20-04-2024
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SPETTACOLO E TALENTO PER RAGUSANI NEL MONDO 4 AGOSTO IN PIAZZA LIBERTA’

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Questo venerdì sera, puntuali alle ore 20, in piazza Libertà a Ragusa, si svolgerà la cerimonia di premiazione della XXIII edizione del premio “Ragusani nel mondo”. Protagonisti saranno i premiati, cinque quest’anno. Uomini e donne dalle storie di vita e professionale importanti, dai profondi valori umani che li hanno fatti eccellere nei rispettivi ambiti lavorativi e che non dimenticano la loro origine, rivendicandola con sano orgoglio. Si tratta di Christian Greco, ragusano, direttore del Museo Egizio di Torino dal 2014, co-direttore della missione archeologica olandese a Saqqara e membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MiBACT; di Caterina Biscari, modicana, attualmente a capo dell’ infrastruttura scientifica piú grande della Spagna Sincrotrone Alba; dello Chef comisano due Stelle Michelin Riccardo La Perna, che guida la brigata di cucina del prestigioso ristorante Otto e Mezzo Bombana di Shanghai. Ci sono anche Vito Andrea Iannizzotto, di Chiaramonte Gulfi, già funzionario della DIA nel settore dell’analisi dei fenomeni mafiosi nazionali ed internazionali, che ha contribuito al recupero dell’opera “L’Afrodite di Morgantina” e Alessia Scarso, regista modicana del film “Italo” e del recente corto documentario “Vasa Vasa” sulla Madonna di Modica, a cui sarà consegnato un premio speciale. Non mancheranno i momenti dedicati allo spettacolo con l’esibizione della Banda dell’Arma dei Carabinieri, per la terza volta in città. Diretta dal tenente colonnello Massimo Martinelli la banda si esibirà suonando i migliori brani del proprio repertorio. Giovedì mattina, presso l’UniPegaso di Ragusa, presente il vicepresidente Calogero Di Carlo, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei premiati che con grande emozione hanno parlato del piacere di essere nuovamente accolti nella propria terra di origine che hanno definito “patria”. Un momento di grande suggestione ed emozione che si ripeterà anche sul palco grazie all’iniziativa promossa dall’associazione “Ragusani nel mondo” presieduta da Franco Antoci e diretta da Sebastiano D’Angelo. Il premio “Ragusani nel mondo” è realizzato con il supporto del Comune di Ragusa e del Comune di Comiso, della Regione Siciliana, del Distretto Turistico degli Iblei, della Camera di Commercio di Ragusa e di tanti sponsor privati. Dopo la cerimonia di questo venerdì sera, la tre giorni dei “Ragusani nel mondo” si concluderà sabato sera sempre a Ragusa con i concerto gratuito dei Nomadi e con un momento dedicato alle eccellenze sportive iblee.

