29-04-2024
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Archivio della categoria: attualità

70 MILA TONNELLATE DI OLIO DALLA TUNISIA

huile-olive2Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Ingegnere Giuseppe Di Natale dell’associazione “Orizzonti Chiari” movimento politico molto attivo ad Acate. “Alcune giorni fa la Comunità Europea ha definitivamente autorizzato la Tunisia ad esportare 70 mila tonnellate di olio senza dazio, per risarcire la stessa dai danni che ha ricevuto, dai recenti problemi interni . Vale la pena fare presente che il patrimonio olivicolo italiano è stimato in circa 150 milioni di piante distribuite su una superficie di circa 1.165.458 ha. L’olivicoltura è presente in 18 regioni su 20, essa è particolarmente diffusa nelle Regioni meridionali ed insulari, in particolare nelle Regioni; Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Sardegna dove si realizza l’88% della produzione nazionale, pari mediamente a 600.000 tonnellate all’anno. Quindi viene fatto in questo modo un “danno” pari al 15% della produzione olivicola nazionale. Ci rendiamo conto che la motivazione addotta dalla Comunità Europea è comprensibile. Non è invece motivata la circostanza che nessun contraccambio viene dato agli agricoltori italiani in generale e meridionali in particolare, atteso che la maggior parte della produzione è in quelle aree.  Non sappiamo se quelli che ci rappresentano abbiano ottenuto qualche forma risarcitoria, il problema va posto, a breve faremo una nota, non certo a Juncker, ma ai parlamentari siciliani, per farci spiegare se hanno ottenuto qualche privilegio per gli agricoltori che vengono così pesantemente danneggiati”.

Conferenza  dibattito a Ragusa sull’autodeterminazione nel fine vita

uar“Si può vivere in modo più o meno dignitoso, il modo in cui lo si fa dipende in genere dalle scelte compiute dalla persona e da circostanze incidentali. Si può dire la stessa cosa anche per quanto riguarda il morire? Certamente la fase finale della vita può svolgersi nel rispetto della dignità della persona oppure no, resta da vedere se anche in questo caso sono le scelte dell’individuo a determinarlo o se piuttosto le sue scelte vengono ostacolate, quando non addirittura proibite”. È intorno a questi temi che ruoterà la conferenza dibattito “Dignità nella vita, dignità nella morte”, organizzata dall’associazione Ipazia e dal circolo Uaar di Ragusa. L’appuntamento è per giovedì 17 alle ore 18.00 presso l’auditorium dell’AVIS, in via della Solidarietà. Interverrano come relatori il prof. Enrico Ferri, docente di filosofia del diritto presso l’Università Telematica Niccolò Cusano di Roma, e il dott. Silvio Viale di Torino, portavoce dell’associazione Exit Italia. Nel corso dell’evento verrà proiettato il cortometraggio “Un occhio sul mondo”, del regista Luca Pagliari. Il film racconta in pochi minuti l’impegno sociale di Max Fanelli, da cooperante in Sierra Leone al movimento #IoStoConMax per la libertà di scelta nel fine vita, passando per la diagnosi di SLA, la stessa malattia che indusse Piergiorgio Welby e Giovanni Nuvoli a chiedere di porre fine alla loro vita. Senza inutili sofferenze. Dignitosamente.

