone utilizzano per riuscire ad effettuare spese più o meno importanti senza andare ad incidere in maniera troppo invasiva sul proprio conto corrente. Per cercare di comprendere al meglio quali siano i dati effettivi e quali le motivazioni che spingono a richiedere sempre più spesso dei prestiti, sono stati investigati i dati riportati dal CRIF, la società che si occupa di effettuare analisi e gestire l’informazione creditizia. In particolare, sono stati presi in considerazione i dati provenienti dalla regione Sicilia, che è risultata quella avere un maggior numero di informazioni sulle quali poter lavorare e trarre conclusioni più accurate.

I dati risalgono a tutto il 2016 e hanno messo in evidenza che le richieste di prestito sull’isola sono cresciute, in media, del 7%, pur essendo localizzate e distribuite in maniera differente tra le varie provincie siciliane. Il valore medio, infatti, tiene in considerazione anche le punte più elevate, anche sopra all’11%, che si sono registrate nella provincia di Palermo e in quella di Enna. 
Bisogna specificare che le richieste di prestiti esaminate dal CRIF riguardano sia quelle relative alle aziende sia quelle relative ai privati. I dati che sono emersi sono molto interessanti perché permettono di vedere una differente tendenza, rispetto alla media dell’andamento nazionale, nei due casi. Per quanto riguarda le aziende, le richieste di prestito effettuate per il 2016 risultano essere inferiori alla media nazionale, non solo per numero di richieste ma anche per importo. Se, infatti, la media nazionale riporta un valore di 80mila euro, le richieste provenienti dalla Sicilia si fermano a valori inferiori ai 60mila euro. Cercando di comprendere il motivo di questa particolare tendenza, il CRIF ha evidenziato come la Sicilia soffra di una serie di minimi che portano ad abbassare considerevolmente il valore medio già non elevato. Ad esempio, nella provincia di Enna, sono state registrate una serie di richieste di prestiti che non superavano la soglia dei 40mila euro. Un maggior numero di prestiti, quindi, a fronte di un basso importo richiesto: sono queste le caratteristiche principali che risultano dal quadro specifico della Sicilia e che, in linea di massima, non combaciano con la media nazionale.

Anche per i privati le tendenze regionali e nazionali non sempre si trovano allineate. Sempre prendendo in considerazione la regione Sicilia, infatti, si può avere uno spaccato ben chiaro di come i privati puntano soprattutto ai piccoli prestiti, diventati fondamentali per le spese relative all’acquisto dell’auto, di elettrodomestici e di tecnologia di largo consumo. Le richieste di prestito registrate per il 2016 hanno superato i 14mila euro e sono risultate superiori a quelle dell’anno precedente di circa duemila euro. Come già evidenziato il tipo di prestito maggiormente richiesto è quello personale, ossia piccoli prestiti, prestiti veloci e soluzioni simili. Nella maggior parte dei casi le richieste di piccoli prestiti vengono giustificate come necessarie per l’acquisto di un’auto o per spese per la casa. In un numero inferiore di casi si fa richiesta di prestito per viaggi, cerimonie o altro. 
Un altro interessante dato che proviene dalla società di informazione creditizia riguarda la durata dei rimborsi, ossia il tipo di rate che si pagano e, quindi, la durata delle stesse. Il risultato di tale analisi, infatti, evidenzia che la Sicilia presenta una durata media maggiore rispetto a quella delle altre regioni d’Italia. Se la media nazionale della durata dei rimborsi, infatti, è pari a 60 mesi, in Sicilia la media si allunga fino a 77 mesi. 
Questi dati rappresentano chiari indicatori sulle motivazioni dei prestiti che, se per alcune regioni possono essere legate ad una ripresa economica, in Sicilia non permettono di evidenziare questo tipo di motivazione. D’altro canto, il divario economico tra alcune regioni è ben noto e le caratteristiche dei prestiti concessi rappresenta solo un’ulteriore evidenza di tale differenza.

Da considerare, infine, che sono aumentati notevolmente anche le richieste di prestito per chi non ha busta paga. Per capire di cosa stiamo parlando vi rimandiamo alla pagina specializzata di http://www.qualeconviene.it/prestiti-personali/prestiti-personali-senza-busta-paga/ .

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