SALVATORE CORALLO, E VA’ E VA’…

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Permesso di costruire alla ditta Ellepi di Rosa Chiaramonte per 9 alloggi di edilizia economica e popolare da realizzarsi a Ragusa in via Berlinguer angolo via Anfuso. E’ arrivata l’autorizzazione per  le opere di urbanizzazione ed è stata firmata giorno 1 agosto 2017  nelle stesse ore in cui Salvatore Corallo spiegava alla stampa le ragioni delle sue dimissioni da assessore all’urbanistica.  Un addio semplice, diretto, concreto, per la serie FATTO!, che certifica affidabilità e impegno. Ce n’è una sfilza di permessi tutti esitati il primo agosto. I costruttori beneficiari sono parecchi: c’è chi aspettava da tempo – come  Scribano e D’Orazio-  e c’è chi è più fortunata come la Chiaramonte che presenta l’istanza il 7 luglio e ottiene lo sta bene in meno di un mese.  Il clan  non ringrazia, incassa: non ci sono fronzoli e salamelecchi  in questo mondo in cui Corallo con scaltrezza si è infilato: solo affari da risolvere e portare a buon fine e amministratori efficienti. I costruttori si sentono i padroni della città e scelgono i terreni da divorare, la regione molla i finanziamenti  e gli amministratori locali firmano le concessioni. Stop, meccanismo liscio e automatico. Peccato che 4 anni addietro i grillini avevano promesso che la città sarebbe stata strappata al famelico clan e ridata ai ragusani. Potevano farlo? Senz’altro sì, bastavano due mosse: cancellare tutto il piano di edilizia economica e popolare votato ai tempi di Nello Dipasquale, e fare sul serio con il nuovo piano regolatore.  Né l’uno né l’altro, e, nel mezzo, il belloccio comisano che ora vuol spiccare il volo per Palermo. E’ inutile ripercorrere i suoi anni da amministratore pubblico, molti  ciclamini inesorabilmente appassiti, e, sotto, il truce cemento. Se n’è andato per ricominciare con Cancelleri il valzer seduttivo che a Ragusa ha già ben sperimentato. E’ una nuova figura nel panorama della neopolitica: l’adescagrillini. Li adocchia, si avvicina, li incanta, li protegge, diviene un confidente, e poi scatta il riconoscimento. Non è un campione di malvagità, è solo uno che ha capito quanto la politica possa ridarti vita. I “soscial” – sempre spietati – hanno fatto la migliore sintesi, scrive tale Salvatore: viriL’ironia è facile, il dramma invece è profondo. Corallo corteggia Cancelleri, questi si infiamma e lo chiama a sè, l’assessore manda definitivamente a quel paese Piccitto e inizia la nuova avventura partendo dal basso, da autista del candidato Presidente nella speranza che  a tanti chilometri corrisponda tanto onore. Il gioco vale la candela, d’altronde nella nostra città ci sarà ancora chi ricorda Angelino Alfano condurre l’auto di Gianfranco Miccichè e vedi poi che carriera! Il percorso di Corallo ha un suo travaglio: si è atteggiato per lungo tempo da Incompreso; era sempre il sindaco l’uomo lontano dall’ortodossia grillina, era sempre Piccitto il codardo, l’ambiguo.. e così andava ciondolando e sussurrando lamenti con la stampa, ed eccitava alla rivolta i consiglieri, fino a che -ottenuta la promessa  da Cancelleri-  se l’è squagliata lasciando, come abbiamo visto all’inizio – un rispettoso omaggio ai costruttori. Questa è la vicenda umana del personaggio, poi, dicevamo, c’è il dramma politico. La questione rifiuti è irrisolta – l’abbiamo ben compreso in queste settimane e la colpa non è vero che sia attribuibile solo alla Regione -, il suolo zero che ci avevano promesso è una colossale fandonia, il reddito di cittadinanza è una barzelletta, il rapporto con i catanesi del porto e dei parcheggi non è risolto e presto ci arriveranno i conti da pagare. Se Corallo è un amabile fanciullone che capisce dove mena il vento, la domanda è: ma allora cosa rappresentano questi cinquestelle? Qual è il cambiamento di pensiero sostanziale, dov’è il coraggio di scegliere il bene collettivo, perché  l’entusiasmo ha lasciato il posto al conformismo? Corallo sicuramente era l’uomo sbagliato in un settore delicatissimo, ma perché nessuno lo ha fermato e sostituito? La colpa di certo non è di Corallo per essere stato se stesso, ma di Piccitto che nulla ha fatto per distinguersi dall’assessore e cambiare rotta. Piccitto non vedeva, non capiva? E’ stato forse Corallo a contagiare l’intera comitiva piegandola ai valori liberisti in chiave democristiana? Ma manco per idea! E’ la crassa ignoranza di gran parte del gruppo che li ha trascinati così in basso? No. E’ solo autentico grillismo, un sistema di omertà e obbedienza dove ognuno coltiva i propri interessi e le proprie amicizie. Sono solo  baciapile con le loro liturgie, i loro riti, devozione al parroco, ostentata fede, e valanghe di ovvietà. Sono rimasti travolti dalla forma del loro credo e non riescono più a recuperare un minimo di originalità. Non è un caso che proprio nella vecchia Sicilia questi vizi si acuiscano e che di contro solo nelle grandi città  ci siano stati nel movimento tentativi di autonomia dal dogma della grande casa. Ora si avvicinano le elezioni, quelle regionali, in cui vedremo Cancelleri accompagnato da Corallo e dalla Stefania Campo campionessa in “scivoloni” – termini con il quale decise di autoassolversi  dopo il caso che la costrinse alle dimissioni- e poi toccherà nuovamente a noi ragusani votare i nostri rappresentanti. Allora optammo per la ribellione e poi ci ritrovammo Corallo, e al prossimo appuntamento con le nostre coscienze, con i nostri valori, con le urne che trasmettono dubbi angosciosi che faremo? La continuità nella diversità l’abbiamo già sperimentata. Servirebbero altre formule, ma lo sguardo sulla realtà fisica è spietato: la città dal punto di vista politico è come una centrale atomica: stessi elementi pericolosissimi custoditi nei sarcofagi e che sprigionano instancabilmente il loro furore.

Ezio Greggio si presenta al Comando di Polizia Locale di Modica

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Inattesa “visita” martedì pomeriggio al Comando di Polizia Locale di Corso Umberto. L’operatore “Ho dimenticato di mettere la park card – ha esclamato ridendo l’attore-presentatore Ezio Greggio – vorrei pagare la multa prima di andare via da Modica”. Il famoso presentatore della trasmissione “Striscia la notizia”, in bermuda e scarpe da tennis, dopo avere pagato la sanzione “scherzandoci sopra”, si è intrattenuto con alcuni operatori della “Locale”, ha spiegato di essere venuto a Modica in compagnia e che avrebbe dovuto “acquistare la cioccolata da Bonajuto”. La sua prossima meta era Agrigento. Ha anche detto di essere molto entusiasta di Modica e dei modicani, quindi si è concesso a qualche selfie anche con alcuni curiosi. Chiaramente il discorso è caduto anche sul famoso telegiornale satirico. Un agente gli ha chiesto se tornerà a presentarlo e Greggio ha assicurato che riprenderà a settembre. Poi ancora qualche simpatica battuta e gli affettuosi saluti con un arrivederci.

L’Archeologo ragusano Di Stefano direttore della Missione Italiana a Cartagine fino al 2021

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Importante incarico a Giovanni Di Stefano, riconfermato Direttore della Missione Archeologica Italiana a Cartagine. La notizia è stata diffusa dal Direttore dell’Istituto Nazionale del Patrimonio di Tunisi, Mahfoudh Fawzi, e dal Dott. Hamden Ben Romdan che hanno informato l’Ambasciata Italiana in Tunisia. L’Acheologo Di Stefano, Prof. di Archeologia all’Università della Calabria, continuerà a dirigere gli scavi a Cartagine con l’incarico di effettuare ricerche nell’area dell’anfiteatro di Cartagine. “Stiamo avviando un importante progetto di ricerca a Cartagine – ha dichiarato Di Stefano – in un luogo, qual’è l’anfiteatro, strategico per l’urbanistica dell’antica città capitale dell’Africa romana”.