ROSE E SPINE CINQUESTELLE, E QUALCHE FATTARELLO DELLA SETTIMANA

IMG_5728 (1)Rose_pinkSettimana febbrile per la politica ragusana. Cominciamo dalla crisi coniugale tra Cinquestelle e Partecipiamo. Reggerà l’alleanza oppure Giovanni Iacono pretenderà che l’offesa venga lavata con il sangue? Prima di vedere come  se la sta cavando Federico Piccitto merita uno sguardo il neo Presidente Antonio Tringali. Il suo primo atto? L’8 marzo ha spedito una rosa color corallo avvinghiata ad un rametto di mimosa a tutte le signore consigliere – omaggiata anche la stampa femminile che frequenta il Palazzo –accompagnata da un biglietto color lavanda sbiadita e dentro la filigrana un ulteriore mazzettino floreale  tra le parole: “Perché la tua festa non sia solo oggi ma ogni giorno dell’anno…” Minchia che fregatura questa mammola di Presidente! Vi immaginate, care compagne di genere, se ci facessero tutti i santi giorni dell’anno senza soluzione di continuità la solita festa – casa, ufficio, figli, mariti, spesa, organizzazione della famiglia, cura dei parenti, calci in culo… Altro che petaloso… se inizia così bisogna scuotere ‘sta Gertrude Stein pentastellata ripetendogli  ”Non è una rosa, non è una rosa, non è una rosa” e aprirgli gli scenari della realtà. La Zaara Federico non l’ha preso bene il fiorellino amoroso e con la rosa tra i denti si è messa a strillare vergogna, vergogna! rimpiangendo l’austerità del perduto Iacono. C’è stato un incontro giovedì pomeriggio tra Partecipiamo e cinquestelle ( sindaco, vicesindaco, certa Disca, meglio intesa come Maga Magò) per provare a risolvere la faccenda dell’inciucio involontario, quello che ha rilevato non la contaminazione con Nello Dipasquale, che non c’è, bensì la cicioneria dei ragazzi. Si romperà l’alleanza? Tutti speriamo di no. Fa bene Iacono a rimarcare che è questione programmatica e valoriale imprescindibile e fondante e fa bene Piccitto a ripetere che ci tiene all’alleanza, ma tocca a quest’ultimo il passaggio successivo, una proposta concreta. Soluzione? Semplice, semplice. Non per riparare al torto che c’è stato eccome, ma per ribadire un cemento ideale, Giovanni Iacono o un altro membro di Partecipiamo dovrebbe andare in giunta, e Tringali dedicarsi al florovivaismo. Sta roba dei fiori è sintomatica perché dà il senso della loro percezione del potere; un atteggiamento tra l’infantile, l’autistico, e lo svampito. Se qualcosa non va si distaccano dal problema e si astraggono noncuranti del clamore circostante come se davanti a loro ci fossero campi fioriti e non inenarrabili casini. Questo giovedì mattina in commissione trasparenza si è riparlato del servizio idrico, del servizio cimiteriale, di presunte connivenze tra gli apparati e le ditte, di fatture che non tornano, insomma roba scottante, ma nessun funzionario e dirigente, né -men che meno- l’assessore Salvatore Corallo si è presentato alla seduta. Chiaramente l’ordine di non andarci è dell’esecutivo che piuttosto che rimestar la merda degli appalti volge lo sguardo evitante a praterie e violette. Loro, i grillini, sono sublimi, impenetrabili e generici e non arrivi mai a capire quanto e se credono nel prossimo, qualsiasi prossimo, politico, ideale, relazionale. Anche nella attuale crisi con Iacono e Partecipiamo si legge questa impermeabilità alle conseguenze delle variabili di realtà che non è totale stupidità – è peggio: è delirante negazione dei meccanismi di interdipendenza; riconoscono solo il loro principio e diritto di esistenza. Per questo difetto di struttura è importantissimo quindi verificare se Piccitto farà il possibile e l’impossibile per riallacciare un’alleanza con il fuoriconfine – leggi Iacono. Ora breve sguardo ai restanti. Nel Pd Dipasquale è alla fase “deluchiana” – “tutto merito mio”. Il raddoppio, i disabili, ogni cacatina di  mosca portorita a Roma e a Palermo è tutta sua e solo sua, ah – scusate- anche di Davide Faraone. Di  Crocetta no,  non ne parla mai, liquidato, andato, uscito di scena, non gli serve più. Andiamo alle sue emanazioni. Per D’Asta e e Chiavola ore angosciose. Non sanno come farsi fuori da capogruppo Giorgio Massari; vorrebbero che si facesse fuori da solo senza batter ciglio, ed invece saranno costretti – che figuraccia se avviene! –  a dichiarare in aula il disconoscimento. D’altronde un capogruppo pensante nell’era dei Renzinello è troppo pesante! Concludiamo questa panoramica della settimana che sta per chiudersi con una piccola riflessione sull’ultima vicenda che ha investito Aricò. Sembra un banalissimo fatto di forma e mancata simpatia che ha portato il manager a snobbare il sottosegretario alla salute che aveva il piacere di dare un’occhiata all’ospedale in costruzione. Lasciamo perdere le giustificazioni da galateo su come si prende un appuntamento e su come ricevono gli ospiti e puntiamo su un altro aspetto. Forse ci troviamo di fronte ad una mutazione degli assetti di potere da democrazia piramidale a democrazia tribale dove non si riconosce più un ordinamento superiore estraneo e lontano dalla propria cerchia di riferimento; l’organismo di comando superiore – Roma – viene cancellato, rimosso, scartato, trasformandosi in fastidioso e insignificante intruso che non può e non deve incidere nelle dinamiche del sistema. Degnissimi dirimpettai della quarta sponda! Vediamo cosa ci porterà la prossima settimana di avvicinamento alla primavera. Partiamo avvantaggiati! Nonostante le spine spunta un po’ di colore nel Palazzo dell’arcigna aquila non più imperiale. La consigliera Nicita ha già sfoggiato due treccine con i fiocchetti rossi. Siamo colmi di gioia. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.

POLISPORTIVA ZENION IN AUGE AI CAMPIONATI REGIONALI

squadra ragazzi (1)La Polisportiva Zenion ai recenti Campionati Regionali Ragazzi disputati nella piscina Giovanni Paolo II° di Paternò mette in luce i propri migliori atleti e raggiunge il 5° posto nelle società isolane: 3 titoli regionali per Lorenzo Gargani nei 50 sl,100 e 200 farfalla, 2 titoli per Rosario Aurnia  nei 400 e 1500 sl e un argento nei 200 sl, un titolo regionale per Alessio Ferla nei 1500 sl, un argento nei 200 farfalla e un bronzo nei 400 sl. Per tutti e tre gli atleti si aprono le porte per i Criteria Italiani di Riccione che si disputeranno dal 4 al 6 aprile. Bronzo infine per Arianna Fumarola nei 100 rana. Un risultato complessivo gratificante per l’intero progetto portato avanti dai tecnici Prof. Antonio Tribastone e Alessandro Arcoraci che hano ultimato in queste ore la preparazione anche degli Assoluti e dei Categoria che scenderanno in vasca sempre a Paternò da questo venerdì a domenica 13 marzo.