Orti sociali a Ragusa

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Nelle aree comunali concesse,  sulla base di una convenzione, dal Comune di Ragusa alla Cooperativa Proxima per la realizzazione degli orti sociali, proseguono i lavori nei diversi appezzamenti di terreno concessi in comodato d’uso gratuito. In particolare nel terreno di via Capaci (di circa 1000 mq), sono state completate tutte le lavorazioni necessarie per l’avviamento di un orto. L’intervento iniziato il 19 gennaio scorso è proseguito poi a marzo con la semina e la raccolta degli ortaggi avvenuta già lo scorso aprile. Detto orto fino al 31 dicembre prossimo verrà  gestito dalla Cooperativa Proxima. Successivamente verrà  consegnato,  suddiviso in dieci lotti di terreno di circa 70 mq, ai cittadini  iscritti nell’apposita graduatoria del Settore Verde pubblico del Comune. Per quanto riguarda il terreno di via Grazia Deledda (di circa 2 ettari), il Comune di Ragusa nei mesi scorsi si è fatto carico della bonifica e del livellamento di una parte dell’area data in concessione. Nel sito si sta altresì realizzando un pozzo al fine di ottenere l’autonomia idrica e sono in fase di completamento le opere di recinzione dell’area e dell’impianto di irrigazione. La Cooperativa Proxima dopo la consegna alla comunità dell’orto di via Capaci che avverrà a fine anno, proseguirà il proprio lavoro presso l’area di via Deledda  per  realizzare il grande progetto del nuovo orto sociale.

Emergenza rifiuti anche a Ragusa, chiusa la discarica di Cava dei Modicani

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A seguito della chiusura della discarica di Cava dei Modicani a partire da questa mattina per la mancata formalizzazione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte della Regione siciliana che, nel contempo, ha anche comunicato  al Comune di Ragusa l’assenza di disponibilità di conferimento dei rifiuti in altri siti del territorio regionale, il sindaco Federico Piccitto comunica che si verificheranno disagi nei prossimi giorni nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ed invita, pertanto, la cittadinanza  a contenere  la produzione di  rifiuti indifferenziati, evitando di esporre materiale facilmente putrescibile. Nel frattempo, assicura il primo cittadino che saranno attivate tutte le procedure di sua competenza ed una interlocuzione urgente con la Regione siciliana per superare l’emergenza venutasi a creare con la chiusura della discarica di Cava dei Modicani alfine di  scongiurare rischi di carattere sanitario.

Emergenza rifiuti a Scicli, invito a ridurre il conferimento nel weekend

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Il Governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta ha emanato una ordinanza con cui autorizza nuovi Comuni  a conferire nella discarica catanese di proprietà della Sicula Trasporti. Ciò ha ridotto la possibilità di abbancamento dei rifiuti per il Comune di Scicli, che da tempo conferisce  in quel sito. La capienza a disposizione del Comune passa da 252 a 226 tonnellate la settimana. Tale situazione di emergenza costringe il Comune di Scicli a ridurre la raccolta nel prossimo fine settimana. L’amministrazione comunale invita i cittadini a limitare al massimo la produzione e il conferimento nei cassonetti dei rifiuti, in attesa che lunedì la Regione risolva l’emergenza.

PREMIO RAGUSANI NEL MONDO

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Cinque personaggi che hanno portato in alto il nome della provincia iblea nel mondo saranno premiati nella 23esima edizione dei “Ragusani nel Mondo: la fisica Caterina Biscari, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, l’investigatore Vito Andrea Iannizzotto, lo chef Riccardo La Perna e la regista Alessia Scarso. I nomi sono stati svelati durante la conferenza stampa di presentazione al Comune di Ragusa, alla presenza del vice sindaco Massimo Iannucci, del presidente dell’associazione Ragusani nel Mondo, Franco Antoci, del direttore, Sebastiano D’Angelo, e di altri membri del direttivo. Si inizia giovedì 3 agosto con la Banda dei Carabinieri che si esibirà in concerto a Comiso, in piazza Fonte Diana. Poi venerdì 4 agosto in Piazza Libertà a Ragusa la cerimonia di consegna dei riconoscimenti in una serata-spettacolo che vedrà varie performance artistiche e il secondo concerto ibleo della Banda dei Carabinieri. Infine sabato 5 agosto, sempre in Piazza Libertà, il concerto dei Nomadi.

Presentata a Ragusa la Summer school 2017

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Dal 30 agosto al 5 settembre si terrà la seconda edizione della “Summer school” organizzata dalla Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa in collaborazione con la Struttura Didattica Speciale di Lingue e letterature straniere, Caritas diocesana di Ragusa, Scuola per Assistenti sociali “Francesco Stagno D’Alcontres”, PratiCare onlus e la Comunità di vita cristiana. La Summer school vede la partecipazione istituzionale del Servizio Centrale SPRAR, Prefettura di Ragusa, Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa, Comuni di Ragusa, Modica e Comiso, degli ordini professionali degli Avvocati e degli assistenti sociali. Tema del percorso formativo sarà “Il viaggio: percorsi e mete” secondo i verbi indicati da papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere ed integrare. “Affronteremo temi di grande attualità – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione – che hanno bisogno di risposte non banali. Nel nostro piccolo cerchiamo di offrire spazi di studi e di riflessioni perchè siamo convinti che le migliori rivoluzioni si facciano solo studiando. Per questo motivo abbiamo coinvolto docenti e testimoni di prestigio. Siamo felici del coinvolgimenti e della partecipazione degli Enti locali e delle Istituzioni”. “In un momento difficile per la vita del nostro ente – aggiunge Raffaele Falconieri, dirigente del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa – facciamo la nostra parte per incrementare il sistema di accoglienza nel territorio. In presenza di iniziative altamente qualificate, come la Summer school, noi volgiamo e dobbiamo essere presenti”. “Sono grato alla Fondazione – fa eco il sindaco di Comiso Filippo Spataro – perchè lavora attraverso i propri operatori per dare  speranza e serenità a chi scappa da situazioni drammatiche. Il Comune di Comiso ha sempre fatto dell’accoglienza un punto qualificante del proprio agire. Chi frequenterà la Summer school avrà strumenti in più proteggere i fratelli migranti dalle maldicenze, dai luoghi comuni che facilmente attecchiscono e che noi siamo chiamati a dissipare”. “La scuola per assistenti sociali – aggiunge Gian Piero Saladino, direttore della Stagno D’Alcontres – è presente perchè crediamo nelle esperienze di formazione e scambio di saperi interdisciplinari. Per noi è vitale puntare sul potenziamento dei nostri assistenti sociali. Da parte di tutte le istituzioni c’è il dovere di rispondere con elementi oggettivi, con competenza, senza emotività ai quesiti e ai dubbi che la presenza dei migranti fa sorgere”. Le lezioni verranno ospitate in massima parte presso l’Auditorium Santa Teresa di Ragusa Ibla, sede della Struttura didattica speciale. “Siamo lieti di fare la nostra parte – sottolinea il professore Santo Burgio, presidente della Struttura didattica – e di essere parte di questa rete. Affronteremo il tema del viaggio inteso come drammatico percorso dei migranti, ma anche come cammino di conoscenza reciproca. Oggi è forte la responsabilità di conoscere e il nostro impegno andrà in questa direzione”. Per partecipare alla Summer School è necessario far pervenire la scheda di iscrizione (scaricabile sul sito www.fsgb.it), debitamente compilata, entro il 30 luglio con oggetto “ISCRIZIONE ALLA SUMMER SCHOOL” a: [email protected]. La quota di partecipazione alla Summer School è di € 200,00 per ogni partecipante e l’iscrizione sarà formalizzata al momento del versamento tramite bonifico bancario intestato a Fondazione San Giovanni Battista, IBAN IT90H0503617000CC0001001974 causale: “Iscrizione Summer School”, indicando nome e cognome. Il numero di partecipanti previsto è fissato in un massimo di 30.

SCHEDINE E PRONOSTICI SUL WEB COME SFRUTTARLI E DOVE TROVARLI

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Sono ormai un numero sempre maggiore gli appassionati di scommesse sportive in Italia. Sono i dati ufficiali a dirlo con un aumento molto significativo negli ultimi anni, con il maggior incremento nel settore on line. A differenza di un tempo ora si può scommettere tutti i giorni senza dover più aspettare solo la domenica e grazie ad applicazioni mobili installabili su qualsiasi telefonino è possibile giocare H24 365 giorni l’anno senza dover sottostare ad orari e lunghe file dei centri scommesse. Tutto questo ha fatto in modo che tantissima gente si avvicinasse alle scommesse sportive e come sempre quando sale l’interesse per una cosa aumenta anche la richiesta di informazioni correlate come ad esempio i pronostici o schedine pronte. A differenza di un tempo quando si pensava che le scommesse sportive fossero un mero fatto di fortuna oggi si è consapevoli del fatto che per vincere alle scommesse sportive servono analisi e strategia.

Da qui sono nati in rete tantissimi siti di pronostici  che forniscono quotidianamente i pronostici calcio di oggi e dei giorni a venire divisi per categorie e competizioni così da trovare in qualsiasi momento i pronostici calcio che più ci interessano. Questi pronostici sono redatti da esperti del settore che hanno accumulato esperienza in anni di attività e che mettono a disposizione dei più i loro pronostici che molte volte si rivelano vincenti. Su questi siti si possono trovare tutte le informazioni di cui uno scommettitore necessita come ad esempio le statistiche sulle squadre e gli ultimi risultati per capirne il momento di forma e quale tipo di gioco attuano le due squadre oltre che alle probabili formazioni, gli infortunati dell’ultimo secondo oppure gli squalificati o scelte tecniche azzardate. Tutte queste informazioni sarebbero difficili da reperire tutte, ma su questi siti specializzati in pronostici si trovano tutte riassunte in un unico pronostico così da poter condividere il pronostico dell’esperto oppure prendere spunto dalle informazioni ricevute per elaborare un proprio pronostico.

Nessuno di questi siti è in grado di dare con certezza il risultato di un evento ma sono molto apprezzati in quanto grazie alle informazioni condivise riescono a far indirizzare il giocatore nella giusta giocata così da aumentare le proprie possibilità di vincita.

Situazione Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, vertice della Commissione Sanità della Regione

 

On. Digiacomo (3)Mercoledì 12 luglio, alle ore 16, la Commissione Sanità dell’ARS terrà seduta presso il Comune di Ragusa con all’ordine dei giorno la situazione dell’Ospedale Giovanni Paolo Secondo di Ragusa e lo stato dell’arte del servizio sanitario ibleo. Ad annunciarlo il presidente della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari, Giuseppe Digiacomo. Il sindaco Federico Piccitto è stato informato e si è dichiarato disponibile a ospitare la seduta, alla quale saranno invitati tutti i sindaci ed i deputati dell’ex provincia iblea.