CREMAZIONE, UN DIRITTO

cremazione-morti-defuntiLa Società per la Cremazione promuove una petizione per la realizzazione dell’impianto crematorio presso uno dei cimiteri di Ragusa, come già previsto da apposita delibera comunale. La scelta cremazionista si fa strada in provincia di Ragusa, ed in Sicilia altre province si attrezzano con la costruzione e messa in funzione di impianti (dopo Palermo, Messina e Misterbianco). Questo sabato 12, dalle ore 17 alle ore 20 in via Roma gli attivisti della Socrem ragusana saranno presenti con un banchetto informativo e con i moduli per la petizione con cui si intende fare pressione sull’amministrazione comunale perché proceda nell’impegno preso.

RAGUSA, LA RETE METANIFERA VERRÀ ESTESA NELLA ZONA ARTIGIANALE DI CONTRADA MUGNO ED IN VIA AVV. LORENZO MONACO

lavori-tubature-gasI lavori di estensione della rete metanifera nella Zona artigianale di Contrada Mugno e nella via Avv. Lorenzo Monaco saranno realizzati in tempi rapidi.  La Giunta Piccitto ha approvato lo schema di transazione relativo alla definizione bonaria delle cause pendenti con i titolari della concessione del servizio di distribuzione del metano nel territorio comunale, riguardanti somme che in passato il Comune di Ragusa aveva versato in eccesso per il servizio di distribuzione del metano nelle proprie utenze (uffici, scuole, impianti sportivi, etc…). “La definizione totale delle controversie legali sopracitate, in virtù di tale intesa – affermano il sindaco, Federico Piccitto, e l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Salvatore Corallo – consentirà quindi al Comune di ottenere dai titolari della concessione, un importo pari ad oltre 420.000 euro sotto forma di investimento su una nuova porzione di rete metanifera in ampliamento all’attuale infrastruttura in concessione. Secondo lo schema di transazione approvato dalla Giunta, le aree interessate saranno quella della zona artigianale di c.da Mugno, che sarà completata, secondo quanto previsto, entro il 31 dicembre 2016, e quella di via Avv. Lorenzo Monaco, già abitata in maniera significativa, entro il 30 giugno 2017.

Ragusa, denunciati dalla Polizia due esperti truffatori on line

 downloadUn’indagine lampo degli Uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha permesso di dare un nome e un’identità a due esperti truffatori on line che utilizzando sapientemente la rete internet e i sistemi di pagamento a distanza hanno raggirato diversi cittadini ragusani con un importante danno patrimoniale. In un caso, dopo aver trovato su un noto sito di annunci gratuiti un kit di attrezzature per kitesurf, con tanto di fotografie e descrizioni, un giovane ragusano ha deciso di inviare una mail per avere ulteriori informazioni. Successivamente, convinto dall’interlocutore circa la bontà dell’affare, ha effettuato un bonifico per 320,00 euro, l’intera somma concordata. L‘attesa è durata diversi giorni nei quali sono iniziati i solleciti scritti e telefonate ma degli interlocutori e del kitesurf nessuna traccia. Altro caso simile ha riguardato la vendita on line di un’autoradio, con gli interlocutori della vendita divenuti irreperibili dopo aver ricevuto il pagamento di 130,00 euro effettuato su una carta ricaricabile. Anche in questo caso a cadere nella trappola dei truffatori un giovane ragusano.  Dai pochi elementi a disposizione gli uomini, diretti dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla, sono riusciti a scovare i due impostori. Responsabile del primo raggiro è stato un giovane ventitreenne residente a Roma, già con precedenti per truffa, mentre nel secondo caso si è trattato di un cinquantenne residente a Pescara, con precedenti penali. I due truffatori smascherati sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

CENA DI SAN GIUSEPPE AL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI SANTA CROCE

Cena San Giuseppe centro diurno per anziani (1)Su una coperta di ciniglia variopinta che fa da cornice alla tavolata, il centro diurno per anziani Terza Primavera di Santa Croce Camerina, con il sostegno dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune, ha realizzato, nei locali della struttura, la suggestiva cena di San Giuseppe. Il comitato formato da Maria Zisa, Mariuccia Giardina, Tina Pelligra, Maria Recca, Giovanna Zisa, con l’aiuto delle altre socie e il supporto fondamentale dell’assessore ai Servizi sociali, Marianna Cuciti, assieme al sindaco Franca Iurato, ha seguito i dettami di una tradizione che si perde nel tempo per l’allestimento della tavolata. Nella coperta si fissano le arance amare, i limoni e rametti di zagara, segno dei dolori e delle amarezze della vita. Sulla tavola, poi, viene stesa una tovaglia bianchissima. Al centro si appoggia un quadro della Sacra Famiglia davanti al quale arde una lampada d’olio. Ai lati dell’immagine due portafiori con violaciocche e fresie, con accanto piatti di frumento appena germogliato. Il centro della tavola, invece, è occupato da pasticci ripieni di spinaci, piatti colmi di frittura, dolci, biscotti, frutta di ogni genere. Ma lo spazio principale è riservato al pane dalle molteplici forme e dal sapiente intaglio operato da mani esperte. Primeggiano su tutti gli “ucciddati”, cioè grosse ciambelle di pasta poste ai margini della tavola. Su ogni “ucciddato” è collocato il pasticcio ripieno di spinaci e un piatto colmo di frittura mentre accanto si trovano una bottiglia di vino chiusa da una arancia e vari doni della terra quali finocchi e pomodori. Ai lati del quadro collocato al centro si trovano “a spera” (l’ostensorio), “u vastuni” (il bastone fiorito del santo), i “rusiddi” (le rosette di pane), a “varva” (il volto del santo), le iniziali di San Giuseppe vale a dire S. e G. senza dimenticare il pane nelle varie forme: due galletti, due canestrini, due splendidi grappoli d’uva, due pesci e delle pere. Completano il banchetto una infinità di altre pietanze e una brocca d’acqua chiusa da una arancia. Tutto ciò viene offerto prima ai componenti della Sacra Famiglia, poi ai parenti degli stessi e ai presenti. Il sindaco Iurato spiega: “Siamo convinti che la tutela delle tradizioni significhi la tutela dell’identità, del vissuto di un popolo. San Giuseppe per la cittadina di Santa Croce Camerina assume un significato speciale proprio per questo, perché affonda le radici in quell’intreccio di tradizioni che tutti noi dobbiamo impegnarci a salvaguardare e a portare avanti”.