CAOS SANITA’ RAGUSANA, IL SINDACO DI MODICA CHIEDE UN VERTICE TRA I PRIMI CITTADINI

GN4_DAT_11074500.jpg--trasferimento_dei_reparti__sanita_in_tilt_a_ragusa__cronaca_di_un_caos_annunciatoIn accordo con il collega vittoriese, Giovanni Moscato, il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha chiesto al Primo Cittadino di Ragusa, Federico Piccitto,  l’opportunità di convocare la conferenza dei Sindaci, relativamente agli ultimi avvenimenti riguardanti il dimensionamento della rete ospedaliera e la chiusura dell’Ospedale di Ragusa e, l’impossibilità degli Ospedali di Modica e Vittoria a poter gestire il flusso di utenza che è di fatto aumentato pericolosamente in maniera esponenziale, al limite dell’ingestibilità.  “Intendiamo manifestare – commentano i due Sindaci – a nome nostro e delle Amministrazioni Comunali che rappresentiamo, la ferma contrarietà a quanto sta accadendo in questo momento nella gestione dei servizi sanitari in Provincia di Ragusa. La totale confusione che sta sconvolgendo l’assetto sanitario, ha messo a dura prova il personale sanitario tutto che continua a lavorare senza alcuna programmazione e pianificazione dei servizi, con turni massacranti che mettono in pericolo anche la salute del paziente. Per tutte queste ragioni riteniamo necessario ogni forma di chiarimento, che possa una volta per tutte, definire il futuro della nostra sanità. A tal fine, si chiede la convocazione della conferenza dei Sindaci, alla presenza dei vertici provinciali dell’Asp n. 7 e dei tre Direttori Sanitari degli Ospedali di Modica e Scicli, Ragusa e Vittoria – Comiso per sentire direttamente dai diretti interessati le problematiche e le possibili vie d’uscita da questa crisi mai prima registrata nella nostra provincia. Auspichiamo che il Governo Regionale prima e il Governo Nazionale poi, intervengano per mettere fine a questa brutta vicenda sanitaria provinciale che ad oggi non vede una fine”.

PARCO DEGLI IBLEI, IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO MONTI IBLEI CHIEDE AL COMMISSARIO CARTABELLOTTA DI INSERIRE ANCHE I CONSORZI DOP E IGP NEL TAVOLO TECNICO

Il presidente Giuseppe Arezzo (1)I consorzi Dop e Igp sono chiamati a svolgere un ruolo prioritario nelle procedure per la nuova perimetrazione del Parco degli Iblei. E’ la sollecitazione che arriva dal presidente del consorzio Dop Monti Iblei, Giuseppe Arezzo, il quale chiarisce le motivazioni di una richiesta rivolta, nello specifico, al commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Dario Cartabellotta, individuato come guida del gruppo di lavoro sul Parco degli Iblei istituito a Palermo dopo il vertice delle scorse settimane. “Il Parco – chiarisce Arezzo – può fornire una grande opportunità nella valorizzazione dei prodotti di qualità e di eccellenza. E siccome i consorzi hanno soprattutto un compito di tutela, oltre che di esaltazione delle peculiarità produttive degli associati, è chiaro che il suddetto percorso deve riguardarci da vicino. Il Parco, d’altronde, non deve essere vissuto come uno spauracchio finalizzato a ingessare il territorio. Anzi, tutt’altro. Ci sono le premesse affinché possa rilanciarne le sorti. E’ chiaro che se, all’interno del Parco, ci sono zone vincolate per motivi archeologici, e quindi sottoposte alla vigilanza della Soprintendenza, o perché aree Sic o in quanto ambito di rispetto territoriale e ambientale, le stesse non dovranno essere intaccate. Per tutto il resto, sbaglia chi dice che seguiranno lo stesso destino, come se, insomma, fossero vincolate. Ma, anzi, si potrà e si dovrà fare, tutto ciò nel rispetto dell’agricoltura e dell’ambiente”. Il presidente Arezzo, poi, lancia un appello pressante. “Occorre che, in questa circostanza, i nostri politici dimostrino quanto siano bravi – aggiunge – facendo in modo che la governance del parco sia allocata a Ragusa. Per dare modo agli agricoltori interessati di espletare le proprie pratiche in zona senza sprecare denaro e risorse andando in giro a Catania o a Siracusa”. Ma Arezzo va giù duro contro chi da anni  vede il Parco come una iattura e dichiara: “Il terrorismo psicologico nei confronti degli operatori agricoli da parte di qualche politico della nostra zona, vale la pena di essere dimenticato in fretta”.

 

 

ARICO’ E LA ROSA NEL DIDIETRO

IMG_0651Quand’è che la democrazia perde di peso? No, non è solo corruzione, classe politica fiacca, mediocre e distratta, sconfitta di orizzonti politici, dipende più che altro dalle forme linguistiche che usiamo per raccontare i fatti: più ci si avvolge nel marasma delle parole più si nascondono i valori e poi pure le idee ed i pensieri e tutto si confonde. Sta accadendo in queste settimane a Ragusa con il nuovo ospedale – una struttura né amata né desiderata dai ragusani, ma imposta e quindi entrata a forza nelle nostre vite per decenni soddisfatte e orgogliose dei due vecchi ospedali – dove un fatto personale ossia l’esigenza del manager Aricò di inaugurare la struttura in coincidenza con la fine del suo mandato è stato pasticciato con un’azione  gestionale, e il trasloco si è trasformato in una babele. Aricò non poteva ammettere di agire con fretta per furia egotica e quindi rassicurava la comunità trovando i soliti entusiasti del potere che plaudivano contando i giorni e le ore – ad un tratto si disse che ne mancavano ormai solo dieci per giungere al trionfo – ed i dubbiosi venivano chetati dall’entusiasmo e la collettività doveva credere nel prodigio di efficacia e gioire e non gufare e contagiarsi di felicità. Nemmeno finanzieri, magistrati e carabinieri e sigilli e collaudi da ricontrollare e analizzare son riusciti a riportare la lucidità di giudizio, e si è voluto credere che Aricò non fosse poi stato mandato via di malo modo da Ragusa e c’è persino stato, nell’apoteosi di questo ossequio alla forma ufficiale di un potere fortissimo come quello rappresentato dalla sanità, quasi un sospiro di sollievo quando si è saputo che il trasferimento a Palermo non era immediato e che si concedeva una proroga sino ad agosto. data ancora utile per il lieto evento inaugurale. Anche il prudentissimo sindaco Piccitto, geneticamente democristiano, ha atteso il collasso finale dell’operazione per scagliarsi contro il manager mentre avrebbe dovuto dirgliene di santa ragione una settimana prima invece di conformarsi allo stile del momento. E’ inutile soffermarsi poi sul solito Nello Dipasquale che padroneggiando la lingua dell’inganno, quella forgiata e sfruttata dalla politica che egli ben incarna, cavalcava l’onda spiegandoci come Aricò fosse stato premiato dal trasferimento a Palermo – ora però non c’è traccia del nostro deputato… e ai nostalgici di buon cuore non rimane altro che affidarsi alla umanità di qualche Ong in caso di avvistamento nel Mediterraneo. Il disastro è totale e dio ci aiuti e non ci faccia prendere un coccolone. Aricò sempre sorridente ha disposto il dietrofront e gli ospedali si sono frantumati. Ci vorrebbe Emergency per salvarci se è vero, com’è vero, che i bisturi non possono essere sterilizzati essendo ormai gran parte delle apparecchiature lassù a Cisternazzi. Arico però comunica ancora nella sua lingua, quella incredibile, ed invia oggi una foto di una sua visita ad una puerpera col fanciullino in grembo nell’atto di porgerle una rosa: è l’amore, la pace, la serenità, la finzione scenica. E allora cambiamo linguaggio di botto e sputiamo  la verità. Che se la infili nel didietro, la rosa,  il nostro manager, con la speranza che qualche spina gli faccia da spinta propulsiva per farlo correre più lontano possibile dai nostri luoghi. Ripristinato il senso delle cose, quelle cattive, quelle sbagliate, quelle false, in qualche modo ci arrangeremo ricominciando dalle parole, quelle vere, quelle sincere. Ed ora buona fortuna a tutti, resistiamo e occhio ai nostri malandati corpi: la sanità ragusana non è proprio al massimo di questi tempi.

INCENDIO DI CHIARAMONTE, GIOVANNI IACONO PROPONE LA VIGILANZA DELLA POLIZIA PROVINCIALE

incendio-chiaramonte-3-330x248Dopo l’incendio della pineta di Chiaramonte alcuni componenti della lista civica ragusana Partecipiamo, che ha come leader Giovanni Iacono, e come principio fondante l’ambientalismo, hanno scandagliato le varie zone rimaste integre dal devastante rogo. Sono tutte le zone delle cave naturalistiche, dove negli anni scorsi prima dell’estate venivano ripuliti i viali parafuoco e i bordi delle trazzere limitrofe ai viali parafuoco che portano alle masserie. Questo quel che si è visto e che ora si descrive: “Siamo a luglio ed abbiamo constatato che quest’anno a cava misericordia, cava volpe, cava paradiso, non è stato effettuato alcun intervento di prevenzione. Vi sono dei criminali in libertà che possono tornare a completare “l’opera”. E’ necessario che vengano realizzati in tempi immediati i viali parafuoco e ripulite le trazzere. E’ indispensabile presidiare, costantemente, tutte le zone boschive e le cave naturalistiche ed è un compito dei cittadini ma anche delle pattuglie delle forze dell’ordine”.  Giovanni Iacono, capogruppo al Comune di Ragusa, quindi dichiara: “Purtroppo tra le tantissime scelte scellerate che i governi hanno compiuto nel campo ambientale una ha riguardato, a livello nazionale, la soppressione del Corpo Forestale dello Stato. Un solo elicottero, come si sa,  andava avanti e indietro dalle zone avvolte dalle fiamme e la diga di S.Rosalia caricando in un tempo straordinariamente breve 8.000 litri di acqua. Il tempo di andata, caricamento, ritorno, scarico e ripartenza era di 7-8 minuti. E così per ore ed ore. Lavoro eccellente dei forestali, delle forze dell’ordine, dei volontari ma adesso dobbiamo pensare a salvare il salvabile e quindi chiediamo, con forza, anche l’impiego per la vigilanza di tutte le forze dell’Ordine ma, in modo particolare, della Polizia Provinciale, che ritengo molto indicata per questo tipo di vigilanza. I compiti della Polizia provinciale non possono limitarsi alle strade provinciali ma possono, in casi così straordinari,  estendersi a tutte queste zone naturalistiche il cui territorio ricade nei Comuni che compongono  il Libero consorzio dei Comuni”.

 Mancata apertura ospedale “Giovanni Paolo II”. Il sindaco Piccitto scrive al Ministro della Salute Lorenzin, al Presidente  della Regione Siciliana Crocetta e all’Assessore Regionale alla Salute Gucciardi

 

sigilli_ospedale-800x500_cQuali provvedimenti saranno adottati per superare l’attuale situazione di sofferenza del sistema sanitario provinciale di Ragusa e per consentire un rapido ripristino della funzionalità delle strutture presenti nella Città di Ragusa? Le gravi carenze organizzative dell’attuale Direzione Generale dell’ASP 7, che appare confusa e priva delle più elementari competenze tecnico-organizzative, richiedono un intervento urgente al fine di scongiurare rischi per l’igiene e la salute pubblica”. Questo è quanto chiede il sindaco Federico Piccitto, con due distinte note inviate rispettivamente al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e all’Assessore Regionale alla Salute Baldassare Gucciardi. Il primo cittadino di Ragusa ha voluto informare il governo centrale e quello regionale in merito alle problematiche che hanno impedito l’apertura del nuovo ospedale “Giovanni Paolo II” e agli effetti prodotti sull’intero sistema sanitario provinciale di Ragusa. Le decisioni assunte dalla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa  – scrive nella lunga nota il sindaco Federico Piccitto – hanno determinato profondi stravolgimenti nel funzionamento degli ospedali del capoluogo, che rischiano di pregiudicare la qualità complessiva delle prestazioni sanitarie dedicate all’utenza e il mantenimento di adeguati livelli di assistenza”. Il Sindaco spiega nel dettaglio quello che è avvenuto nelle ultime settimane, fino alla decisione della Direzione Generale del 30 giugno di ripristinare i vecchi ospedali “Maria Paternò Arezzo” e “Civile”. Passa in rassegna le rassicurazioni e gli impegni, costantemente disattesi dalla Direzione Generale sui tempi di presentazione della documentazione amministrativa necessaria per il trasferimento. Infine, fa il punto della situazione attuale, alla luce del dietrofront annunciato dalla Direzione Generale. “Nel corso di un sopralluogo effettuato nella giornata di lunedì 3 luglio presso le strutture “Maria Paternò Arezzo” e “Civile”, finalizzato ad acquisire elementi utili di valutazione in merito alla condotta della Direzione Generale, ho potuto constatare come le procedure di trasferimento avviate e successivamente interrotte non consentano, al momento, di assicurare alla Città di Ragusa la piena funzionalità delle strutture anzidette, con grave pregiudizio dei livelli essenziali di assistenza. In particolare, da un confronto con il personale medico, sono emerse problematiche di varia natura che richiederebbero, per il ripristino, tempi superiori a quelli realisticamente sopportabili dagli altri ospedali della Provincia, sotto pressione da ormai due settimane. Appare – conclude il sindaco Piccitto – inopportuno  il perdurare di soluzioni temporanee che prevedono lo spostamento di attività presso altri ospedali della Provincia, con il conseguente impoverimento dell’offerta sanitaria nella città capoluogo, in contrasto con quanto previsto dalle norme e dal piano di riordino sanitario regionale”.