 

SONIA, LA DEA SHIVA DAL MOLLE CENTRO  

Siva_fbthumb (1)Almeno è veloce la Sonia Migliore, contorta ma sbrigativa. E’ uscita ieri dal suo partito, l’Udc, ed è rientrata  ventiquattro ore dopo cambiandogli il nome: Area popolare. Le cose sono due, anzi quasi tre, tanto per complicarci  la vita ed entrare confusi nel mondo folle e pasticciato della politica: o  la consigliera non ha capito che trattasi dello stesso partito – Udc più Nuovo Centro Destra = Area Popolare – , oppure la giravolta in apparenza inutile ha un significato o meglio è un messaggio dovuto. Sembra una di quelle misteriose circostanze dei film di Montalbano: i Cuffaro contro i Sinagra e viceversa. Bisogna avere l’intuito sopraffino del commissario per decifrare Sonia. Forse ci siamo arrivati anche noi. Vediamo se ci siamo. La Migliore appartenente alla famiglia D’Alia (Udc) da tempo non si trovava bene e aveva bisogno di uno spazio autonomo, il Laboratorio 2.0, per muoversi su più fronti. Appena in consiglio comunale nasce Insieme – il gruppo di Maurizio Tumino che oscilla tra una caratterizzazione pienamente civica ad un possibile abbraccio con il Pd di Nello Dipasquale –  la Migliore sbanda e le scatta un’ansia da zitella: deve accasarsi subito e bene. Molla il vecchio riferimento dell’Udc regionale con cui intrattiene un rapporto formale e privo di passione e si butta fra le braccia di Nino Minardo, insomma cambia padrone e non partito. Stare con Minardo comporta bei vantaggi: è raggiungibile, disponibile, distante da Maurizio Tumino, e fedele con chi gli è fedele. Laboratorio 2.0 stringe quindi un patto federativo con Area Popolare che non ha più il gran faccione di D’Alia come referente, ma il plutocrate  deputato nazionale che in una botta sola si posiziona quando gli fa comodo su Ragusa, dà una coltellata a Giovanni Mauro che “corteggiava” la Migliore, acchiappa alcuni orfani di Forza Italia già leontiniani come l’ex sindaco di Santa Croce Lucio Schembari oggi apparso in foto ufficiale con la consigliera. Forse si placa con Minardo: si sente più sicura, più protetta, più garantita nel suo sogno di diventare sindachessa; c’è però un problema ed è sempre il PD, l’immenso Sole che acceca e brucia le masse. In veste centrista -destrorsa -clericale conservatrice Area Popolare ha un significato e può misurarsi con il Pd, ma in veste realista ed opportunista è quello che è: stampella del partito della Nazione. Vuoi vedere che dopo tutti questi giri, fuoriuscite dal portone e rientrate dalla finestra, sempre con il Dio Sole se la deve giocare la sua partita, la serpeggiante Sonia? Sappiamo tutti che l’unico partito in grado di fronteggiare i cinquestelle è il Pd, e così  tutte le manovre di liste e movimenti riconducono ad esso. Ed ora anche Sonia Migliore c’è. Come la dea Shiva dalle quattro braccia, raggiunge, accarezza, allaccia, stringe… A noi sfugge, troppo molle il suo centro.

RAGUSA, UNA STRADA DELLA CITTA’ INTITOLATA A LAILA BUSACCA, DONATRICE D’ORGANI

 

lailaLa strada della città attualmente denominata Via 520, verrà intitolata a Laila Busacca, una giovane ragusana di 29 anni prematuramente scomparsa nel 2014 a causa di un aneurisma cerebrale. La decisione è stata assunta dalla Giunta Municipale con proprio provvedimento a seguito di una richiesta in tale direzione presentata lo scorso anno al sindaco Federico Piccitto dall’ex presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono che ha proposto di intitolare una via cittadina a Laila Busacca – donatrice d’organi. Grazie appunto all’espianto di alcuni organi alla giovane donna, è stato possibile ridare un futuro e speranza di vita a cinque pazienti in lista di attesa per il trapianto. La cerimonia di intitolazione della via “Laila Busacca – donatrice d’organi”, avverrà sabato 12 marzo alle ore 11,30. Interverranno il Sindaco Federico Piccitto, i familiari ed i numerosi amici della giovane.