 

INCENDIO DI CHIARAMONTE, PERCHE’ NON ERANO DISPONIBILI I CANADAIR?

19575099_10211035917426274_2709841215760142521_o-800x500_cScrive la senatrice Pd Venerina Padua:” Sono vicina alla popolazione chiaramontana che sta facendo i conti con gli immensi danni subiti e, oltre alla solidarietà non formale che rivolgo a ciascuno di loro, voglio rassicurare tutti sul fatto che mi impegnerò al massimo nel fornire la mia collaborazione all’Amministrazione comunale, alle altre istituzioni operanti sul territorio con l’obiettivo di fare squadra e formare un fronte comune affinché, già dalle prossime ore, possa essere avviato il percorso della ricostruzione”. La Padua aggiunge: “Certo, resto basita dalle dichiarazioni provenienti dal comando provinciale dei Vigili del fuoco, che ringrazio per il loro strenuo impegno assieme a tutte le altre forze in campo, a cominciare dalla forestale ma pure le altre forze dell’ordine a vario titolo impegnate sul territorio, quando si afferma che non erano disponibili canadair per domare l’incendio nella fase iniziale. Se ciò fosse accaduto, cioè se i canadair fossero stati presenti quando richiesti, probabilmente oggi parleremmo sì di danni ma molto più contenuti. Ecco perché, finita la fase dell’emergenza, attiverò i canali istituzionali adeguati per cercare di capire che cosa è accaduto e perché non è stato garantito il soccorso nei tempi dovuti alla popolazione chiaramontana”.

 

LA SICUREZZA DEI PRODOTTI E LA VALORIZZAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI NELLA FILIERA AVICOLA

uovaIl Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Ragusa organizza nei giorni 6 e 7 luglio a partire dalle ore 9.00, presso l’istituto “ Principi di Grimaldi” – viale degli Oleandri, 19 – Modica il seminario su: “La filiera avicola: sicurezza dei prodotti e valorizzazione dei sottoprodotti”. Il seminario si articola in due giornate ed è ricco di interventi dai quali prenderà corpo il dibattito  dei partecipanti al corso. La filiera avicola, interamente rappresentata nel territorio della provincia di Ragusa, include un percorso tecnologico complesso che vede una fase produttiva notevolmente diversificata: Linea carne con  allevamenti di riproduttori – incubatoio – allevamenti broilers – macellazione – trattamento carni – distribuzione prodotti. Linea uova: allevamenti pulcini/pollastre – linea produzione uova – Centri imballaggio uova – distribuzione) ed una fase, altrettanto articolata, di smaltimento dei sottoprodotti di origine animale. In entrambi i momenti il legislatore ha attribuito alla figura del medico veterinario responsabilità di controllo e sorveglianza degli aspetti sanitari sia attraverso attività pratiche di controllo – ispezioni, visite, campionamenti, etc.-  sia mediante adempimenti d’ufficio: certificazioni, autorizzazioni, implementazione Banche Dati. L’evento mira a ribadire l’importanza del ruolo del medico veterinario e i suoi adempimenti alla luce degli aggiornamenti normativi e degli sviluppi tecnici che ha avuto la filiera nell’ultimo decennio. I lavori del seminario saranno moderati da: Giorgio Blandino, Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria; Gaetano Farina, Medico Veterinario – Dirigente Asp – Ragusa e da Raffaele Giannone, Responsabile Avicola Mediterranea.

Caso Nuovo Ospedale di Ragusa, dichiarazioni di Sonia Migliore

MG_4010“Mai prima d’ora, nella storia della nostra città, si è verificato un episodio tanto grave capace di mettere in pericolo la salute dei ragusani e, allo stesso tempo, quella degli abitanti delle città vicine. Una vicenda di piccola politica capace di generare danni grandissimi”. Queste le parole della consigliere di opposizione Sonia Migliore che aggiunge: ” Siamo nel caos, nato dalla fretta di inaugurare una struttura ancora incompleta solo per soddisfare il narcisismo di qualcuno. Il tutto condito da indagini e sequestri che hanno reso necessario il dietrofront. Nel frattempo, nessuno di quelli che sarebbero nelle condizioni di portelo fare ha ancora assunto delle responsabilità. Anzi, abbiamo assistito prima ai complimenti, poi ai rimproveri. E mentre si affronta la faccenda dandogli lo stesso peso di una sagra di paese, i cittadini e il personale dell’ospedale stanno subendo enormi disagi. Il sindaco si dia una svegliata e si occupi di dare ai cittadini l’occasione di fare chiarezza. Convochi un Consiglio comunale aperto e urgente in modo da offrire alla cittadinanza analisi lucide e risposte concrete. Insieme alla deputazione si adoperi, il primo cittadino, per attuare tutte le procedure necessarie per riportare la situazione alla normalità. Anche il presidente della Regione Crocetta ha il dovere morale di intervenire con fermezza piuttosto che continuare nel valzer di nomine di commissari e manager nel quale lo abbiamo visto impegnato ultimamente. Ma soprattutto, il Governatore deve prendere la decisione di non prorogare la direzione generale di Aricò perché la sua gestione della sanità in provincia di Ragusa è stata rovinosa, partendo dal piano aziendale che abbiamo contestato in ogni modo e finendo con questo capolavoro di approssimazione che è stato il trasloco dell’Ospedale Civile al NOR. Ci auguriamo solo che i costi di tutta questa farsa non ricadano sulle spalle della collettività, ma su quelle dei responsabili di questa baraonda”.

CAOS OSPEDALI RAGUSA, DICHIARAZIONE DEL SINDACO PICCITTO

nnmmfggIl Sindaco Federico Piccitto interviene in merito alla mancata apertura del nuovo ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa e dichiara: “Chiunque ama questa città, prima ancora di rappresentarla, non può che essere arrabbiato, deluso e ferito personalmente per quanto sta accadendo. Da tempo, per vari motivi, sono costretto a seguire i piani aziendali regionali, cambiati un giorno sì e l’altro pure (con lo stesso comune denominatore: penalizzare la Città di Ragusa), o addirittura, anche di recente, inseguire i trasferimenti improvvisi di reparti in altre città (e bloccarli). Ma quanto è accaduto nelle ultime settimane ha dell’incredibile, e per varie ragioni ritengo che questa volta si sia passato il segno. Quando per la prima volta chiesi, ormai oltre dieci giorni fa, chiarimenti sul cronoprogramma del trasferimento del nuovo ospedale alla direzione generale dell’Asp 7, e quando dissi chiaramente che bisognava avere il quadro chiaro della situazione, avevo una idea precisa di quello che era necessario, opportuno e giusto fare. Il nuovo ospedale andava aperto, ma garantendo in tempi rapidi la piena operatività e nel massimo rispetto delle normative. Preoccupazioni e dubbi, che non potevano, e non dovevano, distogliere dall’obiettivo: aprire il nuovo ospedale e farlo bene. La risposta, peraltro tardiva e dopo non poche sollecitazioni, era stata, alla fine, chiara: bastano pochi giorni, i disagi saranno limitati, le emergenze ridotte, le problematiche legate a normali adempimenti amministrativi. Ottenute le rassicurazioni, come avrebbe fatto chiunque, ho voluto verificare di persona e controllare la struttura da cima a fondo. Ho potuto constatare da vicino come qualsiasi struttura, per quanto bella come il nuovo ospedale, sarebbe rimasta una scatola vuota senza l’impegno, la passione e la dedizione che il personale dell’ASP aveva messo nel tentativo di concludere positivamente i trasferimenti e rendere il nuovo ospedale pienamente operativo. Subito dopo, l’assurdo: prima la mancata conferma dell’attuale direttore generale, in una situazione ancora irrisolta, da parte di una Regione che quando decide di governare, soprattutto sulla sanità, lo fa solo per distruggere e non per costruire. Poi, la proroga dello stesso direttore, non si capisce su quali basi giuridiche, solo per occuparsi dell’apertura. E nel frattempo, l’iter amministrativo non completato, nuove indagini, nuovi sequestri, la decisione di tornare indietro, in una struttura che lo stesso manager ha definito obsoleta. Perché non intervenire direttamente, potrebbe chiedersi qualcuno? L’ho fatto, da subito, pretendendo risposte puntuali, chiedendo informazioni, offrendo il mio contributo e la collaborazione diretta del Comune di Ragusa. Fare altro, e ne sono ben consapevole, avrebbe condannato l’ospedale nuovo a non aprire mai più. Ed io questo non lo voglio, perché so quanto vale e quanto impegno c’è stato per arrivare a un risultato. A questo proposito incontrerò ancora, la prossima settimana, il personale medico e non che, ogni giorno, si è impegnato per raggiungere un obiettivo così importante per la nostra città. Qualcun altro questo obiettivo, non sappiamo ancora per quale motivo (o forse lo sappiamo benissimo) ha voluto, invece, prima farlo osservare da vicino e poi allontanarlo inesorabilmente, per un misto di ignavia ed inefficienza che, purtroppo, in questa Regione, è una costante. Per fortuna, in questa terra, esistono autorità competenti capaci di svolgere al meglio il proprio lavoro e garantire la sicurezza di tutti. Dalle ultime informazioni sembra che la direzione generale stia valutando il ripristino della situazione ex ante, con la riattivazione dell’ospedale Civile e dei reparti del Paternò Arezzo che la direzione intendeva trasferire. Se si sceglierà questa soluzione, vigilerò, come ho sempre fatto finora, perché il ripristino sia totale, perché siano assicurate le condizioni precedenti, senza eccezioni, e perché la salute dei cittadini non sia messa in pericolo. Alla fine di tutto questo, però, resta l’obiettivo: aprire il nuovo ospedale, renderlo operativo il più presto possibile. Ieri pomeriggio abbiamo appreso che la strada si allunga, per i motivi che purtroppo abbiamo citato prima. Ma l’obiettivo resta lì. E noi, come città, faremo di tutto per raggiungerlo. Chi ha voluto giocare sulla sanità e sui cittadini, si renderà presto conto che ha sbagliato indirizzo.”
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