Tentativo di sfratto coatto nella zona Asi di Pozzallo al capannone di Corrado Giuca

mariano-ferroAlle 6 di giovedì mattina i militari hanno circondato e bloccato le entrate e le uscite del capannone di Corrado Giuca nella zona Asi di Pozzallo. E’ l’esecuzione di sfratto coatto che si temeva da mesi. Da ottobre, infatti, il capannone dell’uomo era stato venduto all’asta ad un imprenditore della medesima area artigianale di Pozzallo, dopo un notevole ribasso del suo valore, passando da circa due milioni di euro a 400 mila euro. Dopo le azioni di Giuca, che si era barricato dentro l’azienda, era arrivata la proroga per dare la possibilità all’imprenditore, che aveva ripreso a lavorare per la realizzazione dell’autostrada Siracusa – Gela, di poter avere un mutuo dalle banche e far ricomprare al figlio il capannone dall’acquirente. Per 158 giorni Giuca è rimasto barricato nella sua azienda, consapevole che prima o poi sarebbe accaduto quello che è stato questa mattina. L’allarme è stato lanciato dalle due persone che dormono in macchina fuori dal capannone ogni notte. Corrado Giuca si è barricato sul tetto minacciando di darsi fuoco con una tanica di benzina. La mediazione, con un significativo risvolto umano, da parte del vicequestore aggiunto Giorgio Terranova, e delle altre forze dell’ordine presenti, che hanno dialogato con l’uomo convincendolo prima ad allontanarsi dalla tanica di benzina e poi a scendere dal tetto del capannone, hanno evitato la tragedia. A confortare l’imprenditore pozzallese la proroga di un mese, fino al 13 aprile, per poter avere dalla banca un mutuo per riacquistare la struttura. Una speranza che per ora è tutto per la famiglia Giuca, stamattina accorsa disperata al capannone, alla minaccia dell’uomo che voleva darsi fuoco. “Una soluzione temporanea che da la possibilità di riacquistare il capannone”, sancisce Mariano Ferro, leader dei Forconi presente questa mattina durante la mediazione. “Ci rivolgiamo al Procuratore della Repubblica di Ragusa e al presidente del Tribunale di Ragusa, per chiedere se davvero si intende togliere la casa o l’azienda a tutte le persone in difficoltà”. 

LA NUOVA RAGUSA- CATANIA: ARRIVA LA FIRMA DI PADOAN

ragusa_cataniaIl Comitato Unitario Ristretto per il raddoppio della SS 514 Catania – Ragusa composto da Salvo Ingallinera, Sebastiano Gurrieri, Roberto Sica c omunica che è stato firmato dal Ministro Padoan l’atteso decreto interministeriale tra il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Infrastrutture, facendo così seguito a quanto preannunciato nell’incontro di giovedì 4 febbraio tra il Comitato Ristretto e lo stesso Direttore Generale presso il Ministero dell’economia, nel corso del quale era stato assicurato che entro un mese il decreto sarebbe stato formalizzato. “Per noi del Comitato Ristretto non è stata una sorpresa ma la logica conseguenza di quanto già affermato dal Ministro Del Rio nella risposta data nel corso del question time del 14 ottobre in aula all’on. Fautilli, il cui intervento era stato da noi sollecitato. Adesso, entro 30 giorni la Corte dei Conti registrerà il decreto, assicurando certezza al cronoprogramma sulla realizzazione dell’arteria in quanto tutti gli atti successivi sono solo complementari e non permetteranno più di rivedere l’iter progettuale. Dopo i vari chiarimenti tra il Ministero e la cordata delle imprese attraverso il documento interpretativo concordato tra lo stesso Ministero e le imprese, la firma di questo decreto rappresenta l’atto più importante delle procedure di definizione dell’iter, un risultato che va a merito di tutta la provincia, un esempio della buona politica di una classe dirigente che, quando da noi interpellata, non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno e apporto, nonostante qualcuno abbia cercato di mettere in discussione il lavoro svolto in dodici anni in stretto rapporto con la Provincia Regionale e i parlamentari che si sono succeduti negli anni”.

TARI, DISSERVIZI IN SERIE AL COMUNE DI RAGUSA

download (1)Disservizi in serie per quanto riguarda la Tari. A denunciarlo il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale mette in rilievo come sono arrivati, nelle case dei ragusani, i bollettini con errori in notevole quantità. “Tra le anomalie più evidenti – segnala Morando – il fatto che sia stata calcolata per ben due volte la stessa unità abitativa oppure il ricalcolo di una unità abitativa che è stata venduta anni addietro e che viene attribuita al proprietario di un tempo. Queste e altre incongruenze stanno spingendo i cittadini a prendere, legittimamente, d’assalto l’ufficio tributi del Comune di Ragusa. Basti pensare che, in queste giornate, c’è stata gente che si è presentata dinanzi alle porte degli uffici addirittura alla sei del mattino perché le file sono insostenibili. A tutto ciò si aggiunga il fatto che i dipendenti comunali del settore in questione non ce la fanno più in quanto si trovano costretti a sobbarcarsi un carico di lavoro pesantissimo, considerando tra l’altro il fatto che ci sono penurie d’organico. Quindi già normalmente la situazione è critica, figurarsi poi con gli eccessi di questi ultimi giorni”. Morando non si spiega che cosa stia accadendo “anche perché – aggiunge – risulta che era stata cambiata la società di gestione del software proprio per quanto attiene questo ambito e nonostante ciò si registrano disservizi simili. I cittadini non solo hanno dovuto fare i conti con l’aumento esorbitante della tassa ma in più si sono visti caricati nei bollettini costi non dovuti. Come se non bastasse, chi chiede giustamente di rivedere i conteggi, si trova costretto a dover sostenere una fila interminabile. Quindi c’è più di qualcosa che non funziona. I dipendenti che si trovano allo sportello sono poi alle prese con una situazione pesantissima. Alla luce di tutto ciò, sarebbe opportuno rivedere la pianta organica del Comune al fine di aumentare il personale proprio all’ufficio tributi dove risulta assai carente, considerando anche il fatto che i dipendenti sono chiamati a gestire un servizio molto delicato e non possono certo svolgerlo al meglio in queste condizioni psicofisiche”.

SASA’ CINTOLO RIMOSSO RILANCIA E PROMUOVE UNA PETIZIONE PER LA SCUOLA DELLO SPORT

3b542592-4970-4d49-b70b-a9a030a7f2b3Un mistero questa scelta dei vertici Coni di estromettere dalla guida del comitato  Sasà Cintolo, da decenni il massimo rappresentante del movimento sportivo ragusano. Ed ancora più misteriosa la chiusura della scuola dello sport. Tagli, controlli? Nessuno parla, nessuno chiarisce, e dal governo Crocetta e dai deputati regionali nessuna spiegazione o presa di posizione. Ora Sasà Cintolo lancia una petizione contro la soppressione della Scuola regionale di sport.  “L’obiettivo – spiega Cintolo – è di evitare quanto già sta in parte accadendo, cioè che la struttura di via Magna Grecia, un tempo aperta a tutti, si richiuda su se stessa”. La petizione è rivolta alle competenti autorità sportive e potrà essere sottoscritta dalle associazioni sportive e culturali in rappresentanza dei bisogni e delle esigenze che il territorio emana oltre che dai cittadini dell’area iblea. “La decisione assunta dal comitato regionale Coni in ordine al commissariamento della delegazione provinciale di Ragusa – è scritto nel documento –  oltre a mortificare e distruggere un patrimonio di competenze, conoscenze ed esperienze sviluppatesi in trent’anni di attività appassionata, disinteressata e ricca di successi a livello regionale, nazionale e internazionale, è giustificata solamente da scelte che si pongono come unico obiettivo quello di azzerare il frutto di un impegno straordinario ed unico in Italia come la Scuola regionale di sport di Ragusa in cui sono confluite le iniziative, splendide e coordinate da parte degli enti territoriali come la Provincia e il Comune di Ragusa”. Nella petizione si chiede di revocare con urgenza tale decisione  e di adottare, per quanto riguarda la Scuola regionale di sport di Ragusa, scelte che si pongano nella continuità per la qualità delle iniziative e delle attività degli ultimi vent’anni e che hanno dato lustro a tutto il mondo sportivo regionale e nazionale”. La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici di segreteria del maneggio di contrada Selvaggio dalle 17 alle 19 e davanti all’ingresso della Scuola in via Magna Grecia dalle 9,30 alle 12. Le firme potranno essere apposte tutti i giorni, escluso sabato e domenica.

IL MANAGER DELL’ASP 7 ARICO’ NEGA AL SOTTOSEGRETARIO DE FILIPPO LA VISITA AL NUOVO OSPEDALE DI RAGUSA, LETTERA APERTA DELLA SEN. PADUA: “ATTEGGIAMENTO INCRESCIOSO E INOPPORTUNO”

 

1429045005-0-ragusa-consiglio-comunale-aperto-sul-nuovo-ospedale-unoccasione-mancataUna lettera aperta dai toni durissimi è stata inviata dalla senatrice del Pd Venera Padua al manager dell’Asp 7 Maurizio Aricò. Oggetto della reprimenda l’indisponibilità del direttore generale a fare visitare al sottosegretario alla Salute Vito De Filippo il nuovo ospedale di Ragusa. “Sento la necessità di inviare questa lettera – scrive la senatrice Padua ad Aricò – per stigmatizzare l’increscioso e assolutamente inopportuno atteggiamento tenuto dal manager in occasione della recente visita nella nostra provincia del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo. Alla mia richiesta di visitare l’erigendo ospedale “Giovanni Paolo II”, Aricò ha risposto con un secco no in quanto non aveva tempo: è davvero singolare che un esponente del Governo nazionale, peraltro del Ministero alla Salute, non possa visionare i lavori del nuovo nosocomio. É davvero sorprendente come il manager, in qualità di funzionario dello Stato, possa ritenere di non essere tenuto, come invece dovrebbe, ad evadere la richiesta di una visita, di un’ispezione, di un sopralluogo di un membro del Governo e di una senatrice della Repubblica. Siamo rimasti stupefatti, io e il sottosegretario, per un ingiustificato comportamento caratterizzato da una inaccettabile ed inammissibile mancanza di correttezza istituzionale”. La senatrice Padua poi si rivolge in prima persona ad Aricò: “Egregio direttore, lei sta gestendo la sanità in una comunità che è stata, ed è, caratterizzata dalla solidarietà, dall’attenzione alle maggiori fragilità e dal rispetto dei ruoli: lei può scegliere le manifestazioni politiche che decide di frequentare ma non è nella sua “disponibilità” impedire ad un membro del Governo e ad un parlamentare di visitare una nuova realtà che sta nascendo al servizio, spero il prima possibile, della comunità iblea”. Immediata la risposta dell’Asp: “Il Direttore Generale ha ricevuto una chiamata dalla utenza associata alla Senatrice Padua Venera. La Senatrice annunciava per il pomeriggio alle 15.00 l’arrivo di un Sottosegretario e chiedeva l’accesso al cantiere del nuovo ospedale di Ragusa per mostrarlo all’ospite. Il Direttore Generale ha ritenuto che la prima visita ufficiale di un membro del Governo nazionale in carica ad un manufatto così simbolicamente rilevante per la Azienda e per l’intero territorio non potesse essere organizzata nel breve giro di 3 ore e 36 minuti. Trattandosi di un cantiere con lavori in corso, l’accesso di non addetti andava garantito anche per quanto riguarda la sicurezza, da parte dell’Ufficio tecnico aziendale, già impegnati in altre attività. Inoltre, la Direzione strategica era, in quelle ore, impegnata nella redazione e approvazione della delibera di adozione del nuovo Atto Aziendale; attività questa non differibile per un impegno che avrebbe portato l’indomani il Direttore Amministrativo fuori sede ed il Direttore Sanitario fuori regione”.

TRASPORTO DISABILI, NESSUN TRIONFALISMO PLEASE!

disabili-scuola-830x480Regione di fatto fallita e Province alla canna del gas. Per non dichiararlo ufficialmente, il lenipotenziario del governo, l’assessore Baccei, si è mosso a pietà ed ha promesso che il servizio di trasporto degli studenti disabili continuerà. Se qualche deputato si vuole intestare il “trionfo” è cosa assai patetica. Fa bene l’esponente del Pd, Angela Barone, a scrivere: “L’assistenza agli studenti degli istituti scolastici superiori non è un’emergenza, ma è divenuta tale perchè nel tempo, e non solo nella sciagurata fase commissariale, non è mai intervenuta una corretta e compiuta programmazione della spesa atta a coprire il servizio per l’intero anno solare. Oggi, che parte delle risorse sono state rinvenute, sol perchè il servizio, e quindi il diritto all’istruzione e all’inserimento sociale, è stato equiparato ad una calamità o emergenza, appaiono fuori tema e fuori luogo certe dichiarazioni tronfalistiche e personalistiche, finalizzate a mera esposizione mediatica, al pari delle contestuali dichiarazioni sull’erogazione delle somme per l’aeroporto, intervenuta per interessamento di altri sin dalla metà di febbraio. Chi ha vissuto sulla propria pelle, e ancor più grave, su quella dei propri figli, la negazione dei diritti primari di eguaglianza e istruzione, non merita questo trattamento. Ben vengano le risorse raschiate dal qualsivoglia barile, ma nessuno osi dire che il problema è stato risolto con toni enfatici. Il problema resta e abbisogna di seria riflessione. Si inizi con l’abbandono della indegna prassi, già in uso da parte del centro­destra per decenni al governo della “defunta” Provincia Regionale, di inserire nel bilancio di previsione solo le spese del servizio per il periodo gennaio ­ giugno, e di rinviare alle manovre correttive di fine anno, il reperimento dei fondi per il periodo settembre ­ dicembre, che ha comportato costantemente l’impossibilità di inizio del servizio in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, quasi che la frequenza fosse, per gli studenti disabili, un optional”.

FEDERCONSUMATORI SICILIA ADERISCE AL COMITATO REGIONALE VOTA SI PER FERMARE LE TRIVELLE

 

referendum-notriv-il-17-aprile-2016_634367Nel  Comitato referendario per il Sì al referendum nazionale per fermare le trivelle del 17 aprile c’è anche Federconsumatori Sicilia. Il presidente regionale Alfio La Rosa dichiara: “Il referendum del 17 aprile è una occasione unica per i cittadini. Finalmente potranno esprimere la propria opinione sul futuro energetico italiano e non, come è accaduto fino ad ora, essere tirati in ballo all’occorrenza dal politico di turno che sbandiera sondaggi sulle presunte preferenze energetiche dei cittadini. Votando Sì al referendum – aggiunge La Rosa – gli italiani diranno chiaramente che non vogliono le trivellazioni in mare e che, nel più breve tempo possibile, l’Italia si deve dotare di una politica energetica basata sulle fonti pulite e rinnovabili. Il metano estratto al largo delle coste o in terraferma – conclude La Rosa – NON E’ affatto pulito e rinnovabile”. Federconsumatori Sicilia, pertanto, metterà le proprie risorse e il proprio impegno a disposizione del Comitato referendario per il Sì e parteciperà a banchetti e iniziative di informazione e comunicazione affinché i cittadini siciliani possano fare una scelta consapevole e definitiva.

Versalis, i lavoratori di Ragusa non ci stanno: gli impianti devono ripartire

versalislogo-300x300“C’è la contraddizione propria del paradosso nei provvedimenti che hanno decretato il blocco delle attività industriali alla Versalis di Ragusa. E i lavoratori non ci stanno e sono pronti ad azioni di protesta”. È quanto emerso dall’assemblea convocata dai sindacati che spiegano:”L’impedimento all’opportunità di allacciarsi a una cabina di Enel, utile a poter iniziare i lavori di ripristino e manutenzione conservativa delle parti d’impianto coinvolte nell’incendio del 6 gennaio, un’operazione che nulla ha a che vedere coi luoghi e le pendenze dell’incidente, sta accendendo gli animi tra i lavoratori. L’angoscia di poter perdere il proprio posto di lavoro è del tutto legittima. Non riusciamo ancora a spiegare l’accanimento contro un sito industriale che ha rappresentato da sempre l’eccellenza, non solo in Eni, nell’ambito della sicurezza degli impianti e nella tutela della salute e dell’ambiente. Il 6 gennaio non si sono registrati danni a persone e, non meno importante, l’evento che è stato circoscritto in un’area d’impianto ben protetta, non ha avuto alcun impatto di carattere ambientale se non quello intrinseco alla combustione stessa. Tutte le logiche interne alla messa in sicurezza degli impianti e al controllo dell’evento sono intervenute in automatico. La popolazione e l’ambiente circostante non hanno mai corso alcun rischio, anche perché sono andati a fuoco dei cavi all’interno delle cabine che contenevano solo quadri elettrici. Solo danni alle cose d’impianto, dunque, che l’azienda, mettendo in campo anche risorse finanziarie eccezionali, ha necessità di ripristinare per uno spedito riavvio delle produzioni di polietilene. Lo stabilimento non può restare fermo ancora a lungo. La produzione è sigillo di garanzia per l’economicità del sito di Ragusa nell’asset strategico di Versalis. La Prefettura ne deve prendere atto, è a rischio la continuità industriale del sito di Ragusa. La tensione è, dunque, alle stelle”. Intanto è iniziata la prima settimana di cassa integrazione allo stabilimento Eni Versalis di Ragusa che coinvolge tutto l’organico, dagli operai ai quadri, per un totale mensile che solo nel mese di marzo toccherà le 6.000 ore.

 

ASSEMBLEA DEI DIPENDENTI EX PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA

PALAZZO-PROVINCIAL’Assemblea dei dipendenti delle ex provincia di Ragusa ha discusso su quali saranno gli scenari futuri permanendo questa criticità finanziaria. Prima preoccupazione dei dipendenti sono l’erogazione dei servizi alla comunità penalizzati dall’attuale nebbia legislativa (da parte della Regione) ed economica (da parte dello Stato) che avvolgono gli ex enti provinciali. I rappresentanti sindacali in una nota congiunta scrivono:  ” Vi è una responsabilità legislativa della Regione che ad oggi non è riuscita a dotarsi di una legge sui Liberi Consorzi. Il Governo ed il Parlamento Regionale non sembrano abbiano la volontà di calendarizzare e approvare la legge sui Liberi Consorzi Comunali. Vi è una reesponsabilità economica del Governo Centrale di Roma: la Legge di Stabilità 2016, oltre a non prevedere trasferimenti impone un prelievo forzoso sulle ex Province. Da mesi il governo regionale non è stato in grado di gestire la riforma ed adesso non riesce a contenere l’emergenza. Per salvare le ex Province vicine al default, si chiede allo Stato di congelare la richiesta di compartecipazione alla spesa pubblica. Ciò potrebbe dare un po’ di respiro agli enti, in attesa che il governo e il parlamento si decidano, a tre anni dal clamoroso annuncio, a portare a termine davvero quella riforma. Dall’ultima Finanziaria regionale, le ex province ottengono solo 19 milioni di euro per le spese correnti, oltre a 9 milioni per investimenti. Oggi agli enti servirebbero circa 200 milioni di euro: 118 milioni per sanare il passivo di bilancio e 80 per la compartecipazione alla spesa pubblica per l’anno 2016.  L’atteggiamento di chiusura del governo Crocetta ha prodotto solo come risultati, il continuo rinnovo e il valzer di commissari fedelissimi al governatore ma in molti casi anche del tutto impotenti, il crollo di strade provinciali e scuole, la scomparsa di alcuni servizi fondamentali come quelli destinati ai disabili, l’incertezza sul futuro dei lavoratori degli enti”.

RAGUSA, UNA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE ALLA SCUOLA MATERNA DI VIA ECCE HOMO

 

IMG_8518L’Amministrazione Comunale ha deciso di acquistare alcuni strumenti multimediali per destinarli agli istituti scolatici della città. Si tratta di nove lavagne interattive multimediali, acquistate con i fondi, inseriti nel bilancio comunale, derivanti dalla decurtazione del 30% delle indennità di carica di Sindaco e Giunta Municipale. Gli innovativi strumenti tecnologici, completi di videoproiettore a focale corta e tre notebook sono stati assegnati alle scuole che ne hanno fatto richiesta. il sindaco Federico Piccitto, accompagnato dall’assessore alla pubblica istruzione Salvatore Martorana e dal funzionario del servizio pubblica istruzione Tiziana Firrincieli, ha consegnato ufficialmente una lavagna interattiva multimediale alla scuola materna di Via Ecce Homo.

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